Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 11 gennaio 2013

Mattone per mattone... altare per altare!

Dal Blog di Fr. John Zuhlsdorf, ieri: [Il discorso si amplia: vedi ulteriori riflessioni qui]

Il mio amico p. Richard Heilman, parroco di Santa Maria a Pine Bluff, WI, nella diocesi di Madison - dove è vescovo Mons. Morlino - ha realizzato l'orientamento ad est.

Dopo un processo di catechesi, Santa Maria è giunta all'orientamento versum orientem. Tutte le Sante Messe saranno ora celebrate con sacerdote e assemblea liturgica rivolti al fronte orientale.

Collocare un tavolo di fronte a tale splendido altare era semplicemente stupido.

Ecco, [a sinistra], una foto felice dell'altare-tavola presa fuori dalla chiesa, che spero di vedere in molte varianti in futuro. 

« Ma Padre! Ma padre! », Alcuni di voi potrebbero dire: «Dove stanno andando? Quel prete deve odiare il Vaticano II, quanto voi! Ora la gente non sarà in grado di partecipare!»

Stanno portando l'altare verso la canonica, dove il Padre creerà una bella cappella privata.

Mons. Morlino ha parlato in modo chiaro circa l'importanza del culto ad orientem.  
Sono sicuro che verrà il giorno in cui ci volgeremo verso il Signore insieme, anche in un modo più completo quando tutti avremo di fronte l'est, quando tutti saremo rivolti verso il Signore nella stessa direzione. E quando lo faremo, non è che il sacerdote volta le spalle al popolo, il sacerdote indirizza le persone a guardare verso est, per obbedire alla parola profetica, a credere quanto concreto, reale, fisico e visibile Gesù Cristo era ed è. Come concreta, reale, fisica e visibile è e sarà la sua ultima venuta, da est.

L'est è importante. È molto importante. Ecco perché il creatore ci ha dato il sorgere del sole da est a ricordarci che da lì, arriva la luce, che è Cristo.

Come vediamo la carne e il sangue di Cristo, nel segno sacramentale dell'Eucaristia, siamo rivolti verso oriente, così Gesù usa questo nel mistero, per ricordare a noi stessi che la nostra vita è un'ansiosa, orante attesa di vederlo venire nella sua maestà, in attesa che venga da est, rivolti verso il Signore.
La diocesi di Madison ha 35 seminaristi.

NB. L'espressione “Mattone su mattone.” è presa da un articolo del blog Cantuale Antonianum. Sul Blog italiano ho trovato questo, Dice Fr. Zuhlsdorf:
Continuiamo così: mattone dopo mattone, anche le megacelebrazioni devono prendere la via giusta. Ieri ci è stato mostrato che un modo cattolico e romano di pregare in centinaia di migliaia è possibile. (Era il Papa a Mestre)
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

11 commenti:

Andrea Carradori ha detto...

L'ennesima conferma che in una Diocesi dove c'è un buon Vescovo il clero è spinto a lodare Dio attraverso il recupero della sana e santa tradizione.
Pensiamo a quante anime, soprattutto ai più giovani, gioverà una bella celebrazione verso Dio finalmente epurata da ogni contaminazione mondana e dallo spirito di auto-esaltazione del celebrante ( presidente dell'Assemblea ). Uno degli esempi in cui la "contaminazione" con l'antica liturgia può fare del bene anche alla nuova a beneficio della salute delle anime !

Ghergon ha detto...

Altare-tavola? Celebrano il NO ad Oriente?

Anonimo ha detto...

Altare-tavola? Celebrano il NO ad Oriente?

L'Altare-tavola è quello che è stato smantellato.

Credo che sia il NO che celebrano ad orientem; ma evidentemente un vescovo (e un sacerdote) che 'sentono' questo hanno anche un diverso approccio col Sacrificio, piuttosto che col convivio fraterno.

In realtà ci stiamo in qualche modo contentando di briciole, rispetto alla Liturgia tradizionale; ma, rispetto agli standard che conosciamo, è già qualcosa...

Amicus ha detto...

Diciamo che così a mons. Bregantini sarà più difficile celebrare truccato da pagliaccio. Ma di strada ne resta da fare...

Amicus ha detto...

E comunque prima, o almeno in parallelo, occorrerà una decisa opera di disinfestazione nella Chiesa: per la serie "castigat ridendo mores"... http://opportuneimportune.blogspot.it/2013/01/prelati-massoni.html#!/2013/01/prelati-massoni.html

Ghergon Locatelli ha detto...

Io spero che sia come dici Mic, perchè a leggere bene le parole dell'articolo sembra che il nocciolo della Liturgia sia il celebrare ad orientem...ma così non è. Il nocciolo è la Messa Cattolica. Orientare sacerdote e popolo, senza una Messa chiara, è uno sviare i fondamentali.

Luisa ha detto...

Vi segnalo questo articolo di don Antonio Ucciardo.

http://www.formazioneteologica.it/la-prassi-ermeneutica-discontinuita-510.html

hpoirot ha detto...

Ci vuole ben altro che girare l'altare per sanare le pazzie del Bugnini!

Intanto il responsabile religione del Newsweek Magazine, Kenneth Woodward, scrive su "First Things" (Febbraio 2013, non ancora online) un articolo "Reflections on the Revolution in Rome" che tratta anche del Novus Ordo.

Ecco un estratto:

'E poi ci fu il nuovo rito della messa. Quando fu creato fu ben descritto da una sagace e dimenticata intelligenza, come "la partecipazione del laicato al casino e la confusione del clero." Comparato alla vecchia liturgia Latina trovo la nuova versione commovente tanto quanto un treno merci...

Bene! Qualcosa sta cambiando. Più si critica il NOM più si ha capito la VERA crisi della Chiesa che é la crisi della Santa Messa, cuore e centro di tutto cio' che fa poi la Chiesa.


http://en.gloria.tv/?media=382944

http://pblosser.blogspot.fr/2013/01/kenneth-woodward-on-novus-ordo.html

Anonimo ha detto...

Si direbbe che Pietro stia ancora scaldandosi al braciere del modernismo e che abbia paura di testimoniare il suo maestro. Che incontri lo sguardo di Gesù e faccia penitenza!

Anonimo ha detto...

Pietro ha liberalizzato il rito antico, una testimonianza l'ha data!
Peccato che poi si sia rimasti fermi qui, anche se non è poco...

Ma sarà il Signore a operare attraverso le buone volontà che amano custodiscono e vivono la Liturgia autentica!

MT ha detto...

Il vescovo di Madison, se non ricordo male, ha celebrato nel suo seminario di fronte ai seminaristi la S. Messa Tradizionale ed ha spiegato come sia importante che vengano istruiti anche in quella forma.
Certo, non è esattamente quello che diceva mons. Lefebvre, ma non si può pretendere tutto e subito, no? E' un passo nella giusta direzione, questo è quello che conta!
La celebrazione "ad orientem" aiuta comunque il NO ad essere un tantino più decoroso e ad avere una chiesa in cui si possa celebrare anche la Messa antica. Quindi non sarei così pessimista. Rispetto a mons. Bregantini o al seminario di cui si diceva qualche post addietro, è grasso che cola!