Nella nostra traduzione da LifeSiteNews apprendiamo che, sulla scia del card. Müller qui (e anche del vescovo Schneider qui) un altro prelato manifesta il suo sostegno ai dubia dei 5 cardinali qui
Mons. Eleganti si unisce al sostegno
del card. Müller ai dubia dei cinque cardinali
Ancora un altro vescovo della Chiesa cattolica si è unito al cardinale Gerhard Müller nel lodare i cinque cardinali che hanno pubblicato i loro dubia sfidando Papa Francesco su alcuni aspetti del prossimo Sinodo sulla sinodalità – che si fanno sempre più espliciti – minando i fermi insegnamenti della Chiesa su temi come il divieto ddelle ordinazioni femminili e le “benedizioni” delle coppie omosessuali.
Müller, il 2 ottobre, ha rilasciato a LifeSiteNews una dichiarazione in cui ha affermato di essere “contento” che “altri a modo loro facciano ciò che è necessario” per ricordare al papa “la responsabilità conferitagli dal Signore per la preservazione della Chiesa”. Rifiuta qualsiasi tipo di ciò che chiama “neo-papalismo” che mette le opinioni di un papa al di sopra degli insegnamenti di Nostro Signore [vedi].
Il vescovo Marian Eleganti, contattato da LifeSite in merito alla dichiarazione del card. Müller, ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa del prelato tedesco. Nella sua dichiarazione inviata a LifeSite ha spiegato: “Deve finire soprattutto la papolatria, iniziata già con i papi precedenti, ma che ha raggiunto il livello di culto con persone come il card. Fernàndez. Inoltre, i papi parlano troppo e nelle modalità sbagliate (interviste), Francesco particolarmente spesso; il che detrmina una banalizzazione delle loro dichiarazioni come semplici opinioni personali, che nel caso di Francesco sono effettivamente tali”.
Nella sua lunga dichiarazione a sostegno dei cinque cardinali dei dubia – Walter Brandmüller, Raymond Leo Burke, Juan Sandoval Íñiguez, Robert Sarah e Joseph Zen – il vescovo emerito ausiliare di Coira, in Svizzera, ha spiegato che le verità di Cristo sono immutabili e non soggette allo spirito del tempo. Tali insegnamenti immutabili sono che le unioni omosessuali non possono essere benedette; che una condizione per l’assoluzione valida nel confessionale è il pentimento sincero e la volontà del penitente di emendarsi; che la Cchiesa ha una struttura gerarchic e che “la Chiesa non ha l’autorità di ammettere e ordinare le donne al sacerdozio”. E prporo così, Eleganti stesso riafferma e difende in modo chiaro la dottrina della Chiesa e sfida Papa Francesco per le sue risposte equivoche ai dubia dei cardinali, dicendo: “Chi risponde con lunghe frasi a dubbi sulla propria ortodossia, che potrebbero essere fugati con un semplice sì o no, dà ragione a chi dubita della stessa ortodossia”.
Eleganti insiste sul fatto che i papi non possono contraddire il magistero dei loro predecessori e che devono insegnare in modo chiaro, con un “sì” o con un “no”. E aggiunge: “La contraddizione, la confusione e la rivoluzione non appartengono allo Spirito Santo”
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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