Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 18 agosto 2018

Sui social Islamici festeggiano la tragedia di Genova.

Cliccare sull'immagine per ingrandire
Leggo su Imola oggi:
“Gli islamici festeggiano sul profilo social di Al Jazeera il crollo del ponte a Genova: “È un segno di Allah. Il governo italiano impara a impedire la costruzione di moschee”. Da leggere attentamente. E chi ne ha voglia può andare tranquillamente sul sito di al-Jazeera channel: appena si è diffusa la notizia del crollo del ponte di Genova sono apparsi commenti disgustosi da parte dei telespettatori islamici”.
Non è pensabile che possano mai integrarsi. E dunque almeno non lasciamoci invadere. E non permettiamo che oltrepassino le nostre leggi!

17 commenti:

Anonimo ha detto...

In Svizzera oggi hanno rifiutato la cittadinanza a coppia musulmana residente ma che rifiuta di stringere la mano a persone del sesso opposto.
Per la commissione del comune di Losanna l'atteggiamento è incompatibile con leggi e costituzione svizzera.
Bagliori di civiltà!

Anonimo ha detto...

Non ti curare di loro, ma guarda e passa. Sono un branco di zotici inqualificabili.

Emanuele A. ha detto...

E intanto un imam sale all'ambone ai funerali delle vittime di Genova.
Il cardinal Bagnasco non ha niente da obbiettivare, naturalmente.
Funerali che dovrebbero essere cattolici, in suffragio delle vittime, trasformati in spettacoli aperti a tutti, dove non mancano gli applausi.
Ma alle anime delle vittime, al nostro destino eterno, alla morte improvvisa a cui dovremmo essere preparati e in grazia di Dio, non ci pensa più nessuno.

Silente ha detto...

Anonimo delle 11:05, no, non sono zotici di cui non curarsi, sono criminali portatori di una ideologia criminale, odiatori seriali che ci vogliono invadere perché ci odiano e, per loro stessa ammissione, ci invadono perché ci vogliono sottomettere. Da sempre: un bel libro che racconta, in modo divulgativo ma storicamente impeccabile, i rapporti tra islam e Cristianità è La guerra dei mille anni (in realtà di più) di Arrigo Petacco, edito da Utet. Mille anni! E' da mille anni che i musulmani ci attaccano, ci insidiano, ci massacrano (è appena trascorso l'anniversario del massacro di Otranto del 14 agosto 1480: più di 800 cristiani martirizzati perché si rifiutarono di convertirsi alla religione di Maometto) ci scacciano dalle nostre terre, ci impediscono di testimoniare la Vera Religione, ci martirizzano.
E' costoro sarebbero solo degli "zotici inqualificabili"? Anonimo delle 11:05, si rende conto di cosa ha scritto?
Silente

Anonimo ha detto...

https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13296417/vaticano-papa-francesco-ex-musulmani-convertiti-contro-pontefice-corano-allah-islam.html

Aloisius ha detto...

Bravo Silente, condivido in pieno e prendo nota del libro nella lista di quelli da leggere, anche se vado a rilento.
Ideologia costruita come religione, nulla di più pericoloso.
Inoltre, non dimentichiamolo, sulla base di una sottomissione totale delle donne, pretendono istituti contrari alla nostra legge, come la poligamia e la pedofilia, potendo addirittura sposare donne bambine come fece Maometto.

Nel mio piccolo ricordo ad Anonimo 11.05 gli effetti devastanti che ha avuto la politica di accoglienza e apertura nei confronti dell'islam, soprattutto in Svezia, oltre che in tutte le nazioni europee.
Usano le libertà che loro non concedono e hanno come alleati involontari proprio coloro che di loro non si curano guardando e passando, oppure coloro che li esaltano come portatori di civiltà a cui dovremmo anche essere debitori...!

Anonimo ha detto...

Impressionanti le immagini arrivate due giorni fa da Marmarita, in Siria. È un famoso villaggio cristiano vicino a Homs e che venne assaltato dall'Isis, che uccise e ferì molti cristiani. Ora per le strade ci sono queste ragazze cristiane che festeggiano la festa dell'Assunzione. Se avessero vinto i jihadisti, se i cristiani di Marmarita fossero caduti come è successo agli assiri nel Khabour, al loro posto ci sarebbero oggi burqa, frustate, crocifissioni e donne come animali in gabbia.
Giulio Meotti

Anonimo ha detto...

Che senso ha rispettare chi non rispetta noi? Che senso ha rispettare la loro cultura o presunta cultura quando essi disprezzano la nostra? (Oriana Fallaci)

Anonimo ha detto...

IL MARCIO STA AFFLUENDO COME DA UNA CLOACA INTASATA...

Pensioni, ultime notizie: dall'Inps oltre 400 milioni di euro in assegni sociali a lavoratori migranti

„L'Anac porta l'Inps alla Corte dei Conti“

Anonimo ha detto...

Il Sultano sottopose a Francesco D’Assisi un’altra questione:
“II vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vuol togliervi la tonaca,dunque voi cristiani non dovreste imbracciare armi e combattere i vostri nemici”;

rispose il beato Francesco:
“Mi sembra che voi non abbiate letto tutto il Vangelo. Il perdono di cui Cristo parla non è un perdono folle, cieco, incondizionato, ma un perdono meritato. Gesù infatti ha detto: “Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino e, rivoltandosi, vi sbranino”. Infatti il Signore ha voluto dirci che la misericordia va dispensata a tutti, anche a chi non la merita, ma che almeno sia capace di comprenderla e farne frutto, e non a chi è disposto ad errare con la stessa tenacia e convinzione di prima. Altrove, oltretutto, è detto: “Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo lontano da te”. E, con questo, Gesù ha voluto insegnarci che, se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino fosse a noi caro come la pupilla dell’occhio, dovremmo essere disposti ad allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tentasse di allontanarci dalla fede e dall’amore del nostro Dio. PROPRIO PER QUESTO, I CRISTIANI AGISCONO SECONDO MASSIMA GIUSTIZIA QUANDO VI COMBATTONO, perché voi avete invaso delle terre cristiane e conquistato Gerusalemme, progettate di invadere l’Europa intera, oltraggiate il Santo Sepolcro, distruggete chiese, uccidete tutti i cristiani che vi capitano tra le mani, bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla sua religione quanti uomini potete. Se invece voi voleste conoscere, confessare, adorare, o magari solo rispettare il Creatore e Redentore del mondo e lasciare in pace i cristiani, allora essi vi amerebbero come se stessi”.

Marisa ha detto...



Intervista a un ex islamico, ex combattente per la guerra santa, convertito al cristianesimo e perciò perseguitato:
http://www.arcsanmichele.com/index.php/apologetica/42-difesa-della-fede/11305-predicavo-la-violenza-dell-islam-poi-gesu-mi-parlo


http://www.arcsanmichele.com/index.php/apologetica/42-difesa-della-fede/11305-predicavo-la-violenza-dell-islam-poi-gesu-mi-parlo

Anonimo ha detto...

“Io non vado a rizzare tende alla Mecca. Io non vado a cantar Paternostri e Avemarie dinanzi alla tomba di Maometto. Io non vado a fare pipì sui marmi delle loro moschee, non vado a fare la cacca ai piedi dei loro minareti. Quando mi trovo nei loro paesi (cosa dalla quale non traggo mai diletto) non dimentico mai d’ essere un’ ospite e una straniera. Sto attenta a non offenderli con abiti o gesti o comportamenti che per noi sono normali e per loro inammissibili. Li tratto con doveroso rispetto, doverosa cortesia, mi scuso se per sbadatezza o ignoranza infrango qualche loro regola o superstizione. (…) noi italiani non siamo nelle condizioni degli americani: mosaico di gruppi etnici e religiosi, guazzabuglio di mille culture, nel medesimo tempo aperti ad ogni invasione e capaci di respingerla. Sto dicendoti che, proprio perché è definita da molti secoli e molto precisa, la nostra identità culturale non può sopportare un’ ondata migratoria composta da persone che in un modo o nell’ altro vogliono cambiare il nostro sistema di vita. I nostri valori. Sto dicendoti che da noi non c’ è posto per i muezzin, per i minareti, per i falsi astemi, per il loro fottuto Medioevo, per il loro fottuto chador. E se ci fosse, non glielo darei. Perché equivarrebbe a buttar via Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, il Rinascimento, il Risorgimento, la libertà che ci siamo bene o male conquistati, la nostra Patria. Significherebbe regalargli l’ Italia. E io l’ Italia non gliela regalo.”

da “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci

Anonimo ha detto...

http://m.ilgiornale.it/news/2018/08/20/lo-strano-gioco-della-guardia-costiera/1566363/

Italicus ha detto...

La zona di Padova attorno all'Hotel Abritto (ma il problema riguarda una infinità di zone in tutta Italia) è stata abbandonata dai padovani perchè con troppi immigrati, così ora case sfitte, locali abbandonati, svalutazione immobili a danno dei proprietari.Che i padovani siano razzisti?
O forse il nuovo sindaco non ha capito che il multiculturalismo non funziona?

Anonimo ha detto...

Semplicemente allucinante!

http://www.lintraprendente.it/2013/11/la-cgil-apre-uno-sportello-per-arruolare-lavoratori-a-tunisi/

Ecco la sensazionale idea del sindacato rosso per favorire l'occupazione, ma degli immigrati. Chissà cosa ne penseranno i precari e cassintegrati nostrani, messi in secondo piano rispetto ai colleghi africani
di Matteo Borghi
Cgil Africa «Per combattere le illegalità e favorire un’immigrazione consapevole, il patronato Inca insieme alla Flai Cgil oggi ha annunciato l’apertura (che avverrà domani mattina 26 novembre ndr) di uno sportello di orientamento e di informazione a Tunisi per i lavoratori del Nord Africa che vogliono venire in Italia per trovare un’occupazione».

irina ha detto...

Da non dimenticare che i sinistri, non essendo, sono grandi ripetitori, imitatori e delatori e combattono sul tempismo per arrivare prima dei ripetuti, degli imitati e dei delati, secondo quello che conviene loro sul momento, senza nessun principio di non contraddizione e senza alcun fine se non quello di imporsi sulla scena, con la determinazione di mantenerla nel tempo, per sempre.
Credo che bisogna inchiodarli, pacatamente, con il principio di non contraddizione, mettendo da parte tutto il viscerame, loro strumento principe, con il quale sono soliti sollevare le masse.

Anonimo ha detto...

"La nostra Genova, Zêna che in arabo significa la bella", l'intervento dell'imam Mohamed Nour Dachan ai funerali di Stato per le vittime del crollo del ponte Morandi [fonte: https://www.tpi.it/2018/08/18/preghiera-imam-musulmano-funerali-genova/ ] sembra insinuare che Genova abbia radici arabe (e di conseguenza gli arabi possano rivendicare diritti di appartenenza come gli ebrei con Israele).

Ma qual è la vera etimologia di "Genova"?
Il nome deriva dal Latino "ginocchio" [fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Genova ]

E qual è stato il rapporto che Genova ha avuto con gli arabi nella storia?
Nel 935 DC i Genovesi risposero alle incursioni dei saraceni inseguendoli sino ad un'isola posizionata a nord est della Sardegna e li sterminarono, ammonticchiando le carcasse a monito, tant'è che da quel dì l'isola prese il nome di Mortorio [fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Genova ]
Marco Vinci