Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 11 febbraio 2024

Bergoglio accoglie e ridà vita al Dragone cinese

Non bastava la Pachamama (qui - qui - qui - qui a altri dall'indice sul Sinodo per l'Amazzonia).
Bergoglio accoglie e ridà vita al Dragone cinese

La Sala Clementina in Vaticano, alla presenza del papa, ha ospitato lo spettacolo di un gruppo folkloristico che ha presentato le allegorie cinesi del Dragone e del Leone, in relazione al Capodanno cinese, che viene ricordato a partire dal 10 e che quest’anno è sotto il segno del Dragone.  
Nell'immagine a lato, Bergoglio si presta a dipingere il “terzo occhio” sulla fronte del Dragone, che ne simboleggia la nascita alla vita...
L’evento - patrocinato dalla Federazione Nazionale Italia-Cina nel suo decimo anniversario -, guarda caso, è stato accolto il 2 febbraio, della Candelora, festa della Purificazione di Maria in cui si ricorda la Presentazione di Gesù al Tempio.
Successivamente, il papa ringrazia gli artisti e incoraggia lo sviluppo delle relazioni italo-cinesi nonché la promozione della integrazione culturale tra i due paesi, ignorando totalmente la realtà problematica della situazione dei cattolici in Cina (vedi) per via proprio di quella "cultura", senza tener neppure conto dell'invasiva sostituzione delle produzioni cinesi alle nostre.
Ma quel che è più grave è l'esaltazione pubblica di elementi pseudo-religiosi (qui) incompatibili con la fede cattolica, in nome del famigerato dialogo, che è improponibile tra la Verità (Gesù Signore nostro) e la menzogna (le divinità dietro le maschere del leone e del drago).
Infatti, ciò che è ancora più inquietante è l'aver ignorato (!?) la portata simbolica del Dragone che rappresenta il Nemico (Ap, 12). A quando la vittoria del Cuore Immacolato di Maria, la Donna Vestita di Sole che sconfigge il Drago?

24 commenti:

Anonimo ha detto...

IL TRADIMENTO DEGLI ACCORDI.

L'11 febbraio è anche la ricorrenza dei Patti Lateranensi con i quali il Regno d'Italia mise ben più di una pezza sull'annosa questione romana, arrivando a dichiarare la religione cattolica come religione dello stato italiano.
Tuttavia, questi accordi di lì a sessant'anni vennero rivisti al ribasso; si potrebbe pensare che lo stato italiano abbia voluto rivedere il Concordato per adeguarsi ai tempi.
Fa strano invece che sia stata la Chiesa Cattolica, con Papa Giovanni Paolo II, a chiedere allo stato che la religione cattolica fosse di fatto equiparata al ribasso a tutte le altre.
Fu un caso isolato? No.

Il documento Dignitatis Humanae, redatto durante il Concilio, il quale insegnava erroneamente la libertà religiosa (condannata da tutti i Papi precedenti a partire da Gregorio XVI), portò in primis alla revisione del concordato Chiesa-stato colombiano, firmata il 12 luglio del 1973, in cui per volontà della Santa Sede La Nazione colombiana dovette togliere l'articolo nel quale si affermava che la sola religione riconosciuta fosse quella cattolica (paese che allora contava il 98% di cattolici).
Similmente, accadde nel Canton Vallese dove l'articolo 2 stabiliva che la fede cattolica fosse quella del Cantone; l'articolo fu soppresso per domanda di Roma, come confermò monsignor Marchioni, Nunzio Apostolico in Svizzera.
Una cosa assai più vergognosa avvenne in Portogallo quando il 15 febbraio del 75 fu annullato l'articolo 24 del concordato che vietava ai tribunali civili di pronunciare sentenze di divorzio su matrimoni cattolici, di fatto aprendo la strada a questa piaga.
Nel 1976 in Spagna e nel 1980 in Perù furono inviate note ai rispettivi governi in nome del documento Dignitatis Humanae affinché venisse giuridicamente promossa la libertà religiosa.

Infine, nel 1984 il concordato fra Chiesa e stato italiano fu rivisto al ribasso; in particolare, un passo del Protocollo Addizionale sanciva la fine del principio per il quale si dovesse considerare lo stato italiano un stato cattolico, con tutto le conseguenze del caso.

Come testimoniato da moltissime fonti affidabili, la laicizzazione degli stati fu in parte voluta anche dai vertici della Chiesa, in nome di Dignitatis Humanae.

Anonimo ha detto...

La nostra missione non è salvare la Chiesa, ma amarla. L'eccesso di zelo è una forma di superbia. State sereni...

"Nessun nostro tradimento può consegnare al Nemico la Città che il Signore stesso custodisce."
(H. DE LUBAC, Meditazioni sulla Chiesa, Milano 1955, pp. 446-447).

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 07:57,
Fra i doveri di ogni battezzato c'è quello di difendere la Fede e in questo non ci può essere un eccesso di zelo.
Si ricordi piuttosto che la carenza di zelo è una forma di accidia!
Se tutti fossero "stati sereni" la fede cattolica sarebbe finita ai tempi della crisi ariana.
L'eccesso di zelo lo usa Bergoglio nella diffusione di scandali ed eterodossie.

tralcio ha detto...

Certamente la Chiesa è del Signore Gesù e non nostra.
A Dio quel che è di Dio e alla creatura solo la sua parte.
Non spetta a me salvare la Chiesa, mentre è mio compito amarla e servirla.
Vista la situazione, mi chiedo spesso "come".
La amo nutrendomi con i sacramenti e con la sapienza del Magistero bimillenario.
Oggi nell'ufficio delle letture c'è una vera perla dai commenti sul Diatessaron.
La servo nella preghiera e stando presso il Tabernacolo per adorare Gesù presente.
Serve anche da testimonianza, nell'indifferenza e nella trasandatezza.
Non la servo più nelle "iniziative" che grondano mondanità e tacciono il mistero.
Con ciò non voglio salvare la Chiesa, ma solo ritagliarle spazi e tempi a lei propri.
Per tutto ciò che non le è proprio e la sta invadendo posso solo rivolgermi a Dio.
Se lo permette è per portarmi nel deserto.
Lì apprezzo anche la mia distanza dal sentirmi perduto senza di Lui.
Allora sarò anch'io una pecora portata in spalla, per far festa in Cielo.
Altrimenti resterò tra le novantanove per le quali non c'è nulla da festeggiare in cielo.
Tra gli angeli la gioia è già massima: vedono Dio!
Allora, se non si può aggiungere gioia al suo massimo, la gioia è proprio quella lì: la conversione dei dis-orientati. E nel deserto, nella fame e nella sete di Vero, lo capisci meglio, come quando condividi le ghiande con gli animali.
Ecco Signore: è un tempo adatto a questa esperienza.
Ci hai portati nel deserto.

Anonimo ha detto...

Questa chiesa non si può amare. La città che il Signore custodisce non è certo al Vaticano.

Andrea Carradori ha detto...

Sinceramente non riesco a capire cosa ci sia di “male” per avere ospitato in Vaticano degli artisti cinesi che operano in Italia in una struttura stimata da tutti che collabora attivamente con diversi Enti scolastici.
Già i membri di una setta particolarmente attiva sul web, che turba sistematicamente i fedeli più ingenui “ignoranti” – che ignorano cioè- le minime verità di fede, avevano adulterato la notizia dell’incontro culturale ( direi pure folkloristico) tacciandola come una specie di adorazione del drago rosso .
A noli piace invece proclamare la Verità che viene da Cristo : la Verità tutta intera. Grazie

Anonimo ha detto...

Anonimo 7'57. Si vede lo pseudo amore di de Lubac dove ci ha condotti e ci condurrà!

Anonimo ha detto...

Al bell'intervento dell'anonimo 07:23 aggiungo che sulla Dignitatis Humanae, come anche su Nostra Aetate, spirava un vento giudeomassonico ampiamente radicatosi come Quinta Colonna all'interno della Chiesa Cattolica.

max ha detto...

SS. Vergine Maria, aiutaci!!!.

Anonimo ha detto...

Tranquillo Andrea Carradori, "adorate pachamamam !". Senza entrare nel merito, per esempio della opportunità, certo che Dio ci chiede l'ingenuità nella fede, ma non questa... Così, giusto per tranquillizzare noi soliti "tradizionalisti" disturbatori, puoi inviarci una foto in cui si vede il papa in processione dietro la statua della Madonna o di qualche Santo ?
Claudio Gazzoli

Anonimo ha detto...


La citazione de de Lubac è fuori posto.

Era un eterodosso, un eretico. Ha cercato di introdurre una nozione sociale di salvezza, con il libro del 1935, messo all'indice. Il suo cavallo di battaglia è consistito nell'oscurare la distinzione fra sovrannaturale e natura, una forma di immanentismo ispirata da pensatori in odor di eresia come il suo conterraneo Blondel, profeta del "Cristo cosmico" che avrebbe già salvato tutti (vedi poi Teilhard de Chardin). De Lubac non abiurò mai i suoi errori. Fu molto apprezzato da GP II e Benedetto XVI. Il primo lo fece addirittura cardinale.
Combattendo per la buona causa ognuno nel nostro piccolo, contribuiamo al mantenimento e alla salvezza della Chiesa, oltre che alla nostra personale ed individuale.
Non bisogna nemmeno cadere nella falsa modestia.
T.

Anonimo ha detto...


Precisazioni sulla Conciliazione dell'11 febbraio 1929.

Il Trattato del Laterano non "arrivò a dichiarare la religione cattolica unica religione dello Stato italiano" per il semplice motivo che, in base all'allora sempre vigente Statuto Albertino (la costituzione concessa da Carlo Alberto re di Sardegna il 4 marzo 1848) il Regno d'Italia già riconosceva nella religione cattolica l'unica religione dello Stato.
Pertanto, nell'art. 1 del Trattato, si legge: "L'Italia riconosce e riafferma il principio consacrato nell'art. 1 dello Statuto del Regno il 4 marzo 1848, per quale la religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato".
Gli altri culti, dichiarati "tollerati" dallo Statuto albertino in base alle leggi vigenti, venivano ugualmente accettati come culti "ammessi", si intende subordinatamente alla religione cattolica, e purché non in contrasto con le leggi vigenti.

L'art. 1 del Trattato fu appunto abrogato al punto 1 del protocollo addizionale accluso il 25 marzo 1985 all'Accordo del 18 febbraio 1984, che modificava in senso "laicista" i Patti. Punto 1 : "Si considera non più in vigore il principio, originariamente richiamato dai Patti Lateranensi, della religione cattolica come sola religione dello Stato italiano".
Conseguentemente, si modificò o sostituì l'art. 12 del Concordato del '29, ove si diceva che "in considerazione del caratere sacro della Città Eterna, sede vescovile del Sommo Pontefice, centro del mondo cattolico e meta di pellegrinaggi, il Governo italiano avrà cura di impedire in Roma tutto ciò che possa essere in contrasto col detto carattere".
Ora, invece, art. 4 dell'Accordo dell'84 : "La Repubblica italiana riconosce il particolare significato che Roma, sede vescovile del Sommo Pontefice, ha per la cattolicità". Una formula vaga, poco impegnativa.
Tutte queste modifiche con grande contentezza della S. Sede, che appoggiava le sue aperture con citazioni del Concilio, 'Dignitatis humanae' e 'Gaudium et spes'.
Il "suicidio" della Chiesa cattolica prima ancora di quello della laicità (Marcello Pera).
H.

Anonimo ha detto...

La Chiesa di Cristo sí, la chiesa col drago o con altri pupazzi, che la ami Bergoglio.

Ambrosius ha detto...

"La nostra missione non è salvare la Chiesa, ma amarla. L'eccesso di zelo è una forma di superbia. State sereni..."

Da quando l’amore si oppone alla salvezza?

Un'amore che esclude la salvezza non è amore, è proprio il tradimento di chi parla il neomodernista De Lubac. Inoltre anche l'amore per volta comette degli eccesi. Il zelo non lo può essere amaro, come ci ha insegnato San Pio X nella sua prima enciclica E supremi Apostolatus.



Gederson Falcometa ha detto...

La frase dell'anonimo Lubachiano ricorda quelle parole di Paolo VI:

«Forse il Signore mi ha chiamato a questo servizio, non già perché io vi abbia qualche attitudine, o perché io governi e salvi la Chiesa dalle sue difficoltà, ma perché io soffra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, non altri, la guida e la salva» (Il terrore e l’estasi, 21 giugno 1972).

San Pio X ha governato la Chiesa e gli ha salvato per un tempo del modernismo. Questo esclude che sia Nostro Signore a guidare e salvare la Chiesa? Non, San Pio X, ha compiuto la sua missione, lui ha fatto ciò che Nostro Signore aspettava di lui, perchè ha amato tanto la Chiesa quanto Nostro Signore. Già Paolo VI è stato un tradittore che avendo tutti i mezzi per fare quello che ha fatto San Pio X, e tantissime altri papi, ha preferito lavare le mani come Ponzio Pilato.

Non siamo dei Papi, non abbiamo responsabilità di governo, ma abbiamo il dovere di collaborare con Nostro Signore, come ha fatto San Pio X e tantissime altri uomini nella sua storia. Aspettare un'intervento diretto di Nostro Signore, come ha fatto Paolo VI, è tentare a Dio.

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 07:57,
Gli unici che devono stare sereni sono Bergoglio e i suoi compari modernisti, che con uno zelo smisurato e stracolmo di orgoglio continuano a picconare la Chiesa.
La Chiesa va amata e difesa, non aggredita.

Catholicus ha detto...

@ Anonimo 21:12 : Bergoglio e i suoi compagni di sventura " continuano a picconare la Chiesa" : eh si, perché hanno fatto la loro scelta di campo, nella guerra che si sta combattendo, nei Cieli e sulla terra, ed è cone se ci volessero far capire da quale parte stanno, a chi tengono il sacco. Bene, prendiamone atto, sapendo che raccoglieranno quello che hanno seminato, cioè odio e distruzione. Adesso se la ridono, forti dell' appoggio preternaturale delle forze del Male, colmi di delirio di onnipotenza ( come i loro mentori del Deep State, per usare la terminologia di Mons Viganò), ma c' è Chi li aspetta al varco, Lassù "dove si puote ciò che si vuole", come dice il sommo poeta Dante Alighieri...e purtroppo a questo loro non ci pensano, ma se ne accorgeranno quando sarà troppo tardi per tornare indietro. LJC !

Anonimo ha detto...

A Andrea Carradori h 10,01che ama i dragoni apocalittici, e probabilmente le pachamame con dea terra, e lo sciamanesimo abbracciato in Canada, dato che non vede nulla di male nel carnevale di Bergoglio che disegna pure il terzo occhio sulla bestia ( con tutto il suo significato essoterico) anzi che celebrare la Luce di Nostro Signore nel giorno della Candelora, ammantandosi di buonismo a buon mercato, vorrei chiedere: perchè non avete fatto una religione vostra a parte , senza voler rubare l'apparato mondiale della Chiesa cattolica spacciandovi per cattolici quando non lo siete? Ci volete tutti chini al dio massonico che da sempre accetta tutte le religioni purchè sottomesse in un bel calderone? Ovvero ci vorreste portare al paganesimo, tradendo i martiri che non hanno messo un solo granellino d'incenso nel braciere ? Che cosa inocua un granello d'incenso in un braciere! Miserrima cosa di fronte alle pachamame in processione, a spalle pure del card. Zuppi, o agli sciamani del Canada che scomodano i vari demoni dei 4 angoli, o al terzo occhio del dragone!!!! Veramente i martiri sono allibiti dalla sfrontatezza di tali gesti. Quindi per voi anche Gesù ha sbagliato tutto lasciandosi crocifiggere quando bastava dare qualche complimento e una pacca sulla spalla a tutti, in modo particolare ai potenti ecclesiastici?

Andrea Carradori ha detto...

Non mi piace “dialogare” e tanto meno polemizzare sul web neppure con un mio corregionale.
Nel mio precedente intervento ho voluto evidenziare che nell’udienza concessa dal Papa ai membri e agli Artisti della Federazione Italia-Cina “un’organizzazione senza scopo di lucro, che ha l'obiettivo di promuovere scambi economici, politici e culturali tra Italia e Cina e, al contempo, di incrementare gli scambi di idee, persone, beni, servizi e capitali tra i due Paesi” ci sono state soltanto cultura, arte e folklore.
Tutto qua! Non occorre scomodare niente e nessuno tantomeno la Santissima Vergine Maria, i Santi Protettori, le processioni o i “tradizionalisti” di turno tirati in ballo solo quanto fa comodo o quanto il livello di acidità di stomaco suggerirebbe di assumere invece dei farmaci gastroprotettori.
Perché non ricordare infatti che udienze simili con gruppi culturali e/o folkloristici avvennero anche nei pontificati precedenti compreso quello dell’amatissimo Benedetto XVI?

mic ha detto...

È effettivamente un commento un po' sopra le righe ma Carradori non lo ha preso sportivamente... so che non gli appartiene l'appellativo di 'falso cattolico', anche se conosco il suo "conservatorismo"... ma riterrei più appropriata una replica efficace da parte sua piuttosto che la minacciata denuncia alla polizia postale!
Soprattutto in un contesto come questo che, non volendo essere autoreferenziale, nonostante l'equilibrio di fondo, cerca di dar voce a tutti (o quasi... nei limiti della decenza)

mic ha detto...

Non credo che per il termine "conservatore " ci sia da offendersi... è una considerazione, pur sempre verificabile, non un'accusa...

mic ha detto...

Strano, quando ho scritto non c'era nella moderazione il commento di Carradori 9:45... l'ho trovato poco fa mentre, nel frattempo, avevo ricevuto le sue minacciose rimostranze...

Anonimo ha detto...

Sulla questione nessuna intenzione di offendere il sig. Carradori. Peró un cristiano sente offeso Cristo quando gli si dice che non c'è "niente di male" nel disegnare un "terzo occhio con tutto il suo significato essoterico su un dragone ", da parte di una persona che si dice papa dei cristiani, con una abbondante dose di misericordismo con errata condiscendenza di tale papa ( nella migliore delle ipotesi sulla valutazione di tali fatti) a riti pagani quali pachamame, sciamani, e pure dragoneschi carnevalate nel giorno cristiano della candelora, senza dimenticare il significato biblico del dragone che è appaiato a Satana. Quella che viene quindi definita " setta" che parla di accostamento del dragone all'Apocalisse non è quindi stonata dal punto di vista cristiano. Che poi papa Benedetto abbia fatto pari pari non mi risulta: almeno non ho mai visto pachamame portate in vaticano, sciamani alla sua presenza che fanno i loro riti, o che abbia disegnato il terzo occhio su un dragone. Forse non sono a conoscenza? So di Assisi sotto GPII che fu pure una bruttissima cosa invece, ma non come oggi. Se tali sceneggiate e altri insegnamenti non cattolici su adulterio e sodomia sono considerate cattolicesimo devo dire che dissento e percepisco un inganno da queste persone che hanno un insegnamento non cristiano per cui non dovrebbero dirsi ció che non sono perchè vogliono una religione diversa , usando di un'istituzione cattolica.

Anonimo ha detto...


"il terzo occhio con tutto il suo significato essoterico su un dragone.."
Piccola precisazione. Credo che in questo caso si debba dire "il suo significato esoterico", con una s sola. Essoterico non è il contrario di esoterico, che individua appunto l'occulto, il magico, il nascosto, l'arcano, il tenebroso etc?
G.