Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 10 giugno 2021

Lettera del papa 10.06.2021 che respinge le dimissioni del Card. Reinhard Marx

Nella nostra traduzione il testo della risposta ufficiale del papa alla lettera di dimissioni del cardinale Marx da vescovo di Monaco e Frisinga, fatta pubblicare sul sito della Santa Sede, in cui le respinge. Evito i commenti. Ne parleremo nella discussione. Quello che però mi colpisce con immediatezza, al di là del sorvolare sui nodi scismatici e del merito alcune affermazioni, è il discorso da pari a pari e nemmeno - e sarebbe comunque una diminutio - da  primus inter pares!
Precedenti sulla Chiesa in Germania qui - qui - qui - qui - qui (J. Ratzinger qui - qui).

Caro fratello,
Prima di tutto, grazie per il tuo coraggio. È un coraggio cristiano che non ha paura della croce, e che non ha paura di umiliarsi di fronte alla terribile realtà del peccato. È ciò che ha fatto il Signore (Fil 2,5-8). È una grazia che il Signore ti ha dato, e vedo che vuoi accettarla e conservarla perché porti frutto. Grazie.
Mi dici che stai attraversando un momento di crisi, e non solo tu, ma anche la Chiesa in Germania. Tutta la Chiesa è in crisi a causa degli abusi; ancora di più, la Chiesa non può fare un passo avanti ora senza accettare questa crisi. La politica dello struzzo non aiuta, e la crisi deve essere abbracciata dalla nostra fede pasquale. Sociologismi e psicologismi non aiutano. Assumersi la crisi, personalmente e comunitariamente, è l’unica via fruttuosa; perché non si esce da una crisi da soli ma solo in comunità, e inoltre dobbiamo renderci conto che dalla crisi si esce migliori o peggiori, mai uguali.”[1]
Mi dici di aver riflettuto dall’anno scorso: sei partito dal cercare la volontà di Dio deciso di accettarla, qualunque essa sia.
Sono d’accordo con te nel definire la triste storia degli abusi sessuali e il modo in cui la Chiesa l’ha affrontata fino a poco tempo fa una catastrofe. Acquisire la consapevolezza dell’ipocrisia de modo in cui viviamo la fede è una grazia e il primo passo che dobbiamo fare. Dobbiamo assumerci la responsabilità della storia, sia come individui che come comunità. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo crimine. Accettarlo significa esporsi alla crisi.
Non tutti vogliono accettare questo fatto, ma è l’unico modo. Perché fare “buoni propositi” per cambiare la propria vita senza “mettere la carne al fuoco” non porta da nessuna parte. La realtà personali, sociali e storiche sono concrete e non vanno assunte con le idee. Sulle idee si può discutere (ed è un bene). Ma bisogna che la realtà venga assunta e che su di essa si faccia discernimento. È vero che gli eventi storici devono essere valutati con l’ermeneutica del tempo in cui avvengono. Ma questo non ci esime dal compito di assumerci la responsabilità e di accettare questi eventi come la storia del «peccato che ci assale». Perciò credo che ogni vescovo della Chiesa debba assumerla e chiedersi: cosa devo fare di fronte a questa catastrofe?
Più di una volta e in molte situazioni abbiamo fatto il “mea culpa” di fronte a tanti errori del passato, anche se non eravamo personalmente coinvolti in nella specifica situazione storica. Ed è questo stesso comportamento che ci si richiede ancora oggi. Ci viene chiesto di riformarci, non – in questo caso – a parole, ma con comportamenti che abbiano il coraggio di metterci in crisi, di accettare la realtà, quali che siano le conseguenze. E tutte le riforme cominciano da se stessi. La riforma nella Chiesa è stata portata avanti da uomini e donne che non hanno avuto paura di esporsi alla crisi e di lasciarsi riformare dal Signore. Questo è l’unico modo; altrimenti saremmo solo “ideologi della riforma” che non mettono in gioco la nostra carne.
Il Signore non si è mai impegnato in una “riforma” (consentitemi l'espressione), né con il progetto dei farisei, né con quello dei sadducei o degli zeloti o degli esseni. Ma l’ha realizzato con la sua vita, con la sua storia, con la sua carne, sulla croce. E questa è la via che anche tu, caro fratello, prendi quando presenti le tue dimissioni.
Dici bene nella tua lettera che non ci porta a nulla seppellire il passato. Il silenzio, le omissioni, il peso eccessivo dato al prestigio delle istituzioni – tutto questo porta solo al fallimento personale e storico; ci porta a vivere con il peso di avere, come suol dirsi, “scheletri nell’armadio”.
È importante “areare” la realtà dell’abuso e il comportamento della Chiesa, e permettere allo Spirito di condurci nel deserto della desolazione, alla croce e alla resurrezione. È la via dello Spirito che dobbiamo seguire, e il punto di partenza è l’umile confessione: abbiamo sbagliato, abbiamo peccato. Non saranno i sondaggi a salvarci, né il potere delle istituzioni. Non saremo salvati dal prestigio della nostra Chiesa, che tende a nascondere i suoi peccati. Non saremo salvati dal potere del denaro, né dall’opinione dei media (di cui spesso siamo fin troppo dipendenti). Ci salverà aprire la porta a Colui che solo può salvarci, e confessare la nostra nudità: “Ho peccato”, “Abbiamo peccato” – e piangere, e balbettare come meglio possiamo, “Vai via da me, perché sono un peccatore”, un’eredità lasciata dal primo Papa ai papi e ai vescovi della Chiesa. E allora sentiremo quella vergogna risanatrice che apre le porte alla compassione e alla tenerezza del Signore che ci è sempre vicino. Come Chiesa, dobbiamo chiedere la grazia della vergogna e che il Signore ci preservi dall'essere la prostituta senza vergogna di Ezechiele 16.
Mi piace come concludi la lettera: “Continuerò con piacere ad essere sacerdote e vescovo di questa Chiesa e continuerò ad impegnarmi a livello pastorale sempre e comunque lo riterrà sensato ed opportuno. Vorrei dedicare gli anni futuri del mio servizio in maniera più intensa alla cura pastorale e impegnarmi per un rinnovamento spirituale della Chiesa, come Lei instancabilmente richiede”.
E questa è la mia risposta, caro fratello. Vai avanti come tu stesso proponi, ma come arcivescovo di Monaco e Frisinga. E se sei tentato di pensare che questo Vescovo di Roma (tuo fratello che ti ama), confermando la tua missione e non accettando le tue dimissioni, non ti capisca, pensa a ciò che ha provato Pietro davanti al Signore quando, a suo modo, ha presentato la sua rinuncia: “allontanati da me, sono un peccatore”, e ascolta la risposta: “pasci le mie pecorelle”.
Con affetto fraterno
Francesco
_______________________________
1. C'è il rischio di non accettare la crisi e di rifugiarsi nei conflitti, atteggiamento che finisce per soffocare e impedire ogni possibile trasformazione. Perché la crisi ha un seme di speranza, il conflitto - al contrario - di disperazione; la crisi coinvolge... il conflitto - invece - ci avvince e provoca l'atteggiamento asettico di Pilato: «Io sono innocente di questo sangue. Sono affari tuoi» (Mt 27, 24)… quanto male ci ha fatto e ci sta facendo.

26 commenti:

Anonimo ha detto...


Un'impressione dalla foto del Papa e del cardinale pubblicata

Absit iniuria verbis, non intendo e non vorrei sembrare irrispettoso: colpisce tuttavia la stazza fisica dei due augusti personaggi.
Per mantenerla, devono sicuramente praticare un'alimentazione adeguata. Mi ricordo di aver letto, nei primi tempi dell'attuale pontificato, che in Vaticano si diceva non essersi vista una forchetta come quella di Bergoglio sin dai tempi, diventati mitici, di Giovanni XXIII. E il card. Marx? C'è da pensare che non dia del voi a birra e salsiccia.

Il c.d. "papa buono" era notoriamente un gourmet, quand'era Nunzio a Parigi pare si divertisse a preparare lui stesso pranzetti succulenti agli ospiti (laici) che spesso invitava. Roncalli era basso e tarchiato, mai ammalato in vita sua. Sulla sua ben nutrita mole scherzava amava scherzare, con bonomia. Pare abbia detto, una volta: "sono un metro cubo di 80 kg".
In armonia con il pencolare della nostra società verso un'obesità sempre più diffusa, anche tra le donne, i nostri supremi pastori e reggitori si presentano come autentici pesi massimi. Madre natura li ha certamente fatti robusti, non è colpa loro se sono grandi e grossi.
Esattissimo. Però si può avere un fisico ascetico, grazie a preghiere, diete e digiuni, anche essendo alti e larghi di spalle.
Solo che, per praticare le preghiere, le diete e i digiuni consoni a dei Sacerdoti di Cristo, che devono essere di esempio ai fedeli anche in questo campo, ci vorrebbe quella che si chiama fede,
la fede in Cristo e non invece nella magnifiche sorti e progressive del genere umano...

Anonimo ha detto...

Bergoglio respinge le dimissioni del cardinale Marx.
Come stupirsi? Chi si assomiglia, si piglia.
Entrambi, Bergoglio e Marx, l'argentino e il tedesco, hanno lo stesso compito: portare la sovversione modernista ai suoi estremi, cioè fare trionfare la Città dell'uomo, quella dell'Ego, nella Città di Dio.
Entrambi sono seguaci della teologia della storia di Sant'Agostino, ma alla rovescia.
Anzi, entrambi sono seguaci di Cristo, ma sempre alla rovescia. Come lo fu il dodicesimo apostolo.
Che Marx il 13 marzo 2013 abbia votato per Bergoglio, vi metterei la mano sul fuoco. Sono i compagni di merende dell'autodistruzione del (falso) cattolicesimo. Sono l'avanguardia del clero venduto e sciagurato che, dall'interno, sta distruggendo - o almeno ci sta provando - la religione cattolica.
Essi vogliono che i cristiani non solo stiano NEL mondo, ma anche che essi siano DEL mondo. E del suo principe. Al quale, consciamente o meno, entrambi si sono votati.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Povero gregge del popolo di DIO con lovile santo in fiamme e le pecore senza pastore vagano nelle tenebre
Vincenzo Gambino

Anonimo ha detto...

Non mi lare un discorso da pari a pari: sul finale Bergoglio si pone nei confronti di Marx come Cristo nei confronti di Pietro.

Anonimo ha detto...

Ormai è tutto uno spettacolo per coloro che, come loro, fanno finta che la commedia sia realtà.

Anonimo ha detto...

La risposta di Gesù a queste parole, dal Vangelo di San Luca, è "d'ora in poi sarai pescatore di uomini".
"Pasci le mie pecorelle", dal Vangelo di San Giovanni, viene detto a Pietro dopo avergli domandato, per tre volte, "mi ami?"

Anonimo ha detto...

A mio parere è un gioco a due visto che è stato Bergoglio a chiedergli di rendere pubblica la richiesta . In questo modo è calato il silenzio sugli strappi del sinodo dei vescovi tedeschi
Maria Bottino

Anonimo ha detto...


A mio parere è un gioco a due visto che è stato Bergoglio a chiedergli di rendere pubblica la richiesta . In questo modo è calato il silenzio sugli strappi del sinodo dei vescovi tedeschi
Maria Bottino
A mio parere è, se possibile, anche peggio. Ovvero che si sia trattato, fin dal principio, di una mera pantomima. Di un gioco delle parti concordato dal primo istante, proprio allo scopo di rafforzare la figura del Cardinale Marx (NOMEN OMEN)contro i suoi critici .

Anche la conferenza episcopale italiana , uguale ! ha detto...

Polonia, i vescovi consacrano Chiesa e Nazione al Sacro Cuore
Per la solennità odierna, i vescovi polacchi consacreranno solennemente la Chiesa e l’intera Nazione al Sacro Cuore di Gesù, rinnovando l’Atto di consacrazione di cent’anni fa. Esso sarà pronunciato durante la Santa Messa (con inizio alle 18) che sarà celebrata dall’arcivescovo Stanisław Gądecki nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù a Cracovia.
https://lanuovabq.it/it/polonia-i-vescovi-consacrano-chiesa-e-nazione-al-sacro-cuore

Anonimo ha detto...

La rinuncia del cardinale Marx

 di Mathias von Gersdorff

 

Nella sua lettera di dimissioni indirizzata a papa Francesco, il cardinale Marx analizza la situazione della Chiesa Cattolica in Germania e pensa che sia giunta a un vicolo cieco. Questo è vero solo in parte: il progetto progressista di una chiesa nazionale tedesca egualitaria è fallito ed è arrivato a un punto di stallo. Non è la Chiesa che è arrivata a un punto morto, come fa capire il porporato tedesco, ma il progressismo.

Anonimo ha detto...

Il link
https://www.atfp.it/notizie/305-chiesa/1959-la-rinuncia-del-cardinale-marx

Anonimo ha detto...

L'Ordine e' piramidale : Dio sopra tutte le cose , la monarchia/il preside/ildatore di lavoro ,il capofamiglia.

La via sinodale e' CGIL CISL UIL ecc.,e'trattativa.

tralcio ha detto...

Festa del Sacro Cuore di Gesù, vero uomo e vero Dio.

Gesù è l'Agnello di Dio che prende su di sé i peccati del mondo.
L'interiorità di Gesù, il suo cuore, pensa come Dio nel decidere questa via di espiazione.

Non c'entra con un soggettivistico "sentirsela", fatto di psichismi.

Il cuore umano di Gesù è spirituale, colmo dello Spirito Santo di Dio, puro.
La sapienza e la scienza sono piene nella volontà dell'uomo di dire sì alla volontà di Dio.

Oggi contempliamo questo mistero. Penso con meraviglia alle parole di San Paolo lette durante la Santa Messa odierna: "annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell'universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui".

Gesù stesso ne ha parlato a Santa Margherita, dando inizio alla devozione per il cuore umano e sacro perfettamente "divinizzato", modello per ogni cuore che voglia aprirsi allo Spirito di Dio nel fare la volontà del Padre, "cristificarsi" e santificarsi.

La Madonna, prima e più di tutti noi, questa esperienza l'ha fatta. Una vita da piena di grazia: totalmente scevra dal peccato è stata assunta in cielo. Lo spirito di Maria esulta in Dio, suo salvatore! Egli ha disperso i superbi nei "pensieri del loro cuore"
(che non è solo un efficace lirismo, bensì l'esatta descrizione dell'antropologia secondo la Bibbia, con i pensieri della mente umana che induriscono l'interiorità, asfissiandone la parte spirituale e ingigantendo l'uomo materiale, le sue pretese, la fame di "mondo").
Serve un cuore puro... bisogna rinunciare ad indurire il cuore.

Ancora San Paolo: "Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell'uomo interiore mediante il suo Spirito.
Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e di conoscere l'amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio".

PS la foto di questo post: come sembrano non dico lontani-da, ma ignari-di tutto questo.

Anonimo ha detto...

Qualche riflessione sull’imminente convegno di Astana:
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3977_Carolus_Bergoglio_ad_Astana.html
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV3945_Catholicus_Astana_2021.html

Anonimo ha detto...

lo dicevo di stare calmi e che era tutta una cosa preparata e pianificata. così questo qui se ne esce rafforzato e confermato nella sua eresia. sarà la vecchiaia, ma certe mosse, ormai, non mi spiazzano più, ne ho viste troppe
Alberto Lacchini

Anonimo ha detto...

MOLTI MODERNISTI
TRAVESTITI DA CATTOLICI
Un tempo la Chiesa Cattolica veniva rappresentata come una piramide con il suo vertice volto verso l’alto e sulla cui sommità sedeva il Papa sul trono, il famoso Soglio di Pietro, circondato dai suoi Vescovi, riconosciuti come successori degli Apostoli, che , in comunione con lui, formavano la nota “Chiesa Docente”.
Oggi invece, assecondando una consuetudine più moderna e più dissacrante, molti Vescovi delle varie Conferenze Episcopali reclamano a gran voce la via dei vari Sinodi nazionali, , offrendo al Papa le loro dimissioni ( vedi il caso del Cardinale Marx, pupillo dell’attuale Pontefice e da Lui nominato nei più diversi Uffici ….) se, al contrario, non viene varata la vituperata Chiesa Sinodale.
Questi Vescovi (e non solo), è come se volessero disegnare l’immagine della Chiesa Cattolica come una piramide rovesciata, posta cioè con il vertice in basso e la base in alto.
Certamente l’immagine si ispira ad un concetto molto più democratico e più adatto ai tempi che viviamo ma se la Rivelazione (la Verità) rimane la stessa e, depositaria di questa ( Depositum Fidei ), rimane sempre e solo la Chiesa Cattolica, con il compito, datole da Dio, di “ammaestrare le genti”, allora l’immagine della piramide rovesciata non è più una scoperta teologica geniale ma coincide proprio con una formidabile sciocchezza.

Anonimo ha detto...

....segue
Così come sono da considerare delle formidabili sciocchezze le Conferenze Episcopali regionali e nazionali nella maniera in cui oggi vengono vissute e utilizzate.
Dobbiamo anche tenere presente che delle Conferenze Episcopali non ne troviamo traccia nella Sacra Scrittura o nella Tradizione per cui viene da chiedersi se per questi Vescovi, in quel Giovedì santo, nell’Ultima Cena, fossero presenti gli Apostoli o i Membri della Conferenza Episcopale palestinese ?
Le Diocesi vengono affidate al Vescovo o alla Conferenza Episcopale ?
Qualcuno mi dice qual’è il potere della Conferenza Episcopale e su cosa poggia ?
Se il Vescovo è il “Pastore” e l’unico “responsabile” della sua Diocesi,
la Conferenza Episcopale dove trova spazio per intervenire ? E perché dovrebbe intervenire?
Il terrore di questa gente è il dogma.
Questi cercano di aggirare in ogni modo il problema che crea loro il dogma.
Non vogliono una Chiesa Cattolica depositaria della Verità.
Con la scusa della “partecipazione popolare” vogliono eliminare il “dogma” e arrivare nel Sinodo
ad una discussione ed a una specie di votazione che veda un’ opinione travestita da verità partorita da una maggioranza che opera con um metodo considerato più moderno e molto più democratico.
E’ lo stesso metodo usato nel 18° secolo dalla Massoneria come “grimaldello” per soppiantare la Monarchia assoluta sia in Francia che negli altri paesi europei : la Democrazia basata solo sul semplice consenso, la famosa dittatura della Maggioranza che se ne infischia sia della Verità, sia della Giustizia e che riconosce solo l’onnipotente legalità della Legge.
Nel loro piano sovversivo, Il Papa non è più il Pastore universale ma un semplice strumento che consente ad una setta di prelati di conservare i loro privilegi ed il loro singolo potere.
Questa Casta sacerdotale vuole svuotare dal di dentro la Chiesa Cattolica, impossessandosi
delle sue ricchezze materiali e tentando di annullare quelle spirituali infischiandosene della Verità e della continuazione della missione redentrice di nostro Signore Gesù Cristo.
I cattolici sono abituati a sentire parlare di persecuzioni, quindi sono attenti al nemico che li combatte dall’esterno come l’Islam, la massoneria, i liberali, i comunisti e altri ma non sanno ancora decidersi a considerare che il nemico questa volta è più subdolo e si è annidato dentro la Chiesa anzi ormai molti “modernisti” travestiti da cattolici occupano posizioni importanti all’interno di Essa.
E’ opportuno con l’aiuto della preghiera e della grazia attinta ad una vita sacramentale più intensa,
meditare gli insegnamenti che il Sacro Magistero ha impartito nel corso dei secoli e cercare di
costruire delle comunità di fedeli che, guidate da umili Sacerdoti più santi che bravi, si raccolgano attorno all’Eucarestia e diventino cittadelle fortificate contro gli attacchi del demonio, rifugio sicuro
per i confratelli dispersi che cercano il Signore.
Ricordiamoci che questa battaglia la possiamo combattere e vincere solo con l’aiuto del Signore non certamente con le promesse dei vari Partiti politici e per parteciparvi occorre solo essere cattolici, senza alcun aggettivo attorno, fedeli a Santa Romana Chiesa.
“ In hoc Signo Vinces “.

Anonimo ha detto...

Nel commento del 11 giugno 2021 09:03 ho dimenticato il Papa (immediatamente sotto/dopo Dio ).In aggiunta al commento 11 giugno 2021 10:46 aggiungo questo bel video breve di Don Morselli che rileva un esempio (passato inosservato?)di "parlamentarismo" , di "cattolici parlamentari":
Commissione biblica e omoeresia
https://www.youtube.com/watch?v=EeXqzpIHKR4

Anonimo ha detto...

todo un show del falso profeta...

Pietro (NON del Cammino) ha detto...

Quello del Card. Marx non vorrei fosse un tentativo di strumentalizzare la pedofila nella Chiesa per far passare certe "riforme", tra cui quella del riconoscimento delle coppie omosessuali nella Chiesa.
Come se il riconoscimento dell'omosessualità limitasse i casi di pedofilia.
In realtà l'omosessualità non può essere ammessa dalla Chiesa a prescindere, perché ingiusta, cioè fuori dall'ordine divino, ma anche per assurdo fosse ammessa, aumenterebbe i casi di pedofilia.
Voler fare della condanna alla pedofilia e dell'accettazione dell'omosessualità un unico "pacchetto" di riforme, è un'operazione simile a quella di accorpare la lotta alla discriminazione razziale e quella dell'emancipazione della donna, alla condanna dell'omofobia!
Un vaccino che non guarisce, ma che vuole uccidere.

Anonimo ha detto...

Non parliamo di piramidi se non in senso geometrico e basta, la messa in scena, tra l'altro pessimamente recitata, significa che il vdr, da vescovo periferico romano, e basta lascia fare alle CE a seconda dei loro capricci e o pruderie pseudo protestanti, basta che i soldini non si tocchino, e nel caso tedesco sono 7 mld. di €, scusate se è poco, e da buoni germani Wann das gelde klingt.......500 anni buttati via invano.

Anonimo ha detto...

https://fsspx.news/it/news-events/news/il-papa-non-ha-accettato-le-dimissioni-del-cardinale-marx-66917

John Bell Hood ha detto...

Le Allegre Comari dell'Anticristo.

Anonimo ha detto...

Buon articolo su Il Venerdì di Repubblica a firma Filippo Di Giacomo.

Anonimo ha detto...

Buono a sapersi. Repubblica è leggibile agli abbonati...

Menzogna e spudoratezza ha detto...

"Prima di tutto, grazie per il tuo coraggio. È un coraggio cristiano che non ha paura della croce, e che non ha paura di umiliarsi di fronte alla terribile realtà del peccato. È quello che ha fatto il Signore". (Bergoglio al cardinal Marx per repingerne le dimissioni).

Di fronte a tanta menzogna, viene da vomitare.