Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 16 luglio 2023

16 luglio. Beata Vergine del Carmelo

Oggi ricorre la Solennità della Beata Vergine del Carmelo, sulla quale ho trovato questi riferimenti, che ripropongo per l'edificazione di tutti. Di seguito trovate la Supplica, che si recita a mezzogiorno. Flos Carmeli, Auxilium Christianorum, Ora pro nobis!

16 luglio. Beata Vergine del Carmelo

Il 16 luglio ricorre una festa mariana molto importante nella Tradizione della Chiesa: la Madonna del Carmelo, una delle devozioni più antiche e più amate dalla cristianità, legata alla storia e ai valori spirituali dell’Ordine dei frati della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (Carmelitani). La festa liturgica fu istituita per commemorare l’apparizione del 16 luglio 1251 a san Simone Stock, all’epoca priore generale dell’ordine carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare (dal latino scapula, spalla) in tessuto, rivelandogli notevoli privilegi connessi al suo culto.

Nel Primo Libro dei Re dell’Antico Testamento si racconta che il profeta Elia, che raccolse una comunità di uomini proprio sul monte Carmelo (in aramaico «giardino»), operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio Baal. Qui, in seguito, si stabilirono delle comunità monastiche cristiane. I crociati, nell’XI secolo, trovarono in questo luogo dei religiosi, probabilmente di rito maronita, che si definivano eredi dei discepoli del profeta Elia e seguivano la regola di san Basilio. Nel 1154 circa si ritirò sul monte il nobile francese Bertoldo, giunto in Palestina con il cugino Aimerio di Limoges, patriarca di Antiochia, e venne deciso di riunire gli eremiti a vita cenobitica. I religiosi edificarono una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine e presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo acquisì, in tal modo, i suoi due elementi caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria Santissima.

Il Monte Carmelo, dove la Tradizione afferma che qui la sacra Famiglia sostò tornando dall’Egitto, è una catena montuosa, che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele e che si sviluppa in direzione nordovest-sudest da Haifa a Jenin. Fra il 1207 e il 1209, il patriarca latino di Gerusalemme (che allora aveva sede a San Giovanni d’Acri), Alberto di Vercelli, redasse per gli eremiti del Monte Carmelo i primi statuti (la cosiddetta regola primitiva o formula vitae). I Carmelitani non hanno mai riconosciuto a nessuno il titolo di fondatore, rimanendo fedeli al modello che vedeva nel profeta Elia uno dei padri della vita monastica.

La regola, che prescriveva veglie notturne, digiuno, astinenza rigorosi, la pratica della povertà e del silenzio, venne approvata il 30 gennaio 1226 da papa Onorio III con la bolla Ut vivendi normam. A causa delle incursioni dei saraceni, intorno al 1235, i frati dovettero abbandonare l’Oriente per stabilirsi in Europa e il loro primo convento trovò dimora a Messina, in località Ritiro. Le notizie sulla vita di san Simone Stock (Aylesford, 1165 circa – Bordeaux, 16 maggio 1265) sono scarse. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, maturò la decisione di entrare fra i Carmelitani e, completati gli studi a Roma, venne ordinato sacerdote. Intorno al 1247, quando aveva già 82 anni, venne scelto come sesto priore generale dell’Ordine. Si adoperò per riformare la regola dei Carmelitani, facendone un ordine mendicante: papa Innocenzo IV, nel 1251, approvò la nuova regola e garantì all’Ordine anche la particolare protezione da parte della Santa Sede.

Proprio a san Simone Stock, che propagò la devozione della Madonna del Carmelo e compose per Lei un bellissimo inno, il Flos Carmeli, la Madonna assicurò che a quanti si fossero spenti indossando lo scapolare sarebbero stati liberati dalle pene del Purgatorio, affermando: «Questo è il privilegio per te e per i tuoi: chiunque morirà rivestendolo, sarà salvo». La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta. (Autore: Cristina Siccardi)
* * *
Supplica alla Madonna del Carmelo.
Si recita il 16 luglio a mezzogiorno.

V. O Dio, vieni a salvarmi
R. Signore, vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen


I. O Vergine Maria, Madre e Regina del Carmelo, in questo giorno che ricorda la tua tenerezza materna per chi piamente indossa il santo Scapolare, innalziamo le nostre preghiere e, con confidenza di figli, imploriamo il tuo patrocinio.
Tu vedi, o Vergine Santissima, quante prove temporali e spirituali ci affliggono: volgi il tuo sguardo di misericordia su tali miserie e da esse libera noi che ti invochiamo, ma liberane anche coloro che non t’invocano, perché imparino a invocarti.
Il titolo con il quale oggi ti celebriamo, richiama il luogo scelto da Dio per riconciliarsi con il suo popolo, quando questo, pentito, volle ritornare a Lui. Dal monte Carmelo, infatti, il profeta Elia innalzò la preghiera che, dopo lunga siccità, ottenne la pioggia ristoratrice, segno del perdono di Dio: la preannunciò con gioia il santo Profeta quando vide levarsi dal mare una nuvoletta bianca che in breve tempo ricoprì il cielo. In quella nuvoletta, o Vergine Immacolata, i tuoi figli Carmelitani hanno visto te, sorta purissima dal mare contaminato dell’umanità, che nel Cristo ci hai dato l’abbondanza di ogni bene e con quella visione nel cuore essi andarono e vanno nel mondo a parlare e a testimoniare te, i tuoi insegnamenti, le tue virtù.
In questo santo giorno sii per noi nuova sorgente di grazie e di benedizioni.
Salve Regina

II. Per dimostrarci più chiaramente il tuo affetto, o Madre nostra, tu riconosci come simbolo della nostra devozione filiale lo Scapolare che piamente portiamo in tuo onore e che tu consideri come tua veste e noi come segno della nostra consacrazione a te.
Vogliamo renderti grazie, o Maria, per il tuo Scapolare. Quante volte, però, ne abbiamo fatto poco conto; quante volte abbiamo trascurato quell’abito che doveva essere per noi simbolo e richiamo alle tue virtù! Ma tu perdonaci e fa’ che il tuo santo Scapolare ci sia di difesa contro i nemici dell’anima e del corpo, richiamandoci il pensiero di te e del tuo amore nel momento della tentazione e del pericolo.
O Madre nostra tutta santa, in questo giorno che ricorda la tua continua bontà verso di noi che viviamo la spiritualità del Carmelo, commossi e fiduciosi, ti ripetiamo la preghiera che da secoli ti rivolge l’Ordine a te consacrato: “Fior del Carmelo – vite fiorente – splendore del Cielo, – tu solamente sei Vergine Madre. – Dolce Madre e intemerata, – ai figli tuoi sii propizia – stella del mare”.
Questa invocazione segni l’aurora di un’era nuova di santità per tutti i popoli, per la Chiesa e per il Carmelo. Desideriamo rimanere saldi in questo nobile proposito, perché diventino realtà le parole che interessano tanto il Carmelo fin dai primi momenti della sua esistenza: “Molte volte e in molte maniere i santi Padri hanno stabilito che ciascuno deve vivere nell’ossequio di Gesù Cristo e servire fedelmente a Lui con cuore puro e buona coscienza”.
Salve Regina

III. O Maria, è grande il tuo amore per tutti i devoti del tuo Scapolare. Non contenta di aiutarli perché vivano in modo da evitare la condanna eterna, ti prendi cura di abbreviare ad essi le pene del Purgatorio, per affrettare l’ingresso in Paradiso. Questa è una grazia, o Maria, che rende più luminose tutte le altre grazie e degna di una madre misericordiosa quale tu sei.
Veramente, come Regina del Purgatorio, tu puoi mitigare le pene di quelle anime ancora lontane dalla gioia di Dio. Pietà ti prenda, dunque, o Maria, di tutti i tuoi figli che pieni di speranza aspettano di entrare in Cielo per vedere e udire ciò che occhio mai vide e orecchio d’uomo mai udì. In questo bel giorno si sveli loro la potenza della tua intercessione materna.
Noi ti supplichiamo, o Vergine, per le anime dei nostri cari e per quelle che in vita furono rivestite del tuo Scapolare e si impegnarono a portarlo con decoro, ma non vogliamo dimenticare tutte le altre che aspettano il dono della visione beata. Per tutte ottieni che, purificate dal Sangue innocente di Cristo, siano ammesse quanto prima alla felicità senza fine.
Anche noi ti preghiamo! Per gli ultimi momenti del nostro pellegrinaggio verso Cristo, perché nulla ci impedisca di accoglierlo nella sua nuova venuta. Prendici per mano e guidaci al godimento dei frutti del tuo Carmelo, giardino di delizie eterne.
Salve Regina

IV. Tante altre grazie vorremmo chiederti, o nostra dolcissima Madre! In questo giorno, che i nostri padri dedicarono alla gratitudine per te, ti supplichiamo di beneficiarci ancora. Impetraci la grazia di non macchiare con la colpa l’anima nostra. Liberaci dai mali del corpo e dello spirito, concedici le grazie d’ordine temporale che vorremmo chiederti per noi e per il nostro prossimo. Tu puoi esaudire le nostre richieste; e abbiamo fiducia che le esaudirai per l’amore che nutri verso il tuo Gesù e verso di noi, che a te siamo stati affidati come figli.
E ora benedici tutti noi, o Madre della Chiesa e Regina del Carmelo. Benedici il Sommo Pontefice che in nome di Gesù guida ai pascoli ubertosi il popolo di Dio; concedigli la gioia di trovare pronta e leale risposta ad ogni sua iniziativa a beneficio dell’uomo. Benedici il vescovi, nostri Pastori; le vocazioni sacerdotali e religiose, speranze della Chiesa; tutti i Sacerdoti. Benedici quanti soffrono a causa delle aridità dello spirito e delle prove della vita. Illumina gli animi tristi e infiamma i cuori inariditi. Sostieni quelli che zelano la tua devozione con il proporre lo Scapolare del Carmelo come richiamo a imitare le tue virtù. Benedici, infine, le anime del Purgatorio: libera con sollecitudine quelle che ti sono state devote. Benedici tutti i tuoi figli, o Madre nostra e nostra Consolatrice. Sii con noi sempre, nel pianto e nella gioia, ora e nel momento in cui il giorno terreno si spegnerà.
L’inno di ringraziamento qui incominciato si muti in canto di lode nei cieli dove tu vivi con Cristo, Re e Signore per tutti i secoli dei secoli. AMEN
Ave, o Maria.

V. Prega per noi, Madre e Regina del Carmelo.
R. E saremo degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo
Assisti i tuoi fedeli, o Signore, nel cammino della vita e, per l’intercessione della beata Vergine Maria, Madre e Regina del Carmelo, fa’ che giungiamo felicemente alla santa montagna, Cristo Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

23 commenti:

Flos Carmeli, ora pro nobis! ha detto...

I colpi di coda

Le ultime novità ci stanno migliorando tutti. Si ha l'impressione che si stia diffondendo tra coloro che non sono già completamente lapsi maggiore consapevolezza di ciò che può essere perduto, migliore individuazione del nemico all'opera, urgenza di gettare l'inutile zavorra, soprattutto senso del baratro anticristico.
(Andrea Sandri)

Anonimo ha detto...

Preghiera alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

O Maria, Madre del Carmelo, a Te consacro tutta la mia vita quale piccolo tributo per le tante grazie e benedizioni che attraverso le tue mani ho ricevuto da Dio. Tu guardi con particolare benevolenza coloro che indossano il tuo Scapolare; Ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d'illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente e di accrescere in me la fede, la speranza e la carità, affinché possa ogni giorno renderti il tributo di umile omaggio.
Il sacro Scapolare richiami su di me gli sguardi tuoi misericordiosi e sia pegno della tua particolare protezione nella lotta quotidiana, sì che possa rimanere fedele al Figlio tuo e a Te.
Il tuo Scapolare mi tenga lontano da ogni peccato e mi doni ogni giorno la certezza che Tu sei vicino a me e il desiderio di imitare le tue virtù. D'ora in poi cercherò di vivere in soave unione con il tuo Spirito e di offrire tutto a Dio per mezzo tuo.

Mariano ha detto...

Il primo profeta d'Israele, Elia (IX sec. a.C.), dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccità. In quella immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato la vita e la fecondità al mondo. Un gruppo di eremiti, «Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo», costruirono una cappella dedicata alla Vergine sul Monte Carmelo. I monaci carmelitani fondarono, inoltre, dei monasteri in Occidente. Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell'Ordine, beato Simone Stock, al quale diede lo «scapolare» col «privilegio sabatino», ossia la promessa della salvezza dall'inferno, per coloro che lo indossano e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.

Anonimo ha detto...

La Madonna del Carmine viene rappresentata nell'iconografia con il Bambino Gesù in braccio, spesso con abito e scapolare bruni e mantello bianco, nell'atto di mostrare lo scapolare carmelitano. All'immagine di Maria sono spesso associate quelle dei santi dell'ordine o di anime purganti tra le fiamme.
La Madonna del Carmine ci protegga.

Anonimo ha detto...

In questo giorno solenne e bellissimo, rifugiamoci sotto il manto della Vergine del Carmelo, come figli bisognosi di Lei, che con il santo Scapolare ci riveste di Cristo, ci copre dalle nostre nudità, ci ricorda che non siamo soli.
Noi Carmelitani ci alziamo la mattina sapendo di essere ri-vestiti da Lei, nostra Madre.
Noi andiamo a dormire la sera sapendo di poterci addormentare tra le sue braccia.
Noi vediamo l'abito della divina grazia ricucito in noi dal suo "Fiat', in modo da vestire la tunica della fede e indossarla senza strapparla.
Non esiste festa più "famigliare" di questa: Lei è nostra Madre ma è chiamata dai Carmelitani anche Sorella, compagnia dolce e bella che conduce al Cielo. Non è lecito rattristarsi in questo giorno.
Gioite tutti. Buona Solennità della Vergine del Carmelo a tutti noi e a tutti voi.

Anonimo ha detto...

𝙇𝙊 𝙎𝙂𝙐𝘼𝙍𝘿𝙊 𝘿𝙀𝙇𝙇𝘼 𝙑𝙀𝙍𝙂𝙄𝙉𝙀 𝙈𝘼𝙍𝙄𝘼...

« … E la Madonna, la preghi la Madonna? La preghi come si deve, la preghi bene? E’ nostra madre, s’intende. E’ la madre del genere umano, la nuova Eva. Ma è anche sua figlia. Il mondo antico, il mondo pieno di dolore, il mondo di prima della grazia l’ha cullata a lungo sul proprio cuore desolato – secoli e secoli – nell’attesa oscura, incomprensibile d’una Virgo Genitrix…

Per secoli e secoli ha protetto con le sue vecchie mani cariche di delitti, con le sue mani pesanti, la piccola fanciulla meravigliosa di cui non sapeva nemmeno il nome. Una fanciulla, questa regina degli angeli! E lo è rimasta, non dimenticarlo!…

La Vergine era l’Innocenza. Renditi conto di ciò che siamo per lei, noialtri, la razza umana. Oh! Naturalmente, ella detesta il peccato, ma in fondo non ha nessuna esperienza di esso, quell’esperienza che non è mancata ai più grandi santi, allo stesso santo d’Assisi, per quanto serafico sia.

Lo sguardo della Vergine è il solo sguardo veramente infantile, il solo vero sguardo di bambino che si sia mai levato sulla nostra vergogna e sulla nostra disgrazia. Sì, piccino mio, per ben pregarla bisogna sentire su se stessi questo sguardo che non è affatto quello dell’indulgenza – perché l’indulgenza si accompagna sempre a qualche amara esperienza – ma della tenera compassione, della sorpresa dolorosa, di non si sa quale altro sentimento, inconcepibile, inesprimibile, che la fa più giovane del peccato, più giovane della razza da cui è uscita e, benché Madre per grazia, Madre delle grazie, la fa la più giovane del genere umano. … »

(𝗚𝗲𝗼𝗿𝗴𝗲𝘀 𝗕𝗲𝗿𝗻𝗮𝗻𝗼𝘀, Diario di un curato di campagna, Milano 1989, pagg. 174-175)

Anonimo ha detto...

Regina et Decor Carmeli, ora pro nobis et pro eis.
Se tutta la riforma liturgica non fosse andata oltre il declassamento della festa del 16 luglio, già solo in ciò ci sarebbe materia NECESSARIA & SUFFICIENTE per guardarla con sospetto.

mic ha detto...

«Nessuno può spirare col santo Scapolare senza avere il vantaggio di evitare il fuoco
eterno»
S. Claudio de la Colombiere

Anonimo ha detto...

Un pio scrittore Carmelitano richiama l’antica favola dello scudo fatto apprestare da Venere nella fucina di Vulcano a difesa del suo Enea, il quale scudo era di forte tempra che tutti rintuzzava i dardi dei Latini (Eneide di Virg. VIII).
Ma quanto meglio, e non a mo' di favola, potremo noi dire che Maria SS.ma ha fatto dono di uno scudo portentoso, sovrumano?

Catholicus ha detto...

Buona solennità della Madonna del Carmelo alla cara Mic ed a tutti gli amici/che del blog.

Mariano ha detto...

Flos Carmeli
vitis florigera,
splendor coeli,
Virgo puerpera, / singularis.

Mater mitis,
sed viri nescia,
Carmelitis
esto propitia, / Stella maris.

Radix Jesse
germinans flosculum,
nos adesse
tecum in saeculum / patiaris.

Inter spinas
quae crescis lilium,
serva puras
mentes fragilium, / tutelaris.

Armatura
fortis pugnantium
furunt bella,
tende praesidium / scapularis.

Per incerta
prudens consilium,
per adversa
iuge solatium / largiaris.

Mater dulcis
Carmeli domina,
plebem tuam
reple laetitia / qua bearis.

Paradisi
clavis et ianua,
fac nos duci
quo, Mater, gloria /coronaris.
Amen.

Mariano ha detto...

Fior del Carmelo,
vite fiorente,
splendor del cielo,
tu solamente sei vergin Madre.

  Madre mite
  e intemerata,
  ai figli tuoi
  sii propizia,    stella del mare.

Ceppo di Jesse,
che il fior produce,
a noi concedi
di rimanere con te per sempre.

  Giglio cresciuto
  Tra le alte spine,
  pure conserva
  le menti fragili    e dona aiuto.

Forte armatura
dei combattenti,
la guerra infuria:
poni a difesa lo scapolare.

  Nell’incertezza
  dacci consiglio,
  nella sventura
  dal cielo impètra    consolazione.

Madre e Signora
del tuo Carmelo,
di quella gioia
che ti rapisce sazia i cuori.

  O chiave e porta
  del Paradiso,
 fa' che giungiamo
  ove di gloria  sei coronata.
Amen.

Da ascoltare! ha detto...

Associazione Eumeswil

Il Giudeo Americanismo - Il problema dell'ora presente. Parte Terza: la Religione

Ottima conferenza di don Curzio Nitoglia, appena comparsa su YouTube.

Anonimo ha detto...

Caput tuum ut Carmelus. Il monte Carmelo era un monte molto fertile. Il capo di Maria è assomigliato al Carmelo, perché i pensieri suoi sono verso di quei specialmente, che la invocano con questo titolo per dispensare loro abbondantissime grazie. Scrisse della Beata Vergine Sant’Antonio da Padova: Mons est Beata Virgo spatiosa charitate, qua tantum ad genus humanum afficitur (serm. 2. Dom. II).
Il Carmelo era un monte molto eccellente, onde per l’eccellenza della grazia che ebbe Maria è assomigliato il di lei capo al Carmelo ed ancora per l’eccellenti grazie che dispensa come Signora del Carmine.
Caput tuum ut Carmelus , et comae capitis tui sicut purpura Regis
...
Già da tre anni non pioveva. Elia salito sull’alto dei monte Carmelo stava genuflesso col capo a terra. Ecco dal mare sorge una nuvoletta: Ecce nubecula parva; quindi si annuvola il cielo, e scende copiosissima pioggia. Ecce caeli contenebrati et nubes, et ventus, et facta est pluvia grandis (3. Reg.18.)
...

Anonimo ha detto...

ANTICA PREGHIERA ALLA MADONNA DEL CARMINE.

Povero pellegrino su questa terra di esilio,
per dura e continua lotta scoraggiato e stanco,
oppresso da affanni e croci, col cuore straziato da tante amarezze, versando lacrime ai vostri piedi, esclamo e grido: Oh Beata Vergine del Carmelo, ricordati di me!
Per quel benedetto e santo Abito che Voi mi porgeste e che io bacio e stringo al mio petto, su di me volgete gli occhi vostri!

Salvate l'anima mia e quella dei miei cari, ed ecco tutto! Io sarò felice, o Madre mia, io sarò felice se questa mia preghiera
sarà da Voi benignamente accolta, come fermamente lo spero, per questo santo Abito che porto e porterò sempre, e che bacerò morendo in terra, garanzia di felicità eterna in Cielo. Amen

mic ha detto...

Ls patrona di Trastevere... pendo che neppure molti romani conoscano la "Madonna fiumarola"!
https://www.newliturgicalmovement.org/2023/07/our-lady-of-mount-carmel.html

mic ha detto...

Mi spiace che non ce l'ho fatta a tradurlo....

Anonimo ha detto...

E' MORTO IL VESCOVO LUIGI BETTAZZI
La morte del trevigiano Mons.Luigi Bettazzi - ultimo vescovo vivente del Concilio . potrebbe avere una valenza certamente simbolica ma forse anche premonitrice e persino profetica.

Nell'affidarlo alla misericordia di Dio rinnoviamo alla Madre della Chiesa una accorata supplica perchè le doni concordia e sempiterna fedeltà alla Dottrina
https://gloria.tv/post/LGoRpjpGbe9f2skPdCdoye3Yk

Indulgenze CARMELITANE ha detto...

LE PLENARIE sono 74 (SETTANTAQUATTRO). Ricordiamo le prime cinque:
1) nel giorno dell'aggregazione all'Ordine, con ricezione dello Scapolare;
2) il 16 luglio ;
3) TOTIES QUOTIES lo stesso giorno, visitando la chiesa ove è eretta la confraternita;
4) in articulo mortis;
5)Altare privilegiato per tutte le Messe celebrate per i confratelli defunti
Le parziali sono innumerevoli .

Anonimo ha detto...

Che differenza c’è col cornetto portafortuna a questo punto?

mic ha detto...

La stessa che c'è tra un oggetto fatto da mani d'uomo e un dono Soprannaturale che viene dalle mani della Madre del Signore e nostra! Posto che chi lo indossa non lo considera un portafortuna ma lo fa con fede.

E' un caso ha detto...

che a ciò che mi risulta, in diverse apparizioni RICONOSCIUTE, la Madonna si è mostrata vestita da monaca carmelitana?^
Non credo che sia mai apparsa con indosso abiti di altri Ordini .

Anonimo ha detto...

Carissimi Figli, nelle difficoltà, nelle tenebre, nelle debolezze, negli scoraggiamenti ricordiamoci che i paradiso... il paradiso... si sta avvicinando. Ogni giorno che passa è un intero giorno in meno di attesa.
Coraggio, dunque! Ella ci attende di là per stringerci al Cuore.
Inoltre, non date retta al diavolo, qualora volesse farvi credere che il paradiso esiste, ma non per voi, perché, anche se aveste commesso tutti i peccati possibili, un solo atto di amore perfetto lava tutto al punto tale che non ci rimane neppure un'ombra.
Carissimi Figli, come desidererei dirvi, ripetervi quanto è buona l'Immacolata, per poter allontanare per sempre dai vostri piccoli cuori la tristezza, l'abbattimento interiore o lo scoraggiamento. La sola invocazione “Maria”, magari con l'anima immersa nelle tenebre, nelle aridità e perfino nella disgrazia del peccato, quale eco produce nel Suo Cuore che tanto ci ama! E quanto più l'anima è infelice, sprofondata nelle colpe, tanto più questo Rifugio di noi poveri peccatori la circonda di sollecita protezione.
Ma non affliggetevi mai se non sentite tale amore. Se volete amare, questo è già un segno sicuro che state amando; ma si tratta solo di un amore che procede dalla volontà.
Anche il sentimento esteriore è frutto della grazia, ma non sempre esso segue immediatamente la volontà. Vi potrà capitare, miei Cari, un pensiero, quasi una mesta nostalgia, una supplica, un lamento...: “Chissà se l'Immacolata mi ama ancora?”.
Figli amatissimi!
Lo dico a tutti insieme e a ciascuno in particolare nel Suo nome, notate bene, nel Suo nome: Ella ama ciascuno di voi, vi ama assai e in ogni momento senza alcuna eccezione.
Questo, carissimi Figli, ve lo ripeto nel Suo Nome.
E dite questa stessa cosa a quei quattro che giungeranno subito dopo la presente lettera.
Vostro
Padre Massimiliano M. Kolbe
13 Aprile 1933