Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 29 aprile 2023

Decadenza

La differenza tra un individuo che si toglie la vita e una civiltà decadente, che si autodistrugge, è che il primo ne è consapevole, la seconda no.
Essa trasforma in "progresso" il proprio decadente regresso spirituale, e in "diritti" ogni colpo che infigge alle sue istituzioni portatrici di senso (dalla famiglia alla Chiesa, dalla scuola alla difesa delle frontiere).
Rispondendo all'infausta ma geniale prognosi di Oswald Spengler sull'inevitabile decadenza dell'Occidente tecnico-mercantile, lo storico Arnold J. Toynbee profetizzava nel 1934 che solo la formazione di una nuova "elite creativa" avrebbe scongiurato la dissoluzione della civiltà europea. La prognosi di Toynbee rimaneva quindi dubitativa.
Possiamo dire che gli auspici di Toynbee - anche a causa della sopravvenuta autodemolizione della Chiesa cattolica - sono stati del tutto disattesi. Al posto dell'elite creativa, l'Europa colonizzata dagli Usa ha trovato un'oligarchia orgiastico-mercantile che mischia il più volgare e sfrontato economicismo ed affarismo con il più sfrenato panerotismo militante e "dirittista". Una contro-elite formata da gente con il cuore sempre a sinistra e il portafoglio saldamente a destra, che nel suo delirio anti-cristiano ed anti-umano pratica la sovversione sistematica di tutto ciò che è ancora rimasto in piedi.
La caduta del comunismo (1989-1991) ha paradossalmente accelerato potentemente questo processo plurisecolare.
Un credente non può non vedere, in questo smantellamento sistematico di tutto ciò per cui vale la pena vivere - in modi che non hanno nemmeno bisogno della violenza per risultare efficaci - la pesante orma del Maligno, la cui esplicita adorazione (un misticismo alla rovescia) potrebbe essere l'atto finale di una civiltà tanto più globale quanto più putrescente.
In conclusione, parafrasando Martin Heidegger, ma in senso cristiano, potremmo affermare che ormai soltanto Dio ci può salvare.
A noi resta il coraggio di testimoniare. (Martino Mora)

22 commenti:

Anonimo ha detto...

«Nessuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia».
(Santa Caterina da Siena)

Anonimo ha detto...

Dobbiamo perseverare nella speranza di una rinascita della civiltà cristiana.
Le date riportate dall'autore dell'articolo sulla caduta del comunismo possono sembrare esatte ma alla ideologia sovietica si è sostituito un racconto storico altrettanto ideologico che supporta le azioni militari della attuale dirigenza russa. Dirigenza russa nata e cresciuta nel KGB.
Strillare a pieni polmoni che l'Occidente è l'Anticristo quando si mandano i propri figli a vivere e studiare proprio in Occidentè e' in netto contrasto con la logica.

Questo,non si puo' dimenticare! ha detto...

Il 13 maggio, anniversario dei messaggi di Maria Vergine ai pastorelli di Fatima, vogliamo fare memoria di queste avversità e fatalità; vogliamo dare voce a questi silenzi; vogliamo pregare perché si ridestino gli spiriti e le coscienze assopite di tanti, che furono complici prima e indifferenti ora.

Per questo vi invitiamo il prossimo 13 maggio alle 20.30 a celebrare la Veglia della Memoria: un rosario scandito da semplici intenzioni, che ogni cittadino potrà organizzare nella propria città, magari in zone simboliche quali l’Episcopato, la Parrocchia o il Municipio.
https://vanthuanobservatory.com/2023/04/28/veglia-della-memoria-in-suffragio-e-memoria-delle-vittime-di-questi-ultimi-tre-anni-di-allerta-sanitaria/

Anonimo ha detto...

Don Nicola Bux : LA PREGHIERA CRISTIANA - 1^ parte
Dogma TV
https://www.youtube.com/watch?v=EhWJoNxhpm8

Da Fb ha detto...

LA SCOMMESSA DELLA MELONI E' QUESTA

Ora, non sono sospettabile di essere un fan della Meloni, anzi credo che il mio certo qual disprezzo nei suoi confronti, ma per dire di tutto il suo partito, oggi come ieri, e ieri l'altro, sia piuttosto palese e manifestato anche esagerando, onde posso parlare liberamente (del resto perché non dovrei? Non devo niente a nessuno e mi pago da solo).

Dunque...

Ho osservato tra uno sbraito e l'altro un po' di cose, da mesi.
Ultimamente una di quelle mafie internazionale come Goldman&Sachs e Moody's le hanno mandato qualche messaggio trasversale tramite i giornalisti a busta paga che tengono; sa che i tedeschi e i francesi e paesi cuscinetto tutt'intorno, meditano colpi di coda, e appena possono ne daranno; che la Germania per evitare la sua rovina totale è prontissima a grecizzare chiunque. Sa soprattutto che hanno tutti preso di mira il grande tesoro italiano che è la cosa che lo rende un paese che non affonda mentre tutti affondano: il risparmio privato. Devono necessariamente indebitare gli italiani e rovinarli. Tante cose. Lei le sa. E sa che aspettano ogni passo falso per affondarla, usando le staffette dello straniero dentro il nostro paese, disseminate ovunque. Non vado oltre, sapete.

Il suo ragionamento è questo.
L'UE comunque è in crisi ma per ora non sappiamo come va a finire, in ogni caso non sono amici dell'Italia.
Mi qualifico a Occidente come la più devota premier dell'egemone americano, questo non mi salva del tutto, ma funge da deterrente verso i tedeschi che ne hanno terrore. Prende tempo: del resto che dovrebbe fare? A quale santo rivolgersi? Non c'è santo e non ci sono amici: c'è solo l'egemone.

Deterrenza contro i rapaci UE, dunque: finché risulto utile agli americani, nessuno in Europa userà l'ariete contro il mio governo.
Deve guadagnare tempo, ingoiando rospi e merda regolarmente, rischiando parte dell'elettorato.
Guarda al futuro. A una data precisa: estate 2024, elezioni europee.
Qui si gioca tutto.
Lei pensa che il fronte tradizionale di popolari e socialdemocratici, potrebbe cedere, perdere (io non credo che perderà). Lei è la capa del raggruppamento dei "conservatori europei", i suoi amici hanno molti amici tra quelli, lei stessa gode di stima.
La scommessa è far vincere quel fronte, portarlo al governo dell'UE. Dove il ruolo dominante a questo punto spetterà a un paese che, Ucraina a parte, non ha mai avuto contenziosi e mai interessi comuni o contrapposti con l'Italia, un paese che con l'Italia si è sempre rispettato per il comune cattolicesimo. Il partito della Meloni è molto legato ai governanti polacchi, lei lo è.

Da Fb ha detto...

...segue
La Polonia ha un dettaglio che lei guarda con estremo interesse: è portatrice dell'idea che l'UE non deve interferire negli affari interni del paese, non deve essere un supergoverno europeo, l'UE deve essere una associazione di liberi stati persino liberi di andarsene, e soprattutto, la Germania deve essere umiliata e sottomessa, cosa quest'ultima che io approvo con un entusiasmo assoluto, totale.

Questa idea di UE della Polonia scombussolerebbe e porterebbe in crisi l'UE così come è venuta formandosi e strutturandosi. Caverebbe via il perno su cui regge tutto: la Germania.
La Meloni andrebbe al governo dell'UE insieme ai polacchi (e gli ungheresi) e stavolta da una posizione di forza, peraltro essendo il paese alleato della Polonia nel mediterraneo. A questo punto non sarebbe più tanto debole e tanto ricattabile da chicchessia, anzi, diventerebbe temibile, ed effettivamente pericolosa per molti.

Questo ha un prezzo ulteriore: l'esporsi oltre sulla questione Ucraina.

Usa oltre atlantico, Polonia in Europa, Draghi in Italia (che se apre bocca sa come far mettere la coda tra le gambe a Moody's e altre cupole finanziarie). Questi gli amici che per ora sta cercando di recuperare, non senza gravi sacrifici, per rafforzarsi da un lato e usarli come deterrente dall'altro. Prima resistere, poi rafforzarsi, poi vincere... poi regnare.

C'è però anche un rischio ulteriore, ma dirimente: che i conservatori non vincano affatto alle europee, nemmeno in Polonia. Problema grosso per la Meloni. Tanto grosso. E non solo per lei.

E poi pochi mesi dopo, l'incognita delle elezioni americane.

Scommessa destinata ad essere persa secondo me, perché il cadavere Europa ha l'encefalogramma piatto e riproporrà lo stesso schema popolari-socialdemocratici con spruzzatina di verde, ma questo è un altro discorso

Anonimo ha detto...

@ da fb ha detto : h.13.34

Analisi condivisibile almeno in parte, non sono fan di GM, penso che abbia poco a che vedere col vecchio partito di appartenenza, se non altro per ragioni anagrafiche, penso altresì che dopo la stesa di tappetini dei vari governicchi succedutisi negli ultimi 30 anni, dal lancio di monetine ad oggi, lei stessa abbia poco margine di agire , mani e piedi legati e permessi di libera uscita e pensiero pari allo 0 assoluto, se riuscisse a non farsi appiccicare il MES già sarebbe oro di coppella, la Polonia non è affidabile, basta studiare i suoi trascorsi storici, che gli USA vogliano distruggere del tutto la UE cominciando dalla Germania si era capito con la storia/balla dei motori diesel inquinanti, che l'Europa sia nello stato definito da Spengler ormai da un pezzo e che noi contiamo sempre come la seconda parte della frase del Marchese del Grillo, è verità incontrovertibile, unica speranza è nella risposta violentissima e devastante di VP, altro non vi è all'orizzonte e speriamo valga la consacrazione della Russia alla Madonna di Fatima, non quella fatta da Francesco, ma quella fatta da Papa Benedetto XVI poco prima di morire.

Anonimo ha detto...

Per due anni sospensione delle libertà democratiche e di tutti i diritti. Poi, ad un certo punto, magicamente, sono tornati gli scioperi e l’antifascismo.

Anonimo ha detto...

I padroni del mondo sono LORO. Chi può contrastarli? Nessuno. Tutte le 'opposizioni' sono controllate.

Quanto accade è così abituale e familiare come in primavera la rosa e nell'estate il raccolto. E, bada, di questo tipo sono il morbo, la morte, la maldicenza, l'insidia, e tutte quelle cose che portano gioia e dolore agli stolti.

Marco Aurelio: Ricordi, Rizzoli, p. 57

Anonimo ha detto...


Notazione a margine sulla decadenza antica.
L'immagine in testa al post, scelta da Mic, ci mostra un banchetto dai toni orgiastici.

Che il mondo pagano sia tramontato nei vizi, questa è un'immagine tradizionale propalata dai polemisti cristiani. Non falsa, certamente, ma nemmeno vera del tutto. Nelle polemiche c'erano anche delle esagerazioni.
L'impero in Occidente era afflitto dalla denatalità ma questo non dpendeva solo dai vizi. Ai tempi di Marco Aurelio di fu un'epidemia che decimò enormente la popolazione di Roma e dell'impero. Ed anzi l'impero fu per generazioni afflitto da un'epidemia di influenza portata dai legionari reduci da una delle tante guerre con la Persia. Con la crisi del III secolo, subito dopo il periodo aureo degli Antonini, la popolazione subì i vasti massacri perpetrati dai barbari, che ruppero le frontiere in più punti e furono ricacciati a fatica.
Contingenti di germani cominciarono ad esser assoldati nell'esercito che sotto Teodosio si germanizzò quasi del tutto. Elementi italici per formare legioni ancora c'erano, anche se non certo numerosi come in passato, ma non venivano utilizzati per ragioni politiche, erano troppo inclini alle congiure dei vari pretendenti.
L'impero finì in Occidente con un colpo di Stato militare fatto dal comandante delle milizie germaniche in quel momento al servizio dell'impero, Odoacre, il quale prese il potere e rimandò le insegne imperiali a Costantinopoli (AD 476). L'imperatore lo nominò patrizio.

Domanda: il cristianesimo era culto ammesso dal 315 e unico culto ufficiale, fatti salvi i privilegi dei Giudei per il loro culto, dal 381. Dal 381 al 476 sono 95 anni. Quello che cadde era un impero cristiano da quasi un secolo. Il cristianesimo non era riuscito a rinnovare l'impero in Occidente? A fargli recuperare la natalità necessaria, nemmeno in parte?
Ai tempi della Repubblica Romana sembra che per le madri di famiglia avere 7 o 8 figli fosse la norma. Poi con le guerre civili venne la crisi morale, cominciarono gli aborti clandestini nell'aristocrazia, le donne non volevano fare più figli etc
Ma qual'era la prolificità delle famiglie cristiane? Certo non come quella della famiglia pagana romano antica, del periodo aureo.
Insomma: l'immagine stereotipo è quella di un impero occidentale che cade perché pagano, corroso dai vizi, quando invece quell'impero era cristiano o comunque ampiamente cristianizzato da quasi un secolo.
I barbari invasori erano quasi tutti seguaci dell'eresia ariana, nell'attaccare l'impero ci mettevano anche un motivo religioso (vedi Genserico capo dei Vandali, che distrusse il cattolicesimo in Africa del Nord), con l'affermarsi del cristianesimo erano cominciate le guerre di religione.
Negli ultimi tempi nella classe dirigente non c'era più coesione, nel senso che accanto a difensori integerrimi dell'impero c'erano anche i traditori, che si vendevano allo straniero. Serpeggiava una crisi morale, di fedeltà agli ideali dell'impero e quindi di onestà, crisi che il cristianesimo fu incapace di risolvere. Per lo meno in Occidente. In Oriente invece il clero partecipò attivamente alla lotta contro l'elemento germanico, che fu massacrato, e l'Anatolia fornì una massa imponente di soldati (fu poi il serbatoio degli eserciti bizantini). In Occidente c'erano più vizi che in Oriente? Difficile crederlo.
Il discorso sulle cause della decadenza è complesso.







Da ascoltare! ha detto...

Youtube - Jarek Channel

Sì è trattato di un broglio elettorale

Una eccellente intervista al Prof. Avv. Augusto Sinagra, che condivido interamente.

Anonimo ha detto...

Il primo di maggio "cattolicizzato" da Pio XII... dopo millenovecentocinquantacinque anni la Chiesa Cattolica ha inventato qualcosa per unirsi a democristiani, comunisti e socialisti nel sostegno alla repubblica democratica e antifascista fondata sul lavoro (sic!), in previsione dell'attuale trionfo del liberismo comunista più spietato: schiavi abbruttiti dal lavoro, cattivi, adoratori di miseri feticci. Ecco l'Italia, un tempo terra di santi, di poeti ed eroi!

Anonimo ha detto...

PREGHIERA A SANTA CATERINA DA SIENA PER LʼITALIA
(di Pio XII, che nel 1939 la proclamò patrona dʼItalia)

«O Caterina santa, giglio di verginità e rosa di carità che ornasti il giardino domenicano, eroina di cristiano zelo che fosti eletta al pari di Francesco singolare Patrona d’Italia, a te noi fiduciosi ricorriamo, invocando la tua potente protezione sopra di noi e sopra tutta la Chiesa di Cristo, tuo diletto, nel cui cuore bevesti inesauribile fonte di ogni grazia e di ogni pace per te e per il mondo. Da quel cuore divino tu derivasti l’acqua viva di virtù e concordia nelle famiglie, di onesto tratto nella gioventù, di riunione fra i popoli discordi, di rinnovazione del costume pubblico e dell’amore fraterno, compassionevole e benefico verso gl’infelici e i sofferenti, e insegnasti con l’esempio tuo a congiungere l’unione di Cristo con l’amore di patria. Se ami l’Italia e il popolo a te affidato, se la pietà verso di noi ti muove, se ti è cara la tomba in cui Roma venera e onora la tua spoglia verginale, allora, rivolgi benigna il tuo sguardo e il tuo favore sulla nostra pena e sulla nostra preghiera e compi i nostri voti. Difendi, soccorri e conforta la tua patria e il mondo. Sotto il tuo presidio e tutela siano i figli e le figlie d’Italia, i nostri cuori e le anime nostre, i nostri travagli e le nostre speranze, la nostra fede e il nostro amore: quell’amore e quella fede che furono la tua vita e ti fecero immagine di Cristo crocifisso nello zelo intrepido per la sposa di lui, la santa Chiesa. O eroica e santa messaggera di unione e di pace per la Chiesa di Cristo, che restituisci al seggio apostolico romano nel suo splendore di autorità e di magistero il Successore di Pietro, proteggilo e consolalo nella sua paterna universale sollecitudine, nei suoi affanni e nei suoi consigli per la salvezza e la pace dei popoli; e ravviva, conserva e accresci in noi e in tutti i fedeli cristiani, o celeste Patrona, l’affetto e la sottomissione che tu nutrivi per lui e per l’ovile di Cristo, nella tranquillità del mondo. Così sia»
.....

«Prega pure per lʼItalia che ti ha tanto amata, che fu così fiera delle tue glorie e di cui tu sei la Padrona. Lʼempietà e lʼeresia oggi vi circolano liberamente; si bestemmia il nome del tuo Sposo, si propagano le dottrine più perverse ad un popolo smarrito, gli sʼinsegna a maledire tutto ciò che esso aveva venerato; la Chiesa è spesso oltraggiata, la fede, affievolita da un pezzo, minaccia di spegnersi: ricordati della tua patria, Caterina! È ora di accorrere in suo aiuto e di strapparla dalle mani dei suoi mortali nemici. Tutta la Chiesa spera in te per la salvezza di questa illustre provincia del suo impero: calma la tempesta, e salva la fede, in questo naufragio che minaccia di inghiottire tutto» ~ tratto dal libro “Lʼanno liturgico” di Dom Prosper Guéranger

Otium cum dignitate e umanità aspirata dal lavoro ha detto...

Oh che festa strana quella del primo di maggio! Quand'anche tutti vedono l'ora di fare le valigie e di correre al mare! La contraddizione in verità è soltanto apparente: le vacanze sono una appendice del lavoro, il quale assorbe, anzi ASPIRA, il novantanove per cento della vita umana. In tempi ormai andati, almeno restava un certo tempo consacrato al pisolino pomeridiano. Adesso tutti sculettano freneticamente dalla mattina alla sera all'insegna della competizione più feroce. Povera umanità, abbruttita e schiava di un mito funesto: il mito del lavoro!

Anonimo ha detto...

Or
Ancora sulla crisi dell'impero romano in Occidente.

Bisognerebbe porsi questa domanda: perché l'impero è caduto in Occidente e non anche in Oriente, perché l'Oriente è riuscito a resistere e poi a contrattaccare i barbari e i persiani? Forse perché l'Oriente era la parte più ricca e quindi con maggiore risorse?
L'impero era cristiano da 95 anni ed anzi cristianizzato e poi cristiano da 161 anni, quando cadde, se contiamo a partire dal 315, data dell'Editto imperiale di Milano che concedeva al cristianesimo la qualifica di "culto ammesso". Il clero cristiano ebbe subito riconoscimenti e privilegi da parte dell'imperatore Costantino.
Tesi: più che di decadenza morale di una società ampiamente cristianizzata si è trattato di un coagularsi di circostanze e situazione negative. Il loro risultato finale è stato l'impossibilità in Occidente di avere un esercito nazionale, come invece in Oriente.
I Germani al servizio dell'impero giunsero a dettar legge e alla fine si impadronirono del potere. Uno schema che si è ripetuto tante volte nella storia della civiltà: i mercenari ad un certo punto condizionano le scelte del re e poi si fanno re essi stessi. Esempi: i mercenari turchi al servizio degli Scià persiani che si fecero Scià essi stessi, fondando dinastie poi distrutte dai mongoli; i normanni assunti come mercenari dai cacicchi arabi in lotta tra loro in Sicilia, che poi misero tutti d'accordo impadronendosi della Sicilia (e fecero bene, si capisce).
Ulteriore domanda: la crisi morale c'era nei quadri dell'impero. L'azione della Chiesa in Occidente non fu tale da risolvere questa crisi? E se questo è vero, perché? Il cattolicesimo in Occidente ne allontanava troppi dalle cose di questo mondo (l'antica accusa contro la Chiesa)? Creava energie spirituali nuove, purificava la società gradualmente dalla mentalità pagana e tuttavia non riusciva a far rivivere l'antico spirito militare.
La decadenza dello spirito militare (diverso dal militarismo) è un segno tipico di caduta irreversibile. Pensiamo ad oggi.

mic ha detto...

Anonimo 10:38
Non mi sembra giusto attribuire a Pio XII di essersi "inventato qualcosa per unirsi a democristiani, comunisti e socialisti nel sostegno alla repubblica democratica e antifascista fondata sul lavoro"
quando il suo intento era di certo quello di dare una connotazione cattolica ad una festa laica molto enfatizzata e soprattutto sponsorizzata da una sola parte politica.
Peraltro non approvo neppure chi definisce il lavoro "feticcio" ed esagera nelle connotazioni negative.
Sono diversi i commenti apoditticamente tranchant che non pubblico perché non ho tempo da perdere in confutazioni sterili...
Un po' di equilibrio, per favore!

Anonimo ha detto...

Oggi è quel giorno in cui i partiti e i sindacati che hanno devastato il mondo del lavoro, svenduto diritti e salari in nome dell’euro, sacrificato tutele e stabilità sull’altare del libero mercato, ridotto le nostre zone industriali a villaggi fantasma degni del far west, obbligato un’intera generazione di giovani italiani a emigrare all’estero a fare i camerieri e altrettanti stranieri disperati a venire qui a fare gli schiavi nelle campagne perché se no “non ce la facciamo a competere con le economie emergenti” e da ultimo accettato supinamente che un vergognoso lasciapassare verde sanitario fosse condizione necessaria per lavorare, salgono su un mega palco affollato di artisti da quattro soldi il cui massimo del senso critico è tramutare in musica un discorso di Klaus Schwab per dirci che loro sono quelli che difendono il lavoro.

Ma oramai a credervi sono rimasti giusto i quindicenni col tavernello in mano, i dipendenti pubblici col culo al caldo e i pensionati con l’apparecchio acustico nelle orecchie.

Buon 1 Maggio a tutti gli altri.
Da L'antidiplomatico

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto per l'Antidiplomatico, di cui all'anonimo delle 17.05, due note: 1) gli italiani non vanno all'estero a fare i camerieri, ma a fare altri lavori ben più remunerati (coloro che hanno le qualifiche e le capacità per farli), per la sola ragione che non hanno voglia di fare i camerieri neanche in Italia, dove in effetti scarseggiano.
2) vi saranno anche stranieri disperati, ma se ne vedono tanti nullafacenti e mantenuti dal "sistema".
Bergoglio da Budapest ha continuato a bacchettare la politica ungherese sovranista, richiamando la necessità di aprire le frontiere al diverso e richiamando i vescovi ungheresi a non essere "rigidi e combattenti", che è come dire "non siate troppo cattolici". Le responsabilità di questo Papa sono pesanti sia per il richiamo innaturale esercitato verso l'immigrazione fine a se stessa, che, ricordiamolo, è prevalentemente musulmana e in quanto tale portatrice di una religione di conquista, sia per la sua ostilità reiterata nei confronti del cattolico "integrale", figura di cui vi è enorme bisogno per ridare linfa alla Chiesa Cattolica.

Gz

Anonimo ha detto...

LA VERITÀ, ANZITUTTO
È una guerra giusta quella contro la Russia? Solo a condizione che sia giusta la pretesa angloamericana di dominare il mondo. Cosa ci può essere di giusto nella occupazione a tempo indeterminato dell'Europa spacciata per "alleanza difensiva"? Contro chi? Contro un eterno nemico a identità variabile, che serve ad alimentare l'odio verso l'esterna minaccia e a compattare le interne contraddizioni in consenso bellico forzato. Il dominio americano ha la rozzezza barbara yankee e l'ipocrisia inglese, che rende ogni confronto dialettico impossibile. E allora come reagire per liberarsi dei liberatori carcerieri? La loro è una sfida sul terreno della forza, dove vincerebbero. Bisogna cambiare terreno di confronto, sfidandoli dove sono deboli e incapaci: sul piano della verità. La menzogna teme la verità come il forte la potenza segreta del debole. La verità rende liberi, toccando la coscienza di chi riconosce la falsità della menzogna, comunque venga chiamata. La verità porta il conflitto dal campo di battaglia o politico, al foro interno o morale. Occorre una rivolta morale per rendere credibile una rivoluzione politica. Le rivoluzioni scientifiche cambiano il modo di vita degli uomini, le rivoluzioni morali cambiano gli uomini. Il cambiamento interno predispone quello esterno, socio-politico. La guerra fine a sé stessa non cambia niente. I politici europei non sono in grado di propugnare alcun cambiamento e perciò non rappresentano la speranza di verità dei popoli europei. Chi è disposto a mandare i giovani a morire per rafforzare la prigionia non può militare per la libertà vera, ma per la vera menzogna. Non un esercito di armati ma un esercito di profeti occorre all'Europa per liberarsi dalle guerre della menzogna.

Anonimo ha detto...

DEL COME IL WOKE DILAGANTE STA ROMPENDO I CO**** UN PO' A TUTTI OVUNQUE E GLI SPOT COMMERCIALI IDEOLOGIZZATI SI RISOLVONO IN SPUTTANAMENTO DEL PRODOTTO
continuate a sputtanarli in ogni dove commentando le pubblicità e proposte commerciali woke

"Il PD riparte dall’armocromia, ma l’ideologia woke ha stufato. Lo dimostrano i casi di Bud Light e Maybelline
Mentre in Italia infuria il dibattito sul servizio fotografico su Vogue della segretaria del PD Elly Schlein, incassando persino i malumori degli attivisti del PD, disgustati dall’operazione di look-strategy, anche oltreoceano sembra che l’ipocrisia delle sinistre arcobaleno stia stufando e creando sempre più disaffezione nell’opinione pubblica.
La saturazione del mix di moralina, cancel culture, fanatismo woke e assurdità al limite del grottesco hanno spinto, per reazione, la gente in direzione opposta.
Così, dopo il crollo in borsa di Anheuser-Busch per lo spot "inclusivo" della celebre birra Bud Light, anche l’azienda di cosmetici Maybelline si trova a gestire una campagna di boicottaggio sui social network, a dimostrazione che l'ideologia woke ha stufato."

Anonimo ha detto...

Ministro Speranza: «Dobbiamo mettere paura per imporre le restrizioni. Conviene non dare troppe aspettative positive»
Brusaferro, presidente ISS: «Allora non mostrerò quei dati che ti ho inviato»

Il 27 aprile
Sergio Mattarella conferisce l'onoreficienza del cavalierato a Silvio Brusaferro.

Anonimo ha detto...

Dopo le piazze, il concertone, i buoni propositi e i discorsi programmatici si torna al lavoro come ogni altro giorno. Lo dicono gli antropologi: la festa serve a confermare e reintegrare il tempo profano. Fino al prossimo Primo Maggio il tempo del lavoro scorrerà lineare senza che nulla sia cambiato.
Perchè il segreto sta proprio lì: un oculato impoverire senza affamare; un cauto educare alla rassegnazione e al "potrebbe andare peggio"; un controllato movimento verso il basso che si possa confondere con la naturale forza di gravità.
C'è poi quel sottile velo di malcontento, quella schiuma di inquietudine per il futuro, quel senso di irrisolto e di precarietà. Per quello ci sarà un altro Primo Maggio. Altre piazze, altri concerti, altre promesse vane, altro futuro rubato.