Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 21 luglio 2023

Francoforte: tutti accolti in chiesa tranne i cattolici

Qui l'indice degli articoli sul Sinodo sulla sinodalità-
Francoforte: tutti accolti in chiesa tranne i cattolici

All’esterno della chiesa dei francescani a Francoforte sul Meno un cartello dallo sfondo arcobaleno recita: “Accogliamo tutte le taglie, tutti i colori, tutte le culture, tutti i sessi, tutte le credenze, tutte le religioni, tutte le età, tutti i tipi, tutte le persone”.
Incoraggiati da una tale disposizione all’“accoglienza”, un gruppo di ragazzi ha iniziato a distribuire una rispettosa Lettera aperta della TFP tedesca a mons. Georg Bätzing, vescovo di Limburg (che comprende Francoforte), sollevando alcune questioni dottrinali riguardanti il Synodaler Weg, cioè il Cammino sinodale tedesco.
Aprite cielo! In un batter d’occhio, un furioso frate francescano è venuto fuori e, con tanto di dito minaccioso, li ha costretti ad andarsene. Inutile ogni appello al dialogo. “Non c’è accoglienza per voi!”, ripeteva. Più recentemente, il Vicario generale di Lussemburgo, mons. Patrick Muller, in nome dell’arcivescovo Cardinale Jean Claude Hollerich, ha proibito la distribuzione nelle chiese diocesane della Lettera aperta della TFP tedesca.
Se questa è un’avvisaglia della “Chiesa sinodale” che stanno cercando di costruire, Dio abbia misericordia dei fedeli! - Fonte

8 commenti:

Anonimo ha detto...

È il tempo dell'apostasia. Preghiamo.

Funzionario statale israeliano chiede ad abate benedettino di togliersi la croce. ha detto...

Un incidente anti Cristiano è avvenuto durante una visita ufficiale al Western Wall da parte del ministro tedesco per educazione e ricerca, Bettina Stark-Watzinger.

Un funzionario della Fondazione Patrimonio Western Wall (ente governativo israeliano) ha chiesto all'abate Nikodemus Schnabel dell'abbazia di Dormition (Gerusalemme), che accompagnava Stark-Watzinger, di togliersi la croce pettorale.

Schnabel, che era ancora fuori dall'area di preghiera ebraica, ha risposto: "Questo è molto grave, lei non sta rispettando la mia religione. Sta violando i miei diritti umani. La mia non è una provocazione. Io sono un abate. Questa è la mia veste, la croce ne fa parte."
https://gloria.tv/post/CM14T48SEEmw3DNZXuSVPW2f4

Catholicus ha detto...

l' accoglienza di tutti è un paravento per nascondere il loro odio verso i veri cattolici; sono commedianti, di religioso non hanno più nemmeno l'ombra, essendosi posti al servizio del Principe di questo mondo, a cui vanno tutti bene, tramne i veri seguaci di Cristo ( per questo insistono che nessuno si deve convertire a Cristo, che i peccatori impenitenti - sdulteri, omosex, pedofili, ecc - non devono cambiar vita, che Dio ci accetterebbe tutti così come siamo - ma i cattolici tradizionalisti loro non li accettano, li odiano visceralmente - abortisti e guerrafondai come Biden e i Clinton, ecc.)

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2023/07/francoforte-tutti-accolti-in-chiesa.html?m=1#comment-form

Anonimo ha detto...

Uno scisma di fatto.
Con la differenza che stavolta gli eretici sono arrivati al vertice della Chiesa e cacciano via coloro che sono rimasti cattolici.
Aloisius

Deviazioni ha detto...

Sul legame tra protestantesimo e neopaganesimo

In questi giorni mi sono prestato ad un serrato dibattito con un neopagano, iniziato con una sua affermazione attestante che il Cristianesimo sia stata la più grande impostura della storia dell'umanità: cio' che mi ha maggiormente colpito di tale dibattito è che dinnanzi alle mie argomentazioni finalizzate a far comprendere la ragionevolezza della fede cristiana, argomentazioni che hanno peraltro tenuto conto della progressiva confutazione dell'esistenza degli dei operata dai filosofi greci (in particolare da parte di Socrate, Platone ed Aristotele) e d'innanzi all'invito fatto nei confronti del mio interlocutore di rendere ragione della sua credenza, non ho ricevuto che un netto rifiuto. L'unico suo argomento cardine consiste nell'insondabilità del divino, nell'incapacità della ragione umana di conoscere gli dei anche se è possibile conoscere la loro impronta nel cosmo: tale posizione, totalmente irrazionale e quindi superstiziosa mi fa pensare a cio' che scrivevono Lutero e, ancor più Calvino riguardo alla ragione e alla fede: essendo l'intelletto umano irrimediabilmente corrotto dal peccato originale, esso non puo' conoscere in alcun modo Dio, e la fede - che nella dottrina cattolica è un'adesione dell'intelligenza alle verità rivelate da Dio - non è altro che una fiducia cieca alle promesse di Cristo. Il Dio di Lutero e di Calvino è un "dio" totalemente altro, insondabile, inconoscibile; in Calvino è un'entità anche irrazionale nell'esercizio della sua onnipotenza in virtù della quale egli puo' predestina alcuni alla salvezza ed altri alla perdizione, indipendentemente dalle rispettive opere cattive o buone, sostanzialmente indifferenti agli occhi di Dio poiché, a causa del peccato di Adamo, anche la volontà è totalmente ed irrimediabilmente orientata al male.
Salvo qualche eccezione mirante a recuperare non solo gli antichi culti pagani ma anche l'eredità culturale classica (vedi alcuni blog interessanti come quello gestito da Emanuele Viotti) mi sembra di capire come il neopaganesimo sia erede di questa scissione tra fede e ragione di matrice protestante propria, all'odierno modo comune di conoscere e di approcciarsi al tema della regligione; un'eredità che a mio avviso è stata mediata dall'idealismo di Hegel, con la sua incapacità di conoscere razionalmente l'"essere in quanto essere" e dall'epistemologia evoluzionista di Nietzsche, incapace di riconoscere l'essere "tout court", e il suo conseguente nichilismo, di cui il neo-paganesimo, insieme all'ideologia gender e il wokismo (con i quali condivide il rigetto del cristianesimo fantasticando di fantomatiche torture, roghi di biblioteche e di streghe perpretati dai cristiani, rivendicando una riparazione da parte di questi ultimi: vedi il "giorno pagano della memoria") sono figli. Sembra evidente come il rigetto da parte di Lutero e di Calvino della grazia quale operazione divina volta alla guarigione interiore dell'uomo - capace comunque, anche in stato di peccato originale, di conoscere qualcosa di Dio, come i grandi filosofi dell'antichità hanno dimostrato - e della ragione umana, hanno prodotto un'antropologia degradante dell'uomo, con conseguenze devastanti non solo sul piano della teologia morale ma anche della filosofia del diritto e della filosofia politica.
Nell'introduzione della Somma contro i gentili, San Tommaso d'Aquino scrive come sia necessario, con gli infedeli e i pagani, di ricorrere alla ragione per confutare le loro credenza poiché, a differenza degli eretici e degli scismatici e degli ebrei, coi quali abbiamo in comune (totalemente o parzialemente) i testi sacri con i pagani abbiamo in comune solo la ragione naturale; oggi tale conclusione sembra inattuale e mi chiedo, un po' perplesso, in quale modo sia possibile far uscire questi prigionieri dalla caverna.
Cit. Francesco Biuso

EquesFidus ha detto...

Semplice, ed allo stesso tempo difficilissimo: certi demoni non si scacciano che con la preghiera ed il digiuno. Questo vale a maggior ragione per le velenose ideologie anticristiane. Non sarà spettacolare come una battaglia campale o l'arguta argomentazione di un grande santo, ma poiché non siamo né cavalieri di un grande esercito né santi, questo è ciò che dobbiamo fare; e le preghiere di migliaia di anonimi santi del focolare e preti di campagna hanno salvato più anime di centinaia di dotte dissertazioni e raffinate argomentazioni, specie per chi rifiuta fermamente la grazia di Dio, che solo può toccare i cuori. Ci viene chiesto di farci santi, al resto penserà l'unico, vero Dio.

Anonimo ha detto...

Forse l unico aiuto che si può dare loro è invitarli ad una osservazione sempre più attenta ed umile della loro vita e del creato, cioè invitarli ad una osservazione spassionata. Questo esercizio ripetuto con costanza li aiuterà ad uscire dai loro pregiudizi mentali scoprendo quello che ora non vedono.

Anonimo ha detto...

La scenetta continua. I tedeschi, dopo le ultime nomine cardinalizie, accusano Roma di essere stati emarginati dal conclave. In verita' hanno gia' tre Cardinali elettori. Sembrerebbe una protesta mentre invece e' tutto calcolato. Saranno ricompensati lo stesso e loro, i tedeschi, lo sanno bene. Sono comunque il gancio di traino sinodale, e lo sanno bene.
Rimane la scenetta dell'accusa ad una Roma "lontana" mentre saranno loro, con le loro assurde istanze, anche se mediate, i veri beneficiari sinodali..... e poi sanno benissimo che i nuovi Cardinali sono piu' che "tedeschi" https://www.katholisch.de/artikel/46170-raetselraten-nach-den-juengsten-kardinals-nominierungen