Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 22 luglio 2023

Pontcallec III: una congregazione diventata «cosa» del card. Marc Armand Ouellet

Sulla persecuzione delle claustrali vedi a partire da qui.
Riprendiamo da MiL la lettera numero 946/ter pubblicata da Paix Liturgique il 18 luglio scorso, con aggiornamenti sul caso della Sodalité des Vierges Dominicaines du Saint-Esprit, la florida società di vita apostolica femminile di diritto pontificio con sede a Pontcallec, dedita all’educazione dell’infanzia e legata alla liturgia tradizionale (qui. Il caso di Pontcallec è nominato nell'ambito della situazione generale della diocesi di Tolone). Ora la vicenda – imperniata su abusi di potere ed arbitrio gestiti dal card. Ouellet, Prefetto emerito del Dicastero per i Vescovi – si rivela connessa con quella di mons. Joseph Edward Strickland, il coraggioso Vescovo di Tyler oggetto, a sua volta, di una visita apostolica mirata alla sua rimozione (a partire da qui). Il tutto sotto la supervisione di papa Francesco e gestito personalisticamente dal card. Ouellet e la sua cerchia clientelare, il quale «non fa mistero delle sue ambizioni papali e […] si comporta come un principe della Chiesa a cui tutto è concesso».

Pontcallec III: una congregazione diventata «cosa» del card. Marc Armand Ouellet
(NB. Mons Ouellet oggi non ha alcun ruolo ufficiale nella Curia romana)

Il card. Marc Armand Ouellet P.S.S. e la Curia romana hanno giustificato il loro intervento a Pontcallec e la dimissione di madre Marie Ferréol come claustrale con l'intento di porre fine agli abusi all’interno della Sodalité des Vierges Dominicaines du Saint-Esprit [Sodalizio delle Vergini Domenicane dello Spirito Santo: N.d.T.], ma più approfondiamo la questione, più vediamo che gli abusi e l’arbitrio sono aumentati, al punto che la congregazione si trova ora in una situazione canonica senza precedenti… e madre Marie Ferréol è letteralmente braccata in tutto il mondo.

Un nuovo colpo contro un Vescovo coraggioso
Alla fine di giugno abbiamo appreso che nella Diocesi di Tyler, in Texas, si sarebbe svolta una visita apostolica del Vescovo mons. Joseph Edward Strickland, noto per la sua difesa su tutti i fronti del Magistero della Chiesa cattolica e della sua vita – che gli è valsa una solida inimicizia da parte dell’attuale Governo statunitense e dei Vescovi della linea bugniniana.
Ha anche accusato il Vaticano di minare la fede e condannato le eresie di padre James Martin S.I., vicino a papa Francesco – due prese di posizione che potrebbero legittimare, in un autoritario slancio del Papa non più in forma, una visita canonica per porre fine alle posizioni pubbliche di mons. Joseph Edward Strickland.
È stato anche in prima linea nelle proteste contro i Los Angeles Dodgers, una squadra di baseball, che ha ospitato un gruppo di attivisti LGBTQ+ per il Pride, che si presentano come «suore grottesche» che moltiplicano le bestemmie: migliaia di Cristiani hanno protestato fuori dallo stadio dei Los Angeles Dodgers. Invitando i Cristiani americani ad alzarsi in piedi e a protestare contro la blasfemia, ha detto: «La maggior parte di noi probabilmente non sarà chiamata a versare il proprio sangue, ma se lo saremo, dobbiamo essere pronti, come i martiri. Ma soprattutto dobbiamo vivere il nostro martirio. Dobbiamo vivere come coloro che sono pronti a morire e pronti a vivere per il sangue che è stato versato per tutti noi».
Dopo la fine della visita apostolica, il sito The Pillar ha scritto un articolo sul suo svolgimento, in cui sembra che la decisione di costringere mons. Joseph Edward Strickland a dimettersi e a sostituirlo sia già stata presa, e che i visitatori fossero soprattutto alla ricerca di qualcosa che giustificasse la loro relazione e di nomi per succedergli – come nella Diocesi di Tolone durante la visita apostolica guidata da mons. Antoine Henry Pierre Marie Hérouard, Arcivescovo metropolita di Digione, e da mons. Joël Michel Marie Luc Mercier, Segretario emerito della Congregazione per il clero, nel febbraio-marzo 2023 (ma a volte scopriamo che non è facile passare dal sogno alla realtà…).
Il sito The Pillar riporta il resoconto di un sacerdote sulle domande che gli sono state rivolte dai visitatori: «Le domande riguardavano la guida amministrativa della Diocesi di Tyler da parte di mons. Joseph Edward Strickland, piuttosto che la sua personalità smisurata sui social media». Il sacerdote intervistato ha proseguito: «Non si trattava nemmeno principalmente dei suoi “sproloqui” su papa Francesco», sostenendo che si trattava soprattutto di questioni di governance e che i visitatori «stavano già facendo domande su chi potrebbe essere un buon candidato per sostituire» mons. Strickland.
Il blog Where Peter Is aggiunge il resoconto di un altro sacerdote: «Quando i visitatori hanno parlato con lui, “era abbastanza ovvio per me che sapevano già molto”. Ha detto di aver percepito che “la maggioranza dei testimoni chiamati era favorevole alla rimozione del Vescovo”. A differenza del sacerdote che ha parlato al sito The Pillar, a questo sacerdote è stato chiesto dei tweet di mons. Joseph Edward Strickland e della comprensione da parte del Vescovo delle frasi che usa spesso, come “il deposito della fede”. Ha detto che tra gli intervistati c’erano membri del consiglio presbiterale diocesano, del comitato finanziario e funzionari della cancelleria».
Madre Marie Férréol, il vero motivo della visita apostolica lanciata contro mons. Joseph Edward Strickland in Texas?
Ma anche il blog Where Peter Is fa uscire il gatto dal sacco: «A Where Peter Is è stato riferito da più fonti all'interno della Diocesi di Tyler che mons. Joseph Edward Strickland ha dato rifugio a un’ex suora francese, Marie Ferréol, espulsa dalla vita religiosa da papa Francesco nel 2021 dopo trentaquattro anni trascorsi presso le Suore Domenicane dello Spirito Santo a Pontcallec, in Bretagna».
Date le descrizioni, non può che trattarsi di madre Marie Ferréol. Il blog Where Peter Is cita l’articolo del quotidiano francese La Croix, che ribadisce la tesi dell’accusa secondo cui madre Marie Ferréol avrebbe «messo le suore l’una contro l’altra» e avrebbe fatto commenti molto virulenti.
«Secondo diverse fonti della Diocesi, in qualche modo si è poi ritrovata a Tyler e si presenta ancora come una suora, nonostante la sua dimissione definitiva dalla vita religiosa. Secondo un’e-mail inviata ai genitori degli studenti della Bishop Gorman High School all’inizio di quest’anno, “una religiosa” di nome “Suor Marie de la Valette” si è unita alla loro facoltà a gennaio, dove “assisteva nelle classi di lingua mondiale e lavorava in biblioteca”. L’e-mail diceva: “Proviene da una comunità religiosa in Francia che ha affrontato alcune sfide, come molte comunità in tutto il mondo. La sorella è qui con noi in un momento di discernimento personale sul suo percorso futuro”. Un’altra e-mail inviata ai genitori pubblicizzava un “mini-ritiro per mamme” il 20 maggio, descritto come “un’opportunità di preghiera, di riflessione e di colloqui guidati da suor Marie per guidarci nella vocazione di madre all'interno della nostra fede”. Nonostante questi annunci via e-mail, madre Marie Ferréol non compare sul sito web o sulla pagina Facebook della scuola».
Secondo le nostre informazioni, è attualmente tornata in Francia.
Espulsa da Pontcallec, madre Marie Férréol è ancora braccata ovunque vada?
Espulsa dallo stato clericale – senza mezzi di sostentamento e senza status – madre Marie Férréol ha trovato rifugio in una piccola casa sopra l’Abbaye Notre-Dame de Randol, nella Francia centrale. Secondo le persone a lei vicine, sente di essere stata espulsa dallo stato clericale dagli uomini, ma la sua promessa a Dio è ancora valida: vive devotamente e conserva la possibilità di essere accettata come Vergine consacrata in un secondo momento.
Ma il card. Marc Armand Ouellet P.S.S. non ha voluto saperne: è rimasto a capo del Dicastero per i vescovi fino all’aprile 2023, anche se avrebbe dovuto lasciare l’incarico nel gennaio 2023, che coincide anche con le date della visita apostolica alla Diocesi di Tolone.
Madre Marie Ferréol, pur essendo tornata allo stato laicale, è ancora visibilmente considerata dalle istituzioni ecclesiastiche – o dal card. Marc Armand Ouellet P.S.S. – come sotto il controllo della Chiesa. Ad esempio, quando si è recata nella Diocesi francese dove vive suo fratello, è stata convocata dal Vescovo locale non appena è stato informato della sua presenza.
Poi, come confermano le persone a lei vicine, si è recata negli Stati Uniti per alcuni mesi per uno stage personale. «Ma anche all’altro capo del mondo è stata braccata. Non stiamo parlando di un prete pedofilo, ma di una suora che ha difeso la sua congregazione di fronte a certi abusi e la memoria del suo fondatore [mons. Victor-Alain Berto] che è stato ingiustamente attaccato osando affrontare un cardinale che si comporta come un principe della Chiesa, stravolgendo le istituzioni e il diritto canonico per imporre il suo potere in modo totalmente abusivo», osserva una persona a lei vicina.
Pontcallec, un UFO del diritto pontificio sotto il controllo del card. Marc Armand Ouellet P.S.S.?
Oggi la Sodalité des Vierges Dominicaines du Saint-Esprit, società di vita apostolica femminile di diritto pontificio, si trova in una situazione canonica senza precedenti. Non dipende dal Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica – che si occupa delle istituzioni religiose a Roma – né dal Dicastero per la Dottrina della Fede, alla quale è stato ritirato il dossier. E quando il card. Marc Armand Ouellet P.S.S. ha lasciato l’incarico, se n’è andato con il dossier Pontcallec sottobraccio – una situazione anomala e senza precedenti che pone la congregazione bretone sotto l’influenza esclusiva del card. Ouellet.
E interviene regolarmente, lasciando il suo segno: abuso di potere in tutti i luoghi. Per esempio, si dice che ci sia lui dietro le condizioni di esclusione richieste dalla direzione del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica: non più di una per Diocesi, nessuna nelle Diocesi dove ci sono ancora scuole (Nantes, St Dié, Nanterre e Vannes) e solo una per tutta l’Ile-de-France.
«È evidente che si vuole impedire loro di raggrupparsi o addirittura di riformare una o più scuole», sottolinea un religioso che è stato espulso dal suo ordine per entrare nel clero secolare. «Per esempio, quando me ne sono andato, la mia congregazione mi ha chiesto di lasciare la Diocesi in cui mi ero appena stabilito, e mi è stato spiegato a voce – non era scritto – che non potevo stabilirmi lì, anche se avevo dei parenti. Certo, avrei potuto scrivere al Vescovo e, se mi avesse accolto, sarei potuto venire lì, ma non lo feci. Era un caso emblematico e comprensibile. Queste condizioni per l’esclaustrazione sembrano inutilmente dure e, soprattutto, dimostrano paradossalmente una grande paura delle suore esclaustrate – usiamo le armi nucleari per scacciare le mosche. Perché non abbiamo la coscienza pulita?».
Abuso di potere, networking e clientelismo: la strategia del card. Marc Armand Ouellet P.S.S. per diventare Papa?
Un altro marchio di fabbrica del card. Marc Armand Ouellet P.S.S.: il clientelismo per raggiungere i suoi scopi. Ad esempio, è con dom Jean-Charles Nault O.S.B., Abate dell’Abbaye Saint-Wandrille, a cui è molto legato e dove viene ogni anno a guidare le sessioni liturgiche, che è stato nominato visitatore canonico per concludere l’espulsione di madre Marie Ferréol e l’allontanamento per tre e otto mesi rispettivamente di altre due suore, madre Marie di Saint Denis – che non è rientrata nella congregazione – e madre Marie-Pia, considerate dall’attuale dirigenza come oppositrici.
D’altra parte, dieci anni dopo le aberrazioni delle guarigioni e degli esorcismi, nessuno dei responsabili della prima crisi all’interno di Pontcallec, che ha giustificato il primo intervento di Roma, è stato condannato… fino all’Abate particolarmente attivo in quel periodo, che ha lasciato Pontcallec ma è ancora a capo di una parrocchia all’altro capo della Francia. D’altra parte, per soddisfare il forte astio sviluppato da madre Marie de l’Assomption d’Arvieu nei confronti di madre Marie Ferréol, è stata espulsa e ora è braccata, ovunque vada nel mondo. Dovrà chiedere asilo politico e religioso in Russia perché il card. Marc Armand Ouellet P.S.S. la lasci in pace?
Oggi il card. Marc Armand Ouellet P.S.S. non è tornato in Quebec – dove quattro persone lo hanno accusato di violenza sessuale e una di loro lo ha accusato di aver fatto tutto il possibile per farle perdere il posto di consigliere pastorale nella sua diocesi dopo aver rifiutato le sue avances. Ancora una volta, è stato un Gesuita vicino al card. Ouellet, padre Jacques Servais S.I., a indagare su due degli abusi e a concludere a favore del card. Ouellet. Poi papa Francesco, a cui è vicino, ha deciso di non avviare una nuova indagine nonostante i sospetti che avevano inficiato la precedente: di nuovo clientelismo.
Il card. Marc Armand Ouellet P.S.S. vive tra Roma e Saint-Cloud, in Francia, dove ha sede il Centre de Recherche et d’Anthropologie des Vocations (CRAV) (una delle cui stelle è suor Emilie de Vigouroux d’Arvieu / madre Marie de l’Assomption d’Arvieu, il cui volto è presente in tutto il sito), trascorre le vacanze in Francia con la famiglia di lei in Normandia e beneficia dei suoi servizi come assistente e autista quando è in Francia.
Occupa una posizione preminente, come chiunque può facilmente constatare. Al convegno del CRAV del febbraio 2022, durante il discorso di papa Francesco, la si vede – in modo del tutto simbolico – in prima fila, posta sullo stesso piano dei Vescovi e dei Cardinali, proprio dall’altra parte della navata centrale, e non tra il pubblico e il clero come gli altri religiosi.
«Si sentono onnipotenti, protetti dalle istituzioni della Chiesa, nonostante le molte ingiustizie e le vite spezzate che hanno seminato sul loro cammino», osserva un ecclesiastico bretone, secondo cui «questi due e pochi altri – in particolare l’attuale leadership della congregazione – sono riusciti a spingere Pontcallec contro il muro. La salvezza delle anime non è affatto la loro battaglia». Invece, il card. Marc Armand Ouellet P.S.S. – che non fa mistero delle sue ambizioni papali e sta coltivando una rete – si comporta come un principe della Chiesa a cui tutto è concesso.
Plaudite, cives!

12 commenti:

Dall'IBP di Roma ricevo e trasmetto : ha detto...

Sia lodato Gesu' Cristo!
Domani Sabato 22 Luglio non ci saranno S.Messe alla Casa San Clemente .
Domenica 23 Luglio la S.Messa sara' celebrata come al solito alle ore 12:00.

Anonimo ha detto...

E intanto, mentre il Papa fa il duro, per non dire il tiranno, nei confronti dei cattolici integrali, lo stesso fa il morbido dinanzi al tiranno cinese, acconsentendo ancora una volta la vergognosa "svendita" della Chiesa Cattolica in Cina, che si deve sottomettere al potere civile (che di civile, ricordiamolo, non ha nulla in quello Stato comunista).
Un po' di dignità agli alti vertici vaticani non guasterebbe.

Gz

Anonimo ha detto...

22 luglio - Santa Maria di Magdala

“ Fides tua te salvam fecit”

Anonimo ha detto...

“Esempio per tutti”. Sermone di San Bonaventura su Santa Maria Maddalena

Alcuni estratti dal Sermo de sancta Maria Magdalena del Serafico Dottore San Bonaventura, commento al Vangelo della festa di questa grande santa (Luc. 7, 36-50)

Maria Maddalena, gloriosa peccatrice penitente, è lodata come sovraeccellente per tre ragioni: prima l’umiltà della disciplina; seconda l’asprezza della penitenza; terza l’ubertà della devozione interiore. La prima si nota quando il Vangelo dice: “stava dietro, ai piedi del Signore“; la seconda quando dice “cominciò a bagnarli di lacrime e li asciugava con i suoi capelli“; la terza quando dice: “e baciava i piedi di lui“. Questa peccatrice fu esempio di ogni disciplina, di ogni penitenza e di ogni devozione interiore. Guardiamo a questo esempio e non disprezziamolo. Dio lo ha proposto ai giusti e ai peccatori, agli innocenti e ai penitenti.
In primo luogo vediamo in che modo fu esempio di disciplina, il che si nota quando dice il Vangelo: “stava dietro, ai piedi del Signore“. In questo dire “dietro” il Vangelo mostra quanto fosse vereconda; nel dire “ai piedi“, quando si fosse umiliata. Gran cosa è osservare di cosa costei abbia avuto vergogna: ha avuto vergogna di stare in faccia a Cristo, ma tuttavia non ne ebbe nel fare penitenza e nel confessare i suoi peccati. E in virtù di ciò essa stava dietro, ai piedi del Signore, per mostrarsi vereconda e umiliata. Non andò al capo, o alle ginocchia, o alle braccia, ma ai piedi; nel che ci si fa intendere che venne a mostrare riverenza, a impetrare misericordia e ad apprendere la sapienza. Così anche noi dobbiamo stara dietro, ai piedi del Signore.
In secondo luogo è onorata questa gloriosa penitente a ragione dell’asprezza della penitenza, nel dire il Vangelo: “cominciò a bagnare di lacrime i piedi di lui e li asciugava con i suoi capelli“. La penitenza infatti deve essere amara e satisfattoria. L’amarezza appare nelle lacrime, la soddisfazione nella tersione dei capelli, onde san Gregorio dice: “Fece olocausto di tutto ciò che le era diletto“.
In terzo luogo s’aggiunge l’ubertà ella devozione interiore, quando dice il Vangelo: “e baciava i piedi di lui“. La devozione infatti deve essere un riconoscimento di sudditanza, un rendimento di grazie e una donazione d’amore. A mezzo del bacio dei piedi è significata la devozione come riconoscimento di sudditanza; a mezzo del bacio della mano la devozione come rendimento di grazie; a mezzo della bacio della bocca la devozione come donazione d’amore. Quando unicamente si ama e adora Cristo, allora l’anima può dire: “La sua sinistra è sotto il mio capo” ossia nella vita presente, “e la destra di lui mi abbraccerà” nell’eterna gloria.

Anonimo ha detto...

Il 22 luglio 1968 moriva a Cervia, all'età di 60 anni, l'indimenticabile Giovannino Guareschi, scrittore, giornalista e vignettista, difensore della Messa Romana.

"Ognuno nasce e muore per conto proprio e Dio considera gli uomini uno per uno e non gregge per gregge. Guai a chi rinuncia alla sua coscienza personale per partecipare a una coscienza e a una responsabilità collettiva" ("Peppone marca visita").

Sentinelle nella notte. Questo sono i contemplativi ha detto...

Splendido documentario sull’Abbazia Benedettina di Barroux, Francia. Questi monaci seguono la liturgia tradizionale, cioè, la Santa Messa di sempre. Questo documentario mostra la vita di preghiera e lavoro dei monaci, marcata per i differenti uffizi della giornata cantati in gregoriano.

Come documentario ha vinto numerosi premi ed è un’autentica benedizione.
Sentinelle nella notte
https://m.youtube.com/watch?v=NPbGbr5eP6A

Lo Spigolatore Romano ha detto...

Il mondo cambia, cambiamo la liturgia (e magari pure la fede) --- Uno stimato lettore ha scritto che "Una riforma netta era ormai necessaria dopo che il mondo, in 500 lunghissimi anni, si era completamente trasformato". La mentalità modernista è questa: il mondo cambia, cambiamo la liturgia per rendergliela gradevole. Siccome il mondo è diventato refrattario al sacro togliamo dunque il sacro dai nostri riti. Il mondo si è banalizzato, banalizziamo pure il sacro. E' certamente una mentalità aberrante, ma, ahinoi, ben diffusa. Lo stesso Paolo VI disse: " tutto il mondo si cambia e la religione no? non si produce fra la realtà della vita e il cristianesimo, quello cattolico specialmente, una difformità, un distacco, un’incomprensione reciproca, una mutua ostilità, l’una corre, l’altro sta fermo: come possono andare d’accordo? come può pretendere il cristianesimo d'influire oggi sulla vita?" (Udienza 2/7/1969). Siamo al ribaltamento completo dell'insegnamento evangelico. Gesù non dice di inseguire il mondo ma di portarlo a seguire Lui. Un governante saggio guarda alla storia. Ebbene, Lutero già lo fece di mettere il cristianesimo al traino del mondo. Con quali risultati? Paolo VI non guardò al catastrofico risultato a cui è giunto il protestantesimo. E seguì la stessa strada di Lutero. Ovviamente ottenendo gli stessi risultati, O quasi. Si perché Lutero ebbe il merito dell'originalità, Paolo VI si limitò a scimmiottare. Il risultato al quale Paolo VI ed il concilio ha portato il cattolicesimo lo ha ben descritto Gianni Vattimo: "Voi cattolici avete resistito impavidi per quasi due secoli all’assedio della modernità. Avete ceduto proprio poco prima che il mondo vi desse ragione. Se tenevate duro ancora per un po’, si sarebbe scoperto che gli “aggiornati”, i profeti del futuro postmoderno eravate proprio voi, i conservatori.
Peccato. Un consiglio da laico: se proprio volete cambiare ancora, restaurate, non riformate.
È tornando indietro, verso una tradizione che tutti vi invidiano e che avete gettato via, che sarete più in sintonia con il mondo d’oggi, che uscirete dall’insignificanza in cui siete finiti “aggiornandovi” in ritardo. Con quali risultati, poi? Chi avete convertito da quando avete cercato di rincorrerci sulla strada sbagliata?". Ed è triste, ma pure doloroso, che i laici(sti) capiscano perfettamente ciò che i papi e i vescovi (e tutti i fedeli che li seguono) non capiscono e non vedono. Ma, d'altronde, cosa ci si può aspettare da chi ha la sindrome del neoterismo e pertanto pensa che per esser moderni bisogna buttare via il passato? Poi però gli stessi anti tradizionali, in altri ambiti, come quello culinario, sono iper tradizionali. Provate a proporre ad un modernista che ha buttato via la tradizione, di nutrirsi con le barrette energetiche sostitutive dei pasti. Come minimo vi picchia. Perché il modernista è anti tradizionale in liturgia, ma tradizionalissimo a tavola. Donfi.

SULLA SITUAZIONE ATTUALE DELLA CHIESA ha detto...

“Molti nella Chiesa non osano più insegnare la realtà della salvezza e la vita eterna. Nelle omelie si avverte uno strano silenzio circa il fine ultimo. Si evita di parlare del peccato originale. È ritenuto arcaico. Il senso del peccato sembra scomparso. Il bene e il male non esistono più. Il relativismo, una candeggina terribilmente efficace, ha rimosso tutto al suo passaggio. La confusione dottrinale e morale raggiungono il parossismo. Il male è il bene, il bene è il male. L’uomo non avverte più il bisogno di essere salvato. La perdita del senso della salvezza è la conseguenza della perdita della trascendenza di Dio.
Non sembriamo preoccupati da ciò che ci accadrà quando avremo lasciato questa terra. In tale prospettiva, preferiamo considerare che il demonio non esiste più. Alcuni vescovi sostengono addirittura che si tratti solo di un’immagine simbolica. Dunque, Gesù Cristo mente quando afferma invece che esso è reale, che più volte è stato tentato da lui, dal Principe di questo mondo!"

(Cardinal Robert Sarah in “Si fa sera e il giorno ormai volge al declino”)

Anonimo ha detto...

Papa Francesco si sta "liberando dell’eredità di Benedetto" e vuole "uscire" dalla tradizione dottrinale della Chiesa, ha affermato Peter Seewald, biografo di Papa Benedetto XVI.

Anonimo ha detto...


Papa Francesco, secondo Seewald, "vuole uscire dalla tradizione dottrinale della Chiesa".
Una cosetta da niente, ha detto l'esimio prof. Seewald.
Un papa che tenti una cosa del genere non dovrebbe esser denunciato come eretico? Lasciamo stare il problema dell'effettiva possibilità di deporre un papa eretico, problema sul quale non c'è stata finora la necessaria audacia intellettuale nel ricercare una soluzione. Intanto bisogna denunciare gli errori di questo papa con il loro nome.

Che l'accusa sia vera, lo dimostrano tanti atti e fatti di questo sciagurato pontificato.
Le cui radici tuttavia risalgono lontano, come sappiamo, ma non lo si deve o si vuole dire.
E il silenzio colpevole di tanti vescovi e preti sui dogmi fondamentali della nostra fede, card. Sarah, non è forse cominciato subito dopo il Concilio?
Oggi, per sentire nominare in un sermone il giudizio individuale dopo la morte, la possibilità di andare all'Inferno la necessità di essere "sempre pronti" alla morte praticando i Sacramenti e vivendo da buoni cristiani, per risentire queste fondamentali verità bisogna andare ad una Messa della FSSPX o FSSP.
T.

Anonimo ha detto...

Constato che la nostalgia del modernismo moderato alla Ratzinger e compari è quassù fortissimo. Constato parimenti che i pregevoli interventi di Mons. Viganò destano quassù scarso entusiasmo. Nessun turbamento, nessun sgomento: la vittoria finale sarà di Gesù Cristo Nostro Signore tutta intera, e NON metà di un inesistente Gesù Cristo Conservatore e metà di Satana Furbacchione.

Catholicus ha detto...

Concordo, non si vuole andare all' origine della deriva modernista che sta stritolando la Chiesa di Cristo tra le spire di un boa constrictor, o altro serpente infernale, e ci si ferma ostinatamente a metà del guado, ignorando volutamente le origini del disastro (Roncalli, Montini e il loro nefasto CV II) e coloro che gridano dai tetti la verità tutta intera (mons. Viganò, mons. Williamson, proff. Francesco Lamendola eLuciano Pranzetti, ecc).