Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 18 agosto 2018

Come si è arrivati a Genova

Giornalista d’inchiesta svela importanti retroscena su Autostrade per l’Italia:

Partiamo dall’inizio. Perché una società strategica per gli italiani, con un fatturato annuo di oltre 6 miliardi di euro e introiti certi – che sono aumentati vertiginosamente negli anni com’era prevedibile – sia stata ceduta ad imprenditori privati ?

Facciamo un passo indietro: è il 1992 il Cartello finanziario internazionale mette gli occhi e le mani sul nostro paese con la complicità e la sudditanza di una nuova classe politica imposta dal Cartello stesso. Il loro compito è quello di cedere le banche ed i gioielli di Stato italiani ai potentati finanziari internazionali anche attraverso il filtro di imprenditori nostrani.
Ѐ l’anno della riunione sul Britannia quando il gotha della finanza internazionale attracca a Civitavecchia con uno yacht della Corona inglese. Sono venuti a ridisegnare il capitalismo in italia a danno degli italiani, a fare incetta delle nostre migliori aziende e ad arruolare quelli che saranno i loro fedeli servitori al Governo del paese a cui garantiranno incarichi di prestigio: il maggior beneficiario sarà Mario Draghi ma tra i più servili Prodi, Andreatta, Ciampi, Amato, D’alema. I primi 3 erano già entrati a pieno titolo nelle organizzazioni del capitalismo speculativo anglo/americano che aveva deciso di attaccare e conquistare  il nostro paese con l’appoggio di spietate banche d’affari come la Goldman Sachs che favorirà gli incredibili scatti di carriera dei suoi ex dipendenti:  Prodi e Draghi prima e Mario Monti dopo.
Ѐ l’anno in cui in soli 7 giorni cambiano il sistema monetario italiano che viene sottratto dal controllo del Governo e messo nelle mani della finanza speculativa. Per farlo vengono privatizzati gli istituti di credito e gli enti pubblici compresi quelli azionisti della Banca D’Italia, è l’anno in cui viene impedito al Ministero del Tesoro di concordare con la Banca d’Italia il tasso ufficiale di sconto (costo del denaro alla sua emissione) che viene quindi ceduto a privati. Ѐ l’anno della firma del Trattato di Maastricht e l’adesione ai vincoli europei. In pratica è l’anno in cui un manipolo di uomini palesemente al servizio del Cartello finanziario internazionale ha ceduto ogni nostra sovranità.
Bisognava passare alle aziende di Stato, l’attacco speculativo di Soros che aveva deprezzato la lira di quasi il 30% permetteva l’acquisto dei nostri gioielli di Stato a prezzi di saldo e così arrivarono gli avvoltoi.
La maggior parte delle nostre aziende statali strategiche passò in mano straniera o comunque fu privatizzata. Ma la cosa più eclatante fu che l’IRI (istituto di ricostruzione industriale) che nella pancia alla fine degli anni ’80 aveva circa 1000 società, fiore all’occhiello del nostro paese fu smembrata e svenduta con la complicità del suo Presidente storico Romano Prodi (dal 1982 al 1989 e durante un periodo tra il 1993 ed il 1994) che fu premiato dal Cartello che favorì la sua ascesa alla Presidenza del Consiglio  in Italia e poi alla Commissione Europea. A sostituirlo come Presidente del Consiglio in Italia e a continuare il suo lavoro di smembramento delle aziende di Stato ci penserà Massimo D’Alema che nel 1999 favorirà la cessione, tra le altre, di Autostrade per l’Italia e Autogrill alla famiglia Benetton, che di fatto hanno, così, assunto il monopolio assoluto nel settore del pedaggio e della ristorazione autostradale. Una operazione che farà perdere allo Stato italiano miliardi di fatturato ogni anno.

Le carte ci dicono che in quegli anni il Presidente dell’IRI era tale Gian Maria Gros-Pietro.
Lo conoscevate ? Io credo di no. Invece il Cartello finanziario speculativo lo conosceva bene e nel 2001 lo convocò alla riunione del Bilderberg in Svezia, indovinate insieme a chi ? Insieme a Mario Draghi e ad un certo Mario Monti entrambi saranno ampiamente ripagati dal Cartello stesso che in futuro riuscì a piazzare Draghi alla Banca d’Italia e poi alla  BCE e Mario Monti dalla Goldman Sachs alla Commissione Europea e poi a capo del Governo (non eletto) in Italia.

E che cosa ne è stato di Gian Maria Gros Pietro ? qui viene il bello. Qui arriviamo al tema di questo post.
Gian Maria Gros-Pietro, che già nel fatidico 1992 era Presidente della Commissione per le Strategie industriali nelle privatizzazioni del Ministero dell’Industria, nel 1994 diviene membro della Commissione per le Privatizzazioni istituita indovinate da chi ? da Mario Draghi. Ora capite come lavora il Cartello finanziario speculativo per mettere tentacoli ovunque e per far si che ci sia sempre un proprio esponente nei ruoli chiave. Ma non finisce qui. Come abbiamo visto nel 1997 Gross Pietro è Presidente dell’Iri mentre viene organizzata la cessione a prezzi di saldo di Autostrade per l’italia che avverrà nel 1999 col passaggio al Gruppo Atlantia s.p.a, controllata da Edizione srl, la holding di famiglia dei Benetton.
Gros-Pietro firma la cessione.
Ora immaginate l’inimmaginabile.
Cosa accade nel 2002 ? Gian Maria Gros-Pietro, dopo aver gestito la privatizzazione dell’Eni andrà a presiedere per quasi 10 anni indovinate che cosa?… proprio la Atlantia S.p.a, la società alla quale solo tre anni prima, come dipendente pubblico, aveva svenduto la gestione dei servizi autostradali italiani.
Le jeux sont fait.

A questo punto proviamo a leggere i termini del contratto di concessione della rete autostradale. Mi dispiace cari amici. Non si può. Sono stati coperti da segreto di Stato manco si trattasse di una riservatissima operazione militare.
Ma com’è stato svolto in questi anni il servizio di manutenzione ordinaria da parte dei concessionari di Autostrade per l’Italia ?
La macabra risposta è descritta nei tragici eventi di Genova e non solo.
Leggendo quanto emerge dalla relazione annuale (2017) sull’attività del settore autostradale in concessione pubblicata sul sito del Ministero e dei trasporti si evince una crescita esponenziale del fatturato (quasi 7 miliardi) e dei pedaggi. In calo solo gli investimenti (calati addirittura del 20%) e la spesa per manutenzioni in controtendenza rispetto alla logica che dovrebbe prevedere un aumento dei costi della manutenzione contestualmente all’aumento del traffico. Ma la sicurezza degli automobilisti è stata messa in secondo piano rispetto alla massimizzazione dei profitti già di per se abnormi.
E com’è andata invece con gli interventi straordinari ad opera dei Ministeri preposti ?
Non c’erano soldi da destinare ad interventi straordinari seppur richiesti dagli esperti a causa dei vincoli di bilancio da rispettare e imposti dal pareggio di bilancio.
Quali vincoli ? Quelli europei. E da chi sono stati imposti questi vincoli ? dal Trattato di Maastricht del 1992, da quello di Lisbona del 2007 e dal pareggio di bilancio in costituzione del 2011. E chi li ha voluti ? Indovinate ? Nell’ordine Romano Podi, Massimo D’alema, Mario Monti, con l’appoggio esterno di Mario Draghi. Torna la cricca al completo.
Ma non erano quelli che insieme partecipavano alle organizzazioni del Cartello finanziario speculativo che voleva far crollare il nostro paese ?
Esattamente. Il cerchio si chiude.

Solidarietà alle vittime di Genova. Per il crollo del ponte autostradale.
Solidarietà agli italiani per il crollo annunciato e pianificato del loro paese.

Parte del testo è tratta dal libro/inchiesta La Matrix Europea di Francesco Amodeo - Fonte

36 commenti:

Anonimo ha detto...


OT. The presence of the US military on the Italian peninsula is a sacred cow. Why ? Read that :

https://www.counterpunch.org/2018/08/10/in-italy-there-are-12000-american-soldiers-and-500000-african-refugees-connect-the-dots/

Anonimo ha detto...

J’ACCUSE

Il crollo del ponte di Genova con i suoi circa 60 morti (39 trovati e circa 20 ancora dispersi) è una tragedia nazionale che potrebbe tradursi in qualcosa di traumaticamente positivo. Ho ascoltato ignobilità che mai avrei pensato potessero uscire da bocca umana. Una per tutte: ci si preoccupa del calo in borsa di Atlantis ma non ci si è preoccupati dei piccoli risparmiatori di Banca Etruria dei Boschi o di Banca Veneta di Zonin. Ho ascoltato infamie sulle cause del crollo mentre vi sono le foto che le attestano. Ho ascoltato putride giustificazioni di quella banda di pescecani dei Benetton e dei loro complici. Ho appreso cose che ignoravo: un contratto di concessione che viene secretato come se dovesse essere tutelato un segreto militare o preservata una esigenza di sicurezza nazionale! Ho appreso di quel tale Gros Pietro che da Presidente dell’IRI poi diventa Presidente di Atlantis. Ho appreso di un tale Del Rio, medico e politico fallito, che Ministro delle Infrastrutture, non da seguito a ben due interrogazioni parlamentari del Sen. Rossi che denunciava il cedimento dei giunti, e lui si occupava dello jus soli. Ho appreso che in modo furtivo (come i ladri di notte) nella finanziaria 2017 si inserisce una proroga della concessione ai Benetton vent’anni prima della scadenza come originariamente prevista. Sapevo della legge last minute che subordina la perseguibilità della appropriazione indebita, ancorché aggravata per l’ammontare, alla querela di parte. E ora ne capisco il perchè: si trattava e si tratta di proteggere la cricca di Rignano dalla malversazione dei fondi Unicef destinati ai bambini affamati dell’Africa. Potrei continuare ancora ma lo schifo mi monta in gola. Ecco, io accuso una classe politica e di governo a tutti i livelli e senza distinzioni di Partiti, ignobile, fradicia e corrotta, che dal 1992, in esecuzione di un preordinato disegno criminoso, ha devastato l’Italia riducendola da quinta potenza economica mondiale a Paese del terzo mondo. Assumo, per quel poco che conto, la difesa di più di cinque milioni di poveri e ad essi anch’io voglio dare voce.

Anonimo ha detto...

...segue

Accuso il figlio di Bernardo Mattarella il quale non ha trovato di meglio da dire (più o meno) che “gli italiani hanno diritto a infrastrutture sicure”. Il figlio di Bernardo Mattarella non ha trovato di più e di meglio da dire. Egli sproloqia quando parla di “far west“! Per lui uccidere per dolo eventuale e per volgare ruberia, circa 60 persone non è far west. Il figlio di Bernardo Mattarella non è molto acuto ma non è stupido. Lui che difende il pareggio di bilancio, l’euro, questa Unione Europea che fa solo schifo, che promuove l’invasione africana assieme al suo omologo Bergoglio, che costa miliardi di euro all’anno, si è chiesto con quali soldi andrebbero messe in sicurezza n Italia le strutture per renderle sicure? Chi dice queste cose si pone moralmente sullo stesso piano di chi ha provocato quei morti. Il problema non è revoca della concessione, esproprio, inadempienze contrattuali o altre cabale giuridiche. Il problema è un altro ed è quello di ricostruire lo Stato, e prima dello Stato la morale è la coscienza nazionale. Per professione e per convinzione sono sempre stato un legalista ma ora non più (se penso solamente al paventato pagamento di una penale di venti miliardi di euro agli assassini).
Ora non più. Non basta più la regola giuridica o la regola democratica. Occorre altro. Occorre un rivolgimento delle coscienze, un rivolgimento fisico, un fatto rivoluzionario. La rivoluzione non è illegittima in sè stessa. È l’esito che ad essa dà legittimità.
Genova per tanti motivi è una città simbolo. È la città dello scoglio di Quarto. È la città dell’Uomo di Staglieno. Ma è anche la città del ragazzo di Portoria.
A questo mio atto di accusa aggiungo l’auspicio e l’invito che gli italiani sian tutti Balilla come il ragazzo di Portoria: prendiamoli a sassate, facciamoli scappare, mettiamoli in galera e che siano Tribunali veramente popolari a giudicare questa feccia di uomini che ci hanno derubato dei soldi e del futuro, che ci hanno offesi e vilipesi, che ci hanno tolto una Patria.
Augusto Sinagra

Anonimo ha detto...

Poi dice la mafia!
Ma quale mafia eccola la mafia dei colletti bianchi , eccola la piovra .
Domanda : si puo' pretendere lo svelamento di questo contratto segreto fatto da chi avrebbe dovuto amministrare i beni degli italiani affinche' il datore di lavoro , in questo caso "Gli italiani tutti ", sappiano cosa hanno firmato i suoi dipendenti amministratori ?

Non ho più parole ha detto...

Genova. Dice il commentatore che alla Messa pregherà anche l'Imam....

Silente ha detto...

Perfettamente comprensibili e anche onorevoli le ragioni di quei familiari delle vittime (circa venti) che hanno rifiutato i funerali di Stato e preferito esequie private. Uno Stato che, per l'assenza dei controlli, per contratti di concessione quanto meno discutibili, per, a monte, privatizzazioni selvagge è corresponsabile della tragedia. I funerali di Stato: passerelle di istituzioni, Presidenti, vice-premier, ministri, onorevoli con faccia di circostanza, codazzo di fotografi e cronisti affamati di dichiarazioni come sciacalli attorno a una preda, parole e lacrimucce ufficiali di circostanza, una bella messa per i defunti modernista e con canti indecorosi ("io credo, risorgeroooooo"), una predica mielosa e laica di Bagnasco (colui che diede la comunione a Luxuria al funerale di un prete eretico), applausi a non finire in un luogo sacro, simbolo di un miserabile degrado del rispetto per il sacro e i defunti, poi magari palloncini, orsachiottini, bigliettini, lumini, fiorellini e via bamboleggiando infantilmente, nessun rispetto o riflessione seria sul mistero della morte e il nostro destino ultimo (i Novissimi).
Hanno fatto bene a volere esequie private.
Silente

Anonimo ha detto...

Da brividi ascoltare un imam che dice "la nostra Genova"...

Anonimo ha detto...

E il commentatore che parla di "unico dio" mentre un altro imam verseggia sottovoce intercalando la cantilena "Allahu akbar"....

Anonimo ha detto...

E il concelebrante con Bagnasco che nel memento dei defunti ricorda pure gli islamici .... Visto che è la Messa e non una commemorazione...

Anonimo ha detto...

Ma non potevano fare un funerale islamico per gli albanesi invece del solito, ignavo polpettone sincretista?
Placentinus

Anonimo ha detto...

Se proprio si voleva commettere un abuso, si poteva evitare di dire che quei defunti erano "battezzati ed uniti nella morte di Cristo". Al limite si poteva dire "quelli che sono battezzati ed uniti nella morte di Cristo". Almeno si sarebbe evitata la menzogna. Infatti, così come è stato fatto si unita la menzogna all'abuso liturgico .... Meglio sarebbe stato se agli islamici fosse fatta una mera cerimonia laica anziché fare dei pasticci.
Francesco Patruno

Vox populi ha detto...

Un lungo caloroso applauso ha accolto i ministri Di Maio e Salvini all'ingresso del padiglione Blu della Fiera di Genova dove si sono svolti i funerali di stato di 18 delle 41 vittime del crollo del ponte Morandi. I due politici si sono fermati qualche minuto....
Poco dopo l'ingresso del segretario del Pd Maurizio Martina, accolto da alcune urla di contestazione.
Da Repubblica

mic ha detto...

Interessanti i consigli non richiesti a Salvini di Maurizio Blondet

https://www.maurizioblondet.it/consigli-non-richiesti-al-ministro-salvini/

Sacerdos quidam ha detto...

@ anonimi dalle 15.01 in poi:

è l'ovvia conclusione tratta da decenni di vaticansecondismo interreligioso, della famosa "Chiesa [che] guarda anche con stima i musulmani che adorano l'unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini" (Nostra aetate), di megaraduni di Assisi, di devote preghiere di Papi 'conciliari' nelle moschee (e nelle sinagoghe), eccetera eccetera.
Una volta, di fronte ad un delitto, vigeva il detto "cherchez la femme".
Oggi di fronte a questi delitti dobbiamo dire "cherchez Vatican II"...

Anonimo ha detto...

https://www.informarexresistere.fr/la-sera-prima-del-crollo-ponte/

Amici della Tradizione Cattolica - Forlì ha detto...

Un appello a Bagnasco: non celebri più funerali. Almeno in forma pubblica.

Avevamo ancora ben presente la scena raccapricciante della Comunione data a Luxuria, celebrando le esequie di quell'eretico (de facto) scomunicato di don Gallo ed oggi, nel contesto ben più serio dei funerali di stato per le vittime di Ponte Morandi, abbiamo dovuto fare il bis.

L'Eminentissimo ha ricordato esplicitamente, nel Memento dei Defunti del Canone, i due musulmani (leggi, pagani fuori dalla chiesa, cui non spetta il memento che è solo per i fedeli cattolici) poi, alla fine della Messa, ma sempre nel contesto della celebrazione che, seppure di stato e celebrata in un capannone, rimane rito cattolico romano, ha preso la parola l'Imam che, fra l'altro e per ben tre volte, ha elevato l'orrida invocazione terroristica a quel tizio andato "al bar".

Noi non siamo né sincretisti, né panteisti, né apostati, né criptoanglicani. Queste per noi sono sconcezze, anzi sono sacrilegi.
Deve piovere zolfo!
https://m.youtube.com/watch?v=DVwnUVcMRxM&feature=youtu.be

Alessandro Mirabelli ha detto...

No, non potevano fare un funerale islamico di stato. Facciamo un funerale di stato per i cristiani, uno per i musulmani e uno per gli atei? Ma per favore! I parenti delle vittime musulmane hanno voluto che il funerale dei loro congiunti si tenesse con quello di altre vittime. Non ci vedo nulla di strano. 43 persone morte insieme per una non fatalità. Una tragedia. Ma possibile che anche per un lutto così grande la si mette sempre sul piano teologico? Sappiamo bene quali sono le differenze teologiche fra islam e cristianesimo ma, almeno ora preghiamo per le 43 vittime e i loro familiari. Ma chi sta a disquisire non si è mai trovato nella propria vita davanti ad una tragedia improvvisa ed assurda che cambia la vita improvvisamente? recitiamo un rosario per tutte le vittime di questa tragedia.

Anonimo ha detto...

Non si può fare un funerale cattolico per un musulmano. Al massimo una preghiera, ma assolutamente non una Messa di suffragio. È una questione di principio, oltre che di buon senso: "qui vivis non communicavimus, mortuis communicare non possumus".

Se volevano l'imam potevano chiedere il funerale islamico privato e nessuno si sarebbe offeso.

Mi stupisco che un ragionamento così semplice e basilare crei reazioni da SJW, soprattutto su questo blog.

Placentinus

Anonimo ha detto...


E'lo spirito del Concilio ma forse si avvicina l'ora del redde rationem

In tutta Europa e non solo si celebrano ormai numerose Messe "interreligiose" non solo "interconfessionali". Le prime vengono chiamate in genere "Messe ecumeniche". Partecipando ormai spesso i maomettani a Messe cattoliche ossia a quella caricatura della vera Messa cattolica rappresentata dalla Messa chitarrata di Montini, sia loro che i preti della Chiesa conciliare non ci trovano evidentemente nulla di strano al fatto che partecipino anche a una Messa funebre, dove c'erano due loro morti da ricordare. Né ci trovano evidentemente niente di strano i fedeli, almeno quelli che per loro sfortuna frequentano abitualmente la Messa di MOntini.
Come ha ricordato SC è lo spirito del Concilio, sono le "aperture" (anticattoliche) messe in cantiere dal Concilio.
Speriamo che l'ora del redde rationem per questa Gerarchia stia per arrivare. Il succedersi di nuovi scandali a sfondo omosessuale negli ultimi mesi ha fatto traboccare la pazienza dei cattolici americani conservatori, che stanno prendendo di mira l'imminente Giornata Mondiale della Famiglia di Dublino, dove sono invitati diversi autorevoli chierici coinvolti indirettamente negli scandali o apertamente omofili, come il nefasto gesuita Martin. Il card. O'Malley non andrà a Dublino perché ha la grana di scandali omo nella sua diocesi, con possibile relativa accusa di negligenza. Il cardinale Burke, nell'ultima intervista, ha finalmente detto apertamente che nella Chiesa esiste un problema omosessuale, che non si tratta tanto di pedofilia quanto di omosessualità. (E'un problema che investe anche la società, ormai). E che questo problema va risolto. Meglio tardi che mai. Comunque, già dire questo oggi è audace assai poiché i media mondiali vigilano attentamente affinché si tenga sempre nascosto il fatto che l'80% e più dei casi di "pedofilia" vede protagonisti omosessuali. In passato (ricordo) si chiamava pederastia (passione per il fanciullo/a, in greco antico - pais, paidós: fanciullo,a; anche servo, schiavo + verbo éramai: amo intensamente, poet., - usato in genere al maschile: paiderastés: amante dei fanciulli, corruttore dei fanciulli - Gemoll).
L'ostacolo maggiore al risanamento sembra rappresentato proprio da Papa Francesco, che si è circondato di diversi prelati ambigui e 1. non fa nulla per difendere la morale e la dottrina 2. agisce in senso opposto. Sembra che ad Agosto abbia mandato un biglietto con una "benedizione" a Lula, ex presidente brasiliano in galera per corruzione, comunista, omofilo e abortista, gender-friendly, i cui amici stanno cercando di ricandidarlo alle elezioni pres. per trarlo di galera (ultimo intervento di Maike Hickson su LifeSiteNews).
PP

Rr ha detto...

Era molto semplice: si organizzava una celebrazione, un funerale laico, di Stato, quindi, per i credenti defunti, una Santa Messa con o senza l’Arcivescovo, mentre i morti mussulmani sarebbero stati ricordati secondo i loro riti dai loro imam.
Se Bagnasco avesse suggerito ciò alle autorità pubbliche, laiche, nessuno di loro avrebbe osato ribattergli. Ma Bagnasco è da quel di’ che ha dimenticato cosa significa essere un episcopus catholicus....

Aloisius ha detto...

Anonimo h. 22.49 scrive:
"... parenti delle vittime musulmane hanno voluto che il funerale dei loro congiunti si tenesse con quello di altre vittime. Non ci vedo nulla di strano. 43 persone morte insieme per una non fatalità. Una tragedia. Ma possibile che anche per un lutto così grande la si mette sempre sul piano teologico? Sappiamo bene quali sono le differenze teologiche fra islam e cristianesimo ma, almeno ora preghiamo per le 43 vittime e i loro familiari"

Lei si sbaglia, Anonimo h. 22.49, e di grosso.
Innanzitutto, sbaglia quando ci considera, a torto, come dei formalisti (probabilmente 'duri di cuore') che sono insensibili alla morte di persone non cristiane perche' fanno questioni teologiche.
Questo e' falso.
Lei evidentemente non sente l'amore per il tesoro immenso, gigantesco, infinito donatoci dal Signore Gesù senza alcun nostro merito, per un Amore che supera la nostra comprensione ed e' l'unica Via per la vita eterna, unica vera vita.
E non si rende conto che il Signore Gesu' ripete quel dono di Se stesso in quel rito che lei liquida in "piano teologico" per gente insensibile, ritenendo che possa essere esteso senza limiti a chiunque e impastato con ogni sorta di altro rito, credenza, filosofia, senza limiti.
Invece e' ciò che di più sacro ci possa essere per ogni cristiano, il quale sente il bisogno insopprimibile, e quindi il conseguente dovere, di adorare e custodire con il massimo zelo quel Dono immenso e di tutto cio' che da esso deriva, pretendendo e combattendo affinche' i non credenti - e purtroppo, di questi tempi, anche il clero - perlomeno LO RISPETTINO e con esso rispettino coloro che a Lui si affidano.

Inoltre lei, Anonimo h.22.59:

1. Evidentemente non sa, come afferma, quali sono le differenze teologiche tra islam e cristianesimo, perche' se lo sapesse troverebbe la Messa sincretista con l'iman mussulmano non solo molto strana, ma anche molto sacrilega;

2. Non sente la religione cristiana, e quindi cattolica romana, come l'unica vera religione, altrimenti rimarrebbe ADDOLORATO e scandalizzato di fronte a questi abusi liturgici;

3. Il sincero dolore provato DA NOI TUTTI del blog per quelle povere persone morte nel crollo, sia cristiane che non cristiane, non giustifica affatto lo svilimento totale del Corpo di Cristo e di tutte le regole della dottrina cristiana;

Infine, si è chiesto perché l'imam ha accettato di celebrare il funerale con gli 'infedeli' cattolici?

Perché accettarlo, se l'islam e' avverso a qualsiasi forma di sincretismo e ha come scopo la sottomissione degli infedeli, soprattutto cristiani, per rendere Gloria ad Allah?

Glielo dico io:
perché ogni volta che un imam pronuncia "Allah e' grande" (e non sappiamo il significato delle altre parole pronunciate in arabo nella circostanza), il luogo nel quale vengono pronunciare DIVENTA ISLAM, spiritualmente sottomesso ad Allah con tutti i presenti.

E perché un mussulmano, in situazione di inferiorità numerica E'LEGITTIMATO A MENTIRE per gloria di Allah, per la Taqquirya, per cui ha finto di condividere la nostra fede, peraltro assolutamente incompatibile.

Nell'ottica dell'imam, quindi, quella partecipazione e' stata una conquista del luogo sacro in cui e' stato celebrato il funerale cristiano e quel Pane e quel Vino sono stati consacrati in unione spirituale, in concelebrazione, con un imam che disprezza quel rito, quel luogo a noi sacro e che considera tutti i presenti spiritualmente sottomessi ad Allah!
E lei non trova nulla di strano in questo?

Aloisius ha detto...

Mi riferivo ad Alessandro Mirabelli h. 22.49

UN'OPINIONE DIVERSA ha detto...

Sebbene io sia Cristiano, io non sono Cattolico. Però vi leggo frequentemente e la Mic fa un servizio di informazione molto serio su tanti argomenti: complimenti dottoressa!
Vorrei esprimere la mia opinione, con pacatezza.

C'è una confusione che non fa bene e distrugge il senso di appartenenza all'Italia, anche di persone oneste che cercano di integrarsi nel nostro Paese, al di là delle differenze religiose.

Sarebbe stato più serio se le Istituzioni dello Stato fossero andati a porgere le condoglianze ai parenti delle vittime alla camera ardente PRIMA delle funzioni religiose.

Poi dopo i Cattolici fanno il loro funerale, insieme oppure nelle proprie parrocchie.
I Musulmani fanno il loro funerale secondo il loro rito in una moschea.
I Cristiani non Cattolici pregano per i loro parenti e amici nella loro chiesa.

Così le Istituzioni avrebbero onorato le vittime, i loro parenti e anche la laicità dello Stato. Avrebbero cioè rispettato che gli Italiani hanno diverse religioni, oppure rispettato il fatto che nel nostro Paese ci sono persone che lavorano e si impegnano anche se ancora non sono Italiani.

Inoltre non ci sarebbe stata quella confusione ecumenica che non piace a molti che hanno scritto prima. E nemmeno a me.

Mi esprimo per punti.

1.
I funerali di Stato si fanno per i militari morti in combattimento oppure per i funzionari dello Stato morti per cause di servizio (quando purtroppo per esempio un poliziotto o un pompiere muoiono durante il loro servizio, oppure alti funzionari come Calipari).
I funerali di Stato non si fanno per cittadini morti in disgrazie oppure per calamità naturali. Si fanno funerali solenni, si proclama il lutto nazionale e si onorano con il cordoglio, le Istituzioni dello Stato visitano i parenti delle vittime alla camera ardente e dei feriti negli ospedali. Ma non si potrebbero nè dovrebbero fare funerali di Stato perchè queste persone non sono morte per lo Stato, a difesa cioè della comunità nazionale.

2.
Mi è sembrato di capire che qualcuno preferirebbe fare il funerale di Stato con la presenza delle Istituzioni solo per i Cattolici, mentre per gli altri solo la loro funzione religiosa: è scorretto. Anche gli Italiani non Cattolici sono italiani e meritano la considerazione delle Istituzioni. La povera Stella apparteneva ad una Congregazione Cristiana NON Cattolica, ma era Italiana anche lei. Se poi tra i morti c'erano degli immigrati non italiani, è giusto che chi rappresenta lo Stato vada anche dai loro parenti per porgere le condoglianze.

3.
Gli "Amici della Tradizione Cattolica - Forlì" quando scrivono "quel tizio andato al bar", forse potrebbero ricordarsi che i Cristiani di lingua araba dicono "Allah" che significa "Dio" in arabo. I musulmani hanno ripreso questo termine dai cristiani che lo usavano PRIMA di loro. Ecco perchè i Cristiani arabi vengono martirizzati: perchè per i musulmani, i Cristiani usano il termine "Allah" -"Dio" per adorare quello che i musulmani pensano essere il "Dio" falso - e quindi uccidono gli "infedeli" Cristiani.

Grazie

Anonimo ha detto...

Applausi sì o applausi no? Sarò molto diretto: la polemica sorta ieri, in occasione dei funerali delle vittime del crollo del ponte di Genova, non ha nessun senso. Primo perché gli applausi più contestati, quelli a Salvini e Di Maio, sono avvenuti prima dell’inizio della cerimonia, secondo perché quelli per esempio ai Vigili del fuoco, avvenuti interrompendo il cardinal Bagnasco, nessuno li ha contestati. Ma anche al di là di ogni considerazione politica e sul crollo del ponte Morandi, chi oggi ha da ridire sugli applausi ai funerali arriva giusto un po’ in ritardo. Di 45 anni, per la precisione.
La prima volta dei battimani alle esequie, secondo l’archivio storico dell’Ansa, fu infatti a Roma, nel 1973, ai funerali di Anna Magnani: un’abitudine pessima, dunque, però non nuova. Questo non significa sia sbagliato criticarla: ma per essere coerenti bisogna farlo sempre, non solo ai funerali ma ad ogni Sacrificio incruento di Cristo contornato di inopportune schitarrate seguite da inopportunissimi applausi. Una coerenza che però sconsiglio, perché si finisce con l’andare in chiesa per trovare Gesù, e con l’uscirne per non perdere la pazienza. Beata l’ignoranza di chi pensa che il problema siano i funerali di Genova, e non quelli della liturgia.
Giuliano Guzzo

Anonimo ha detto...

https://www.antoniosocci.com/ai-funerali-di-genova-e-finita-la-seconda-repubblica-ed-e-iniziata-la-terza-ecco-perche/

Anonimo ha detto...

di Pietrangelo Buttafuoco
« Il primo governo che attacca un potere vero.
Dopo la tragedia di Genova l’Italia reale guarda da sotto i ponti, si accorge dei piloni marci e per la prima volta nella storia repubblicana l’esecutivo a palazzo Chigi parla agli italiani con la lingua del pane al pane.
Magari i ministri sbagliano nella grammatica delle procedure – le concessioni, i tempi della giustizia, vincoli Ue – ma nella percezione dell’opinione pubblica resta un messaggio, e cioè che l’opposizione sta con la società Autostrade mentre il governo è in lotta.
Giornali, establishment e i pezzi da novanta del pensiero fanno tutti i distinguo a margine della tragedia in obbedienza al culto del libero mercato.
Non c’è cipiglio liberale che non indichi, dietro la lavagna, il posto per chiunque faccia un ragionamento di sana rabbia, tipo: avete le concessioni, manco mettete degli omini ai caselli – piuttosto le macchinette – appaltate in monopolio carburanti e panini Camogli, il servizio di sorveglianza ve lo fa la Polstrada, ci fate percorrere giunti appoggiati su pilastri di cemento vecchio e non possiamo neppure complimentarci con i ministri quando reclamano il primato della politica su voi e su tutti gli elitari quattrinari multiculturalisti?
Una prima volta così necessita di consapevolezza. E di un ulteriore passo avanti.
Quell’United Colours, come totem, frana col pilone, arretra anche nel riflesso condizionato di chi piace alla gente che piace.
La gente che piace non piace più.
La diffidenza verso i poteri dilaga, ed è un bel problema, a buttarla in politica, per Silvio Berlusconi fresco di ritrovato benestare presso i salotti buoni.
Bravo come pochi nell’intercettare il sentimento della gente, il Cavaliere non potrà che tornare alla sua gente e smetterla con il Pd, con la tentazione del Patto del Nazareno insufflata dai Dudù della sua stretta cerchia e dire sì – giusto un esempio – a Marcello Foa, il presidente che i poteri forti non vogliono in viale Mazzini.
Proprio per poi sentire – giusto in Rai, dove prevale la narrazione imposta dai poteri – la lingua del pane. E dare così pane al pane. »

da Il Tempo del 17 agosto 2018

Anonimo ha detto...

A leggere il link qui sotto sembrerebbe che i Benetton fossero a fare la festa di ferragosto mentre si scavata per cercare i poveri morti.

A qualcuno risulta che abbiano espresso condoglianze?

Ecco il lino
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/benetton-senza-vergogna-festa-cortina-giorno-dopo-crollo-ponte-morandi-91544/

Grazie

Anonimo ha detto...

https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/autostrade-promette-500-milioni-di-maio-secco-niente-elemosine-avanti-con-la-revoca-91563/

Anonimo ha detto...

Me l'hanno girata e la pubblico com'è. È vera sta roba?

In Germania le autostrade le gestisce lo Stato e sono gratis per i tedeschi (il costo annuo del bollino autostradale viene interamente scaricato sulla tassa automobilistica), gli stranieri pagano.

In Inghilterra le autostrade sono gestite dallo Stato e sono gratis.

La panzana che l'Europa non vuole monopoli di Stato è buona solo per i liberisti terminali dai neuroni bruciati.

In Italia invece, su 100€ di pedaggio,
2.40 vanno allo Stato,
i restanti 97.60 finiscono nelle casse della societa' autostrade, gestita dai Benetton o dai Gavio.

I Governi che hanno "regalato"
la nostra rete autostradale ai privati portano le firme di D'Alema (1999-2007), Prodi (2008-2038) e Gentiloni (2038-2042). Tutti esponenti di spicco della "sinistra" asservita a banchieri e multinazionali... Kompagno, kompagno tu lavora e io magno...

fabrizio giudici ha detto...

Le informazioni riportate dal commento delle 08:07 sono sostanzialmente corrette, ma è parziale. Per esempio, anche nei paesi dove le autostrade sono pubbliche esistono tratti con pedaggio che si paga a privati (ponti o gallerie).

Il punto non si può risolvere a "chi guadagna dai pedaggi" perché bisogna anche andare a vedere chi ha speso per costruire e manutenere le infrastrutture. Se un privato costruisce l'autostrada, è giusto che a lui vadano i pedaggi; ma siccome i diritti vanno di pari passo con i doveri, deve anche garantire la manutenzione e prendersi le responsabilità in caso di guai. Essendo infrastrutture strategiche, non è possibile parlare di libero mercato, ma lo Stato deve supervisionare ed imporre dei paletti (p.es. i profitti non devono superare un certo limite: o si reinvestono in manutenzione oppure, se la manutenzione è già ok, si riducono i pedaggi). E la partecipazione di capitali stranieri, o meglio, il loro potere decisionale, dev'essere limitato.

In ogni caso, quello che sta saltando fuori (vedasi le notizie di oggi) è quello che mi aspettavo: il monitoraggio c'era, le informazioni erano state condivise con lo Stato (il Ministero dei Trasporti), il problema era noto tanto che tra un mese sarebbero iniziati i lavori, ma ne è stata sottovalutata l'urgenza; al contempo c'era chi aveva invece capito tutto da anni, ma è stato considerato come l'ennesima Cassandra. Se l'infrastruttura fosse stata pubblica, l'incidente sarebbe successo lo stesso. Questo non vuol dire che Autostrade per l'Italia non debba essere sul banco degli imputati: il concessionario è responsabile dell'errore senza dubbio (poi eventualmente si rivarrà su terzi se non sono stati capaci di fare bene certe indagini). Ma è co-imputato lo Stato che non ha saputo supervisionare. Questo fa capire che nazionalizzare tutto non risolverebbe niente.

Che poi questo episodio venga usato come casus belli contro Autostrade per gli ormai noti intrallazzi con il PD, è un'altra questione, con giustificazioni di tipo diverso.

Anonimo ha detto...


http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2018/08/20/trump-chiama-conte-per-il-ponte-crollato_e363908e-7773-41e5-bba6-2b74b2e66496.html

Un romano. Per Genova ha detto...

Buon giorno

❤Un romano ha scritto questo per Genova: l'ho trovata sul web e mi è piaciuta!!

A te che te chiameno la Superba, ma sei pure fraggile come na regazzina,

A te che sai puzzà de piscio e de porto, e du secondi doppo profumi de basilico e de frittura,

A te e le tue mignotte in via de Francia alle 6 der pomeriggio e le signore che strilleno ar mercato de Camogli,

A te che che cor fango alla gola te sei riarzata e hai sputato in faccia alla disperazione,

A te e ai tuoi banchi de bianchetti e mille artri pesci a largo de Punta Chiappa,

A te e ar mare tuo così scuro e profonno, amante, padre e compagno de na vita,

A te che pe scucitte du sordi, se deve accenne un cero, ma com'è facile dattene 4,

A te che a ottobbre sfasci l'ombrelli e fracichi le mutanne,

A te che m'hai accolto, forastiero, come na madre, e me fai strigne er core e scrive ste parole,

Come n'amazzone a cavallo, lotta,
guerriera, e riarzete n'antra vorta più forte e bella de prima, che co la bellezza, forse, ce se po' guarì er monno intero.

Da un burino, A Genova

Anonimo ha detto...

Voi insistete sulla revoca della concessione senza attendere l’esito dell’inchiesta. Che cosa risponde a chi dice che così mettete fine allo Stato di diritto?
«Tra le varie corbellerie dette in questi giorni, questa le supera tutte. Noi abbiamo avviato una “procedura di legge”. Chi si è affrettato sui giornali a tutelare le ragioni economiche di Autostrade può stare tranquillo: quest’ultima avrà facoltà, nel corso della procedura, di replicare».
E chi parla di Stato di diritto?
«A coloro che invocano lo Stato di diritto dove si celano mere ragioni economiche non rispondo: siamo di fronte a una evidente ipocrisia. A coloro che invece pensano che l’unico obiettivo di una società sia distribuire dividendi ai propri azionisti, rispondo: siete rimasti indietro, una società deve farsi carico di una più complessa “responsabilità sociale”».
Ha detto: «Non possiamo attendere i tempi della giustizia penale». Lo ripeterebbe?
«Certo. Il governo si muoverà sempre nei binari del diritto. Esiste però anche il piano del diritto civile e amministrativo. Ed esiste la “Politica” con la “P” maiuscola. La tutela degli interessi dei cittadini è la nostra massima priorità e ricorreremo a tutti gli strumenti giuridici che l’ordinamento ci pone a disposizione per difenderlo».

Giuseppe Conte

irina ha detto...

"... e ricorreremo a tutti gli strumenti giuridici che l’ordinamento ci pone a disposizione per difenderlo»..."

Per quel pochissimo che so anche l'ordinamento giuridico è stato inquinato da tante leggi che di giusto non hanno neanche il titolo. Bisognerebbe riportare i codici alla essenzialità che il reale richiede. Bisognerebbe che la formazione morale degli avvocati fosse verificata contestualmente all'esame di stato e di quinquennio in quinquennio ri-verificata. La scomparsa dell'Azzeccagarbugli sarebbe sì, segno di grande progresso nazionale.

Aloisius ha detto...

Irina, non capisco questa critica severa alla moralita' degli avvocati in questa circostanza.
Non so se ce l'avevi con Conte, che e' anche avvocato, ma che nel caso specifico non ha parlato come tale e non mi sembra che meriti l'accusa di Azzeccagarbugli per aver detto che vuole difendere gli interessi agli italiani con ogni strumento giuridico.

Sono d'accordo sul fatto che andrebbe verificata la formazione morale degli avvocati, opera non facile, devoluta comunque al codice deontologico e alla conseguente responsabilità disciplinare, che arriva alla radiazione dall'Albo.

Ma tutte le professioni hanno un problema di verifica della moralità.
Medici, commercialisti, ingegneri, architetti, odontoiatri, o anche alti funzionari come i magistrati, deputati e senatori, non sono affatto cosi immacolati e senza pecore nere, anche se non esiste un'etichetta sprezzante come quella affibbiata dal Manzoni agli avvocati.

irina ha detto...

@Aloisius

Era mia intenzione sottolineare il fatto che, pur volendo attenersi alle leggi, oggi le leggi per prime sono corrotte, a dir poco arzigogolate, incomprensibili, ingannatrici e spesso poste in essere per rendere legale ciò che non lo è. E'chiaro che le leggi sono scritte da chi sa di giurisprudenza e chi sa di giurisprudenza è per lo più avvocato.

Non era mia intenzione criticare Conte ma, metterlo sull'avviso, se possibile da parte di una che non sa di legge, proprio perché il malessere della giurisprudenza è arrivato fino alla qualunque scrivente.

Hai perfettamente ragione nel sottolineare che tutte le professioni sono in caduta libera ma, cominciare la risalita dalla Legge, termine con cui si indicano anche i Libri Sacri, sarebbe uno stimolo potente per dare nuova vita alla nostra civiltà. Ricordando che quanto più la Giustizia è chiara ed essenziale, per contenuto e forma, tanto più e meglio si coniuga con la Grazia.