La festa della Regalità di Maria Vergine nel calendario liturgico era prevista il 31 maggio, a conclusione del mese mariano per eccellenza. Fu istituita da Pio XII con la lettera Enciclica Ad caeli Reginam nel 1954. Oggi si celebra il 22 agosto; ma il nostro calendario liturgico ce la ricorda oggi. E così concludiamo il mese a Lei dedicato.
Festa della Beata Vergine Maria Regina
Introitus Gaudeamus omnes in Domino, diem festum celebrantes sub honore beatae Mariae Virginis Reginae: de cuius solemnitate gaudent Angeli, et collaudant Filium Dei. Ps 44:2- Effundit cor meum verbum bonum: dico ego carmen meum Regi. ~~ Glória ~~ Gaudeamus omnes in Domino, diem festum celebrantes sub honore beatae Mariae Virginis Reginae: de cuius solemnitate gaudent Angeli, et collaudant Filium Dei. |
Introito Rallegriamoci tutti nel Signore celebrando questo giorno di festa in onore della Beata Vergine Maria Regina! Della sua festa gioiscono gli angeli, e insieme lodano il Figlio di Dio. Ps 44:2- Vibra nel mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema. ~~ Gloria ~~ Rallegriamoci tutti nel Signore celebrando questo giorno di festa in onore della Beata Vergine Maria Regina! Della sua festa gioiscono gli angeli, e insieme lodano il Figlio di Dio. |
Che cosa è la regalità.
Analizzando le note fondamentali della regalità, per dimostrare poi la loro presenza in Cristo, fin dall’inizio della sua vita terrena, Bossuet definì, con una magnifica frase, la sua essenziale grandezza: « La regalità – disse – consiste nella forza di fare il bene del popolo che si domina; il nome di re è come il nome di un padre comune, di un universale benefattore ».
Questa è la regalità che Cristo rivendicò davanti a Pilato. Per farne meglio capire e onorare il carattere. Pio XI, al termine dell’Anno Giubilare del 1925, istituì la Festa della Regalità universale e sociale di Cristo ed esortò i fedeli a sottomettere a Cristo Re le loro intelligenze e le loro volontà, a consacrargli le famiglie, la patria, e tutta la società per poter ricevere da Lui, con più abbondanza, quelle grazie di cui sempre più abbiamo bisogno.
Quando, a sua volta. Pio XII, a conclusione dell’Anno mariano 1954, istituì la Festa della Beata Vergine Maria Regina, non aveva intenzione di proporre al popolo cristiano una nuova verità, né di giustificare, con un nuovo titolo, la nostra pietà verso la Madre di Dio e degli uomini. « La nostra intenzione – disse nel suo discorso del 1 novembre – è di presentare agli occhi del mondo una verità capace di porre rimedio ai suoi mali, di liberarlo dalle sue angosce, di portarlo su quel cammino della salvezza che egli cerca con ansia… Regina più di ogni altro per la grandezza della sua anima e per l’eccellenza dei suoi doni divini. Maria non cessa mai di prodigare i tesori del suo affetto e delle sue materne attenzioni alla desolata umanità. Lungi dall’essere basato sulle esigenze dei suoi diritti e sulla volontà d’un altezzoso dominio, il regno di Maria ha una sola aspirazione: il dono completo di sè, nella più alta e totale generosità ».
Regalità di Maria nella tradizione
Coronata d’un diadema di gloria nella beatitudine celeste, Maria regna sul mondo con cuore materno. Già dai primi tempi i fedeli hanno detto che la Madre del « Re dei Re e del Principe dei Principi » ha una gloria speciale, perché ha ricevuto grazie e favori particolari. I primi scrittori della Chiesa l’hanno chiamata, come già Elisabetta, « Madre del mio Signore » e quindi Sovrana, dominatrice, Regina del genere umano.
Rifacendosi alle numerose testimonianze e partendo dai primi tempi del cristianesimo, i teologi della Chiesa hanno elaborato la dottrina, in virtù della quale essi chiamano la SS. Vergine, Regina di ogni creatura, Regina del mondo. Sovrana dell’universo.
La liturgia, specchio fedele della dottrina trasmessa dai dottori e professata dai fedeli, ha sempre cantato, sia in Oriente quanto in Occidente, le lodi della Regina del Cielo, e l’arte stessa, appoggiandosi alla dottrina della Chiesa e ispirandovisi, ha interpretato esattamente, dopo il Concilio di Efeso del 431, la pietà autentica e spontanea dei cristiani, rappresentando la Vergine con gli attributi di Regina e di Imperatrice, ornata di insegne reali, cinta del diadema di cui l’ha incoronata il Redentore , attorniata da una coorte di Angeli e di santi che cantano la sua dignità e la sua gloria di Sovrana.
L’insegnamento della teologia
L’Arcangelo Gabriele è stato il primo ambasciatore della dignità regale di Maria. « Chi nascerà da te – egli le disse – sarà chiamato Figlio dell’Altissimo; Iddio gli darà il trono di Davide suo padre, egli regnerà per sempre e il suo regno non avrà fine ». Logicamente, se ne deduce che anche Maria è Regina, perché dà la vita ad un figlio che, dall’istante stesso della concezione , anche come uomo, era re e signore di ogni creatura, in effetto della unione ipostatica della sua natura umana col Verbo. II principale argomento su cui si basa la dignità regale di Maria, è senza dubbio la sua divina maternità. S. Giovanni Damasceno scriveva: « Nel momento in cui divenne Madre del creatore. Ella divenne pure sovrana di tutta la creazione ».
In più. Maria è stata chiamata da Dio stesso a sostenere una parte importante nella economia della salvezza: Ella doveva collaborare col suo Figlio divino, fonte della nostra salvezza, così come Eva aveva collaborato con Adamo , causa della nostra morte; e come Cristo, nuovo Adamo, è nostro re, non soltanto perché figlio di Dio, ma anche per diritto di conquista, perché è nostro Redentore, si può dire che, per una certa analogia, anche la Santa Vergine è Regina, non soltanto perché Madre di Dio, ma anche perché, novella Eva, fu associata al nuovo Adamo nell’opera della nostra redenzione.
Nel regno messianico, soltanto Gesù Cristo è re nel significato esatto del termine; però l’autorità del re non è affatto sminuita quando, al suo fianco, vi è una autentica regina. Anzi, tale presenza nobilita la grandezza della sovranità, la rende più amabile, la arricchisce di una confidente intima. È in questo senso che Maria è regina: non per comandare in vece del Cristo, né per consigliarlo, ma per esercitare sul suo cuore, in favore dei suoi fedeli, soprattutto dei più deboli, l’influenza decisiva di una potente preghiera. È a questa regina che il Cristo affiderà l’elargizione dei suoi favori; in questo regno, il Cristo dona ogni grazia con amore e delicatezza: ecco perché l’affida a Maria. « È con cuore materno – diceva Pio IX – che ella si preoccupa del genere umano in relazione alla nostra salvezza; voluta dal Signore come Regina del Cielo e della Terra, Maria ottiene udienza per la potenza della sua preghiera materna, si vede concesso tutto quanto chiede, non ha mai ricevuto nessun rifiuto » (Bulla Ineffabilis).
A sua volta. Pio XII, nell’Enciclica Ad coeli reginam, diceva così: « Essendoci poi fatta la convinzione, dopo mature, ponderate riflessioni, che ne verranno grandi vantaggi alla Chiesa, se questa verità solidamente dimostrata risplenda davanti a tutti… con la Nostra Autorità Apostolica decretiamo e istituiamo la festa di Maria Regina, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio. Ordiniamo ugualmente, che in detto giorno sia rinnovata la consacrazione del genere umano al Cuore Immacolato della Beatissima Vergine Maria. In questo gesto, infatti, è riposta grande speranza che possa sorgere una nuova era, allietata dalla pace cristiana e dal trionfo della religione».
Uniamo noi pure i nostri sentimenti a quelli del Papa, Angelico, e recitiamo la preghiera che Egli compose e recitò il 1 Novembre 1954, dopo aver coronata la Vergine « Salus populi romani ».
« Dal profondo di questa terra di lacrime, ove la umanità dolorante penosamente si trascina; tra i flutti di questo nostro mare perennemente agitato dai venti delle passioni; eleviamo gli occhi a voi, o Maria, Madre amatissima, per riconfortarci contemplando la vostra gloria e per salutarvi Regina e Signora dei cieli e della terra, Regina e Signora nostra.« Questa vostra regalità vogliamo esaltare con legittimo orgoglio di figli e riconoscerla come dovuta alla somma eccellenza di tutto il vostro essere, o dolcissima e vera Madre di Colui, che è Re per diritto proprio, per eredità, per conquista.« Regnate, o Madre e Signora, mostrandoci il cammino della santità, dirigendoci ed assistendoci, affinché non ce ne allontaniamo giammai.«Come nell’alto del cielo Voi esercitate il vostro primato sopra le schiere degli Angeli che vi acclamano loro sovrana; sopra le legioni dei Santi che si dilettano nella contemplazione della vostra fulgida bellezza; così regnate sopra l’intero genere umano, soprattutto aprendo i sentieri della fede a quanti ancora non conoscono il vostro Figlio.« Regnate sulla Chiesa che professa e festeggia il vostro soave dominio e a voi ricorre come a sicuro rifugio in mezzo alle calamità dei nostri tempi. Ma specialmente regnate su quella porzione della Chiesa, che è perseguitata ed oppressa, dandole la fortezza per sopportare le avversità, la costanza per non piegarsi sotto le ingiuste pressioni, la luce per non cadere nelle insidie nemiche, la fermezza per resistere agli attacchi palesi, e in ogni momento la incrollabile fedeltà al vostro Regno.« Regnate sulle intelligenze, affinché cerchino soltanto il vero; sulle volontà, affinché seguano solamente il bene; sui cuori, affinché amino unicamente ciò che voi stessa amate. « Regnate sugli individui e sulle famiglie, come sulle società e sulle nazioni; sulle assemblee dei potenti, sui consigli dei savi, come sulle semplici aspirazioni degli umili. « Regnate nelle vie e nelle piazze, nelle città e nei villaggi, nelle valli e nei monti, nell’aria, nella terra e nel mare. « Accogliete la pia preghiera di quanti sanno che il Vostro è regno di misericordia, ove ogni supplica trova ascolto, ogni dolore conforto, ogni sventura sollievo, ogni infermità salute e dove, quasi al cenno delle vostre soavissime mani , dalla stessa morte risorge sorridente la vita. « Otteneteci che coloro, i quali ora in tutte le parti del mondo vi acclamano e vi riconoscono Regina e Signora, possano un giorno nel cielo fruire della pienezza del vostro Regno, nella visione del vostro Figlio, il quale col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna nei secoli dei secoli.
7 commenti:
Orémus.
Concede nobis, quaesumus, Domine: ut, qui solemnitatem beatae Mariae Virginis Reginae nostrae celebramus; eius muniti praesidio, pacem in praesenti et gloriam in futuro consequi mereamur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
Preghiamo.
A noi che celebriamo la festa della beata Vergine Maria, nostra Regina, concedi, o Dio onnipotente, che sostenuti dal suo aiuto, godiamo la pace in questa vita e la gloria nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Oggi, il 31 maggio...l'ultimo giorno del Mese della Madonna..
C’è una bellissima poesia di Paul Claudel," La Vierge à Midi", nota anche come L’Angelus, scritta nel periodo della Grande Guerra.
Quando le porte delle chiese erano sempre aperte...
AVE MARIA
E’ mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta. Bisogna entrare.
Madre di Gesù Cristo, non vengo a pregare.
Non ho niente da offrire e niente da domandare.
Io vengo soltanto, madre, per guardarvi.
Non ho niente da dire, ma guardare il vostro viso,
lasciare cantare il cuore nel linguaggio che gli è proprio.
Perché voi siete bella, perché voi siete Immacolata,
la donna nella grazia infine restituita,
Perché è Mezzogiorno, perché siamo in questo giorno d’oggi, perché voi siete là per sempre,
semplicemente perché voi siete Maria, semplicemente perché voi esistete,
madre di Gesù Cristo, siate ringraziata.
(Paul Claudel; La Vergine a mezzogiorno)
E inizio della Tredicina d i S.Antonio da Padova
https://www.youtube.com/watch?v=xES0QUVBJ9M
VERSO LA FESTA DEL SANTO: IN BASILICA INIZIA LA TREDICINA | 31/05/2022
O glorioso Sant’Antonio, che hai avuto da Dio il potere di risuscitare i morti, risveglia dall’apatia il mio spirito e ottienimi una vita fervorosa e santa.
Gloria
Prega per noi, Sant’Antonio di Padova
E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.
Preghiamo
Dio onnipotente ed eterno, che in sant’Antonio di Padova hai dato al tuo popolo un insigne predicatore del Vangelo e un patrono dei poveri e dei sofferenti, concedi a noi, per sua intercessione, di seguire i suoi insegnamenti di vita cristiana e di sperimentare, nella prova, il soccorso della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
Amen
Pater, Ave, Gloria
«Sicuti per manus nostras coronaris in terris, ita et per Te a Jesu Christo filio Tuo gloria, atque honore coronari mereamur in coelis»
Sua Santità Pio XII incorona la Venerata Immagine di Maria «Salus populi Romani» nella Patriarcale Basilica Vaticana di San Pietro il 1° novembre 1954, proclamando la festa della Regalità di Maria.
I giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti del Real Madrid hanno offerto domenica scorsa il trofeo della Champions League e il trofeo della Lega spagnola che avevano vinto alla Vergine dell'Almudena, patrona del Madrid, una tradizione che risale a diversi decenni. L'arcivescovo di Madrid, il cardinale Carlos Osoro, ha ricevuto l'équipe nella cattedrale.
Il Redentore non poteva, per necessità di cose, non associare la Madre sua alla Sua opera, e per questo noi la invochiamo col titolo di Corredentrice. Essa ci ha dato il Salvatore, l’ha allevato all’opera di Redenzione fino sotto la croce, dividendo con Lui i dolori dell’agonia e della morte, in cui Gesù consumava la Redenzione di tutti gli uomini.
(Pio XI, Allocuzione del 30 novembre 1933)
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