Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 1 settembre 2015

Facoltà di assolvere ai sacerdoti della FSSPX durante l'Anno Santo.

Aggiornamento:
Comunicato della Fraternità San Pio X
La Fraternità San Pio X apprende dalla stampa le disposizioni che Papa Francesco ha preso in occasione del prossimo Anno santo. Nell'ultimo paragrafo della sua lettera indirizzata questo 1° settembre 2015 a Mons. Rino Fisichella, presidente del Consiglio pontificio per la promozione della nuova evangelizzazione, il Santo Padre scrive: «Per mia propria disposizione stabilisco che quanti durante l’Anno Santo della Misericordia si accosteranno per celebrare il Sacramento della Riconciliazione presso i sacerdoti della Fraternità San Pio X, riceveranno validamente e lecitamente l’assoluzione dei loro peccati».
La Fraternità San Pio X esprime la sua riconoscenza al Sommo Pontefice per questo gesto paterno. Nel ministero del sacramento di penitenza essa si è sempre appoggiata con assoluta certezza sulla giurisdizione straordinaria che conferiscono le Normae generales del Codice di diritto canonico. In occasione di questo Anno santo il Papa vuole che tutti i fedeli che desiderano confessarsi ai sacerdoti della Fraternità San Pio X possano farlo senza che nessuno possa porre la minima obiezione.
In occasione di questo anno di conversione, i sacerdoti della Fraternità San Pio X avranno a cuore di esercitare con una generosità rinnovata il loro ministero al confessionale, seguendo l’esempio di dedizione continua che il santo Curato d’Ars ha dato a tutti i sacerdoti. Menzingen 1° settembre 2015

Questo l'altisonante titolo di Vatican Insider di oggi. Il tutto nel novero del Giubileo della Misericordia... 
«L'approccio pastorale di Francesco e la sua preoccupazione per la salvezza delle anime: ecco ciò che unisce le decisioni di concedere a tutti i preti di perdonare l'aborto, ai carcerati di ottenere l'indulgenza e ai fedeli della Fraternità San Pio X di essere validamente e lecitamente assolti dai loro preti».
[...] Ancora, l'identico criterio entra in gioco nella decisione di rendere sempre pienamente valide e legittime le confessioni dei fedeli della Fraternità San Pio X durante l'Anno Santo. In attesa di passi ulteriori, di chiarimenti teologico-dottrinali, di sistemazioni canoniche... Francesco parla di quanto gli hanno raccontato alcuni vescovi del mondo, circa le difficoltà vissute da questi fedeli. E pensando a loro, al bene delle loro anime, il Successore di Pietro intende sanare interamente alla radice e togliere qualsiasi dubbio sulla validità e sulla piena liceità delle assoluzioni e delle confessioni celebrate dai sacerdoti appartenenti alla Fraternità fondata dall'arcivescovo tradizionalista Marcel Lefebvre.

Queste le precise parole del papa dalla Lettera per l'indulgenza in occasione del Giubileo :
[...] Un’ultima considerazione è rivolta a quei fedeli che per diversi motivi si sentono di frequentare le chiese officiate dai sacerdoti della Fraternità San Pio X. Questo Anno giubilare della Misericordia non esclude nessuno. Da diverse parti, alcuni confratelli Vescovi mi hanno riferito della loro buona fede e pratica sacramentale, unita però al disagio di vivere una condizione pastoralmente difficile. Confido che nel prossimo futuro si possano trovare le soluzioni per recuperare la piena comunione con i sacerdoti e i superiori della Fraternità. Nel frattempo, mosso dall’esigenza di corrispondere al bene di questi fedeli, per mia propria disposizione stabilisco che quanti durante l’Anno Santo della Misericordia si accosteranno per celebrare il Sacramento della Riconciliazione presso i sacerdoti della Fraternità San Pio X, riceveranno validamente e lecitamente l’assoluzione dei loro peccati.

50 commenti:

RIC ha detto...

Sempre velenoso il compagno Torniellowsky che mette assieme lefebvriani, abortisi e carcerati... Comunque ora nessuno potra' piu' dire che i lefebvriani sono scomunicati

Anonimo ha detto...

... altisonante o meno, l'importante è che si facciano passi avanti.

Anonimo ha detto...

Comunque ora nessuno potra' piu' dire che i lefebvriani sono scomunicati

Inquietante.

Cesare

edoardo ha detto...

Intanto passa la banalizzazione dell'aborto...

Luís Luiz ha detto...

La strategia è ovvia: neutralizzare i lefebvriani. E purtroppo il silenzio della Fraternità sulla eresia bergogliana è ancora assoluto.

Cr ha detto...

...vallo a dire al vaticanista Paci che nel servizio passato oggi al telegiornale ha dato degli scomunicati a tutti gli apparteneti alla FSPPX...

Anonimo ha detto...

... «Un’ultima considerazione è rivolta a quei fedeli che per diversi motivi si sentono di frequentare le chiese officiate dai sacerdoti della Fraternità San Pio X. Questo Anno giubilare della Misericordia non esclude nessuno. Da diverse parti, alcuni confratelli vescovi mi hanno riferito della loro buona fede e pratica sacramentale, unita però al disagio di vivere una condizione pastoralmente difficile. Confido che nel prossimo futuro si possano trovare le soluzioni per recuperare la piena comunione con i sacerdoti e i superiori della Fraternità. Nel frattempo, mosso dall’esigenza di corrispondere al bene di questi fedeli – scrive il Pontefice – per mia propria disposizione stabilisco che quanti durante l’Anno Santo della Misericordia si accosteranno per celebrare il Sacramento della Riconciliazione presso i sacerdoti della Fraternità San Pio X, riceveranno validamente e lecitamente l’assoluzione dei loro peccati»....

Difficile pensare che questo rimanga senza seguito.

ettore ha detto...

Rispetto chi esprime cautela e dubbi, da parte mia sono lieto per queste decisioni, per alcuni versi sorprendenti ed inattese, come ispirate dallo Spirito ..
Perchè non lasciamo operare la "potenza" di Dio, che conosce nel segreto ogni peccatore e può giudicarne la sincerità del pentimento? Dai frutti, dalle loro opere, li riconosceremo.
Mi associo volentieri alla sollecitazione di chiedere l'intercessione della B.V.Maria perchè col giubileo, da peccatori quali tutti siamo, possiamo rinascere a vita nuova

hr ha detto...



http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-terza-guerra-e-gia-scoppiata-contro-la-chiesa-13698.htm

di Ettore Gotti Tedeschi: la gnosi contro la cristianità

Anonimo ha detto...

Anche la validità, e non solo la liceità, nel caso della confessione è dubbia, perché legata alla giurisdizione, oltre che alla necessaria ordinazione del confessore. L'ordinario di Albano per esempio non ha concesso la facoltà
ai sacerdoti della locale comunità della FSSPX, pertanto essi in realtà non potrebbero confessare neppure validamente fatto salvo il principio di necessità.

La facoltà di confessare tutti i fedeli e ovunque, secondo il Can. 134 § 2, la può concedere solo l’Ordinario del luogo, nella persona del Vescovo diocesano ed equiparati nonché del Vicario generale o episcopale competente.

Da non dimenticare mai che la facoltà di ascoltare le confessioni non è richiesta soltanto per la liceità, ma per la validità del sacramento stesso. Lo stesso avviene per la facoltà di assistere ai matrimoni (Cann. 1108 e 1111 § 1).

Solo il presupposto della "necessità" può rendere valide le confessioni in assenza
del conferimento della facoltà dall'Ordinario...
necessità tutta da dimostrare, quindi ben venga questo riconoscimento,
ma è dubbio anch'esso visto che è erogato da un papa molto dubbio a sua volta.

Sono tempi assai confusi... in cui spesso anche se scrivi la verità, ti censurano...

:-)

Anonimo ha detto...

Sui social è da ore che i tradizionalisti - anche se non so cosa voglia dire - ironizzano e polemizzano. Mi pare un atteggiamento triste, molto. Che i sacramenti amministrati dalla Fraternità fossero validi, lo si sa; ora il papa concede quasi motu proprio che per un anno sono anche leciti. Non è bello questo?
A chi dice che si banalizza l'aborto dando la facoltà di assolverlo a tutti i sacerdoti ricordo che il diritto canonico prevede sì che ad assolvere questo peccato sia il vescovo, ma anche il suo delegato - il penitenziere che si trova in tutte le cattedrali -; e altri sacerdoti delegati - compresi i cappellani delle carceri, degli ospedali e delle navi; oltre a tutti i sac degli ordini mendicanti, francescani e domenicani. Inoltre, la Chiesa permette che tutti i sacerdoti possano assolvere chi ha commesso o favorito un aborto, ma rinviando il penitente per la penitenza ad un sac delegato entro un mese dall'assoluzione (che rimane cmq valida). Questa come "misura medicinale" per aiutare a comprendere la gravità del peccato. Che in un giubileo tutto si semplifichi, dando la pienezza della facoltà di assoluzione a tutti i sac. e solo per questo periodo, non mi pare che banalizzi, ma anzi offra una grande possbilità di conversione.

Luisa ha detto...

Che Bergoglio abbia deciso che la confessione presso i sacerdoti della FSSPX è valida e lecita deve aver procurato degli attacchi di urticaria gigante e-o dei conati di vomito irrepressibile a chi da anni ormai, su alcuni lidi, non si stanca di spargere il suo veleno sulla FSSPX, sui suoi sacerdoti e sui suoi fedeli.
Bergoglio parla anche della sua fiducia di recuperare nel prossimo futurio la peina comunione, ciò significa che la FSSPX non è une setta, una chiesuola, un ammasso di eretici, queste sono solo alcune delle insanità che può proferire solo chi è pieno di un odio assai poco cristiano.
Quale vertiginosa, e non meno grottesca, piroetta farà per lodare il papa E nel contempo riaffermare il suo odio contro la FSSPX?

edoardo ha detto...

Il problema relativo all'aborto è l'impressione che si dà alla gente "liberalizzando" la facoltà di assolverlo: in un certo senso il messaggio che passa è da un lato che non sia un peccato così grave e dall'altro che con il giubileo si perdona tutto. Insomma, la solita nota pastorale che vince sul dogma. Alla faccia del diritto canonico...
PS
l'anonimo ferrato in diritto canonico potrebbe avere la bontà di firmarsi? Così, giusto per metterci la faccia e non solo la tastiera...

Anonimo ha detto...

Timeo Danaos dona ferentes......

mic ha detto...

necessità tutta da dimostrare, quindi ben venga questo riconoscimento,
ma è dubbio anch'esso visto che è erogato da un papa molto dubbio a sua volta.
ù

1. che la 'necessità' sia tutta da dimostrare, specie ora, nella situazione in cui è la Chiesa....
2. l'espressione papa "molto dubbio" sa di sedevacantismo e non ci piace.

hr ha detto...

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/09/01/giornata-mondiale-della-laudato-si-ma-ce-chi-obietta/

RIC ha detto...

Comunicato della Fraternita'

La Fraternità San Pio X apprende dalla stampa le disposizioni che Papa Francesco ha preso in occasione del prossimo Anno santo. Nell'ultimo paragrafo della sua lettera indirizzata questo 1° settembre 2015 a Mons. Rino Fisichella, presidente del Consiglio pontificale per la promozione della nuova evangelizzazione, il Santo Padre scrive: «Per mia propria disposizione stabilisco che quanti durante l’Anno Santo della Misericordia si accosteranno per celebrare il Sacramento della Riconciliazione presso i sacerdoti della Fraternità San Pio X, riceveranno validamente e lecitamente l’assoluzione dei loro peccati».

La Fraternità San Pio X esprime la sua riconoscenza al Sommo Pontefice per questo gesto paterno. Nel ministero del sacramento di penitenza essa si è sempre appoggiata con assoluta certezza sulla giurisdizione straordinaria che conferiscono le Normae generales del Codice di diritto canonico. In occasione di questo Anno santo il Papa vuole che tutti i fedeli che desiderano confessarsi ai sacerdoti della Fraternità San Pio X possano farlo senza essere che nessuno possa porre la minima obiezione.

In occasione di questo anno di conversione, i sacerdoti della Fraternità San Pio X avranno a cuore di esercitare con una generosità rinnovata il loro ministero al confessionale, seguendo l’esempio di dedizione continua che il santo Curato d’Ars ha dato a tutti i sacerdoti.

Menzingen 1° settembre 2015

mic ha detto...

C'è da chiedersi come mai la Penitenzieria Apostolica ha sempre accettato i ricorsi dei sacerdoti della FSSPX. Ciò non fa pensare a un riconoscimento di validità delle confessioni da loro amministrate?
Sottolineo che mons. Fellay, nel comunicato odierno afferma: "Nel ministero del sacramento di penitenza essa [la Fraternità] si è sempre appoggiata con assoluta certezza sulla giurisdizione straordinaria che conferiscono le Normae generales del Codice di diritto canonico".
Ora questa disposizione a mo' di 'motu proprio' dimostra comunque che nessuna giurisdizione avrebbe potuto essere attribuita a sacerdoti appartenenti ad una realtà eretica o scismatica, come molti ancora si ostinano a definirla, nonostante le espressioni a contrario di Benedetto XVI, compresa la sua revoca delle scomuniche che riguardavano solo le persone dei vescovi...

Lo posso dire? ha detto...

L'anno Santo comincia l'8 dicembre. Come considerare chi si confesserà un mese prima?
E quando sarà finito?

Anonimo ha detto...

Chiedo chiarimenti, perché non riesco a trovare risposte univoche. Ribadendo che il passo di Francesco verso la FSPX è molto importante e - credo - costiuirà un punto di non ritorno verso la piena comunione con Roma della Fraternità (spero non ci siano alzate di ingegno da entrambe le parti), noto cmq una mezza aporia: se per l'anno giubilare i sac della SPX potranno lecitamente amministrare il sacramento della confessione, allo stesso tempo la messa rimarrà validamente celebrata ma non lecitamente? Nel caso - e penso sia proprio così - trovo che sia per lo meno un poco bizzarro. Che Bergoglio - correggetemi se sbaglio - parli esplicitamente per la prima volta in un documento rivolto a tutta la Chiesa della Fraternità Pio X, mi pare una faccenda enorme. Convinto come sono che la "spontaneità" del Santo Padre è quanto di più studiato ci sia a livello di comportamento (non so per le parole dal sen sfuggite che gli capita spesso di dire); son pronto a scommettere che in un documento di 3 pagine, dove i punti cardine sono aborto, carcerati e anziani e malati di fronte al giubileo, citare esplicitamente la Fraternità sia stata una idea tutta sua. E forse non a tutti gradita in una Curia che fa a gara a recitare del pauperismo di facciata coi soldi degli altri... Insomma: che il papa volesse andare oltre verso la FSPX ma gli han messo un fermino?

Luís Luiz ha detto...

Un disastro per la Fraternità. Pagherà un prezzo altissimo con questa alleanza.

mic ha detto...

Vedremo, Luis....

Rr ha detto...

Molti cattolici in buona fede, ma ignoranti come me, non sapevano che per essere assolti dal delitto d' aborto servisse , oltre al pentimento naturalmente, un Vescovo o un sacerdote a ciò delegato. Pensavano bastasse un sacerdote "qualsiasi".
Quindi questa "novità'" può servire, se ben presentata,a sottolineare al " diversità" del peccato d' aborto rispetto ad altri.

Sulla FSSPX: anche qui molti cattolici " di strada" magari ne ignoravano l' esistenza, o la ritenevano scismatica. Magari han sentito della cancellazione della scomunica da parte di BXVI, ma col polverone Williamson forse se ne sono dimenticati. Ora leggono o ascoltano la TV, e se non sono proprio stupidi, due ragionamenti se li fanno. Sara' poi difficile tornare indietro al termine del Giubileo, no?
Certo potrebbe essere una mossa per neutralizzare una via di fuga per cattolici stanchi della chiesa CVII, ma questo lo sapremo "solo vivendo".

Un'ultima cosa: ma che bell' Italiano viene sfoggiato nella lettera. Il VdR ha scritto al bozza in porteno, e qualcuno gliel'ha tradotta in buon Italiano? O qualcun altro ha scritto la lettera , l' ha inviata al VdR, e lui si è limitato a firmarla?
rr

Anonimo ha detto...

@ Quale alleanza? Restiamo ai fatti.

Parlare gia' di "alleanza" tra FSSPX e l'attuale Pontefice mi sembra a dir poco eccessivo.
La personalita' di questo Papa rimane difficile e sconcertante, e imprevedibile in certi suoi gesti. Che sia tutto studiato in quello che fa, non e' pero' da credere. Sembra un istintivo, che persegue tuttavia un suo disegno. Si basa molto, dicono, sul contatto personale e sull'impressione che gli fanno le persone. (Vedi le dichiarazioni di P. Lombardi). Non dimentichiamo poi la cosa piu' importante, l'azione dello Spirito Santo, che si impone oggettivamente, a prescindere dalle inclinazioni personali (che nel Papa sembrano quelle di chi inclina verso una Chiesa "pluralista"). Quest'ultimo gesto benevolo di Bergoglio verso la FSSPX e' molto importante sul piano canonistico e teologico, dovrebbe mettere a tacere i calunniatori della FSSPX perche' rafforza ancora di piu' l'evidenza, ossia il fatto che la FSSPX indubbiamente appartiene alla Chiesa e' non e' affatto scismatica.
Se la crisi della Chiesa sta arrivando ad un punto di rottura, e' un bene che la FSSPX si trovi "dentro" la Chiesa al momento decisivo, ma questo trovarsi "dentro", quanto alle sue modalita', sembra lo stia stabilendo lo Spirito Santo.

marius ha detto...

Luis, non riesco a seguirLa.
A quale alleanza si sta riferendo?
Non è certo iniziativa della SPX di volere una cosa simile: una validità e legittimità a tempo nell'amministrare la Confessione, non de jure, ma grazie alla magnanimità di un papa sempre in vena di novità atte a catturare l'attenzione dei media. E questa situazione non ne è certo da meno.

Cosa pensa che potrebbe fare la SPX? Come la Resistenza?
Dichiarare "no, noi non ci stiamo: o tutto o niente?" non mi sembra proprio il caso.
Si figuri: l'ha saputo dai media! una cosa che li riguarda direttamente!

Al punto in cui siamo non c'è altro da fare che seguire gli eventi continuando a remare nella direzione giusta, come sempre fatto, cioè fare la volontà di Dio così come si manifesta nella contingenza, senza voler aggiungere o togliere niente, senza metterci nulla del proprio, perché volenti o nolenti esso si trasformerebbe in un atteggiamento tattico, cioè ridotto ad un livello orizzontale, entrando in una logica prettamente umana di potere in cui si rimane invischiati.

Quando ho sentito questa notizia l'unica cosa che mi è venuta è di scuotere la testa. Non riesco a concepire come si possa gioirne. Siamo in mezzo al filmato di un bailamme e dovremmo rallegrarci per un fotogramma all'apparenza meno sgradevole?

Ripeto, l'unica è affidarsi alla Divina Provvidenza e ricordarsi che Dio scrive diritto anche sulle righe storte.

Luís Luiz ha detto...

Marius, Grazie delle sue considerazioni.
Non voglio abusare col mio italiano infantile di questo spazio così generosamente offerto dalla Dottoressa Guarini. Dunque mi limito a due punti:
1) l'alleanza. Credo che anche una lettura minimalista delle parole del comunicato di Menzingen, specie dell'ultimo paragrafo, deve riconoscere un'alleanza tra Roma e la Fraternità perl'Anno della Misericordia del "Santo Padre".
2) credo che dire no a Jorge Bergoglio è un dovere per ogni cristiano, dopo le giornaliere bestemmie, eresie e scandali da lui commesse. Credo anche che il silenzio in questo caso sia peccato gravissimo.
Grazie.

RAOUL DE GERRX ha detto...

Rappeler que ce "Jubilé" est soi-disant destiné à célébrer les 50 ans de Vatican II, concile qui a dévasté l'Église.
Associer la FSSPX à cette célébration de la dévastation me paraît… comment dire ?… un peu fort de café !
Il fallait l'oser.
Mais on sait (Bergoglio sait) que plus les astuces sont grosses et mieux elles fonctionnent.
Et le diable, qui a plus d'un tour dans son sac, ne pouvait choisir meilleur moyen de détruire, DANS SON FONDEMENT, le ressort de la résistance catholique, longtemps incarnée para la FSSPX.
Mais on va boire le champagne à Menzingen, et, aujourd'hui, c'est tout ce qui importe. Pas vrai, Jorge ?
Allez, embrassons-nous Folleville !

intuajustitia ha detto...

Perchè non pregate e ringraziare Dio,vedere il marcio da per tutto fa male all'anima, che deve elevarsi verso Dio Padre e Signore di Misericordia,Dice il Signore che lui non ci lascerà mai soli fidiamoci di Dio, preghiamo il Santo Rosario per la nostra conversione e quella della gerarchia, Maria Ausiliatrice la Madonna dei tempi difficili ci aiuterà ma facciamola finita con questo chiacchiericcio inutile e dannoso per noi e la stessa Chiesa.

don Camillo ha detto...

1 SETTEMBRE 2015, E' RISOLTA LA QUESTIONE LEFEBVRE.

viandante ha detto...

I modernisti è noto che oggi dicano una cosa sensata e domani dieci eresie. Papa Benedetto in questo senso ha fatto cose che non condivido, ma ha liberalizzato la Messa secondo il messale del 1962 dichiarando tale Messa mai abolita. Devo rigettare tutto quanto perché ha parlato di Concilio dando la colpa ai media o perché ritiene non vi sia rottura dottrinale in nessun ambito tra pre- e postconcilio?
Evidentemente no.
Con Bergoglio è la stessa cosa, se tra mille cavolate compie un atto nella giusta direzione, lo accetto.

Poi possiamo fare molti distinguo, cercare di capire la strategia che potrebbe nascondersi dietro certi gesti, ma la verità e bontà di un gesto in sè va accolta. O pensate davvero che il Signore, data l'età, non sappia più scrivere diritto su righe storte? Pur con ogni distinguo dobbiamo sempre essere aperti e confidare nel soprannaturale. Sempre! È questione di aver fede e speranza non in Bergoglio ma in Dio.

Anonimo ha detto...

Non sono addentro a questo genere di dispute ma si può ragionevolmente ritenere che la FSSPX stesse guadagnando crescenti consensi da parte di quei cattolici che rifiutano la completa omologazione della chiesa di Bergoglio con il Potere del Mondo e i suoi dogmi. Questo abbraccio potrebbe rivelarsi mortale. E perchè sdoganare la FSSPX e lasciare ai ceppi i poveri Francescani dell'Immacolata. Tra tanta strombazzata misericordia in ogni dove non ce ne poteva essere anche un po' per loro?
Miles

Luís Luiz ha detto...

Sarà questa la famosa conversione di Roma alla Tradizione?? Speriamo che la Fraternità non abbia perso in un solo giorno tutto il tesoro accumulato da tanti anni nella difesa della Fede e che non abbia scambiato la Tradizione con il tradimento.

viandante ha detto...

@Luiz, @don Camillo

No, non sarà questa la conversione di Roma alla Tradizione e non finisce qui la questione lefebvriana. Come ho appena detto, se un gesto fa comodo alla Tradizione, non vuol dire che si accetti e si debba accettare anche tutto il resto, ma allo stesso tempo crede veramente don Camillo che la fraternità, il cui scopo è innanzitutto la formazione dei sacerdoti sia concluso? Beh, forse un giro nei seminari diocesani potrebbe essere utile per rendersi conto della situazione.
La battaglia è ancora lunga, ma dobbiamo saper sfruttare le tregue che il nemico ci dà.

RIC ha detto...

Concordo con Viandante. Restano pero' molti dubbi: cosa succedera', ad esempio, il 10 dicembre 2016? Le confessioni con i sacerdoti della Fraternita' di colpo saranno nuovamente invalide? Si e' mai visto nella Chiesa cattolica che confessarsi con un certo sacerdote sino al al 7 dicembre 2015 e' invalido, dall'8 dicembre 2015 al 7 dicembre 2016 valido, e dall'8 dicembre 2016 nuovamente invalido? Ed allora: non e' che per caso si chiedera' alla FSSPX di compiere determinati passi per ottenere una "validita'" permanente anche dopo il Giubileo? E ancora: non e' che con l'odierno gesto si cerchi di "riequilibrare" ( si fa per dire) in anticipo quelle che saranno le conclusioni del Sinodo sulla Famiglia? Se il Sinodo dovesse adottare decìsioni eterodosse come si comporterebbe la Fraternita'? Se la Fraternita' le condannasse e se i suoi sacerdoti non assolvessero coloro che pubblicamente vivono in linea con le eventuali scelte del Sinodo ma in contrasto con la dottrina, potrebbe ancora confessare "validamente" nell'ottica vaticana? Avremmo sacerdoti all'interno della chiesa cattolica che assolveranno o meno a seconda della "linea" alla quale fanno riferimento? Tante domande, dopo un primo momento di gioia.

mic ha detto...

Molti sacerdoti diocesani già assolvono conviventi o divorziati risposati che rimangono nel loro status di peccatori. La dicotomia è già presente. Chi va a confessarsi da sacerdoti della FSSPX, come pure da sacerdoti diocesani ancora fedeli agli insegnamenti del Signore non adattati ai tempi, sanno già che senza pentimento e conversione non possono ricevere l'assoluzione. Se ancora non lo sanno lo apprenderanno con vera cura pastorale. E nessuno, per questo, potrà riprendere né la fraternità né altri...

RIC ha detto...

Certamente Mic e' vero quello che dici e molti sacerdoti gia' assolvono conviventi o divorziati risposati. Ma (a prescindere dalla gravita' dell'atto che condanna loro stessi e le anime dei "penitenti" confortate a rimanere nel peccato) si tratta di un comportamento dettato da scelte individuali (sebbene non isolate, purtroppo) , in linea con lo "spirito dei tempi" . Una formalizzazione di cio' da parte del Sinodo aggraverebbe se possibile ancora di piu' la situazione.

Anonimo ha detto...


@ Preoccuparsi di cio' che succedera' nel 2016? Non e' eccessivo?

Circa i sacramenti amministrati dalla FSSPX: in passato, non c'erano state pronunce di autorita' vaticane che avevano detto esser i sacramenti dai suoi preti amministrati del tutto validi, anche se (dal punto di vista disciplinare) illegittimamente per l'amministrante, per le note vicende? Nulla di nuovo sotto il sole, dunque. La novita' e' che sia stato il Papa in persona a ribadire il concetto in un documento che ha certamente il carattere dell'ufficialita'. Questo e' obiettivamente un passaggio importante, un salto di qualita'.
Si puo' ritenere tale riconoscimento limitato al periodo del Giubileo? Non sono un canonista, ma non mi sembra possibile. Non mi preoccuperei di una cosa del genere, che per la verita' mi sembra assurda, come ipotesi. ("Non vogliate dunque mettervi in pena per il domani, etc., Mt 6, 34").
I pessimisti ad oltranza danno gia' per mortalmente abbracciata a Roma la FSSPX, come se, ringraziando per l'iniziativa papale e dichiarando ovviamente di volerne approfittare ampiamente per il bene delle anime (non dimetichiamoci a cosa e' troppo spesso ridotta la confessione dei propri peccati, da certi sacerdoti), avesse accettato il Concilio, svenduto la propria posizione, etc. Stiamo calmi e con i piedi per terra. Nulla di tutto questo e' accaduto. Il medio tra i pessimisti ad oltranza (sull'atteggiamento della FSSPX) e gli ottimisti che gia' vedono risolta "la questione Lefebvre", e' rappresentato da un sano realismo. Senza dimenticare che lo scopo principale della FSSPX e' rappresentato, come e' stato pur ricordato, dalla formazione di "santi sacerdoti" (secondo il Seminario tradizionale), dal mantenimento della Messa VO, in definitiva dal bene delle anime, su ogni altra cosa.

MICHELE ha detto...

@Don Camillo. No: la questione Lefebvre non è affatto risolta. Lei confonde la causa di Lefebvre con quella della Fraternità San Pio X, o meglio, Di Fellay. La causa del vecchio arcivescovo era il ritorno della Sede romana alla retta dottrina della Tradizione. Per questo combatteva e non accettava più accordi fino a che la fede tradizionale non fosse stata integralmente ristabilita e ripudiati tutti gli errori e le ambiguità conciliari. Da tempo invece si vede che la FSSPX tace o glissa sugli errori ed eresie papali, o almeno non denuncia più le indedeltà dottrinali con lo stesso zelo, precisione ed intensità di una volta, soprattutto a livello superiore. Tra reticenze e sotterfugi vari si vebe bene che Fellay persegue la causa del reciproco riconoscimento con Roma. Roma è anche più astuta e getta l'esca. Fellay non si fa attendere e non cerca altro. Dopo il riconoscimento legale in Argentina anche questo è un riconoscimento di fatto, non de iure o de fide che va in direzione dell'accordo totale, sempre di fatto, in quanto de iure non converrebbe a nessuno.
Dunque io direi:
1° settembre: La questione Fraternità San Pio X è risolta. La questione Lefebvre è sepolta.

Annarè ha detto...

In questo zibaldone ci mettiamo nelle mani di Dio, che può trarre cose buone anche da sittuazioni cattive. Per me il problema dell'invalidità dei sacramenti dati dalla FSSPX mon sussisteva nemmeno prima, visto che chi pare in legalità in realtà è spesso eretico o fa cose non cattoliche: confessioni che non sono più confessioni perchè non si danno neppure le assoluzioni, messe che non sono più messe, comunioni che sono spesso sacrileghe, cresime che non si sa cosa siano e da chi siano amministrate (raro vedere un vescovo). In sto zibaldone ognuno si salvi come può, dove ancora la fiamma arde.

mic ha detto...

Tra reticenze e sotterfugi vari si vebe bene che Fellay persegue la causa del reciproco riconoscimento con Roma.

Anche Mons. Lefebvre perseguiva l'approvazione di Roma (non uso di proposito termini come ricongiungimento, riavvicinamento che potrebbero fuorviare), non dimentichiamolo.
Oggi come oggi, condizionare il riconoscimento canonico alla "conversione" di Roma è sempre più irrealistico. La regolarizzazione canonica vuol dir molto sotto molti aspetti.
La fedeltà va custodita, come è stato fatto fino ad oggi. Il resto è il Signore a farlo...

Annarè ha detto...

Non so Michele, sinceramewnte sono minimo due decenni che amici sedevacantisti, mi dicono: ecco che la FSSPX fa l'accordo e tradisce lo spirito di Mons. Lefebvre. Intanto sono passati minimo 20 anni e non c'è stato nessun accordo. Certo siamo uomini e se persino il Papa con tutte le sue grazie speciali ha perso il lume e la strada, cosa potrà accadere ad ognuno di noi, che siamo privi di quelle grazie speciali? Confidiamo umilmente nella grazia di Dio, che non ci abbandoni in queste tenebre, ci ha promesso che la prova sarebbe stata più breve del meritato, proprio perchè anche i buoni altrimenti perirebbero. Speriamo in bene, che ci mantenga nella Fede, nella consapevolezza che siamo nulla e che nulla di buono possiamo fare senza la sua grazia.

RAOUL DE GERRX ha detto...

"1° settembre: La questione Fraternità San Pio X è risolta. La questione Lefebvre è sepolta."

C'est bien vu.
La FSSPX est devenue une autre FSP, un autre Barroux.
Et, comme le recommande le sirupeux Mgr Schneider, on ne parle plus de Vatican II… qui n'en reste pas moins l'alpha et l'oméga de la secte au pouvoir, mais, chut, n'en parlons pas…
Et vous prétendez former de "saints prêtres" sur la base de ce silence, ou de cette omission, ou de ce mensonge ?!
Farceurs !

Anonimo ha detto...


@ Un mito duro a morire: la rigidezza di mons. Lefebvre contro l'atteggiamento (presunto) accomodevole di mons. Fellay.

Bisognerebbe ricordare che mons. Lefebvre scrisse, in una delle lettere del suo epistolario con Paolo VI (che incontro' due o tre volte), "Santita', lasciateci fare l'esperimento della Tradizione!". Il concetto era questo: visto che nella Chiesa oggi si fanno esperimenti di tutti i tipi (il carnevale liturgico e teologico era in pieno svolgimento), lasciate allora che anche chi vuole restare fedele alla vecchia Messa e al vecchio Seminario possa fare il suo "esperimento". Deve aver detto "esperienza", il che e' lo stesso. La Chiesa attuale sta "sperimentando" a destra e a manca, perche' non lasciate fare anche a noi, rimasti fedeli alla Tradizione, la nostra "esperienza"?
Non lo disse per prendere in giro il Papa. Lo disse seriamente. Se Paolo VI, che fu sempre molto duro con lui, avesse fatto concessioni simili a quelle venute poi diversi anni dopo, sicuramente mons. Lefebvre le avrebbe accettate.
Circa l'accusa di non criticare di continuo il Papa regnante per le sue contraddizioni e per gli aspetti sconcertanti della sua "pastorale liquida": mons. Fellay non e' Socci, ha ben altre responsabilita', il suo compito non e' in ogni caso quello di fare il controcanto al Papa su ogni cosa. Critiche ad alte personalita' della Chiesa vicine al Papa il sito della FSSPX ne ha tuttavia fatte, mi sembra. P.e. a Maradiaga. Perche' non vengono mai ricordate? La situazione e' certamente difficile e resta tale, incombe l'ombra funesta del Sinodo di Ottobre, per l'esito positivo del quale bisogna pregare molto e fare tutto quello che le nostre modeste forze intellettuali ci permettono di fare, Deo adiuvante, a livello di impegno pubblico. Mi sembra tuttavia controproducente andare a cercare il pelo nell'uovo e gridare al tradimento ogni volta che la FSSPX mostri gratitudine per gesti benevoli del Papa nei suoi confronti, fatti del resto senza chiedere nulla in cambio.
Ragionando con questa mentalita', se mi e' concesso il paragone, gli ebrei avrebbero dovuto rifiutare quando Ciro il Grande concesse loro di tornare a Gerusalemme, perche' con i pagani era peccato anche solo trattare. Con questo non voglio dire che l'attuale Papa debba considerarsi come un imperatore pagano, sia chiaro. In lui emergono in modo anche piu' forte che in passato le contraddizioni che caratterizzano la pastorale "ecumenica" del Papato dal concilio in poi, con i suoi alti e bassi, il suo zigzagare. PP

RAOUL DE GERRX ha detto...

L’utopiste français Charles Fourier (1772-1837) affirmait qu’un jour l’océan salé se transformerait en limonade, quand l’humanité serait constituée en “Association Harmonique”.
N’était-ce pas une préfiguration du grand rêve œcuméniste de Vatican II ? Qu’avait déjà préfiguré le “ralliement” raté de Léon XIII : tous heureux dans la République… On a vu comment !
La “miséricorde” de Bergoglio n’est-elle pas, elle aussi, une espèce de limonade ?
Dernière question : est-ce pour vendre de la limonade que Mgr Lefebvre a fondé la Fraternité Sacerdotale Saint Pie X ?

Anonimo ha detto...

Rr
Il papa scrive i documenti e le lettere in spagnolo e queste vengono tradotte.

From curia

Anonimo ha detto...

"Anche Mons. Lefebvre perseguiva l'approvazione di Roma ... non dimentichiamolo.
Oggi come oggi, condizionare il riconoscimento canonico alla "conversione" di Roma è sempre più irrealistico. La regolarizzazione canonica vuol dir molto sotto molti aspetti."

Concordo in pieno.

viandante ha detto...

@PP

Concordo col suo ultimo intervento.
Anzi aggiungerei che la Fraternità prima ancora che continuare a criticare ogni intervento fuori posto del papa, ha responsabilità pastorali molto più concrete.
Ho avuto la grazia di conoscere direttamente famiglie e pastori della fraternità ed una cosa che mi ha sempre colpito è il loro atteggiamento che li porta anzitutto a vivere la fede. Noi spesso discutiamo e ragioniamo di fede di Chiesa e d'altro (cose non sbagliate), loro innanzitutto la vivono la fede. Raramente li vedo scontrarsi o discutere animatamente sulla situazione della Chiesa, ma pregano per essa.

milena rizzo ha detto...

Siccome non stiamo giocando, ma trattiamo di cose esiziali per la vita di fede, la vita civile non solo nostra ma di tutta l'umanità ,sarebbe onesto non trincerarsi nell'anonimato.

Chi non ne ha il coraggio....

Posso dirmi solidale con Raul DE Gerx senza essere censurata?

Trizz - milena rizzo

Anonimo ha detto...


@ L'anonimato sul blog e il moralismo

L'uso dell'anonimato e' una consuetudine dei blog. E' accettato purche' rispetti certe regole, che sono quelle della buona educazione e dell'intervento che non mira a offendere o a insinuare. Accusare pertanto di vigliaccheria chi non usa il nome proprio e' sbagliato. Si preferisce usare un soprannome o non usare niente del tutto per mille motivi, anche di necessaria prudenza, per alcuni, che magari appartengono allo stato ecclesiastico. Del resto, quando lei ha svelato l'arcano ossia che dietro Trizz si nasconde il suo riverito nome e cognome, che segreto ha rivelato? Si trattava forse di qualche alta personalita' della cultura o della scienza? Se lei lo e', non saprei, confesso la mia ignoranza. Qui, sul blog, vige comunque la democrazia anonima, pero' basata sul merito: conta solo quello che si dice, non chi lo dice. PP

Luisa ha detto...


"Ho avuto la grazia di conoscere direttamente famiglie e pastori della fraternità ed una cosa che mi ha sempre colpito è il loro atteggiamento che li porta anzitutto a vivere la fede. Noi spesso discutiamo e ragioniamo di fede di Chiesa e d'altro (cose non sbagliate), loro innanzitutto la vivono la fede. Raramente li vedo scontrarsi o discutere animatamente sulla situazione della Chiesa, ma pregano per essa."


Concordo con viandante , è la mia stessa esperienza.