Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 24 ottobre 2024

24 Ottobre San Raffaele Arcangelo

Un pensiero di Peter Kwasniewski da Facebook sulla Festa di oggi, dedicata a San Raffaele Arcangelo. Precedente qui, in cui trovate approfondimenti, preghiere e il proprio della Messa. Altri precedenti qui - qui - qui.

Auguro a tutti voi una benedetta festa di San Raffaele Arcangelo. Ecco una meravigliosa preghiera che potreste pregare oggi:

O Raffaele, guidaci verso coloro che aspettiamo, coloro che ci aspettano! Raffaele, Angelo degli Incontri felici, guidaci per mano verso chi stiamo cercando! Possano tutti i nostri movimenti, tutti i loro movimenti, essere guidati dalla tua Luce e trasfigurati dalla tua Gioia. Angelo Guida di Tobia, poni la richiesta che ora ti rivolgiamo ai piedi di Colui il cui Volto svelato hai il privilegio di guardare.
Soli e stanchi, schiacciati dalle separazioni e dalle pene della terra, sentiamo il bisogno di invocarti e di implorare la protezione delle tue ali, affinché non siamo come estranei nella Provincia della Gioia, tutti ignoranti delle preoccupazioni del nostro paese.
Ricordati dei deboli, Tu che sei forte, Tu la cui casa è oltre la regione del tuono, in una terra sempre pacifica, sempre serena e luminosa della gloria di Dio. Amen.

Aggiungo, dal proprio della Messa. la Colletta:

Orémus. Deus, qui beátum Raphaélem Archángelum Tobíæ fámulo tuo cómitem dedísti in via: concéde nobis fámulis tuis; ut eiúsdem semper protegámur custódia et muniámur auxílio. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen. O Dio, che ha dato come come compagno di viaggio al tuo servo Tobia il beato Raffaele Arcangelo: concedi a noi tuoi servi di essere sempre protetti dalla sua custodia e difesi dal suo aiuto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

7 commenti:

Anonimo ha detto...

“Sappiamo tutti quanto oggi siamo minacciati dalla cecità per Dio. Quanto grande è il pericolo che, di fronte a tutto ciò che sulle cose materiali sappiamo e con esse siamo in grado di fare, diventiamo ciechi per la luce di Dio. Guarire questa cecità mediante il messaggio della fede e la testimonianza dell’amore, è il servizio di Raffaele affidato giorno per giorno al sacerdote e in modo speciale al vescovo”.
Papa Benedetto XVI

Anonimo ha detto...

ANGELUS Dómini Ráphaël apprehéndit et ligávit dæmónem. Magnus Dóminus noster, et magna virtus ejus.

ALLELÚIA, allelúia. In conspéctu Angelórum psallam tibi: adorábo ad templum sanctum tuum, et confitébor nómini tuo, Dómine. Allelúia.

(Graduale e Alleluia per la Festa di San Raffaele Arcangelo)

Anonimo ha detto...

San Raffaele che guidasti Tobia guida i nostri passi sulla via

Anonimo ha detto...

Chiediamo anche a San Raffaele di intercedere per tutti coloro che sono stati colpiti dalla violenza e dalle uccisioni in tutto il mondo, in particolare a seguito delle guerre tra Israele e Palestina e tra Ucraina e Russia.

Anonimo ha detto...

Che San Raffaele, l'angelo della pace e della prosperità, ci porti gioia e sia la nostra guida e il nostro avvocato in tutte le nostre necessità.

Anonimo ha detto...

"Darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie."

Anonimo ha detto...

SAN RAFFAELE ARCANGELO

La vicinanza della grande solennità, che farà convergere sopra di noi gli splendori del cielo, ispira alla Chiesa un raccoglimento profondo. Salvo l'omaggio che intende rendere ai gloriosi Apostoli Simone e Giuda, poche feste di rito semplice romano rompono il silenzio degli ultimi giorni di ottobre e conviene che le nostre anime si uniformino alle disposizioni della Chiesa. Tuttavia, non ci sottrarremo ad esse, se ricorderemo brevemente l'Arcangelo che la Chiesa oggi solennizza.

Ministero di san Raffaele.

L'ufficio che adempiono verso di noi gli spiriti celesti è espresso in modo mirabile nelle scene graziose, che rivestono di toccante bellezza la storia di Tobia. Ricordando i buoni uffici della guida e dell'amico, che chiama fratello Azaria, Tobiolo dice al padre: "Come ricompenseremo i suoi benefici? Mi ha guidato e ricondotto sano e salvo, ha ricuperato egli stesso il denaro che Gabelo ci doveva, devo a lui se ho incontrata la sposa che mi era destinata e ne ha cacciato il demonio, riempiendo di gioia i suoi genitori, mi ha liberato dal pesce, che stava per inghiottirmi e a te ha fatto vedere finalmente la luce del cielo: siamo stati da lui colmati di benefici" (Tb 12,2-3).

Padre e figlio, desiderano mostrare nel modo possibile a uomini la gratitudine a chi tanto l'aveva meritata. L'angelo si fa conoscere e orienta tutta la loro riconoscenza al supremo benefattore. "Benedite il Dio del cielo e glorificatelo sopra tutto ciò che ha vita, perché egli ha fatto splendere sopra di voi la sua misericordia. Quando voi pregavate in lacrime e seppellivate i morti io presentavo al Signore le vostre preghiere e siccome eravate graditi a Dio era necessario che foste provati dalla tentazione. Ora il Signore mi ha mandato per guarirvi e liberare dal demonio la sposa di vostro figlio. Io sono l'angelo Raffaele, uno dei sette che stiamo davanti al Signore. Pace a voi, non temete e lodate Dio" (ivi 12,4-22).

Confidenza.

Ricordiamo anche noi i benefici del cielo, perché, con la certezza di Tobia, che vedeva con i suoi occhi l'Arcangelo Raffaele, noi sappiamo dalla fede che l'angelo del Signore segue i nostri passi dalla culla alla tomba. Abbiamo per lui lo stesso confidente abbandono e il cammino della vita, più seminato di pericoli che il cammino nel paese dei Medi, sarà per noi sicuro e gli incontri che faremo saranno felici, perché preparati dal Signore e la sua benedizione, splendore anticipato della patria, si diffonderà sopra di noi e sui nostri cari.

Lode.

Prendiamo dal Breviaro Ambrosiano un inno in onore dell'Arcangelo radioso:

Raffaele, guida divina, ricevi con bontà l'inno sacro che le nostre voci supplichevoli e gioiose ti dedicano.

Dirigi il nostro cammino verso la salvezza, sostieni i nostri passi, perché non andiamo vagando senza meta, avendo perduto il sentiero del cielo.

Guarda a noi dal cielo e riempi le nostre anime dello splendore brillante che discende dal Padre santo dei lumi.

Restituisci ai malati la salute, fa' cessare la notte dei ciechi e guarendo i loro corpi, riconforta i loro cuori.

Tu, che stai davanti al sommo Giudice, scusaci per i nostri delitti; placa l'ira vendicatrice dell'Onnipotente, tu cui noi affidiamo le nostre preghiere.

Tu, che sostenesti il gran combattimento, confondi il nostro superbo nemico e, per vincere lo spirito di rivolta, donaci forza, aumenta in noi la grazia.
Sia gloria a Dio Padre e al suo unico Figlio con lo Spirito Paraclito e ora e sempre. Così sia.

da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 1208-1210