Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 21 ottobre 2023

Sinodo sulla sinodalità: grande ovazione per il discorso di una laica contro l'ordinazione delle donne

Nella nostra traduzione dal National Catholic Register, descritto come «profondo e reale», al punto da ricevere sentiti applausi, il discorso di una laica che, in un'assemblea del sinodo sulla sinodalità, ha definito l’ordinazione delle donne sacerdote come una forma di clericalismo e una distrazione da ciò che le donne cattoliche vogliono e di cui hanno bisogno. Qui l'indice degli articoli riguardanti il Sinodo sulla sinodalità.

Sinodo sulla sinodalità: grande ovazione per il discorso
di una laica contro l'ordinazione delle donne


CITTÀ DEL VATICANO — Diverse fonti hanno confermato che questa settimana, al Sinodo sulla sinodalità, una laica ha ricevuto fragorosi applausi per un discorso che ha definito la spinta di alcuni membri per l'ordinazione delle donne come un tentativo di clericalizzare i laici.

Nell'assemblea del 16 ottobre, in risposta a molteplici resoconti di piccoli gruppi che chiedevano l'ordinazione delle donne non solo al diaconato, ma in alcuni casi anche al sacerdozio, il discorso mattutino della laica ha tra l'altro sostenuto che concentrarsi sull'ordinazione delle donne è una distrazione da ciò che le donne nella Chiesa vogliono e di cui hanno bisogno. Il Register ha parlato con due membri del sinodo presenti nell'Aula Paolo VI al momento del discorso, e una terza fonte ha confermato il loro racconto. Lo hanno fatto in anonimato date le restrittive regole di riservatezza dell'evento. Oltre a criticare le richieste di ordinazione delle donne, il discorso di tre minuti – o “intervento”, nel linguaggio del Sinodo sulla sinodalità – ha sottolineato l’importanza della maternità, sia biologica che spirituale, per comprendere cosa significhi essere una donna in una prospettiva cattolica, che attinge all’importanza di Maria, Madre di Dio, come paradigma della femminilità. In particolare, l’instrumentum laboris, il documento base del Sinodo, include 45 riferimenti alle donne, ma menziona la “madre” solo due volte, entrambe solo nel contesto delle preghiere di intercessione alla Beata Vergine Maria.

Impatto sul Sinodo
Un partecipante ha descritto il discorso come “profondo e reale” e lo ha messo a confronto con la presentazione di un sostenitore dell’ordinazione delle donne definita come “militante”. Dopo il discorso della laica, la fonte ha visto “le persone sorridere: gioia su molti volti, forse sollievo su altri”.

I membri del sinodo intervenuti con il Register hanno affermato che l'intervento ha ricevuto fragorosi applausi da parte di alcuni dei 365 membri del Sinodo, che entra ormai nella terza settimana di lavori.

La laica non identificata che ha tenuto il discorso, che secondo quanto riferito è lei stessa madre, è una delle 54 donne votanti al Sinodo. Per la prima volta nel Sinodo dei Vescovi, un numero significativo di donne e di altri non vescovi partecipano a pieno titolo ai lavori, rappresentando il 27% dell'assemblea sinodale.

La messa a punto è avvenuta durante la discussione sinodale sul tema di come la Chiesa cattolica possa essere una Chiesa missionaria “tutta ministeriale”, tema che non prevedeva uno spunto specifico legato alla questione dell'ordinazione delle donne. Mentre alcuni resoconti parlavano dell'importanza delle madri e delle nonne nella trasmissione della fede, dicono le fonti, altri sostenevano l'ordinazione delle donne al diaconato e al sacerdozio.

Ma l'intervento mattutino della laica ha influenzato anche il dibattito successivo.

Secondo un membro del sinodo, diversi partecipanti a cui è stato assegnato il compito di concentrarsi sul tema specifico del ruolo delle donne nella Chiesa sono stati concordi nell'affermare che il discorso della laica ha avuto un impatto nella discussione in piccoli gruppi. A quei membri era stato assegnato il compito di rispondere specificamente a una sollecitazione che chiedeva: “È possibile prevedere [l’inclusione delle donne nel diaconato] e in che modo?” e hanno concluso le relazioni nella riunione pomeridiana.

L'ordinazione delle donne è un punto focale
Il discorso della laica sottolinea quanto siano diventate significative le discussioni sulla possibilità dell'ordinazione delle donne nel Sinodo sulla sinodalità, nonostante l'insistenza di entrambi gli organizzatori sul fatto che il focus dell'assemblea non avrebbe toccato la dottrina e l'insegnamento chiaro e consolidato della Chiesa sull'argomento.

Nel suo discorso del 4 ottobre di apertura del Sinodo sulla sinodalità, Papa Francesco ha suggerito che l’attenzione su questioni come l’ordinazione delle donne fosse più una questione di speculazione mediatica che un punto focale per l’assemblea.

"Non lo so; sono cose che si dicono al di fuori», disse allora il Papa.

Ma anche prima dell’inizio del sinodo, alcuni partecipanti hanno dichiarato la loro intenzione di portare avanti la questione durante l’assemblea durata un mese.

Il cardinale di San Diego Robert McElroy, ad esempio, ha scritto a gennaio che la Chiesa dovrebbe utilizzare il sinodo per “muoversi verso l’ammissione delle donne al diaconato”, un risultato che la laica svizzera Helena Jeppesen-Spuhler ha sostenuto e descritto come un “trampolino di lancio” verso donne sacerdote.

Diversi membri del sinodo hanno tentato di minimizzare pubblicamente quanto siano state significative le discussioni interne sull'ordinazione delle donne. Sabato, ad esempio, l'abate generale cistercense Mauro-Giuseppe Lepori ha dichiarato alla stampa che, sebbene i partecipanti discutessero dell'ammissione delle donne al diaconato, questo non era al centro dell'attenzione e che il tema delle donne sacerdote non era stato affrontato.

Tuttavia, martedì, la teologa australiana Renee Köhler-Ryan, in una conferenza stampa, ha dichiarato che c’è stata “troppa enfasi” sulle donne sacerdote durante i lavori del sinodo, e l'ha descritta come una “questione di nicchia”. Köhler-Ryan ha anche suggerito che le discussioni sul tema dell'ordinazione delle donne mancano di sufficiente “considerazione teologica” e di fondamento su ciò che la Chiesa ha già insegnato sull'argomento.

Altri membri del sinodo che hanno parlato alla stampa durante i lavori hanno sottolineato come il Sinodo sulla sinodalità potrebbe portare a grandi cambiamenti nella Chiesa circa il ruolo delle donne. Parlando al National Catholic Reporter durante un’intervista podcast, il vescovo Shane Mackinlay di Sandhurst, Australia, ha affermato che “la questione dell’ordinazione delle donne è chiaramente un tema che deve essere affrontato universalmente”. "E se il risultato fosse che l'ordinazione diaconale fosse aperta alle donne, lo accoglierei sicuramente con favore", ha detto il vescovo australiano, che è una delle 13 persone incaricate di supervisionare la stesura del documento riepilogativo dell'assemblea (4-29) ottobre.

Lo scorso venerdì sui media, la Suora di San Giuseppe Maria de los Dolores Palencia Gomez ha dichiarato che il suo essere diventata la prima donna a presiedere un Sinodo dei vescovi come uno dei presidenti delegati da Papa Francesco è stato un simbolo delle cose a venire, e che il Sinodo stava “ponendo le basi per futuri cambiamenti” sul ruolo delle donne nella Chiesa.

Insegnamento della Chiesa
Papa Francesco ha mostrato la volontà di rompere col passato e collocare le donne in ruoli chiave di leadership, anche nella Curia Romana, come ha fatto la scorsa settimana nominando una religiosa sottosegretario dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.

Ma il Papa ha anche più volte affermato che la Chiesa non può ordinare sacramentalmente le donne.

Nel 2013, Papa Francesco ha chiarito che la lettera apostolica Ordinatio Sacerdotalis di San Giovanni Paolo II del 1994, che insegna che "la Chiesa non ha alcuna autorità per conferire l'ordinazione sacerdotale alle donne e questo giudizio deve essere tenuto in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa", era l’“ultima parola” sull’argomento.

In un’intervista del 2022, Papa Francesco ha nuovamente affermato che le donne “non possono accedere al ministero ordinato”, ma che questa non è una “diminutio”. Anche la sua risposta dell'11 luglio ai dubia di cinque cardinali [qui], o a richieste di chiarimenti dottrinali, ha confermato che “nessuno può contraddire pubblicamente” la determinazione di Giovanni Paolo II, sebbene l'argomento possa ancora essere studiato [il che appare come una botta al cerchio ed una alla botte -ndT].

Papa Francesco ha anche consentito che la questione delle donne diacono fosse esplorata in alcuni contesti, come in due commissioni temporanee e al Sinodo dell’Amazzonia del 2019. Ma la prima commissione non ha raggiunto un consenso, mentre i risultati della seconda non sono stati resi pubblici.

E nonostante la raccomandazione del Sinodo sull'Amazzonia di prendere in considerzione per il diaconato permanente per le donne, l'esortazione apostolica post-sinodale del Papa del febbraio 2020, Querida Amazonia [vedi], ha invitato le donne a essere maggiormente coinvolte nella vita della Chiesa, ma senza indicare alcuna possibilità di una loro partecipazione al ministero ordinato.
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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29 commenti:

Anonimo ha detto...

Andrea Sandri
Ipotesi meramente congetturali

Credo che tutte le magagne verranno a galla nel Conclave. Con tre possibilità: 1) elezione di un cardinale pienamente cattolico (eventualmente anche con i voti di cardinali teologicamente "progressisti" che hanno ancora un po' di "amor di patria"); 2) elezione di un cardinale moderatamente progressista (la rivoluzione fa tre passi avanti e due indietro...) per consolidare l'eterodossia attuale (sarebbe forse l'ipotesi peggiore); 3) elezione di un eretico (ognuno ci metta il nome che vuole) e allora si aprirebbe lo scontro forse risolutivo tra Chiesa e anti-chiesa, con scenari drammatici come il non riconoscimento dell'eletto da parte di una minoranza di cardinali ortodossi e la probabile successiva elezione di un altro Papa.

Anonimo ha detto...

Insomma vogliono solo l'autorità, senza il fardello dei sacramenti. Per dirla con la famosa pubblicità: "Ambrogio la mia non è proprio "vocazione", ma è piuttosto... voglia di comandare."

Anonimo ha detto...

Ora li chiamano eventi. Molti sono coinvolti negli eventi sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista partecipativo. Non so chi rappresentino i partecipanti agli eventi se se stessi o altri e quali altri. Visti da lontano questi eventi sembrano l ennesima distrazione di massa movimentazionista. Come al solito inoltre si eccede convinti di aver trovato la formula magica risolutiva di ogni problema. Intanto l ignoranza dilaga, insieme alla incapacità di fare e di affrontare le difficoltà del quotidiano; incapacità causata da un approccio superficiale distratto che impedisce qualsiasi approfondimento e reale conoscenza prima di tutto di sé stessi che è dovere portare avanti per tutta la vita per poterci migliorare e quindi essere di aiuto effettivo per il prossimo. Gesù per 30 anni visse una vita raccolta, semplice, poi si lanciò negli eventi. Gesù Cristo nostro Signore, intendo. Maria Santissima, Sua Madre, visse defilata nella gioia e nello strazio. Questi due sono i modelli base del cattolico.

Anonimo ha detto...

Vincerà la seconda possibilità.

Catholicus ha detto...

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV5348_Don-Vincent-Gelineau_Dal_Vaticano_II_alla_Chiesa_sinodale.html
Lapidaria la conclusione di questo articolo : “Nostro Signore ha fondato la chiesa su Pietro per trasmettere la fede e con durre le anime in Cielo. Non ha fondato un gruppo di discussione sull’avvenire del pianeta.” : i cambiamenti climatici, il pericolo della CO2, i vaccini da imporre coattivamente al mondo intero, con ricatti legali o moralistici, tutti argomenti in cui il pseudo “papa Francesco” mette bocca e sentenzia senza un briciolo ci competenza, solo per assecondare i membri fautori del Nuovo Ordine Mondiale (il Club di Davos, i soci del WEF, i redattori della diabolica agenda 2030, piena di menzogne, tranelli, di imbrogli, di abolizioni delle libertà fondamentali della vita umana in società… e chi ha orecchie per intendere, intenda)

Anonimo ha detto...

"1) elezione di un cardinale pienamente cattolico (eventualmente anche con i voti di cardinali teologicamente "progressisti" che hanno ancora un po' di "amor di patria")"

C'è un cardinale che sostenga la necessità da parte dei Giudei di convertirsi per ottenere la salvezza?

Roberto

Dall'IBP di Roma ricevo e trasmetto : ha detto...

Sia lodato Gesu' Cristo!

Oggi sabato 21 Ottobre, contrariamente a quanto annunciato,sara' celebrata solo la S.Messa delle 12h.

Domani domenica 22 Ottobre purtroppo non ci saranno Messe alla Casa San Clemente essendo tutti i Sacerdoti impegnati in apostolati fuori Roma.

Annamo bbene...! ha detto...

Se capite la trappola meglio fuggire.
https://gloria.tv/post/qLtR3d4jCrvD3Xa3nGnuQtSi2
Essere buoni e basta ?
Date date dategli una spinta....e vedrai che ce la faran...?!?

Sara' vero? Qualcuno e' in grado di verificare? ha detto...

Kennedy Jr. ha vinto la causa contro tutti i lobbisti farmaceutici. I vaccini Covid-19 NON sono vaccini.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito con una sentenza che I vaccini Covid NON sono vaccini.
https://sfero.me/article/kennedy-jr-vinto-causa-contro-tutti

Anonimo ha detto...


Sull'ordinazione delle donne il papa continua a fare il pesce in barile:
Non si può fare ma continuiamo a studiare la questione, p.e. del diaconato.
Il diaconato sarebbe il primo passo per giungere alla fine al sacerdozio.
Se l'impossibilità per le donne di essere sacerdoti risulta dall'infallibilità del magistero ordinario, perchè continuare a studiarla? Studiare che cosa?
Nel merito dell'impossibilità non si entra mai. Le donne non hanno nè il fisico nè la struttura mentale per esser preti. Chi ci andrebbe a confessarsi da una donna, una pretessa? I tuoi peccati li verrebbe a conoscere subito tutto il villaggio. Naturalmente, stiamo parlando dei veri preti non di quelli di oggi, in maggioranza rammolliti ed effeminati, femministi e peggio...
Nella Chiesa hanno sempre svolto un ruolo egregio le donne appunto come suore, monache e dato anche un contributo spirituale notevolissimo. Questo è il loro ruolo. Siamo simili, uomini e donne, ma diversi. Basta con il mito fasullo dell'uguaglianza.
Certo, il contributo spirituale di Santa Teresa del Bambin Gesù non può essere come quello di un sant'Agostino, per dire. Ma non è meno importante, meno utile alle anime.
Pessima anche la politica di riempire i quadri ecclesiastici di donne, suore o laiche. C'è da scommettere che sono tutte o quasi a favore della "inclusione", anche la più variegata.
È inutile fare ipotesi sul prossimo conclave. Sono anni che si continua a parlare del prossimo conclave mentre Bergoglio appare sempre fermamente in sella, anche in salute.
Applichiamoci piuttosto a demolire le false dottrine che si insegnano oggi nella Chiesa, a partire dal VAticano II.
A mettere sotto accusa dottrinalmente papa Francesco, dicendoglielo in faccia. Almeno togliamoci questa soddisfazione, se non altro per fedeltà alla nostra tradizione culturale.
La Chiesa è oggi sempre più in mano agli ignoranti. Il caso del nuovo Prefetto della Congreg. per la Dottrin della Fede, Fernandez, sta diventando da antologia.
ap

Anonimo ha detto...


Non mi illuderei sugli effeetti dell'intervento della laica contraria all'abominio del sacerdozio alle donne.
Papa Francesco, che è il deux ex machina di tutto il marchingegno, è determinato a spingere sino in fondo, per realizzare appieno il Concilio, come da lui interpretato.
Se la sinodalità e le misure correlate (abolizione del celibato ecclesiastico, diaconato porta del sacerdozio per le donne etc) andranno in porto possiamo dire che ci saremo avvicinati ancora di più al momento della goccia che farà traboccare il vaso dell'ira divina.
Ma quale sarà il momento della "goccia"? Impossibile per l'uomo rispondere, il giorno dell'ira è riservato a Dio Onnipotente, per noi semplici uomini arriverà all'improvviso, anche se non sarà (non dovrebbe essere) la fine del mondo.

Anni fa si sarebbe ritenuto impossibile che il Signore avrebbe lasciato andare la Chiesa in balìa di gente come Bergoglio, Fernandez e consoci, personaggi che si dimostrano anche di una colossale ignoranza dottrinale.
Eppure è successo. Sta succedendo. Continuerà a succedere.
C'è un'opposizione, per la prima volta. Ma ancora non va al cuore del problema, costituito dal papa, che deve esser messo pubblicamente di fronte alle sue gravissime responsabilità. Pubblicamente e direttamente.
T.

La seconda ha detto...

Verrà eletto un conservatore al fine di procedere - con cautela - nell'attuazione del Concilio Vaticano II.

Anonimo ha detto...

Sulla questione "Bergoglio è il vero papa oppure no?" non ho mai voluto approfondire. A me basta sapere che oggi la formazione delle opinioni è gestita dai media e che questo signore, regolarmente o irregolarmente, viene presentato come Papa. E che, qualsiasi cosa sia, sta distruggendo la Chiesa.
Basti questo per ritenerlo una figura negativa, qualsiasi cosa sia.

Anonimo ha detto...


Synode sur la synodalité ?

À quand le concile sur la conciliarité ?
Le presbyterium sur la presbytérité ?
La sinaxe sur la sinaxité ?
Etc., etc.

N'y a-t-il pas un peu — et même beaucoup — d'onanisme mental dans toute cette histoire de serpent qui se mord la queue ?

Le christianisme bergoglien ne serait-il, finalement, qu'une forme, gnostique, d'ouroboros, d'où sa fascination pour, entre autres, l'Amazonie reptilienne ?…

Catholicus ha detto...

Ottima conclusione, caro amico, "una fugura negativa, qualsiasi cosa sia', ma per aiutare i nostri fratelli nella fede cattolica bimillenaria, confusi e disirientati da come vedono esercitata l' autorità pontificia, assetvita al Male, al cui servizio è stata posta dai centri del potere delle tenebre, scegliendo un personaggio adatto alla loro bisogna, per aiutare loro, dicevo, bisogna far loro capire che quando l'autorità viene esercitata con obiettivi opposti a quelli per i quali è stata costituita, non si deve ad essa alcuna obbedienza, non meritando essi il titolo di cui si fregiano. Smettiamola, quindi, di indirizzare loro suppliche, dubia ed altre inutili missive, ma preghiamo intensamente Gesù e Maria SS.ma che provvedano al più presto a restaurare Santa Romana Chiesa, liberandola da tutti gli occupanti abusivi, apostati e traditori.

Anonimo ha detto...

Giuseppe Mazzini, durante il risorgimento ha parlato della Roma dei Cesari e dei Papi per fare la Roma del popolo. Bergoglio vuole fare il passaggio della "Chiesa papale e gerarchica" per la "Chiesa del popolo senza gerarchia". Il senza gerarchia se applica tanto alla sua struttura amministrativa quanto alla sua struttura di principi e valori ossia non vuole una gerarchia di verità, teologica, morale, etc. Questo è proprio della versione Argentina della teologia della liberazione che mette l'accento sul popolo.

Anonimo ha detto...

Non dovrebbe preoccupare tanto Bergoglio come figura papale in sé, destinata comunque a passare, dovrebbe preoccupare che sia stata possibile una scelta come questa ad opera dei Cardinali, che denota come l'humus sia piuttosto "inquinato" (per usare un vocabolo ambientalmente di moda) in ambito cattolico.
Gli stessi latori dei Dubia sono pochini, la grande maggioranza non dà segni di vitalità santamente cattolica.
Cosa dovrà succedere per provocare il risveglio delle coscienze dei chierici?
Confidiamo nel clero regolare, certo, e nei laici ardenti.

Gz

Anonimo ha detto...

Invece siamo proprio tenuti ad approfondire. So che è difficile farlo capire a persone pur di buona volontà ma non molto formate nella dottrina cattolica. La Chiesa, così come è stata fondata, si regge sul Papato. Questo non possiamo negarlo, è pacifico per tutti. Non per niente nel cuore stesso della Messa si prega non" per il Papa" come si suol dire, ma in unione con lui, e questo è essenziale per dirsi cattolici. E allora si capisce che se non risolviamo la questione rischiamo di compiere un sacrilegio, celebrando o assistendo a una Messa in unione a chi Papa non è, anzi è un nemico . Inoltre ritenendo"negativa" la figura di Bergoglio, pur ritenendolo Papa, noi andiamo direttamente contro la dottrina cattolica, per cui il Papa è la Roccia incrollabile, come si desume dal Vangelo. Capito l'inganno modernista? Ci tirano dalla loro parte, proprio mentre crediamo di combatterli Ovvio che la figura di Bergoglio ( e dei predecessori conciliari) è negativa, (e lo sarebbe anche se non esistessero i media ), ovvio che sta distruggendo( apparentemente, perché non è possibile che la Chiesa venga distrutta, ma il grande danno è che molti ci cascano , diventando modernisti, poi agnostici e infine atei ). E se è così, dobbiamo logicamente dedurre che non è Papa, per un vizio del consenso nell'accettazione del Papato, come giustamente afferma mons Viganò

Anonimo ha detto...


# Cosa dovrà succedere per provocare il risveglio delle coscenze dei chierici?

Questi non li risveglierà nulla. Di fronte agli scempi dottrinali e pastorali dei papa, dal Vaticano II in poi, che stanno raggiungendo l'apice con il presente e regnante, avrebbero dovuto "risvegliarsi" da un pezzo.

Ambrosius ha detto...

"Non dovrebbe preoccupare tanto Bergoglio come figura papale in sé, destinata comunque a passare..."

Sono dia cordões con in ciò che dice rispetto alla scelta dei cardinali. Il problema non è appena il Papa è l'intera gerarchia. Questa è stata creata Principalmente nei pontificati di GP II e BXVI.

Riguardo a Bergoglio, il punto principale è stato la scelta del nome Francesco. Ernesto Buonaiuti, nel suo libro Storia del cristianesimo al parlare di San Francesco, dice che non se spiega il poverello senza Gioacchino da Fiore. Altre autore neomodernisti come Henri de Lubac, Congar e il proprio Ratzinger hanno scritto sull'Abate Calabrese. Bergoglio ha scelto il nome Francesco con la pretresa di stabilire l'era dello spirito nella Chiesa. La visione di dei neomodernisti sul Francesco di Gioacchino di Fiore é la migliore chiave di lettura dell'attuale pontificato.

Anonimo ha detto...

Non sembra che lui stesso abbia chiaro il concetto di spirito ed il concetto di Spirito Santo.

Angheran70 ha detto...

Non dovrebbe preoccupare tanto Bergoglio come figura papale in sé, destinata comunque a passare, dovrebbe preoccupare che sia stata possibile una scelta come questa ad opera dei Cardinali

Un po' come il concetto che non bisogna preoccuparsi del terremoto, ma della casa che ti crolla addosso..

Il problema non è appena il Papa è l'intera gerarchia. Questa è stata creata principalmente nei pontificati di GP II e BXVI

Come al solito contro i fatti non valgono gli argomenti. Chi è che sta combattendo la deriva bergogliana mentre gli altri vanno avanti a cocktail e patatine? Non sono forse i conservatori di chiara formazione ratzingeriana? Eh, ma sono pochi..eh ma ci vorrebbe "ben altro"

Non sono forse gli stessi fedeli cresciuti sotto i pontificati di GPII e Benedetto XVI che sono
perfettamente in grado di rispondere ai dubia e lo stanno facendo?"

Se fosse vero che dopo il concilio, diciamo dopo il tempo t, non esiste nessun elemento x cattolico allora sarebbe vera la tesi di certo tradizionalismo, sedevacantismo, ecc.

Anonimo ha detto...


Ci sono ancora "elementi cattolici"? Sì, ma inquinati dalle cattive dottrine del Concilio o su di esso fondate.

Mi spiego. I buoni cattolici resistono alle derive antimatrimonio etc di Bergoglio citando Giovanni Paolo II e altri papi etc, che hanno sempre difeso il matrimonio come "unione dei due sposi aperta alla vita". Definizione utilizzata anche contro l'aborto.
Ma questa definizione, che viene dal Concilio, può esser accettabile ma non è buona. Infatti, la tradizionale definizione cattolica del matrimonio (da ultimo, 'Casti connubii') distingue tra fine primario (procreazione ed educazione dei figli) e secondario del matrimonio (soddisfacimento della concupiscenza carnale). Ora, la definizione attuale è ambigua perché questa "apertura alla vita" può essere anche intesa come un optional, quanto alla sua realizzazione. E difatti, molti cattolici hanno fatto così.
Bisognerebbe restaurare la dizione tradizionale, distinguere tra fine prmario e secondario. Ma non lo si fa, proprio perché il Concilio ha intorbidato le acque e anche i chierici "conservatori" sono fedelissimi del Concilio.
Quanto detto qui sul matrimonio potrebbe applicarsi anche ad altri campi.

Anonimo ha detto...


SE la dottrina di chi difende la dottrina dalle presenti deviazioni non è a sua volta buona, allora la battaglia è persa in partenza.

Ambrosius ha detto...

"Un po' come il concetto che non bisogna preoccuparsi del terremoto, ma della casa che ti crolla addosso.."

Chi ha forzato la rinuncia di Benedetto XVI, adesso è al potere. Bergoglio non è la causa del terremoto, è l'effetto. Il terremoto se chiama Concilio Vaticano II.

"Come al solito contro i fatti non valgono gli argomenti. Chi è che sta combattendo la deriva bergogliana mentre gli altri vanno avanti a cocktail e patatine? Non sono forse i conservatori di chiara formazione ratzingeriana? Eh, ma sono pochi..eh ma ci vorrebbe "ben altro""

Questo annulla il fatto del Collegio dei Cardinali creato da JPII e BXVI avere rifiutato l'ultimo ed eletto Bergoglio? Pensa lui che non ci sono ratzingeriani nell'altro lato, come il Cardinale Schonborn? Quale è stato il combatte di GPII e BXVI contro il modernismo?

"Non sono forse gli stessi fedeli cresciuti sotto i pontificati di GPII e Benedetto XVI che sono
perfettamente in grado di rispondere ai dubia e lo stanno facendo?""

La maggioranza dei sacerdoti, vescovi e cardinali e dei fedeli cresciuti nel pontificato di GPII e BXVI è prò-Bergoglio. Quale sarebbe la ragione? Cosa facevano i due papi che non hanno guardaTo lá crescita di una "depois church" all'interno della Chiesa?

La recente guerra tra Hamas-Israele solo è stata possibile perché Israele ha permesso l'attacco. Analogamente, l'azioni di Bergoglio e altri all'interno della Chiesa. Lui non è altro che il frutto dei pontificati precedente.

"Se fosse vero che dopo il concilio, diciamo dopo il tempo t, non esiste nessun elemento x cattolico allora sarebbe vera la tesi di certo tradizionalismo, sedevacantismo, ecc".

L'unica tesi di che non esiste nessuno elemento cattolico dopo il Concilio sono le tesi sedevacantiste. Per altro il dominio modernista, anche sotto i pontificati di GPIi é BXVI, è innegabile. Tutto che Bergoglio predica oggi sta in qualcun modo nei pontificati precedenti. Ragione per la quale Ratzinger ha affermato più de una volta che l'attuale Papa sta in continuità con il suo pontificato. La differenza sarebbe appena lo stilo.

Anonimo ha detto...

Tanto per spiegare bene il concetto, a Mantova c'era un dibattito sul lascito e l'insegnamento di Benedetto XVI, parlava il card. Muller, ebbene il vescovo di nomina bergogliana, si è guardato bene dall'accogliere l'ospite, suo superiore in grado tra l'altro, ma ha inviato una pietosa lettera di scuse per non poter assistere all'avvenimento a causa di non si sa bene quali impegni, ciliegina sulla torta, ha impedito al cardinale di celebrare messa in Duomo la Domenica. Serve altro per far capire che 2+2 fa 4 e non 5 come vuole la corte dei miracoli di JMB.?

Gederson Falcometa ha detto...

"Se fosse vero che dopo il concilio, diciamo dopo il tempo t, non esiste nessun elemento x cattolico allora sarebbe vera la tesi di certo tradizionalismo, sedevacantismo, ecc".

Me ha ricordato l'insegnamento di Benedetto XV nella lettera enciclica "Ad Beatissimi Apostolorum":

"«Questa è la fede cattolica; chi non la crede fedelmente e fermamente non potrà essere salvo»(28); o si professa intero, o non si professa assolutamente. Non vi è dunque necessità di aggiungere epiteti alla professione del cattolicesimo; a ciascuno basti dire così: «Cristiano è il mio nome, e cattolico il mio cognome»; soltanto, si studi di essere veramente tale, quale si denomina".

Bisogna dire qualcosa in più?

Anonimo ha detto...


"il cardinale Mueller tra l'altro suo superiore in grado", del vescovo che non è andato alla conferenza etc.

Non se se un cardinale sia superiore in grado di un vescovo. La Chiesa può esistere senza i cardinali, istituiti nell'XI secolo, ma non senza i vescovi. Il cardinale non è un consacrato cioè non è consacrato cardinale. Né il cardinalato né il papato appartengono all'Ordine, inteso come sacramento. Sono, per così dire, cariche amministrative, anche se molto importanti, concernendo esse la suprema potestà di direzione della chiesa, la quale spetta solo al papa, che ne delegal'eserecizio ai cardinali, per comodità.

Anonimo ha detto...


Le cardinalat est une dignité, comme le maréchalat dans l'armée.