Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 2 aprile 2019

Dal terrorismo islamista al terrorismo intellettuale. I due flagelli che minacciano le democrazie occidentali

Il terrorismo visto dall'Italia.  In occasione dell'uscita del suo libro "Sbirri, maledetti eroi. Sorie di coraggio delle forze dell'ordine" pubblicato nelle Edizioni "paesi", Alexandre Del Valle intervista Stefano Piazza sulla situazione italiana in tema di terrorismo
Da mesi l'Italia non è solo un laboratorio di populismo e una nuova forma di governo anti-sistema destra-sinistra, incarnata dalla strana alleanza della Lega di Matteo Salvini e del Movimento a 5 stelle di Luigi di Maio, ma anche un paese con una grande esperienza sui fenomeni terroristici e sulla sicurezza pubblica che potrebbe essere d'ispirazione per altri. Ricordiamo, tuttavia, che tra le principali democrazie occidentali, l'Italia rimane il paese, l'unico paese, a non aver (ancora) subito attacchi terroristici islamici. Il «Bel Paese» ha sicuramente conosciuto gli «anni di piombo», ma lungi dal renderlo più vulnerabile, questa «esperienza» traumatica di terrorismo di estrema sinistra unita alla lotta contro la mafia ha permesso alla polizia per acquisire un'esperienza di intelligence unica in tema di sicurezza interna, di lotta al terrorismo e anti-sovversione. Alexandre del Valle affronta queste questioni con uno dei migliori esperti italo-svizzeri sulla sicurezza e sulle reti islamo-terroriste in Europa: Stefano Piazza, incontrato a margine di un simposio sulla sicurezza organizzato nell'Italia settentrionale in occasione dell'uscita del suo ultimo lavoro, con prefazione del ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini: Sbirri, Maledetti, Eroi (Edizioni Paesi).

Alexandre del Valle: Stefano Piazza, lei lavora nella sicurezza, ha appena pubblicato un'opera con prefazione di Matteo Salvini che conosce bene, pensa innanzitutto che quest'ultimo sia consapevole dei rischi del terrorismo a livello europeo e si dia i mezzi per combattere questo flagello in Italia con armi adeguate?

Stefano Piazza: Penso che il Ministro degli Interni della Repubblica Italiana, Matteo Salvini, è uno dei leader politici più lucidi e più pragmatici d'Europa in tema di terrorismo e immigrazione. Salvini è molto criticato dai suoi avversari politici, ma il decreto sicurezza (appena passato) sulla lotta al terrorismo contiene importanti misure efficaci, come ad esempio la revoca della cittadinanza italiana e l'espulsione nel paese di origine per coloro che minacciano la sicurezza dello stato. Osservo anche un «doppio standard»: quando proponiamo questo tipo di misura in Germania, in Belgio o in Olanda, va bene, ma quando Salvini lo difende, allora è un «fascista». Il che ovviamente è assurdo. Ma non è tutto, Matteo Salvini è stato persino criticato perché durante la sua visita in Israele, ha parlato di Hezbollah come di un «gruppo terrorista». Ovviamente, in Europa, non è più possibile chiamare gatto un gatto!

Deplora nel suo libro la «cultura anti-polizia» in Italia e sembra conoscere bene anche la Francia. Si tratta di un fenomeno europeo. Ne ha numeri ed esempi?

A mio parere, esiste un vero «partito transnazionale anti-polizia» che opera in tutta Europa. È basato su un'ideologia spesso nata nelle cerchie di estrema sinistra che descrive l'agente in divisa e il rappresentante dello stato come il nemico da combattere con tutte le sue forze. Questa ideologia trova un certo consenso nel mondo antagonista e anarchico-insurrezionalista, secondo il quale è molto utile traformare gli agenti in colpevoli ... Questo fenomeno colpisce tutta l'Europa e persino i paesi meno sospetti come la Svizzera, il mio paese (Piazza è svizzero-italiano). È sufficiente ricordare che su 774 casi di questo tipo di aggressioni nel 2000, siamo passati a quasi 3000 nel 2011, 3102 nel 2017 e 3200 nel 2018! Mi chiederà quindi giustamente: ma cosa fa la politica? Niente, semplicemente! Non agisce. Si aspetta che ci sia qualche vittima....

Esiste un rischio maggiore di terrorismo in Italia e quale pensa sia il prossimo bersaglio in Europa o nel Paese europeo più vulnerabile?

Finora, l'Italia è riuscita a evitare gli attacchi grazie al sistema di sicurezza dello stato, molto efficiente nel settore del terrorismo. Questi risultati non sono frutto del caso; i massacri della mafia, del terrorismo di destra e di sinistra che, per anni, hanno insanguinato l'Italia e ucciso dozzine di funzionari statali, hanno contribuito a perfezionare un metodo legislativo e investigativo che ora è usato nella lotta contro il terrorismo. Ma l'Italia non è protetta dal terrorismo islamico, anzi, dal 2015 ad oggi, 384 persone sono state espulse per «ragioni di sicurezza pubblica»; e dal primo gennaio ad oggi, 21 persone sono già state respinte dai confini italiani.

Credo inoltre che la Germania sia tra i paesi più esposti al pericolo di attentati, un paese in cui l'estremismo salafista continua a crescere. Questi i numeri: da 3.800 estremisti salafiti nel 2011, siamo arrivati a quasi 12.000 nel 2018, per non parlare dell'estremismo islamico turco, ad esempio, che non è certamente meno pericoloso. In Germania certamente vengono sventati molti attacchi (anche con armi chimiche) e operazioni antiterrorismo, ma è impossibile pensare che 30 anni di insensata politica sull'immigrazione e la mancanza di controllo delle cerchie islamiche possano trovare soluzione in pochi mesi. A mio avviso, l'ultimo grave colpo alla sicurezza tedesca è stato quello dgli 1,5 milioni di rifugiati accolti nel Paese durante la crisi siriana. I predicatori salafiti entrano nei centri di accoglienza dove fanno proselitismo, ma queste sono cose che si preferisce ignorare. Lo stesso vale in alcune parti di Berlino, per esempio, dove è in vigore la Sharia (legge islamica) ad opera degli immigrati ceceni ... In realtà, il senso di colpa per ciò che è accaduto durante la seconda guerra mondiale, nonostante tutti gli sforzi fatti dalla Germania per voltare pagina dopo gli orrori commessi, continua a pesare sulla coscienza nazionale. E gli estremisti sanno sempre molto bene come trasformare l'opinione pubblica a loro favore approfittando di questa cattiva coscienza ...

Perché non si parla mai del Nord Europa, che lei descrive come paesi in piena disintegrazione multiculturalista divorata dall'islamismo radicale? 

Perché significherebbe ammettere la sconfitta del multiculturalismo spinto al culmine e soprattutto che non dobbiamo dirlo! Stiamo parlando di paesi che si auto-disintegrano sotto la pressione del politicamente corretto e dell'Islam, che è sempre alla ricerca di spazi. È un vero e proprio suicidio collettivo ed è sufficiente soggiornarvi come faccio regolarmente per i miei sondaggi per vedere di persona come è cambiato il panorama in Scandinavia. Questi paesi del nord sono ora pieni di quartieri in cui la polizia non può più penetrare; in Svezia, moschee e minareti crescono come funghi, e lo stesso vale per la Danimarca, la Norvegia e persino per la Finlandia. Il numero di combattenti stranieri molto spesso convertiti all'Islam e partiti da questi paesi per il « Siraq » (Iraq / Siria), è impressionante: dalla sola Svezia ne sono partiti 300 e circa 120 sono tornati, un centinaio dalla Norvegia, 80 dalla Finlandia e 180 dalla Danimarca. Infine, un altro esempio: pochi giorni fa in Norvegia, il rapper iraniano con passaporto norvegese, Kaveh Kholardi, che, durante una performance lo scorso giugno a Oslo si è rivolto al pubblico gridando «fottuti ebrei», è stato assolto da un giudice di Oslo «perché il suo atteggiamento non è da etichettare antisemita, ma una critica legittima delle politiche dello Stato di Israele»!
Alla fine tutto ciò era ed è voluto dai partiti di sinistra (socialisti e verdi) che hanno governato per decenni e permesso ai Fratelli Musulmani di occupare importanti ruoli politici e sociali. È una vera dissoluzione, e coloro che non lo ammettono mentono.

Qual è il ruolo dei Fratelli Musulmani in questo contesto e come affronta la questione dell'ibridazione tra terrorismo islamista e criminalità organizzata?

La forza dei Fratelli Musulmani è presentarsi con maniere gentili e termini accettabili - parlando di «rispetto, tolleranza e diritti umani» - anche se il loro vero volto è, al contrario, quello dell'intolleranza, dell'antisemitismo e del disprezzo per le donne e per la diversità. Questo è il vero volto dell'Islam politico, sempre in accanita ricerca di legittimità e spazio nella società. La sinistra europea e molti politici che definirei «molli» li considerano interlocutori credibili, ma in realtà difendono lupi travestiti da agnelli. Pensi ad esempio a Tariq Ramadan, che è stato a lungo consigliere dei leader europei, o a Tony Blair, che è stato raccomandato dall'inviato in Europa di Yūsuf al-Qaraḍāwī, Direttore del Consiglio europeo per la Fatwa e la ricerca. Non penso che si sia bisogno di aggiungere altro. In materia dell'ibridazione islamismo / delinquenza, come lei dice, l'Europa è particolarmente messa di fronte al problema delle bande criminali di trafficanti di droga, di esseri umani e di armi, in combutta con gruppi islamici radicali. Pensiamo alla Germania, alla Francia, al Belgio, ai Paesi Bassi, alla Gran Bretagna, dove l'Islam radicale e il crimine si sono talvolta fusi o convergono sulla base del traffico e dell'acquisto di armi. E che dire dei criminali che entrano in prigione come semplici criminali e che escono come feroci animali radicalizzati?

Può parlarci delle reti islamiste turche e di come Ankara ed Erdogan controllano i turchi d'Europa e i musulmani al fine di strumentalizzarli perché non si integrino?

Il regime di Ankara e il partito AKP turco controllano, attraverso la Presidenza degli Affari Religiosi (Diyanet Isleri Başkanlığı), tutte le attività dell'Islam turco in Europa, nettamente antisemita e contro ogni integrazione dei cittadini turchi, ai quali viene costantemente ricordato che devono rimanere separati dal resto della società.
Lo fanno attraverso gli imam inviati dal governo turco nelle moschee, ma questi religiosi sono contemporaneamente agenti MIT (Millî İstihbarat Teşkilâtı), vale a dire i servizi di intelligence turchi... In Germania in Svizzera e Austria, si registrano numerosi casi di gravi intimidazioni nei confronti di cittadini turchi che hanno partecipato, ad esempio, ad eventi in cui si discuteva del genocidio armeno. Gli uomini del MIT fanno la stessa cosa nelle università e ovunque si discutano argomenti che non soddisfano il «Sultano di Ankara». La DITIB (Türkisch-Islamischen Union der Anstalt für Religion), una sorta dell'Ufficio affari religiosi turco operante in Europa e guidato da Ankara, che controlla più di 900 moschee solo in Germania, in realtà agisce come il braccio armato di Erdogan in Europa. Lo stesso accade in Austria con l'Unione turca-islamica Atib, che conta 60 associazioni, 60 imam e 100.000 membri in Austria, Paesi Bassi, Belgio e, naturalmente, anche in Francia. Un altro braccio armato del regime di Ankara è Millî Görüş associazione islamica (Punto di vista nazionale in turco), fondata nel 1970 da Necmettin Erbakan, il mentore politico di Recep Tayyip Erdogan. Il Milli Görüş ha circa 87.000 membri in Europa, ma i suoi sostenitori sono molto più numerosi, almeno 500.000. Il movimento controlla 514 moschee, 313 sale di preghiera e diverse scuole islamiche in Europa. Solo in Germania, circa 70.000 bambini studiano i testi del Corano durante le lezioni impartite dagli insegnanti di questa organizzazione, che, in questo paese in particolare, è in costante aumento. Sempre in Germania, almeno 20 000 giovani di origine turca trascorrono le loro vacanze estive nei campi della filiale tedesca di Milli Görüş del IGMG (Islamische Gemeinde Milli Görüs). Ogni partecipante paga un totale di 350 euro per alloggio, pasti ed escursioni, il resto è a carico dell'organizzazione. L'IGMG organizza inoltre importanti eventi come «giornate porte-aperte» nelle moschee o concorsi relativi al Corano.

Anche in Francia il movimento mira ad espandersi, ed è per questo che ogni anno apre nuove moschee, ripristina quelle per cui occorre, organizza iniziative in collaborazione con i Fratelli Musulmani, movimento con il quale presenta forti affinità storiche. Oltre che a Strasburgo e in Alsazia, l'organizzazione Milli Görüş è presente anche a Haguenau, Metz, Neufchâteau, Morhange, Saint-Avold, Saverne Niederhaslach. L'obiettivo è partire da questa regione per riprodurre in Francia i numeri ottenuti in Germania, tenere a bada la «concorrenza» dell'Arabia Saudita e del Qatar e, in futuro, di istituire nuovi paesi dove la presenza di cittadini turchi è già numerosa: Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Danimarca, Svezia, Norvegia, Belgio, Svizzera e, ovviamente, in Italia. Ma tutto ciò non è sufficiente per il Diyanet e i suoi maestri di Ankara: il loro prossimo passo è riuscire a far eleggere il maggior numero di cittadini turchi nelle istituzioni europee per diffondere su scala ancora più grande la «parola dell' AKP sul Vecchio Continente». Penso che tutto ciò non possa che spaventarci.

Ci parli infine del fallito attentato di Milano, che per poco non è costato la vita a 50 bambini in ostaggio, commesso da un «terrorista immigrationista» il naturalizzato italiano franco-senegalese Ousseynou Sy, riuscito a diventare autista di scuolabus nonostante le condanne per pedofilia e precedenti penali, che ha rapito i bambini e stava per bruciarli vivi in ​​nome dei «migranti» morti nel Mediterraneo ... è vero che i media e la sinistra di Oltr'Alpe ha presentato in modo indulgente questo terrorista pro-migranti col pretesto che la sua causa era «umanitaria»? Una nuova forma di «terrorismo umanitario-immigrazionista» è dunque emersa con Sy?

Prima di tutto, dobbiamo ringraziare i carabinieri italiani per il lavoro svolto in condizioni particolarmente difficili. Inoltre, non so se possa nascere un nuovo tipo di terrorismo «immigrazionista», ma una cosa è certa: chi può garantirci che altri non faranno la stessa cosa di Ousseynou Sy «per spirito di emulazione»? Per quanto riguarda i media italiani, hanno reagito schizofrenicamente a questo caso. C'è chi ha raccontato i fatti nel senso che: un cittadino italiano di origine senegalese, con precedenti penali per abuso sessuale di minori e guida sotto l'influenza dell'alcool ma diventato autista, ha preso in ostaggio uno scuolabus e ha minacciato di bruciarlo cospargendo di benzina l'autobus con a bordo i 51 bambini e i loro insegnanti. Poi ci sono quelli che hanno parlato di «incidente stradale» senza mensionare i fatti, o che hanno evitato di riportare ciò che ha detto Ousseynou Sy. In effetti  l'autista senegalese che ha rapito 51 ragazzi minacciando di ucciderli dando fuoco al veicolo, ha dichiaraato di voler fare un «gesto clamoroso per denunciare la morte dei migranti in mare »... Il dibattito intorno a questo fatto è davvero insostenibile perché, invece di accusare il  «terrorista umanitario senegalese e revocargli immediatamente la nazionalità italiana», gli ambienti immigrazionisti hanno strumentalizzato gli interventi risolutivi di due ragazzi (estracomunitari) che hanno allertato i Carabinieri per rimettere sul tappeto la questione dello «IUS SOLI» e fare in primo luogo propaganda in televisione in prima serata contro Matteo Salvini. Si tratta di una sorta di isteria collettiva. Penso che chi vuole combattere Matteo Salvini dovrebbe farlo con le armi della politica, con idee e programmi e non demonizzandolo come è stato fatto per anni contro Silvio Berlusconi. - Fonte
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

41 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/chiama-maschio-un-maschio-55000-di-multa
2 registri : da un lato il Registro del Creatore , dall'altro il registro del percettore (planetario).

Anonimo ha detto...

Patriarca Siriano rivela: “I migranti vengono per distruggervi”

“Molti di coloro che sono emigrati erano dei terroristi. Vogliono distruggere: non solo la Siria, ma anche l’Europa”. Parola di Gregorio III, nato Loufti Laham, il patriarca della chiesa cattolico greco-melchita siriana. Il cugino del Patriarca è stato impiccato dai ‘ribelli moderati’ finanziati da Usa e Ue davanti casa, a nove chilometri da Damasco.

Parlando della Siria e di Assad, non si nasconde: “Non siamo una democrazia, ma nemmeno la peggiore delle tirannie. A parte Israele e Libano, la Siria è il solo regime arabo che rispetta la libertà religiosa”.

“A causa di questa guerra – spiega parlando di quelli che in Occidente vengono definito profughi – in cui sono emersi quelli dell’Isis e i takfiri, molta gente ha lasciato il Paese. Molti di coloro che sono emigrati erano dei terroristi. Vogliono distruggere: non solo la Siria, ma anche l’Europa.

Anonimo ha detto...

Purtroppo l'orgoglio e la mancanza di onestà impedisce a tanti politici,giudici ,religiosi e giornalisti di riconoscere che la loro analisi dell'immigrazione porta semplicemente al collasso della nostra società.Eppure dovrebbe essere evidente a tutti che per mille motivi ,anche volendo, non siamo in grado di ricevere ed integrare le centinaia di migliaia di giovani africani ,senza un mestiere e senza risorse ,che vorrebbero venire a vivere in Italia. Non siamo neanche in grado di rimandare in Africa quelli che sono venuti in Italia illegalmente perché i loro paesi di origine semplicemente non li rivogliono indietro. Alcuni politici e religiosi arrivano a dire che costoro sarebbero delle risorse che in avvenire contribuiranno a pagare le pensioni a noi italiani .Per far questo non si capisce quale attività dovrebbero svolgere visto che in Italia non c'è lavoro neanche per gli italiani.Intanto decine di migliaia di giovani africani vivono chiedendo l'elemosina ,spacciando o prostituendosi.

Anonimo ha detto...

Un manipolo di stranieri ha preso d'assalto e occupato abusivamente quattro appartamenti di un palazzo a Lido Tre Archi, a Fermo. I residenti hanno dovuto fronteggiare una decina di uomini – tutti africani – intenzionati a sfondare le loro porte per prendere possesso delle abitazioni. Nel condominio, non nuovo a episodi del genere, è scattato il panico.
http://m.ilgiornale.it/news/2019/03/29/banda-di-extracomunitari-assalta-e-occupa-palazzo-15enne-se-li-trova-i/1670900/

irina ha detto...

La condizione dell'Italia è disastrosa sotto ogni aspetto; non esiste ambito che non sia stato e non sia tuttora attaccato dalla dissoluzione programmata altrove, forse molto prima che cantassimo evviva per la morte di tutte le ideologie. L'ultima di ieri riguarda i 'matrimoni omosessuali' all'interno delle forze armate!!! Le risorse avanzano, l'economia continua ad essere guidata dall'esterno, la disoccupazione procede trionfante,la classe intellettuale prostituita, il clero nello sbando religioso morale e mentale. Il male ormai è penetrato in ogni individuo attraverso doppiezza, ipocrisia, mendacità, follia, guidando ognuno con ostinazione ad ignorare il reale e se preso in considerazione è solo per forgiarlo secondo la sua mente distorta ed alterata. Ed in ogni campo mancano guide degne di tale compito.

Japhet ha detto...

http://m.ilgiornale.it/news/2019/04/02/milano-gli-arabi-padroni-della-piazza-gli-italiani-sono-prigionieri/1672500/

Anonimo ha detto...

OT In questa intervista di oggi a Libero, Giorgia Meloni spiega perché chi vuole liberarsi politicamente del Movimento 5 Stelle dovrebbe votare alle elezioni europee il partito di cui e' fondatrice e presidente, cioe' Fratelli d'Italia

https://www.giorgiameloni.it/2019/04/01/giorgia-meloni-a-libero-quotidiano-chi-vuole-liberarsi-del-m5s-alle-europee-deve-votare-fdi/

Anonimo ha detto...

"Queste presunte ‘femministe’ parlano tanto di diritti, guarda caso dimenticando sempre il vero pericolo, l’estremismo islamico, quello per il quale la donna vale meno di zero. Secondo voi perché?" ha osservato Salvini sui social.

Corriere.it ha detto...

Oramai è calato un silenzio agghiacciante sulla sorte di Nasrin Sotoudeh, avvocato e militante dei diritti civili perseguitata in Iran. Ma ora allo sgomento si aggiunge il grottesco, e anche un po’ il disgustoso: il magistrato che ha inflitto alla Sotoudeh, colpevole di aver assistito nel tribunale-farsa di Teheran la donna coraggiosa che si è tolta in pubblico il velo dell’oppressione, la pena di trentotto anni di prigione e di centoquarantotto frustate, questo rappresentante del più fosco e feroce oscurantismo è stato nominato all’Onu in una commissione che si deve occupare della questione femminile. Un sicario del regime che condanna una donna alle frustate a causa della sua indipendenza viene considerato meritevole di una tribuna di un organismo oramai screditato come le Nazioni Unite.

Anonimo ha detto...

A proposito del "matrimonio" lesbo di La Spezia, la ministra Trenta ha parlato di "evoluzione culturale" e ha portato i suoi migliori auguri. Se l'evoluzione è questa, preferisco restare gorilla tutta la vita! Impostori, le loro parole fatue e oscene voleranno via come misere foglie secche al primo vento di autunno.

Anonimo ha detto...

http://www.ilgiornale.it/news/roma/anche-ha-ucciso-non-toccarlo-poi-limmigrato-affronta-lagente-1673007.html

mic ha detto...

Anche in Francia gli epigoni di 'Magistratura democratica'
"La giustizia francese ha liberato la quasi totalità dei jihadisti che hanno ucciso i francesi. I responsabili del lassismo giudiziario dovranno rendere conto di fronte ai francesi." (Alexandre del Valle su CNEWS)

mic ha detto...

Ci sono lobby ideologiche che progettano di distruggere lo stato nazione e di abolire i confini. Usano la figura cristica del migrante per colpevolizzare gli europei desiderosi di preservare la loro identità. Proibito vietare...
https://www.youtube.com/watch?v=hj5NEeRKC4o&
La trasmissione riguardava "I migranti, il Papa e l'UE. L'eterno dibattito"

Alcune affermazioni del card. Sarah:
“Alla radice del crollo dell’Occidente, c’è una crisi culturale e identitaria [...]. Questa auto-asfissia conduce naturalmente a una decadenza che apre la porta alla barbarie.
Sono scandalizzato da tutti quegli uomini che muoiono in mare, a causa dei traffici umani, degli ambienti mafiosi e della schiavitù organizzata.
Resto perplesso di fronte a questi migranti senza documenti, senza progetti, senza famiglia.
Pensano di trovare qui il paradiso terrestre?
Se è bene aiutarli, credo che sia bene farlo a casa loro, nei loro villaggi, presso le loro tribù.
Non si possono accogliere tutti i migranti del mondo[...].
La Chiesa non può cooperare con questi traffici umani che sembrano una nuova edizione della schiavitù. Trovo scandaloso che si usi la Parola di Dio per giustificare tutto ciò“. [...]
Vedete che siete invasi dall’Islam: ed essi vogliono islamizzare il mondo intero”."

Anonimo ha detto...

https://www.leggilo.org/2019/04/02/robert-sarah-bloccare-immigrazione/

Anonimo ha detto...

“Volevo ammazzare un italiano” questa la confessione di Said Mechaquat, l’assassino di Stefano Leo. La Procura di #Torino contesti a questo folle l’aggravante dell’odio razziale. I vari paladini della lotta contro il razzismo non hanno nulla da dire in merito? O il razzismo contro gli italiani nella loro visione non è contemplato?
https://www.secoloditalia.it/2019/04/il-marocchino-ha-ucciso-il-giovane-italiano-per-odio-razziale-ma-nessuno-lo-dice/

Anonimo ha detto...

“La sinistra radical chic vive nei quartieri dove si sta benissimo dove c’è ordine, sicurezza e l’immigrato è l’autista del taxi, il netturbino, il cameriere del ristorante. I ceti più poveri invece ci vivono a fianco, hanno l’immigrato clandestino, quando non spacciatore o violento vagabondo, come concorrente sul lavoro, perché anche questa è una cosa che si tende a sottovalutare: non è vero che gli immigrati vengono solo a fare i lavori che noi non vogliamo più fare, l’immigrazione viene usata per schiacciare i salari e sono tutte cose che la sinistra ha smesso di dire”.

mic ha detto...

Vedo che si svegliano anche i lettori francofoni che minimizzano il problrma islam attribuendo a Del Valle tendenze sioniste favorite dal fatto che avrebbe sposato una israeliana... 
Mi pare inutile pubblicarli perché non sono credibili visto che si dà il caso che conosco personalmente Del Valle e sua moglie, che non è israeliana e sono (siamo) fin troppo consapevoli di quanto esprima pensieri centrati sullo scacchiere geopolitico attuale riguardo all'islam...

Qualcosa si muove! ha detto...

La Libia avverte: “le Ong non entrino nelle nostre acque”

Avviso di Marina e Guardia costiera libica alle ong: “non entrate nelle nostre acque territoriali e non intervenite vicino alle nostre coste”. Lo riporta il sito Libya explorer.

Le autorità libiche citano il dirottamento del mercantile dello scorso 27 marzo, criticando “il silenzio della comunità internazionale e dell’Unione Europea sulla condotta di alcuni migranti”, che potrebbe indurre “gruppi armati in futuro a fingere di essere migranti e fare lo stesso atto di pirateria una volta soccorsi“. ansa
http://www.imolaoggi.it/2019/04/03/libia-avverte-ong-non-in-nostre-acque/

Affari italiani ha detto...

Ghana, stabilità e indipendenza dalla Francia: il pil cresce più della Cina
Non solo problemi e povertà. In Africa ci possono anche essere sviluppo e stabilità democratica. Per esempio in Ghana, paese fuori dalla Françafrique
http://www.affaritaliani.it/politica/geopolitica/ghana-africa-francia-cina-pil-crescita-596850.html

Anonimo ha detto...

Sarah sulle migrazioni di massa: "Occidente rischia di sparire"
Il cardinale Robert Sarah, all'interno di un'intervista, avverte l'Occidente sul rischio sparizione: la Chiesa non dovrebbe assecondare le migrazioni di massa. Il rischio? Finire come Roma invasa dai barbari

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sarah-sulle-migrazioni-massa-occidente-rischia-sparire-1673630.html

Anonimo ha detto...


Il cardinale Sarah dovrebbe, a questo punto, sollevare lo
stesso problema col Papa, circa l'invasione di massa, per
cercare di ricondurlo alla ragione, ammesso che la cosa
sia possibile.
Quest'invasione fa male anche all'Africa. Il presidente
della Nigeria poco tempo fa ha fatto un appello ai giovani
nigeriani perché non emigrino. Sembra che in tutto il mondo
ci siano ben 160.000 nigerigani in galera o comunque
detenuti, per reati vari, dall'immigrazione cladestina allo
spaccio di droga, e che a "emigrare" siano soprattutto
giovani della borghesia africana, che in Nigeria è abbastanza
vasta.
La chiave della situazione è nella Chiesa: finché non cambia
la politica suicida e irresponsabile della Chiesa cattolica
ufficiale non si cava il ragno dal buco. Ci vorrebbe un
fatto traumatico, come le dimissioni di Bergoglio provocate
da una rivolta espressa da una parte del clero, che le
chiedesse a gran voce. Una minoranza qualificata e decisa
potrebbe far molto, in questa situazione.
Z.

Anonimo ha detto...


La "ministra" Trenta parla di "evoluzione culturale" a proposito del
"matrimonio" di due marinaie lesbiche. "Evoluzione", ha il coraggio di dire.
La "ministra" è sposata? E se sì, con chi?
Che dice il manuale parlamentare?
O.

Anonimo ha detto...

In Italia c’è il razzismo ma da parte degli stranieri nei confronti degli italiani. Con la complicità di taluni italiani ammalati di immigrazionismo. Comprese le istituzioni che privilegiano gli stranieri agli italiani

Cari amici, sì è vero in Italia c’è il razzismo. Ma è un razzismo contro gli italiani. Perpetrato dagli stranieri nei confronti degli italiani. Un razzismo di cui sono vittime gli italiani. Said Mechaout, il marocchino di 27 anni che aveva acquisito la cittadinanza italiana sposando un’italiana da cui poi si è separato, ha così spiegato la ragione per cui lo scorso 23 febbraio a Torino ha sgozzato Stefano Leo: “Volevo uccidere un bianco, giovane e italiano. Avrebbe fatto scalpore".
Immaginate se fosse successo l’opposto. Immaginate se un italiano avesse sgozzato uno straniero e avesse spiegato così il suo crimine: “Volevo uccidere un nero, giovane e straniero. Avrebbe fatto scalpore”. Se fosse successo, si sarebbe scatenato il finimondo: si sarebbero susseguite le scuse e le condanne del Governo e del Presidente della Repubblica, del Papa, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. Si sarebbero scatenati tutti i mezzi di comunicazione di massa per giorni e giorni, denunciando le mille ragioni per cui gli italiani sono incontestabilmente razzisti, dalla responsabilità dei partiti di estrema destra, fascisti e populisti, alle condizioni di marginalità sociale e di degrado urbano in cui vivono gli stranieri.
Invece, nel caso concreto dello straniero che ha sgozzato l’italiano, la notizia dell’uccisione tramite sgozzamento è stata data con un basso profilo, la motivazione dell’atroce delitto è stata divulgata oltre un mese dopo quando si era imposta la rassegnazione. E nonostante l’evidenza della motivazione razzista dello sgozzamento deliberato un “bianco, giovane e italiano”, l’orientamento prevalente a livello giudiziario e mediatico è di farlo passare per un pazzo. Così come vengono qualificati pazzi i terroristi islamici che uccidono, sgozzano e decapitano nel nome dell’islam, ottemperando letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto.
Cari amici, il razzismo in Italia c’è ed un razzismo contro gli italiani. Ma è un razzismo contro gli italiani con la complicità di taluni italiani ammalati di “immigrazionismo”, convinti che sia un bene che gli italiani spariscano come popolazione e come civiltà e che gli stranieri spadroneggino imponendoci il meticciato e la loro inciviltà. In Italia è accaduto che dopo l’atroce macellazione di Pamela Mastropietro da parte della mafia nigeriana e la farneticante reazione di Luca Traini che ha sparato all’impazzata ferendo alcuni immigrati africani, a Macerata c’è stata una imponente manifestazione contro Traini, il razzismo e il fascismo in Italia, e a favore degli immigrati e degli stessi nigeriani. In Italia accade che mediamente l’80% delle risorse dei Comuni destinate all’assistenza sociale vadano agli stranieri anziché agli italiani. Questo comportamento è di chi inequivocabilmente è votato al suicidio.
Magdi Cristiano Allam

Japhet ha detto...

Contro un orrenda usanza musulmana che risulta applicata anche in Italia.

Giorgia Meloni:
Approvato ordine del giorno di Fratelli d'Italia che impegna il governo ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare l'abominevole fenomeno delle spose bambine. Una grande battaglia di civiltà in difesa dei più piccoli e della nostra cultura!

Anonimo ha detto...

Essi, molto ricchi, hanno trovato rivoltante che i nazifascisti razzisti di Torre Maura da 600 euro al mese o disoccupati, hanno calpestato il pane destinato dal Comune agli zingari. Sono pieni di buoni sentimenti progressisti; essere di sinistra, in Italia, esige un certo reddito, l’appartenenza a una certa rete oligarchica privilegiata. Hanno contro anche i giudici, che prendono, fra annessi a connessi, 145 mila euro annui, abbastanza da non sentire la durezza del vivere e poter coltivare sentimenti umanitari riguardo ai ROM. Dunque giudici che incriminano per odio razziale gente che spacca tutto quando gli mettono vicino i 70 Rom che sono, sostanzialmente, mantenuti dal denaro pubblico, favoriti e alleviati di pesi come pagare le bollette, o i canoni d’affitto.

Questi italiani razzisti se fossero in Francia, sarebbero noti come ”la France péripherique”, quella parte della società descritta dal sociologo-geografo Christophe Guilly, “la gente che si trova anche territorialmente, nei territori che contano poco”, più abbandonata delle stesse minoranze etniche e di nuova immigrazione, perché la “metropoli mondializzata popolata di radical chic progressisti, che si crogiolano nel liberalismo economico, la società aperta, i comportamenti consumisti libertari” fa vivere le minoranze etnicizzate delle banlieues nella luce dei suoi consumi di lusso, del suo benessere, del suo superfluo, della sua “creatività senza pregiudizi” e senza tabù. I nuovi immigrati vi si concentrano perché godono degli affitti “sociali” delle grandi metropoli, mentre “le classi popolari sono intrappolate lontano dalle zone che creano posti di lavoro, e non godendo di affitti sociali, spendono per il diesel 250 euro al mese, un quarto del salario minimo”. In Francia, questi sono i Gilet Gialli. Ossia un popolo che si è riconoscuuto unito nell’insurrezione e nell’opposizione, dalla Normandia alla Provenza, che ha riscoperto la fraternità cantando l’inno nazionale, che ha la coscienza politica unitaria, messaggi politici generali perfettamente enunciati (Macron dégage!), la costanza di scendere in piazza da venti settimane sfidando le percosse della polizia del Potere.

A Torre Maura, non viene a nessuno l’idea di indossare il gilet giallo. Anche in Sardegna, i pastori che hanno protestato per il prezzo del latte, non l’hanno fatto. Indossare un gilet giallo è fare appello al popolo, al proprio popolo, agitare una bandiera, chiamare gli altri a combattere insieme. I pastori sardi non hanno chiesto al resto degli italiani – anche poveri e periferici – di unirsi a loro: non solo perché la loro rivendicazione era particolare e particolarista, ma anche (soprattutto) perché non si aspettano che, avessero fatto appello al resto del popolo, questo sarebbe sceso in piazza e li avrebbe capiti e sostenuti. Nessuna categoria di oppressi si aspetta di essere compresa e aiutata dall’altra? Pongo la domanda. Perché finisce così: che la Procura con stipendi da 145 mila all’anno incriminerà per odio razziale aggravato i quattro gatti di Casa Pound o di Forza Nuova già noti e stranoti alla Digos, i giornalisti Rai con stipendi da 90-240 mila faranno servizi sul razzismo nero pericolossimo, il figlio di Tria tornerà con lo yacht degli amici a “salvare” i clandestini (che hanno pagato il biglietto per essere “salvati”) e l’oligarchia li scaricherà da qualche parte tipo Torre Maura, certo non ai Parioli o a Capalbio.

Maurizio Blondet

Ricchi di Stato e la casta dei loro rampolli.. ha detto...

Questa dei ricchi di Stato è una categoria speciale. Non devono lottare per sopravvivere, non devono competere, non conoscono la precarietà del lavoro come il resto degli italiani. Cadono sempre in piedi....,

Processo? Prigione? In qualunque altro paese, non nell’Italia dei Ricchi di Stato.....

https://www.maurizioblondet.it/i-ricchi-di-stato-sono-per-laccoglienza-poi-la-scaricano-a-torre-maura/

Anonimo ha detto...

In Svezia, un pensionato 91enne è finito sotto processo per aver espresso su Facebook opinioni negative sui musulmani. In Europa, funziona così. Critichi l'Islam? Inciti all'odio. Critichi il cristianesimo? Hai diritto alla libertà di espressione.
https://t.co/XnXA09oyON

Anonimo ha detto...

....
Prostrazione e basta. Forte con i deboli e debole con i forti. Perché Salvini, sebbene al governo, rispetto a tutta la cultura che lo sovrasta è una formica. Criticata per una banalissima scelta di buon senso che la stragrande maggioranza dei Paesi una ventina d’anni fa non avrebbe minimamente messo in discussione. Per un’affermazione sacrosanta di controllo del territorio e di priorità di aiuto ai poveri indigenti di interesse di uno Stato veramente sovrano.
E Bergoglio ha deciso di stare con i forti, ha deciso di non contrastare chi foraggia il terrorismo islamico, ma in compenso di provare a mettere all’angolo un ministro della Repubblica nell’esercizio delle sue funzioni. Complimenti.
Stelio Fergola
https://oltrelalinea.news/2019/03/29/sauditi-si-salvini-no-lultima-follia-di-papa-francesco/

Anonimo ha detto...

Una sposa di 8 anni
https://it.gatestoneinstitute.org/13951/spose-bambine

Anonimo ha detto...

Per le circoncisioni rituali, sono già morti 3 neonati. Dove sono finiti quelli che gridavano al "ritorno del Medioevo" per il congresso della famiglia? L'immigrazione ha portato in Italia riti tribali che uccidono. Cialtroni. Bugiardi. Ipocriti.
https://t.co/toZIGCZ85A

Cesare Sacchetti

Anonimo ha detto...

Attenzione, il regime reprime, il blogger Jared Taylor di American Renaissance, è stato bandito dalla UE e rimpatriato di forza per impedirgli di tenere conferenze sull'immigrazione e sul diritto di difendere la propria identità nazionale in Finlandia e Svezia, bandito anche da Trump per lo stesso motivo, NON si può parlare diversamente da quello che passa il convento, il 91enne bannato in Scandinavia per un commento su fb non adeguato al Komitato fa testo......

Anonimo ha detto...


Qual'è la fonte di questa notizia?

Anonimo ha detto...

https://www.amren.com.

Rr ha detto...

Jared Taylor è stato bandito dall’UE, su richiesta della Polonia,non da Trump, come già era successo a Richard Spencer.
In USA è comunque libero di circolare, pubblicare e tenere conferenze.
Trump potrà forse dissociarsi da lui, criticarlo o far finta di non conoscerlo, ma non non puo’ bandirlo. Andrebbe contro il Primo Emendamento della Costituzione Americana.
Interessante...per loro è iI articolo, per noi il 21. C’e da meditarci su.

PS: comunque una cosa assurda, ridicola e degna di “1984”. Nel 2019 in Polonia ignorano l’esistenza di teleconferenze, video in diretta streaming, Youtube, Vimeo, Dailymotion...
Non si smentiscono mai. L’avesse fatto Putin !

mic ha detto...

https://www.corriere.it/esteri/19_aprile_05/attiviste-iraniane-occidentali-l-hijab-segno-sottomissione-77ea4580-5772-11e9-9553-f00a7f633280.shtml

mic ha detto...

In Iran spiega Alinejad noi siamosole a combattere questa pratica. Dopo la strage in una moschea della Nuova Zelanda la premier Jacinda Ardern ha indossato il velo in segno di rispetto e solidarietà. Altre donne l'hanno imitata. «Ho ammirato il fatto che la premier sentisse compassione verso la comunità musulmana ma mi ha spezzato il cuore vederla velata. Usare uno dei più visibili simboli di oppressione delle donne islamiche in molti Paesi come gesto di vicinanza è oltraggioso».
A questo proposito è stata lanciata una petizione, in francese e in inglese, in cui si critica il suo gesto della premier neozelandese: «Lei ha scelto di esprimere la sua solidarietà alle vittime musulmane mettendosi l'hijab che è considerato, giustamente, un simbolo di oppressione». Mentre le sue azioni ricevevano il plauso internazionale, si legge nel testo, gettavano nella desolazione le persone «che combattono contro l'oppressione teocratica che lei ha deciso di rendere un simbolo».
L'esempio più calzante dei due pesi e delle due misure è quello della vice premier svedese Isabella Lovin che ha hanno stigmatizzato la mancanza di donne nel consiglio dei ministri di Donald Trump postando una foto del suo consiglio dei ministri formato solo da donne. Ma quando è la volta dell'Iran la premier Anne Linde non ha esitato a indossare il velo. Lo stesso è successo qualche mese dopo con alcune politiche olandesi che si sono recate nel Paese proprio negli stessi giorni in cui è stata arrestata Vida, la ragazza di «via Enghelab» che, il 27 dicembre 2017, si era tolta il velo e lo aveva sventolato per strada.

«Mi sono detta — ha scritto Alinejad —, quando si parla di America ci dicono che uomini e donne sono uguali. Ma quando vanno in Iran il messaggio diventa che gli uomini hanno più diritti delle donne».

Anonimo ha detto...


In passato anche nelle nostre società le donne, quando uscivano in strada, si coprivano
il capo, in genere con un cappello, per modestia. Nell'Ottocento c'era la moda del cappello con la veletta, mi pare. Però coprirsi la testa e ombreggiare eventualmente il viso, per una donna, era un'esigenza del costume non un obbligo legale, addirittura fondato sulla religione.
La vice premier svedese esalta il suo consiglio dei ministri formato solo da donne? Forse bisognerebbe scrivere "donne"...Nei paesi scandinavi domina la ginecocrazia, con il suo inevitabile risvolto omosessualista e abortista, da più tempo che da noi, forse per questo sono in via di estinzione da prima di noi.
L'avanzata dell'islam è in quei paesi molto pronunciata, abbiamo appreso, le femministe ed emancipate dei loro governi si mettono il velo maomettano in testa, in certe occasioni, soprattutto per paura.
O.

irina ha detto...

La vera libertà è quella interiore, non è questione di veli, mutande, carriere. La libertà interiore, vuoi per il maschio vuoi per la femmina, è compito di una vita da conquistare e riconquistare ogni giorno sempre più pura, sempre più autentica. Ed anche per la libertà il Maestro è Uno, Gesù Cristo.

Anonimo ha detto...

https://www.agi.it/cronaca/moschea_chiesa_ospedali_riuniti-5272519/news/2019-04-04/

Anonimo ha detto...

Radicali: legge popolare per far arrivare più immigrati in Italia, "c’è un Paese diverso, un Paese che non vuole muri"

http://www.imolaoggi.it/2019/04/07/radicali-legge-popolare-per-far-arrivare-piu-immigrati-in-italia/

Anonimo ha detto...

https://voxnews.info/2019/04/06/gli-tolgono-figlie-per-darle-a-famiglia-islamica-svedese-fugge-e-chiede-asilo-in-polonia/7/