Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 11 aprile 2019

Ex dipendenti di una clinica transgender per minori hanno chiesto che sia posta fine alle sue procedure sperimentali.

Nella nostra traduzione da  LifeSiteNews un articolo di Dorothy Cummings McLean che riporta una intervista del Times di Londra a cinque esperti dimessisi dalla Tavistock Clinic, gestita dal Servizio Sanitario Nazionale per il trattamento dei minori che credono di essere “transgender”. L'intervista mette in luce la portata ingravescente dell'ecatombe psico-emotiva delle nuove generazioni. Un quadro allucinante, frutto della deriva etica in ambito ecclesiale e politico e, conseguentemente, anche sociale e antropologico.

Ex dipendenti di una clinica transgender per minori finanziata con fondi pubblici hanno chiesto che sia posta fine alle sue procedure sperimentali.
Nell’ambito degli principali articoli di oggi [8 aprile -ndT], il Times di Londra ha intervistato cinque esperti che si sono dimessi dalla Tavistock Clinic, gestito dal Servizio Sanitario Nazionale per il trattamento dei minori che credono di essere “transgender”. I cinque clinici sostengono all'unanimità che il Tavistock Centre, gestito dal Gender Identity Development Service (GIDS), ha approvato “interventi medici che cambiano la vita” a bambini e adolescenti “senza prove sufficienti dei suoi effetti a lungo termine”.
Secondo il Times, i professionisti medici hanno lasciato il Centro Tavistock a causa del modo in cui sono stati trattati i minori con dismorfie somatiche. Essi ritengono che alcuni minori sono stati erroneamente diagnosticati come “transgender” solo perché hanno vissuto attrazioni sessuali per lo stesso sesso.

Ognuno di questi medici era responsabile della determinazione di quali minori dovessero o non dovessero assumere ormoni bloccanti che ritardano la pubertà. Nella maggior parte dei casi, i minori a cui vengono somministrati i bloccanti della pubertà iniziano a prendere, all'età di 16 anni, “ormoni della transizione sessuale” i cui effetti sono “irreversibili”.

Il Times, che ha rispettato l'anonimato degli ex dipendenti di Tavistock, ha riferito che i minori venivano avviati alle terapie, che cambiano la vita, prima che la clinica avesse stabilito le cause della loro “confusione di genere”. L’autorevole giornale ha anche riportato che il GIDS, durante una revisione interna, ha espresso rammarico per il suo sistema di riferimento e per il modo in cui è stato ottenuto il consenso dei suoi clienti minorenni.

Nel frattempo, i cinque clinici hanno anche dichiarato di ritenere che gli enti di beneficenza transgender come Mermaids, gestito dall’attivista transgender Susie Green, facciano danni “promuovendo la transizione come un toccasana per adolescenti confusi”.

Il Times ha intervistato anche Carl Heneghan del Centre of Evidence-based Medicine dell’Università di Oxford.  Anche lui ha descritto le terapie transgender come sperimentali. Ha dichiarato: “Data la scarsità di prove, l’uso nel trattamento della disforia di genere di un farmaco off-label (cioè usato per curare una condizione per la quale non è stato ufficialmente approvato) significa in gran parte un esperimento dal vivo sui bambini non regolamentato”.

Today’s Times, il giornale dell’establishment britannico, ha dedicato alla controversia quattro articoli. Il nome del professor Henegan, apparso nelle pagine interne, questa volta è apparso sopra l’editoriale. Egli ha scritto: “Il pasticcio in cui ci siamo trovati col trattamento della disforia di genere nei bambini e negli adolescenti mette in evidenza tutto ciò che riguarda l’uso attuale e la valutazione di potenti farmaci in questo gruppo di età”.
Heneghan ha dato esempi di ormoni e farmaci usati dalle cosiddette cliniche di riassegnazione di genere, e ha dichiarato che “tutte le cliniche usano farmaci diversi e dosi diverse” ed ha aggiunto che “Ciò di per sé è preoccupante”.

Un altro articolo è focalizzato sull’influenza che gli attivisti transgender hanno sulle famiglie e sui medici. Anche se “Mermaids” e “Gendered Intelligence” negano di essere lobbisti, gli ex dipendenti di Tavistock li hanno accusati di sfruttare le famiglie e di effettuare attività di pressione sui medici.
“Mermaids dice sempre che è una questione di vita o di morte. ‘Preferiresti avere un ragazzo vivo o una ragazza morta?’ Questa narrazione è ovunque”, ha detto uno degli ex medici.

Caroline Farrow, la madre cattolica che ha sofferto mesi di abusi online a causa della sua critica del movimento transgender, ha detto a LifeSiteNews di essere soddisfatta dell’articolo del Times.
“Il Times ha rivelato ciò che centinaia di migliaia di donne dicono da molto tempo”, ha detto. “I bambini sono indirizzati verso una vita costellata di interventi medici” e ha aggiunto che la versione del Times “ha aperto una finestra” sulla necessità di salvaguardare i bambini vulnerabili dagli adulti che sono disposti a dare loro bloccanti della pubertà e ormoni sessuali per la transizione, dichiarando che “Ora ci deve essere un’inchiesta pubblica su come questi gruppi (di attivisti transgender) sono riusciti a ottenere così tanta influenza”.
Tuttavia Farrow non canta ancora vittoria. Ha detto a LifeSiteNews che ogni bambino o adolescente che ha subito una “transizione di genere” è stato “reso sterile” e derubato della sana vita sessuale che avrebbe potuto avere da adulto. Per ogni bambino, che ora dipenderà dall’intervento medico per tutta la vita, c’è una “tragedia individuale”, ha sottolineato aggiungendo: “Penso che tra vent'anni ci saranno vertenze legali”.

Il numero di bambini e adolescenti britannici che chiedono aiuto per questioni di identità di genere nei GIDS è salito alle stelle in meno di un decennio. Secondo il Times, nel 2010 ci sono stati 94 pazienti. Il Sistema Sanitario Nazionale ha riferito che nel 2017/2018 erano saliti a 2.519. L’ente sanitario pubblico dice anche che questo rappresenta un aumento del 25% rispetto al 2016/2017, quando erano 2.016.
Le ragazze adolescenti in particolare sono a rischio di essere indirizzate ai GIDS. L’NHS ha riferito che nel 2017/2018, più della metà (1.806) erano femmine biologiche (o, in lingua NHS “giovani a cui è stata assegnato il sesso di femmina alla nascita (AFAB)”). I maschi biologici 713. “Questo perpetua la tendenza ad un aumento del numero di pazienti inviati agli specialisti AFAB (sic) in proporzione”, ha osservato il SSN.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

17 commenti:

Anonimo ha detto...

https://www.truenumbers.it/cambiare-sesso-regno-unito/

Anonimo ha detto...

I dati (dell'ingravescenza del fenomeno) non sembrano turbare affatto il premier Theresa May, dichiaratasi più che mai «intenzionata a sradicare il bullismo omofobo e transfobico». «Abbiamo elaborato piani per riformare la legge sul riconoscimento di genere, snellire e demedicalizzare il processo per cambiare sesso, perché essere trans non è una malattia e non dovrebbe essere trattata come tale», ha aggiunto la May.

Ben più critico il commento dell’ex consigliere del Dipartimento per l’Istruzione, Chris McGovern, che ha dichiarato al Telegraph: «Le persone si stanno costruendo una carriera nell’incoraggiare i bambini a mettere in discussione l’identità di genere, in un’età in cui i bambini hanno bisogno di essere lasciati bambini. Quando gli insegnanti sollevano questi problemi, i bambini possono diventare confusi o infelici, traumatizzati dal gender».

Dall’altra parte dell’oceano, la tendenza non è troppo diversa. Secondo un sondaggio dei primi mesi del 2017, negli Usa, gli adolescenti dai 13 ai 17 anni che si identificano come transgender sarebbero stimati sui 149.750, quindi lo 0,7% di quella fascia d’età.

Anonimo ha detto...

Sembra che Benedetto XVI abbia rilasciato un documento nel quale parla di collasso spirituale del clero odierno come causa delle nefandezze dottrinali e morali e lo fa iniziare nel 1968.
Ottimo. Ne saremmo sommamente lieti che si ammettesse la realtà, almeno in parte.
Se così fosse (si attende conferma concreta e ci auguriamo che arrivi), mi permetto di esprimere la speranza che sia indicato anche il ricordo di cosa era accaduto tra i sei e i tre anni prima del Sessantotto.
Non esattamente un particolare trascurabile. (MV)

Rai news ha detto...

JOSEPH RATZINGER: "COLLASSO MORALE DELLA CHIESA DOPO LA RIVOLUZIONE DEL '68"Il papa emerito Benedetto XVI ha deciso di pubblicare lo scritto, in 18 pagine, sul periodico tedesco Klerusblatt dopo "contatti" con il segretario di stato, Pietro Parolin, e con lo stesso Papa Francesco
11 aprile 2019

Negli anni '80 del novecento, sulla pedofilia "dovevano essere garantiti soprattutto i diritti degli accusati. E questo fino al punto di escludere di fatto una condanna. Il loro diritto alla difesa venne talmente esteso che le condanne divennero quasi impossibili". È l' 'atto di accusa' contro il "garantismo" nella Chiesa da parte del papa emerito Benedetto XVI nel documento 'Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali', di cui da' notizia il Corriere della sera.

Ratzinger ha deciso di pubblicare lo scritto, in 18 pagine, sul periodico tedesco Klerusblatt dopo "contatti" con il segretario di stato, Pietro Parolin, e con lo stesso Papa Francesco.

"Collasso morale"
Benedetto parla di un "collasso morale", che fa risalire alla "fisionomia della rivoluzione del 1968": "mi sono sempre chiesto come in questa situazione i giovani potessero andare verso il sacerdozio e accettarlo con tutte le sue conseguenze. Il diffuso collasso delle vocazioni sacerdotali in quegli anni e l'enorme numero di dimissioni dallo stato ecclesiastico furono una conseguenza di tutti questi processi".

Fu nello stesso periodo, a suo avviso, che comincio' "un collasso della teologia morale cattolica che ha reso inerme la Chiesa di fronte a questi processi della societa'". si tratta di un processo proseguito negli anni '70 e '80, quando la pedofilia è diventata "una questione scottante".

E "la Santa Sede sapeva di questi problemi", sebbene non in dettaglio. Il papa emerito spiega che Giovanni Paolo II operò per arginare quella che ha ritenuto una deriva pericolosa. Conclude ringraziando il suo successore, Francesco, "per tutto quello che fa".

mic ha detto...

Quando rilasciasse un documento in cui rivonosce le responsabilità del Concilio Vaticano II, allora sì, sarebbe un evento....
Interessante comunque che scriva, anche se non manca la sviolinata finale al suo successore.

mic ha detto...

Ricordo che è stato lui a porre fine allo scandalo Maciel, ostinatamente coperto da Sodano all'epoca di Giovanni Paolo II, non appena salito al soglio.
A lui si devono provvedimenti severi e l'inchiesta dei tre saggi i cui esiti gli sono stati consegnati alla vigilia delle sue dimissioni e che ha messo nelle mani del successore al momento delle consegne... Dopodiché non se ne è saputo più nulla...

mic ha detto...

Il "collasso morale" non viene fuori da sé. L'etica nasce dalla dottrina e dunque dalla fede. Snaturata la dottrina (cavallo di Troia concilio "pastorale"), il resto è conseguenza.

mic ha detto...

Però è incredibile quanto i sofismi siano diffusi: da un lato si ammette la tragedia degli anni '60, dall'altro non si riconoscono gli effetti del Vaticano II (vedi ad esempio espressioni come: "ermeneutica della continuità", "chiarimenti su alcunti punti del concilio", "completa applicazione del concilio", etc ).
Cecità, atteggiamento schizofrenico o connivenza?
È da qui che prende vigore la deriva morale che, partendo dalla Chiesa in dialogo col mondo e non più mater et magistra, ha pervaso la politica e quindi la società e l'antropologia con gli esiti di cui anche all'articolo proposto.

fabrizio giudici ha detto...

Prima di commentare il testo dell'"emerito", aspetterei la traduzione in italiano dell'originale pubblicato in tedesco. Ho l'impressione che possa essere una discreta bomba su questo pontificato (convenevoli formali a parte), cosa che ovviamente verrebbe mimetizzata da Corriere, RAI, eccetera.

Essere arrivati a puntare il dito sugli anni '60 è un gran passo in avanti, anche se non ancora quello definitivo. Non solo: visto che ho l'impressione che dica, per così dire in contemporanea, le stesse cose che Sarah sta denunciando con il suo ultimo libro, penso anche che sia una cospicua tirata "elettorale", in prospettiva del prossimo conclave, per il prelato nero.

Ma, ripeto, bisogna che mettiamo le mani sull'originale.

mic ha detto...

https://www.acistampa.com/story/la-chiesa-e-lo-scandalo-degli-abusi-sessuali-testo-integrale-11148
Di Benedetto XVI, Papa emerito

CITTÀ DEL VATICANO , 11 aprile, 2019 / 8:30 AM (ACI Stampa).- 

Il testo integrale delle note di Benedetto XVI

***********

Dal 21 al 24 febbraio 2019, su invito di Papa Francesco, si sono riuniti in Vaticano i presidenti di tutte le conferenze episcopali del mondo per riflettere insieme sulla crisi della fede e della Chiesa avvertita in tutto il mondo a seguito della diffusione delle sconvolgenti notizie di abusi commessi da chierici su minori. La mole e la gravità delle informazioni su tali episodi hanno profondamente scosso sacerdoti e laici e in non pochi di loro hanno determinato la messa in discussione della fede della Chiesa come tale. Si doveva dare un segnale forte e si doveva provare a ripartire per rendere di nuovo credibile la Chiesa come luce delle genti e come forza che aiuta nella lotta contro le potenze distruttrici.

Avendo io stesso operato, al momento del deflagrare pubblico della crisi e durante il suo progressivo sviluppo, in posizione di responsabilità come pastore nella Chiesa, non potevo non chiedermi – pur non avendo più da Emerito alcuna diretta responsabilità – come, a partire da uno sguardo retrospettivo, potessi contribuire a questa ripresa. E così, nel lasso di tempo che va dall’annuncio dell’incontro dei presidenti delle conferenze episcopali al suo vero e proprio inizio, ho messo insieme degli appunti con i quali fornire qualche indicazione che potesse essere di aiuto in questo momento difficile. A seguito di contatti con il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e con lo stesso Santo Padre, ritengo giusto pubblicare su “Klerusblatt” il testo così concepito.
[...]
 

Anonimo ha detto...

...Cecità, atteggiamento schizofrenico o connivenza?

MALA/FEDE

fabrizio giudici ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
irina ha detto...

Riguardo alle 'novità morali' del '68:

San Pier Damiani o Pier di Damiano o Pietro Damiani (Ravenna, 1007 – Faenza, 21 febbraio 1072[1]) è stato un teologo, vescovo e cardinale italiano della Chiesa cattolica che lo venera come santo, proclamato dottore della Chiesa nel 1828.

Fu grande riformatore e moralizzatore della Chiesa del suo tempo, autore di importanti scritti liturgici, teologici e morali. Fu uno dei migliori latinisti del suo tempo[2]. Diceva di considerarsi Petrus ultimus monachorum servus (Pietro, ultimo servo dei monaci).

Tra le sue opere 'qui' si ricorda:

Liber Gomorrhianus (contro la sodomia, soprattutto nel clero, scritto nella seconda metà del 1049, dopo il concilio di Reims)

Fonte: Wikipedia.

fabrizio giudici ha detto...

(mancava un pezzo)

Finita la prima lettura. Già l'impressione è totalmente diversa da quella avuta sul Corriere:

+ Ratzinger non cita solo il '68, ma tutto il periodo tra gli anni '60 e '80, CVII incluso. Certo che non lo critica in sé, ma ne critica gli effetti nefasti che ha sempre indicato come il post-concilio, tuttavia è un punto molto importante, visto che lo lega ad una "crisi di fede".

Indipendentemente da questo sviluppo, nello stesso periodo si è verificato un collasso della teologia morale cattolica che ha reso inerme la Chiesa di fronte a quei processi nella società.

D'altronde non mi attendo che Ratzinger, che visse quegli anni come anni eroici della giovinezza, vada oltre. Ci vorrà una nuova generazione di vescovi e di papi che hanno vissuto solo i disastri di quello che è arrivato per formulare una critica completa. Tuttavia, questo legame mi pare molto importante.

+ Per quanto riguarda Papa Francesco, in diciotto pagine è menzionato solo due volte: di sfuggita su un percorso di riforma, e nelle tre righe conclusive, puramente cerimoniali.

+ Ratzinger punta anche il riflettore sull'Eucarestia, maltrattata e distribuita impropriamente, e anche questo è un punto importante.

Anonimo ha detto...

OT http://www.marcelloveneziani.com/antologia/il-culto-della-sincerita-non-ci-libera-dall-errore/

fabrizio giudici ha detto...

Pochi mesi fa il card. Brandmueller scrisse cose molto simili, pur molto in sintesi e in modo informale:

magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/11/05/gomorra-nel-secolo-xxi-l%E2%80%99appello-di-un-cardinale-e-storico-della-chiesa/

I giudizi del cardinale su certi teologi, come Franz Böckle, furono anche molto più netti.

fabrizio giudici ha detto...

EWTN stasera diffonderà un'analisi in esclusiva del documento di Ratzinger da parte del card. Mueller:

A must-see World Over TONIGHT. Benedict XVI drops a major letter on the sex abuse crisis. We have exclusive analysis from CARD. GERHARD MUELLER and the PAPAL POSSE, @GeraldMurray8 and @RobertSRoyal. @EWTN 8pm E.