Leggiamo nella nostra traduzione da Crux l'ennesima tiritera immigrazionista di Bergoglio.
Il papa è tornato a parlare di migranti e della necessità di integrarli, ma lo fa con accenti non positivi per l’azione italiana e ingenerosi per le migliaia di emigranti italiani che hanno fattivamente contribuito al progresso degli USA col loro lavoro e con la loro ingegnosa creatività.
Lo ha fatto nel suo discorso a braccio [qui], nell’udienza di ieri, rivolto ad una delegazione del Global Solidarity Fund, costituito da religiosi e imprenditori che a Davos, dove è in corso il World Economic Forum, si confrontano su leadership e inclusione sociale dei più vulnerabili, che in realtà sono diventati gli intoccabili. Hanno affermato di essere in linea con gli obiettivi dell'Agenda 20301 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e a farlo in modo coerente con la missione, i valori e gli insegnamenti sociali della Chiesa cattolica. Belle parole; ma la realtà è un'altra... considerazioni specifiche in nota e più avanti.
Non è mancato, nella solita enfasi immigrazionista, un passaggio poco lusinghiero per gli italiani: “Mi diceva uno degli Stati uniti: ‘Ma no, noi non siamo migranti, siamo già radicati qui!’ – ‘Non perdere la memoria: voi siete un popolo di migranti, di migranti irlandesi e di migranti italiani. Gli irlandesi vi hanno portato il whisky e gli italiani vi hanno portato la mafia’.” E ha aggiunto: “Sempre guardare le radici. Poi, guardare l’Europa: l’Europa è stata fatta da migranti; e oggi per uno sviluppo serio, l’Europa ha bisogno dei migranti. C’è un inverno demografico, dove non ci sono i bambini, dove il futuro è ogni volta più stretto: che venga quella buona gente, ma bisogna integrarla! Integrarla”.
A prescindere dal pressappochismo della visione molto ristretta, nessun accenno ai possibili rimedi per la denatalità che risente della crisi della famiglia, della grande precarietà sociale, della mancanza di fiducia nel futuro, della piaga dell'aborto, e di tutte le altre piaghe del nostro tempo. E, nell'indicazione delle soluzioni, nessun accenno all'Unico, alla sequela del quale la vita rinasce nella libertà e nella giustizia, che non possono sussistere senza Verità. Infatti, l'elemento fondamentale che è venuto meno e sul quale persino il papa sorvola è quello della centralità di Dio nella costruzione della società terrena. L'insegnamento costante della Chiesa afferma che non c’è soluzione alla questione sociale fuori del Vangelo e che l’adesione ai valori del cristianesimo non è solo utile ma indispensabile per la costruzione del bene comune. In altre parole, senza il Creatore la creatura crolla su se stessa e non c’è un ambito del creato che sia indipendente dal Creatore.
Quanto all'integrazione non è così scontata quando si incontrano identità così diverse,
senza contare la nostra deprecabile debolezza nel far rispettare le nostre leggi e la nostra cultura mentre è necessario che anche i migranti siano disposti ad integrarsi, cosa che troppo spesso non accade.
Se pensiamo alla drammatica situazione dei confini europei a partire dalle nostre coste mentre a fare orecchie da mercante, oltre ai nostri governanti sono sia l'UE che il papa e i vescovi immigrazionisti, dal misericordismo unidirezionale e irresponsabile, perché non esiste misericordia slegata da ogni logica nonché dalla giustizia verso gli autoctoni a rischio di sostituzione etnica e, prim'ancora, culturale e identitaria... Ed è così che l'Italia è divenuta anche la discarica di orde del traffico di clandestini da parte delle varie ONG di turno a ritmi, peraltro ingravescenti, che da tempo hanno oltrepassato ogni livello di guardia. Noi rigettiamo il globalismo neutro fluido e senza confini. I confini non devono essere aboliti; ma devono essere valicabili solo a determinate condizioni che garantiscono l'ordine civile oltre che naturale, se qualcuno ancora lo riconosce! (Maria Guarini)
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1. Cito mons. Viganò [qui]. Promosso principalmente dal World Economic Forum di cui è Presidente Klaus Schwab, il Great Reset è stato adottato dall’ONU con il nome di Agenda 2030 ammantandolo di nobili intenti quali la sconfitta della povertà, della fame e delle malattie, ma di fatto promuovendo la cosiddetta “salute riproduttiva”, la cosiddetta “parità di genere”, la soppressione delle tutele dei lavoratori e la riduzione della manodopera, la privatizzazione della sanità e di altri servizi di pertinenza dello Stato, l’implementazione di strumenti di controllo di massa, l’adozione di valute elettroniche, una massiccia riforma del sistema bancario e assicurativo a svantaggio dei cittadini e delle piccole aziende, l’imposizione di un’agenda green con ripercussioni sul sistema economico globale e sulla vita dei singoli e, non ultima, una impressionante cessione delle sovranità nazionali in ambito finanziario, fiscale e militare.
20 commenti:
Non è la prima volta, credo, che questo Papa insulta l'Italia e gli italiani, applicando noti quanto falsi stereotipi. Quello di "mafiosi" a prescindere ce l'ha attaccatto Hollywood e non si riesce a farlo sparire. Pochi ricordano, ad esempio, che il giudice della Suprema Corte USA Antonin Scalia, giurista di primordine e difensore della morale tradizionale, scomparso alcuni anni fa in un incidente di caccia, era un americano di origine siciliana.
La brava gente che bisognerebbe poi "integrare" nel nostro Paese, per sanare l'inverno demografico, sarebbe costituita dalle orde musulmane che ci stanno impunemente invadendo da anni, con la benedizione dello stesso Bergoglio e dei suoi predecessori (per esser precisi).
Di certo, non aiuta a sanare l'inverno demografico la tolleranza per non dire la complicità che Bergoglio sta dimostrando nei confronti dell'omosessualità all'interno della Chiesa e nella società (dal "chi sono io per giudicare" agli elogi ripetuti ai noti propagandisti gay nel clero, il gesuita Martin e la suora Gramick).
Z.
Mentono? Sì. Sono ipocriti? Sì. Vestono i loro sporchi intenti con parole zuccherose? Sì. Vogliamo farci imbambolare? No.
Piaccia o non piaccia, nei fatti noi siamo ormai stranieri in casa.
La mafia irlandese (la Irish mob) non era certo da meno rispetto a quella italiana. Ma ancora più importante pare fosse quella aschenazita, di cui tratta il film di Sergio Leone ''C'era una volta in America''....
Davvero deve inquietarci quello che può pensare degli italiani emigrati nel passato, un discendente di italiani emigrati preso alla fine del mondo e divenuto Vescovo di Roma per eseguire il lavoro sporco assegnatogli dalla mafia più potente e moderna che ci sia?
Uno che ha assecondato il traffico delle migrazioni?
Che ha assecondato l'eversione pandemico-vaccinale?
Che non ha ancora capito quasi nulla delle dinamiche belliche in atto?
Che ha visto moltiplicarsi il vizio e il malaffare fin dentro le mura vaticane?
Che ha distrutto le espressioni più genuinamente cattoliche e fiorenti, tollerando l'eresia?
Un po' c'è (non ha brillato in teologia), un po' ci fa (è furbo, lo dice lui di se stesso).
Le mafie mondiali globaliste e sincretiste un po' lo usano e un po' lo affascinano.
Mafie che infiltrano la cultura, la storia, la vita, il lavoro, gli affetti...
Mafie che transumanano l'umanità verso modelli che poco o nulla hanno di cristiano.
Il problema grosso è qusto, non quel che può sapere degli irlandesi e del whisky...
BLONDET, IL BUON SOLDATO KISSINGER, 1945
https://gloria.tv/post/osnXhvtAmSbB3JEN7CBJxNkBD
Cresciuti a chiacchiere da bar?
https://mcusercontent.com/823fc110b4b1064dbf823b4dc/files/d85b4557-20f9-61b3-7619-6a8b72f6a223/Settimana_dal_22_al_29_maggio_2022.pdf
Programma estivo per maschietti, femminucce, famiglie , offerto dall'ICRSS
Il vandalo è la superba ristrettezza di vedute che basta a sé stessa ed è sempre pronta a rivendicare i suoi diritti. Questa superba ristrettezza di vedute crede che il potere di adeguare il mondo alla propria immagine sia un diritto inalienabile, e poiché proprio il mondo è per lo più composto di situazioni che la spiazzano lo adegua alla propria immagine distruggendolo. Così un adolescente decapita in un parco una statua colpevole di superare oltraggiosamente la sua essenza umana e, dal momento che ogni atto di autoaffermazione è appagante per l'uomo, esulta nel farlo. Gli uomini che vivono solo un presente decontestualizzato, che ignorano la continuità della storia e mancano di cultura possono trasformare la patria in un deserto privo di storia, di memoria, di echi e di ogni bellezza. Il vandalismo contemporaneo non si manifesta unicamente in forme condannabili di fronte alla legge. Se un comitato di cittadini oppure di burocrati incaricati di un'indagine stabilisce che una statua (un castello, una chiesa, un tiglio centenario) è inutile e decide di eliminarla, non fa che mettere in atto una diversa forma di vandalismo. Fra una distruzione legale e una illegale non c'è una grande differenza, così come fra una distruzione e una proibizione.
- Milan Kundera, Un occidente prigioniero, Adelphi, Milano 2022, pp. 29-30
Andrea Sandri
In sintesi: la sostituzione dei popoli senza radici, senza identita' senza patria, s'ha da continuare...
Le triadi cinesi e la yakuza giapponese sono mafie più antiche di quelle occidentali - non esiste solo la mafia italiana, e ne è esistita anche una ebraica.
Comunque altro che "accenti non positivi e ingenerosi", ha proprio insultato e usato i peggiori stereotipi diffamatori! Ma chi si crede di essere?
Riccardo Zenobi
Diamo per buona la notizia che i potenti farmaci antidolorifici che assume gli annebbino la mente, ma a volte bisognerebbe togliergli il microfono, ciò detto il marchio di mafiosi mai ce lo toglieremo di dosso, un aneddoto curioso, il famoso e bravissimo attore Giancarlo Giannini, che tra l'altro ha vinto un Oscar per gli effetti speciali, ha dichiarato che non accetta mai proposte cinematografiche da Hollywood, perché sono sempre e solo parti da mafioso quelle che gli vengono offerte........più chiaro di così.
Bergoglio è digiuno anche di storia, la mafia è un' invenzione musulmana, mafi in arabo significa protezione, l' hanno introdotta in Sicilia, poi si sa, le brutte cose attecchiscono subito, non in tutta la popolazione ma in parte si.
Adesso non siamo fratelli tutti?
Un'amica mi chiede un parere sul cardinale Zuppi, presidente della Cei.
Le ho risposto che penso di Zuppi quello che penso del suo predecessore Bassetti, del suo mentore monsignor Paglia o del suo principale Bergoglio. Si tratta di modernisti scatenati. Di persone che hanno l'evidente obiettivo (forse con gradi diversi di consapevolezza ) di rendere il cattolicesimo irrilevante. Tanto nel pubblico che nel privato. Di sovvertirlo per renderlo solubile come una zolletta di zucchero.
L'ecumenismo spinto fino all'idolatria, il soggettivismo, il relativismo, l'immigrazionismo folle, la sottomissione ai poteri mondialisti, le dissacrazioni, le continue affermazioni eterodosse, dimostrano che lavorano contro. Sono gli autodemolitori arrivati ai vertici. Ma non ci sono arrivati oggi e nemmeno dal 2013, anche se la situazione è peggiorata non di poco.
Il seppuku della Chiesa ufficiale non inizia certo oggi. Inizia perlomeno dal Concilio Vaticano II.
Martino Mora
Charleston Mob, West End Gang, Cartello di Kinahan, ecc. non sono esattamente delle ONG caritatevoli. Forse neanche le conosce.
David Dario Carletti
L'immigrazione italiana negli Stati Uniti arrivò dopo quella irlandese.
La criminalità era occupata in prevalenza dagli irlandesi, all'inizio. C'erano anche gli ebrei e i tedeschi. Questi ultimi, di meno. Comunque, il famoso Dillinger era di origine tedesca. La criminalità attecchiva nelle zone povere delle grandi città come Chicago, New York, legata al sottobosco del potere politico ed economico. In questo sottobosco, dicono le cronache, si distinsero dapprima gli irlandesi e successivamente gli italiani. Tale sottobosco si legò soprattutto al partito democratico.
Quando agli inizi degli Anni Venti fu imposto il proibizionismo per la criminalità organizzata fu una manna. Si creò un gigantesco mercato clandestino di liquori, scoppiò la famosa guerra tra le bande, in special modo tra gli irlandesi e gli italiani ("siciliani", come venivano in prevalenza chiamati), epicentro Chicago, città industriale, centro del mercato del bestiame e dei cereali. Vinsero i "siciliani", famoso fu il c.d. Massacro del Giorno di S. Valentino, 14 febbrario del 1929 (se ricordo bene): una squadra di Al Capone, travestita da poliziotti, sterminò la banda dell'irlandese O'Banion, in un garage di quest'ultimo. I banditi uccisi furono una dozzina, se non ricordo male. Lo scandalo fu enorme. Lo stesso O' Banion, che si copriva con un lussuoso negozio di fioraio, fu ucciso da due gangsters italo-americani nel suo negozio.
La "guerra tra bande criminali" fu vinta, a quanto sembra, dagli "italiani". Le loro bande si arricchirono con i proventi del traffico clandestino di alcohol, che poi misero a frutto, investendoli. Il "banchiere" della Mafia italo-americana era un ebreo, autentico genio della finanza, dicono le cronache.
La presenza irlandese nel crimine nordamericano si attenuò alquanto senza scomparire del tutto. Ma l'Irlanda ha la sua propria tradizione criminale, di tutto rispetto, come quella di altri paesi europei e non. Adesso l'Irlanda è presente massicciamente nel traffico della droga, con un Cartello esteso in varie nazioni, che normalmente opera in sinergia con Olandesi e Spagnoli. Il centro di smistamento della droga in Europa (ma anche nel resto del mondo) è Amsterdam, appoggiato da Anversa. Parte non piccola della droga fa tappa in Irlanda, nella zona detta West Cork, da dove nutre il fiorente mercato interno e passa poi in Olanda o in Spagna.
Ridurre gli immigrati irlandesi e quelli italiani alle rispettive mafie non è un insulto né a noi italiani né agli irlandesi, è la semplice e banale ammissione di una personale ignoranza. Praticamente invincibile. Leggendo le superficiali idiozie di chi fa formazione culturale basandosi su pessimi film "da cassetta" cadono le braccia. Purtroppo sono condivise da una gerarchia ecclesiastica tra le più allineate a questa assurda e bassa cancel cultur per semi analfabeti di ritorno che si siano mai viste fuori e dentro le Mura
Leonine . Ringraziamo il Signore che, a suo tempo, ha inviato alla Sua Chiesa veri pastori quali Leone XIII che, anziché allearsi con elites criminali ed anticristiane, ha inviato in America Santa Francesca Cabrini e le sue suore a prendersi cura, per conto dello Spirito Santo, di immigrati italiani allo sbando e nella più totale disperazione, miseria e sfruttamento. Fu "la Cabrini", come la chiamava Leone XIII a ridare un'identità e una dignità ai nostri fratelli che subirono pure dei linciaggi come "negri bianchi", e lo fece per onorare il compito che il Signore della Chiesa le aveva affidato. Chiediamo perdono al Signore, affinché torni ad amarci come fece allora, e ci invii un Papa degno dell'eredità spirituale di Leone XIII e santi uomini e donne di quella tempra perché qui, ogni giorno, porta ben più di un affanno !
Parole in libertà alle quali non darei molta importanza.Certamente una certa prudenza sarebbe auspicabile quando si è circondati da nugoli di giornalisti.Poi ognuno ha le sue... idee .Il mio professore di lettere traduceva "tot capita tot sententiae"in:tante zucche ,tante scemenze.
UN GRANDISSIMO DOTT. MONTANARI DICENDO LA VERITA' VI FARA' ANCHE MORIR DALLE RISATE. GENIALE!!!
https://gloria.tv/post/wuDh3HwRPfgT1LuvxFX8yDnq8#540
DANSER ENCORE
https://www.youtube.com/watch?v=IN2Z0tHL-eI
Silver Nervuti
Vogliamo continuare a danzare!
Una canzone cantata e ballata in ogni manifestazione e flashmob di protesta contro il confinamento di massa.
Testo
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Oh, non, non, non, non, non, non
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Nous sommes des oiseaux de passage
Jamais dociles ni vraiment sages
Nous ne faisons pas allégeance
À l'aube en toutes circonstances
Nous venons briser le silence
Et quand le soir à la télé
Monsieur le bon roi a parlé
Venu annoncer la sentence
Nous faisons preuve d'irrévérence
Mais toujours avec élégance
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Oh, non, non, non, non, non, non
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Auto, métro, boulot, conso
Auto-attestation qu'on signe
Absurdité sur ordonnance
Et malheur à celui qui pense
Et malheur à celui qui danse
Chaque mesure autoritaire
Chaque relent sécuritaire
Voit s'envoler notre confiance
Ils font preuve de tant d'insistance
Pour confiner notre conscience
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Oh, non, non, non, non, non, non
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Ne soyons pas impressionnables
Par tous ces gens déraisonnables
Vendeurs de peur en abondance
Angoissants, jusqu'à l'indécence
Sachons les tenir à distance
Pour notre santé mentale
Sociale et environnementale
Nos sourires, notre intelligence
Ne soyons pas sans résistance
Les instruments de leur démence
Oh, non, non, non, non, non, non
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Oh, non, non, non, non, non, non
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Oh, oh, oh, oh, oh, oh
Non, non, non, non, non, non
Oh, non, non, non, non, non
Yeah, yeah, yeah, yeah
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
Oh, non, non, non, non, non, non
Nous, on veut, continuer à danser encore
Voir nos pensées enlacer nos corps
Passer nos vies sur une grille d'accords
https://www.youtube.com/watch?v=CeUly7tpQls
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