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“Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti”. Chissà se anche gli occhi di Pasquale Di Marco luccicano di allegria ogni volta che si mettono a guardare il mare. C’è da scommetterci, perché questa storia ricorda molto Il Vecchio e il Mare. Protagonista un signore di 92 anni che ha lavorato per una vita nelle miniere del Belgio e che oggi vive le sue giornate seduto davanti al mare, da solo.
“Ogni giorno è un nuovo giorno”, e così Pasquale prende la sua auto e guida per 60 km, 30 all’andata e 30 al ritorno. Partenza da Poggio San Vittorino (Teramo), arrivo a Giulianova. Lì, prende la sua seggiola e si mette a guardare il mare. Pasquale ha incuriosito il giornalista Francesco Marcozzi che ha deciso di raccontare la sua storia. “Ringrazio Dio, che mi dà il questo potere di venire qua. E che mi tiene ancora la mente lucida”, ha detto l’anziano a Radio G Giulianova. La foto, bellissima, di Pasquale, è stata pubblicata sulla pagina Facebook “L’abruzzese fuori sede” e, inutile dirlo, ha ricevuto tantissimi like. “Guardò il mare e capì fino a che punto era solo, adesso. Ma vedeva i prismi nell’acqua scura profonda, e la lenza tesa in avanti e la strana ondulazione della bonaccia. Le nuvole ora si stavano formando sotto l’aliseo e guardando davanti a sé vide un branco di anatre selvatiche stagliarsi nel cielo sull’acqua, poi appannarsi, poi stagliarsi di nuovo; e capì che nessuno era mai solo sul mare”. - Fonte
3 commenti:
Che Dio ti mantenga ancora lunghi anni, carissimo Pasquale, e che tu possa godere sempre della splendida vista del mare, così bello a Giulianiva! Buona Pasqua nel Signore.
Caro signor Pasquale, nel fermo e certo convincimento che lei seduto sulla sua seggiola, in tacita ed estatica ammirazione del mare, è esempio glorioso di umanità, riceva i nostri auguri di Buona Pasqua di Risurrezione e sappia che, di tanto in tanto, in silenzio, con il pensiero, arriviamo anche noi a guardare il mare con lei. Con fraterno affetto,
I suoi vicini di seggiola.
È proprio in quanto vicina di seggiola che ho pubblicato questo articolo...
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