Durante l’Angelus di oggi Bergoglio annuncia un Concistoro, che si terrà il prossimo 30 settembre per creare nuovi cardinali. Saranno 21 le nuove porpore in totale. Riprendo di seguito quanto osservano i nostri amici di MiL.
Pazzesco. Concistoro prossimo 30 settembre con 21 cardinali (di cui 18 votanti).
[vedi]
Nessun italiano di sedi residenziali (Milano, Venezia, Torino, Genova, Palermo, Napoli, Torino, etc.).
Quasi tutti ultraprogressisti.
Tre soli sembrano "normali": Pizzaballa, Marchetto (non votante, conservatore in dottrina ma ultrà pro migranti) e Rugambwa.
Dopo la nomina di Fernández, un altro snodo esiziale di questo pontificato: Fernández per cambiare dottrina, Catechismo e Codice di Diritto Canonico, mentre questa ennesima infornata di cardinali per indirizzare il Conclave, affinché "non si possa più tornare indietro".
Tuttavia qualcuno fa le pentole... ma non può fare i coperchi.
- Robert F. Prevost – Dicastero Vescovi Claudio Gugerotti – Chiese orientali
- Victor M. Fernandez – Dottrina Fede
- Emil Paul Tscherring - nunzio
- Christophe L. Pierre - nunzio
- Pierbattista Pizzaballa -Gerusalemme
- Stephen Brislin - Città Capo
- Angel Sixto Rossi (gesuita) – Cordoba (Argentina)
- Luis Rueda - Aparicio Bogotà
- Grzegorz Ryś - Łódź (Polonia)
- Stephen Ameyu Martin Mulla - arciv. Juba (Sud Sudan)
- Jose Cobo Cano - Madrid
- Protase Rugambwa - coadiutore Tabora (Tanzania)
- Sebastian Francis - Penang (Malaysia)
- Stephen Chow Sau-yan (gesuita) Hong Kong
- François-Xavier Bustillo - Ajaccio
- Américo Aguiar - ausiliare Lisbona
- Padre Ángel Fernández Artime rettor Maggiore Salesiani
- Agostino Marchetto
- Diego Rafael Padrón Sánchez – emerito Cumanà (Venezuela)
- Luis Pascual Dri confessore Santuario Pompei a Buenos Aires.
15 commenti:
Dal 1981 al 2005 il cardinale Ratzinger e' stato prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Dal 1 luglio Bergoglio ha nominato in quel dicastero l'arcivescovo argentino Fernandez, uomo di sua fiducia, il suo libro più noto è Sa'name con tu bocca. El arte de Besar. Un commento sarebbe superfluo.
Luca Casarin tra i capi della sinistra antagonista, responsabile di Centri sociali e delle famigerate Tute Bianche, teste di ponte perla guerriglia urbana, è invitato speciale di Bergoglio al Sinodo dei Vescovi nel prossimo ottobre.
Smesso i panni rivoluzionari, che di rivoluzione non avevano nulla, oggi traghetta migranti nel canale di Sicilia e piace tanto a Bergoglio. Ogni commento sarebbe superfluo. L'uomo venuto dalla fine del mondo, pezzo dopo pezzo avvicina il tramonto della Chiesa di Roma.
Vorrei capire in cosa consisterebbe il "progresso" di cui si fanno portatori i c.d. Progressisti; hanno condotto la Chiesa Cattolica come istituzione in un vicolo cieco, l'hanno resa irriconoscibile sotto molti punti di vista (se qualche pontefice preconciliare tornasse in vita credo sarebbe colpito da stupore e ribrezzo).
Siamo in presenza, in realtà, di Modernisti, e il Modernismo è un'eresia; non lo dico io che non sono nessuno, ma qualcuno di molto importante tanti decenni fa.
Chiamiamo le cose con il loro vero nome, perché la devastazione e il maquillage del linguaggio è la prima arma a disposizione del rivoluzionario.
Qui siamo in presenza di "eresia", non di progresso.
La Chiesa Cattolica non progredisce, non deforma il Vangelo sdoganando il peccato, come invece si sta neppure troppo velatamente facendo fino ai più alti vertici.
Qualcuno avrà il coraggio di chiamare eresia ciò che altro non è? Si sta costruendo una nuova Chiesa Cattolica e nessuno o quasi eccepisce qualcosa? Il prof. Seifert ha avuto qualche riscontro alla sua giusta reprimenda?
Lo scandalo, ancora prima delle parole e delle decisioni del pontefice argentino e delle sue schiere, è il silenzio di coloro che invece dovrebbero parlare e agire.
Gz
«Due grandi verità, dice un dotto scrittore dei nostri giorni, sono con pari evidenza consegnate nelle divine Scritture, cioè quella della real presenza di Gesù Cristo nell' Eucaristia, e l'altra dell'infallibilità del Romano Pontefice.
E ben s'avvisava il chiarissimo teologo, poiché amendue cotesti veri sono indispensabili per l'autonomia della Chiesa.
Provati di fatto a rimuovere la prima e dalla plenitudine dei carismi retrocederassi ai secoli della speranza e delle ombre, e al tempio del Dio vivente, in cui il cuore e la carne palpitano di santo entusiasmo, si sostituirà una sala glaciale ove il libro di Dio è il zimbello di una delirante ragione.
Togli il secondo e il Romano Pontefice non parlerà più in nome di Gesù Cristo, ma in nome proprio, e non predicherà più la dottrina della Chiesa ma i pensamenti subiettivi»
Don Luigi Vaccari, Parroco della Patriarcale Basilica Ostiense (1869)
Mah, con Tucho cardinale e quindi votante al prox conclave non sono convinto servano ancora i coperchi. E poi a ben guardare non è solo Tucho il problema ma una intera e compatta schiera di personaggi.
Si è letto in questi giorni in uno degli articoli tradotti qui dall'inglese o forse in un commento a questi articoli, che le dimissioni di Benedetto XVI erano dovute in base all'accordo che ha portato il medesimo Benedetto XVI al pontificato. Già all'epoca della sua elezione si parlava di questo semisconosciuto Bergoglio quale possibile papa. L'accordo era nel senso che la vasta fazione guidata dal cardinale Martini SI (che sarebbe stato eletto se non fosse stato gravemente malato, si disse) avrebbe appoggiato Ratzinger come candidato di transizione, che si sarebbe eventualmente fatto da parte per lasciare il passo a Bergoglio, l'uomo adatto per portare a compimento sino in fondo le istanze di "aggiornamento" promosse dal Vaticano II, come intese ovviamente dalla fazione "ammodernante", serrata intorno all'esegesi "profetica" del suddetto Martini RIP.
Questa ricostruzione è del tutto attendibile per chi conosce un po' di storia della Chiesa. Essa dimostra tra l'altro l'inanità (sostenuta da molti) di tutte le teorie e discussioni sulle dimissioni invalide e sui due Papi e su chi fosse rimasto davvero Papa.
Tra l'altro, Ratzinger, da Emerito, non ha mai contestato Bergoglio nelle sue iniziative più gravi e nel suo ultimo discorso ai parroci, quando ha lasciato la Cattedra, si è profuso in elogi indiscriminati del Concilio, facendo balenare per l'ennesima volta l'idea (falsissima) che il vero VAticano II non si era potuto realizzare per colpa dell'immagine fasulla del Concilio creata dai Media.
Sempre più evidente che il terzo segreto di Fatima è questo: la perdita della fede nella Chiesa Cattolica. E come tale non poté essere rivelato perché conseguente alla mancata consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Il Papa è semplicemente l'espressione del clero formato da fine anni 60 in poi.
Tanto peggio tanto meglio. Così avete l'occasione di rendervi conto che l'espressione 'chiesa conciliare' non è un'esagerazione di qualche 'estremista'. Se fra i prossimi porporati vi fossero stati Mons. Conservatorini, Mons. Moderatones, Mons. Marcia-Lenta, Mons. Baiselecoran e simili, certamente avreste esultato. Eh, miei cari, l'uomo propone Dio dispone. Egli è davvero buono e misericordioso e vuole mostrarci chi sono i Suoi nemici e i Suoi amici, e ciò di cui sono capaci gli uni e gli altri. Quindi, sursum corda! Però, non appoggiate mai, in un modo o nell:altro, i nemici di Cristo e della Sua Chiesa!
Piccola sorpresa di papa Francesco con nomine (ancora) eloquenti. Il concistoro era nell’aria, ma non lo si attendeva prima di ottobre
Caro Marcello, diciamo da fine anni '50 in poi, precisamente dal 26 ottobre 1958, giorno del golpe dei cardinali massoni al Concoave ( minacce a Siri perché rinunciasse all' elezione, già avcettata). Pace e bene, L.J.C.
È come se la scandalosa e delinquenziale discoteca "Studio 54" comandasse in Vaticano. Praticamente ne è la sintesi,il loro frutto.
Ratzinger da Emerito tutto poteva fare fuorché mettere becco sull'operato di JMB, il progressismo significa accelerare i processi di distruzione della CC e dei suoi bimillenari insegnamenti, le continue nomine di cardinali a sua immagine e somiglianza, 137 adesso, prima erano 121, vero che gli ultra 80enni non votano, ma il tutto fa pensare che el jefe abbia fretta, vuoi perché sta veramente male e gli resta poco tempo e teme di non riuscire a completare l'opera, o per altro che al momento sfugge a noi comuni mortali.
C'è poco da ridere. In realtà Victor Fernandez non sembra affatto intellettualmente disarmato, come dimostra questa interessante conferenza su Borges e Neruda e le finestre aperte sulla trascendenza nella loro opera (https://www.youtube.com/watch?v=ezRMSK0hs6Y&t=724s), anzi, da questo punto di vista, appare superiore al Regnante o, tanto per fare un esempio, al Cardinal Ravasi che si sente un Pico della Mirandola, pur avendo la decenza di non spacciarsi per teologo di professione. E qui inizia la tragedia. Si è finito per confondere la Fede con la religione, la Dogmatica con la cultura, e per fare della Teologia un sottoinsieme della filosofia e della letteratura, del Teologo una specie di intellettuale. Così el Tucho Fernandez è arrivato alla CDF.
(Andrea Sandri)
Média-Presse-Info
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Si è letto in questi giorni in uno degli articoli tradotti qui dall'inglese o forse in un commento a questi articoli, che le dimissioni di Benedetto XVI erano dovute in base all'accordo che ha portato il medesimo Benedetto XVI al pontificato. Già all'epoca della sua elezione si parlava di questo semisconosciuto Bergoglio quale possibile papa. L'accordo era nel senso che la vasta fazione guidata dal cardinale Martini SI (che sarebbe stato eletto se non fosse stato gravemente malato, si disse) avrebbe appoggiato Ratzinger come candidato di transizione
Verrebbe da ridere , se non ci fosse da piangere. Questa favola consolatoria (per i progressisti) ancora circola..
Il partito di Martini nel conclave del 2005 non ebbe alcuna chance. Definire vasta un'area che poteva contare si e no sul compiacimento di qualche redazione illuminata già dice tutto.
Non ha mai avuto i numeri in conclave e la stessa strategia adottata ne è la conferma.
Il suo obiettivo era solo impedire l'elezione di Ratzinger cercando un candidato di comodo per arrivare all'empasse e al ritiro della sua candidatura. I goffi tentativi ostruzionistici si resero ben presto evidenti e alla quarta votazione vennero completamente travolti dai voti per Benedetto XVI. Una debacle totale , Danneels - uno degli artefici - non partecipò nemmeno alla cena.
Martini e il conclave.
Martini era malato già "mortale" e quindi non aveva chances di essere eletto. Mi sembra sia morto poco tempo dopo.
Non sono addentro alle segrete cose, mi baso su quello che leggo sui giornali. Il poco noto Bergoglio non poteva farcela in quel conclave.
Però è significativo che questo "poco noto", il cui nome pure circolò all'epoca, sia diventato Papa 8 anni dopo (perché proprio lui?) e in seguito alle singolari dimissioni di Benedetto XVI. Il quale si è costruito la figura non meno singolare del Papa Emerito, che continuerebbe a "governare" la Chiesa spiritualmente o ad appoggiare spiritualmente, "misticamente" chi la governa effettivamente ( a ben vedere una figura patetica) - e tanto lo ha appoggiato da non aprire mai bocca sulle derive bergogliane a tutti note.
Ora, il sospetto che ci fosse un accordo nel conclave che ha eletto Ratzinger, nel senso che quest'ultimo avrebbe dovuto essere un papa di transizione, e ad un certo punto farsi da parte, sembra fondato.
Negli ultimi anni del suo pontificato, Ratzinger è stato vittima di attacchi ingiuriosi, di tradimenti del suo ambiente privato, insomma di una fronda interna che aveva tutta l'aria di essere una pressione alle dimissioni, lo si è capito poi.
Non vuol dire che le cose siano andate proprio secondo questa ricostruzione, ovvio.
Ma già alla morte di GP II la lobby arcobaleno e femminista (quella che vuole le donne-prete e nella Gerarchia della Chiesa) era forte dentro la Gerarchia e insomma lo era sempre la tendenza a realizzare appieno la Chiesa del Concilio, riformata secondo le indicazioni del Concilio (Chiesa popolo di Dio, Chiesa comunione, comunitaria, sinodale etc).
[P.S. Forse Ratzinger si è inventato la figura del Papa Emerito per difendersi da qualche velenosa messa in scena per screditarlo. Restando in qualche modo, anche ambiguo, ancora Papa sia pure Emerito, vestito di bianco, in preghiera e studio all'interno del Vaticano, diventava intoccabile. Non dimentichiamoci del fatto che la maggioranza dei vescovi lo odiava per via del Summorum Pontificum e l'avrebbe volentieri visto nella polvere].
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