Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 30 novembre 2013

Matzuzzi e i ' tradizionalisti ossessionati' , ma non rende conto di ciò che dice

Avrete notato che avevo sospeso le critiche soprattutto nell'intento di riprenderci dall'apnea della cronaca incalzante. Anche se continuo a scoprire molte voragini, più che fessure, nelle pieghe della recente Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, vero e proprio documento programmatico del quale certamente riparleremo.

Ebbene, il silenzio lo rompo, provocata dall'ultimo articolo di Matteo Matzuzzi pubblicato da Formiche.net, nel quale siamo chiamati in causa anche noi nel poco edificante titolo di: Viaggio fra i tradizionalisti ossessionati da Papa Francesco. Dopo uno stralcio dell'incipit, cito il punto che ci riguarda:
[...] Ai più conservatori o tradizionalisti l’esortazione di Francesco, “Evangelii Gaudium”, firmata domenica scorsa a conclusione dell’Anno della fede e svelata al mondo martedì, non è piaciuta. Basta dare uno sguardo a siti e blog che fin dal primo giorno di “regno” bergogliano non hanno nascosto perplessità e dubbi su quel gesuita preso alla fine del mondo che predicava la rivoluzione della tenerezza e l’attenzione ai poveri. Insomma, non serve scomodare il conduttore radiofonico americano Rush Limbaugh, che ha definito Francesco “un marxista”.
[...]
SI E’ DIMESSO IL PAPATO
Ancora più duro il sito Chiesa e post Concilio, che scrive: “Con Benedetto XVI si è dimesso il Papa e con Bergoglio si dimette il papato. L’Esortazione apostolica, a conclusione dell’Anno della fede, rischia di segnare la conclusione della fede cattolica apostolica romana”. Il documento, aggiunge il sito, “è infarcito di soggettivismo, sentimentalismo, confusione. Oltre alla dinamica evangelizzatrice di nuovo conio, che fa apparire come mai esistita la missionarietà da sempre appartenente alla chiesa, non c’è neppure un richiamo al magistero pre-conciliare”.
Quando ci chiamano in causa, ci piacerebbe essere citati più completamente e, soprattutto, fornendo le ragioni della nostra presunta "ossessione" che non è fatta di sogni o vaghi timori, ma è fondata su molti documentati e motivati commenti, calibrati su base magisteriale, circa implicazioni e conseguenze di atti e parole del nuovo papa; commenti che hanno seguito e costellato tutti i suoi più importanti comportamenti ed esternazioni in evidente rottura col passato. Per l'unico e serio motivo, come già osservato, che questi stanno facendo sì che la chiesa 2.0, riformata dal Vaticano II, prenda ora il largo e mostri al mondo una palingenesi inedita e dirompente dalle coloriture sociologiche che tratteggia il suo nuovo volto. Un volto irriconoscibile per chi l'ha conosciuta e la conosce, davvero. Il discorso tuttavia non riguarda tanto, e non soltanto, l'enfasi sull'attenzione ai poveri - e ad ogni povertà - che la Chiesa non ha mai abbandonato, ma il disprezzo per la tradizione senza la quale la Chiesa diventa "altro", nonostante si continui a proclamare de iure, rinnegandola de facto, una continuità peraltro a singhiozzo.

In fondo se come cristiani - e cattolici - non incontriamo Cristo Signore solo a livello emotivo, ma come pietre vive dell'Ecclesia Orante e Militante che ci trasforma nel Corpo di Cristo attraverso il munus sanctificandi che la Chiesa esercita attraverso i Sacramenti, le nostre esigenze di chiarezza e di conferma non possono essere definite né pelagianesimo, né moralismo, né roba da museo, ma fede viva, che non può essere sostenuta da una prassi che non preoccupa per essere rivoluzionaria ma perché non argomentata in quanto fondata sul nuovo concetto storicistico di tradizione, trasferito dall'oggetto-Rivelazione al soggetto-Chiesa. Una riprova - e non la sola, ma di certo la più rimarchevole - dei nuovi paradigmi è il dato che la Liturgia nell'Evangelii Gaudium è nominata solo cinque volte e di striscio (ai nn. 24, 95, 135, 137 e 138. Ci sto lavorando). Il che dice con che attenzione e conseguente incidenza sulla vita e sulla prassi ecclesiale.

Se noi siamo degli "ossessionati", dall'altra parte c'è qualcuno che si è dimenticato che la Liturgia - e l'Ecclesiologia e la teologia che essa veicola e presuppone -, oltre a rappresentare lo ius divinum al culto che è la funzione primaria della Chiesa, è anche la Fonte e il culmine della nostra Fede, come afferma la Lumen Gentium. Faccio notare che oltretutto non cito un Magistero pre-conciliare :
« Cristo Signore, pontefice assunto di mezzo agli uomini (cfr. Eb 5,1-5), fece del nuovo popolo « un regno e sacerdoti per il Dio e il Padre suo » (Ap 1,6; cfr. 5,9-10). Infatti per la rigenerazione e l'unzione dello Spirito Santo i battezzati vengono consacrati per formare un tempio spirituale e un sacerdozio santo, per offrire, mediante tutte le attività del cristiano, spirituali sacrifici, e far conoscere i prodigi di colui, che dalle tenebre li chiamò all'ammirabile sua luce (cfr. 1 Pt 2,4-10)... Il sacerdote ministeriale, con la potestà sacra di cui è investito, forma e regge il popolo sacerdotale, compie il sacrificio eucaristico nel ruolo di Cristo e lo offre a Dio a nome di tutto il popolo... I fedeli... partecipando al sacrificio eucaristico, fonte e apice di tutta la vita cristiana, offrono a Dio la vittima divina [nell'unde et memores del Canone Romano più esplicitamente e correttamente] e se stessi con essa così tutti, sia con l'offerta che con la santa comunione, compiono la propria parte nell'azione liturgica... » (nn.10,11).
È da qui e solo da qui che può prendere il largo qualunque evangelizzazione e ogni relativo intento programmatico.

38 commenti:

Anonimo ha detto...

Cronache sommarie di cosiddetti vaticanisti poco documentati, orientati sulle idee correnti e che non approfondiranno mai.

Luisa ha detto...

Più che un viaggio fra i tradizionalisti che sarebbero ossessionati(!) da papa Bergoglio sarebbe interessante fare un viaggio fra i vaticanisti, i chierici, i progressisti, i media cattolici, quelli laici e laicisti, che sono, loro, talmente ossessionati dal successore di Benedetto XVI che non possono lasciar passare un giorno senza parlarci di lui, delle meraviglie che sta facendo, di come sta infiammando la Chiesa ( letto da un vaticanista, vi lascio dedurre quale), lo stanno idolatrando, ne stanno facendo il salvatore della Chiesa, un genio capace di far sparire tutti i problemi della Chiesa.
Alle critiche ragionevoli e ragionate di chi non si ancora bevuto il cervello, di chi non ha mandato in vacanza la sua formazione cattolica, e vede quali problemi pongono certe affermazioni di papa Begoglio, non rispondono, possono solo deridere, fare ironia e sarcasmo, schernire è per loro un argomento.
Ma, in fondo, e a dire il vero, il viaggio attraverso quel coro e corteo osannante e plaudente, è il solo proposto dalla premiata ditta di chi ha in mano il potere, i media e le tribune ad hoc, restano i blog per avere uno spazio di libera parola anche se divergente e non all`unisono con quel coro che vorrebbe cantare una sola dolce melodia senza false note....

Amicus ha detto...

"sarebbe interessante fare un viaggio fra i vaticanisti... talmente ossessionati dal successore di Benedetto XVI che non possono lasciar passare un giorno senza parlarci di lui, delle meraviglie che sta facendo, di come sta infiammando la Chiesa..."
Ecco, sì, appunto: 'di come sta infiammando la Chiesa'. Come Nerone Roma...

Comunque, qualora il valente Matzuzzi si degnasse di leggere codeste righe, vorrei fargli notare che se c'è qualcuno che è "ossessionato" da qualcosa, costui è proprio il suo mitico Bergoglio. Il quale per essere precisi ha la vera e propria ossessione di distruggere il Papato (Evangelii gaudium, nn. 16 e 32).
Niente di grave, che volete, è il suo pallino, del resto ognuno ha le sue 'fisse' nella vita.
Solo che mentre Bergoglio si diverte a far buchi nello scafo della nave che è la Chiesa, noi non ci stiamo. Magari per il semplice motivo che - Matzuzzi permettendo - non desideriamo colare a picco.

Silente ha detto...

Sì, "soggettivismo, sentimentalismo, confusione". Così si presenta la Chiesa di oggi. Una Chiesa che propone un Cattolicesimo "événementiel", fondato non sulla roccia della Fede e della Tradizione, ma sulle sabbie mobili dell' "esperienza", dell' "incontro", dell' "annuncio", dell' "accoglienza". Un Cattolicesimo guastato dall'antropocentrismo, immiserito a filantropia, arresosi alle false ideologie della modernità: diritti civili, ecologia, immigrazionismo, democratismo, pacifismo.
Un Cattolicesimo orizzontale, che si guarda attorno bramoso di novità ma che non alza più lo sguardo in alto, come una Croce privata del suo braccio verticale. Un Cattolicesimo che non è più contemplazione dell'Essere immobile, perfetto ed eterno, ma autocompiacimento dell' "esistenziale".
Un Cattolicesimo che ha oscurato, se non rinnegato, la limpida metafisica dei Padri, di Agostino, di Tommaso e della tomistica plurisecolare - le cui fonti erano in Parmenide, Platone, Aristotile, Plotino - per rivolgersi a un desertico e sterile profetismo giudaizzante.
Un Cattolicesimo che ha perso, o forse ha negato, il senso del Sacro, del Trascendente, dell'intima identità ontologica del Vero, del Buono e del Bello e che, conseguentemente, ha smarrito il concetto stesso di ordine divino. La perversione della liturgia è una conseguenza necessaria e voluta. Il Rito è riproposizione sacra, vera e attuale dell'ordine divino, dell'irruzione del divino nella storia. Negato questo, viene meno quello.
Cosa ci rimane dunque? Uno sconsolato, oscurante pessimismo? Il ricorso a millenarismi ambigui o a consolatorie rivelazioni private? Decisamente no. Se riusciamo a combinare la saldezza nella Tradizione con una lucida diagnosi dell'ora presente, la nostra testimonianza paziente, fedele e coraggiosa, sarà illuminata dalla luce della promessa: "et portae inferi non praevalebunt". Ciò ci basti, almeno nel nostro transito terreno.

Marco Marchesini ha detto...

Massima solidarietà al blog e a te cara Maria per quegli attacchi.
Hai colpito nel segno.
Papa Francesco è un fiume in piena: da una parte ribadisce la dottrina di sempre su aborto, dall'altra non esita a manifestare tutta la sua antipatia personale verso i fedeli tradizionali. Ovviamene i suoi sproloqui in questo campo non sono minimamente Magistero.

E' vero, non sono presente come prima, ma sono preso dagli impegni familiari e di lavoro.
Quando avrò un attimo scriverò di nuovo.
Un saluto a tutti.

Alessandra ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

"Sì, "soggettivismo, sentimentalismo, confusione". Così si presenta la Chiesa di oggi.Una Chiesa che propone un Cattolicesimo "événementiel", fondato non sulla roccia della Fede e della Tradizione, ma sulle sabbie mobili dell' "esperienza", dell' "incontro", dell' "annuncio", dell' "accoglienza"."

A proposito di "accoglienza", vorrei condividere con voi una riflessione che mi sorge ogni volta che partecipo ad un rito nuziale,
perché mi sembra un esempio pratico del sentimentalismo penetrato perfino nel campo liturgico.

Anche il rito della promessa nuziale da qualche tempo è cambiato, non saprei però dire da quanto.
Ricordo che una volta gli sposi dicevano:
"Io ... prendo te ... come mio/a sposo/a..."
Ora si dice:
"Io ... accolgo te ... come mio/a sposo/a...",
come se uno si sposa per spirito di accoglienza.

Di fatto l'uomo sposa una donna perché tra tutte ne sceglie una, e solo a lei promette di esserle fedele sempre nella buona e cattiva sorte...
Mi fa sempre ridere questo presunto spirito di accoglienza attribuito a chi non brama altro che stare per tutta la vita con la persona amata!

Allora, se volessi essere ancor più generosamente accogliente, seguendo questa logica potrei dimostrarlo accogliendo sotto il mio tetto più donne?

Se si voleva assolutamente cambiare il verbo "prendere" (io prendo te) a mio avviso sarebbe stato meglio optare per "scegliere" (io scelgo te), che esprime certamente meglio l'essenza del vincolo matrimoniale.
Mario

mic ha detto...

Nel matrimonio ebraico c'è un momento con un significato ancora più forte: lo sposo "santifica" la sposa, nel senso che la "consacra", (compiendo un vero e proprio atto sacerdotale), "mettendola da parte" esclusivamente per sé.

Anonimo ha detto...

Brava Luisa! Lei ha scritto molto bene - ha detto proprio la verità.
E' proprio così. Tanti sono diventati irragionevole che una volta io pensavo che loro erano "ragionevole". C'è un typo di pazzia in giro nel mondo cattolico (professionale)e adesso c'e anche un nuovo "bash the trads season"! Mamma mia!

Io dico, come William Shakespheare diceva: "madness in great ones must not unwatched go."

M.

Anonimo ha detto...

A Silente, condivido tutto, ma una cosa devo precisarla:

la perversione della Liturgia non è "conseguenza" dei fenomeni da lei citati, bensì CAUSA PRIMA, voluta e ben studiata dai poteri massonici infiltratisi nella Chiesa (fin da prima del cv2), per provocare il disastro della fede e la progressiva demolizione della Chiesa, che vediamo e subiamo da 50 anni; consegue ora di anno in annoil degrado liturgico, certo per il fatto che si è creato un dinamismo fatale di avvitamento: quella causa, dopo aver scatenato i fenomeni, alimenta e favorisce il proprio disfacimento (in forma di show assembleare), l'inevitabile ulteriore frana della Santa Liturgia, in accelerazione di caduta libera(>motus in fine velocior).
Accade da 50 anni proprio ciò che previde il card. Pacelli:
il suicidio della Chiesa mediante alterazione della Liturgia, tale da rendere il cattolicesimo qualcosa di irriconoscibile rispetto ai 19 secoli precedenti il fatidico concilio con la sua disastrosa riforma liturgica.
Non dimentichiamo, caro Silente, che il monito di Pacelli era tratto dagli avvertimenti della Madonna a suor Lucia, cosa che da un secolo si preferisce silenziare e boicottare. Ma le cose predette dalla Madonna accadono comunque, noi volenti o nolenti, che si censurino o meno da parte del clero incredulo gli avvisi del Cielo, giusti, severi e santi, ammonitori e salutari sì, ma per nulla sentimentali o "consolatori".

Luisa ha detto...

Immagino che, dopo aver citato questo blog, Matzuzzi si premurerà di ripassare da queste parti per leggere le reazioni al suo articolo.
Se dunque mi legge vorrei dirgli che un pò di sana autocritica non ha mai fatto male a nessuno.
Se deve farla chi realmente ha offeso il Papa prendendo di mira la sua persona invece di argomentare in modo serio e a partire dai documenti magisteriali, e anche se so che i giornalisti non amano specialmente quel genere di esercizio, inviterei Matzuzzi a farsi promotore di una riflessione sul come lui e i suoi colleghi vaticanisti dal 13 marzo stanno seguendo e riportando l`attualità vaticana e, sopratutto, quella che riguarda papa Bergoglio.
L`enfasi che rasenta la papolatria, l`adulazione quasi idolatrica, l`eccesso di entusiasmo che per certuni assomiglia a della piaggeria,
la gara frenetica a trovare nuove parole e espressioni per dire quanto questo Papa sia straordinario,
l`indifferenza assoluta, in quel peana permanente, nel prendere cura di rispettare Benedetto XVI, il cui solo merito diventa ormai quello di essersi fatto da parte per permettere l`arrivo di "Francesco", il salvatore della Chiesa,
il modo sprezzante con cui sono stigmatizzati-etichettati coloro che non cantano con il coro monocorde,
il sarcasmo, lo scherno, come solo argomento, senza prendere in conto gli argomenti di chi esprime il suo dissenso, senza nemmeno tentare di rispondere,
questo, e altri elementi, che sono facilmente osservabili da chi segue con attenzione il lavoro dei media e in particolare quello dei vaticanisti italiani, dovrebbero bastare per, se non convincerli, almeno incitarli a fare un bilancio del loro lavoro in questi ultimi otto mesi.
Matteo Matzuzzi è molto giovane, è senza dubbio pieno di entusiasmo e anche di curiosità, pur essendo così giovane già si occupa per il Foglio del Vaticano, spero che non sia come certi giovani medici che sono ancora più chiusi e rigidi e restii a mettersi in discussione di certi loro colleghi più anziani, mi augurò che saprà riconoscere certi eccessi, anche se non è lui ad averli commessi.

Anonimo ha detto...

All’omonimo che si firma Mario.
Ciò che lei etichetta come “pratico sentimentalismo” e che la fa sempre ridere è in realtà un’espressione di condivisibile raffinata delicatezza nei confronti della propria compagna o compagno di vita.
Si "prende" un oggetto dopo averlo acquistato e si "sceglie" un modello piuttosto che un altro. Una compagna si accoglie e altrettanto fa la donna nei confronti del suo compagno. È stato questo spirito di accoglienza che ha caratterizzato la mia unione da trent’anni a questa parte e le confesso che quest’accoglienza reciproca non ci ha mai fatto ridere a sproposito.
Ciò che invece fa proprio piangere, oltre ad apparire ridicolo, è il comportamento di un parlamento inadeguato, quello italiano, incapace da sempre di fornire ai cittadini gli strumenti necessari per tutelarli, in ossequio a una mentalità retrograda e anacronistica di un cattolicesimo le cui regole, è bene dirlo, non interessa una rilevante fetta di cittadini.
Mi riferisco al riconoscimento delle “coppie di fatto” avversate in tutti i modi da pseudo parlamentari incapaci di sottrarsi ai rimbrotti dei vari Ruini, Bagnasco e compagnia bella, che insistono nel voler imporre le loro regole anche a chi invece non è per nulla interessato.
E come sempre accade in Italia, anche qui si è trovato l’escamotage. Questa volta ci ha pensato l’autorevole Consiglio nazionale del Notariato che ha deciso di istituire i “Contratti di convivenza” per dare una risposta a quanti intendono tutelare alcuni loro diritti per quelle forme di convivenza non ancora riconosciute dalla legislazione italiana. Tutto questo nell'attesa che anche lo Stato faccia il grande passo e riconosca i diritti dei "conviventi", come accade da decenni nei paesi civili ed evoluti.
Da domani 2 dicembre, infatti, i “patti di convivenza” potranno essere stipulati presso tutti gli studi notarili in Italia. Gli ultimi dati Istat parlano chiaro: in Italia è in atto una progressiva diffusione delle famiglie di fatto che sono arrivate a superare il milione, a fronte di un calo generalizzato dei matrimoni tradizionali.
Con i “patti di convivenza” si potranno disciplinare contrattualmente diversi aspetti patrimoniali relativi alla convivenza nelle unioni di fatto. Oltre a decidere sull'abitazione, la contribuzione alla vita domestica, il mantenimento in caso di bisogno del convivente, il contratto d'affitto, la proprietà dei beni, perfino organizzando un regime di comunione o separazione dei beni, si potranno prevedere con testamento anche eventuali clausole a favore del convivente o l'assistenza in caso di malattia attraverso la designazione dell'amministratore di sostegno. E non è detto che due persone conviventi dello stesso sesso possano fare altrettanto.
Buona domenica. Mario

una sola fede ha detto...

Solo una segnalazione che non vuole implicare adesione a ciò che viene affermato, ma essere appunto SOLO una segnalazione dal sito Radiospada:

"Si legge: Il giorno 28 novembre 2013, festa di santa Caterina Labouré (Fain-lès-Moutiers, 2 maggio 1806 – Parigi, 31 dicembre 1876), il Rev. Paul Leonard Kramer ha annunciato sulla sua pagina Facebook che egli respinge l'elezione al papato di Bergoglio a causa di manifesta e notoria eresia presente nel recente documento di Magistero, l'Esortazione Apostolica «Evangelii Gaudium».

Segue la DICHIARAZIONE SU TWITTER

La dichiarazione è stata da poco rilanciata dal sito «Novus Ordo Watch», quale «Bombshell Announcement…». Padre Kramer è uno dei più importanti studiosi di Fatima e concluse la sua ricerca pubblicando il testo «La battaglia finale del Diavolo»."

L'amico "Sine Timore" tra l'altro ultimamente ha postato stralci dell'opera di p. Kramer...

LINK per l'articolo di radiospada:
http://radiospada.org/2013/11/il-rev-paul-kramer-considera-pubblicamente-la-sede-vacante/

LINK al sito che ha ripreso la dichiarazione, definendola "Bombshell announcement" (annuncio/dichiarazione bomba):

http://www.novusordowatch.org/wire/paul-kramer-rejects-francis.htm

Anonimo ha detto...

Al posto di padre Kramer sarei partito con un altro soggetto. Poichè non mancano altre divaricazioni, era meglio partire da quelle.
Così si prepara a farsi divorare non solo da chi ha il potere nella chiesa...

mic ha detto...

Il contenuto eretico c'era fià prima, ma nin era mai stato inserito in un documento della portata di un'esortazone apostolica, che non è una semplice omelia o uno scritto da dottore privato come alcuni testi contenuti in libri di Ratzinger-Benedetto.

Anonimo ha detto...

"Ciò che lei etichetta come “pratico sentimentalismo” e che la fa sempre ridere è in realtà un’espressione di condivisibile raffinata delicatezza nei confronti della propria compagna o compagno di vita.
Si "prende" un oggetto dopo averlo acquistato e si "sceglie" un modello piuttosto che un altro."

Al mio omonimo Mario:
Capisco la Sua osservazione e rispetto la Sua esperienza.

Quando io parlo di "scegliere" naturalmente non intendo prosaicamente la scelta di una merce secondo il migliore rapporto qualità-prezzo, ma mi appello al modello biblico, di Dio il quale sceglie un popolo e lo elegge a Suo popolo.
È ciò che accadde al popolo di Israele.
Similmente l'uomo e la donna si scelgono reciprocamente, e, a differenza dell'automobile che si cambia quando è vecchia, col matrimonio, come patto di alleanza eterna, scelgono sempre e ancora di essere fedeli per tutta la vita.
Con ciò anch'io sto citando la mia esperienza, la nostra esperienza, di mia moglie e mia.

In pratica si tratta di accentuazioni diverse.
Ma per ora rimango convinto che quella dell'accoglienza non sia la formulazione più felice.
Cordialmente. Mario

Giano ha detto...

Solidarietà a Mic e a questo Blog.

Sottoscrivo quanto scritto da M. Marchesini.

Aggiungo, il Sacerdote Kramer è certo che ha detto e denunciato il giusto.

Purtroppo lo sappiamo,per dichiarare ufficialmente sede vacante, ci vogliono la maggioranza dei cardinali e dei vescovi.

In altri tempi, ossia prima del cv2, tutto questo sarebbe stato possibilissimo senza se e senza ma, dopo una dichiarazione eretica pubblica di tale portata come quella dell' Esortazione Apostolica «Evangelii Gaudium»."


Pensare che, vi sono " preti " come quel "don camillo" biritualista, che si ritiene pure tradizionalista vero, etichettando invece gli altri tradizionalisti senza le fette di salame sugli occhi, come finti...il quale in un suo commento ha preceduto di poco alle critiche di questo insignificante certo matzuzzi, nominando questo blog e Mil....

E ancora pensando che questo strano " prete" difenda a spada tratta il Bergoglio, ma che continua a criticare aspramente Benedetto XVI ....la dice lunga....

Amicus ha detto...

"Antica Alleanza mai revocata": quest'affermazione purtroppo era già presente in un altro documento ufficiale , ossia il nuovo 'Catechismo della Chiesa Cattolica' che al n. 121 recita: «L'Antico Testamento è una parte ineliminabile della Sacra Scrittura. I suoi libri sono divinamente ispirati e conservano un valore perenne poiché l'Antica Alleanza non è mai stata revocata».
Anche la pubblicazione di un catechismo è un atto di magistero.
Ma tanto purtroppo nella Chiesa odierna, così come è ridotta, nessun cardinale o vescovo si alzerà per denunciare o fare qualcosa.


mic ha detto...

l'Antica Alleanza non è mai stata revocata».

L'affermazione: l'Antica Alleanza non è mai stata revocata (da Dio), presa a sé, non è un'eresia, credo.
E' eretica l'interpretazione che se ne dà e, soprattutto dà da pensare questo sottile disquisizione (non magisteriale) di Ratzinger, da me già sottolineata alla nota 7) a questo link:

http://www.chiesaepostconcilio.blogspot.it/p/modifica-della-dottrina-della.html

Se prima dava da pensare, e confutare, ora fa decisamente problema, e non poco...

Amicus ha detto...

Comunque il punto su cui insistere, come ho già scritto in precedenza, dovrebbe essere piuttosto quello dell'impossibilità della coesistenza di due Papi. Gesù ha fondato la sua Chiesa su di un solo Apostolo - Pietro - ed i suoi successori.
Se Ratzinger è ancora Papa - ed il fatto di chiamarsi Papa emerito lo indica -, non avendo egli realmente abdicato, l'elezione di Bergoglio sarebbe nulla.
Padre Kramer, visto che riesce a farsi sentire a livello mediatico, a mio avviso dovrebbe sollevare soprattutto tale questione, che è un'assurdità macroscopica.

ada ha detto...

In questi anni travagliati sotto papa Benedetto, tanti siti web mi hanno aiutato a capire la situazione intricata del cattolicesimo, che seguo con trepidazione, tanto più che è pressochè impossibile parlarne sia in parrocchia che in famiglia.
Se questo blog non ha paura della verità, spero di poter segnalare alcune cose sempre in tema con le ultime gravi sottolineature, tratte da vari siti, che anch'io leggo per cercare lume per quanto possibile, sulle incredibili mutazioni che la fede cattolica sta subendo da anni senza che nessun parroco spenda una sillaba al riguardo, essendo tutto il clero, mi pare, compatto schierato con il papa regnante, e pronto a ripetere docilmente come oro tutto ciò che egli dice (ciò che sentiamo nelle parrocchie è ritenuto insegnamento proveniente dal papa, mai messo in discussione nè da preti nè tantomento dai fedeli).
Seguo sempre radiospada, che mi sembra gestito da persone lucide e serie, e vorrei sottoporvi un altro fatto che ritengo gravissimo:

l'alterazione delle preghiere di Santa Brigida, famose (non certo per merito dei parroci, ma solo grazie ad internet) per le promesse fatte da Nostro Signore a vantaggio dei devoti che avrebbero seguito diligentemente la pia pratica delle 15 orazioni.
Ecco che cosa hanno combinato:
(si legge su radiospada.org)
confronto tra le VERE orazioni di Santa Brigida e quelle mutilate, ad opera della chiesa conciliare!

Cambiate le parole dell'invocazione:
"O Gesù Cristo, abbi in mente....le ferite di cui fu ricoperto il tuo Corpo, lacerato dagli empi giudei...."
parole dell'edizione 1918 cancellate e sostituite da altre di tipo rispettoso e falsoecumenico:

"...il tuo Corpo lacerato e imporporato dal tuo stesso preziosissimo Sangue ecc...."
nel libretto dell'ed. Shalom (la stessa che pubblica del medjugorismo ed altro, per intenderci).
Non avrei mai creduto che si arrivasse ad un tale coraggio di alterare preghiere dettate (così credevo, correggetemi) da Nostro Signore ad una Santa, da recitare in suo onore, per ottenere grazie speciali.
Oppure ditemi che per tanti secoli la Chiesa cattolica ha insegnato cose sbagliate sulla dottrina e sui Santi.
(Prego la redazione di non censurare pregiudizialmente come fanno certi siti sprezzanti che anche voi conoscete, spesso insensibili al dolore dei fedeli smarriti in tanto orrore di confusione causata da cattivi pastori, ma di dare giusto rilievo a queste cose inconcepibili che accadono contro la nostra volontà, ad opera di chi abusa dell'ignoranza generale, senza alcun controllo).
ada

mic ha detto...

Cara Ada,
ho letto anch'io quell'articolo e devo dirti che la cancellazione di quella frase non cambia di una virgola la sostanza di quella preghiera.
Che gli ebrei di un tempo, insieme ai Romani, abbiano condannato e ucciso nostro Signore, che ha detto "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno", non ci induce a condannare nei secoli gli ebrei, ma a riconoscere che non abbiamo la stessa fede. Punto.

Dovrebbe indurci a continuare a pregare per loro e a continuare nell'Annuncio della Salvezza portata a compimento dal Signore (che non è proselitismo forzoso ma evangelizzazione). Pare, però, che questa chiesa ci abbia rinunciato.

Il problema è più serio e più profondo: l'omogeneizzazione che stanno tentando delle due fedi, che si sostanzia nel riassorbimento del cristianesimo da parte dell'ebraismo.
Ciò può avvenire in un solo modo, che presenta una duplice implicazione:
1. con la negazione della divinità del Signore e degli effetti della sua Incarnazione-Morte-Risurrezione e dell'istituzione divina della Chiesa: l'antropocentrismo imperante e ingravescente è lì che ci porta;
2. e/o la diluizione e la negazione dell'espiazione (il nostro riscatto dal peccato originale) operata con la sua morte di Croce: l'abolizione del Suo Santo Sacrificio sostituito non la Cena simil-luterana è lì che ci porta.

E' esattamente a QUESTO e a tutte le nefande conseguenze che stiamo resistendo.
Sul resto è inutile star lì a ricamare.

Anonimo ha detto...

dice Amicus:
Se Ratzinger è ancora Papa - ed il fatto di chiamarsi Papa emerito lo indica -, non avendo egli realmente abdicato, l'elezione di Bergoglio sarebbe nulla.

sottoscrivo.
E allora si torna al grave monito del prof. E.M. Radaelli del marzo scorso:

EMINENTISSIMI CARDINALI,
NON RIUNITEVI IN CONCLAVE:

ELEGGERESTE UN ANTIPAPA
su
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV433_EMR_Non_riunitevi_in_Conclave.html
v. anche:
Perché Papa Ratzinger-Benedetto XVI dovrebbe
ritirare la sua Rinuncia: non è ancora il tempo di un nuovo Papa perché sarebbe quello di un antipapa,
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV422_EMR_Ritirare_dimissioni.html

Aveva dunque ragione Radaelli (con pochi altri, bersagliato da aspre critiche) alla "luce" di tutto ciò che sta accadendo da 8 mesi a questa parte, nella frana inarrestabile, (anzi "promossa" verso le periferie) delle fondamenta stesse della Chiesa ?

mic ha detto...

ma a riconoscere che non abbiamo la stessa fede. Punto.

Infatti "perfidi" è questo che significa: infedeli (a Cristo Signore). Ma nessuno lo sostiene più.

Capisci perché censuro certe filippiche che, nella sostanza servono solo a perpetuare le lamentele, che non è che non abbiano ragione di esistere, ma è importante andare al sodo e restare lì?

Anonimo ha detto...

Buonasera,

condivido pienamente le perplessità della sig.ra Ada. Anche nella preghiera di consacrazione del mondo al Sacro Cuore di Gesù è stata tolta la parte riguardante la conversione degli islamici e degli ebrei. E qui mi chiedo? E' stata tolta perché era "sbagliata"? E perché era "sbagliata" se il libro che la conteneva ("roseto francescano" del 1955) aveva ricevuto l'imprimatur?

Anonimo aretino

mic ha detto...

Dico ad Anonimo aretino che questo è già più grave rispetto alla preghiera di Santa Brigida, che non ha nella frase espunta il suo valore e le sue profondità.

Intanto è più grave, perché riguarda un atto solenne come una Consacrazione del mondo e espunge una richiesta che riguarda la salvezza di coloro che non nomina.

Purtroppo fa parte del problema conseguente alla Libertà di religione e alle sue implicazioni, di cui ho parlato qui e che abbiamo richiamato una marea di volte:

http://www.chiesaepostconcilio.blogspot.it/p/2.html

Anonimo ha detto...

Mic,
quelle cancellature sono gravi e significano qualcosa. E' giusto sottolinearle.

mic ha detto...

Lo riconosco, Anonimo.
Non dico che si debbano sottovalutare o sorvolare. E' che è inutile stracciarsi le vesti su una conseguenza quando stiamo esaminando e cercando di riparare, intanto, denunciandolo, ciò che c'è alla radice.
Stiamo bene in guardia dalle cose più serie e soffermiamoci su quelle.

the show ha detto...

segnalo un art. circa una lettera al papa, fatto sintomatico almeno di una certa consapevolezza di parte dei laici più sensibili al declino del cattolicesimo:

La chiesa d'Olanda è morta,
e non perché il programma più
progressista dell'orbe cattolico ha fallito,
ma proprio perché
si è realizzato.
............
Migliaia di laici hanno scritto al papa per denunciare
"una Chiesa alla deriva" e il comportamento dei vescovi, responsabili di "una secolarizzazione aggressiva".

MA COSA PRETENDONO? Hanno seminato vento, raccolgono tempesta. E adesso soffiano sulla sabbia del deserto: si rassegnino, la storia cattolica olandese è finita, e non ha senso tenere aperte le chiese.

http://muniatintrantes.blogspot.it/2013/12/la-chiesa-dolanda-e-morta.html
(mi chiedo: che cosa si aspettano da questo papa.....se guardate la foto del prete sul pulpito, vestito da clown, il vdr può solo dirgli "bravo")

una sola fede ha detto...

@mic scrive:

"Dovrebbe indurci a continuare a pregare per loro e a continuare nell'Annuncio della Salvezza portata a compimento dal Signore (che non è proselitismo forzoso ma evangelizzazione).

Pare, però, che questa chiesa ci abbia rinunciato".

"infedeli (a Cristo Signore). Ma nessuno lo sostiene più."


Da un Atto magisteriale di BENEDETTO XVI, l'Esortazione Apostolica postsinodale
"VERBUM DOMINI"

4. “[…] Inoltre, per la prima volta il Sinodo dei Vescovi ha voluto invitare anche un Rabbino perché ci donasse una preziosa testimonianza sulle sacre Scritture ebraiche, che appunto sono anche parte delle nostre sacre Scritture”.**

143. “[…] Traiamo, quindi, il nostro nutrimento dalle medesime radici spirituali. Ci incontriamo come fratelli, fratelli che in certi momenti della loro storia hanno avuto un rapporto teso, ma che adesso sono fermamente impegnati nella costruzione di ponti di amicizia duratura.

[…]Desidero riaffermare ancora una volta quanto prezioso sia per la Chiesa il dialogo con gli ebrei. È bene che dove se ne veda l’opportunità si creino possibilità anche pubbliche di incontro e confronto che favoriscano l’incremento della conoscenza reciproca, della stima vicendevole e della collaborazione anche nello studio stesso delle sacre Scritture.”

Fonte:
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20100930_verbum-domini_it.html


**Si tratta di Shear-Yashuv Cohen, rabbino capo di Haifa e membro della commissione mista Israele-Vaticano: il primo ospite non cristiano di un' assemblea sinodale e parlò della «centralità» della Scrittura nella vita dell' ebreo osservante. Il rabbino Cohen ebbe la qualifica di «delegato fraterno» che fino a quel momento era riservata ai rappresentanti delle Chiese cristiane diverse dalla Cattolica

Anonimo ha detto...

affrontare la crisi della Chiesa :

http://fidesetforma.blogspot.it/2011/05/dieci-consigli-per-fronteggiare-la.html

mi sembrano ancora validissimi, anzi di più, dopo 2 anni che li ha scritti...
ma chi sa se l'autore ne è ancora convinto

una sola fede ha detto...

...e sempre a proposito del rapporto cristiani-ebrei alla luce di quanto scritto, detto e fatto dai papi degli ultimi 3 decenni e mezzo, ecco un passaggio di un articolo di qualche anno fa dal sito Asia News dal titolo:


GIOVANNI PAOLO II ACCLAMATO "RABBINO CAPO" DAGLI EBREI DI ISRAELE

"[...] enorme impatto sul pubblico israeliano della testimonianza di Giovanni Paolo II nel corso del Pellegrinaggio dell’Anno 2000.

Così profondamente colpiti erano gli ebrei israeliani dalla sua persona e dalle sue parole che, seppur non più che freddamente corretti alla vigilia, al momento della partenza del Papa, una grande maggioranza disse ai sondaggisti di volerlo RABBINO CAPO DELLA NAZIONE! "

http://www.asianews.it/notizie-it/Giovanni-Paolo-II,-acclamato-%E2%80%9CRabbino-capo%E2%80%9Ddagli-ebrei-di-Israele-21410.html


Buonanotte a tutti, una preghiera reciproca, e per la Chiesa intera...

una sola fede ha detto...

Buongiorno a tutti.
Dopo avere gustato (si fa per dire…) le parole e gli atti dei più alti nostri pastori, dal vago sapore di irenismo, veniamo ora invece alla consueta schiettezza dell’Apostolo delle genti, che si rivolge agli israeliti con espressioni che trasudano sofferenza e amore, nella verità però, come sempre: cioè fanno capire bene come stanno realmente le cose e mirano dritto all’obiettivo massimo della conversione ai fini della salvezza, senza compromessi né troppi giri di parole.


Scrive dunque San PAOLO:

“DICO LA VERITA’ IN CRISTO, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, Egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.

Tuttavia la parola di Dio non è venuta meno. Infatti NON TUTTI i discendenti d’Israele sono Israele, né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli, ma: “In Isacco ti sarà data una discendenza”; cioè: non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come discendenza.
(Rm 9, 1-8)


E ancora vibrante e accorato, ma sempre fermo nel proclamare la verità:

“Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera salgono a Dio PER LA LORO SALVEZZA. Infatti rendo loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo una retta conoscenza. Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio. Ora, IL TERMINE DELLA LEGGE E’ CRISTO, perché la giustizia sia data a chiunque crede”.
(Rm 10, 1-4)


Mi si permetta di dire, a questo punto: CHE DIFFERENZA!

rosa ha detto...

nel caso di GPII e BXVI. si puo' parlare di sindrome di Stoccolma. Ma nel caso di GXXIII e francexco ?
rosa

una sola fede ha detto...

@Rosa che scrivi:"Ma nel caso di GXXIII... ?"


risposte sempre difficili da dare, intanto se non lo avevi ancora fatto, puoi leggerti questo:

"GIOVANNI XIII: PREGO PER GLI EBREI"

«Perdonaci, Signore, per non aver capito la bellezza del Tuo popolo eletto... perdonaci, perché nel corso dei secoli non sapevamo quello che stavamo facendo contro gli ebrei...». è un Papa anziano, molto malato, costretto a letto perché colpito da un male incurabile, che scrive queste parole pochi giorni prima di morire. è Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, il papa Buono per antonomasia, il padre del Concilio Vaticano II e del successivo rinnovamento ecclesiale, che Giovanni Paolo II beatificherà nel 2000 sotto i riflettori di tutto il mondo, facendone una delle più importanti icone del grande Giubileo del 2000. Quasi nessuno, però, finora ha mai saputo che il futuro beato Giovanni XXIII nel chiuso della sua stanza nel Palazzo apostolico, in Vaticano, verso la fine del mese di maggio 1963 - morirà dopo una lunga agonia la sera del successivo 3 giugno all' età di 82 anni - dedica le sue ultime energie al popolo ebraico sotto forma di preghiera composta quasi di getto su un foglio bianco, è una chiara e appassionata richiesta di perdono per le "colpe" commesse dai cristiani nel corso dei secoli con i loro atteggiamenti antisemiti, che papa Roncalli intitola, significativamente, "Preghiera per gli ebrei".


Il resto qua:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/12/20/giovanni-xiii-prego-per-gli-ebrei.html

una sola fede ha detto...

@Rosa che scrivi: "Ma nel caso di [...] francexco ?



Su di lui forse può bastare questo...

http://doncurzionitoglia.wordpress.com/2013/10/20/830/bergoglio-ebrei-bnai-brith/



Mentre su P.VI interessante questo:

http://www.internetica.it/ephod_550.jpg


-...mentre mic rispondendo ad un commento così scriveva tempo fa:

"quello dell'ephod (il simbolo delle dodici tribù d'Israele, portato sul petto dal Sommo Sacerdote e ben visibile al collo di Paolo VI in alcune sconcertanti immagini, è un bel mistero!"


-E comunque un ottimo articolo su tutto l'argomento è quello di don Curzio Nitoglia, ma ripreso e sintetizzato dalla curatrice di questo blog:

"2011. Seconda fase 'mondialista' della svolta giudeo-cristianizzante".

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2012/01/2011-seconda-fase-mondialista-della.html

mic ha detto...

La differenziazione teologale dagli ebrei, che non ha niente a che fare con l'antisemitismo (fenomeno non confessionale e molto più complesso),
non ha niente a che fare con molte persecuzioni che gli ebrei hanno subito nel corso dei secoli.
Così come neppure l'ebraismo spurio di dopo Yavne, sviluppatosi parallelamente al cristianesimo prendendone le distanze, ha niente a che vedere col sionismo, anche se ha potuto attechire in quell'habitat come messianismo di fatto materialista.

Anonimo ha detto...

IO SOLTANTO VOGLIO TROVARE IL TESTO ORIGINALE DELLA PREGHIERA DI SANTA BRIGIDA (NO IL TESTO MUTILLATO) DOVE LO POSSO TROVARE? GRAZIE.