Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 22 settembre 2015

Pensiero cattolico da custodire e diffondere


Nel contesto della teologia tomistica e
delle aberrazioni del pensiero contemporaneo
Di padre Enrico Zoffoli(*)
della Congregazione della Passione di Gesù Cristo (1915-1996)

I – Premesse fondamentali

Per misericordia suole intendersi quel nobile sentimento dell’anima che fa partecipare alle sofferenze fisiche e morali del prossimo, inducendo a soddisfarne le necessità a sollevarlo dalla infelice condizione in cui versa.

Si tratta di un dovere di solidarietà umana imposto dalla legge naturale che riflette la Legge Eterna. La misericordia infatti è un attributo eminentemente divino, ed è anzi primario rispetto ad altri che riguardano i rapporti di Dio col mondo.

In realtà, la radicale insufficienza della creatura umana – essenzialmente relativa e contingente – costituisce la tipica miseria che – potrebbe dirsi – muove Dio a compassione, ossia a trarla dal fondo del suo nulla, conservarla nell’esistenza, stimolarne le energie, ripararne le perdite, finalizzarne le azioni; in breve: soccorrerla supplendo a tutti i suoi limiti.

Ciò vale per le “cose”, ma assai più per la “persona umana”, capace di riconoscerlo, sì da sentirsi obbligata all’adorazione, alla gratitudine, al totale abbandono in Lui, Principio e Fine di tutta la sua vita. Per questo, Dio è particolarmente misericordioso con l’uomo, il solo che nel mondo possa essere realmente sia misero che felice. Come egli può essere misero, perché capace di abusare del proprio arbitrio ed essere perciò causa della sua miseria; così Dio può essere veramente misericordioso con lui, sollecitandolo alla resipiscenza, stimolandolo alla conversione, pazientando fino a quel limite estremo fissato dalla volontà umana che, se debitrice a Lui di tutto il proprio bene, è anche responsabile di tutto il proprio male nell’ostinato rifiuto del suo amore.

Assolutamente primaria, dunque, l’opera della misericordia nei rapporti di Dio col mondo e specialmente con l’uomo. Egli infatti, Causa Prima, tutto pone, nulla suppone; tutto dà, nulla esige; mentre la creatura – causa seconda – non può non supporre, valendosi solo di quanto possiede per puro dono di Dio; ossia esercitando le facoltà da Lui ricevute, trafficando i suoi talenti.

Perciò, l’intervento della giustizia di Dio che esige è posteriore all’iniziativa del tutto gratuita della sua misericordia che dona, rendendo possibile la risposta della creatura, comunque questa si comporti. Risposta dell’uomo, soggetto autocosciente e libero, responsabile di azioni del tutto “sue”, come “suo” è il fine scelto, che Dio può realizzare solo premiando o punendo, secondo le esigenze, della sua giustizia.

Egli pertanto non può essere giusto con l’uomo se non dopo essere stato con lui misericordioso; né può essere misericordioso senza tener conto della sua dignità di “persona”, capace di finalizzare se stesso assecondando liberamente i piani della misericordia di Dio. La quale perciò si rivela assai più rispettando l’autonomia dell’uomo nel renderlo “causa” (sia pure seconda) del proprio bene, che trattandolo come soggetto esclusivamente passivo, che tutto riceve da Dio senza nulla dare a se stesso.

Segue che la misericordia usata da Dio con l’uomo non prescinde totalmente dalla sua giustizia, com’è vero che Egli può esercitare la sua giustizia soltanto subordinandola alla sua misericordia nel trionfo dell’Amore quale unico atto del Bene assoluto.

II – Il linguaggio biblico

Appunto nel Bene assoluto, ch’è l’Essere sussistente, si fondono le due perfezioni-cardine attribuite al Dio Vivente dalla Rivelazione ebraico-cristiana, a livello della natura e della grazia. Dio Vivente, Creatore e Provvidenza, ignorato dalla filosofia classica: monistica nei Presocratici e in Plotino e dualistica in Platone e Aristotele; mentre la trascendenza di Dio fondata sull’analogia dell’ente, nel distinguere Dio dal mondo, consente di affermare la dipendenza del mondo da Dio econcilia l’unità con la distinzione, escludendo sia l’identità del monismo che la separazione del dualismo. Non altri i presupposti metafisici di una misericordia necessariamente giusta e di una giustizia sapientemente misericordiosa.

È quanto sottende il linguaggio biblico nel narrare la drammatica storia d’Israele, nel corso della quale Dio parla ai Patriarchi e ai Profeti, si sceglie un popolo, lo guida con le sue leggi, ripetutamente lo difende, perdona e salva … ; ma neppure manca di riprenderlo, punirlo, umiliarlo con guerre e deportazioni, finché non lo colpisce definitivamente nella distribuzione di Gerusalemme, nell’incendio del tempio, nell’abolizione del suo culto …

La dottrina e l’esempio di Gesù confermano tutto con impressionante evidenza contro l’opinione corrente, che presenta un Dio giusto e implacabile solo nel contesto dell’Antico Testamento; mentre sarebbe esclusivamente misericordioso e tollerante quello del Nuovo.

In realtà, se Gesù, mite e umile di cuore, è venuto a salvare il mondo sotto le sembianze del “buon Pastore”, del “Medico” e soprattutto della “Vittima”, tuttavia condanna decisamente il vizio, sferza i profanatori del tempio, inveisce contro l’ipocrisia di scribi e farisei, dichiara di neppur conoscere le vergini infingarde, esclude dal Regno chi respinge la sua missione e nell’ultimo giudizio maledice quanti non l’hanno amato …

Dunque, lo stile di Dio non cambia: nel caso, dovrebbe contraddirsi. È certo anzi che, nel clima della grazia instaurato per merito della mediatrice espiatrice di Cristo, misericordia e giustizia acquistano il massimo risalto: dando di più, secondo la sua misericordia, Dio esige anche di più, seconda la sua giustizia: Egli è l’Ordine, la Verità, l’Essere, quale oggi certa pseudo-cultura teologica e catechistica stenta a riconoscere… Appunto essa attribuisce alla Chiesa del Concilio un totale capovolgimento dei rapporti tra Dio e l’uomo, da cui risulta un Dio trasfigurato perché fatto per l’uomo e a lui subordinato secondo un antropocentrismo che spinge alle estreme conseguenze l’immanentismo dell’umanesimo ateo.

III – L’Amore misericordioso

I Santi, sensibilissimi agl’impulsi della Grazia, compresi nel dovere di corrispondervi, convinti di non sempre riuscirvi, non hanno mai cessato di esaltare la misericordia di Dio, inesauribile nel dare; e, insieme, di temere la sua giustizia, rigorosa nell’esigere … Sicché la filiale confidenza in Lui si è sempre conciliata con la diffidenza di sé e il timore di offenderlo e meritare alla fine il suo eterno rifiuto. Stato d’animo contenuto tra i due eccessi dell’orgoglio che presume e del pessimismo che dispera: in questo esilio della vita, non potevano concepire diversamente il cammino verso la Patria.

Abbondante, in quest’ultimo secolo, la letteratura agiografica ispirata all’ Amore misericordioso di Dio. Teresa di Lisieux ha lasciato il suo stupendo “atto di offerta” a Lui; e, dopo non molto, suor Faustina Kowalska (+ 1938) ha lanciato il suo “messaggio della divina Misericordia”, seguìta da Madre Speranza che, a Collevalenza, ha promosso la costruzione di un immenso e ricco santuario dedicato all’Amore misericordioso.

In questo tormentato declino del secondo millennio del Cristianesimo, è veramente provvidenziale il risveglio nelle anime del nucleo più vitale della Rivelazione quale appunto il mistero di una Misericordia che ispira l’intera economia della salvezza.

Mistero che, sottolineando la liberalità dell’amore di Dio per l’uomo, suppone la condizione di miseria in cui egli è caduto peccando: queste le componenti essenziali della storia dei rapporti tra Dio e l’uomo. Esse costituiscono la nota dominante nelle fonti della Rivelazione, nei documenti del Magistero, nella catechesi dei Padri, nella letteratura cristiana più varia e diffusa …

La risonanza di tale verità, nella Chiesa, è stata salutare; ma la reazione della cultura laica non è stata meno cieca e radicale nell’approfondire il solco scavato dall’immanentismo ateo di questi ultimi secoli. Nefasta la sua influenza anche in ambienti cattolici, dove la celebrazione della misericordia di Dio va facendo dimenticare ed anzi escludere la sua giustizia e, in ultima analisi, negare la stessa realtà dell’inferno.

Si vuole far credere che soltanto la misericordia conviene a Colui che è il Bene per essenza, l’Amore infinito, Fonte della vita e della gioia … ; mentre la giustizia si opporrebbe alla sua infinita maestà e ricchezza, porrebbe l’uomo a livello di un Dio immaginato e temuto come un “nume” geloso della sua potenza, vindice della sua gloria … Si tenta d’insinuare che l’uomo, comunque si comporti, lascerebbe Dio indifferente, sempre disposto a beneficiarlo … La violazione della sua legge non offenderebbe Lui, nuocendo soltanto all’uomo: Dio, pertanto, sarebbe sempre pronto a soccorrerlo e riparare i danni da lui provocati e subiti, purché l’uomo lo voglia, come alla fine non potrà non volerlo, vinto dalla inesauribile clemenza del Sommo Bene, pronto a soddisfare ogni suo desiderio, trionfare su tutti gli errori, le resistenze e l’ostinazione della volontà umana, come appunto si vorrebbe esigere dall’Amore Misericordioso.

Ora, il messaggio della divina Misericordia interpretato superficialmente si è prestato purtroppo a tali aberrazioni, facendo respingere un Dio giusto e quanto comporta la sua giustizia nel contesto della Rivelazione cristiana. Vero tradimento di un messaggio eminentemente evangelico, che nella sua inoppugnabile logica è stato sempre giustificato dalla più sana teologia cattolica e vissuto dai Santi nella luce di una mediazione del Cristo che è redentrice soltanto perché espiatrice. Basteranno pochi e rapidi richiami per intuire la verità dell’Amore veramente misericordioso di Dio.
       
IV – L’unico vero Dio

Innanzi tutto sarebbe contraddittorio un Dio capace soltanto di amare il bene e incapace di odiare il male: Egli sarebbe anche incapace di amare Se stesso, Bene, Fonte di ogni bene … Ma un Dio tale non sarebbe l’Essere-per-essenza, ossia Auto-affermazione assoluta, e quindi Auto-negazione del suo, opposto, esistendo solo in fantasie malate come vuota astrazione, quale sarebbe appunto un supposto “infinito-tutto”, vago, impersonale …

Un Dio incapace di odiare il male non sarebbe capace neppure di amare il mondo opponendosi ai suoi mali. Indifferente alla negazione di Sé, lo sarebbe pure a quanto potrebbe opporsi alla conservazione, all’integrità e al finalismo dell’universo.

Non opponendosi al male del mondo, non può dirsi che lo ami; ma, se non lo ama, non può neanche averlo creato donandogli l’esistenza, se appunto l’esistenza è il primo dei beni voluti da chi realmente ama qualcuno.

Unico vero male dell’uomo è il peccato. Il quale, se nuoce a chi lo commette agendo contro il finalismo della sua natura, offende però Dio nel senso che lo rifiuta come Causa Prima, Legge Eterna, Fine ultimo della creatura che, peccando, ‘si ribella al suo dominio, misconosce la sua sapienza, irride il suo amore, presume di sostituirsi a Lui, affermandosi come “fine” e “legge” a se stesso.

Se per tale atteggiamento, Dio resta inalterato, quel che costituisce l’intrinseca malizia del peccato come offesa di Dio è la perfidia della volontà umana per la quale l’uomo, se potesse, Lo sopprimerebbe per realizzare un’indipendenza assoluta che gli consentirebbe di affermarsi al di là d’ogni vincolo e limite.

Provvidenzialmente, finché si vive, l’atteggiamento offensivo dell’uomo è ricambiato dall’amore misericordioso di Dio, che lo richiama invitandolo a ravvedersi, gliene offre la possibilità, gl’ispira quell’amore per Lui, necessario perché possa ri-affermare la propria dipendenza da Dio, pentirsi di averlo offeso, ricuperare la sua amicizia.

Dunque, se l’iniziativa è sempre della Misericordia che non perde di vista il peccatore e ne vuole la salvezza; questa è sempre condizionata ad una Giustizia che implica il rimorso della coscienza, esige la penitenza come restituzione a Dio di quanto l’uomo aveva presunto di sottrarGIi affermando indebitamente se stesso.

In altri termini: la salvezza, se dono dell’amore misericordioso di Dio, passa però indispensabilmente attraverso la giustizia rispettata dalla creatura che, nel pentimento vissuto come passione di tutta l’anima, rende a Dio quel ch’è suo. Sarebbe assurdo il perdono di un’offesa concesso a chi non si fosse pentito della sua colpa … Ovviamente, parlo di un perdono consistente nella riconciliazione dell’uomo con Dio, nel restauro dei suoi rapporti di amicizia con Lui.

Segue che Dio è misericordioso anche esigendo che l’uomo ripari il suo peccato con una penitenza, resa a lui possibile nel cedere all’ Amore preveniente di Chi intende redimerlo, rispettando l’autonomia propria della “persona”, che liberamente asseconda gli stimoli della Grazia: non si dà misericordia che non sia giusta, né giustizia che non sia misericordiosa.

Misericordia concessa – in certo senso – persino al dannato che, nella sua rivolta a Dio, ha preteso di amare solo se stesso. Infatti, nella disperata condizione che si è creata, egli soffre meno di quanto meriterebbe. Avrebbe dovuto subire l’annientamento in pena del suo rifiuto dell’Essere e della Vita; ma Dio continua a donargli l’esistenza: l’uomo, per quanto irriducibilmente perfido, resterà sempre una sua creatura.

V – L’economia della salvezza

Non altra la logica che soggiace al comportamento di Dio con l’uomo: creato, decaduto, redento. Potrebbero documentarlo decine di testi biblici, specialmente del Nuovo Testamento, dove la dottrina e la vita di Gesù, la catechesi apostolica e l’esempio dei primi fedeli documentano all’unanimità che la redenzione del mondo è costata l’espiazione del peccato compiuta nel Sacrificio della Croce. Perciò, l’ani- ma della nuova Legge è tutta nell’Amore Misericordioso che ha salvato l’umanità colpevole e infelice, decretando una Passione volontariamente subita da Gesù per soddisfare la giustizia del Padre.

È la Passione del Cristo-Capo che prelude a quella delle sue membra tenute a seguirne l’esempio, morendo a se stesse per espiare le proprie colpe. Infatti, per rinascere alla nuova vita della grazia – che prelude alla finale risurrezione della carne, – tutti devono far propria la morte di Cristo, offrendosi in Lui e per Lui a Dio vittime di espiazione.

Questa, nel tempo, la vita della Chiesa, a cui spetta l’unico culto a Dio gradito nella celebrazione del Sacrificio Eucaristico, sacramento dell’Offerta cruenta della Croce. La quale, per il sacerdozio ministeriale, rende possibile ai fedeli la partecipazione al mistero della Morte espiatrice e redentrice del Calvario. Se poi la “conversione” del peccatore ritrae tale mistero quanto alle componenti essenziali dell’amore che espia e salva, l’ascesi ne è la continuazione nel processo di morte di ciascuno a se stesso, volto ad una sua sempre più radicale rinascita in Dio con Cristo crocifisso e risorto.

Il dogma del Purgatorio è un’ulteriore conferma della fede nella Misericordia che, dopo la morte, conclude l’opera redentrice, esigendo la purificazione dell’anima da tutte le scorie del peccato; per cui esso s’impone come ultima necessità di una Giustizia che, a servizio dell’Amore, realizza la totale trasparenza dello spirito umano alla luce della visione beatifica.

Nell’inferno, se l’Amore Misericordioso di Dio non risparmia l’eterna angoscia del dannato, certamente, come si è accennato sopra, la mitiga, non consentendo alla Giustizia di punirlo quanto egli ne è degno: nel fatto di esistere ancora egli conserva il dono fondamentale dell’Onnipotenza, che nulla intende perdere di quanto ha creato.

Questi, schematizzando, gli elementi della Rivelazione relativi alla misericordia e alla giustizia di Dio.

VI – Aberrazioni

Purtroppo, tali verità, assolutamente pacifiche nella tradizione del dogma centrale del Cristianesimo, oggi sono respinte o travisate da correnti pseudo-teologiche che imperversano nella Chiesa, favorite da una presentazione del culto suddetto, che mira a sopprimere la stupenda densità del suo mistero.

Misericordia – secondo alcuni – sarebbe precisamente quella di un Dio che permette tutto, perdona tutto, salva tutti. Ma, ovviamente, si tratta di un Dio mai esistito, come dimostrano le enormi implicazioni negative che conviene almeno elencare rapidamente:

  • un Dio esclusivamente misericordioso si riferisce ad un uomo incapace di peccare, e quindi naturalmente e inevitabilmente soggetto soltanto all’errore e alla sofferenza che ne deriva. Si suppone perciò che non abbia una coscienza morale, non risponda delle sue azioni, non sia “persona” … ;
  • non essendo responsabile dei suoi errori, l’uomo non può neanche offendere Dio né pentirsi di averlo offeso; e, nel caso, una sua “conversione” non avrebbe senso… ;
  • se egli non può commettere alcun male, è incapace anche del bene: virtù, merito, felicità eterna – per lui – non avrebbero alcun valore; ma l’uomo allora non potrebbe neppure godere la gioia di quel trattamento misericordioso di Dio, gradito alla “persona” soltanto a livello morale… ;
  • la misericordia di Dio che dona, non associata alla sua giustizia che esige, esclude la necessità della penitenza per l’uomo, che non deve espiare nulla, non avendo commesso alcuna colpa… ;
  • ma in questa serie di ipotesi il Cristianesimo sarebbe una solenne impostura con la sua dottrina sul peccato e la necessità della mediazione di Cristo, che placa la giustizia del Padre offrendosi a Lui Vittima di espiazione…; illusorio inoltre sarebbe pure il culto della Chiesa Cattolica centrato nell’Eucarestia, “sacramento del Sacrificio” … ; insensata infine sarebbe l’ascesi, il martirio e quanto si ripete ovunque e da tutti nel celebrare una supposta “sapienza della croce”… ;
  • se perciò la società contemporanea può offrire ancora un margine al Cristianesimo, è solo accettando un Dio talmente misericordioso da lasciare che l’uomo viva seguendo le sue emozioni, soddisfacendo le sue tendenze istintive senza alcun freno e misura; libero dal timore di un supremo giudizio e di sanzioni ultraterrene… ;
  • ora, una misericordia di Dio così intesa equivarrebbe ad un incomprensibile disinteresse dei valori della persona umana, che è appunto l’opposto dell’amore, quindi negazione della Provvidenza. Negazione che obbligherebbe ad abbandonare tutto al caso quale supremo principio di una realtà contraddittoria, di una vita assurda.
VII – Convinzioni dei Santi

S. M. Margherita Alacoque, che prima di altri ha trattato espressamente dell’Amore Misericordioso di Dio, ha propagato il culto di un Cuore di Cristo avvolto dalle fiamme di un amore che lo ha ferito, coronato di spine e crocifisso. Ella è rimasta nella storia della spiritualità riparatrice che è appunto quella di una “santità d’amore e di giustizia”. Come potrebbe essere gradita all’uomo una misericordia di Dio che non fosse giusta?

Nell’Atto di offerta all’Amore Misericordioso di Dio Teresa di Lisieux ringrazia il Signore di averla “fatta passare attraverso il crogiolo della sofferenza”, e dichiara che sarà felice di vederlo comparire “nel giorno finale con lo scettro della croce”. “Croce tanto preziosa” da farle desiderare di ”veder brillare sul (suo) corpo glorificato le sacre stimmate della (sua) passione”. “Per vivere in un atto di perfetto amore” – ella scrive – “mi offro come vittima d’olocausto al vostro amore misericordioso”.

In Italia, ad una contemporanea di Teresa, la visitandina suor Consolata Ferrero (1885-1916), il Signore affidò la missione di divulgare la Misericordia del suo Cuore, precisando: “La porta della mia giustizia è chiusa a chiave, e l’apro soltanto per colui che mi costringe a farlo … “.

Dimostra di avere idee egualmente chiare la beata Maria Faustina Kowalska di Cracovia, oggi ben nota propagatrice dell’Amore Misericordioso di Dio. A lei Gesù conferma che “la Misericordia è il più grande attributo … “; ma aggiunge di essere anche “Giusto Giudice” quando la misericordia s’infrange contro l’ostinazione della volontà umana.

Anche più recentemente il linguaggio di Madre Speranza di Gesù fa eco all’unanime tradizione dei Santi nel riconoscere il merito della sofferenza quale partecipazione alla Morte espiatrice: “L’amore, se non è vivo, se non soffre, se non s’immola, non è amore”.

“Quando si ama fortemente, il dolore è così dolce che diviene l’oggetto dei nostri sospiri e dei nostri sogni, e non si può vivere senza la croce”. “Vorrei poter dire, quando lascerò questo mondo: ‘Ti ringrazio, Gesù mio, perché questo mio corpo martoriato non ha mai avuto un momento di ristoro, ma solo la fortuna di patire ogni sorta di tribolazioni’ “. Esatto.

Per un battezzato nel Cristo crocifisso, l’esaltazione della sofferenza rivela il valore di un’espiazione che redime solo per la fede nel Sacrificio della Croce, suprema testimonianza di un amore di Dio misteriosamente gratuito e, proprio per questo, anche terribilmente giusto con chi ne abusa e lo rifiuta.
________________________
(*) Traggo i preziosi elementi di questa sintesi da: Summa th., I, q. 21. aa. 1-4; l-Il. q. 61, a. 5; Il-Il. q. 30, a. 4; Sent. VI, d. 46, q. l, a. l, q. 1 ae l, 3; q. 2, a. l, qla 1; a. 2, qla2; Summa c. Gent., l, cc. 91, 93; Il, cc. 28- 29;. De Veritate 28, a. l, 8um; De Divinis Nominibus, c. 8, lect. 4; in Ps. 24; in Rm 15, lect. l, nn.1155-7.

28 commenti:

Luís Luiz ha detto...

Non si può dimenticare Agostino. Ci sono 3 grandi manifestazioni del bergoglismo nella storia: il pelagianismo, il gesuitismo dei casuisti e il post-Concilio Vaticano II, che arriva oggi all'apoteosi sotto lo stesso Bergoglio. Agostino ha commandato la resistenza ai due primi e non sarà una sorpresa se sarà il grande nome anche questa volta.
Sull'equilibrio tra misericordia e giustizia, amore/timore, l'agostiniano Nicole ne fa niente meno che l'asse, il centro della vita cristiana. Per esempio.
Ossia, esiste una nobilissima tradizione filosofica cattolica non tomista. Il grande pensiero cattolico non comincia nel secolo XIII. E questo pensiero ha in suo favore un a ancora più nobile storia di resistenza alla decomposizione "misericordiosa" della Fede, l'essenza stessa del bergoglismo.

ettore ha detto...

Il Papa a Cuba: al momento niente di eterodosso. Fortezza e prudenza, forse serviva maggior franchezza di linguaggio verso il regime.
Bei momenti di fede da parte del popolo cubano. Filiale, tenero quello di preghiera (e l'omelia della Messa)davanti alla Madonna di El Cobre.

Attesa crescente negli Usa per il Papa: Ognuno cerca di tirarlo dalla sua parte:

Che cosa dirà (o dovrebbe dire) Papa Francesco? Speranze, critiche e analisi della stampa americana-
http://www.ilfoglio.it/papa-in-america/2015/09/22/che-cosa-dir-o-dovrebbe-dire-papa-francesco-speranze-critiche-e-analisi-della-stampa-americana___1-v-133004-rubriche_c897.htm

I "due Papi" che gli Stati Uniti d'America attendono ... e i racconti della stampa
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/09/stati-uniti-i-due-papi-che-gli-stati.html

Anonimo ha detto...

La preghiera alla Virgen del cobre è quella composta da Papa Benedetto 16° in occasione del suo viaggio a Cuba nel 2012.

hr ha detto...

http://dentrolemura.blogspot.it/2015/09/papa-francesco-al-santuario-della.html
Papa Francesco al Santuario della Virgen de la Caridad del Cobre a Santiago reciterà la stessa preghiera che recitò Benedetto XVI (testo in spagnolo)
;'osservatore Romano pubblica un testo italiano alquanto diverso.
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/09/cuba-la-preghiera-di-francesco-alla.html


Rr ha detto...

Ut Demonstrandum erat: se dice qualcosa di cattolico, non è farina del suo sacco.
In compenso in Italia ci pensano i " suoi uomini" a parlare: Enzo Bianchi ( se avevo dei subbi sul suo intimo essere, ora ho la conferma), Galantino ( affetto da " moraline" acuta)...
Rr.

Josh ha detto...

per parafrasare RR...

_Bianchi "sui gay la chiesa meglio stia zitta, nemmeno Gesù dice niente" (a suo avviso)

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/padre-enzo-bianchi-choc-sui-gay-chiesa-meglio-che-stia-zitta-1174212.html

_Galantino cerca strategie (come la strumentalizzazione della foto di Aylan) per fare diventare tutti a forza pro immigrazione coatta: usare qualsiasi mezzo, i media "diano pugni nello stomaco"

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ora-galantino-chiede-pi-foto-aylan-rendere-tutti-buonisti-1174170.html

quanta onestà concettuale! Sta gente il mio 8 per mille se lo sogna...

Josh ha detto...

il testo di Padre Zoffoli è da incorniciare, ma sottolinea ancor di più:

_cosa va blaterando la "chiesa" odierna: mondialismo, immigrazionismo, politiche sociali (suicide, antiautoctoni e anticristiane), zero Vangelo, zero Gesù Cristo,
nessuna spiritualità, nessuna ascesi, nessuna mistica

_il divario tra essere credenti in cerca di santificazione, in pellegrinaggio verso la vita eterna,
ed essere solo dei politicanti del mondo

hr ha detto...

http://ncronline.org/news/vatican/meeting-reporters-plane-pope-defends-his-teaching-social-issues
Pope to reporters on plane: ""Maybe I have given an impression of being a little bit to the left," the pope admitted. "But if they want me to recite the Creed, I can!"

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-usa-43536/
Nell'intervista sul volo da Cuba agli Stati Uniti Francesco parla delle critiche al suo magistero: «Ciò che dico è nella dottrina sociale della Chiesa». Sull'embargo: «Spero che si arrivi a un accordo che soddisfi le due parti». Sui dissidenti: «Alcuni erano stati invitati per un saluto in cattedrale. Nessuno si è identificato come tale, non ho notizia di arresti».

Anonimo ha detto...

Vi racconto un piccolo aneddoto sulla chiesa 'misericordiosa' ed accogliente a prescindere, in un paesino dell'entroterra (prov. FC), 200 anime, c'è una bella chiesa con un'ampia canonica restaurata di recente per l'anno santo 2000, non c'è parroco stabile, ma c'è un diacono, persona degnissima, che supplisce come può, messa 2 volte al mese, quando si trova prete disposto a sorbirsi km e km, orbene, l'ultimo che ha celebrato messa, pochi giorni fa, ha sentenziato che la canonica verrà messa a disposizione di 10 migranti, ora il suddetto diacono, contadino, d'estate vive cogli anziani genitori e la sua famiglia nel vecchio cascinale, sprovvisto di riscaldamento, in inverno si trasferivano tutti in canonica, riscaldata ; ora dopo le proteste del pover'uomo, tutto il paese si è ribellato, è andato dal sindaco della cittadina da cui il paesotto dipende, ed ora tutti insieme dal vescovo, che per diocesi è quello di Rimini, la cosa si fa bollente. Un'ultima cosa, gradirei che si chiamasse Bianchi ragioniere, né padre, né priore, non è consacrato, oltre ed essere palesemente eretico. Grazie per la pazienza. Lupus et Agnus.

mic ha detto...

Lupus et Agnus,
perché non richiamare ufficialmente l'attenzione sull'increscioso episodio, prendendo le parti del nostro volonteroso diacono e della sua famiglia?

Catholicus SSM ha detto...

@ josh "_il divario tra essere credenti in cerca di santificazione, in pellegrinaggio verso la vita eterna, ed essere solo dei politicanti del mondo ". Lei ha ragioni da vendere, caro Josh. Ma il brutto è che questi qui sono politicanti della peggior specie: ipocriti ingannatori, usano la religione per le loro sporche trame antiitaliane, antieuropee, anticristiane. Vogliono la distruzione della civiltà cristiana, dell'Europa, delle radici della nostra bimillenaria civiltà. Perciò è necessaria una forte opposizione ai loro piani, bisogna smascherarli, affinché appaiano quali realmente sono: nemici di Dio e della civiltà cristiana.

Anonimo ha detto...

@ Mic, la cosa è uscita sul Resto del Carlino in cronaca locale e su qualche piccola tv privata, il giornale della diocesi, 'francescano' fino al midollo, non ha fato un fiato, bisogna seguire gli sviluppi sulle tv locali, in altri giornali pur della zona, non se lo sognano neppure di far uscire una cosa simile, il paesino in questione è Borello, quando saprò qualcosa in più, se non divergo dall'impostazione del blog, la farò sapere, la piccola popolazione è molto, ma molto inca.....volata e decisa ad andare fino in fondo, si attendono le prossime mosse di Lambiasi, il nostro vescovo, che cuordileone non è, vedremo. Lupus et Agnus.

Rr ha detto...

Sul viaggio a Cuba, segnalo Magister, Socci, Rorate coeli, Ex Orbe.

Sull' immigrazione. Ho letto sul Giornale di oggi che ad Addis Abeva hanno inaugurato una metropolitana da far invidia alle nostre, cosi come l' aereoporto internazionale. Inoltre che l' Etiopia è in forte crescita, esporta cibo nei paesi vicini, e la povertà si sta riducendo (fonti ONI e OcSE). Il suo Presidente dice che l' Africa ce la puo fare da sola.
Ma allora perché dobbiamo continuare a inviare solid? E perché soprattutto questi paesi africani più che emergenti non si prendono loro gli e emigranti, invece che pre nderceli noi?
L' Africa agli Africani e gli Africani all' Africa!

Gederson Falcometa ha detto...

Sembra che a Bergoglio esiste una dottrina che gli piace, la dottrina sociale della Chiesa. Questo se può vedere nell'intervista che ha dato nel volo tra Cuba e USA, un brano:

(Gian Guido Vecchi)

Santità, le Sue riflessioni, anche le Sue denunce, sull’iniquità del sistema economico mondiale, il rischio di autodistruzione del pianeta, il traffico di armi, sono anche denunce scomode, nel senso che toccano interessi molto forti. Alla vigilia di questo viaggio sono emerse delle considerazioni abbastanza bizzarre – anche media molto importanti nel mondo le hanno riprese – di settori della società americana, anche, che arrivavano a chiedere se il Papa fosse cattolico… Già c’erano state discussioni di quelli che parlavano del “Papa comunista”; adesso addirittura: “Il Papa è cattolico?”. Di fronte a queste considerazioni, Lei che cosa pensa?

(Papa Francesco)

Un Cardinale amico mi ha raccontato che è andata da lui una signora, molto preoccupata: molto cattolica, un po’ rigida, la signora, ma buona, buona, cattolica, e gli ha chiesto se era vero che nella Bibbia si parlava di un anticristo. E lui le ha spiegato. E’ anche nell’Apocalisse, no? E poi, se era vero che si parlava di un antipapa … “Ma perché mi fa questa domanda?”, ha chiesto il Cardinale. “Perché io sono sicura che Papa Francesco è l’antipapa”. “E perché? - chiede quello - Perché ha questa idea?”. “Eh, perché non usa le scarpe rosse!”. E’ così, storico… I motivi per pensare se uno è comunista, non è comunista… Io sono certo che non ho detto una cosa in più che non sia nella Dottrina sociale della Chiesa. Nell’altro volo [di ritorno dal viaggio in America Latina], una Sua collega – non so se è qui, mi corregga – m’ha detto, quando sono andato a parlare ai Movimenti popolari, ha detto: “Lei ha teso la mano a questo Movimento popolare - più o meno era così la cosa -, ma la Chiesa, La seguirà?”. E io ho detto: “Sono io a seguire la Chiesa”, e in questo credo di non sbagliare, credo di non avere detto una cosa che non sia nella Dottrina sociale della Chiesa. Le cose si possono spiegare. Forse una spiegazione ha dato un’impressione di essere un pochettino più “sinistrina”, ma sarebbe un errore di spiegazione. No. La mia dottrina, su tutto questo, sulla Laudato si', sull’imperialismo economico e tutto questo, è quella della Dottrina sociale della Chiesa. E se è necessario che io reciti il “Credo”, sono disposto a farlo!

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/september/documents/papa-francesco_20150922_intervista-santiago-washington.html

Il riferimento alla dottrina sociale della Chiesa appare più due volte. Questo per me è una sorpresa: mai aveva letto Bergoglio fare qualcuno buono riferimento alla dottrina e riferimenti di conformazione alla dottrina. Quindi, l'impressione che queste riferimenti lascia è che la dottrina sociale della Chiesa ha per lei, più importanza che la dottrina rivelata. Dopo leggere tantissime accuse alla dottrina fatta per lui alla dottrina cattolica, sembra che Bergoglio ridurre la Chiesa alla sua dottrina sociale.

Josh ha detto...

@Lupus

storia terribile, bisogna farsi sentire: ce ne sono tanti di italiani, cattolici, non abbienti, sacrificati sull'altare dell'ideologia e dei diktat mondialisti

già che ci sono, prelevo una tua frase:

"il giornale della diocesi, 'francescano' fino al midollo, non ha fato un fiato"

a proposito di francescano, dalle mie parti stanno per inaugurare il festival. Dalle presentazioni tv s'è sentito un misto di Assisi la vendetta (in senso "teologico") e la solita prosopopea dell'accoglienza ai migranti, fossero anche dei tagliagole dichiarati. Presenti anche Prodi e Cacciari.....

http://www.festivalfrancescano.it/


Josh ha detto...

@Gederson

aggiungo anche che:

_il fatto che Bergoglio prenda atto pubblicamente del dissenso che c'è nei suoi confronti, significa che non riesce più a tacitarlo, anche se continua a fare come gli pare.

cfr. anche

http://www.antoniosocci.com/caro-papa-bergoglio-ma-perche-lei-omaggia-i-tiranni-e-umilia-i-perseguitati/

_Di cattivissimo gusto l'uscita di PF "Eh, perché non usa le scarpe rosse!”

perchè c'è un riferimento critico solo estetizzante nei confronti di B XVI,
ma soprattutto perchè PF crede di banalizzare il dissenso dei cattolici verso i suoi continui svarioni basandolo solo sulla nostagia del papa dimissionario,
e non su questioni dottrinali e teologiche molto, molto più cogenti e stringenti. Una vera e propria presa in giro

_non basta "recitare il Credo" per dimostrare di non essere comunista, di non essere antipapa e di essere un vero cattolico, come afferma PF.

Per es. so a memoria, per studio o lavoro, una marea di testi non cristiani, ma non è che questo cambi la mia ricerca di fede.

Diversamente, il demonio stesso cita a memoria a Gesù la S. Scrittura per tentarLo, ma questo citare o recitare a memoria non lo rende certo meno satanico.
(cfr. Matteo 4, Luca 4, etc)

La garanzia di cattolicità che ora Bergoglio reclama, non l'avrà nè ridicolizzando il motivato dissenso dottrinale verso le sue teorie non cattoliche, nè recitando a memoria il Credo.

Anonimo ha detto...

Ah, beh, davanti a cotanto parterre de roi......qui a Rimini la situazione è in ebollizione, perché il nostro 'amato' sindaco, oltre e tirare le classiche 4 paghe per il lesso, visto che si è riposizionato in quel di Bologna essendosi dissolta la provincia, ma vuoi mettere gente in strada, sia mai! Quindi nella nuova duplice veste, ha già assegnato 100 alloggi popolari a migranti, scavalcando italiani in lista di attesa, e adesso pretende che gli altri comuni si accollino i nuovi arrivati che nessuno vuole, perché gli alberghi qui chiudono in autunno e Caritas e quant'altro non ne vogliono sapere, allora lui ordina di reperire locali di ogni tipo, vecchie scuole, oratori e tutto quel che si trova a portata di mano, nimby, ovvio, le proteste e gli ammutinamenti crescono sempre di più, faccio presente che ne ospitiamo già moltissimi, giovani, maschi, ben vestiti, cellulari ultimissima generazione, fancazzisti per vocazione e creano un mare di problemi, molestano donne e fanno casini in discoteca, ma qui hanno la crapa tosta, non ammettono che il comunismo è stato un tragico fallimento costato mln. di morti, dicono che è stato mal interpretato e mal applicato, che è una politica per il popolo,quindi votano sempre ad occhi chiusi per i soliti noti.....da voi come va? 'franceschiano' non francescano, lapsus freudiano, quest'anno da noi niente frati e suore in sabba, grazie a Dio.....Lupus et Agnus.

Rr ha detto...

Gederson,
ha gia' citato in altre occasioni di viaggio come risposta a domande di tipo "politico" la "dottrina sociale" della Chiesa. Il problema è sapere che cosa lui intenda per "dottrina sociale della Chiesa". Ho l' impressione che lui, di questa, abbia capito poco e male , e la confonda col peronismo ed il marxismo.
Questo viaggio in USA, prima del Sinodo e dopo i Motus Proprii, serve solo ad incensarlo, e tentare di porlo al riparo da critiche serie o addirittura da attacchi frontali. Chi oserà dopo il trionfo americano andargli contro?
Infatti: BXVI è andato in USA non più tardi di 9 anni fa e a Cuba tre anni fa. Che bisogno c' era di tornare la', quando altri paesi, anche in Europa, non han mai visto un papa ( per es. la Russia)? Perché non la sua stessa Argentina, o i Paesi scandinavi o la lontana Australia?
Perche lui, o chi decide per lui, sa che un conto è un successo mediatico in USA, i padroni del mondo, un conto in Oceania, o tra le fredde terre del Nord.
Ho sentito che voleva entrarci, in USA, dal Messico, cosi da sottolineare il problema degli immigrati clandestini che a migliaia arrivano negli States. Sempre un bel programma politico, non c'è che dire.
Rr

Rr ha detto...

Lupus,
quelli che ancora credono al comunismo o sono stupidì, ma proprio nel senso medico di cretini, o sono dei morti di fame incapaci , o che non vogliono, fare alcunché, e che sperano quindi che col comunismo gli arrivi qualcosa, e quelli che, specie in Italia, ma non solo, ci fanno i soldi a palate, v. Le COOP rosse che tu ben conosci. I primi fan tenerezza, i secondi pena, i terzi rabbia. I primi non dovrebbero votare perché incapaci di intendere e volere, i secondi andrebbero mandati a zappare della mattina all sera, e dopo potrebbero votare, i terzi messi in galera e sospesi dai dirotti civili.
Rr


T. ha detto...

Chiedo scusa se non sono in tema con l'oggetto .
In riferimento alle scarpe papali domando : quale abbigliamento e' previsto per un papa , per un prete , per un chierichetto e così via ? Accettare un incarico , un compito , comporta l'obbligo di vestirsi dei paramenti che quell'obbligo quel compito comporta , questo Sì e' segno di umilta'( ob torto collo mi sottopongo umilmente all'altrui volere ) . Opporsi non e' segno di altro ?
E non consideriamo poi il significato di un colore , di un paramento . Perche' fu fatto così ? Cosa si voleva trasmettere ?
E' sfrondando qui e sfrondando la' che piano piano siamo arrivati all'INDIFFERENZA verso NSGC .

Josh ha detto...

@T.

e infatti, a riprova di quanto dici, per es. il vdr in USA parla come presidente di una ong, come relatore di un ente morale di culto tra tanti....

ormai non è solo il simbolo che manca.
Pare normale che manchi il simbolo talvolta, ma solo perchè è già stata negata da tempo la sostanza.

hr ha detto...


Ogni tanto può essere utile leggere anche chi è distante dal nostro sentire:
1. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/24/papa-francesco-alla-casa-bianca-non-si-censura-ma-non-fa-polemica-e-il-bergoglio-style/2064236/

2.L'importante discorso del Papa ai vescovi statunitensi: guai a fare della croce «un vessillo di lotte mondane», non bastano soltanto «proclami e annunci esterni», bisogna «conquistare spazio nel cuore degli uomini». Francesco si dice «lieto» per l'impegno in difesa della vita e della famiglia sottolineando però anche altri temi. E invita al dialogo, alla mitezza perché «Solo il fascino durevole della bontà e dell’amore resta veramente convincente»
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-usa-43545/

3.http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-09-24/papa-francesco-scuote-gerarchia-chiesa-americana-072335.shtml?uuid=ACKX9i3&refresh_ce=1

T. ha detto...

Su Rai 1 , a la vita in diretta , si gioisce per la doppia gravidanza di due lesbiche . Seme spagnolo . Ole'

Josh ha detto...

@T.
è un po' come i "20 anni di immigrazione" che ci hanno comunicato dagli USA.

Chi comanda ha deciso che questo era il tempo anche di queste cose.

E oggi ha deciso che possono andare in Rai dopo pranzo.

Non sono le prime: cfr.anche sulla "stampa" da zdaura altre testimonials illustri

http://www.oggi.it/people/vip-e-star/2015/03/10/francesca-vecchioni-quando-dissi-a-papa-roberto-sono-lesbica-intervista-esclusiva/


http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11803401/Maria-Laura-Rodota-e-Tonia-Matrobuoni.html

Rr ha detto...

Di solito funziona così: sono lesbica, mi trovo una compagna, faccio uno, due, tre figli. Anche andando a uomini, embè? il fine giustifica i mezzi. Poi mi rompo di quella compagna, e me ne faccio un' altra. Naturalmente, se ho avuto un "matrimonio", voglio anche un "divorzio" e celermente, perchè l'altra non aspetta mica. E se la prima è ricca (cfr Na
vratilova), la porto in tribunale ancor prima, e la rovino, se non mi dà gli alimenti (chè io per quello ci stavo, brutta com'era).
Se poi sono figlia di...(Vecchioni, ma non solo), faccio parlare di me prima, durante e dopo.

Sono sempre più convinta che tutti questi sono malati gravemente di narcisismo patologico, e nessuno, fin dall'infanzia, se n'è accorto, correndo ai ripari per tempo. Figurati Vecchioni, tra canzoni ed insegnamento, il tempo che aveva per la figlia. O Celentano e Claudia Mori. Sempre che qualche amico di papà non se ne sia preso cura in un certo modo.

RR

PS: e i bambini ? da mammà. Io ho da "farmi" altre "amicizie"

RR ha detto...

T,:
le scarpe, i paramenti...
Quest'estate (38' all'esterno, 30' all'interno dell'ambulatorio, perchè l'aria condizionata funzionava male), io tenevo su il camice bianco di cotone pesante, mica visitavo in pantaloncini e canotta per stare al fresco. E guai a me, se non l'avessi indossato !
RR

Anonimo ha detto...

Tu non sei figlia di e-migranti, suvvia...... usted no tiene la cara de ojete como el....danno fastidio queste battutine ferociosette contro il predecessore, revanchismo da inferiore, cmq. viste le foto con quel grembiulone trasparente ed informe e sotto camiciona e pantaloni neri, fa venire gli stranguglioni, se si pensa all'eleganza di portamento ed alla classe di Ratzinger e non era certo per le stramaledette scarpe rosse. Ma il vdr conosce i simboli della cattolicità? Yo creo que no, porque Dios no es también catolico......dopo lo spot per Burger King, adesso spot per la 500 L, ma fosse un po' menagramo? Il titolo FCA nonostante il fragoroso capitombolo Volkswagen perde il 5% in borsa a NY, hai visto mai? Adesso che è uscita la famosa lista svizzera sono più contento, mi fa meno male il fegato....Anonymous.

Rr ha detto...

Beh, è notorio che è menagramo, Anonymous: va aLampedusa, e da allora ne muiono a centinaia; appena eletto, allivioni in Argentina, mai sentito prima; riceve la presidentessa , e le viene un coccolone; nomina Parolin Segretario di Stato( il più misterioso e sconosciuto Segretario di Stato negli ultimi 60 anni) e quello fa un' operazione in emergenza; Messi gli regala la maglai, e ci mette un anno per ricominciare a giocare bene...
Ricorda: non c'è peggio che un pidocchio rialzato e un cafone " risciumato"
Infatti a Washington, capitale del paese dei pidocchi rialzati, dei cafoni risciumati e dei parvenus arricchiti, ci sta benissimo.
Rr
PA: ma Parolin dov'è? Un tempo i Papi non erano accompagnati dai Segretari do Stato, quamdo andavano in giro?
Ah, gia', lui e' solo il VdR, il vicario del Vicario