Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 30 gennaio 2023

Risultati del 'conclave' di Roma

Diciamo che non ci sono più limiti alla confusione che ormai regna sovrana. Dopo la morte di Benedetto XVI, in questi giorni a Roma si è tenuta la votazione per il suo successore da parte della cosiddetta Chiesa una cum Papa Benedetto XVI. Il comunicato sotto riportato ci offre un risultato a dir poco sorprendente, perché è stato scelto vome successore Jorge Mario Bergoglio.

Comunicato
30.1.2023

Coloro che erano contrari ai cattolici che prevedevano un successore di San Pietro hanno prevalso per convincere molti a non venire a votare, e quindi i risultati dell’elezione sono i seguenti:
Unanime per Jorge Mario Bergoglio, come successore di San Pietro e successore di Papa Benedetto XVI.
L’elettorato presente vuole che il mondo sappia che ha scelto l’unico risultato che potrebbe essere sia universalmente accettato che rimettere l’ordine canonico della Chiesa in armonia con la volontà di Cristo. Segue in questo l’esempio dei Cattolici di Roma che elessero sotto la minaccia dell’esercito imperiale il diacono dell’imperatore d’Oriente, che era un eretico monotelita. Con la sua elezione completata si convertì immediatamente alla fede cattolica sotto il potere della Preghiera di Gesù.
E così, speriamo e preghiamo che il Signore, le cui mani sono ora libere per rimettere in ordine la Chiesa, intervenga ora nella storia, senza violare la sua promessa a San Pietro, che “Tutto ciò che legherai sulla terra, sia legato in Cielo”.
Per la mia parte, ho suggerito come candidato il Mons. Gracida, Vescovo emerito di Corpus Christi, Texas, USA.
Fra’ Alexis Bugnolo
Moderatore

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Nei tempi ultimi le cose si invertono, e se questa cosa è iniziata come un farsa peregrina, si è risolta in una sconcia tragedia.

Ci si legga il canone VI del concilio ecumenico Costantinopolitano I , e si inizi a vedere chi ha lo zelo per DIO, visto che a partire dai cardinali dei dubia qua il coraggio sembra esser stato mero calcolo ed opportunismo...

daouda

Anonimo ha detto...

Non so la validità canonica dell'elezione assembleare avvenuta, ma se un vescovo anti Bergoglio (mons. Gracida) aveva dichiarato legittima la votazione la cosa mi fa pensare... E se lo Spirito Santo, ammesso che Bergoglio non sia stato eletto validamente, abbia così voluto sanare la situazione e così adesso Francesco fosse diventato vero Papa anche per quelli che sostenevano il contrario? Sarebbe una soluzione sorprendente che salverebbe 'capra e cavoli' (mi scuso per la terminologia un po' profana). In tal caso Bergoglio se non si dovesse dimettere sarebbe Papa perché implicitamente accetterebbe di farlo. Ma a questo punto dovrebbe cambiare registro, in quanto avendo adesso la 'grazia di stato' ovvero il 'munus' non potrebbe danneggiare la Chiesa come ha finora fatto. Quindi vedremo cosa succederà... Se dovesse agire diversamente, convertendosi come si augura fra' Alexis, allora significherebbe che nella vicenda avrebbe veramente operato lo Spirito Santo, in caso contrario potrebbe esserci stato lo zampino di Satana, per farsi beffe degli anti-bergogliani e creare ancora più confusione...

Anonimo ha detto...

Benedetto XVI si è dimesso validissimamente ma, anche se le sue dimissioni fossero state invalide, non vedo perché il suo successore dovrebbe essere deciso dai segauci del Minutella (che voterebbero in massa per lui).
I seguaci di Bugnolo hanno lo stesso "diritto" dei seguaci del Minutella di eleggersi il proprio papa/antipapa!

Gian ha detto...

Una buffonata sesquipedale.

Anonimo ha detto...

Vergognosa farsa
Fra Alexis ed i suoi seguaci tacciano per sempre
Continuiamo nell incrollabile certezza che il Cuore Immacolato di Maria trionferà
Come Maria e Giovanni ai piedi della croce preghiamo e soffriamo con Fede
Tutto è nelle mani di Dio

tralcio ha detto...

Benedetto XVI è stato un Papa vero e innamorato di Cristo e della Chiesa.
Compito peculiare del Santo Padre è di essere vicario del Signore Gesù ed evitare scismi.
Essere miti e umili di cuore si accompagna alla disponibilità al martirio.
Essere capaci di amare anche il nemico è una virtù che testimonia veramente l’avere il cuore di Cristo.
Ma essere dotati di grande acume e intelligenza comporta di saperle usare contro il Nemico.
Papa Benedetto XVI è stato attaccato dal mondo e combattuto all’interno della Chiesa.
Lo sapeva fin dal giorno dell’elezione al soglio, fiutando l’aria da quando Giovanni Paolo II era malato.
Aveva contro una “mafia” i cui appartenenti (es. il Card. Danneels) non esitavano a definire tale.
Aveva contro una certa propensione al vizio carnale, combattuto senza aver troppi alleati (e poi s’è visto).
Aveva contro la massoneria, da lui impallinata quando era alla DCF.
Volevano toglierlo di mezzo e glielo disse anche il Card. Martini.
Gli hanno tolto gli uomini di fiducia (Gotti Tedeschi) e poi anche la libertà contabile (faccenda dello swift).
Vi basta per capire quanta croce abbia dovuto/saputo portare, parlando sempre di “cioia”?
Doveva abdicare e lui NON l’ha fatto. Nel 2013 il MUNUS l’ha tenuto ben stretto.
Disse il giorno 11 che avrebbe fatto una cosa il 28, mail 28 non c’è traccia di ratifica. Lo “ratificarono” altri.
Sono stati i lanci di agenzia ad aver sentenziato altrimenti e dentro la Chiesa molti erano contenti.
Adesso i normalizzatori avrebbero trovato un argomento forte nell’insonnia: e molti gli danno credito.
Evidentemente è necessario al sistema impedire di pensare: tutto, fuorché capire, prima di tutto le parole.
Così i normalizzatori insistono a definire Ratzinger colpevole d’ogni cosa e Francesco legittimo.
Non sono bastate tante circostanze sospette a far dubitare su nulla. L’unica certezza è Ratzinger colpevole.
Dov’era finito il Papa dopo il 28 febbraio del 2013? In un impedimento umano, ma nella libertà di Dio!
Chi è solo rivolto al mondo, ai suoi schemi, ai suoi applausi e alla sua apparenza ha creduto di aver vinto.
Lui si è trovato impedito perché la gerarchia ha indetto un conclave anche se lui era ancora lì, al suo posto.
Liberamente accetta questo: non alza la voce, non grida allo scandalo. Ma sta lì, e distilla sapienza e fede.
Soffre e prega, intercedendo per la ciurma, mentre i nuovi nocchieri ministeriali fanno disastri fuori rotta.
Sarà il tempo a fare giustizia. Intanto però la menzogna esistente nella Chiesa è emersa in tutta l’enormità.
Benedetto XVI non ha mai detto o scritto menzogne. Si è comportato da mansueto e mite agnello.
Smascherare l’iniquità passa da questo modo di essere e non dal menare pugni più forte del Nemico.
O dal scendere a compromessi tali che il Nemico si sorprende che non c’è più quasi differenza con lui.
Chi è Bergoglio? Un illegittimo. Chi sono i cardinali da lui nominati? Degli illegittimi.
E gli altri? Prossimamente faranno quel che compete loro. Non hanno colpe, ma hanno dei doveri.

Anonimo ha detto...

Mi sembra tutto surreale
Una soluzione del genere non è una soluzione
Confido nel potete di Cristo di sparigliare le carte al momento opportuno

Anonimo ha detto...

In "conclave" erano 9 persone. Tre non potevano votare, tre non hanno voluto votare, le altre tre si sono accordate con il "canonista" Bugnolo per confermare Bergoglio. È una scena folle, tragicomica, perfetta per un libro di Dostoevskij.

Anonimo ha detto...

Una pagliacciata dietro l'altra. Nessuna sorpresa: sono i frutti marci del modernismo!

Murmex ha detto...

A parte ogni altra considerazione, e ce ne sarebbero, almeno questo è chiaro: non vi era alcun bisogno di una ratifica il 28 di ciò che aveva detto l' 11, era suo diritto porre questo termine ( in senso giuridico , cioè il c d termine a quo). Cioè: la mia decisione produrrà i suoi effetti il tal giorno alla data ora. E poi disse lui stesso che le persone a ciò deputate avrebbero dovuto eleggere il successore

Anonimo ha detto...

Questo è ciò che i salesiani odierni insegnano alla gioventù attingendo alle dotte eresie ratzingeriane:

"La figliolanza divina di Gesù, secondo la fede ecclesiale, non poggia sul fatto che Gesù non abbia alcun padre terreno; la dottrina della divinità di Gesù non verrebbe intaccata qualora Gesù fosse nato da un normale matrimonio umano.
Infatti, la figliolanza divina, di cui parla la fede, non è un fatto biologico, bensì ontologico; non è un processo avvenuto nel tempo, bensì nell'eternità di Dio: Dio è sempre Padre, Figlio e Spirito; il concepimento di Gesù non significa che nasce un nuovo Dio-Figlio, ma che Dio, in quanto Figlio nell'uomo-Gesù, attrae a sé la creatura uomo tanto da essere lui stesso uomo."
(San Giovanni Bosco combatteva le eresie, i suoi successori le propagano)

https://notedipastoralegiovanile.it/index.php?option=com_content&view=article&id=13113:2017-12-24-21-15-41&catid=459&Itemid=101

Anonimo ha detto...

Murmex: che non ci fosse bisogno di ratifica (canonicamente, non mediaticamente) lo dici tu.

La decisione quale? Il ministerium, non quello che ha detto la stampa.

E i cardinali se c'erano dormivano anche per chi aveva l'insonnia?

Scendere dalla pianta ogni tanto fa bene. Non siamo fatti per stare la sopra.

A meno che si dia ragione a ... Darwin. Che di scemenze ne ha dette quasi più di Bergoglio.

Anonimo ha detto...


Il passo di Ratzinger sulla "figliolanza divina" qui sopra citato sembra non distinguere bene l'esser il Verbo Figlio del Padre ontologicamente e quindi consustanzialmente, ab aeterno seconda Persona della S.ma Trinità, dal suo essersi incarnato in un uomo, l'ebreo Gesù di Nazareth, in un momento preciso del tempo e dello spazio, per opera dello Spirito Santo.
Usare "attrazione" invece che "incarnazione" non sembra charire i concetti.
Anche nell'incarnazione, secondo le definizioni dogmatiche, appare il concetto della "consustanzialità" ossia quel concetto di sostanza che Ratzinger considerava superato dalla scienza e dal pensiero moderno.

Recita infatti la professione di fede di Calcedonia (451):
"[...] Seguendo, quindi, i santi Padri, all'unanimità noi insegnamo a confessare un solo e medesimo Figlio: il signore nostro Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, [composto] di anima razionale e del corpo, consustanziale al Padre per la divinità, e consustanziale a noi per l'umanità, simile in tutto a noi, fuorché nel peccato [Eb 4, 15], generato dal Padre prima dei secoli secondo la divinità e in questi ultimi tempi per noi e per la nostra salvezza da Maria vergine e madre di Dio, secondo l'umanità, uno e medesimo Cristo signore unigenito...".
T.

Murmex ha detto...

E che ce ne fosse bisogno lo dice lei, e non è così, perché , come ho detto, poteva benissimo sottoporre l'effetto giuridico della sua decisione a quel termine. È una cosa normalissima. Il resto che lei dice non sono argomentazioni. Quello che ha detto la stampa non c'entra, il testo ufficiale è pubblicato, se lo vada a leggere e vedrà che Ratzinder dice chiaramente che i Cardinali dovranno procedere all'elezione del nuovo SOMMO PONTEFICE. Più chiaro di così. Il resto un po' sgarbato( scendere dall'albero, Darwin...) si commenta da sé

Anonimo ha detto...

Vede Murmex: il suo risentimento potrebbe essere il mio, dato che dopo quasi dieci anni e tanto ragionare il problema sarebbe banalmente di "andare a leggere quel che c'è scritto".

Dato che la sua intelligenza certamente di livello superiore è in grado di risolvere ogni rovello semplicemente leggendo, sappia che hanno già letto anche gli altri, senza trovarvi necessariamente quello che dice lei. Non c'entra Darwin.

Murmex ha detto...

La sua ironia è fuori posto, anonimo 10:40. Intanto non ho alcun risentimento, non avendo avuto, come lei, dieci anni di rovello. Mi . sforzo di portare un minimo di ragionevolezza. Non c c'è bisogno di intelligenza superiore per leggere un testo( eh sì, per conoscerlo occorre proprio leggerlo) e per sapere che un principio base per l,'interpretazione di un testo giuridico è quello di prendere in considerazione le parole secondo il loro significato comune. Se leggo"mela" niente giustifica il voler interpretare come "pera", tanto per farle capire, anche se questo scatenerà la sua ironia. Ora , vorrebbe indicarmi quale significato puo avere la locuzione "Sommo Pontefice" ( per la cui elezione Ratzinger afferma doversi riunire i Cardinali) se non "Papa"? Le astruse dietrologie che si sono palesate le considero un tentativo disperato di fronte allo strabordante neo modernismo di Bergoglio, talmente eclatante da svegliare anche coloro che avevano dormito di fronte a quello dei predecessori,tutti zelanti applicatori degli errori conciliari. Nessuno escluso.