Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 24 luglio 2023

Saint-Germain-en-Laye: cambiamenti al rientro dalle vacanze estive?

Riproduco in forma narrativa, nella nostra traduzione da Riposte Catholique, l'intervista al responsabile della messa “ fuori le mura ” di Saint Germain en Laye riguardante i cambiamenti d'orario della Messa presso i Francescani [vedi] dopo la pausa estiva. Potete trovare molti dettagli sull'emblematica vicenda da noi puntualmente registrati in diretta : qui - qui - qui - qui - qui - qui - qui. Qui l'indice degli articoli sull'attuale persecuzione della Liturgia dei secoli.

Saint-Germain-en-Laye: 
cambiamenti al rientro dalle vacanze estive?

Apprendiamo dagli annunci della messa “ fuori le mura ” di Saint Germain en Laye che, al rientro, sono nell'aria cambiamenti di orario per la messa tradizionale “ ufficiale ” presso i francescani [qui]. Quella fuori le mura, davanti alla cappella dell'ospedale, rimane nello stesso luogo e alla stessa ora [qui]...
La notizia si intreccia col fatto che la locale comunità ucraina, seppur piuttosto modesta, gode ancora a luglio dalla sua messa domenicale celebrata alle 9 nella cappella dei francescani. Quindi per loro - e questo con l'aria che tira è abbastanza normale...- non c'è alcuna soppressione estiva del culto.
Mentre per la Messa tradizionale corre voce che, secondo padre l'Hirondel, parroco di Saint-Germain, è possibile che al rientro vengano annunciati cambiamenti d'orario: positivi se la messa presso i francescani fosse anticipata alle 11:00 (attualmente si celebra alle 11:30). 
Ci sono invece segnali diversi che suggerirebbero che la messa tradizionale verrebbe anticipata alle 9:00 o alle 9:30; il che ne toglierebbe il carattere di messa a orario familiare. Sarebbe ora che finisca ogni battibecco, il cui unico scopo è quello di aizzare le comunità le une contro le altre... 
Il buon senso vorrebbe che, fin dal rientro dalle vacanze estive, si celebrasse la messa nella cappella Saint-Louis del vecchio ospedale; una scelta che avrebbe il duplice effetto di lasciar tranquilli gli ucraini e potrebbe far sperare che la messa "Fuori le mura" scompaia in un movimento di pace, carità e riconciliazione.
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A I U T A T E, anche con poco,
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8 commenti:

Altro che messa antica! ha detto...

Nuovo documento Vaticano, sì a nozze e funerali celebrati dai laici, ma senza tariffari

Anonimo ha detto...

"Se tu vedessi quale gloria circonda l'Altare di Gesù mentre si celebra la Santa Messa non ne perderesti una sola.

Quale ricchezza! Gesù si immola, il Cielo si apre, piove non la manna ma la grazia, e si ferma nell'anima tua come rugiada di pace e di amore.

Assisti a tanti spettacoli terreni, che depositano in te infezioni di morte, e non assisterai alla Santa Messa?
Satana ti dà un senso di pigrizia quando devi andare in Chiesa, perché è invidioso del tuo bene.
Non ti far vincere da satana".

Don Dolindo Ruotolo

mic ha detto...

Ormai è pieno e aperto Kirchenkampf. Ci vorrebbe un Sinodo confessante di tradizionalisti e conservatori contro il partito liberale e neopagano nella Chiesa. E una Dichiarazione attorno alla quale coalizzarsi e battagliare. Di più non si può fare.
Penserei ad alcuni cardinali. Di fatto una chiesa confessante già esiste, ed è la novità che più consola. Non si tratta di fondare nuove strutture ma di professare la fede in un minimo di organizzazione. Potrebbe essere una necessità dettata da tempi lunghi di ritorno alla piena ortodossia in tutta la Chiesa.
Cit. Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

"Chissà perché quei preti, così ecumenici con gli ortodossi d’Oriente, che sono inflessibili nell’amministrare la Comunione col cucchiaio e in bocca, smettono di affermare che bisogna imparare da questi, e diventano arroganti e inflessibili con i loro fedeli latini (romani e ambrosiani) che vogliono comunicarsi in ginocchio e sulla lingua..." (Don Nicola Bux)

Anonimo ha detto...

ei fe' silenzio, ed arbitro s'assise in mezzo a lor.

Ecco questo verso, dal 5 Maggio di A. Manzoni, ben esprime la nostra speranza che presto ci venga donato un Papa Papa capace di far silenzio e di essere, in nome di Cristo, arbitro in mezzo a questa canizza ecclesiale e mondiale.

P.Serafino M.Lanzetta . ha detto...

I guai di oggi idee di ieri.
Radio Buon Consiglio
https://www.youtube.com/watch?v=FCG-jvMDoZA

Ci si interroga spesso ai nostri giorni su cosa fare. La situazione della Chiesa è incresciosa e dolorosa. Il Sinodo più sinodale della storia si annuncia radicalmente riformatore. C’è una rincorsa al cambiamento nella direzione del mondo, dimenticando che la fede non è un prodotto umano ma un dono dall’alto. Ci si dimentica però altresì che gli errori propalati oggi non sono meteore, ma il prodotto di idee che vengono da più lontano. Se non si conosce la radice del male non si guarisce la malattia. Questo può anche aiutarci a confidare di più nella presenza di Cristo nella sua Chiesa. Non siamo noi i salvatori del suo Corpo. Al massimo inutili servitori. Vigili però, come sentinelle che non disertano, ma che con ferma speranza attendono il mattino.

Anonimo ha detto...


« canizza ecclesiale e mondiale… ». On ne saurait mieux dire…

Anonimo ha detto...

PAPOLATRI
Il papo-latra di oggi (bergogliano) o quello di ieri (wojtylian-ratzingeriano) si situa al di là del piano razionale, sul piano puramente emotivista, sentimentale, del "santosubitismo".
Sul culto della personalità, che si maschera di cattolica obbedienza.
Per questo è assolutamente impossibile convincerlo, dottrina di sempre alla mano, sul piano razionale, del logos. Perchè se usasse il logos non sarebbe papo-latra. Nè di ieri, nè di oggi.
Onorerebbe il papa, gli riconoscerebbe l'auctoritas, ma condizione che egli difenda il depositum fidei di cui è custode. E non lo oltraggi.
Ma se il papo-latra di oggi è assolutamente irredimibile (non c'è redenzione, umananamente parlando, per chi difende la Pachamama), quello di ieri è persino più stupido.
Un esempio sono gli elogi rivolti a Martin Lutero, quasi identici, da Wojtya e da Bergoglio.
Il papolatra di ieri, in perfetta falsa coscienza, esecrerà con parole sprezzanti di biasimo il filo-luteranesimo di Bergoglio, mentre difenderà le stesse cose se dette da Wojtyla. Perchè egli è il "suo" papa.
Come per il calcio, ci sono i wojtyliani, i ratzingeriani (tra loro gemellati) e i bergogliani( i roncalliani e i montiniani sono quasi spariti per ragioni anagrafiche). Tutti loro non credono, nè capiscono. Tifano.
Del resto perchè stupirsi che la stessa bestialità se detta dall'uno o dall'altro (cattivo) pontefice cambi di senso e di valore? La verità non è mai trascendente e oggettiva, per il papolatra, che è un modernista (anche in versione cioncian-minutelliana), Ma dipende dall'umore, da momento, dal sentimento. Dal momento storico. E da chi la dice. Si chiama soggetivismo.
L'essenza stessa del vaticansecondismo. Cioè della crisi, devastante, della Chiesa cattolica.
Martino Mora