Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 14 gennaio 2023

Voci su un nuovo documento che limiterà ancora più duramente il patrimonio liturgico del rito romano antico

Segnalazioni del lettori. Circolano voci su ulteriori rischi per il patrimonio liturgico del rito romano antico. Indice articoli sulla Traditionis custodes e successivi.

Ulteriori rischi per il patrimonio liturgico del rito romano antico

Come molti di voi ora sapranno, si vocifera di un nuovo documento più duro che limiterà ancora più rigorosamente il patrimonio liturgico del rito romano noto come "usus antiquior". Sono ancora voci, ma non sono affatto voci insondabili, dato quello che vediamo uscire, da sfumature e umori, dalle sale del Vaticano in questi giorni. In ogni caso, quello che sto per dire vale tanto per la Traditionis Custodes quanto per questo, finora, si dice solo nuovo documento.
In questa situazione non si tratta solo di astrazioni testuali e giuridiche. Abbiamo a che fare con le persone; con i fedeli. Abbiamo a che fare con bambini, con famiglie, giovani e anziani, persone con disabilità, tutti coloro che trovano la loro casa spirituale e conforto nel tradizionale patrimonio liturgico della chiesa romana. Penso che questo aspetto debba essere evidenziato di più per dargli il suo legittimo volto umano, non solo astrazioni su documenti o forme liturgiche (anche se si tratta di aspetti ovviamente da discutere).
Azioni come Traditionis custodes o come questa voce, non sono solo astrazioni, causano danni effettivi e ferite alle persone reali sul campo, alcune delle quali sono i membri più vulnerabili della Chiesa. Qualcuno potrebbe suggerire: "beh non sono poi molti nel grande ambito della chiesa più ampia" e, sebbene ciò possa essere numericamente vero, mi sembra che possa comportare due risposte.
Innanzitutto, non riguarda solo le persone legate a questo patrimonio liturgico: questo tipo di interventi da parte di coloro che dovrebbero essere padri spirituali e pastori possono scandalizzare chi vede tutta la brutalità e l'indifferenza di interventi di un pastore importante. Infatti: "Quale padre fra voi, se suo figlio chiede un pesce, gli darà un serpente invece di un pesce; o se chiede un uovo, gli darà uno scorpione? " (Luca, 11:11-12).
In secondo luogo, è applicabile anche qui la parabola delle pecorelle smarrite. "Quale uomo di voi, avendo cento pecore, se ne ha perduta una, non lascia le novantanove nel deserto, e va dietro a quella che è perduta, finché non la trova? " (Luca, 15:4)
L'intera vicenda non è un semplice "gioco" e le persone non dovrebbero certamente essere trattate come pedine -- tanto meno da parte di coloro che hanno il dovere di proteggerle. La missione e la visione della Chiesa non affrontano né tollerano il concetto di "danno collaterale". Piuttosto la missione e la visione della Chiesa sono meglio riassunte da questo: "Ogni anima è importante". (Shawn Tribe - Contra Traditionis Custodes - Pro Immemorial Roman Rite Usus Antiquior)
* * *
Leggo su internet di un possibile documento con ulteriori restrizioni alla Messa detta di san Pio V. 
Non lo so se è vero, ma se lo è mi viene da dire: basta!
Ma possibile che con tutti i guai che la Chiesa si dovrebbe preoccupare, sono ossessionati da quella minoranza di fedeli che sono attaccati alle forme liturgiche della tradizione?
Ma non si dice che bisogna essere inclusivi ed accogliere tutti… ma vale per tutti ma non per loro?
Possibile si producono documenti su documenti sulla Messa tridentina che dovrebbe riguardare lo 0,01% dei cattolici in cui si rispolvera l’autorità più restrittiva ma non si fanno documenti per condannare la devastazione liturgica che riguarda il 99,99% dei cattolici? Non so voi, ma io ho cominciato a spalancare gli occhi quando ho cominciato a riflettere su questa (solo apparente) contraddizione. (Aurelio Porfiri)

9 commenti:

Forse..chissa'.. ha detto...

Bisogna credere,adorare,amare il doppio,il triplo se occorre, per compensare chi non ama . La Santa Vergine e' il modello che ci insegna a soffrire come Lei. La sofferenza e' necessaria perche' si compia nell'anima l'opera di Dio .(Elisabetta della Trinita')

Forse sara'questa la "nostra ora?"
L'ora in cui ci disporremo a dare la prova del nostro amore a Colui che ci ha troppo amato?

Anonimo ha detto...

La famosa uscita della chiesa intesa come cambiamento di pelle, di gender, un outing. La liturgia è come l'album di famiglia che ricorda come eravamo e... urta molto i nervi. Per dirla col Manzoni occorre uno che faccia silenzio tra i traditori e riporti il Santo Vero al posto che solo a Lui spetta.

Anonimo ha detto...

http://summorum-pontificum.de/themen/usus-antiquior/2355-paukenschlag-oder-geruechtesaeuseln.html

Anonimo ha detto...

Ci sono gravi errori di fondo in queste considerazioni: quello di credere che la setta conciliare sia la Chiesa Cattolica, quello di credere che si debba implorare una qualsiasi autorizzazione per esercitare ciò che invece è un diritto, garantito da S. Pio V nella Quo primum e quindi dalla Chiesa Cattolica, quello di ritenere la S. Messa di sempre definitivamente come una diversa forma "straordinaria" dello stesso rito della Messa (una falsità enorme, coniata dal modernista conservatore Ratzinger: se si trattasse soltanto di una diversa forma del rito della Messa i modernisti non combatterebbero da sempre il S. Sacrificio della Messa di sempre: è chiaro o no?), quello di prendere in considerazione il numero degli "interessati" alla S. Messa di sempre (lo 'spirito democratico', fa' certamente parte della chiesa conciliare, ma non della Chiesa Cattolica, che è monarchica). Il motu proprio di Ratzinger si conferma un dono avvelenato per infinite ragioni. Tutte le concessioni e i ritiri delle concessioni della chiesa conciliare riguardanti la S. Messa di sempre, da quelli di Wojtyla a quelli di Ratzinger e di Bergoglio non sono dettati né dal perseguimento della maggior gloria di Dio, né dal perseguimento della salvezza delle anime, non v'è in quegli atti nessuna autentica carità, bensì furbizia, cattiveria, desiderio di chiudere per sempre con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, volontà di allinearsi alle imprese del nuovo ordine mondiale, ove non deve esserci nessun posto - secondo loro - per la Regione Cattolica, ma soltanto per la Religione Universale. Di conseguenza, bisogna prendere tutte le misure necessarie per NON associarsi - in un modo o nell'altro - alle 'imprese' della chiesa conciliare: non bisogna aspettarsi qualcosa di buono da chi serve il diavolo e non Nostro Signore Gesù Cristo.

Anonimo ha detto...

È vero che quella che siede in Vaticano non è più la chiesa cattolica, è vero pure che la Santa Messa di sempre non poteva essere abrogata e quindi non necessita di essere consentita. Il merito del Summorum è averci rammentato che ESISTEVA. Io ad esempio, pur rimpiangendola, non sapevo come e dove trovarla, e come me chissà quanti altri...
Insomma se vogliamo tenere in vita questo rito basilare, che fare? Non basta frequentare certe chiese. Bisognerà pure quotarsi per mantenere i sacerdoti celebranti.

Anonimo ha detto...

In tutto questo nostro esame sulla rovina della Chiesa, bisogna tener conto della valutazione delle vocazioni. Non necessariamente si saranno fatti entrare degli infiltrati, veri e propri, credo che sia stato sufficiente far entrare dei tiepidi. Quelli facilmente manipolabili. Una torsione diabolica poi sarà stata l omosessualismo.

Anonimo ha detto...

Non riesco a mettere a fuoco quali siano stati quei due o tre errori fondamentali che hanno consegnato i cattolici, come pecore da macello, alla modernità.

Anonimo ha detto...

A mio parere il Concilio Ecumenico Vaticano secondo, la riforma della scuola in Italia e in generale il ripudio dall'autorità nell'educazione con l'abbandono dello studio delle lingue classiche e il disprezzo oer il diritto romano. Aggiungiamo la contestazione giovanile e il connubio scuagurato del marxismo con un cristianesimo secolarizzato.

Anonimo ha detto...

Comunque la Messa in rito antico non "riguarda" solo lo 0,01% dei cattolici, forse ai tempi del cd. indulto, ora siamo molti di più. Il Summorum Pontificum ha segnato un punto di non ritorno e non sarà certo qualche modernista senile a invertire la tendenza.