Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 25 maggio 2022

Qual è il vero scopo del sinodo sulla sinodalità?

Indice degli articoli sul sinodo sulla sinodalità e correlati. Indice su la Chiesa e l'omosessualità. Questo articolo è citato da Riposte Catholique che titola: Un Sinodo Lgbt [qui]. 

Qual è il vero scopo del sinodo sulla sinodalità?

La domanda si pone con crescente urgenza di fronte a quello che, all'inizio, si era presentato come uno sbandamento, poi confermato, e che, seguendo gli elementi accumulati, appare come un obiettivo più o meno dichiarato: l'integrazione di un cambiamento dell'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità, senza pregiudicare altri obiettivi, ovviamente.

A poco a poco si accumulano gli indizi che, insieme, sembrano costituire una prova.

Un'organizzazione condannata promossa dal Segretariato sinodale
Così, come riportato da FSSPX.Attualità, nel dicembre 2021, il Segretariato del Sinodo dei Vescovi, incaricato della preparazione del sinodo sulla sinodalità, aveva disposto un link al sito web di New Ways Ministry (NWM), organizzazione di assistenza pastorale agli omosessuali, ma che si discosta dalla dottrina della Chiesa e i cui fondatori sono stati condannati.

Il collegamento è stato rimosso per la prima volta dopo aver scoperto che la NWM era stata disapprovata sia dalla Santa Sede che dai vescovi statunitensi. Ma, nel suo solito modo di fare, il Papa ha elogiato le azioni di questa organizzazione scrivendo personalmente alla direttrice della NWM, suor Jeanine Gramick, che ha comunque ricevuto il divieto permanente di qualsiasi lavoro che coinvolga persone omosessuali.

Di fronte a questo fatto, la segreteria del sinodo ha inserito di nuovo il collegamento.

Il relatore del sinodo vuole cambiare l'insegnamento cattolico
Il 2 febbraio 2022 il cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale per il prossimo sinodo sulla sinodalità, ha dichiarato all'agenzia tedesca Katholische Nachrichten Agentur che l'attuale insegnamento della Chiesa sull'omosessualità è "errato" e che il "fondamento sociologico-scientifico" di questo insegnamento che la condannava non era più corretto.

Questa affermazione è stata fortemente condannata dal cardinale George Pell che prima si è appellato alla Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) e poi ha dichiarato: "Non vedo come sia possibile che un uomo [il cardinale Hollerich] che insegna un'eresia esplicita, per esempio sulla morale sessuale, possa essere il relatore e il principale promotore del Sinodo".

La Sottosegretaria sinodale implicata con NWM
Il 3 aprile 2022 suor Nathalie Becquart, suora saveriana francese e sottosegretaria presso la Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi, ha tenuto una presentazione dal titolo "Sinodalismo: un cammino di riconciliazione" tramite Zoom. L'evento è stato patrocinato dal New Ways Ministry nell'ambito del programma di conferenze commemorative di padre Robert Nugent (morto nel 2014), co-fondatore, con suor Gramick, di NWM. Ne furono allontanati nel 1984, poi uno dei loro libri fu condannato. Infine, la CDF ha dichiarato negli anni '90 che le posizioni dei due fondatori erano dottrinalmente inaccettabili.

Nella sua conferenza, suor Nathalie ha spesso alluso al fatto che il Sinodo sui giovani ha aperto la strada a una maggiore accoglienza delle comunità pro-omosessuali all'interno della Chiesa e ha parlato di un "documento straordinariamente positivo per le persone LGBT". Sinodo dei giovani che lei stessa aveva contribuito a coordinare.

Il sinodo pubblica testimonianze di coppie omosessuali che hanno adottato un bambino Nell'ambito della preparazione al sinodo sulla sinodalità, il sinodo dei vescovi raccoglie testimonianze da tutto il mondo. Secondo quanto viene detto, la pubblicazione non significa che il sinodo dei vescovi sia d'accordo con il contenuto. Eppure…

Sul sito del sinodo sulla sinodalità sono state pubblicate tre testimonianze di coppie omosessuali che hanno adottato bambini. Le testimonianze provengono dalla Parrocchia dell'Immacolata a Hendersonville, nella Carolina del Nord. Ma non vi è alcun avvertimento o riferimento all'insegnamento della Chiesa riguardo alle unioni omosessuali e all'adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso.

La prima storia racconta la storia di una donna che, mentre sta andando in una clinica per aborti, scopre lungo la strada che una sua amica, che ha una relazione omosessuale, vorrebbe avere un figlio. Il rapporto attribuisce il salvataggio del bambino alla coppia omosessuale.

La seconda testimonianza spiega come due omosessuali abbiano adottato dei giovani portatori di handicap. Quanto alla terza, cita la storia di un uomo che insegna in una scuola cattolica e che mantiene segreta la sua omosessualità. Lui e il suo compagno, con il quale è "sposato" civilmente, adottano bambini di altri paesi per farli uscire dalla povertà estrema.

Il messaggio è abbastanza chiaro: le coppie dello stesso sesso sono generose e aiutano a salvare vite umane. Di certo, è innegabile che alcuni di questi uomini e donne con tali inclinazioni possano essere generosi. Ma come dice il principio morale: bonum ex integra causa. Vale a dire: una cosa per essere buona non deve avere alcun difetto; basta una colpa perché cominci a essere cattiva, e chi sbaglia su un aspetto rende il bene inoperante, perché non esiste il male assoluto.

Al riguardo, va ricordato che nel 2003 la CDF ha pubblicato un documento intitolato "Considerazioni sui progetti per il riconoscimento giuridico delle unioni tra persone omosessuali". La Congregazione per la Dottrina della Fede si oppone sia al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali sia all'adozione di figli da parte di coppie omosessuali per ragioni di diritto naturale.

Un'osservazione pertinente
Riccardo Cascioli, redattore capo de La Nuova Bussola Quotidiana, ha dichiarato: "Mi sembra che fin dall'inizio uno degli obiettivi del Sinodo sulla sinodalità sia stato quello di legittimare l'agenda LGBT all'interno della Chiesa". Così, suor Nathalie non si è rivolta a un gruppo che si occupa di persone con tendenze omosessuali secondo l'insegnamento della Chiesa, ma a un gruppo "condannato" dalla CDF.

"Il gesto è quindi destabilizzante e indica la disponibilità dei vertici della Chiesa ad abbracciare l'agenda LGBT, con tutte le drammatiche conseguenze per il Magistero", ha detto Cascioli al National Catholic Register, aggiungendo che "le rivendicazioni LGBT costringerebbero a una revisione dell'intera dottrina della creazione, così come dell'esegesi biblica".

Lo ha visto anche come parte di un "vero e proprio bombardamento" di dichiarazioni dell'agenda pro-LGBT all'interno della Chiesa, che la spinge ad approvare atti omosessuali, nonché iniziative diocesane, come la recente decisione dell'arcidiocesi di Torino di garantire la cresima alle persone transgender, usando il loro nuovo nome nel rito.

Il cardinale Pell ha chiesto al Papa di esprimersi sulle deviazioni che stanno venendo alla luce, in particolare sul Cammino sinodale tedesco e sulle affermazioni relative a un cambio di dottrina sugli atti omosessuali. Ma, per il momento, Francesco tace e nomina persone impegnate per la causa LGBT a posizioni chiave nel sinodo.
(Fonti: InfoCatolica/Kath.net/LifeSiteNews/NCR/La nuova Bussola Quotidiana – FSSPX.Actualités)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Avremo i vizi nel nuovo decalogo?

Anonimo ha detto...

Certamente questo sinodo vuole ipotecare il prossimo papato. Anche se dovesse vincere un conservatore, avrebbe grossi impedimenti ad operare. Il permissivismo sessuale servirà ad indorare la pillola.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 14:46,
Le dichiarazioni dottrinali nulle e invalide non ipotecano, non impediscono e non vincolano nessuno.
O si accetta la dottrina cattolica come divinamente rivelata o si è modernisti e si crede che il Papa di turno possa cambiarla.
La Chiesa non ha il potere di dichiarare lecito ciò che Dio ha proibito: quindi neppure un Papa parlando dalla suprema cattedra e neppure un Concilio dogmatico possono validamente dichiare lecita la sodomia.
Se lo fanno ogni fedele potrà (e dovrà!) negare pubblicamente il suo assenso.
Il dogma dell'infallibiltà papale ci dice esplicitamente che essa può essere usata soltanto per difendere la divina Rivelazione (depositum fidei) e non per definire nuove dottrine.

Anonimo ha detto...


Il metodo ipocrita di Papa Francesco, che non riprende i devianti ed anzi li elogia sul piano c.d. "umanitario".

Non interviene contro le deviazioni, quando capita fa capire che l'omosessualità certo è una brutta cosa, come l'aborto, ma intanto
continua ad elogiare l'opera di chi, come il gesuita americano Martin o la suora pure americana Gramick si dannano l'anima (è il caso di dire) per promuovere l'accettazione dell'omosessualità all'interno della Chiesa. Costoro, invece di essere censurati secondo il diritto della Chiesa, vengono elogiati perché "promuovono uno spirito di riconciliazione", perché "si mettono in ascolto e iniziano un cammino di riconciliazione". Sono ormai questi topoi retorici della falsa dottrina penetrata nell'insegnamento della Chiesa dal Concilio in poi.
Costoro non promuovono la "riconciliazione" del peccatore pentito con la Chiesa e la sua dottrina bensì l'accettazione aberrante del peccatore non pentito nella Chiesa, con tutto il suo peccato! Sono apertamente agenti del peccato, che vogliono far crescere nella Chiesa di Cristo!

Questo modo ipocrita di legittimare l'errore (e per conseguenza il peccato) all'interno della Chiesa fu inaugurato da Giovanni XXIII quando, in nome della "riconciliazione" (disse), autorizzò l'ingresso nelle Commissioni conciliari come consultori di praticamente tutta la schiera proterva e superba di teologi in odor di eresia e mai pentitisi, silenziati, sospesi e messi all'indice dal cardinale Ottaviani, su mandato di Pio XII: i vari Rahner, De Lubac, Congar, etc.

Adesso, estesasi sempre più la metastasi dottrinale e morale all'interno della Chiesa, siamo alla "riconciliazione" con chi spavaldamente propaganda il peccato contro natura. Propagandato, peraltro, da un cardinale, Hollerich, che dichiara obsoleta e non fondata "socio-scientificamente" [sic] la condanna formulata da san Paolo e da Nostro Signore nei confronti di ogni forma di omosessualità - condanna peraltro coerente con il sentire naturale della stragrande maggioranza degli uomini!
Tutti costoro non credono evidentemente alle SCritture, per loro l'atroce ma giusta punizione che ha distrutto in un baleno Sodoma e Gomorra è solo letteratura, mito. Ebbene, si guardino bene tutti costoro dal continuare in questa loro tenebrosa intrapresa contro Dio e il genere umano. La pioggia di fuoco può oggi cadere dal cielo grazie a missili in grado di distruggere una città come New York (15 e passa milioni di abitanti) in un milionesimo di secondo, come è stato crudelmente precisato da fonte ufficiale moscovita, assolutamente degna di fede!

Di fronte alla protervia inaudita del peccato, per di più ostentato spavaldamente da uomini di Chiesa, ormai apostati, cresce anche smisuratamente la giusta ira del vero Dio, Uno e Trino.

"Poiché, se noi cadiamo nel peccato volontariamente, dopo aver ricevuto la piena conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per tali peccati, ma solo l'attesa angosciosa del giudizio e la vampa di un fuoco, che divorerà i ribelli. Colui che ha violato la legge di Mosè, sulla deposizione di due o tre testimoni, è messo a morte senza misericordia: di qual supplizio più atroce pensate voi, non sarà degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e reputa come immondo il sangue della sua alleanza, col quale è stato santificato, e avrà fatto oltraggio allo Spirito della grazia! Noi ben conosciamo quel Dio che ha detto: 'A me la vendetta! Io darò la retribuzione!' E ancora: 'Il Signore giudicherà il suo popolo!'. È cosa terribile cadere nella mani del Dio vivente!" (Ebrei, 10, 26-31).
PP

Anonimo ha detto...

Nella mia parrocchia di Cambridge abbiamo compilato un questionario in proposito - il sacerdote ci ha invitato a farlo "per far sentire anche la nostra voce a Roma". Lo ha detto in modo da farci pensare che Roma non ascolti molto le voci di qui.
Annalisa Masseroni Robinson

Matteo ha detto...

Ciò che ad un certo punto non riterranno più impuro, di fatto nel confessionale non sarà più considerato violare il decalogo.

Il cuneo oramai è inserito. A mano a mano fessura. E come per il ceppo, basterà poco per dividere.

Non abbiamo gli anticorpi, perché come la rana, la cottura è a fuoco lentissimo.

Anonimo ha detto...

Credo anch'io che stia cercando di ipotecare il futuro e non solo quello più prossimo.Ma questo progetto è irrealizzabile per mille motivi.Il Manzoni riguardo a Napoleone dice che la gloria passata è silenzio e tenebre.L'avvenire è nelle mani di Dio

mic ha detto...

Non abbiamo gli anticorpi, perché come la rana, la cottura è a fuoco lentissimo

Caro Matteo, quello che dici è vero e lo constatiamo ogni giorno su tutti i fronti, come conseguenza che la Chiesa ha rinunciato al suo ruolo di Mater et Magistra.
Però noi cristiani, a livello spirituale, abbiamo un anticorpo speciale: il "sigillo" di "messi da parte per il Signore" che ci rende Suo corpo mistico.
Lo Spirito Santo ricevuto nel Battesimo, che ci conferma come milites Christi nella Cresima, continua a preservarci e a irrobustirci: il Padre "prenderà del mio e ve lo annnunzierà" - come dice il Signore proprio in conseguenza dell'Ascensione - e a tenerci ancorati e liberi nella Verità...

Matteo ha detto...

grazie Mic per queste parole incoraggianti. Ovviamente però non mi riferivo agli anticorpi personali. In quell'abbiamo mi riferivo alla Chiesa. Ciascuno di noi cerca nel suo piccolo di essere militante, di ricordare la Verità. E non servono grandi sermoni, perché la Verità fa rima con Semplicità.

Ciò che ho constatato nel mio piccolo è che tutto è diventato "relativo" e non assoluto.

"non avrai altro Dio all'infuori di me .." però se il crocifisso disturba, allora lo si toglie.

Ogni cosa all'interno di questa Chiesa è diventato interpretabile, e possiede delle note a piè di pagina con eccezioni.

La comunione ai risposati.... Non si può, ma la nota a piè di pagina dice che se li vuoi accogliere, bisogna capirli...

I preti son sempre meno... Vedrai non possono dare sfogo agli istinti sessuali, e allora suvvi, come suggeriscono i monsignori teceschi, si afferma che la castità sarebbe opportuna, ma a piè di pagina...

Quindi, raccolgo per la mia vita l'invito a guardare allo Spirito ricevuto e che son tenuto a custodire come tesoro prezioso, ma per il resto vedo nuvoloni in arrivo.

Anonimo ha detto...

è la Morte del Sacerdozio. "Ecco il drappo talare funebre. La Chiesa sarà lasciata in balia del mondo. Lo Spirito di Dio si ritira dalla Terra" (la Madonna alle Tre Fontane 1947). è la Fine.

mic ha detto...

Non prenderei come oro colato le parole di una rivelazione privata. "Lo Spirito di Dio si ritira dalla Terra" non può significare che si ritira dai credenti, posto che abbiamo la promessa del Signore "sarò von voi tutti i giorni fino alla fine dei tempi"....

Anonimo ha detto...

Non ti preoccupare, non permettere al tarlo della preoccupazione di toglierti la pace.
Se ti preoccupi significa che non ricordi o non credi che Dio ha cura di te. Medita il Vangelo nel punto in cui il Signore ci ammaestra a non darsi pena per il domani, Lui sa bene che siano dei calcolatori e ragionatori sempre a rischio di leggere gli accadimenti umani in maniera esclusivamente orizzontale. Sì, siamo credenti, ci definiamo cattolici, ma spesso non crediamo che Dio a noi ci pensa davvero, che Lui opera in funzione delle nostre necessità e nella direzione delle nostre preghiere.
Ma può un vero credente supporre che un Dio che si è fatto ammazzare per noi possa non provvedere ai suoi amati figli?
Il “segreto” è sempre lo stesso: operiamo e preghiamo al meglio, con attenzione e impegno, però poi, una volta pregato, lasciamo che Dio ci esaudisca con i Suoi tempi e con i suoi metodi. Distogliamo l’attenzione da ciò che ci inquieta.
Sursum corda: in alto i cuori!
Ripetiamo speso giaculatorie simili:
“Signore, io mi fido di te! Non so come e non so quando, ma so che la tua Provvidenza mi soccorrerà! Amen!”
RB