Sandro Magister, in occasione dell'imminente viaggio di Bergoglio a Cuba, sottolinea l'enigma dei silenzi del papa sull'assenza di libertà nel regime di Fidel e Raúl Castro [qui]. Mentre oggi, su Settimo cielo, a conferma dei punti critici della visita papale, richiama le dichiarazioni di una esponente di primo piano dell'opposizione cattolica al regime castrista, Ofelia Acevedo, vedova di Oswaldo Payá, fondatore del Movimiento Cristiano de Liberación e promotore nel 2002, con le firme di 24 mila coraggiosi, del Proyecto Varela per l’ottenimento delle libertà fondamentali del popolo cubano, morto in un incidente d’auto molto sospetto il 22 luglio del 2012. Ofelia Acevedo accusa il cardinale Ortega: «Fa come la polizia segreta». Il testo integrale della sua intervista, dalla quale riprendo i due brani riportati di seguito, è pubblicato su Rossoporpora.
Nei giorni scorsi ci è stato inviato un documento eloquente di per sé: l'immagine a lato che cliccando può visualizzarsi ingrandita.
Chi ha predisposto la scenografia dell'altare, col Che in primo piano al posto di Cristo, non pensa certo di fare cosa sgradita al papa, sulla cui visita così si esprime, tra l'altro, Sandro Magister: «Le Damas de Blanco, le madri e spose degli oppositori in carcere, che ogni domenica vanno a messa biancovestite sfidando le angherie e le percosse della polizia, difficilmente troveranno posto in prima fila alle messe del papa... La scommessa è che nei tre giorni di presenza nell'isola Francesco inventi qualche altro fuori programma, capace di dare un minimo di sostanza al grido «Libertad!» già levatosi invano dalle folle cubane durante le visite dei due precedenti papi».
Nei giorni scorsi ci è stato inviato un documento eloquente di per sé: l'immagine a lato che cliccando può visualizzarsi ingrandita.
Chi ha predisposto la scenografia dell'altare, col Che in primo piano al posto di Cristo, non pensa certo di fare cosa sgradita al papa, sulla cui visita così si esprime, tra l'altro, Sandro Magister: «Le Damas de Blanco, le madri e spose degli oppositori in carcere, che ogni domenica vanno a messa biancovestite sfidando le angherie e le percosse della polizia, difficilmente troveranno posto in prima fila alle messe del papa... La scommessa è che nei tre giorni di presenza nell'isola Francesco inventi qualche altro fuori programma, capace di dare un minimo di sostanza al grido «Libertad!» già levatosi invano dalle folle cubane durante le visite dei due precedenti papi».
Dall'intervista a Giuseppe Rusconi:
Francesco a Cuba: intervista a Ofelia Acevedo Payá
Francesco a Cuba: intervista a Ofelia Acevedo Payá
[...] Dopo l’annuncio della visita papale, c’è stato qualche cambiamento positivo per il popolo cubano? Oggi c’è maggiore libertà religiosa nell’isola?
Dopo l’annuncio della visita e fin qui non si è prodotto nessun cambiamento positivo per il popolo cubano. La mancanza di libertà mantiene i cubani immersi nella povertà, oltre alla situazione di ingiustizia per l’assenza di diritti che ha provocato danni immensi. La situazione al momento è la stessa. A Cuba non c’è libertà religiosa. C’è l’Ufficio degli Affari religiosi del Comitato centrale del Partito comunista (l’unico partito politici riconosciuto a Cuba), legato alla Sicurezza dello Stato (la Seguridad), che si incarica di monitorare, intervenire, confiscare, perquisire, convincere e minacciare ogni membro della Chiesa le cui opinioni o comportamenti dispiacciano al governo dei Castro. Costoro hanno la competenza e il permesso di intervenire e controllare in qualsiasi momento qualsiasi aspetto della vita ecclesiale a Cuba che non soddisfi il Governo. La Chiesa inoltre non ha accesso ai mass-media, le famiglie non possono scegliere una educazione cristiana per i figli, perché non esiste. L’attuale dirigente dell’Ufficio degli Affari religiosi del Partito comunista ha chiarito, in vista della prossima visita del Papa, che l’educazione religiosa è stata eliminata dalla Rivoluzione.
Le visite precedenti di papa Wojtyla e di papa Ratzinger portarono a conseguenze positive per la Chiesa cubana?
Le visite papali precedenti del 1998 e del 2012, anche se diverse per molti aspetti, hanno costituito un segno importante di fraternità con la Chiesa che è pellegrina in Cuba. Tanto i messaggi di san Giovanni Paolo II che di Benedetto XVI furono accolti con gratitudine infinita dai cubani che poterono ascoltarli. La gerarchia della Chiesa in Cubavanta conseguenze positive per il fatto che il Governo dopo le visite ha permesso la venuta a Cuba di alcuni sacerdoti e l’acquisizione di determinati mezzi tecnici e di automobili necessari per il lavoro pastorale della Chiesa. Oppure la riconsegna di vecchi immobili che erano chiese e scuole, confiscate alla Chiesa durante i primi anni del Governo castrista quando erano mantenute perfettamente, con tutte le risorse necessarie; furono però riconsegnate vuote e in rovina o totalmente distrutte. Non conosco altre conseguenze positive visibili. [...]
33 commenti:
Non so se è già stato citato, ma è importante. Rivolta contro Francesco a Roma, sulla Porte Latine:
http://laportelatine.org/vatican/sanctions_indults_discussions/022_septembre_2015/10_09_2015_vatican_revolte_contre_francois_die%20zeit.php
Se è già noto, tutte le mis scuse.
Beh, ma si sa che Il Che è il Che, un'altra icona mondialista, pari al "Francesco" della Cavani e ora a Bergoglio (almeno il Che Castro lo spedì in Bolivia a farsi ammazzare, onde non averlo più tra i piedi a fargli ombra...). Quindi giustamente i due "cacciapalle" (per essere eufemista) devono stare vicino, uno in effigie, uno in persona.
Il VdR riceverà un altro crocefisso marxista dalle mani del fr...io Raul Castro?
Fidel uscirà in pubblico per contrastare l'effetto mediatico di Jorge ?
A parte le battute, ciò che racconta la dissidente, è la prova che i viaggi a scopo ecumenico-pacifista-volemose bene lasciano il tempo che trovano. Se i cuori e le menti NON si convertono al Cristo, ogni iniziativa umana è destinata all'insuccesso, anche quelle compiute con le migliori intenzioni e da ottimi uomini di Chiesa.
Rr
ci mancava quel faccione di Che Guevara là davanti: roba da matti
le contraddizioni della sinistra e dell'internazionale:
al link un ritratto che Massimo Caprara, ex segretario di Palmiro Togliatti, ha scritto del sanguinario. (lo metto apposta, da parte di un sinistrato, così non si può dire che sia testimonianza di parte)
http://www.qelsi.it/2014/che-guevara-organizzo-il-primo-campo-di-concentramento-per-gay/
Se è già noto, tutte le mis scuse.
A me era noto e penso a molti di noi. Non ne ho parlato di proposito, perché mi ripugna che questi prelati abbiano diffuso (sempre via stampa: l'improprio uso della mediaticità) e nel più perfetto anonimato ciò che avrebbero dovuto affrontare a viso aperto mettendoci la faccia, ma soprattutto la responsabilità, in una temperie così grave.
Volevi scrivere fr......atello, vero RR? A parte che sono in vendita su internet manifesti a sfondo rosso del vdr versione El Che con tanto di scritta sotto Viva la resurrecion, mi aspetto che getti fiori in mare e gridi " Vergogna !" a Malecòn, come a Lampedusa, o i morti annegati in fuga da dittature o quant'altro non sono tutti uguali? L'unica nota 'positiva' è stata una marcia tipo gay pride con a capo la figlia del maricon, talis pater, talis filia ; si dice che verranno liberati = espulsi solo prigionieri per reati comuni, i dissidenti restano, per la serie Chi siete voi per giudicare? Ritratti del Che in tutte le salse sono dappertutto a Cuba, perfino sulle cartoline illustrate con sfondi caraibici. Adelante,ma con juicio. Lupus et Agnus.
Sui neo-nominati per il Sinodo: (da Benoit et moi)
...
Per la Francia, su nomina personale di Papa Francesco, l'arcivescovo di Lille, monsignor Laurent Ulrich, oltre ai delegati della Conferenza Episcopale (Arcivescovo Pontier, Vescovo Brunin Arcivescovo James Cardinale Vingt-Trois, che vicepresidente della incontro). Notate anche la presenza del rettore dell'Università Cattolica di Parigi, mons Philippe Bordeyne, e una coppia, Nathalie e Christian Mignonat.
Questi uditori provengono da "Reliance" (sic) che include coppie cristiane, impegnate in una nuova unione e alla ricerca di un posto dove vivere in coppia e in gruppo il loro cammino di fede, alla sequela di Cristo che li chiama a costruire e vivere la loro nuova unione sotto il suo occhio vigile. "(cito!). Conducono, anche a Lione, una associazione privata di fedeli, SEDIRE, che si occupano di separati, divorziati, risposati.
Molto pesante in questi termini!
Manca Léonard, non so se mi spiego.....gli altri ci sono tutti, da Daneels in poi.....
C'è ancora chi ha tempo da perdere pensando al Sinodo? Cioè aspettando il congresso della vasellina? Nell'anno dell'ex Signore 2015 lo sporco muso del sanguinario assassino e torturatore di cattolici cubani ispirerà e guiderà il magistero del suo seguace che hanno vestito di bianco. Stavolta, su quella veste, dopo l'inno alla falce e martello e alla droga non mi stupirei se avessero concordato una bella cartuccera carica guevariana in sostituzione del crocifisso. O mi Jesu. Per te non c'è più collegio "sicuro". Ti sono davanti, Lenin, Mohammed Alì e Che Guevara. Il mio "lurido comunista", che procurò qualche stracciamento di vesti, sembra oggi quasi un complimento. A fatica trattengo la lingua. Provo a farlo ma devo farmi violenza. Giro al largo dalle armi in soggiorno. So di deludere S.Bernardo. Ma, mi perdonerà se mazzarinamente prendo tempo e faccio una passeggiata in campagna. Ci sentiamo domani. E' meglio per tutti.
...Alla ricerca di un posto dove vivere in coppia ed in gruppo...
una comune di scambisti?
rr
Invitare coppie normali, sposate da 20e più anni, con figli e nipoti, magari NON impegnati in nient' altro che non sia portare avanti al propria famiglia, il proprio lavoro, cercando di migliorare nel loro piccolo la società in cui vivono, NO?
Rr
mic il "che" in quella piazza esiste da sempre non è stato messo ora. E' la piazza più importante de L'Avana e nella stessa piazza con lo stesso "che" papa Giovanni Paolo II celebrò la messa.
Maria T.
In vista o durante o subito dopo il sinodo qualcuno dovrà pur gridare: dimissioni, dimissioni!
A differenze delle dimissioni di Rouco Varela che furono accolte già nel 2014, Ortega y Alamino che ha la stessa età di Bergoglio e' ancora arcivescovo di Avana. Come Lehman, del resto, nonostante sia molto malato. Quelli restano in sell perché gli hanno portato i voti.
Come contro il comunismo Dio ci dono' tre Papi (Papi, non vescovi di Roma) Pio XI, Pio XII e Giovanni Paolo II combattenti, così contro l'ideologia tender e contro i catto protestanti alla Kasper, chiedo alla SS..Trinità che ponga presto fine a codesto scempio dottrinale che quasi ogni giorno ci viene propinato dal soglio più alto.
per Maria T., la solita "normalizzatrice":
Il fatto che la Messa sia celebrata in quella piazza non obbligava a montare il palco proprio lì.
Guarda, invece, nella stessa piazza, lo scenario della celebrazione di Giovanni Paolo II.
Non mi pare proprio la stessa cosa!
Grazie, Mic, per la foto: con GPII Nostro Signore in gigantografia a dominare la piazza. Ed un palco vagamente rassomigliante una capanna, cioe' una chiesa. Con il VdR il Che che domina su un palco minimale, manco da festa patronale.
Un' immagine vale piu di 1000 parole, proprio vero!
Anche sui presenti al Sinood, in particolare quelli scelti motu proprio, Magister non si tira indoetro.
Senza la relatione post disceptationem, e senza quella finale, sarà piu diffiicile capire cosa bolle in pentola, pardon , nel cervello del VdR.
Rr
Bè non che l'identità di idee su ogni cosa tra il Papa e il Pres. americ. (che ha appena recuperato Cuba nella sua orbita forse con mediazione vaticana) sia molto più rassicurante nè molto differente. E a differenza del "Che" ormai perso negli anni della storia umana tale sodalizio è vivo, vegeto e più operante che mai.
Miles
Il regime castrista è stato ed è tuttora la più feroce dittatura del centro e sud America, forse ancora più crudele persino di quella massonica messicana negli anni '20 e '30 del secolo scorso. Migliaia e migliaia di prigionieri politici anticastristi sono tuttora rinchiusi nelle prigioni. Non vi è libertà di parola, né di stampa, né di espressione. Tutto è controllato dalla polizia segreta. Come ben illustrato nell'intervista, non esiste alcuna libertà religiosa. Dopo la "Revoluciòn", migliaia di chiese, seminari, istituzioni religiose sono state chiuse. La proprietà e l'iniziativa individuale sono confinate in controllatissime piccole imprese familiari, supertassate. Dopo la vittoria di Castro, vi furono migliaia e migliaia di fucilati e di rinchiusi in campi di concentramento e di lavoro forzato. Tutta la borghesia produttiva e buona parte del ceto intellettuale non asservito al comunismo fuggirono in Florida e infatti Miami è oggi una città quasi cubana. La popolazione cubana oggi sopravvive grazie al mercato nero, alla prostituzione, a un turismo predatorio e spesso alla ricerca del "sesso facile".
I presunti "successi" del regime, come sanità e istruzione, così sbandierati all'estero, sono una colossale, sesquipedale bufala. In realtà la sanità cubana è rimasta ferma a pratiche e protocolli degli anni '60. Quando l'Unione Sovietica decise di aiutare Gheddafi nella costruzione di un sistema sanitario libico, non inviò medici cubani, ma romeni. E l'istruzione è puro, totalitario indottrinamento marxista. L' "alfabetizzazione" ha solo questo scopo.
Bergoglio queste cose dovrebbe saperle bene. Ma, accecato dalla sua ideologia pauperistica e filo-marxista, le ignora. E' facile prevedere che il suo viaggio si risolverà in un'apoteosi per il crudele regime cubano e in un'apologia del castrismo. E ignorerà le migliaia e migliaia di martiri del comunismo a Cuba e in tutto il centro e sud America.
Introvigne normalizzatore come sempre e da prender con le molle ma con qualche riflessione interessante che vale la pena di cogliere.
L'ho trovato utile, mi aiuta a riflettere e a non "partire in quarta" come è mio solito.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-scommessa-piu-difficile-e-rischiosa-di-francesco-diventare-il-papa-delle-due-americhe-13850.htm
Da un lato mi vien da commentare: ecco il consueto "wishful thinking"! con tanto di fette di salame sugli occhi, ma dall'altro qualche spunto di riflessione c'è.
Invita insomma a una visione globale: io non ci credo molto, che il vdR pensi proprio tutto ciò che Introvigne gli attribuisce (va bene pensare bene, ma cavoli...), tuttavia a volte mi fa bene fermarmi un attimo, deporre le armi e riflettere. In quell'invito a non ragionare in termini monotematici che Introvigne rivolge agli yankees, un po' mi ci riconosco: tendo a perdere di vista la complessità delle cose e a semplificare i termini della questione. In battaglia si semplifica, per forza, ma non sempre è un bene.
Saran banalità, ma forse ci devo pensare di più.
mah. Povero vdR (comunque sia, non è mica messo bene), poveri noi, che il Signore ci aiuti.
humilitas
Nella celebrazione della Messa di Papa Benedetto, l'altare era stato piazzato davanti al mega ritratto del Che, che così si trovava alle spalle dei fedeli e del celebrante, così tanto per.....d'accordissimo sulla disamina del regime de los Castros, Cuba è un paese arretrato e poverissimo e libertà nada de nada.....i martiri sud e centroamericani? Ma lui ci è abituato e non mi pare si stracciasse le vesti all'epoca in Argentina....Ah i Von Galen latitano, meglio stare sul vago e hagan lìo siempre, todavia. Cosa bolle in the pothead, RR, difficile, comunque una cosa la voglio dire, lo Spirito Santo non ha niente a che vedere né coll'elezione del vdr , né con il sinodo, se n'è volato via in attesa di tempi migliori. Anonymous
Anonymous, concordo, come sempre.
Silente, il tuo ritratto di Cuba non è altro che il comunismo realizzato, come in Unione Sovietica o nella DDR . Quello stesso comunismo che Pio XI e XII conobbero da nunzi (in Polonia e Germania e che condannarono ripetutamente. La Chiesa lo conosce da 100 anni circa.Se Bergoglio non lo "conosce", è colpa sua. Grave, crassa, peccaminosa "ignoranza".
Rr
A proposito di libertad y revolucion para el pueblo......si dice che per avere i biglietti atti a partecipare alla messa del vdr bisogna essere schedati in tutto e per tutto dagli appositi organi del grande partito popolare, risultato, molti si defilano per non avere ulteriori guai.....un'ultimissima, da gesuita ( i Castro studiarono dai gesuiti) a gesuita, il cerchio rivoluzionario si chiude e.....honny soit qui mal y pense. RR attenta e leggi tra le righe, hai notato che parla sempre e solo della nonna e mai della madre? Anonymous.
Si, Amonymous, e ho letto che la madre non voleva si facesse prete, ma non riesco a "penetrare il mistero". Non parla mai neanche del padre. Pero' in generale i papi parlano sempre poco della loro famiglia. Anche i presidenti, ora che ci penso.
Nota a margine: mia figlia, bella di mamma, ignora chi sia il Che, o meglio, lo confonde con Fidel, del quale sa comunque poco. Queste giovani generazioni non sono completamente da buttar via.
Fr
Mah, misteryum mysterya, io ho letto che lui si è sempre rifiutato di incontrarla e non ha mai risposto alle sue lettere, tranne quando ha ricevuto notizie che stava per morire, ed allora ha acconsentito a vederla per poco tempo. A te le riflessioni e le conclusioni. A.
Ma parli di Jorge o di Obama?
Rr
Dell'ex primate argentino, sin embargo......Anonymous
anonymous
e' successo il contrario. E la madre che si rifiutava di vederlo e di parlargli. Poi accettò il fatto che aveva deciso di diventare gesuita. Tutti i libri che ho potuto consultare dicono qquesto.
Angelo
Mi spiace contraddirla, Angelo, io ho letto un'intervista rilasciata da un'amica di famiglia che diceva quello che ho scritto, poi, si sa, le verità spacciate per tali possono essere tante. Anonymous.
Beh, Angelo, non cambia molto, nel senso: perché comportamenti tali tra madre e figlio, per di più all' interno di una famiglia " cattolica"?
A proposito della famiglia, è interessante notare che mentre Wikipedia in inglese e spagnolo scrive che la famiglia paterna lascio' l' Italia a causa del fascismo, essendo appunto antifascisti, in Wiki italiana si parla di motivi economici, in quella francese, tedesca e portoghese, non si accenna minimamente al perché del trasferimento in Argentina. In tutte le versioni, comunque,si dice pochissimo dei genitori, mentre in quella spagnola si parla della nonna.
Di GPII sapevamo molto di più.
Un po' come per Obama in comfronto ai suoi predecessori.
Rr
http://www.tempi.it/cuba-scheda-i-cattolici-che-parteciperanno-alla-messa-con-papa-francesco#.Vf1i8MvouUl
Bergoglio è entrato tra i gesuiti prima della riforma degli ordini da parte del concilio entrasse in vigore. In quei tempi durante il noviziato che durava due anni il distacco dalla famiglia e dagli amici era totale. Probabile che l'amica di famiglia pensi dopo tanti anni che il distacco fosse fatto per volontà di bergoglio.
Mauro
Mamma mia che monitoraggio serrato e che attenzione ai dettagli, con la 'pezza a colore' (come dicono a Napoli) sempre pronta!
Certo che e' strano, di Pio XII , in altra epoca e senza tutto l' infotainment di oggi, si sa tutto fin dalla prima infanzia, del VdR, come appunto di Obama, si sa ben poco. Alla faccia del giornalismo d' indagine!
Rr
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