Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 28 novembre 2013

Una critica costruttiva non ha altro movente che l'amore per la Chiesa e per il Papato

Passio Ecclesiae
Estraggo dai recenti interventi quello che segue per rispondere, nell'occasione, a certe tendenze e atteggiamenti nei nostri confronti, che non lascio passare sotto silenzio perché desidero puntualizzare e riaffermare il mio sentire e la posizione di questo blog.
Dice il lettore Giovanni: A chi mi ricorda le critiche a cui è stato sottoposto Benedetto XVI, dico tranquillamente, se posso usare una parola forte, che mi facevano "schifo" (tra l' altro forse qualcuno sa che, al di là che fosse il Papa, toccare Joseph Ratzinger ad un ciellino significa toccargli qualcuno di veramente caro...). Altrettanto tranquillamente dico che, a mio parere, non si può criticare Papa Francesco nel modo in cui lo si fa su questo blog e tanto meno, poi, dire che si muove una "critica rispettosa".
Rispondo a Giovanni e a tutti coloro che si esprimono negli stessi termini che la galassia tradizionale non è un monolite, ma è formata da tante persone che si fanno portatrici di idee e azioni - e spesso purtroppo reazioni - diverse. Nello stesso modo, nella temperie odierna, si pongono in una posizione completamente acritica Giovanni e tutti i "benpensanti" che non riescono o non vogliono vedere gli elementi dirompenti di questo pontificato, che sta portando alle estreme conseguenze alcuni elementi di 'rottura' già presenti in precedenza, individuati ma mai risolti.

Poiché questo refrain lo si incontra anche in diverse Agorà della rete, negli interventi di qualche deluso approdato ad altri lidi, dai quali non cessa di lanciare bordate analoghe, peraltro scorrette perché formulate in contesti nei quali la sottoscritta non può fornire le sue ragioni essendo presa di mira da provocatori squallidi che nessuno censura, riaffermo con vigore che questo blog è qualificato e risponde dei contenuti degli articoli di chi lo cura e di quelli che ospita perché ritiene utile a tutti proporli facendosene ripetitore consapevole e attento. Nei quali articoli la critica al Papa è sempre motivata da parole o atti seriamente incidenti sul sensus fidei cattolico; e lo si fa non attraverso opinioni personali ma con argomenti fondati sul Magistero perenne ricevuto e accolto nella Chiesa e dalla Chiesa. Se, poi, nelle discussioni, viene accolta la galassia di cui sopra insieme ad interventi di segno opposto - pur con un monitoraggio a monte che esclude i millenarismi, le provocazioni, gli insulti, le rivelazioni private, i sedevacantismi, i fondamentalismi di ogni genere - questo blog non può essere identificato con ciò che ogni tanto viene fatto 'passare' anche perché dà il polso della situazione e di solito, tempo ed energie permettendo, viene ripreso aggiustandone il tiro.

Per il resto procediamo oltre e, invece di denigrare, se c'è da confutare qualcosa - il che può sempre accadere -, lo si faccia con argomenti e non con affermazioni apodittiche.

24 commenti:

E.P. ha detto...

Vorrei invitare Giovanni a leggere l'articolo il cattolicesimo ridotto a tifoseria papista. Il tifoso infatti non ammette alcuna critica: nemmeno quella rispettosa.

Anonimo ha detto...

Quelli che dicono che la critica pubblica del Bergoglio e altri ecclesiastici, nel spirito cattolico e amoroso, come si faccia sul questo blog, è contra carità, fondano il loro argomento implicitamente sulla supposizione che la coretezza ideologica è il loro essere invece che la verità...

Romano

Giovanni ha detto...

Ringrazio Mic per avermi risposto addirittura con un articolo.
Preciso solo questo:

1) la motivazione principale del mio primo intervento (che forse, per avere un quadro più completo, era bene riportare) era, più che la critica in se stessa che viene rivolta al Papa, il definirla "rispettosa".
Intendevo cioè sottolineare quella che vedo come una contraddizione della Responsabile del blog (e lo dico, sono sicuro che lei capirà, non per spirito polemico ma, se posso permettermi, "fraternamente") che spesso definisce rispettose le critiche che muove al Papa mentre, a mio parere, in molti casi non lo sono: il definire "bergogliate" parole e azioni del Papa, così come gli altri giudizi che citavo nel mio primo commento ed altri che se ne possono aggiungere non costituiscono, secondo me, critiche rispettose.
In un cero senso quindi intendevo dire: si vuole criticare in maniera forte, aperta, dicendogli cosa deve e non deve fare ed a volte con dileggio il Papa? Va bene. Però non si dica che si tratta di critiche rispettose.

2) non sono poi d' accordo neanche sul contenuto delle critiche: non posso nascondere che certi gesti del Papa mi sorprendono. Ma non ritengo che si tratti di azioni "seriamente incidenti sul sensus fidei cattolico", come scrive Mic, intendendo ovviamente "seriamente incidenti" in negativo.
Ritengo invece che la persona ed il Magistero del Papa, visti ovviamente integralmente e nel loro complesso, siano un grande aiuto.
Su questo si potrebbe naturalmente dire di più ma per il momento non mi è possibile.
Ringrazio comunque veramente molto per lo spazio che mi è stato concesso e per le risposte che ho avuto, in particolare naturalmente per quella di Mic (che conteneva forse un pizzico di polemica in eccesso...)

Luisa ha detto...

Cara Maria, certo è che disturbi, e parecchio, cito solo sue esempi, quello di Mil e quello della coppia minstrel-sdc.
Su Mil, grazie o a causa di una moderazione assente o compiacente, il tuo nome è spesso oggetto di insulti e volgarità varie, anche se non sei più presente, c`è chi ti deride e ti schernisce in modo ignobile, con una volgarità deplorevole, forse è il solito troll neocat, ma non se sono sicura, sono pagine indegne di un blog cattolico.
L`altro blog non è da meno, uno dei gestori non può fare a meno di citarti e di farlo in modo negativo e sarcastico, gli insulti e il livore del suo accolito, sdc, con il quale continua il tandem cominciato su Mil e continuato da Tornielli, sono la solita solfa nauseabonda, si pongono in saccenti e arroganti maestrini ma si qualificano e si squalificano da soli.

Non so se ci legge, ma vorrei ringraziare Dante Pastorelli che su Mil ha sottolineato non solo il comportamento indecente di chi ti insultava ma anche i problemi che una moderazione assente provoca.

Per quel che riguarda le critiche al Papa, ho spesso detto il limite a non oltrepassare, ma il diritto di critica esiste, esiste il diritto di reagire ed esprimersi su quel che ci viene dal Papa, parole e gesti.
Papa Bergoglio non cessa di giudicare con severità certi cattolici, certi comportamenti, li rinchiude nel recinto del suo giudizio personale, li bacchetta e li stigmatizza con parole dure e più che opinabili.
Anche se non mi sento "concernée" da quelle parole so a chi si riferiscono, non è difficile capire quale bersaglio vuole colpire, allora è più che un diritto, è un bisogno e una responsabilità far sentire la propria voce, esprimere il proprio dissenso.
Il Papa non può bacchettare da mesi gli stessi cattolici, e offrire ad altri materiale per continuare e amplificare le sue bastonate, e poi pretendere che chi è oggetto di quelle sue molto particolari e poco benevole attenzioni se ne stia zitto e dica: ancora, ancora.

Catholicus ha detto...

Saprà meglio rispondere Mic.
A me pare, Giovanni, che è piuttosto la terminologia usata dal papa: "museo", "folklore" "pelagiani" "musoni" "si ritengono superiori" (sorvolo su molto altro), ad essere bassa e sprezzante. Ciò significa, ed è grave, che il papa è sprezzante del cuore della vita cristiana che considera obsoleto.

Qui ho trovato chiarezza e fermezza nell'espressione di concetti e di verità di fede, e rigore nell'uso del linguaggio. Ciò non va confuso con la mancanza di rispetto.

Marco P. ha detto...

Penso che postare questo link non sia una critica e neppure irrispettoso.

http://www.papafrancesconewsapp.com/

però, posto che il Papa sicuramente non ne saprà nulla ed all'oscuro (lo dico senza doppi sensi etc, ma limpidamente come l'ho scritto lo penso, a scanso di equivoci) chiedo, ma è normale, a chi giova ?????????

una sola fede ha detto...

@Giovanni:

Sul punto 1:
dico subito che laddove si è mancato palesemente di rispetto alla figura papale, è bene fare autocritica perché non si fa e non si è fatto un buon servizio a Nostro Signore e alla Sua Chiesa, e anche io penso che tutti noi dovremmo stare più attenti in tal senso.
Ma questo blog però è ben altro che questo, e non credo che la sua curatrice ogni volta possa sdoppiarsi, triplicarsi per tenere TOTALMENTE tutto, ogni benché minima affermazione, sotto controllo. L’ho già detto: fa anche troppo, a mio modesto avviso… Rimane il fatto che purtroppo poi (e dico questo non certo a discolpa, ma a parziale comprensione, almeno) è stato il moltissimo che da quel soglio è stato detto e fatto ad aver suscitato tali reazioni nel popolo che si richiama alla Dottrina di ogni tempo e si sente CHIESA.
Un solo, unico esempio per tutti (ce ne sono ormai a decine, non si possono citare tutti): se un pontefice entra con il pallone e una maglietta da calcio sotto il braccio in un famoso santuario della città eterna e li colloca entrambi proprio lì, dove non sarebbe stato pensabile neanche per non so chi, proprio accanto al Tabernacolo, lì, sotto l’immagine della Madonna; non è obiettivamente facile intimare a se stessi un totale autocontrollo, quando in molti di noi avremmo voluto magari metterci ad urlare contro un atto del genere…

Rivedersi il video a questo link:

http://www.youtube.com/watch?v=_zaxwd1xFzw


Foto a questo link:

http://www.unpage.it/rainews24/papa-francesco-offre-un-pallone-con-i-colori-del-brasile-alla-madonna-124992707516031_692013914147238


Sul punto n. 2:
se non sono bastati questi otto mesi per farsi una certa idea (nata non da pre-giudizi, ma da una ATTENTA lettura comparata delle innumerevoli dichiarazioni e atti dell’attuale pontificato con la Scrittura e il Magistero perenne), dubito che potrebbero bastarne altrettanti o anche di più…

Per ciò che viene infine definita “polemica in eccesso” da parte di mic, beh, allora davvero vuol dire che non si è mai navigato molto in giro per altri lidi…

Detto tutto questo, spero si sia anche notato però che in questo blog non si parla e basta, non si mette in evidenza e basta (pur con argomentazioni la maggior parte delle quali circostanziate), ma si prega anche: infatti ultimamente è stato chiesto a tutti (anche a Giovanni viene esteso tale invito) di pregare un’intera corona quotidiana di Rosario proprio per il papa e la Chiesa, segno di un amore vero, pur senza paraocchi né paraorecchi…

mic ha detto...

Ringrazio Catholicus perché ha anticipato in parte quanto avrei risposto e invito Giovanni a dimostrarmi con argomenti validi che il "sensus fidei cattolico" non risulti intaccato da quanto evidenziato nei documenti di cui ai link (accenno solo alcune questioni essenziali):

1. sul disprezzo per la tradizione e per la Liturgia antiquior:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/09/nec-plvs-vltra.html

2. sull'Incarnazione:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/10/svnt-nomina-rervm-cose-concrete-quelle.html

3. Sugli "unti d'Israele" e l'Unto", cioè il Messia, Cristo Signore:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/04/lodore-delle-pecore-e-il-profumo-di.html

4: Analisi preliminare su comunione, dottrina a regime variabile, Tradizione, oscuramento della redenzione e altro nella Lumen Fidei:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/08/alcune-osservazioni-sulla-lumen-fidei.html

Dovrebbe anche dirmi il perché il parlare si si no no usando concetti e termini chiari e precisi, ricevuti nella e dalla Chiesa sia eventualmente da considerare mancanza di rispetto.

Anonimo ha detto...

OT Obama chiude ambasciata USA presso S.Sede,ufficialmente per scarsità fondi....chi vuol intendere intenda ...gli altri in roulotte.

E.P. ha detto...

Il commento di Giovanni alle 13:01 parte dal presupposto che una critica "rispettosa" debba avere il linguaggio politically correct, tutto pieno di sfumature, di distinguo, di gentili parole...

Anche a noi quei gesti del papa "sorprendono". Negativamente.

Ho avuto a che fare con i gesuiti per molti anni e ne avevo uno come direttore spirituale. Li ho sempre redarguiti (nei limiti del mio possibile: non ascoltano i loro superiori, figurarsi se ascoltano un laico) perché non si genuflettevano alla consacrazione. Quelli che non fuggivano con una scusa ("ma dai, non sono queste le cose importanti"), a denti stretti, quasi ammettevano di stare sbagliando (chi conosce i gesuiti sa che sanno ammettere solo gli sbagli altrui e che chiedono perdono solo per piccolissime insignificanti mancanze e lo fanno sempre con gran pompa).

Da quest'anno, visto che perfino il papa fa economia di "gesti" (comprese -temo ancora- le genuflessioni prescritte dal messale), sono certo che mi aggredirebbero: "ma chi sei tu per dire cosa dobbiamo fare noi nella liturgia? noi seguiamo l'esempio del papa! anzi, lo abbiamo sempre seguito! avevamo ragione noi!" (un gesuita lo direbbe in modo più sorridente e politically correct ma il senso è quello).

Ti ho fatto un esempio di gesto del papa che incide sul sensus fidei. Se "lui" non si inginocchia, nessun prete più si inginocchierà. Tutti quelli che hanno ridotto la liturgia ad uno show di intrattenimento (nel quale non sono previsti gesti di profondo rispetto per il Santissimo Sacramento quali la genuflessione alla consacrazione) penseranno: "siamo sempre stati dalla parte della ragione e non lo sapevamo! il papa è con noi!"

Tu te la prendi perchè hai letto "bergogliata". Non ti è venuto mai in mente che quel termine va contro la persona e non contro il papato? Se dicessimo "francescata" lo staremmo attribuendo al papa. Ma se diciamo "bergogliata" lo stiamo attribuendo al gesuita bergoglio che ancora non si è reso conto che da "papa" ha una enorme responsabilità anche sui piccoli gesti.

Come quando ha "scollato" le mani di un bambino reo di essere cosciente (fino a manifestarlo con le mani e con l'atteggiamento di preghiera), di stare davanti al successore di Pietro piuttosto che ad un qualsiasi famoso calciatore.

Anonimo ha detto...

si continua a dimenticare che la prima carità è la Verità, così come il Figlio viene prima dello Spirito Santo
(lo ridissi qui tempo fa, ma il commento fu eliminato). E' evidente che a quelli con la formazione neo-cattolica di giovanni nessuno ha mai insegnato che la prima misericordia di cui abbiamo bisogno è la Luce della Verità (per quanto impietosa) e che Gesù fu condannato a morte per questo: aver testimoniato la Verità, cioè il Vero dio di cui Egli è l'Eterno Figlio Unigenito.
La chiesa conciliare ha cancellato dal suo repertorio didattico e pastorale le opere di misericordia spoirituale, specialmente:
INSEGNARE AGLI IGNORANTI
CONSIGLIARE I DUBBIOSI
AMMONIRE I PECCATORI.
E non vuole più insegnare che bisogna obbedire a DIO PRIMA che agli uomini, così come bisogna amare DIO PRIMA che il prossimo, e questo solo passando per quel primo comandamento: l'amore soprannaturale viene dall'Alto, non dal basso.
La chiesa moderna vuuole costruirsi tutta dal basso e vuole essere orizzontale: culto dell'uomo.
(Naturalmente Giovanni sarà molto sorpreso di ciò e non riuscirà a capire che Bergoglio, che lo voglia o no, che lo sappia o no, non giudichiamo in foro interno, purtroppo è profeta e TRAINER molto efficace di un'anti-chiesa che insegna un anti-vangelo, a cui le masse sono già state preparate da decenni di de-cattolicizzazione).
j

E.P. ha detto...

Catholicus ha detto bene: siamo nell'epoca misteriosa in cui perfino il "papa" insulta i "cattolici senza compromessi" usando paroline da gesuitico topo di sagrestia.... Ma non era questo il motivo per usare termini come "bergogliata". Io mi sento onorato dai suoi insulti ma se il Vicario non rispetta il Signore con un gesto che i successori di Pietro hanno stabilito da millenni, caro Giovanni, il dire "bergogliata" quando il papa evita di "genuflettersi" equivale a proclamare la propria fede nel santissimo Sacramento. Dio certi papi li dona, certi altri li tollera, e certi altri (come questo) li infligge. Spero sempre che questo papa "atipico" riesca a fare qualcosa (pulizie in curia? riformare delle diocesi? abolire il titolo di monsignore? boh) che i predecessori non sono mai stati capaci di fare. Ma ogni "bergogliata" mi giunge come una frustata sulle spalle e mi fa percepire la necessità di pregare perché il papa si ravveda e confermi noi suoi fratelli.

Marco P. dovrebbe secondo me chiedersi come mai nessuno fa il contrario (siti web per insultare "questo" papa). Benedetto XVI è stato denigrato in ogni modo (poche settimane fa perfino dai gay della Statale di Milano: forse non si erano accorti che al soglio c'è un altro papa). Francesco invece raccoglie solo applausi specialmente da quelli che hanno vomitato ogni sorta di insulti sui papi precedenti.

Anonimo ha detto...

"Una critica costruttiva non ha altro movente che l'amore per la Chiesa e per il Papato"
e la preoccupazione dei fedeli (per tutto quello che sta accadendo oggi nel mondo) è comprensibile essendo la Chiesa l'ultimo baluardo da espugnare dalla massocrazia.
("essendo l'ordine religioso l'unica fortezza che gli resta da espugnare prima che il suo trionfo sia completo")
-La matrice progressista della nuova tirannia- J.M. De Prada
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1340484

ps E' sempre colpa del "Prefetto della fede".. (deliri kunghiani che però denotano come viene "letto" Papa Bergoglio da certi eretici)
http://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2013/11/e-sempre-colpa-del-prefetto-della-fede.html
m

Giovanni ha detto...

Grazie per la risposta Mic!
Quando riuscirò (ho il mio lavoro e moglie e figli...) rileggerò quello che mi ha segnalato (credo di averlo già letto perchè, come dicevo, seguo abbastanza il blog) e, sempre se ci riuscirò, risponderò.
Per adesso dico solo che conosco un po' il "mondo tradizionalista" (mi scuso per l' approssimazione) ed effettivamente, accanto ad una grande comunanza di idee su ciò che riguarda la difesa della Chiesa anche nella sua storia, la difesa della verità, della bellezza della Tradizione anche Liturgica e musicale (ebbene sì, a me ed a tutti i ciellini che conosco piacciono molto le Liturgie belle e ben curate, la grande musica della Chiesa, anche se a volte si fa qualche canto, che ritengo molto bello, con la chitarra...) riscontro quel punto di frizione (da non accentuare da ambo le parti, per quanto si può, con polemiche sterili) costituito dall' oltrepassare, secondo me, da parte di alcuni tradizionalisti (per far prima continuo ad essere impreciso, scusandomi), alcuni limiti che ritengo invalicabili nella critica al Concilio Vaticano II ed agli ultimi Papi ed al loro Magistero (non voglio dire che si tratta di elementi "intoccabili" ma che c' è modo e modo di farlo).
Quindi credo che davvero si tratti di pregare (concordo in toto con l' invito anche se su questo devo migliorare molto...) e, per quanto possibile, di trattarci da fratelli.
Grazie!

Anonimo ha detto...

il papa non è Dio: il Signore si adora, il papa non si adora come fosse dio, ma:
lo si rispetta, si segue e si venera NELLA MISURA IN CUI egli è fedele a Nostro Signore secondo il suo divino Mandato:
Pasci i miei agnelli
pasci le mie pecorelle,
adempiendo fedelmente al compito di Vicario, ovvero CUSTODE DELLA FEDE E DOTTRINA PERENNE, senza cambiare uno iota, fedele fino al martirio, senza compromessi col mondo.
Il papa deve piacere a Dio non agli uomini, non cerca di compiacere ed essere idolatrato da tutti coloro che seguono le voglie carnali del mondo e non il vangelo, come l'attuale papa. Non è evidente ? Gesù non cercava audience, anzi sapeva che la Verità GENERA ODIO; invece costui si compiace di essere osannato, NON vuole DISTURBARE i poteri forti, i fautori di grandi peccati (v. "chi sono io" ecc.) questo vdr che vuole esibire a tutti i costi davanti a foto e telecamere la sua fantastica umiltà e povertà.
Si chieda Giovanni:
mettere un PALLONE da calcio sul S. abernacolo è segno di amore e rispetto per Nostro Signore ?
e come facciamo a rispettare simili gesti dissacranti?
"Chi ama suo padre sua madre suo figlio sua figlia più di Me, non è degno di Me".

Luisa ha detto...

A chi continua a voler seguire da vicino l`attualità vaticana, praticamente ogni giorno porta motivi di reagire ad interventi del Papa, ad articoli di quella che non penso sia offensivo definire, "corte bergogliana", un piccolissimo esempio, leggo oggi che l`OR riprende un’intervista al mensile degli ebrei italiani “Pagine ebraiche”del rabbino Skorka, da anni amico di Jorge Bergoglio, molto di quel che dice mi lascia basita, è del Papa che parla, in particolare, come fa giustamente osservare Magister, secondo Skorka
"adesso invece il papa parla di avvicinare alla fede i soli cattolici”. .
Il Papa questo non lo ha detto, ma se Skorka lo dice, lui che è da anni che discute con Jorge Bergoglio, lui che lo conosce molto bene, temo che si possa dedurre che non inventa e che non fa che ripetere quel che Jorge Bergoglio gli ha detto.
Allora?
Tacere?
O dire quanto sconcertante è quella volontà se è veramente quella del Successore di Pietro?

Luisa ha detto...


http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/11/28/il-rabbino-che-andra-col-papa-in-israele/

Anonimo ha detto...

Penso che effettivamente il termine "bergogliata" letto fuori dal contesto possa anche suonare offensivo, specie per un ospite occasionale del blog, per cui occorre sempre vigilare sul linguaggio per evitare di essere indotti in un'abitudinarietà nell'uso di terminologie non adeguate agli occhi di tutti i lettori.

Però voglio sottolineare che questo blog è veramente esemplare, grazie all'attentissima moderazione di Mic, la quale comunque non è per così dire onnipotente e quindi non può arrivare dappertutto.

Comunque ho qualcosa da dire su certi discorsi di Francesco:
urta davvero constatare che non perde occasione per stigmatizzare non solo un certo tipo di cattolicesimo, cioè quello tradizionale, ma quello stesso tipo di cattolici, cioè le persone stesse, da lui giudicate in modo pesante e impietoso.
Usa uno stile che senza fare i nomi dei destinatari, invia indirettamente un segnale sibillino del tipo "dagli all'untore": "io non vi dico nome e cognome, ve ne do soltanto una caricatura in modo che li sappiate opportunamente riconoscere."
Sembra che il suo obiettivo sia proprio quello di seminare zizzania tra i cattolici.

Non voglio essere troppo drammatico, ma per certi versi mi sembra di ricordare dalla storia che le persecuzioni a certe categorie di persone iniziarono proprio così.
Mario

una sola fede ha detto...

@Giovanni scrive: “e, per quanto possibile, di trattarci da fratelli.”

Questo è da sottoscrivere!
Approfitto di questa tua affermazione per dire che in altro lido ho provato a rammentare a dei fratelli che nell’offendere pesantemente e senza sosta un altro fratello (in quel caso una sorella) si offende anche Cristo (siamo infatti membra del Corpo di Cristo, che è la Chiesa, di cui Egli è anche il Capo, scrive san Paolo) e si ferisce il Corpo mistico tutto, cioè la Chiesa intera. Che non significa dire, ovviamente, che l’atto blasfemo contro un’ostia consacrata sia la stessa cosa che dare un calcio a un fratello (qualcuno in mezzo a quel clima ha inteso pure questo dal mio scrivere, ma io non ho mai avuto la minima intenzione di affermare la tal cosa, né quindi lo avrei mai potuto scrivere).
Da ricordarci sempre comunque che l’amore verso il prossimo è fondamentale (“Ama il prossimo tuo come te stesso” e “Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri”) ed è anzi un segno di riconoscimento per i discepoli di Cristo: “DA QUESTO TUTTI SAPRANNO CHE SIETE MIEI DISCEPOLI, se avrete amore gli uni per gli altri.” (Gv 13, 35).

D’altra parte anche l’apostolo Giovanni nella sua prima lettera scrive:
“Se uno dicesse: «Io amo Dio», e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede.” (1Gv 4,20)

Ma amare il fratello significa anche correggerlo quando c’è da farlo, anche se si trattasse di un pastore, e persino di un pastore che sta molto in alto. Anzi, in quel caso forse è ancora più urgente farlo, per il bene di tutta la comunità. Tuttavia, il nostro dovere resta quello di farlo, appunto, “fraternamente”.

C'è da dire però che lo stesso san Paolo, che oltre ad essere un santo eccelso, l’Apostolo con la “A” maiuscola e un grande intenditore della Sacra Scrittura, era anche un gran conoscitore dell’animo umano e uomo molto pratico, sapeva che a volte doveva accontentarsi, per non dover assistere a cose anche peggiori tra i cristiani delle varie comunità alle quali scriveva. Ecco infatti, ad esempio, che cosa diceva ai galati:

“Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!”(Gal 5, 15)

una sola fede ha detto...

...e comunque, Giovanni, penso che per realizzare una maggior comunione tra di noi ed ottenere anche grazie immense per la Chiesa intera (e, quindi, di conseguenza, per l'intera umanità) sarebbe bene da ora in poi rispolverare ogni tanto l'invito rivolto da mic in questa sua lapidaria quanto efficacissima riflessione di ieri mattina formulata in altro thread:

"Penso che dovremo passare più tempo in ginocchio e meno alla tastiera."...

Buonanotte a tutti, fratelli!

dal web ha detto...

Se ci pensiamo, il nostro stesso atteggiamento – di noi fedeli laici, intendo – nei confronti degli atti e dei detti papali è mutato profondamente. Ormai da decenni, di fronte a ogni pronunciamento, scritto o verbale, di un papa il più delle volte ci poniamo nella posizione di esaminatori minuziosi alla ricerca di mende e inconsistenze. Non so se sia un bene o un male, forse più un bene che un male. Qualcuno potrebbe dire che è una necessità imposta dalla natura poco trasparente e molto sospetta dello stile comunicativo postconciliare, ma io ho l’impressione che le ragioni del mutamento siano da cercare a un livello più profondo. In ogni caso il mutamento c’è stato.

Anonimo ha detto...

Mario: "Sembra che il suo obiettivo sia proprio quello di seminare zizzania tra i cattolici."

Sembra proprio così....mi dispiace dirlo...le parole più dure di questo papa sono stati per Traditional Catholics!Imbalsamatori essendo l'ultima etichetta....

Che tristezza!

M.

Luisa ha detto...

Papa Bergoglio non si priva di criticare, lo fa in modo duro e spesso impietoso, divide i cattolici in buoni e cattivi, è un leitmotiv della sua predicazione, bisognerebbe fare una raccolta di quelle sue frasi che non solo rinchiudono certi cattolici nei limiti del suo giudizio personale e ne fanno delle caricature da schernire, ma sono foriere di ulteriori divisioni.
Perchè chi è mirato da quelle bordate dovrebbe lasciarsi definire e etichettare fosse anche il Papa ad esserne l`autore?
Perchè non siamo imbecilli, per capire a chi pensa e di chi parla Jorge Bergoglio, non c`è bisogno di avere i muri carichi di lauree e diplomi.
Ridevo, e sì ad un certo punto resta solo il sorriso tanto già so in che senso andrà l`articolo, leggendo l`ultimo contributo di Tornielli, troppo contento di fare l`esegesi di un passaggio dell`E.G. che gli pemette di lasciarsi andare alla sua conosciuta, e lei sì ostentata, antipatia per i cattolici tradizionali e per la loro cura e amore per la sacra Liturgia, una cura che non può che ridicolizzare e schernire, lo ha sempre fatto e può ancor più farlo oggi che sa di avere nel Papa non solo un amico ma un "alleato".
Non metto il link, chi vuole leggere può andare su vatican insider e trovare l`articolo su chi consuma energie nel controllare.

Amicus ha detto...

C'è chi consuma energie nel controllare, e chi invece, come Bergoglio, consuma energie per sabotare la Chiesa.