Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 18 settembre 2015

KASPER, DANEELS, SCHONBORN, CUPICH, WUERL E MARADIAGA NOMINATI DA PAPA FRANCESCO AL SINODO NEL 2015

Riprendo da Rorate Caeli. Un quadro per nulla rassicurante. Ma questa è l'aria che tira. La maggioranza dei Padri Sinodali pende decisamente verso le posizioni liberali di cui il card. Kasper è l'emblema.
Cambiamento di rilievo: non ci sarà nessuna Relatio post disceptationem a metà dei lavori dopo la prima fase di libera discussione e neppure un messaggio finale, mancando ora la relativa commissione, così come non c'è più la commissione per dirimere le controversie. L'interesse ovviamente si sposta sulla esortazione post-sinodale del papa...


L'elenco definitivo e completo dei partecipanti al Sinodo dei Vescovi del 2015 è stato pubblicato oggi [15 settembre] nel Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede.
Oltre agli addetti al Sinodo (tutti i superstiti del "Sinodo straordinario" dello scorso anno), i delegati eletti dalle Conferenze Episcopali e l'Unione dei Superiori Generali da mesi confermati dal Papa come membri, come pure i partecipanti ex officio (i capi delle Chiese cattoliche orientali e i prefetti dei dicasteri curiali o presidenti), l'elenco definitivo contiene i nomi di prelati nominati membri del Sinodo da parte del Papa (come è sua prerogativa). Questa è la prima volta che è ufficialmente pubblicato l'elenco dei membri nominati direttamente dal Papa per il Sinodo 2015, anche se per settimane si sono rincorse voci sulla imminente nomina dell'arcivescovo Cupich.

(I Membri del "Consiglio di Cardinali" non sono membri d'ufficio del sinodo, e dei nove componenti, due non sono stati fatti membri del Sinodo per elezione o per nomina pontificia: il cardinale O'Malley di Boston, Stati Uniti d'America, e il Cardinale Errázuriz Ossa del Cile)

Tra coloro che parteciperanno al Sinodo solo su nomina papale sono da includere i liberali o "moderati" : Godfried Daneels cardinale, Walter Kasper, Christoph Schönborn, Oscar Rodríguez Maradiaga SBD (salesiano), John Dew (fervente supporter della comunione ai "divorziati risposati" già da prima del pontificato), Donald Wuerl, Dionigi Tettamanzi (ex arcivescovo di Milano che lo scorso anno si è rivelato un sostenitore della proposta Kasper) e Daniel Sturla SDB (più informazioni su di lui qui); Arcivescovo Victor Manuel Fernandez, Rettore della Pontificia Università Cattolica Argentina, uno dei consiglieri più vicini e uno dei collaboratori stretti del Papa; Blase Cupich Arcivescovo di Chicago (USA), e l'Arcivescovo Pio Vito Pinto (decano della Rota Romana e capo della commissione Papale per la riforma degli annullamenti).

Si sono aggiunti ai rappresentati di tendenza liberale eletti membri del Sinodo dalle rispettive conferenze episcopali e confermati dal Papa: Vescovo Johan Bonny di Anversa (Belgio), il vescovo Jean Paul Vesco OP, Oran (Algeria); i partecipanti "Sinodo-ombra": il Vescovo Jean-Marie Lovey Sion (Svizzera), l'arcivescovo Georges Pontier e il vescovo Jean-Luis Brunin dalla Francia; i tre delegati tedeschi partecipanti "sinodali-ombra", il cardinale Marx, l'Arcivescovo e il Vescovo Koch Bode; Cardinale Mario Poli Buenos Aires (Argentina), l'arcivescovo Diarmuid Martin di Dublino (Irlanda), e il cardinale di Westminster Vincent Nichols (Inghilterra e Galles).

Da notare tra i partecipanti il Rév. padre François Dumortier SJ ( Rettore della Pontificia Università Gregoriana La), che ha avuto un ruolo nei "sinodi-ombra" di maggio e settembre), e il Rev. Padre Antonio Spadaro SJ, direttore de La Civiltà Cattolica e uno dei principali promotori della nuova linea pastorale del pontificato. Padre Dumortier è l'unico rettore di una Università Pontificia tra i delegati.

Tra i membri di nomina papale di tendenza più conservatrice (almeno per quanto riguarda la proposta Kasper) ci sono i cardinali Carlo Caffarra di Bologna, Timothy Dolan di New York, Gualtiero Bassetti (Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve) e Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita e uno dei membri più importanti della vecchia guardia wojtyliana nella lotta contro la "cultura della morte". I Cardinali Philippe Ouédraogo (Arcivescovo di Ouagadougou, Burkina Faso) e Alberto Suárez Inda (Arcivescovo di Morelia, Messico) dovrebbero essere considerati tra i conservatori.

Come previsto, per questa tornata il cardinale Burke non sarà uno dei Padri sinodali.

Sempre sui neo-nominati per il Sinodo: (da Benoit et moi)...
Per la Francia, su nomina personale di Papa Francesco, l'arcivescovo di Lille, monsignor Laurent Ulrich, oltre ai delegati della Conferenza Episcopale (Arcivescovo Pontier, Vescovo Brunin Arcivescovo James Cardinale Vingt-Trois, che vicepresidente della incontro). Notate anche la presenza del rettore dell'Università Cattolica di Parigi, mons Philippe Bordeyne, e una coppia, Nathalie e Christian Mignonat. 
Questi uditori provengono da "Reliance" (sic) che include coppie cristiane, impegnate in una nuova unione e alla ricerca di un posto dove vivere in coppia e in gruppo il loro cammino di fede, alla sequela di Cristo che li chiama a costruire e vivere la loro nuova unione sotto il suo occhio vigile. "(cito!). Conducono, anche a Lione, una associazione privata di fedeli, SEDIRE, che si occupano di separati, divorziati, risposati. Molto pesante in questi termini!
[Traduzione di Chiesa e post-concilio]

37 commenti:

hr ha detto...

Diario Vaticano / Presenze, assenze, sorprese del sinodo in arrivo

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351133

Maurizio ha detto...

... e non dimentichiamoci il partecipante per eccellenza: lo Spirito Santo!

Anonimo ha detto...

@Maurizio

... e non dimentichiamoci il partecipante per eccellenza: lo Spirito Santo!

Sempre che venga invitato a partecipare!!

ettore ha detto...


“non in multitudine exercitus victoria belli, sed de cælo fortitudo est” (1 Machabæorum 3,19).

Oremus, oremus fratres. Adiutorium nostrum in nomine Domini!

Seraafino ha detto...

.. e non dimentichiamoci il partecipante per eccellenza: lo Spirito Santo!
Sempre che venga invitato a partecipare!!
18 settembre 2015 09:45.
Scusate,
dobbiamo chiarire un punto. La mutazione "genetica" di cui all'incipit della presente pagina, è avvenuta, o no?!?
Se pensate che sia avvenuta, tale sinodo NON è un sinodo della Chiesa Cattolica, ma, al massimo, della Chiesa 2.0. Ovvero, dallo Spirito Santo, salvo miracoli, non ci si può attendere di più di ciò che ci si potrebbe attendere in una assemblea non cattolica. Al massimo che obblighi, magari agendo su tendenze già in atto, a NON CONDANNARE esplicitamente chi resterà fedele alle prassi ed alle dottrine di sempre.

Anonimo ha detto...

C'e' anche un parroco triestino mons Rosa. Uno dei due parroci ammessi.

Proviene da una diocesi cattolica evidenzio però i seguenti dati (dallo stesso sacerdote comunicati al quotidiano ILPICCOLO di trieste nella edizione di ieri):

1. Durante il Sinodo 2014 mons. Rosa ha scritto al Papa;

2. Il Papa successivamente l'ha chiamato "Ciao sono Papa Francesco...";

3. Ora viene invitato al Sinodo;

3. Il giornalista tenta di capire nell'intervista gli orientamenti del sacerdote (che è una persona davvero buona) il quale rimane abbotonato dicendo che non si riconosce nelle distinzione tradizionalisti / progressisti che l'orientamento di accogliere la tesi Kasper gli sembra prevalente e che la Chiesa è in cammino guidata dallo Spirito Santo.

Mons. Crepaldi ha sempre dimostrato grande stima in questo sacerdote: speriamo bene!

Anonimo ha detto...

"Mons. Crepaldi ha sempre dimostrato grande stima in questo sacerdote: speriamo bene!"

Mons. Crepaldi dimostra grande stima anche per la setta neocatecumenale...

Fabio ha detto...

DOBBIAMO DIGIUNARE E PREGARE PER LA BUONA RIUSCITA DEL SINODO.
“LA NOSTRA LOTTA NON E’ CONTRO LA CARNE E IL SANGUE CIOE’ GLI UOMINI, MA CONTRO IL POTERE DELLE TENEBRE” CHE POSSIAMO VINCERE CON MEZZI SOPRANNATURALI.
LA VITA CRISTIANA DEVE ESSERE PERMEATA DALLA GRAZIA SOPRANNATURALE ED E’ PROPRIO QUESTA VITA DI GRAZIA CHE I MODERNISTI NEGANO CON FORZA.
PROPONGO PERCIO’ CHE VENERDI’ 2 OTTOBRE TUTTA LA CHIESA DIGIUNI AFFINCHE’ LA RETTA DOTTRINA SIA ANCORA UNA VOLTA AFFERMATA.

ettore ha detto...

Come possiamo dubitare dello Spirito Santo? Invochiamo tutti, secondo la tradizione di umiltà dei nostri padri, solennemente in latino:

!)Veni, creátor Spíritus,mentes tuórum vísita, imple supérna grátia, quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus, Donum Dei, altíssimi fons vivus, ignis, cáritas,et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere,dígitus patérnæ déxteræ,tu rite promíssum Patris,sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sensibus,infúnde amórem córdibus,infírma nostri córporis virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius pacémque dones prótinus; ductóre sic te prǽvio vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem noscámus atque Fílium, teque utriúsque Spíritum credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,et Fílio, qui a mórtuissurréxit, ac Paráclito, in sæculórum sǽcula. Amen.

2)Veni, Sancte Spíritus, et emítte cǽlituslucis tuæ rádium.
Veni, pater páuperum,veni, dator múnerum,veni, lumen córdium.
Consolátor óptime,dulcis hospes ánimæ,dulce refrigérium.
In labóre réquies,in æstu tempéries,in fletu solácium.
O lux beatíssima,reple cordis íntimatuórum fidélium.
Sine tuo númine,nihil est in hómine nihil est innóxium.
Lava quod est sórdidum,riga quod est áridum,sana quod est sáucium.
Flecte quod est rígidum,fove quod est frígidum,rege quod est dévium.
Da tuis fidélibus,in te confidéntibus,sacrum septenárium.
Da virtútis méritum,da salútis éxitum, da perénne gáudium. Amen.

hr ha detto...

http://unafides33.blogspot.it/2015/09/eresia-ed-avarizia.html
di P. Giovanni Cavalcoli, OP
Laddove un governo o una politica sono attenti alla verità sull’uomo, facilmente troviamo l’armonia con la dottrina della fede e la comunione ecclesiale; dove invece essi mirano ad arraffare, alla prepotenza o alla dittatura, troviamo lo spregio simultaneo delle esigenze della giustizia e della verità di fede. L’ingiustizia e l’eresia vanno sempre di pari passo

mic ha detto...

Ettore,
ma chi dubita dello Spirito Santo?
Ovvio che la nostra preghiera è incessante, perché da quello che vediamo sono quei pastori che mettono l'uomo e non Cristo al centro a correre il serio rischio di non ascoltarLo!

Anonimo ha detto...

Non so se preghiamo che lo Spirito Santo venga al Sinodo, perché mi sembra se viene Lui, molti riceveranno da sue mani la pena di morte e la dannazione eterna....quanto terribile è cadere nelle mani di Dio...!

Romano

Luís Luiz ha detto...

Se l'aggressione contro la fede viene commandata da Kasper, Maradiaga, Elvis ecc., guardate un po' cosa dice il suo principale difensore:

Una última pregunta, Eminencia. Nos dicen, a los que estamos defendiendo la moral y la doctrina de siempre, nos dicen, nos acusan, de estar contra el Papa Francisco. ¿Qué opina usted de esto? ¿Qué opina de estas acusaciones que a muchos de nosotros nos hacen?
Sí, entiendo esta acusación porque me han acusado de esto, y es absurdo. Recuerdo durante la sesión del Sínodo en octubre de 2014, uno de los Cardenales se me acercó y me dijo: ¿Qué está pasando aquí? A aquellos de nosotros que defendemos lo que la Iglesia siempre enseñó y practicó se nos está denominando como enemigos del Papa. Y yo sencillamente respondo así: Soy totalmente fiel al Santo Padre, estoy a su servicio y la mejor manera que puede servirle es defendiendo la enseñanza y práctica de la Iglesia que son las mayores responsabilidades posibles que él tiene y el Santo Padre no ha dicho, según mi entender, que favorece estas propuestas, que se han presentado, ya sea para dar la Sagrada Comunión, los sacramentos, a los divorciados y vueltos a casar o para otras personas que viven públicamente en pecado por lo que es sencillamente falso llamar a quienes defienden la enseñanza y práctica de la Iglesia enemigos del Papa. Pero creo que es un tipo de herramienta del diablo para poder continuar con esta agenda, crear esta confusión que el Santo Padre, de alguna forma está a favor de estas prácticas, estas propuestas.

Dunque le critiche a Bergoglio, secondo Burke, sono "herramientas (strumenti) del diablo". Senza ambiguità. No comments.

Luís Luiz ha detto...

Tra i prelati, l'unico che parla coraggiosamente in difesa della Fede sembra essere Mgr. Lenga del Kazakistan. Sarà lui il nuovo Atanasio?

mic ha detto...

Luis,
sto trascrivendo da un'intervista al cardinale, evidentemente più recente, quel che dice dei motu propri in ordine al potere trasferito ai vescovi: parla senza mezzi termini di iniquità basate su principi protestanti, mentre la Chiesa ha una fede e una disciplina universali: La Catholica, appunto... e dice anche molto altro.

Ciò che per la verità lascia perplessa anche me è il fatto che è vero che il sinodo non è ancora concluso e quindi manca l'elemento formale su cui basare eventuali reazioni.
Ma cosa c'è di più formale - sia pur con tutte le inedite inadeguatezze ampiamente sottolineate - dei due motu proprio? E perché non c'è chi formalmente e pubblicamente reagisce proprio a questi, che oltretutto hanno già messo una ipoteca su molte conclusioni sinodali?

Che la fedeltà di Burke sia a Cristo e non al papa (anche se cerca ti mantenere un contegno e uno stile rispettosi e misurati) non ho dubbi.
Tuttavia molti limiti siano stati superati e, bando alle forme, bisognerebbe agire con la stessa informale efficacia di questi 'rivoluzionari'.
Sono consapevole che questa è una reazione 'di pancia' e sono invece sicura che esiste la forma adeguata per reagire efficacemente. Quel che manca è il soggetto o i soggetti che hanno titolo a farlo...

Luís Luiz ha detto...

Mic, scusi Mic, ma se non mi sbaglio, quello che dici, secondo Burke, è uno strumento del diavolo. Bergoglio è il campione della fede. Punto e basta. E questa intervista di Infocatolica porta la data di ieri (17/9).

Emanuele ha detto...

A proposito degli ultimi Motu Proprio di Bergoglio, ecco cosa scrive Costanza Miriano nel suo Blog:"Dico la verità, spero solo che la cosa non mi debba riguardare personalmente – credo sia sempre una sofferenza – e sono contenta che chi dovesse trovarsi ad affrontare il fallimento del proprio matrimonio possa ricevere più accoglienza, la possa avere, se ne ha diritto davvero, velocemente (la forma brevior sarà di trenta giorni) e gratis (la Romana Rota darà il buon esempio, sperando che si adeguino tutte le diocesi, perché i vescovi saranno molto più coinvolti di adesso): non si tratterà più dunque di un procedimento che solo i ricchi potranno permettersi." Siamo dunque al divorzio cattolico, non si valuta più se un matrimonio è nullo ma solo se è ben riuscito! Il fallimento come causa di nullità! Mah! non so cosa pensare. La mentalità divorzista ha invaso anche chi si definisce Cattolica.
Per quanto riguarda la mancanza di fede e il non conoscere ciò che intenda la Chiesa sul matrimonio (l'indissolubilità, la fedeltà ecc.) mi sono riletto le formule che i nubendi pronunciano al momento del loro si; orbene tutte le domande e le risposte non sono altro che l'illustrazione di ciò che la Chiesa intende per matrimonio. Sempre che ai matrimoni di oggi si usino ancora fare tali dichiarazioni. http://www.liturgia.maranatha.it/Matrimonio/r2/3page.htm
Comunque è un ritenere i nubendi incapaci di intendere e volere, non è un alto concetto dell'intelligenza umana.
Per me è la dimostrazione del fallimento della pastorale successiva al Concilio Vaticano II, la mancanza di fede è conseguenza di una inadeguata pastorale.
Emanuele

mic ha detto...

Luis,
Può venire dal diavolo anche la critica sl papa se nasce dalla velleità di criticare il papa. Penso che a questo debba riferirsi Burke. Perché anche lui, di fatti, non manca di criticarlo...
Ripeto, fino ai due ultimi motu proprio mancava l'elemento concreto cui appigliarsi per una contestazione efficace e legittimata da un atto formale.
Continuo a non capire perché nessuno reagisca

tralcio ha detto...

Se è "maledetto l'uomo che confida nell'uomo", il problema ce l'ha sia chi confidasse in Kasper & Maradiaga, sia chi lo facesse con Burke... Vale con chi idolatra un Papa e vale per chi ne idolatrasse un altro.

In fondo il clericalismo di cui questo papato (involontariamente e paradossalmente, stanti le premesse desacralizzanti ogni ruolo) si è fatto volano, passa dalla personalizzazione tipica delle ultime stagioni politiche, dove ogni movimento ha avuto un leader e il leaderismo ha condotto "il popolo" alla "conquista" (il che è un tratto tipicamente sudamericano (o genericamente americano) di quello che il leader incita a conquistar...

Il leaderismo e la personalizzazione, l'uomo-simbolo, il seduttore delle folle, sono tutti tratti tipici di una deriva soggettivistica e psicologica in ogni ambito, in luogo della ben più saggia e veritiera oggettività.
In campo religioso questo è ancor più grave, deleterio e deteriore.

Pensiamo a quanto scrive San Paolo a Timoteo (prima lettura di oggi).

"Se qualcuno insegna diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la dottrina conforme alla vera religiosità, è accecato dall’orgoglio, non comprende nulla ed è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la religione come fonte di guadagno"...

Ora è evidente che c'è chi trovi fonte di guadagno (e di gloria umana) confidando nel potente di turno...
La rivelazione? Il dogma?
What's? Bitte? Pardon?

L'eglise c'est moi! Dice l'uomo che si mette al centro. Svolta "antropologica"?


Luís Luiz ha detto...

Scusi, Mic, ma dopo l'eresia dell'intervista a Scalfari non mancava nessuno elemento formale. E Burke non dice che "può venire", dice che viene, "es", la versione spagnola del famoso eimi greco di gloriosa memoria.

Un po' OT, ma non troppo: sui giornali brasiliani, un site dove si può comprare per una modica somma le conversazioni su whatsapp di qualsiasi persona.
Questo ci dà una palida idea dei poteri di ricatto degli "amici" di Benedetto XVI.

Anonimo ha detto...

Paolo ha detto.....
Sto riflettendo sul rapporto tra i 2 motu proprio e il prossimo Sinodo. Con i suoi 2 documenti il Papa ha tolto la discussione dal dibattito del Sinodo: così facendo ha evitato la discussione. La eventuale discussione su tale argomento avrebbe probabilmente portato ad una divisione tra i favorevoli ai cambiamenti e chi no, evitando così una possibile e concreta frattura potenzialmente scismatica. Invece, con i 2 documenti papali i cambiamenti sono "blindati": o si obbedisce al Papa oppure no. Si può dire che il Papa sia caduto in eresia e pertanto lo scismatico sia lui, ma una simile e grave affermazione deve essere pronunciata chiaramente (non lasciando intendere), ufficialmente (non in interviste o altro) e SOPRATTUTTO da un Popolo Cattolico con Pastori. Certamente il numero di essi non fa la cattolicità (essa non è nel numero ma nella Fede), però il parlare chiaro è d'obbligo: se già i 2 motu proprio sono già eretici, aspettare i pronunciamenti del Sinodo è inutile.
Mi viene in mente una frase di un paio d'anni fa -non mi ricordo l'intellettuale cattolico che la disse e me ne scuso - ma comunque pertinente: il Papa non riforma con la riforma degli istituti e delle istituzioni, semplicemente svuota questi di significato.
Questa opera di svuotamento è già eresia oppure no?
Possiamo dire che il matrimonio cattolico oggi sia stato svuotato del suo significato appunto cattolico oppure no? Esso è materia competente solo della Sacra Rota oppure della Congregazione della Dottrina della Fede? cioè è solo un problema giuridico oppure di Depositum Fidei? e perché questa Congregazione non è stata coinvolta?
Senza queste domande penso si perda il filo del discorso e anche della difesa della Fede dall'eresia.
Grazie e rispettosamente

Rr ha detto...

Mic,
quando BXVi promulgò il Summorum Pontificum, qualcuno commentò subito che, nella sua diocesi, si faceva come voleva lui, non il papa. Quindi Messa VO zero. E tutt'ora in quella diocesi è così.
Quindi, a seconda del Motus e soprattutto del Papa (uno avversato da tutta la stampa, anche cattolica liberal, l'altro osannato da tutti i media, eccetto qualche piccola rivista ed alcuni blogs), c'è chi interviene subito e chi aspetta: che cosa? L'intervento diretto di Nostro Signore ?
Io ho molta stima di Monsignor Burke e sarei felice di averlo come mio vescovo (quello mio attuale si preoccupa di albergatori). Ma non esiterei ancora, al posto suo. Anche perchè il "posto" l'ha già perso...

RR

Anonimo ha detto...

Avete visto CHI ha nominato il VdR: solo presuli ultra progressisti.

Punto.

mic ha detto...

Caro Luis,
L'intervista a Scalfari era già un segnale negativo, ma non può essere considerata magistero ed è in questo senso che qui manca l'elemento formale normalmente richiesto.
Quel che è certo è che non siamo in una situazione normale e da quell'infausto 13 marzo gli "svuotamenti di significato" richiamati dall'intervento di un lettore qua su si sono moltiplicati oltre ogni dire.
Dov'è il popolo cattolico con i suoi pastori?
Non basta più parlare e agire in ordine sparso e soprattutto basta alla comunicazione indiretta delle interviste! Sono utili come rodaggio e piattaforma d'informazione. Ma l'azione è altrove!

Anonimo ha detto...

La posizione del Card. Burke è sempre stata molto chiara ed irreprensibile: l'accusa di essere nemici del Papa è strumentale - e quindi, diabolica - per tappare la bocca a quanti vogliono difendere la dottrina tradizionale. "Nemico della patria... è vecchia fiaba che, beatamente, ancor la beve il popolo...". Chi pensa che per difendere la dottrina bisogna dichiararsi esplicitamente "nemici del Papa" in realtà non pensa affatto...

mic ha detto...

Giusta e sacrosanta l'osservazione di tralcio.
In realtà tra i nostri (pochissimi) punti di riferimento nella gerarchia attuale spiccano il card. Burke e mons. Schneider.
Al momento sto controbattendo alcune affermazioni di Luis sul card. Burke, che nella mia visuale sono diversamente interpretabili (salvo quelle dell'intervista del 17 che mi riprometto di verificare).
Ciò non toglie che quando c'è da esprimere perplessità - e non ho mancato di farlo in precedenza - non ci si astiene neppure nei loro riguardi, proprio perché siamo ben lontani dal concedere la nostra fiducia in base ad elementi personalistici.
In effetti, sia Burke che Schneider, nonostante prese di posizione molto nette e anche coraggiose coi tempi che corrono su questioni morali e sulla corrispondenza tra verità e prassi, presentano tuttora per noi l'incognita del loro sentire sui 'bachi' (non più negabili né eludibili) del concilio che sono all'origine della crisi attuale e sui quali mi pare che glissino alla grande. Non parliamo degli altri pastori...
Francamente, ad alto livello (dove si collocano le competenze) l'orizzonte è meno roseo di quanto si possa credere.
Torna sempre più l'immagine del "Venerdì Santo"...

hr ha detto...

http://www.antoniosocci.com/caccia-alle-streghe-in-vaticano/#more-3935

mic ha detto...

Io ho molta stima di Monsignor Burke e sarei felice di averlo come mio vescovo (quello mio attuale si preoccupa di albergatori). Ma non esiterei ancora, al posto suo. Anche perchè il "posto" l'ha già perso...

In effetti è quello che sostenevo qui fin dall'ottobre dell'anno scorso. (E sarebbero da rileggere e meditare - da parte di chi di dovere - tutti i "memoranda"...):
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/10/se-non-ora-quando.html

Luís Luiz ha detto...

L'intervista a Scalfari era già un segnale negativo, ma non può essere considerata magistero ed è in questo senso che qui manca l'elemento formale normalmente richiesto.

Quello che mancava per essere considerata magistero l'ha acquisto con la pubblicità mondiale dell'intervista, col silenzio davanti alle numerose richieste di spiegazioni, col proseguimento dell'amicizia di Scalfari (ciò che esclude la possibilità di un invenzione da parte sua) e con il posto fondamentale che occupa nel bergoglismo la negazione del dogma delle pene eterne. Con questo dogma, tutta la falsa "misericordia" bergogliana diventa subito assurda. Non per caso non ho mai visto un ecclesiastico conciliare qualsiasi affermare nettamente questo dogma, fondamentale nella fede cattolica. Bergoglio non può affermare questo dogma. Ovviamente, sono solo un povero cattolico lambda brasiliano, ma per me sarebbe una sorpresa assoluta e infinita se Bergoglio dichiarasse formalmente il dogma solnnemente definito da Benedetto XII. Tutti i giorni ringrazio a Eugenio Scalfari l'avere forzato la confessione di eresia da parte di Bergoglio. Un grande passo verso la soluzione di questo imbroglio infernale.

mic ha detto...

Luis,
non ho bisogno di essere convinta su quel che sostiene.
Purtroppo si tratta di elementi che non sono di facile presa per il comportamento di chi è abituato ad agire secondo le regole.
Il problema è che non c'è ancora il soggetto autorevole che trovi una soluzione adeguata propria a questa situazione in cui molte regole sono saltate e le altre vanno via via infrangendosi...
Insomma hanno abolito il dogma col "magistero liquido" e in questa liquidità affogano anche coloro che nel dogma credono e vogliono difenderlo...
Bisognerebbe dire (e fare corrispondentemente) : "A mali estremi, estremi rimedi". Ma chi e con quale rimedio e quanto e come estremo?

Luís Luiz ha detto...

Mic, ci sono regole e regole. Del confrontro tra le parole di Bergoglio a Scalfari e la definizione solenne del dogma delle pene eterne c'e contraddizione formale, secondo le regole della logica. Questa contraddizione fa parte della definizione stessa della eresia.
E como Lei sicuramente lo sa molto più di me, queste leggi hanno origine nell'Essere stesso.
Se queste regole non valgono più, torniamo al credo quia absurdum di Tertulliano e di tutte le superstizioni.
Naturalmente, le regole per dichiarare ufficialmente l'eresia passono molto al di sopra delle nostre teste di laici, ma non si trata di questo qui.
Solo per finire, che non voglio abusare dello spazio da Lei così generosamente offerto.
Grazie mille!

Anonimo ha detto...


@ Ci sara' o no l'assistenza dello Spirito Santo? Domanda da un milione di dollari.

Preghiamo tutti che ci sia, e' chiaro. Pero' che ci possa essere effettivamente in un'assemblea del genere, non ci scommetterei. La maggioranza si e' gia' capito da che parte tira, come del resto al Sinodo dell'anno scorso: quella che, a giudizio dei partecipanti, e' la piu' gradita al Papa ossia quella dei Kasper, Forte etc, e banda omofila cantante. L'intervista recente e scandalosa del card. Schoenbronn ha fatto capire che la questione omosessuale verra' riaperta al Sinodo, ad irrobustire le altre. Ora, perche' lo S. Santo dovrebbe illuminare una maggioranza del genere, che appare votata a Satana, papa in testa - vedi motu proprio distruttore del matrimonio cattolico, suo biglietto da visita per il Sinodo?
Preghiamo si' perche' intervenga lo S. Spinto facendo saltar per aria l'infame Sinodo, conferendo forza eccezionale agli argomenti dei pochi oppositori che pur ci saranno. Il fatto e' che lo S.Santo sembra aver abbandonato la S. Chiesa dall'11 ottobre 1962, giorno dell'allucinante Allocuzione di apertura del Concilio da parte di Papa Roncalli, quella della resa al mondo e della professione di fede nell'errore millenarista. Una Chiesa ridotta sempre di piu' ad un deserto morale e materiale, e pronta a tutti i tradimenti, si puo' dire che sia assistita ancora dallo Spirito Santo? E perche' dovrebbe, assisterla, una "Chiesa" del genere? Puo' assisterla solo al fine di spaccarla, farne esplodere il marciume. E speriamo che cio' avvenga al Sinodo, anche se la situazione e' disperata.
La risposta ultima di Burke e' stata deludente, avrebbe potuto illustrare un po' di piu' il suo "Restare fedeli". Si capisce, che si tratta di fedelta' al dogma, e quindi "Restare fedeli, nonostante tutto, alla dottrina di sempre". Pero' nella situazione attuale e' un po' poco. Mi pare tuttavia sbagliato gettare la croce addosso a Burke.

Il timore di criticare il Papa e' diffusissimo anche tra i fedeli; e' un riflesso condizionato da secoli di peraltro legittimo rispetto ed affetto per la figura del Papa. Anche molti tra quelli che attaccano (giustamente) Bergoglio, restano come ciechi alle gravi responsabilita' di tutti i Papi postconciliari. Ci sono ancora anime candide che imputano la riforma liturgica che ha distrutto la Messa a mons. Bugnini, come se Paolo VI ne fosse stato la vittima! Con una milizia composta da simili coscritti, quali battaglie vogliamo vincere? Ne' aiuta il perder tempo a cercar di dimostrare che sono "eresie in senso formale" le scempiaggini che Bergoglio spara a raffica (forse apposta) in interviste e colloqui privati con giornalisti e policiti "maledetti". Cerchiamo di dimostrare l'errore dottrinale (che sicuramente c'e') e la possibile eresia nel motu proprio sulla riforma dei processi di nullita'. Quello sarebbe un lavoro utile alla causa di Nostro Signore. A. R.

mic ha detto...

Naturalmente, le regole per dichiarare ufficialmente l'eresia passono molto al di sopra delle nostre teste di laici, ma non si trata di questo qui.

E' proprio questo che vado ribadendo.
E poi, oltre alle leggi che hanno origine nell'Essere, la Chiesa, tuttora gerarchica, si è sempre munita di un diritto canonico che non contempla soluzioni per la liquidità dell'in-forme che ci sta sommergendo.
Le soluzioni sembrerebbero doversi cercare in un 'pensiero laterale'. Ma, questo, chi lo garantisce? Qui è il dilemma...
Ma è pur sempre vero che il Diritto canonico e la Tradizione ci sono, vanno solo resi validi. E non credo che personalità di buona volontà competenti non potrebbero trovarvi la soluzione.

mic ha detto...

Ne' aiuta il perder tempo a cercar di dimostrare che sono "eresie in senso formale" le scempiaggini che Bergoglio spara a raffica (forse apposta) in interviste e colloqui privati con giornalisti e policiti "maledetti". Cerchiamo di dimostrare l'errore dottrinale (che sicuramente c'e') e la possibile eresia nel motu proprio sulla riforma dei processi di nullita'. Quello sarebbe un lavoro utile alla causa di Nostro Signore.

Dovrebbe sorgere qualche coraggioso difensore della causa di nostro Signore, con tutti i crismi dell'ufficialità e dell'autorevolezza necessari, che impugni quei motu proprio, che sono stati già contestati da laici di buona volontà sia dal punto di vista formale che nel contenuto....

Rr ha detto...

Nel momento attuale, con la pax mediatica tra Mondo(saeculum) e Chiesa cattolica. cCHIUNQUE si levasse contro il VdR, fosse pure un Cardinale capo di una grande diocesi ( e Burke non lo è, e neanche Monsignor Schneider, mentre Sarah è, senza offesa alcuna, anzi, un Africano) verrebbe immediatamente messo al rogo mediatico . L' unico che potrebbe, suscitando uno ' scandalum" di enormi proporzioni, è proprio Benedetto HXVI, proprio perché ancora, sia pure stranamente, Papa. Ma BXVI non sembra aver mai avuto il carattera di un S. leone Magno o S.Gregorio Magno, semmai più Pio VII.
Del resto anche Monsignor Lefebvre, all' inIzio, non adotto' comportamenti da scontro frontale e denunce urbi er orbi. Solo dopo si arrivo' alla scontro, ma, almeno cosi so io, sol per la questione dei Vescovi.
Sfidar Bergoglio , per chi è cresciuto sotto Paolo VI, e ha sentito le lodi sperticate a GXXIII, richiede una certa qual dose di incoscienza. Ci vorrebbe " un folle di Dio".
Rr

Rr ha detto...

Segnalo articolo su Blondet e friends sul mitu proprio e su don Ariel.
Un altro articolo, questo do Blondet, sull' immigrazione.
Rr

Gederson ha detto...

Un amico me ha detto che parlava con un'amico suo dell'Argentina che è divorziato, e questo gli diceva che il vescovo gli aveva detto che se la loro coscienza diceva che poteva fare la comunione, lui poteva fare senza nessuno problema. Forse, questo vescovo poteva essere il Papa Bergoglio, perchè se “Ciascuno di noi” risponde il papa “ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene” il vescovo doveva incitarlo a fare la comunione.

Alcune punti della predica di Bergoglio è somigliante all'eresia degli amalriciani di Amalrico di Bènes. Ad esempio, loro credevano che l'amore diventava ogni atto buono anche gli atti più abominevole moralmente. In questo punto loro e Bergoglio con sua "dottrina" della coscienza, sono totalmente d'accordo. Mi ricordo che Romano Amerio ha parlato della sovversione della relazione tra amore e verità, e questa sovversione è un luogo comune per amalriciani e Bergoglio. Come il riferimento allo Spirito, anche gli amalriciani si riferivano allo Spirito. Questo legame può essere più profondo se consideriamo la dottrina del soppranaturale di De Lubac che fa la grazia dovuta alla natura, perchè questo diventa l'uomo giustificato non più per la fede, ma per un amore assoluto di Dio verso gli uomini o sia l'amore di Dio diventa ogni atti degli uomini buoni e per un amore analogo, ogni atti umani diventa buoni. Così abbiamo qualcosa dell'eresia di Amalrico in una dottrina diffesa e diffusa nel secolo scorso per un teologo amato per Bergoglio.

La dottrina della coscienza di Bergoglio detta ad Scalfari è la somma eresia. Se Papa Paolo VI ha detto che nel Concilio se trovarono la religione dell'Dio che se ha fatto uomini e dell'uomo che se ha fato Dio, l'affermazione di Bergoglio è il riconoscimento dell'uomo che se ha fatto Dio. Una volta fatto questo riconoscimento lei potrà diffendere la subordinazione dell'uomo al concetto di benne e male di Dio? Se quella intervista è un atto suo come dottore privato, come è possibile che creda l'opposto per lo semplice fatto di essere Papa?