Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 21 agosto 2022

Parole profetiche di papa San Pio X

Oggi il calendario "Novus Ordo" celebra la memoria liturgica di San Pio X, il grande Papa che tra l'altro scrisse la Pascendi Domici Gregis contro gli "errori del modernismo"; ma il calendario tradizionale "Vetus Ordo", lo ricorda il 3 settembre...
"Sapienza e fecondità sono presenti nelle sue sedici encicliche, documenti sentiti, partecipati, vissuti e supportati da una Fede adamantina che esige di essere applicata. In esse si coglie la gioia della Buona Novella dell’uomo di Dio che dai tetti annuncia la rivelazione del Salvatore a tutte le genti e trasmette un unico insegnamento, quello di Gesù Cristo, a dispetto di chi vorrebbe silenziarlo, oppure profanarlo, oppure cambiarne il significato a proprio piacimento." (Cristina Siccardi).

Parole profetiche di papa San Pio X

"Ma sono ancora più strane, nello stesso tempo spaventose e rattristanti, l'audacia e la leggerezza di spirito di uomini che si dicono cattolici, che sognano di rifare la società in simili condizioni e di stabilire sulla terra, al di sopra della Chiesa cattolica, "il regno della giustizia e dell'amore", con operai venuti da ogni parte, di tutte le religioni oppure senza religione, con o senza credenze, purché dimentichino quanto li divide, le loro convinzioni religiose e filosofiche, e mettano in comune quanto li unisce, un 'generoso idealismo' e forze morali prese "dove possono". Quando si pensa a tutto quanto è necessario in forze, in scienza, in virtù soprannaturali per istituire la città cristiana, e alle sofferenze di milioni di martiri, e alle illuminazioni dei Padri e dei Dottori della Chiesa, e alla dedizione di tutti gli eroi della carità, e a una potente gerarchia nata dal Cielo, e ai fiumi di grazia divina, e il tutto edificato, collegato, compenetrato dalla Vita e dallo Spirito di Gesù Cristo, la Sapienza di Dio, il Verbo fatto uomo; quando si pensa, diciamo, a tutto questo, si è spaventati nel vedere nuovi apostoli intestardirsi a fare di meglio mettendo in comune un vago idealismo e virtù civiche. Che cosa produrranno? Che cosa sta per uscire da questa collaborazione? Una costruzione puramente verbale e chimerica, in cui si vedranno luccicare alla rinfusa e in una confusione seducente le parole di libertà, di giustizia, di fraternità e di amore, di uguaglianza e di umana esaltazione, il tutto basato su una dignità umana male intesa. Si tratterà di un'agitazione tumultuosa, sterile per il fine proposto e che avvantaggerà gli agitatori delle masse meno utopisti (....).

Temiamo che vi sia ancora di peggio. Il risultato di questa promiscuità nel lavoro, il beneficiario di quest'azione sociale cosmopolitica, può essere soltanto una democrazia che non sarà né cattolica, né protestante, né ebraica; una religione più universale della Chiesa cattolica, che riunirà tutti gli uomini divenuti finalmente fratelli e compagni, nel "regno di Dio".- "Non si lavora per la Chiesa: si lavora per l'umanità". E ora, pervasi dalla più viva tristezza, ci domandiamo, Venerabili Fratelli, che cosa è diventato il cattolicesimo del Sillon [movimento francese - ndr]. Ahimè! Esso...è stato captato, nel suo corso, dai moderni nemici della Chiesa e d'ora innanzi forma solo un misero affluente del grande movimento di apostasia, organizzato, in tutti i paesi, per l'instaurazione di una Chiesa universale che non avrà né dogmi, né gerarchia, né regole per lo spirito, né freno per le passioni, e che, con il pretesto della libertà e della dignità umana, ristabilirebbe nel mondo, qualora potesse trionfare, il regno legale dell'astuzia e della forza, e l'oppressione dei deboli, di quelli che soffrono e che lavorano".

(Lettera Apostolica di San Pio X agli Arcivescovi e ai Vescovi francesi, Notre charge apostolique, Roma, 25 agosto 1910)

20 commenti:

Anonimo ha detto...

"Siate forti! Non si deve cedere... Si deve combattere, non con mezzi termini, ma con coraggio; non di nascosto, ma in pubblico; non a porte chiuse, ma a cielo aperto!"

Compiamo sempre con fine soprannaturale i doveri del nostro stato.

PREGHIERA. O Dio, che per difendere la fede cattolica e per restaurare ogni cosa in Cristo, hai riempito di celeste sapienza e di fortezza apostolica il Sommo Pontefice San Pio X, concedici propizio di seguire i suoi insegnamenti e i suoi esempi per meritare il premio eterno.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Pio X, papa, che fu dapprima sacerdote in parrocchia e poi vescovo di Mantova e patriarca di Venezia. Eletto, infine, Pontefice di Roma, si propose come programma di governo di ricapitolare tutto in Cristo e lo realizzò in semplicità di animo, povertà e fortezza, promuovendo tra i fedeli la vita cristiana con la partecipazione all’Eucaristia, la dignità della sacra liturgia e l’integrità della dottrina.

Anonimo ha detto...

Dalla Costituzione Apostolica «Divino Afflatu» di San Pio X

"I salmi furono composti per divina ispirazione e si trovano raccolti nelle Sacre Scritture. Risulta che fin dagli inizi della Chiesa sono serviti meravigliosamente a nutrire la pietà dei fedeli. I cristiani mediante i salmi offrivano continuamente a Dio il sacrificio di lode, cioè il frutto delle labbra che rendevano omaggio al suo nome (cfr. Eb 13, 15; Os 14, 3). Una parte ragguardevole della stessa sacra Liturgia e del divino Ufficio, secondo l'uso già accolto nella Legge antica, è costituito da salmi. Da essi nacque quella «voce della Chiesa» di cui parla Basilio, e la salmodia, «figlia di quella innodia», come la chiama il nostro predecessore Urbano ottavo, «che risuona incessantemente davanti al trono di Dio e dell'Agnello». Sono i salmi soprattutto che, secondo sant'Atanasio, insegnano agli uomini consacrati al culto divino, «in che misura si debba lodare Dio, e con quali parole rendergli decorosamente omaggio». Egregiamente dice a tal proposito Agostino: «Per essere opportunamente lodato dall'uomo, Dio stesso si è lodato; e poichè si è degnato di lodare se stesso, per questo l'uomo ha trovato come lo possa lodare».
Nei salmi si trova una sorprendente efficacia per suscitare negli animi di tutti il desiderio delle virtù. Benchè, infatti, tutta la nostra Scrittura, e antica e nuova, sia divinamente ispirata e utile all'istruzione (cfr. 2 Tm 3, 16), però il libro dei salmi, secondo sant'Atanasio è, per così dire, il giardino paradisiaco nel quale si possano cogliere i frutti di tutti gli altri testi ispirati. Così il salterio non solo innalza i canti degli altri libri biblici, ma vi unisce anche i suoi, che modula al suono della cetra. Sant'Atanasio aggiunge: «In verità, a me che innalzo canti, i salmi sembrano essere come degli specchi in cui uno contempla se stesso e il suo stato interiore e da ciò si sente animato a recitarli». Sant'Agostino nelle Confessioni esclama: «Quanto ho pianto al sentire gli inni e i canti in tuo onore, vivamente commosso dalle voci della tua Chiesa, che cantava dolcemente! Quelle voci vibravano nelle mie orecchie e la verità calava nel mio cuore e tutto si trasformava in sentimento di amore e mi procurava tanta gioia da farmi sciogliere in lacrime».
Chi non si sentirebbe altamente edificato nel ripetere qualcuno di quei numerosi passi che cantano così liricamente e profondamente l'infinita grandezza di Dio, la sua potenza, la sua eccelsa santità, la sua bontà e misericordia con tutte le altre infinite prerogative divine?
Quell'intenso sentimento religioso che li permea è straordinariamente efficace a muovere il cuore alla gratitudine verso i benefici divini, o ad ispirare l'umile supplica in ordine a nuove grazie, o a suscitare salutari propositi di conversione dal peccato.
I salmi accendono l'amore a Cristo perché sono come un quadro che presenta ben delineata l'immagine del Redentore. Giustamente dunque Agostino ne «sentiva in tutti i salmi la voce che esultava e che gemeva, che si allietava nella speranza o che sospirava la meta»."

Anonimo ha detto...

Non è chiaro l'intento di questo tuffo nel NO, quando una bella nuotata, nell'opera di San Pio X, si sarebbe potuta fare, in lungo ed in largo, tra meno di due settimane.
La gatta frettolosa fece i figli ciechi.

Catholicus ha detto...

"l'ecumenismo è l' anticamera dell' ateismo...i veri cattolici non sono i novatori ma i tradizionalisti...a rinnovare la Chiesa in modo radicale si rischia che chi è fuori non entri, e che chi è dentro ne esca fuori", parole profetiche di un vero papa santo, l' ultimo papa santo, al cui magistero è d' uopo abbeverarsi per un cattolico che voglia rimanere tale.

Anonimo ha detto...

Sì sanno già queste cose. Oramai questi soggetti dominano. Invece di ricordare ciò che è stato e che sappiamo già, occorrerebbe definire piani d'azione per contrastare i modernisti. Che non sono stracciarsi le vesti per ogni bergogliata, per un islamico che uccide un cristiano, le solite pallose restrizioni contro la Messa antica, o discorsi su vizi e stravizi della società moderna. Tutte queste cose le sappiamo già: andiamo oltre!!!
"Preferite continuare a raccogliere i fuori e attendere che Sauron arrivi a rendervi schiavi o vi decidete a sguainare le spade e affrontarlo?"

Anonimo ha detto...

«Nei periodi turbolenti e travagliati dai torbidi e dalla zizzania seminata dal maligno, quando sembra che la massa degli uomini sia stata mezzo accecata, e molti si ammantano di santo zelo cristiano, Iddio suscita sempre qualcuno che apra loro gli occhi e dica: badate che il demonio vi ha sommersi nella nebbia per non lasciarvi vedere la strada!... a volte uno o due soli uomini che dicano la verità riescono ad ottenere più di molti coalizzati assieme. Così a poco a poco il disorientato riscopre il cammino e Dio gli rinfranca l’animo… basta che ci sia uno dotato di coraggio, perché subito gli si affianchi un altro; così il Signore ritorna a conquistare il terreno perduto»

Santa Teresa d’Avila
Cammino di Perfezione, 36.5

mic ha detto...

Anonimo 12:21
E chi ci impedisce di fare un'altra nuotata tra qualche giorno?

Pio ha detto...

La "diga" eroicamente eretta da san Pio X è stata travolta dal fiume in piena del neomodernismo. E quando si rompe una diga tutto viene travolto.
La Chiesa Cattolica, affannosamente tentando di recuperare il ritardo di 200 anni (come sosteneva falsamente un noto cardinale), in realtà sta "bruciando" due millenni di anticipo sul mondo; perché la Chiesa Cattolica sta disperdendo il patrimonio di fede e sapienza e autorità religiosa e morale donatale dal Vangelo.
Il mondo è in ritardo di 2 millenni, perché non comprende, disdegna e deforma la rivelazione cristiana
Non vogliamo una Chiesa paganeggiante e idolatrica, una Chiesa al passo con i tempi, una Chiesa che strizza l'occhio al peccato; una Chiesa così non serve ed è dannosa.

Bando al Novus Ordo! ha detto...

Il Novus Ordo deve essere bandito. All'odio dei modernisti per la S. Messa di sempre bisogna opporre una detesta ione intensa e inestinguibile nei confronti del Novus Ordo.
Festeggeremo San Pio X il 3 settembre. La nuotata sarà una sola.

mic ha detto...

La Chiesa, sia pure ridotta ad una minoranza è sempre la Chiesa, corpo mistico di Cristo, che continua a servirsene, nel momento della 'passio ecclesiae', anche se non ne vediamo gli effetti. E noi confidiamo e ci affidiamo: è Lui il Signore della storia...

Catholicus ha detto...

Concordo pienamente con lei, cara Mic : da parte mia, per quel povero servo inutile che mi ritengo, evangelicamente parlando, prego di ottenere la grazia di essere annoverato nel "piccolo resto", e di avere il coraggio di rimanervi; a tale scopo, è però necessario anche chiedere la grazia a Maria SS.ma di accoglierci sotto il Suo Manto Santo, dove non c'è barba di demone o di chierico modernista che possa nuocerci. Rimaniamo saldi nella fede e teniamo le distanze dai chierici ribeli rivoluzionari, oggi praticamente quasi tutti i soncacrati (è una grande grazia trovarne qualcuno che non lo sia, anche se pauroso e nascosto)....

Anonimo ha detto...

"Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali: statene fieri"
San Pio X

tralcio ha detto...

L'eresia neognostica che ha attecchito anche nella Chiesa consiste nell'uscita dal nomos.
La decantata "novità" cui tende il progresso sta nella rimozione del limite e del diritto.
L'umanità ingannata dai resettatori è invitata al banchetto di un potere totale su di sè.
Nulla sarà come prima è una promessa che passa dal "fidatevi di noi", mentre ci arriviamo.

Dal disprezzo dell'ordine, sgorga il paradosso di un dualismo tra i pochi illuminati rotti ad ogni esperienza, anche la più aberrante, e tutti gli altri ingabbiati (o di troppo) nei vincoli precisi stabiliti in nome del bene comune e dell'equilibrio dell'ambiente.
Marchio di fabbrica del transumanesimo faber/consumistico è: "solo pentole, mai coperchi".

Lo gnosticismo attuale vuole la rimozione dell'ordine e del diritto naturale: un reset.

Attenzione alla differenza: nella condizione di peccato (il disordine rispetto alla volontà di Dio, cioè l'ingiustizia vera) la legge rappresenta una salvaguardia. Il peccato è il presupposto della legge e non la legge la matrice del peccato. Il Signore Gesù Cristo viene a dare compimento alla legge senza abolirla e tanto meno abolendo il peccato: l'amore agapico, che è compimento della legge, consiste nell'adozione a figli!
La legge non si cancella (nemmeno uno iota), ma l'adozione realizza un'unione filiale in cui dall'attrizione (una legalità imperativa e sanzionata) si passa alla contrizione (il disporvisi con amore, accolti accogliendola).

Chi abolisse il diritto mantenendo il peccato creerebbe l'inferno: ecco il reset. Altre leggi date da chi si fa come Dio senza essere Dio e avendo eliminato la volontà di Dio!

E' l'amore (la grazia) a sopire il peccato, non la rimozione della legge che lo identifica!
Il timor di Dio è un dono prezioso della Grazia perchè sostiene la carità necessaria.
In questo passaggio (conversione) restano il diritto, la legge e la possibilità di peccare.
Ma sopraggiunge la Grazia santificante che orienta verso la giustizia di Dio!

Viceversa il reset abolendo il diritto, abolisce il peccato, per darsi una nuova morale.
Nella "nuova creazione" ad essere "dio" è un millantatore capace di menzogne diaboliche.
Necessariamente un assassino seriale, che governa tramite la menzogna e non la Verità.
Promette paradisi terreni attraverso il soddisfacimento dei bisogni materiali.
Poi ti precipita nel suo nulla; ti ci dissolve, suggerendoti di farlo se te ne vien voglia.

Ecco l'uomo iniquo dei tempi ultimi, falso liberatore che dice inutile e superato Cristo.
La pseudo "salvezza" gnostica è il polo opposto della redenzione operata dalla Croce.
La parusia dell'uomo iniquo precederà quella del Signore Gesù, il giorno del Signore.
Il ritorno del Signore sarà in un tempo di apostasia generale, come c'è nelle Scritture.
In un mondo secolarizzato, chiesa inclusa, che onora il falso dio del potere mondano, che ha persino la pretesa di una sua sacralità dopo aver bandito il sacro dal culto cristiano.
Tradita e abolita la fede nel Vivente, realmente Presente, ci si volge al Ni-ente.
E' un paradosso molto insidioso, veramente diabolico, del filius perditionis.
L'uomo dell'anomia -la fine del diritto- propone la defezione da Dio senza essere brutto.
Non distrugge Dio e non proclama che è morto: anzi, proclama di essere lui!

tralcio ha detto...

L'eresia neognostica che ha attecchito anche nella Chiesa consiste nell'uscita dal nomos.
La decantata "novità" cui tende il progresso sta nella rimozione del limite e del diritto.
L'umanità ingannata dai resettatori è invitata al banchetto di un potere totale su di sè.
Nulla sarà come prima è una promessa che passa dal "fidatevi di noi", mentre ci arriviamo.

Dal disprezzo dell'ordine, sgorga il paradosso di un dualismo tra i pochi illuminati rotti ad ogni esperienza, anche la più aberrante, e tutti gli altri ingabbiati (o di troppo) nei vincoli precisi stabiliti in nome del bene comune e dell'equilibrio dell'ambiente.
Marchio di fabbrica del transumanesimo faber/consumistico è: "solo pentole, mai coperchi".

Lo gnosticismo attuale vuole la rimozione dell'ordine e del diritto naturale: un reset.

Attenzione alla differenza: nella condizione di peccato (il disordine rispetto alla volontà di Dio, cioè l'ingiustizia vera) la legge rappresenta una salvaguardia. Il peccato è il presupposto della legge e non la legge la matrice del peccato. Il Signore Gesù Cristo viene a dare compimento alla legge senza abolirla e tanto meno abolendo il peccato: l'amore agapico, che è compimento della legge, consiste nell'adozione a figli!
La legge non si cancella (nemmeno uno iota), ma l'adozione realizza un'unione filiale in cui dall'attrizione (una legalità imperativa e sanzionata) si passa alla contrizione (il disporvisi con amore, accolti accogliendola).

Chi abolisse il diritto mantenendo il peccato creerebbe l'inferno: ecco il reset. Altre leggi date da chi si fa come Dio senza essere Dio e avendo eliminato la volontà di Dio!

E' l'amore (la grazia) a sopire il peccato, non la rimozione della legge che lo identifica!
Il timor di Dio è un dono prezioso della Grazia perchè sostiene la carità necessaria.
In questo passaggio (conversione) restano il diritto, la legge e la possibilità di peccare.
Ma sopraggiunge la Grazia santificante che orienta verso la giustizia di Dio!

Viceversa il reset abolendo il diritto, abolisce il peccato, per darsi una nuova morale.
Nella "nuova creazione" ad essere "dio" è un millantatore capace di menzogne diaboliche.
Necessariamente un assassino seriale, che governa tramite la menzogna e non la Verità.
Promette paradisi terreni attraverso il soddisfacimento dei bisogni materiali.
Poi ti precipita nel suo nulla; ti ci dissolve, suggerendoti di farlo se te ne vien voglia.

Ecco l'uomo iniquo dei tempi ultimi, falso liberatore che dice inutile e superato Cristo.
La pseudo "salvezza" gnostica è il polo opposto della redenzione operata dalla Croce.
La parusia dell'uomo iniquo precederà quella del Signore Gesù, il giorno del Signore.
Il ritorno del Signore sarà in un tempo di apostasia generale, come c'è nelle Scritture.
In un mondo secolarizzato, chiesa inclusa, che onora il falso dio del potere mondano, che ha persino la pretesa di una sua sacralità dopo aver bandito il sacro dal culto cristiano.
Tradita e abolita la fede nel Vivente, realmente Presente, ci si volge al Ni-ente.
E' un paradosso molto insidioso, veramente diabolico, del filius perditionis.
L'uomo dell'anomia -la fine del diritto- propone la defezione da Dio senza essere brutto.
Non distrugge Dio e non proclama che è morto: anzi, proclama di essere lui!

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=tfLfaCLpx0k

Orrore a Mosca. Speciale di Visione TV

Pio ha detto...

Ha ragione Mic: dove c'è pericolo cresce anche ciò che salva, mi pare dicesse un fior di poeta.

Anonimo ha detto...

Confidate in Cristo Re e non votate per i Suoi aguzzini! Astensione!

Anonimo ha detto...

A me sembra più che altro una Chiesa che ha capito che, nel mondo di oggi, ragionare per editti, scomuniche ed imposizioni dall’alto non funziona.
E meno male che l’han capito. Non a caso, in tanti ambienti tradizionalisti, più che l’amore di Dio c’è il terrore di Dio, ben esemplificato dalla vita d’inferno che moltissimi genitori fanno fare ai bambini, con allucinanti costrizioni, divieti ed isolamenti dai coetanei se no “si avvelenano l’anima”.

Anonimo ha detto...

I “chierici modernisti” (cioè i sacerdoti cattolici) equiparati ai demoni…ed il commento viene approvato.
Complimenti al commentatore e ai moderatori!

Anonimo ha detto...

“Solo la fede poteva aver fatto ciò che fu fatto bene.
L’integra fede di pochi,
la fede parziale di molti”.
Th. S. Eliot

Così, per un poco almeno, anche la nostra.