Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 7 febbraio 2024

Vaticano, Papa e cardinali a lezione dalla donna-vescovo anglicana più battagliera: «La parità di genere rientra nei disegni di Dio»

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Vaticano, Papa e cardinali a lezione dalla donna-vescovo anglicana più battagliera: «La parità di genere rientra nei disegni di Dio»

La donna-vescovo anglicana Jo Bailey Wells ha tenuto una lezione in Vaticano davanti al Papa e ai nove cardinali che compongono il C9 – una specie di consiglio della Corona [qui] – assieme ad altre due donne, la religiosa italiana, Giuliva Di Bernardino e la teologa suor Linda Pocher. Il tema della sessione riguardava il ruolo femminile nel mondo della Chiesa, praticamente uno dei temi più controversi e discussi dell'ultimo Sinodo.
Jo Bailey Wells, sposata con un prete anglicano dal quale ha avuto due figli, ha insegnato teologia a Cambridge fino a diventare una figura di riferimento mondiale per tutta la Comunione Anglicana, vale a dire una rete globale di 42 chiese regionali, nazionali e pan-nazionali autonome ma interdipendenti in più di 165 paesi. Jo Bailey Wells ha scritto diversi libri e continua a difendere in ogni occasione il ruolo della donna alla guida della società. All'incontro inter-religioso in Kazakhstan al quale ha preso parte anche Papa Francesco due anni fa [qui] - durante il summit dei leader delle religioni mondiali - la vescova anglicana aveva sollevato parecchi mugugni tra il parterre maschile - soprattutto dal mondo islamico e ortodosso - sostenendo che la «parità di genere rientra nei piani di Dio.
Durante l'ultimo Sinodo, nell'autunno scorso, il tema del sacerdozio femminile, del diaconato e, in genere, del ruolo femminile sono stati oggetto di aspri confronti e diversi membri sinodali hanno espresso posizioni diverse. Alcuni considerano questo passo inaccettabile in quanto in discontinuità con la Tradizione. Per altri, invece, concedere alle donne l’accesso al diaconato ripristinerebbe una pratica della Chiesa delle origini. Altri ancora temono che questa richiesta sia espressione di una pericolosa confusione antropologica, accogliendo la quale la Chiesa si allineerebbe allo spirito del tempo. Il problema si riproporrà identico il prossimo autunno quando in Vaticano si aprirà la seconda e ultima fase del Sinodo sulla Sinodalità. - Fonte

33 commenti:

Anonimo ha detto...

Si tenga sempre presente che quando si parla di anglicani, come di protestanti in genere, musulmani, ebrei, uomini o donne che siano, si parla di sette eretiche, da cui è bene non trarre indicazioni di sorta, anche se lo "spirito del concilio" lo ha dimenticato.

Anonimo ha detto...

E ricordiamo, nonostante i "mea culpa" dei papi postconciliari, che il cattolico sta con i Santi di ogni epoca e con la Tradizione e il magistero bimillenario della Chiesa cattolica, che ha intrapreso crociate, creato la Santa Inquisizione, e mai dialogato con gli eretici se non con l'intento di convertirli all'unica vera religione e non di giungere ad una sintesi religiosa superiore. La Chiesa che ha duramente lottato per secoli contro l'infiltrazione giudaica tra le sue fila, alla Chiesa che anche nei momenti peggiori della sua storia, con i peggiori pontefici, non ha mai ceduto sulla dottrina e sulla morale (si può dire che alcuni razzolavano male, ma predicavano bene). La Chiesa per come l'abbiamo conosciuta sino a Pio XII.

Anonimo ha detto...

Nella Lettera Apostolica 'Apostolicae curae' del 13 settembre 1896, Leone XIII condanna definitivamente come totalmente invalide le consacrazioni episcopali e le ordinazioni sacerdotali anglicane.
Il documento è tuttora valido.

Anonimo ha detto...

Se uno è Papa ovvero Vicario di Cristo si comporta da tale e quindi " conferma nella fede" che non muta e pasce. Se non si comporta da tale " è un ladro o un brigante" che non è entrato " per la Porta" che è Gesù " Io sono la Porta e il Pastore".

Anonimo ha detto...

E' tramite la donna che il serpente ha avuo miglior gioco ed e' ancora attraverso la donna che continua..

Gederson Falcometa ha detto...

Nei pontificati precedenti i Papi hanno parlato molto di unità nella diversità, di Chiesa pluralistica. L’elezione di Jorge Mario Bergoglio ci ha rivelato che i valori che stanno alla base di questa unità nella diversità sono gli stessi delle moderne democrazie liberali. Lo stesso accade con la diversità, il pluralismo, che questi Papi hanno promosso. Ciò significa che questo pluralismo forma dei partiti all'interno della Chiesa. Il passaggio da Benedetto XVI a Francesco, analogamente, mosts questa realtà chiaramente, perchè è stato come la recente successione americana dove Biden ha sostituito Trump. E proprio come Putin ha trasformato la repubblica russa in una monarchia di fatto (cosa piuttosto meritoria), il Concilio e i Papi del periodo postconciliare hanno trasformato la Chiesa in una democrazia di fatto. Il problema è davvero strutturale.

Il partitarismo all'interno della Chiesa, come nelle democrazie liberali, alla fine se riduce alle posizioni democratiche liberali: conservatora/destra, destra/centro/sinistra e progressista/sinistra. Queste posizione hanno in sè stessa una diversità di intensità che vanno agli stremi.

Oggi il Papa rappresenta l'estrema destra, e domani, il Papa, sarà rappresentanti di quale partito e di quale orientazione (oggi esiste una sinistra conservatora)?

Gederson Falcometa ha detto...

Correzione:

Oggi il Papa rappresenta l'estrema SINISTRA, e domani, il Papa, sarà rappresentanti di quale partito e di quale orientazione (oggi esiste una sinistra conservatora)?

Me scuse.

Anonimo ha detto...

Nella foto non vedo nemmeno un Crocifisso. Che squallore! Le diacone e le pretesse prima o poi diventeranno una realtà. Quelli che si dicono contrarî recitano la loro parte nella commedia.

max ha detto...

Cose da PAZZI!!!. Signore, aiutaci!.

Da Fb ha detto...

7 febbraio 1497

A Firenze, Girolamo Savonarola nel falò delle vanità fa bruciare una serie di opere ed oggetti ritenuti pericolosi per la purezza e la morigeratezza.
La figura di Savonarola va inquadrata in un preciso momento storico, ovvero il drammatico cambio culturale col quale si entra appieno nel rinascimento. Va detto; il Medioevo non fu un'epoca di assoluto rigore morale, come spesso si crede (l'intera poetica dei trovatori si basa sull'adulterio) ma il Rinascimento raggiunse picchi mai visti prima fra scandali nelle botteghe, Firenze capoluogo di omosessualità (in tedesco in quel periodo "Florenzer" divenne sinonimo di omosessuale) e la riscoperta del neoplatonismo.
L'idea di bruciare libri ed opere in realtà il savonarola la eredita da un grande predicatore di poco antecedente: San Bernardino da Siena.
I suoi roghi dunque si inseriscono in una tradizione già presente e non sono dunque un colpo di testa del Monaco domenicano che, va detto, non fu esente da pesanti ombre.
Scomunicato, morto con l'indulgenza plenaria per volontà dello stesso Papa, insomma la vicenda presenta situazioni interessanti.

Fu un eretico?
Assolutamente no; le sue opere, per volere di Papa Paolo IV, vennero rigorosamente vagliate parola per parola e fu trovato ortodosso.
L'arte e gli artisti, quelli in teoria più penalizzati dalla sua azione morigeratrice, saranno i primi a dipingerlo anche in veste di santo (qui in foto, in un quadro di San Pietro martire, il santo domenicano ha il volto di Savonarola).
La stessa popolazione di Firenze iniziò a venerarlo come santo martire e, sebbene il giudizio negativo di alcuni cardinali, san Filippo Neri si ispirò alla sua opera, alcuni santi ne tennero delle reliquie (avendo per lui una massima considerazione) e pare fosse ben visto anche da due papi santi quali Pio X e Pio V. Lo stesso culto locale per Savonarola, tollerato dalla Chiesa, ci dice che il frate forse non avesse tutti i torti; in altre situazioni, come con l'eretica Guglielmina, la Chiesa non si era fatta scrupoli della venerazione dei fedeli e l'aveva fatta disotterrare e bruciare.
Il fatto che non vi furono reprimende su questo culto, iniziato fin da subito, ci dice di una vicenda che la Chiesa, una volta passata la tempesta conciliare, vaglierà più a fondo.

Anonimo ha detto...

UNA VESCOVA ANGLICANA
fa lezione in Vaticano alla presenza di Bergoglio & Co. per insegnare ai cattolici il ruolo della donna nella chiesa.
Preparatevi alle pseudo messe celebrate da pretesse in gonnella.
Con tutto il rispetto per le donne, a cui va tutto il nostro amore e la stima, ma crediamo che se Cristo avesse voluto il sacerdozio femminile lo avrebbe istituito Lui stesso e non avrebbe atteso duemila anni che venisse uno perfino più buono e santo di lui per farlo.

Meditate e ... l'erba del vicino sempre più verde

Anonimo ha detto...

Le ordinazioni anglicane sono nulle e invalide: se quella donna è vescovo allora sono vescovo anch'io!
Inoltre il diaconato (come lo si intende attualmente) il sacerdozio e l'episcopato non sono accessibili alle donne per una questione di diritto divino: i "sacramenti" celebrati da loro sarebbero tutti nulli e invalidi.
Nessun fedele realmente cattolico riconoscerà quelle donne come validamente ordinate e nessuno di essi si accosterà alle loro "messe" e ai loro "sacramenti", nonostante quelle donne saranno ufficialmente incardinate nelle diocesi della "chiesa cattolica" e nonostante saranno ufficialmente riconosciute dal diritto canonico e dal catachismo.
Quindi lo scisma (che in realtà esiste già da diversi anni, perché non ci può essere vera unità se non si professa la stessa fede) diventerà conclamato e naturalmente si tratterebbe di scisma capitale, essendo il papa dalla parte del torto in materia di fede.
Sarebbe anche auspicabile che il "papa" dichiarasse scomunicati tutti coloro che non riconosceranno validità alle ordinazioni femminili, così nessuno avrà la scusa per non schierarsi: la neo-chiesa ex cattolica avrà fra i suo membri solamente coloro che riconosceranno validità alle ordinazioni femminili e diventerà l'ennesima setta protestante, destinata a restare senza fedeli nel giro di pochi decenni.
Sarà questo il modo in cui la Provvidenza sistemerà la questione del "papa eretico" e ci libererà dalla peste modernistica che ha conquistato il supremo soglio fin dal CVII?

Catholicus ha detto...

Caro amico Anonimo 13 :59, non credo che la Divina Provvidenza lascerà imperversare ancora per decenni questa Deep Church e questo Dero State, come li chiama Mons. Viganò, altrimenti questi satanisti riuscirebbero a depopolare quasi completamente il nostro pianeta. No penso, e spero, che il braccio di NSGC ( che la Madonna regge a stento, diceva) si abbatterà prima sull' umanità depravata vendutasi al demonio, dando così via libera al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria SS.ma. Come ci ha assicurato la nostra amata Madre Celeste, ciò avverrà "quando tutto sembrerà perduto".....

Catholicus ha detto...

Caro amico Anonimo 13 :59, non credo che la Divina Provvidenza lascerà imperversare ancora per decenni questa Deep Church e questo Dero State, come li chiama Mons. Viganò, altrimenti questi satanisti riuscirebbero a depopolare quasi completamente il nostro pianeta. No penso, e spero, che il braccio di NSGC ( che la Madonna regge a stento, diceva) si abbatterà prima sull' umanità depravata vendutasi al demonio, dando così via libera al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria SS.ma. Come ci ha assicurato la nostra amata Madre Celeste, ciò avverrà "quando tutto sembrerà perduto".....

Anonimo ha detto...


Anonimo ore 12:33

"quelli che si dicono contrari recitano la loro parte nella commedia"
C'è sempre qualcuno che fa commenti di questo tipo, sia per quanto riguarda la religione che la politica : chi si oppone all'andazzo dominante in realtà "recita la sua parte nella commedia".
Nessuno è in buona fede, dunque. Anche chi si oppone recita una parte e allora è un venduto.
La logica di questo modo di argomentare sfugge ad ogni tentativo di spiegazione razionale.
Mic si oppone certamente all'indirizzo dominante, tuttavia dobbiamo ritenere che anch'essa stia "recitando la sua parte nella commedia".
Anche Mic dunque al servizio dei supposti burattinai che tirano le fila usando i loro poteri occulti...

Catholicus ha detto...

Mic venduta ? ...ma no, a questo non ci credo assolutamente, lo escludo nel modo più assoluto. Una certa moderazione, nei toni e nelle critiche ( sue e nostre, grazie al suo discernimento) è piu che opportuna in questo momento storico, ma questo non dignifica tiepidezza o doppio gioco. Il firo interno ci è inaccessibile, come noto, ma ci viene in aiuto il sano discernimento degli spiriti e tanto ci basta....

Rispondo in unione spirituale con Giacomo Leopardi ha detto...

Io ho lungamente ricusato di creder vere le cose che dirò qui sotto, perché, oltre che la natura mia era troppo rimota da esse, e che l'animo tende sempre a giudicare gli altri da se medesimo, la mia inclinazione non è stata mai d'odiare gli uomini, ma di amarli. In ultimo l'esperienza quasi violentemente me le ha persuase: e sono certo che quei lettori che si troveranno aver praticato cogli uomini molto e in diversi modi, confesseranno che quello ch'io sono per dire è vero; tutti gli altri lo terranno per esagerato, finché l' esperienza, se mai avranno occasione di veramente fare esperienza della società umana, non lo ponga loro dianzi agli occhi..
Dico che il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi. Quando due o più birbanti si trovano insieme la prima volta, facilmente e come per segni si conoscono tra loro per quello che sono; e subito si accordano; o se i loro interessi non patiscono questo, certamente provano inclinazione l'uno per l'altro, e si hanno gran rispetto. Se un birbante ha contrattazioni e negozi con altri birbanti, spessissimo accade che si porta con lealtà e che non gl'inganna; se con genti onorate, è impossibile che non manchi loro di fede, e dovunque gli torna comodo, non cerchi di rovinarle; ancorchè sieno persone animose e capaci di vendicarsi; perché ha speranza, come quasi sempre gli riesce, di vincere colle sue frodi la loro bravura. Io ho veduto più volte uomini paurosissimi, trovandosi fra un birbante più pauroso di loro, e una persona da bene piena di coraggio, abbracciare per paura le parti del birbante: anzi questa cosa accade sempre che le genti ordinarie si trovano in occasioni simili: perché le vie dell'uomo coraggioso e da bene sono conosciute e semplici, quelle del ribaldo sono occulte e infinitamente varie. Ora, come ognuno sa le cose ignote fanno più paura che le conosciute; e facilmente uno si guarda dalle vendette dei generosi, dalle quali la stessa viltà e la paura ti salvano; ma nessuna paura e nessuna viltà è bastante a scampati dalle persecuzioni segrete, dalle insidie, né dai colpi anche palesi che ti vengono dai nemici vili. Generalmente nella vita quotidiana il vero coraggio è temuto pochissimo ; anche perché, essendo scompagnato da ogni impostura, è privo di quell'apparato che rende le cose spaventevoli; e spesso non gli è creduto; e i birbanti sono temuti anche come coraggiosi, perché, per virtù d'impostura, molte volte sono tenuti tali.

Giacomo Leopardi, Pensieri, Le Monnier, Firenze, 1845, pp.113-114

mic ha detto...

Dunque resta da stabilire se l'equilibrio che io cerco (che peraltro non esclude né la critica e la denuncia né il "ripareggiamento" della verità perenne) sia tepidezza, mancanza di coraggio o connivenza.... Tenendo conto che parlo e lotto da decenni, da quando erano altri tempi, ero tra i pochi a 'vedere' le derive e a parlarne, argomentando non con opinioni personali ma fondata sulla tradizione perenne. E allora ero 'scomoda' e mi accusavano di essere "tradiprotestante", mi hanno insultata in tutti i modi; ma non mi hanno mai confutata, con argomenti, nel merito...

Anonimo ha detto...

Il mio commento e lo scritto di G. Leopardi - mi sembra inutile precisarlo, ma preferisco precisarlo - NON riguardano nel modo più assoluto lei, Signora Maria, che ammiro moltissimo, bensì il Signore che continua a menarla con le storie dei complotti, dei burattini e quant'altro. Per il resto, purtroppo i birbanti esistono e sottoscrivo, per esperienza personale, quanto scrive G. Leopardi. Cor Jesu, miserere nobis. Cor Mariae, ora pro nobis.

Anonimo ha detto...

Cioè noi dovremmo prendere lezioni da una signora auto proclamatasi vescovessa per via di una 'religione' falsa, che ha mantenuto abiti e riti cattolici e proclamò un re capriccioso, dispotico e sanguinario, corroso dalla sifilide che gli fece fare una morte orribile, al posto del Papa, e ancora vengono qua a dare lezioni? Ma per favore, almeno Lutero nella sua brutalità teutonica aveva cancellato ogni traccia di cattolicità. Tornando seri, alla dott.ssa Guarini vengono imputate colpe che non ha, ci vuole rispetto per chi onestamente fa il proprio dovere mantenendo equilibrato un blog di discussione che altrimenti diverrebbe una ignobile piazza di tifoserie maleducate e cariche di odio. Grazie Mic per la pazienza e diciamo 'non ragioniam di loro, ma guarda e passa'.

Anonimo ha detto...

"Quelli che si dicono contrarî recitano la loro parte nella commedia."

Se Atena piange, Sparta non ride!

Anonimo ha detto...

Il CVII ha messo in moto un processo in materia di libertà religiosa ed ecumenismo che non si arresta più; il Card. Bea fu il principale responsabile, sostenuto da Giovanni XXIII e da Paolo VI, di tale deriva. E' scandaloso che una donna anglicana "vescovo" (quindi eretica) dia lezioni al corpo ecclesiastico. Ma chi si scandalizza più?

Gz

Anonimo ha detto...

La salvezza per l'umanità viene da Gesù Cristo : questo è essenziale ripeterlo.
Ma i tempi in cui comandavano su tutto solamente gli uomini sono finiti o stanno per finire.
Chi ha la vocazione e riesce ad accettare i voti di castità. povertà e ubbidienza
può essere ordinato sacerdote: maschio o femmina non ha nessuna importanza !
Il popolo di Dio ha accolto già da tempo le donne che aiutano il sacerdote nella celebrazione della s. Messa, e se ci fosse una donna diacono nessuno si scandalizzerebbe.

mic ha detto...

Ma se "il popolo di Dio " non è il "corpo mistico di Cristo ", di cosa stiamo parlando?

Anonimo ha detto...

Il cattolicesimo creduto e praticato non sembra così indispensabile,
finché non devi entrare in Paradiso.
RB

Anonimo ha detto...

Interessante l'analisi del libro di Viglione" Habemus Papam? "da parte di mons. Viganó. Espone le colpe ormai innegabili dei papi precedenti fin da Giovanni XXIII, e cioè l'analisi deve ripartire dal 1958 per il prossimo sinodo o conclave. Comunque quanto avvenuto è il peggior castigo che Dio poteva permettere ( La Salette) perchè abbiamo camminato tutti sotto lo stendardo mentre veniva alterato gradualmente fino alla sostituzione. Cristo è stato di nuovo crocifisso dalla Sua Chiesa nel silenzio nel Suo Corpo mistico. Comunque ...Anche Viglione al 99% è per le dimissioni invalide di Ratzinger. Ma ...è Lumen gentium a separare munus da ministero effettivo.

Catholicus ha detto...

...forse l' amico Anonimo 12:12 si riferiva al " popolo in cammino", il tormentone rifilatoci dal clero modernista da 60 anni a questa parte : ma in cammino verso dove ? non lo hanno mai precisato, ma ci sono forti dubbi sulla loro reale destinazione, specialmente oggi che Bergoglio li incita ad uscire, as accompagnare le fragilità ( inclusi i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio) dei peccatori impenitenti fino a Portae Inferi.....

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 12:12,
L'ordinazione delle donne non ci sarà mai perché, piaccia o non piaccia ai modernisti, c'è un'impossibilità di diritto divino.
Non è una questione di scandalo ma di impossibilità: verranno "ordinate"? Saranno laiche travestite e nessun cattolico con un minimo di consapevolezza accetterà i "sacramenti" da loro.
Inoltre molti vescovi si rifiuteranno di "ordinarle": sarebbe scisma capitale e ci si libererebbe in un sol colpo di tutti i modernisti che impestato la Chiesa (anche di quelli vestiti di bianco).
Fra l'altro chi avrebbe bisogno della "salvezza" e della dottrina portate da una "chiesa" che avrebbe formalmente contraddetto una sua stessa verità definitiva (e rivelatasi quindi dottrinalmente inaffidabile) e che si mette a celebrare falsi sacramenti?
Chi potrebbe mai avere bisogno dell'ennesima setta protestante e delle sue laiche travestite?
Coloro che non vedono l'ora di festeggiare le proprie "nozze" omosessuali con tanto di "benedizione papale"?

Anonimo ha detto...

Il "diversamente cattolico" ragiona come l'anonimo delle 12:12.
Secondo il Modernista il DOGMA evolve, quindi tutto, anche Scrittura e Tradizione, va "interpretato". Ma un dogma che evolve è una contraddizione in termini.

Gz

Anonimo ha detto...

Peccato che la messa è nulla... peggio diviene una farsa. Non esiste Ordine consacrato per le donne se non come pagliacciata e se Leone XIII sancì invalidità anglicani sotto GPII lo studio in merito si risolse con : mission impossible. Quindi le donne meglio che imitino la Madre.Le diaconesse citate nel NT hanno a che fare col servizio tipo suore .

Gederson Falcometa ha detto...

Chi ha la vocazione e riesce ad accettare i voti di castità. povertà e ubbidienza
può essere ordinato sacerdote: maschio o femmina non ha nessuna importanza !

Se non avesse il proprio Gesù e i loro apostoli avevano ordinato delle donde...

Anonimo ha detto...

Nell'articolo si legge:
"Alcuni considerano questo passo inaccettabile in quanto in discontinuità con la Tradizione".
Io volevo dire questo: dal Concilio fino ad oggi, noi abbiamo assistito ad una serie di atti e di misfatti in totale "discontinuità con la Tradizione" - la nuova dottrina sulla libertà religiosa, sull'ecumenismo, i raduni di Assisi, le visite di qua e di là, che nessun Pontefice si sarebbe mai sognato di compiere, la nuova messa, il nuovo documento sulle benedizioni e tanti altri -, tuttavia, nonostante vi sia stata durante il Concilio una opposizione raccolta intorno al Coetus internationalis Patrum, di cui facevano parte oltre a Mons. M. Lefebvre tanti altri Padri, alla fine, tranne Mons. M. Lefebvre e altri coraggiosi Sacerdoti, quali gli abbé Barbara, Coache, Mouraux, Cisilino, etc., tutti finirono per accettare i documenti conciliari, anche il card. G. Siri, il quale disse che la nuova messa era stata approvata e non c'era più niente da fare. I cardinali Ottaviani e Bacci furono gli unici firmatari del Breve esame critico del Novus Ordo Missae, redatto da Mons. M. L. G. de Lauriers, O. P.. Tutti gli altri si tirarono indietro! Le cose sono andate così, purtroppo. E non si tratta di dettagli, ma di una serie di atti rivoluzionari destinati a cambiare radicalmente il volto della Chiesa Cattolica, a sfigurarlo. Non è dunque temerario affermare che si trattó di una opposizione debole debole, che si può tranquillamente definire una opposizione da commedia. Per come sono andate le cose un tempo, c'è da giurarci che, malauguratamente, si ripeterà tutto quanto anche a proposito della ordinazione di donne a diaconesse e pretesse. Certo, se veramente osassero compiere quel passo, si tratterebbe di una mascherata, ma, per il solo fatto che ne parlino, che invitino donne a discuterne, in una sala dove non si vede nemmeno un Crocifisso (non parliamo nemmeno di sacre immagini, che ai Protestanti non piacciono), indica che ci stanno provando. Può ben darsi che il mio sia pessimismo "leopardiano", tuttavia ne ho viste finora di tutti i colori e mi preparo coraggiosamente ad ogni eventualità. Comunque sia, Nostro Signore Gesù Cristo veglia continuamente sulla Sua Chiesa e non v'è nessun dubbio che, presto o tardi, porrà fine alle operazioni dei malvagi. E, dato che alla Divina Provvidenza bisogna pur dare una mano, noi siamo pronti a dargliela, in prima linea, per avere parte un giorno nel trionfo del regno del Cuore di Gesù. Cor Jesu, adveniat regnum tuum. Adveniat per Mariam.

Anonimo ha detto...


Chi può sostenere i tre famosi voti può esser ordinato sacerdote, non importa se sia maschio o femmina?

Dal punto di vista cattolico tradizionale quest'affermazione è insostenibile. Il Signore ha "ordinato" sacerdoti solo i suoi seguaci di sesso maschile, cominciando dagli Apostoli. Le donne, pur capaci (si suppone) di sostenere i tre famosi voti, le ha sempre tenute in una posizione ausiliaria, dal punto di vista della missione di conversione.
Una posizione ausiliaria esterna ad ogni funzione strettamente sacramentale.
Col tempo l'attività di sostegno femminile si è articolata in quella delle suore e monache, che non ricevno alcuna "ordinazione sacerdotale". La posizione ausiliaria non ha impedito loro di avere grandi sante e di esercitare un'azione importante e benefica nella Chiesa anche in relazione a scottanti problemi temporali del momento (pensiamo la ruolo essenziale svolto da S. Caterina da Siena nel far finalmente tornare il papa a Roma da Avignone).
Il diverso modo di dare il loro contributo alla Chiesa, da parte di uomini e donne, riflette saggiamente, sin dagli inizi, le differenze naturali tra uomini e donne: la riflette per condurla ad unità nell'azione comune per il bene delle anime. Comune, ma che non può esser espletata in modo uguale da entrambi.

Quando la donna vuole usurpare il ruolo del prete, abbiamo le "pastore" anglicane e delle altre sette protestanti, femministe esaltate, spesso lesbiche: l'INferno che si è come aperto e ormai signoreggia apertamente queste sette.
T.