Pubblichiamo l'articolo che segue, su segnalazione di MiL, che invitiamo a voler cortesemente inserire anche il nostro blog nell'elenco di quelli segnalati.
Per completezza richiamiamo ancora una volta i link a contenuti da non trascurare su cristianesimo e islam [qui - qui - qui - qui - qui - qui] e a precedenti aperture fondate su un inaudito sincretismo, inquietanti per chi crede [qui - qui - qui], i quali dimostrano l'assoluta gravità dell'accaduto che, purtroppo, rispecchia l'andazzo della Chiesa post-conciliare.
Per completezza richiamiamo ancora una volta i link a contenuti da non trascurare su cristianesimo e islam [qui - qui - qui - qui - qui - qui] e a precedenti aperture fondate su un inaudito sincretismo, inquietanti per chi crede [qui - qui - qui], i quali dimostrano l'assoluta gravità dell'accaduto che, purtroppo, rispecchia l'andazzo della Chiesa post-conciliare.
Villa Camera di Campli (Teramo) - Si è svolta, come previsto, all'interno della chiesa parrocchiale, la conferenza "Gesù nel Corano" dell'imam della comunità islamica abruzzese Mustapha Batzamia programmata al posto delle liturgie previste per i festeggiamenti per i "500 anni di culto" di San Liberatore, Patrono della parrocchia. (ne abbiamo parlato qui).
Sottolineiamo che ieri, primo venerdì del mese, i parrocchiani anche quelli più anziani si sono dovuti recare altrove poiché la loro chiesa era occupata dalla conferenza dell'imam: infatti la Santa Messa è stata celebrata "nella mattinata a Cesenà."
La conferenza dell'imam era stata preceduta da un duro articolo "Ad usum Delphini" di un giornale on line locale che aveva chiosato: "I tradizionalisti vogliono sabotare (sic!!! totalmente inventata dal giornalista! Ma quanto mai! N.d.R.) la festa di Villa Camera con l'Imam. Attacchi ( Sic!!! N.d.R.) all'iniziativa di domani nella frazione di Campli che da secoli rinnova l'interreligiosità" [qui]
L'articolista, nell'instillare uno stato di ansia e di legittima preoccupazione, ha volutamente ignorato l'aspetto di fede e di devozione che il post di MiL con semplice chiarezza aveva evidenziato, ha concluso il pezzo con una bizzarra citazione "storica" tutta da verificare. Dal link supra: "La festa del Cristo Liberatore (ma si trattava di San Liberatore Martire!), infatti, celebra anche la tradizione dei “santarellari” i cinquecenteschi commercianti di santini che da Villa Camera partivano alla volta della città santa di Gerusalemme, sotto il dominio islamico, per i loro commerci con i fedeli cristiani provenienti da tutto il mondo. E per lo più tollerati dall’Islam, visto che hanno prosperato a tal punto da essersi trasformati nel corso dei secoli in dinastie di antiquari, artisti e gestori di pinacoteche. Da qui la decisione del comitato organizzatore d’inserire nella festa un momento di dialogo aperto con la locale comunità islamica moderna: una delle più frequentate della provincia, apertissima alla convivenza delle differenti religioni".
La scialba conferenza in oggetto ha visto anche l'intervento di quel sacerdote della diocesi teramana che il citato giornale di Teramo aveva individuato come l'organizzatore di tutto il programma dei festeggiamenti giubilari: "se a parlare... sono i blog tradizionalisti e non i fedeli di Villa Camera, attaccatissimi alla loro festa e al taglio che ha voluto dare don Giovanni Giorgio nella preparazione del programma del 500° anniversario".
Il sacerdote nel suo intervento introduttivo ha esordito citando l'articolo 3 della Dichiarazione Conciliare Nostra Aetate (qui).
Fra i pochi spettatori erano presenti alla conferenza dell'imam anche due giovani (uno è anche studente di teologia) che alla fine hanno tentato di chiedere se Gesù Cristo sia ancora l'unico Salvatore come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica per conseguire la Salvezza Eterna.
Uno dei due preti presenti. alzatosi. ha sbrigativamente risposto che le domande e gli interventi non erano previsti ed è uscito in fretta dopo aver salutato cordialmente gli islamici presenti. Allora uno dei giovani cattolici gli ha detto: "Reverendo non saluta anche a noi? Siamo fratelli nel Battesimo!"
Pronta è stata la risposta del sacerdote: "Non parlo con chi non professa la mia stessa fede ed ignora il Concilio!".
Se neppure li conosceva come ha fatto a dare un giudizio così affrettatamente temerario?
Dopodiché quattro militari dell'Arma dei Carabinieri, di cui due in borghese, hanno chiesto ai due giovani fedeli presenti i documenti per l'identificazione.
E' stata curiosa la domanda che i militari hanno fatto ai fedeli: "di quale religione siete?"
Risposta: "Cattolici"
I militari : "Cattolici come?"
Risposta: "Cattolici Apostolici Romani"
Chissà chi aveva chiamato i Carabineri e soprattutto perché?
La bufala del "sabotaggio" della conferenza dell'imam era stata un'invenzione gratuita del giornale on line teramano. ( *)
In conclusione il prete, forse lo stesso organizzatore della conferenza dell'imam (sempre secondo l'articolo di Emmelle), ha riservato saluti e sorrisi agli islamici mentre ai due giovani cattolici presenti ha detto di NON professare la loro stessa fede!
Più chiaro di così !
L'Immacolata vincerà!
(*) PS. Chiediamo cortesemente alla Redazione di Emmelle di mettere almeno i link quando, legittimamente, vengono criticati i nostri post: saranno i Lettori a formulare il loro sereno giudizio su quanto è stato scritto. Non è bello mettere la gente in apprensione. Grazie
29 commenti:
Quanto accaduto non mi stupisce. Aggiungo: chiunque approvi il cvii non ha alcun diritto di indignarsi. Episodi come questo sono la necessaria, inevitabile, consequenziale, sillogistica conseguenza di quel sciagurato "conciliabolo" (come lo chiamava Guareschi).
Mi dispiace solo per i Carabinieri: sentire di militi della Benemerita costretti a fare il servizio d'ordine di eretici modernisti, "identificando" cattolici che fanno legittime domande rispetto a questa eretica iniziativa, mi fa stringere il cuore per l'Arma.
Silente
Sul piano spirituale non ci può essere confusione né dialogo tra fedi. Ma anche sul piano culturale,
una delle idee ridicole, tra quelle oggi molto diffuse, e' il multiculturalismo, ovvero, la convinzione che in un certo luogo possano convivere culture provenienti dall'altra parte del globo. E' un'idea astrusa, frutto di ignoranza: un popolo dotato di una cultura storica forte, con valori certi non accetta di mischiarli con culture diverse e, alla fine, deve scegliere se rinunciare alla propria o rinunciare al miscuglio riprendendosi la sovranita'!
LA MADRE DI BIN LADEN RACCONTA COME È STATO RADICALIZZATO IL FIGLIO.
NON VA SOTTOVALUTATO IL QATAR CHE FINANZIA IL TERRORISMO IL JIHADISMO E L’ISLAMISMO RADICALE ANCHE NEL NOSTRO PAESE.
di Souad Sbai
Mai una madre avrebbe voluto rilasciare certe dichiarazioni riguardanti il proprio figlio. Eppure Alia Ghanem si è trovata in tarda età a dover scavare nella propria memoria per ripercorrere le tappe che da bambino introverso, ma sorridente e gioviale, hanno condotto Osama Bin Laden ad acquisire il titolo non molto onorifico di Sceicco del terrore per eccellenza....continua
https://www.google.it/amp/www.ilsussidiario.net/mobile/Cronaca/2018/8/4/BIN-LADEN-Chi-ha-traviato-il-bravo-ragazzo-di-mamma-Alia-continua-ad-agire/833339/AMP/
Molto appropriata, bella, chiara la scritta: L'Immacolata Vincerà! Se questi stendardi si moltiplicassero spontaneamente, ovunque si mettono in atto stravaganze di questo tipo, inclusi gli arcobalenanti, questo sarebbe il segnale che il mite popolo italiano inizia a far barriera contro tutte le bestialità globali. Questa è la risposta del popolo Mariano di Gesù Cristo, cioè del popolo Cattolico Apostolico Romano. Anche in piazza San Pietro bisognerebbe cominciare a stendere lenzuolate con i detti di Maria Santissima più opportuni al frangente in atto.
Bravissimi e quasi santi gli estensori ed i reggitori dello stendardo Mariano!
L'Europa e l'Occidente tutto non sono piú cristiani. I tempi sono ormai maturi.
Una nuova religione si affermerà e soppianterà tutte le altre ivi compresa quella musulmana; vi sarà un unico stato mondiale che annienterà tutte le nazioni e sarà guidato da un solo tiranno. Solo il piccolo resto si salverà.
Ha detto il prete "non parlo con chi non professa la mia stessa fede" riferendosi a chi gli chiedeva se Gesù Cristo era ancora da considerarsi l' unico Salvatore, poiché invece ha parlato con i mussulmani presenti si potrebbe ricavarne che il parroco che ha dato questa risposta sia mussulmano. Una risposta che sembrerebbe un' abiura alla Fede Cattolica ! Poi avrebbe aggiunto "ed ignora il Concilio". Ma questo parroco dove radica la sua fede, nella Sacra Scrittura e nel Magistero o in un Concilio di cui si è sempre negato il valore dogmatico ? Mi dispiace molto ma questa non è confusione, è ben altro, e se questi pensano veramente di garantire la pace universale tradendo Cristo è evidente che sono degli idolatri che hanno messo il "monumento alla pace" al posto dell' altare e adorano un ibrido mostro chiamato " Pace Universale", illudendosi che diventandone i suoi sacerdoti assicureranno,loro, il futuro Paese dell' Eden ad una umanità pacificata. Ma hanno mai preso in considerazione di leggere e meditare l' Apocalisse alla luce di ciò che ha detto il nostro amato Signore nei Vangeli ?
Come si vede i "dialoganti", che costruiscono ponti e non muri, dialogano solo con chi vogliono loro. E comunque, la domanda era così semplice e la risposta così semplice: sì, Cristo è l'unica via. Al che, dal punto di vista del prete, la situazione sarebbe stata risolta facilmente. Se non ha risposto, vuol dire che non lo pensa, ma non ha avuto il coraggio di dirlo. Stesso copione dei "dubia", d'altronde.
La domanda dei carabinieri.
La domanda dei carabinieri ("di quale religione siete?") appare singolare, nel nostro Paese. Sembra provocata dall'incredibile uscita del prete, quando ha detto ai due giovani che non erano della stessa sua religione. Comprensibile quindi la domanda dei carabinieri, che non risultano essere degli esperti di teologia o della presente crisi della Chiesa cattolica.
Un dettaglio, apparentemente secondario. La domanda sulla religione è stata fatta a titolo privato oppure come domanda messa a verbale, nel verbale che i carabinieri, in quanto organo di polizia, in genere sempre fanno ("A domanda, risponde...")? Se domanda ufficiale, messa a verbale, potremmo considerarla come l'inizio inconsapevole (per i carabinieri) della persecuzione nei confronti dei cattolici che sostengono il cattolicesimo di sempre, quello anteriore al Concilio.
In un certo senso, il prete conciliare ha detto il vero, mentre se la squagliava, quando ha detto appunto che i due giovani non erano della sua stessa religione, fondata sulle novità ereticale del Concilio. Nei fatti, è lui a non essere della nostra religione, che è quella cattolica vera. Però agli occhi del mondo al momento vero il contrario, anche perchè il mondo non conosce la nostra religione e vuol credere a ciò che gli si vuol far credere, per la sua condanna.
Non parla con chi non professa la sua stessa fede e ignora il Concilio. Ma con i musulmani ha parlato. Ergo professa la loro stessa fede? Quando si cerca di annacquare il Cristianesimo, come il CVII ha fatto, non si sa più in cosa si crede.
@ anonimo 4 agosto 2018 22:03
buona immedesimazione nelle vesti dei carabinieri.
Oppure potremmo immaginare che i carabinieri, se non sono quelli delle barzellette, potrebbero avere uno spunto privilegiato per interrogarsi seriamente su quanto sta succedendo proprio a partire dall'osservatorio del loro ruolo professionale.
Oggi alla base del promosso dialogo fra religioni c é un atteggiamento che nulla ha a che vedere col dialogo: gli altri parlano ed io sto zitto.
Invece nel dialogo ciascuno deve poter esprimere la propria posizione. I due giovani hanno posto una domanda netta: Gesù é il Salvatore? Ovvero Gesù é Dio, per il qual tramite si ottiene la vita eterna (via, verità e vita si definì lui stesso) oppure un uomo seppur giusto e profeta? Il prete sbaglia se si imbarazza di fronte all enunciazione di questa verità e sbaglia se pensa che é mancanza di rispetto per i musulmani. Al contrario nel dialogo ciascuno può parlare altrimenti dicesi monologo. Spesso siamo costretti al silenzio in nome di un falso mancato rispetto e assoggettati al monologo. S. Francesco parlò col sultano ma per affermare ciò che han chiesto i due giovani. Ma oggi dire che Cristo é salvatore pare sovversivo e degno di un controllo di polizia. Eppure lo diciamo nel Credo : "per noi e per la nostra salvezza discese dal cielo.." . Non in altro modo é prevista la salvezza se non per mezzo di Cristo incarnato.
...adorano un ibrido mostro chiamato " Pace Universale"...
il Vitello d'oro. Passano i millenni, ma siamo sempre lì. Altro che "aggiornamento, rinnovamento..."
Un altro piccolo Giuda l'Iscariota del terzo millennio, formato alla scuola post conciliare.
Come evidenziato da Fabrizio Giudici, la risposta era molto semplice, ma essendo affermativa era anche 'divisiva', i mussulmani potevano offendersi.
Che figura da razzisti, che accoglienza e' mai questa!
Sarebbe interessante sapere cosa ha detto il traditore quando ha chiamato i Carabinieri per convincerli ad intervenire (nonostante le urgenze vere).
Dalla domanda dei Carabinieri "cattolici come?" (sembrava l'inizio di una barzelletta), si desume che li ha presentati come una specie di setta di "tradizionalisti" che stava provocando i mussulmani e creando un serio problema di ordine pubblico.
L'ha fatta tragica inventando un pericolo inesistente, come si usa oggi.
Lo scopo del convegno - e dei furbi mussulmani, che avranno goduto per aver registrato un altro episodio di sottomissione all'Islam - era quello di affermare che Gesù del Corano e' uguale a quello del Vangelo.
Quella domanda banale ha quindi disturbato lo scopo, sincretista per il prete finto cattolico e di supremazia islamica per i mussulmani.
Quindi il prete traditore ha voluto azzittire i cattolici con la forza pubblica, inventando una situazione di pericolo inesistente.
Oltre a traditore anche vigliacco, dunque, perche' non ha avuto il coraggio di discutere con le sue pecorelle e non aveva la forza ne' l' autorevolezza per azzittirle nel merito, sapendo bene che erano piu' cristiane di lui come usano fare i modernisti.
Comunque e' un episodio inquietante e molto significativo sul cambio di passo, forse anche le alte gerarchie proseguiranno in questo modo, dando direttive in tal senso ai parroci.
Non c'è nessuno che abbia coraggio di intervenire?
Gli scandali a sfondo omosessuale stanno ormai diventando la norma nella Chiesa attuale. All'imminente Giornata Mondiale delle Famiglie a Dublino la "famiglia gay" verrà ampiamente trrattata ed introdotta, presente il Papa. Il quale Papa tra i suoi consiglieri più stretti ha prelati lambiti dagli scandali coinvolgenti i preti gay. Aumenta sempre più l'atteggiamento di sottomissione di questa Gerarchia nei confronti dell'islam, che ci sta invadendo in massa con la sua complicità . E il Papa che fa? Si preoccupa di dichiarare la pena di morte incompatibile con la dottrina cristiana. In sostanza: un'eresia.
Né i Vangeli né le Lettere degli Apostoli condannano mai la pena di morte in quanto tale.
Ormai siamo al marasma, intellettuale e morale.
Quand'è che qualche cardinale si sveglierà dal letargo? Ce n'è ancora qualcuno disposto ad alzarsi in piedi per difendere la vera Fede? A mettere finalmente sotto accusa apertamente l'operato di Bergoglio, da un lato per la sua latitanza nel condannare gli errori dilaganti e difendere la vera dottrina, dall'altro per la sua continua demolizione di componenti essenziali della dottrina e della morale cristiane?
Eminenze Burke e Brandmueller, dove siete? Voi che vi siete coraggiosamente esposti con i famosi Dubia rimasti senza risposta, avete forse paura del giudizio del mondo? Non devo esser io a ricordarvi di quale altro Giudizio dovreste aver paura, continuando in questo vostro silenzio, che sta diventando colpevole.
PP
Mi associo all'appassionato appello di PP, qui sopra. Grazie professore. Le ultime dichiarazioni/deliberazioni del "regnante pontefice" sulla pena di morte sono manifestamente eretiche, per la forma e la sostanza. La Dottrina, ciò che è stato deliberato come Magistero autentico da Papi, sulla scorta di pareri di Padri e Dottori della Chiesa, non può essere cambiato. Pena, anche, il crimine intellettuale, ma non solo, di storicismo: "ciò che era vero ieri, non è più vero oggi". Il cambio del Catechismo è illecito su un piano canonico, erroneo su un piano dottrinario, sbagliato su un piano sociale e politico.
La liceità della pena di morte discende dal Vangelo (la Crocifissione, che mai Gesù dichiarò "illecita", anzi, fu strumento di salvezza), dai padri della Chiesa, da San Tommaso, dalla scolastica, da intellettuali cattolici come de Maistre, dalla prassi degli Stati della Chiesa (il boja Mastro Titta magnificato anche dal Belli). L'avversione alla pena di morte fu tipica di quegli ambienti semi eretici o eretici del cattolicesimo modernista pre-conciliare, purtroppo non sufficientemente repressi dal Sant'Uffizio, e che crearono quel verminoso terreno di cultura per il concilio e il post concilio, volutamente dimentichi della dogmatica condanna nel Sillabo dell'irenismo, cioè del pacifismo: Don Lorenzo Milani, Aldo Capitini, Danilo Dolci, Giorgio La Pira e molti altri.
La difesa della pena di morte non ha solo solide basi storiche, penali, sociali, ma anche religiose e persino metafisiche. La pena di morte consente al reo, se pentito e confessato, di assurgere al Paradiso (cosa disse Gesù al Buon Ladrone?). Lo sapevano bene nei tempi "sani", nel medioevo, fino alla turpitudine dell'Illuminismo e alla malvagità della Rivoluzione. C'è un portato metafisico nella pena di morte che nessuno dei suoi oppositori, sia laico che "cristiano" (tra virgolette: un cattolico non può, ontologicamente, esser contrario alla pena di morte, checché ne dica il papa), può capire.
La decisione di Bergoglio di cambiare il Catechismo è tragica: significa che nessuna dichiarazione dottrinale e dogmatica è intoccabile. Significa che la Verità è relativa e "storica". Significa che domani si potrà credere che la Madonna non è la Madre di Dio o che il nostro Dio non è Trinitario.
Gli imbecilli che compongono l' "opinione pubblica", imbesuiti dalla oscena propaganda democratica-liberal, hanno ignorato (alcuni hanno persino stolidamente applaudito) il rescritto papale, illecito, illegittimo, ingiusto, antisociale, a favore dei criminali, insultante nei confronti delle vittime, ignaro e insensibile del dolore dei familiari degli assassinati, ignorante della filosofia del diritto e del doveroso (doveroso) valore retributivo della pena.
Atto gravissimo, questo, di Bergoglio, al pari di Amoris Laetitia: un vulnus che qualcuno, un giorno, dovrà riparare.
Al momento, non ci resta che meditare sul mysterium iniquitatis che il buon Dio ci fa vivere: un papa che rinnega la Dottrina, che cade in eresia.
Ma alla fine, prima o poi, vinceremo noi. Ci è stato promesso.
Silente
Mastro Titta "magnificato dal Belli"
Il Belli lo ricorda, magari non proprio per "magnificarlo".
Certo, sembra elogiare la figura del boia ("ch'è er bastone/
De la vecchiaja de li Stati"); ma, si sa, gli "elogi" di quello
spirito assassino che era il Belli sono da prendere con le molle.
Ieri, Battipaglia, BAMBINA di 13 anni, presente cuginetto è stata VIOLENTATA da un NIGERIANO. Massacrato il cuginetto TGRai, MUTI!
Lei bestemmia.
Gesù che loda la crocifissione.. (!) al cui pensiero sudò sangue gridando "Padre allontana da me questo calice"
Già aveva chiamato figli di Satana omicida e bugiardo, i farisei che si ritenevano figli di Abramo e intanto pensavano di eliminarlo.
Mi ricollego all'intervento di Silente, anche se l'argomento della pena di morte era trattato in un altro articolo, ricordandomi di una discussione di diverso tempo fa, in questo blog, anche con Silente, sulla pena di morte.
In un mio intervento notturno, avevo manifestato la mia contrarietà alla pena si morte, stupendomi maldestramente, a causa della tarda ora. che nel blog si fosse invece favorevoli.
Sarebbe stato più proficuo ricevere una spiegazione articolata come quella di Silente, magari da lui stesso, e invece ricevetti, anche da lui, attacchi polemici sterili e anche poco rispettosi, come spesso ci accade qui.
Li avevo provocati io con una frase maldestra, e' vero, ma la reazione fu di gran lunga peggiore.
Avevo pestato un piede involontariamente e subii botte volontarie, ben lontane da una correzione fraterna. Ma siamo tutti peccatori.
Ebbe comunque l'effetto positivo di stimolarmi ad approfondire per conto mio la questione religiosa collegata alla pena di morte.
E dopo lunga riflessione, non ho difficoltà a riconoscere che, nel merito, ero io a sbagliarmi.
Pero' applicabilità concreta della pena si morte e, quindi, della giustizia applicata dallo Stato, soprattutto italiano, nutro ancora forti dubbi.
Perche' la pena di morte non può essere ristretta solo ai casi in cui la colpevolezza e' sicura, ma come conseguenza generale di delitti particolarmente gravi
La responsabilità personale, va accertata poi in un processo, caso per caso.
E questo accertamento non è sempre cosi facile e senza ombra di dubbio, con conseguente rischio di condanna a morte di un innocente (o colpevole di delitto meno grave).
E uccidere un innocente non è consentito dalla Legge di Dio.
Basta rivedersi il bel programma su Rai 1 "sono innocente!"con i numerosi casi di gente condannata per reati gravissimi, per i quali si potrebbe benissimo prevedere la pena morte, come omicidio di stampo mafioso, con SENTENZE CONFERMATE IN CASSAZIONE, ma liberate dopo 15 anni di carcere per errore giudiziario, per prove emerse dopo.
Anche lo stesso Enzo Tortora fu accusato, erroneamente, di associazione a delinquere di.stampo mafioso, delitto per cui potrebbe benissimo essere prevista la pena di morte (anche se l'effetto e' stato lo stesso).
Va fatta anche attenzione a non portare all'estremo il valore retributivo della pena.
Nell'antichita' la morte era anche 'troppo poco' per il crimine commesso e il criminale doveva essere prima torturato (anche come effetto deterrente di governi senza pietà), la.morte corta e netta era talvolta un privilegio.
Il Signore Gesù lo sa bene.
In conclusione, e' vero che Gesù non ha affatto messo in discussione il diritto dei poteri temporali di infliggere la morte, ne' sospese la pena della lapidazione contro l'adultera, come dice l'attuale papa.
Ma usando lo stesso parametro lo Stato moderno, prima di lanciare la prima pietra della lapidazione e punire un criminale con la morte, non deve rendersi colpevole degli stessi crimini che vuole punire.
Nel senso che, se introduce la pena di morte, deve attuare, attraverso i suoi organi e i suoi rappresentanti, una giustizia seria e irreprensibile e non uccidere innocenti.
@Aloisius
Tutto quello che dici è corretto, ma non è quanto è in discussione. Infatti il precedente articolo del CCC chiariva benissimo l'inopportunità e anche l'ingiustizia della pena di morte in certi casi, senza metterne però in dubbio la liceità in assoluto. E questo direi che chiuderebbe già la questione.
Volendo andare nei dettagli, va tenuto presente che non tutto il mondo nel 2018 è come certi paesi occidentali, dove è possibile mettere in atto pene differenti e sarebbe possibile togliere di mezzo i delinquenti tenendoli in carcere (devo usare il condizionale perché i progressisti ormai da anni lavorano per tenere i delinquenti in mezzo alle strade, tranne quelli della loro parrocchia). Per esempio, nei teatri di guerra c'è la legge marziale, che risponde ad una situazione totalmente diversa (e qui non sto chiaramente parlando del soldato che ne uccide un altro in un combattimento, ma di una corte marziale che può processare e condannare a morte una persona). E non è detto che la situazione nei nostri paesi rimanga tale tra uno, cinque, dieci o vent'anni... solo i progressisti pensano così. Per quanto mi riguarda, per certi casi di terrorismo islamico siamo già sul limite in cui bisognerebbe farci una pensata. Se peggiorerà come temo, si passerà questo limite.
La pena di morte, il divorzio, l'omosessualismo e altro ancora, sottendono il grande tema della giustizia di Dio, unitamente alla misericordia di Dio. Credo sia doveroso affrontare prima questo tema. Fin qui abbiamo avuto una bolla della misericordia più umana che divina. I temi spiccioli son stati trattati sotto l'urgenza di casi particolari, non inseriti, mi sembra, in questo di cui tutti sono parte.
Se non si tratta, a fondo, la giustizia di Dio, Uno e Trino, e la Sua misericordia, non siamo neanche in grado di collocare il singolo caso al posto che gli spetta.
Grazie della risposta Fabrizio Giudici.
Il terrorismo islamico ha dichiarato una guerra non convenzionale agli Stati occidentali, al loro interno
Il limite, come dici, e' in corso di superamento, soprattutto in Francia e negli stati a religione e quindi guida politica islamica, la pena di morte e' applicata alla grande, con tanto di torture e marchio di infamia dopo la morte, quindi ci sarebbe anche il supporto di una reciprocità.
Ma per introdurla, applicarla e far valere la reciprocita' ci vuole uno stato forte ed equilibrato nello stesso tempo, con una magistratura "di clausura" che considera la carica come una missione e che limita la politica al segreto della cabina elettorale.
Serve una maggioranza di destra forte e compatta, a guida unica e di spessore politico, con i numeri per governare e una minoranza che si oppone in modo leale, capace di vedere comunque l'evidenza e le gravità della situazioni a prescindere dagli interessi di parte.
Un po' come in Ungheria e in Polonia.
L'opposto dell'Italia:si pensi al 5S, al presidente Fico, al ministro della difesa Trenta, a Berlusconi e Forza Italia che vanno contro la Lega, ad un pd comunque corposo, sleale, vendicativo e che controlla i mezzi di comunicazione, usando tutti gli espedienti, i colpi bassi e i collegamenti possibili per far cadere prima del tempo il governo in cui non partecipa.
È chiaro che la modifica del CCC di cui stiamo parlando non avrà alcuna conseguenza pratica nel nostro paese, né in Europa (Ungheria e Polonia non hanno convenienza a tirar troppo la corda, meglio consolidare quello che stanno facendo). Però potrebbe averne negli USA, dove immagino che Killary Clinton salterà subito per cogliere la palla al balzo e accusare di ipocrisia i candidati repubblicani pro-life, ma favorevoli alla pena di morte.
Comunque non credo che abbia molto senso discutere sulle conseguenze politiche, essendo più preoccupanti le implicazioni teologiche e pastorali in generale.
Anonimo dell'1:33. Non intendo rispondere al suo insulto secondo cui io sarei un "bestemmiatore". Ne risponderà lei alla sua coscienza. Nel merito, ricordo solo che la nostra salvezza, se sapremo meritarcela, deriva proprio dalla Crocifissione, che è una forma di pena di morte presente nel diritto romano.
Sul Belli poi, che vuole che le dica? che abbia elogiato il boia, è fuori discussione. Basta rileggersi passo in questione. Lei (è lei, vero, l'anonimo in questione?) definisce il Belli "spirito assassino". Di fronte a sì grande sciocchezza, non mi interessa neppure replicare. Magari qualche bravo romano avrà voglia di difendere la memoria dell'illustre concittadino.
Et de hoc satis
Silente
Va bene, signor Fabrizio Giudici, visto che, come ho già detto, sfugge alla sua comprensione l'uso dell'ironia e del paradosso, riformulo la mia opinione: considero molto più pericoloso per la Fede un prete modernista e conciliatorista rispetto a un sacerdote sedevacantista. E' un'affermazione seria, meditata e razionale. Le va bene così? E adesso non mi accusi di essere sedevacantista, perché non lo sono. Ma anche nell'errore c'è una gerarchia.
Silente
Il Belli, "spirito assassino", bisogna capire il senso della battuta
Assassino perché feroce nella satira e, almeno nei Sonetti, nemico della religione: un
Voltaire con la faccia (simbolicamente per l'eloquio) di un Sileno, è stato detto.
Ecco come rappresenta la biblica Giuditta, in modo a dir poco irriverente, come allieva
di Mastro Titta:
"Dice l'Abbibbia Sagra che Ggiuditta
Doppo d'avé ccenato con Llionferne,
Smorzate tutte quante le luscerne
Ciannò a mmette er zordato a la galitta;
Che appena j'ebbe chiuse le lenterne
Tra er beve e lo schiumà dde la marmitta,
Cor un córpo da fia de mastro Titta
Lo mannò a ffotte in ne le fiche eterne;"
Mastro Titta, appunto, al secolo Giambattista Bugatti,
rispettato boia del Papa, che pubblicò anche un
libro di memorie. Belli, vicino alla morte,
ordinò al figlio di distruggere tutti i suoi
Sonetti, proprio perché scurrili e irreligiosi.
Ma non fu obbedito. In essi il Belli si
immedesimava, nascondendosi nel dialetto,
nell'atteggiamento scettico e al
fondo miscredente che costituisce da sempre
una delle componenti, una delle meno belle,
della popolazione romana. L'irreligiosità
quale conseguenza non voluta del "governo dei
preti", come visto dal basso, dopo l'usura di
tanti secoli.
Risposta raccolta da un giornalista ad Amman:
"Ma è una persona..."
"No, è una ragazza!"
++
Che sia una questione culturale o religiosa poco importa. Chi proviene da questi posti non lascia a casa le proprie convinzioni, le porta con sé e, attraverso le tradizioni, i costumi e l'onore, avvelena la società che lo ospita.
In certi quartieri inglesi o belgi, sono sicuro, il giornalista otterrebbe risposte molto simili.
Basta condividere le notizie dei crimini dei clandestini per rispondere a tutte le elucubrazioni dei sostenitori residui de PD e dei buonisti suicidi cattolici. Contra factum non valet argumentum.
Il fenomeno delle gang islamiche sta cambiando il volto delle pacifiche e ordinate società del nord Europa. In particolare la Svezia, che da anni affronta un gravissimo problema di governo di alcune zone off limits delle grandi città, dominate da gang di giovani immigrati di religione islamica. A quanto riporta Zero Hedge, la situazione è così esplosiva che il governo svedese si sta organizzando per dispiegare l’esercito e distribuire manuali di autodifesa ai propri cittadini.
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