Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 24 gennaio 2024

Il Card. Zen si oppone frontalmente a Fiducia supplicans e chiede le dimissioni del Card. Fernandez da prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede

Nella nostra traduzione da InfoVaticana la drastica posizione del card. Zen sulla Fiducia supplicans. Qui l'indice degli articoli in tema. Qui l'indice degli articoli sulla questione Sino/Vaticana.
Il Card. Zen si oppone frontalmente a Fiducia supplicans e chiede le dimissioni del Card. Fernandez da prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede

Mancava Zen. Era il nome rimasto per unirsi alla ribellione contro la dichiarazione della Dottrina della Fede che permette le benedizioni sacerdotali alle coppie peccatrici (o, eufemisticamente, “irregolari”). E il cardinale emerito di Hong Kong non le ha mandate a dire.

Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, simbolo della Chiesa perseguitata in Cina, ha preso le distanze dalla breve nota positiva emessa dalla sua ex arcidiocesi di Hong Kong, da lui criticata per non aver fornito la corretta interpretazione del documento. Ha lasciato trascorrere un mese, ma ha deciso di intervenire perché “ho ancora la responsabilità di preservare la dottrina della Chiesa”.

Il cardinale Zen esordisce definendo la dichiarazione “problematica”. Rispondendo alla dichiarazione di Victor Fernandez del 4 gennaio sulla “necessità di un periodo più ampio di riflessione pastorale”, il porporato cinese sostiene che “ciò equivale a dire che il testo del 18 dicembre è provvisoriamente invalido”. Fernandez ha scritto che il sacerdote, di fronte alla richiesta di benedizione da parte di una coppia in situazione irregolare, potrebbe invocare su di loro “la luce e la forza di Dio per poter compiere pienamente la sua volontà”. Questo punto, dice Zen, presenta una contraddizione perché il sacerdote non è tenuto a verificare se la persona che chiede la benedizione ha davvero questa intenzione: “se il sacerdote non è sicuro che abbia questa intenzione, o ha ragione “Se sospetta che non hanno affatto questa intenzione, come può dare una benedizione? “, scrive il cardinale nella sua nota critica.

La Dichiarazione del dicastero insiste molto sulla carità pastorale, ma Zen ricorda il passo biblico che esorta i pastori a rafforzare le pecore deboli, a curare quelle ferite e a cercare quelle smarrite per riportarle all’ovile. Se il sacerdote non è sicuro che la “coppia” che ha davanti intenda aderire pienamente allo stile di vita prescritto da Dio, o è certo che essa non ammetta di vivere nel peccato”, dovrebbe mostrare un “atteggiamento caritatevole” spiegando qual è la volontà di Dio.

Ed ha osservato che “La Dichiarazione sottolinea ripetutamente la necessità di evitare di creare confusione, ma le benedizioni che vengono promosse (…) di fatto creeranno inevitabilmente confusione”.

Infine, il cardinale insiste sulla responsabilità del prefetto della Dottrina della fede, che non poteva ignorare le difficoltà di accoglienza nelle “periferie”. Ma la cosa “più grave” è che la dichiarazione implica che “anche il comportamento sessuale nelle relazioni omosessuali ha la sua parte di bene”. Scrive il cardinale: “Secondo la verità oggettiva, tale comportamento è un grave peccato e non può portare a nulla di buono”. “Se il prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede definisce ‘buono’ un grave crimine, non starebbe commettendo un’eresia? Il prefetto non dovrebbe dimettersi o essere destituito?”. Carlos Esteban
_________________
[Traduzione a cura di Chiesa e post-Concilio] 
A I U T A T E, anche con poco, 
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni 
IBAN - Maria Guarini IT66Z0200805134000103529621 
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Alcuni non hanno capito che, pregando, Dio dà la forza per cambiare rotta. Non è Lui a doverla cambiare per noi, ma noi con la Sua Grazia.
RB

Anonimo ha detto...


Finalmente!
Anche se è emerito, si tratta pur sempre di un cardinale.

Anonimo ha detto...

Non credo che l'eresia, se di eresia trattasi, possa limitarsi al Prefetto.
Quindi siamo in presenza di un Papa eretico?
E se non siamo in presenza di un Papa eretico, come si fa a disobbedirgli?
Si fa come la FSSPX che lo riconosce come Papa ma sceglie gli atti dello stesso a cui sottostare? Modus operandi perlomeno molto discutibile. Chi e' che giudica che cosa, ognuno giudica secondo coscienza alla luce della Tradizione? Ormai siamo all'anarchia!
I signori Cardinali devono assumersi le loro responsabilità per il bene della Chiesa e la salvezza delle anime.

Gz

Matteo ha detto...

Un commento a questa notizia?

https://www.tempi.it/cosi-l-africa-ha-convinto-il-papa-al-passo-indietro-su-fiducia-supplicans/

La ritenete attendibile?
Come verificare?

Anonimo ha detto...

Tempo di regali

Il Papa ha nominato membro del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani il card. Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. A darne notizia è oggi la Sala Stampa della Santa Sede.

Anonimo ha detto...

Un "Papa eretico", una volta, era inammissibile; lo si poteva concepire come una ipotesi astratta al fine di sviluppare uns esercitazione del pensiero e nulla più. Quindi sorprende l'ostinazione di non prendere in considerazione l'unica possibilità e che cioè si abbia a che fare con uno che non è Papa né lo è mai stato benché sia il codice di diritto canonico che la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis diano disposizioni in tal senso

E invece... ha detto...

Média-Presse-Info

Fiducia supplicans: il sì dei vescovi europei nominati in Africa del Nord
di Francesca de Villasmundo

Sì tratta della Conferenza episcopale dei vescovi dell'Africa del Nord: Libia, Marocco, Tunisia, Algeria, Sahara occidentale.

Anonimo ha detto...

Se non conosce sufficientemente bene una cosa eviti di parlarne. La sua opinione, non richiesta e sbagliata, sulla prassi della fsspx è imbarazzante.

Anonimo ha detto...

Non ci credo che i vescovi africani abbiano convinto il papa a fare un passo indietro su fiducia supplicans,Francesco le sue idee non le cambia .....Alla sua età poi che senso avrebbe cambiare ? Quello che aveva da fare ormai lo ha fatto ampiamente.Il Signore sarà giusto giudice......

Anonimo ha detto...

Spetta ai Vescovi chiedere a Papa Francesco le dimissioni di Fernandez ma devono essere uniti e coesi!

Anonimo ha detto...

Davide Lovat
Sono in comunione con il caro, santo martire, venerando Cardinale Zen, simbolo estremo della fede cattolica in Asia.
Sono in comunione col Cardinale Sarah, figlio emerito della carissima Africa e uomo dalla fede semplice e genuina.
Sono in comunione col Cardinale Burke, espressione migliore della fede cattolica in America, testimone della Verità in mezzo alla degenerata eresia protestante.
Sono in comunione col Vescovo Schneider, espressione della cattolicità di matrice europea trapiantata nel mondo di cultura russa.
Ero in comunione col Cardianale Pell, campione perseguitato del cattolicesimo in Oceania.
Ed ero in comunione con il Cardinale Biffi, maestro della fede e emerito della teologia, in sintonia con il vero progresso rimanendo radicato nella Tradizione.
Cinque continenti più l'Italia (o viceversa).
A Martini, Rahner e Bergoglio semplicemente sono estraneo, perché io sto (con i prelati elencati) con Agostino, Tommaso, gli Apostoli, le Scritture e, soprattutto, col Maestro.