Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 13 settembre 2015

Danilo Quinto. Come si serve il mondo

Non vi sarà nessuno scisma dopo il Sinodo del prossimo ottobre. Le cose si fanno come le fa Bergoglio. Non si proclamano ai quattro venti - come ha fatto di recente il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Muller – perché poi si risolvono in «bolle di sapone». Con i suoi due Motu Propri sulla «riforma» del matrimonio cattolico, Bergoglio ha decretato – come ha ben scritto Paolo Pasqualucci su queste colonne – «la fine del matrimonio cristiano in quanto tale. La fine perché di fatto si sposta l’accento dal piano oggettivo, quello dell’azione in sé del Sacramento a quello soggettivo, delle disposizioni interiori dei soggetti contraenti, finora giustamente limitato all’efficacia dell’azione del Sacramento nei loro confronti e non esteso alla sua validità».

Questa «riforma», pensata, realizzata e portata a termine, è stata la risposta alle «suppliche», ai libri e ai convegni ai quali partecipano alcuni dei Cardinali. Con tutto il rispetto, «parole, parole, parole», come cantava Mina e come Bergoglio ha ricordato in una recente omelia nell’albergo che lo ospita, a Santa Marta.

Bergoglio fa i fatti e che fatti! Non è affatto uno sprovveduto, come in molti hanno ritenuto ed ancora ritengono. La sua «riforma» segue altri fatti gravissimi che si sono succeduti dalla sua elezione ad oggi, rispetto ai quali ci sono stati solo flebili, insignificanti e ridicole dichiarazioni. Quale reazione c’è stata rispetto alle affermazioni non smentite «Io non credo al Dio cattolico», «Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo», «Il proselitismo è una solenne sciocchezza. Non voglio convertirla»? Nessuna. Eppure, queste affermazioni costituivano un prodromo accecante rispetto al «programma» da attuare. Servire il mondo, non Dio. 

Tutto è già accaduto ed ora siamo all’epilogo. Ai fatti compiuti. È divenuto Papa una persona che sostiene pubblicamente di non credere ai principi che la Chiesa Cattolica ha proclamato nei duemila anni della sua storia. È questo il fatto – nello stesso tempo semplice, drammatico e senza alcun precedente – che la Chiesa sta vivendo, insieme alla presenza di un altro Papa, quello emerito, chiuso nel suo silenzio. Responsabile e connivente rispetto alle decisioni che sono state prese e soprattutto autore dell’inedito e gravissimo gesto delle dimissioni, che ha aperto la strada ad un pontificato equivoco e fortemente ambiguo come quello attuale, che così si è manifestato sin dal suo inizio.

Sarà pure «venuto dalla fine del mondo», Bergoglio, ma il mondo lo conosce bene e in maniera raffinata. Non conosce bene solo il «suo» mondo, ma anche e soprattutto quello a lui apparentemente più lontano. La «velocità» e la «gratuità» delle procedure decise sulla nullità del matrimonio, corrisponde anche lessicalmente alle norme introdotte sul «divorzio breve», deciso dal Parlamento italiano negli scorsi mesi. Gli unici che protestano, in entrambi i casi, sono gli avvocati matrimonialisti, che verranno ridotte e presto estinte le loro parcelle. Gli altri – tutti – applaudono. Bergoglio ha «rubato la scena» a coloro che nel Sinodo si preparavano a festeggiare la loro vittoria. Non si è fatto «scavalcare». Ha detto: questa è la posizione del Papa; chi fosse contrario, deve fare i conti con me, non con Kasper e compagnia. Il suo è stato un ragionamento politico. Anche in politica, il leader entra in campo quando meno te lo aspetti, per dettare la linea da seguire e guai a sgarrare: sei certo della fine che potrai fare. 

Il «messaggio» di Bergoglio non è rivolto ai cosiddetti tradizionalisti, che egli cerca comunque di blandire, in alcuni casi in modo addirittura irriguardoso e irrispettoso, com’è avvenuto di recente nei confronti della Fraternità Sacerdotale San Pio X. A questo proposito, è bene sottolineare la chiarezza esemplare dell’intervista che Don Pier Paolo Petrucci, Superiore del Distretto Italiano della Fraternità Sacerdotale San Pio X, ha rilasciato nei giorni scorsi, pubblicata sul sito della Fraternità. Aiuta molto a comprendere la posizione cristallina della Fraternità rispetto alla disposizione relativa alla validità e alla liceità delle confessioni da parte dei sacerdoti FSSPX durante il prossimo Anno Santo e indica la «matrice» storica della «terza guerra mondiale» che stiamo vivendo, iniziata – come ricorda Don Petrucci, riprendendo un’affermazione di Mons. Lefevre – con il Concilio Vaticano II, che la Bolla d’indizione del prossimo Giubileo intende celebrare. 

Bergoglio, in questi due anni, ha sferrato l’attacco finale di questa «terza guerra mondiale» e fin qui la battaglia – la «sua» battaglia e quella di coloro che perseguono consapevolmente l’intento di distruggere la Chiesa fondata da Gesù Cristo – la sta conducendo molto bene. L’unica cosa da tener presente – come mi sottolineava un caro amico qualche giorno fa - è che spesso nella storia è accaduto che il vincitore sicuro di una battaglia abbia poi perso solo perché ha inteso stravincere. Essendo Bergoglio molto abile e astuto, si può escludere che egli intenda stravincere. Potrebbero coltivare questo desiderio i Modernisti e i Catto-Progressisti che lo circondano, tanto zelanti quanto utili in molte circostanze. È a costoro che Bergoglio ha lanciato il segnale: «Accontentatevi e state attenti», ha inteso dire, «a fare passi inopportuni». Ad esempio, a favorire la possibilità che il Sinodo accolga le istanze della lobby omosessuale, interna alla Chiesa, relativamente ai Sacramenti e al Matrimonio o a scardinare altri principi della Dottrina e del Magistero perenni, come quelli relativi alla procreazione.

Il «mettere in guardia» non deriva dalla preoccupazione di uno scisma. Non vedo molti Santi in giro in grado di opporsi pubblicamente alle eresie conclamate che già sono state realizzate e a quelle che potrebbero essere decise. Vedo piuttosto, in quel «mettere in guardia», la preoccupazione che Dio intervenga rispetto a quello che si sta realizzando. Anche nell’uomo Bergoglio potrebbe essere presente un sano timore di Dio, che potrebbe indurlo – insieme ai suoi seguaci – a non andare oltre. Bergoglio, però, non considera che i danni alla Chiesa sono stati già prodotti. Sono di tale gravità che non è immaginabile possa operare la Misericordia di Dio, che rispetto alla storia di questi duemila anni sembra aver abbandonato del tutto i suoi figli, come mai aveva fatto prima. Ecco, forse è proprio questo quello su cui contano coloro che vogliono distruggere la Chiesa: l’apparente «disinteresse» di Dio. Sappiamo, però, che Dio si può manifestare in qualsiasi momento, con i Suoi «silenzi», ma anche con i Suoi castighi, come la storia della Salvezza testimonia. Conviene, quindi, pregare non che vi sia uno scisma – una questione, d’altra parte, solo «umana» – ma che un intervento soprannaturale si appalesi nella sua pienezza, nella sua durezza, nella sua forza e presto. Perché - oltre - non è più possibile andare. I «fatti» che occorrono, a questo punto, sono solo quelli che può determinare Dio.
Danilo Quinto

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che l'eccellente Danilo Quinto debba abbandonare ogni speranza in merito al vdr.
Io,Il castigo divino, lo vedo come l'ultimo dei suoi pensieri.
Piuttosto attende che i tempi siano maturi per l'introduzione delle altre riforme e prepara iintanto il terreno con la solita omelia giornaliera, le solite telefonate, i soliti incontri, le interviste,le partecipazioni a, le nomine ad hoc...il solito copione.

hr ha detto...

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/09/13/nove-giuristi-di-fama-mondiale-bussano-alla-porta-del-sinodo/

Anonimo ha detto...

È questo il fatto – nello stesso tempo semplice, drammatico e senza alcun precedente – che la Chiesa sta vivendo, insieme alla presenza di un altro Papa, quello emerito, chiuso nel suo silenzio. Responsabile e connivente rispetto alle decisioni che sono state prese e soprattutto autore dell’inedito e gravissimo gesto delle dimissioni, che ha aperto la strada ad un pontificato equivoco e fortemente ambiguo come quello attuale, che così si è manifestato sin dal suo inizio.

Responsabile e connivente no. L'analisi è lucida e abbastanza condivisibile, ma questi due macigni addosso a Ratzinger no. Danilo Quinto ha descritto bene lo status quaestionis, ma evidentemente non conosce molte altre cose, non sa abbastanza di teologia un po' innovativa, e sa poco di Fatima. Condivido inoltre le riserve del primo commentatore: Bergoglio non si fermerà ed anzi accelererà, perché il mondo sta impazzendo, il mondo ha perso il lume della ragione. Questa è l'ora degli incantatori di serpenti, dei fattucchieri, dei "magàri**" . Poi, solo in seguito, verrà qualcuno che si rimboccherà le maniche e ripareggerà i conti, ma a caro prezzo; perché non si tratterà di nessuno di questi pavoni in sottana rossa. Come dice giustamente Danilo Quinto, "gli altri – tutti – applaudono"; ed è ormai tardi, anzi tardissimo, perché i chierici d'alto lignaggio possano avere qualcosa da dire in questo maledetto imbroglio.

Non esiste una "soluzione romana" a questa grave crisi.



** voce dialettale che sta per "maghi di paese"

Anonimo ha detto...


@ Vogliono stravincere, a quanto pare.

Le incredibili dichiarazioni del cardinale Schoenbroenn sulla "bellezza" del rapporto omosessuale stabile [sic] dimostrano che la parte deviata della Gerarchia vuole stravincere. Questa parte che chiamiamo giustamente deviata deve essere immersa nell'omotendenza sino alla radice dei capelli. NOn si capisce altrimenti tanto accanimento nel riproporre l'attenzione sull'omosessualita'. Si sa, e' un vizio che non perdona, diventa una forma di ossessione cui non e' possibile resistere, come la pornografia per chi ne e' consumatore abituale.
Ma forse anche Bergoglio ha voluto stravincere con il suo motu proprio. Poteva accontentarsi dell'abolizione della doppia sentenza conforme e della semplificazione del processo ordinario di nullita' del matrimonio. Invece no. Ha introdotto il monstrum di questo "processo piu' breve" presso il Vescovo allargando in modo indeterminato le possibilita' di impedimenti implicanti la nullita' e andando a toccare la dottrina dei Sacramenti, nel caso ormai arcinoto dell'invocazione della "mancanza di fede" all'atto delle nozze; cosa che farebbe perdere al Matrimonio il suo carattere di Sacramento che agisce ex opere operato, come e' stato notato. Un vulnus micidiale al dogma, anche se implicito nel testo. Questo e' stato un passo falso, che l'opposizione deve saper sfruttare. Un motu proprio che contenga dentro di se' un errore dottrinale non si puo' accettare. O il Papa cancella la clausola riguardante la "mancanza di fede" o si deve rifiutare obbedienza all'applicazione del motu proprio. Mi sembra che il vescovo emerito del Kazakistan l'abbia impostata nel modo piu' chiaro di tutti. Queste sono le prospettive attuali : 1. se il Papa approva le tesi che Kasper e soci vorranno imporre, si avra' l'eresia. 2. se non le approva, ci potrebbe essere uno scisma.
Allo scisma dei tronfi cardinaloni tedeschi io personalmente non credo, nemmeno se fossero cacciati a pedate dal Sinodo. E comunque: tanto di guadagnato se gente simile si togliesse dai piedi. Ma questa e' solo un'opinione personale. Il vescovo polacco del Kazakistan, parlava prima del motu proprio. Lo attaccheranno il m. p. prima del Sinodo? Si fermeranno di fronte al fatto che e' un documento ufficiale del Papa? Ma l'azione nostra, per quanto modesta, deve mirare proprio a questo: far si' che il tiro dei Difensori della Fede e dei competenti giuristi e teologi si aggiusti sull'incredibile documento del Papa, che e' gia' "il Sinodo". E senza perdere tempo. Il "Sinodo" e' in realta' gia' cominciato l'8 settembre scorso. PP
[Le eventuali sanzioni irrogate dal Papa ai suoi critici ci devono fare un ricco baffo: ricordiamoci di S. Atanasio, che fu scomunicato per ben due volte ma alla fine l'errore fu sconfitto. S. Atanasio ci proteggera'].

Anonimo ha detto...

Forse non intendeva "Sono venuto dalla fine del mondo" ma "Sono venuto per la fine del mondo"

lister ha detto...

Un anonimo dice (nick no, eh?):
"Responsabile e connivente no. L'analisi è lucida e abbastanza (?) condivisibile, ma questi due macigni addosso a Ratzinger no."

E perché mai, no?
Responsabile, certo, in quanto causa dell'elezione di Bergoglio al Soglio Pontificio: se non si fosse "dimesso" non avrebbe avuto luogo un Conclave.
Se si fosse accorto (non se n'è accorto?) per tempo delle serpi che aveva in seno avrebbe dovuto operare di conseguenza. Ma forse, e dico forse, lui ha preferito che qualcun altro si "sporcasse le mani" in vece sua.
Connivente, certo. Dal vocabolario della Lingua Italiana Treccani:
"Che tacitamente consente a un’azione non buona, pur avendo la possibilità, e in genere anche l’obbligo (per la funzione esercitata), di impedirla".
E' o non è Papa ANCHE lui? Ma forse, e dico forse,...(vedi sopra).

Anonimo ha detto...

Non credo proprio che sia responsabile dell'elezione dell'argentino, a meno che non sia dotato di preveggenza, non poteva sapere Chi sarebbe stato eletto, mentre lo sapevano bene coloro che lo hanno in un certo senso 'indotto' alle dimissioni, per quel che riguarda il connivente, ma cosa dovrebbe dire o fare se quando era papa era malsopportato e disobbedito in toto vedasi SP. Smettiamola con 'sta storia, quel che è stato è stato, è un suo problema, il nostro problema e questo demolitore di tutto ciò che sa di chiesa, istituzione, munus docendi e guida per i cattolici, lui non è affatto sprovveduto, semmai 'ignorante' in tante cose inerenti alla dottrina e telogia, ma astuto come un serpente, lui vuole un'istituzione desacralizzata, umanitaria, sinistrorsa, a sua immagine e somiglianza, una chiesa misera-bile come quelle sudamericane da cui proviene. Ci sarebbero fiumi di inchiostro da scrivere sulla sua vocazione religiosa, ma mi fermo qua, tanto sono strasicuro che sarò bannato. Vediamo di salvarci noi prima, poi il resto sarà dato in sovrappiù dal Signore. Lupus et Agnus.

RR ha detto...

Beh, comunque, Lupus, se restava , a costo di nmorrici (sarebbe martire), forse il VdR non ce lo beccavamo.
Se il VdR continua così, prò, prima o poi dovrà pur dire qualcosa. E' o non è anche lui Caradinale come Burke, Schneider e gli altri "frondisti"?

Hai ragione a dire che il VdR vuole TUTTA la Chiesa come quelle disgraziate sudamericane. Un tale disprezzo non solo per la Chiesa, ma anche per la sua parte euroepa, americana del Nord, africana, asiatica, m'irrita moltissimo.
E' proprio vero, non c'è peggio che il pidocchio rialzato...
RR

Josh ha detto...

@Lupus et Agnus

riprendo una tua frase...

"Ci sarebbero fiumi di inchiostro da scrivere sulla sua vocazione religiosa"

A volte si riesce ad illustrare un concetto anche con 2 parole.....

Luisa ha detto...

"Ma forse, e dico forse, lui ha preferito che qualcun altro si "sporcasse le mani" in vece sua."

Ma come si fa, anche mettendoci due "forse", a pensare che Benedetto XVI ha voluto lasciare altri sporcarsi le mani al posto suo?
Che cosa ha fatto durante otto anni se non "sporcarsi le mani", se non affrontare con coraggio le immondizie che chi c`era prima di lui (e ha continuato ad agire con lui come Papa) aveva con cura messo sotto il tappeto?
Benedetto XVI ha agito, è stato lasciato solo, senza aiuti e sostegni ma con la potente lobby gay e le altre contro di lui, lo hanno sfinito, lo hanno svuotato fisicamente e moralmente, gli stessi ora applaudono a piene mani il suo successore, gli scandali sono ritornati sotto il tappeto, i media non ne parlano più,sono troppo occupati ad idolatrare Bergoglio e la sua rivoluzione.

lister ha detto...

Ma se "lo sapevano bene coloro che lo hanno in un certo senso 'indotto' alle dimissioni", com'è possibile che non ne sapesse niente lui?...Dove era, nel frattempo?

"Benedetto XVI ha agito, è stato lasciato solo, senza aiuti e sostegni ma con la potente lobby gay e le altre contro di lui, lo hanno sfinito, lo hanno svuotato fisicamente e moralmente..."

San Leone Magno, Papa (tanto per citarne uno) vissuto nel disastroso periodo storico della caduta dell'Impero Romano, andò di persona a parlare con Attila per convincerlo a negoziati di pace con l'Imperatore. Altro che lobbies! Non si dimise, lui!

San Francesco andò di persona a parlare con il Sultano durante la Quinta Crociata. Lo sfidò persino all'ordalia...

Ah, è vero: quelli erano uomini di Chiesa, non uomini che si dimettono dall'incarico aziendale.

mic ha detto...

Ah, è vero: quelli erano uomini di Chiesa, non uomini che si dimettono dall'incarico aziendale.

Infatti, con tutto il rispetto per Benedetto XVI e la sua statura umana spirituale e di studioso, insieme a tante luci, qualche ombra c'è che ci fa stare quanto meno nel dubbio.
Abbiamo detto e stradetto che le sue dimissioni possono avere due chiavi di lettura differenti: dagli indubbi e gravissimi ostracismi patiti sia sul fronte interno che esterno, alla riduzione - nei fatti - del papato ad una funzione amministrativa qualunque, basata sull'efficientismo ("ingravescente aetate"), creando, tra l'altro, un precedente che la vulgata bergogliesca ha consolidato... Questo è uno dei tanti misteri ma anche sfasature che dovranno esser risolti in un futuro speriamo non troppo lontano, ad evitare guai ancor peggiori!

Anonimo ha detto...

RR, tante voci ben più influenti della mia piccola opinione, hanno detto e scritto che era sotto ricatto di non so cosa o non so chi, ma deve essere stato ben grave, poi vedremo se veramente il tempo è galantuomo......non credo proprio che starà zitto al prossimo sinenodo o sin-not come dicono gli inglesi, anzi mi attendo discorso, puntuto, magari non letto da lui personalmente, non so se parteciperà, in tempi non sospetti correvano voci che avrebbe chiesto il permesso di partecipare come uditore al vdr, non so che credito dare a questi rumors, intanto passo un link molto buono per anglofoni : Crisismagazine.com. 'Phrophetic voices are heard in Germany'. by Marie Meaney, da leggere attentamente tra le righe .
@Josh, grazie per l'apprezzamento, a proposito in ER la terra trema e di brutto, che sia la botta, visto che anche in Baja California, che brucia anche meglio dell'inferno causa incendi dolosi, scosse tremende in prossimità della faglia San Andreas, anche Allah ha fatto sentire la sua ira in quel della Mecca......mala tempora. Lupus et Agnus.

lister ha detto...

Mic,
le due chiavi di lettura, sono comunque inaccettabili se si riferiscono al Vicario di Cristo in Terra. Di qualunque "statura umana spirituale e di studioso" si tratti.

Per quanto riguarda i paventati ostracismi, pur se gravissimi, un Papa, IL Papa non può dimettersi. Fin da quando riceve l'"anulum de manu Petri", da Cardinale, si dichiara disposto a difendere la Chiesa "usque ad sanguinis effusionem". O viene affermato così, tanto per dire, tanto per parlare un po' di latinorum?

Per quanto riguarda l'"ingravescente aetate" potrebbero essere più accettabili le dimissioni di Celestino V, abituato com'era, fino a 85 anni, a vivere in un eremo sulla Maiella. Ma Dante lo colloca all'Inferno per quel motivo: "fece, per viltà, il gran rifiuto".
Celestino, per quel motivo, fu persino imprigionato e morì in prigione. Non si autoproclamò "Papa Emerito".

Luisa ha detto...

E dirsi che, dopo la sua caduta a Cuba, di ritorno a Roma Benedetto XVI ha avuto una diagnosi che gli faceva temere il peggio, come un rischio altissimo di accidente vascolare che lo avrebbe reso incapace di governare la Chiesa?
E se, consapevole di quel problema di salute, abbiamo visto tutti come stava male, incapace quasi di camminare e parlando con un piccolo soffio, non ha voluto far correre alla Chiesa il rischio di rivivere quel che ha vissuto negli ultimi anni di Giovanni Paolo II?
Totalmente convinto che la Chiesa è di Cristo Benedetto XVI ha rimesso tutto nelle Sue mani, non poteva certo prevedere chi sarebbe stato scelto.
Detto questo sono consapevole che oggettivamente la sua gravissima e sofferta decisione ha aperto le porte a quel che stiamo vivendo oggi.

tralcio ha detto...

La storia è nelle mani di Dio...
Certamente la scelta di Benedetto XVI ha aperto un varco in cui è debordata l'intemperanza della Chiesa 2.0, ma è anche vero che la Chiesa 2.0 aveva punzecchiato, lapidato e flagellato Benedetto XVI in modo persin plateale...
Nessuno di noi saprà che cosa sa Benedetto XVI in merito alla propria scelta, presa in preghiera e davanti a Dio. Di Benedetto XVI mi ha sempre stupito non solo la straordinaria intelligenza, ma anche quel tratto mistico che lo contraddistingue.
Non nascondo di innalzare da tempo una preghiera ricorrente a Dio: se proprio non puoi evitarci certi calici, almeno smaschera le tresche, rendi evidente il gioco sporco. Se Benedetto XVI, che denunciò la sporcizia, si fosse reso strumento di questa operazione di disvelamento, tutto sommato questo sarebbe a nostro beneficio: oportet ut scandala eveniant.
Oggi è il giornio dell'esaltazione della Santa Croce.
Essa è scandalo per i potenti e per i sapienti secondo il mondo.
Noi invece ce ne gloriamo. Non dimentichiamo la croce di Benedetto XVI.
E' la gloria di Dio che passa. E smaschera chi ha trascato nell'ombra, fino a venire allo scoperto. E adesso che succederà? Beh, visto chi conduce la storia, a preoccuparci non dovremmo essere primariamente noi, non vi pare?

Luisa ha detto...

Grazie, tralcio.

Rr ha detto...

Intanto i "giovani virgulti" della cuvee Sodano ( che, in accordo con la mia osservazione, che "peddhi mala no mori mai", è bello vivo e vegeto) han fatto, stan facendo e faranno carriera, almeno sec.Mondayvatican.

Rr

Anonimo ha detto...

Rr i giovani virgulti della vigna AS stanno diventando bottiglie di Vin jaune, non so se ti intendi di vini, in primis francesi, ma è un vino superdoc/dop ambitissimo, e con lunghissima degustazione in botti di legno pregiatissimo......intelligenti pauca. Un immenso grazie a Tralcio per le sue sagge parole. Lupus et Agnus .

Luís Luiz ha detto...

Vediamo di salvarci noi prima, poi il resto sarà dato in sovrappiù dal Signore

Ma possiamo salvarci se taciamo?

Anonimo ha detto...

@ Luis Luiz

Temo che lei sottovaluti la situazione, non solo dovremo tacere e sopportare tutto quello che ci viene imposto dalle lobbies mondiali, molto presto ci toglieranno anche questo canale di sfogo, ci taglieranno FB, Twitter, Email e quant'altro, già siamo sotto stretta sorveglianza e spiati per ogni dove, qualsiasi cosa facciamo, leggiamo, ascoltiamo e guardiamo sui media, tutto sotto sorveglianza di chi di dovere, siamo bombardati di fake news ogni ora del giorno, siamo pochi, e se lei fa questo genere di discorso in qualsiasi ambito,lavorativo e non, la prendono per matto e pericoloso, tra un po' non ci si potrà più esprimere liberamente andando controcorrente, e ci sarà galera per i trasgressori, vedi Germania per chi si oppone all'insegnamento gender, che resta da fare se non fare come lo storico latino Tacito?

Rr ha detto...

Lupus, m' intendo poco di vini, ma mi pare di capire che stan diventando preziosi...in termini economici o per quanto sono buoni al palato?
Rr

Anonimo ha detto...

Rr, avrei dovuto scrivere decantazione, non degustazione, lapsus junghiano, le vin jaune va fatto maturare minimo 12 anni, praticamente, visto lo splendido colore, è come bere oro, non so se mi spiego, i termini sono prettamente economici, solo ed esclusivamente, se hai letto la lista dei Prescelti al sinodo mi capirai ancor meglio. Neppure io mi intendo di vini, ma mio cognato è un enologo degustatore e ci spiega con pazienza, tanto noi di solito beviamo acqua, a volte birra, quindi......passato il garbino? (garbino = scirocco da noi) sei stata grande, concordo pienamente, finché si può.....ma a me non fa ridere per niente il vdr, tantomeno ci provo, in USA pare abbia vinto lo sketch di Billy Cristal once Catholic altar boy. Lupus et Agnus.

RR ha detto...

Il garbino non m'è passato, Lupus, e poi, sai, dopo lo scirocco viene il maestrale, almeno dalle mie parti, che è pure peggio come intensità, ma porta via da riva tutte le schifezze arrivate col primo vento. In questo momento ci vorrebbe un maestrale dalle Alpi alla Sicilia !
Rr

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=_IdC0Sl4Q_g&app=desktop