Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 27 novembre 2013

Maurizio Blondet. Il Rosario per l’Italia: è urgente

S. Andrea delle Fratte, 27 novembre
Riprendo da Effedieffe. Credo significativo aderire a questa proposta e diffonderla, proprio oggi, 27 novembre, anniversario della Vergine della Conversione, meglio conosciuta come Madonna del Miracolo, venerata a Roma in Sant'Andrea delle Fratte, raffigurata sull'Altare davanti a cui si è convertito l'ebreo Ratisbonne. (immagine a lato)


Giorni fa nella mia parrocchia (periferia di Milano, un tempo operaia) una bambina di 12 anni ha tentato il suicidio. L’ha detto il giovane parroco in una Messa feriale, a quattro vecchi gatti. Come mai ha voluto ammazzarsi?, gli ho chiesto poi. E lui: «La prendevano in giro».

Casi del genere avvengono con più frequenza di quanto si creda. Solo una parte infinitesima giungono alle pagine di cronaca, quando la vittima muore e quando i genitori sono in grado di denunciare effettivamente qualcuno, cosa rara.

Il parroco mi dice anche che adesso la piccola ha tutto il sostegno psicologico, immagino dell’ASL. Risibile pretesa, che le tecniche di psicologi comunali possano colmare il pozzo nero morale a cui sono ridotte tante scuole, e in cui le ragazzine cadono senza più sapere rialzarsi. Un pozzo nero di cattiveria nativa esercitata da scolari su scolari, che – non più tenuti a freno da alcun controllo – riproducono la crudeltà primigenia dei branchi animali, la gerarchia spietata dove il primo è il più bruto, l’ordine di beccata dei gallinacei, l’abuso senza limite dei deboli e indifesi. Qui manca però l’innocenza della lotta di natura, delle gerarchie fra sciacalli o tacchini in branco: qui agisce la malizia della sensualità malata, appresa dai pornovideo.

So di bambine che «devono» fare fellationes al compagno, o ai compagni di classe, perché si fa così si fa nel gruppo (che impone le sue norme d’acciaio), e perché è la condizione che il dodicenne bruto pone per «fidanzarti». Poi spesso le loro immagini, diciamo, compromettenti, passano da cellulare a cellulare dei ragazzini, e cominciano le derisioni, l’orrore di veder propalato il proprio debole «io» dall’intimità proibita alla piazza dei pari, la coscienza improvvisa della proprio dignità perduta – o più precisamente, del fatto per il branco (che è il «tuo» mondo) non sei più degna, sei solo un oggetto da schernire dovunque. Tutto congiura a questo inferno: smartphone e Facebook, twitters e pedagogia permissiva, pubblicità e incuria degli insegnanti in piena bancarotta etica per primi, retorica pubblica della felicità sessuale e dell’io da «esprimere» narcisisticamente...

E non c’è niente da fare. Provatevi a proporre, che so, il divieto dei telefonini in classe, la punizione scolastica per il possesso di immagini porno, la severità, magari la raccomandazione di fuggire il peccato carnale, se non perché dà la dannazione, perché rovina il carattere per sempre a quell’età... Avrete tutti contro: scuola, pubblicitari, pedagoghi, giornalisti, persino le mamme delle bambine che soffrono e che, a volte, s’impiccano. La libertà sessuale, la felicità dal sesso, resta un viscido caposaldo della mentalità corrente; cieca alla vista di come quella promessa di felicità, portata dal progresso a bambini dalle anime informi, si tramuta in schiavitù sessuale, dolore inconfessabile e vergogna di cui non si può, a quell’età, parlare nemmeno con se stessi, non essendoci le parole per dirlo.

E il mondo degli italiani adulti non è diverso. Ogni giorno dobbiamo registrare enormi corruzioni pubbliche e privati, scandali, parassitismi senza vergogna, lotte per Mammona: dai grand commis avariati fino al superiore generale dei Camilliani che fa sequestrare due religiosi che non volevano riconfermarlo nella carica, ed anche qui affiorano «violente lotte di potere, milioni di euro sottratti alle casse, proprietà intestate ad amanti, affarismo e clientelismo», leggo dai giornali.

E questo tra i successori di san Camillo de Lellis, figuratevi cos’è il resto dell’Italia – quella «laica» che si sente finalmente liberata dell’antiquato, cattolico timor di Dio. Senza più Dio, senza più giudice finale, non c’è più limite al malfare, all’arraffare, al godere: olgettine e travestiti, coca e cibo ingozzato, tutto un porcaio dove sgavazza chi se lo può permettere, a danno di chi è povero e senza potere.

Perché questo è il punto, fateci caso: tutte le promesse della società «liberata» si stanno rovesciando nel loro contrario. La strombazzata liberazione sessuale in miseria sessuale masturbatoria, solitudine, odio fra i sessi, fino alla schiavitù sessuale e violenza sulle donne. La democrazia l’hanno tramutata in oligarchia plutocratica inamovibile, in mostro freddo burocratico. La «società del benessere» sta cambiando velocemente in miseria provocata di massa; la proclamata «eguaglianza» dei cittadini in disparità scandalose fra milioni di poverissimi, e pochi ricchissimi; la «legalità» si traduce in abusi impuniti e continui dei principi del diritto, da parte del Fisco, lei «legislatori» che legiferano a solo loro vantaggio e dei loro compari, del magistrato ideologico e intoccabile: sicché ormai è l’imputato che deve provare la propria innocenza, non l’accusatore. La «cultura alla portata di tutti» è risultata in crassa ignoranza presuntuosa di una massa che crede di aver diritto alle sue opinioni (e non ha che quelle orecchiate dalle centrali di dominio), in analfabetismo di ritorno persino dei laureati. L’euro doveva metterci le ali ai piedi, e è la macina da mulino al collo. L’Europa doveva essere la fine dei nazionalismi bellicisti , è l’arena dei più furbeschi egoismi e, soprattutto, dove regna incontrastabile la volontà del più forte.
Le promesse di felicità che si rovesciano nel loro contrario sono – per chi non ha la conformistica paura di nominarlo – il più antico trucco di Satana. «Sarete come dèi», promise, e quelli che ci credettero dovettero strappare alla terra, con fatica inumana, il magro cibo, partorire con dolore che gli animali conoscono, e spesso morire di parto o di fratricidio.

Ma questa volta, il ritiro delle promesse false a cui l’intera umanità crede, ha qualcosa di terminale. Vuol dire che il demonio non ha più bisogno di sedurci, ed ora può mostrarci la sua vera faccia, le zanne maciullatrici. Forse, le seduzioni del benessere e dell’abbondanza, in cui ci siamo compiaciuti come fossero merito nostro, ci sono state date solo il tempo necessario per toglierci le risorse spirituali che ci necessiteranno nel presente-futuro di privazioni, dove pietà è morta, uccisa dal «mercato». È forse il tempo in cui si scatenano i lividi cavalieri da cui una preghiera invocava la salvezza: «A peste, fame et bello libera nos, Domine», da pestilenze, da fame e da guerra liberaci, Signore.

Vedo, e la vedete anche voi, un’Italia che ha perso la strada, che non sa più trovare, smarrita, che sente di essere a un capolinea fatale. Ed anche qui, non c’è niente da fare: provatevi a proporre le necessarie «riforme» (che tutti vogliono, a parole), ed avrete contro tutto il progressismo, le potenti cosche dei mantenuti dal denaro pubblico, i partiti e i grandi giornali: fascismo!, ci gridano. Volete la disciplina, l’educazione al sacrificio fin dalle scuole, la preparazione gioiosa e nobile alla solidarietà e condivisione nella privazione; volete una rivalutazione dei valori della Cavalleria in una società che ha come sport il calcio, ossia il tepppismo in campo; volete il fascismo, peggio – il clerico-fascismo, imporre con la forza i dieci comandamenti, decenza sessuale compresa perché nell’uomo tout se tient, e l’esibizione del vizio in un aspetto, rende possibile l’esibizione della malversazione, della irresponsabilità , dell’abuso dei potere, e della parassiticità pubblica dall’altro, l’arbitrio dei giudici dall’altro ancora, l’esazione strangolatrice che porta alla disperazione e al suicidio anime (deboli) di imprenditori.

Insomma, provatevi a delineare le «riforme» di cui questa massa di amebe ha bisogno, e le avrete tutte contro – anche le vittime. Sono le amebe che da un secolo credono di sapere qual è «la direzione della storia», e che questa direzione non passa più per Dio, il destino eterno dell’uomo, e quindi non occorrono più fede né rispetto di sé in vista dell’Eterno destino.

L’Italia è smarrita, sa di essere perduta, ma è irriformabile. Non ha le risorse mentali nè morali per cambiare; il peggio, temo, è che non ha più le schiere di santi viventi che intercedano per lei, come in qualche modo è sempre stato.

C’è una sola cosa che resta da fare, ed è la grande campagna del Rosario. Il Rosario per l’Italia. Il Rosario per ottenere la liberazione dai nostri oppressori interni e internazionali, interiori ed esteriori. Ne ho già parlato, ma stavolta richiamo all’urgenza; il pericolo è già su di noi e ci travolge. Cominciamo dunque col ripetere a noi stessi la promessa che la Vergine fece a suo Lucia di Fatima: «Per il potere che il Padre ha dato al Rosario in questi ultimi tempi, non c’è problema né personale né familiare, né nazionale né internazionale, che non si possa risolvere con il Rosario».
Inutile perdere tempo a dubitare, sotilizzare; abbiamo forse un’alternativa? Si rafforzi invece la fede. Il nostro modello ideale dovrebbe essere la Crociata Riparatrice del Rosario nell’Austria occupata dai sovietici. Nel 1946 nel Santuario di Maiazell, il cappuccino Petrus Pavlicek , ex prigioniero di guerra, ebbe una voce interiore; da allora girò per la patria per convincere quanti più austriaci possibile a recitare il Rosario per la liberazione dall’Armata Rossa. La sua idea era un Rosario perpetuo: 24 ore su 24 dovevano esserci austriaci che pregavano la Vergine. Portava con sé una statua della Vergine di Fatima donatagli dal vescovo di Leira. Nel ’55, c’erano mezzo milione di austriaci – che erano allora 5 milioni in tutto – che partecipava alla preghiera, nessuna ora del giorno e della notte era senza invocazione a Maria. E nel 1955, fra maggio e ottobre, l’Armata Rossa si ritirò. Spontaneamente e senza un chiaro motivo. La Mosca sovietica non lasciò mai la presa su nessun altro Paese occupato. Non se n’è andata dalla Polonia, né dalla Romania né dall’Ungheria , né tantomeno dal lacerto di Germania che aveva strappato per sé; ma dall’Austria sì.

Come si fa? Non lo so. Non sono un organizzatore né un cappuccino santo. Ci vuole un’autorità religiosa che la decreti o consigli; idealmente, il Papa – che abbiamo visto capace di dare ordini. Intanto, vi chiederei di parlarne al vostro parroco. Io manderò questo ai siti dei vaticanisti che conosco, alcuni possono parlare direttamente al Papa. Si può cominciare anche con poche persone, per qualche ora al giorno.
VIVA MARIA!  VIVA IL PAPA!  VIVA L'ITALIA!

16 commenti:

Josh ha detto...

noi (nel snso di : uno sparuto gruppetto di qui) il Rosario per "l'irriformabile" caduta e degenerazione lo si fa già da tempo con maggiore intensità, fondamentalmente perchè abbiamo visto le stesse cose che ha visto il buon Blondet.

un abbraccio

Anonimo ha detto...

Prostitute del aborto attaccano Cattolici in preghiera
http://it.gloria.tv/?media=532395
http://pagina-catolica.blogspot.it/2013/11/terribles-imagenes-desde-san-juan.html

mic ha detto...

E' vero Josh,
ma proporlo anche in questi termini non guasta mai.

Marco P. ha detto...

Non si può non essere d'accordo. Maria, Virgo Potens, ora pro nobis.

Anonimo ha detto...

"Le promesse di felicità che si rovesciano nel loro contrario sono – per chi non ha la conformistica paura di nominarlo – il più antico trucco di Satana..
Ma questa volta, il ritiro delle promesse false a cui l’intera umanità crede, ha qualcosa di terminale. Vuol dire che il demonio non ha più bisogno di sedurci, ed ora può mostrarci la sua vera faccia.."
Come non essere d'accordo con queste considerazioni di Maurizio Blondet.
non solo l'Italia ma l'intero mondo occidentale è in piena deriva.
ps @ Josh: con un blog di nostra conoscenza ho chiuso. Ho inserito ultimo commento senza vedere il precedente della curatrice, per non parlare dell'andazzo generale.

Anonimo ha detto...

Non si può neppure manifestare che subito insorgono gay,partigiani...

http://www.vicenzatoday.it/politica/forza-nuova-a-vicenza-we-want-sex-no-al-sessismo-ed-all-omofobia.htmljavascript:void(0)

Christian ha detto...

La ringrazio infinitamente del post, ho abitato per anni proprio a Vienna accanto alla Franizskanerkirche dove Padre Pavlicek visse e servi' il proprio ministero per molti anni e dove é sepolto. Mio figlio che all'epoca andava all'asilo prendeva sempre le sue immaginette come ricordo e ce ne riempiva tutta la casa, era un invito a pregare il Santo Rosario della Pace. Oggi purtroppo i Francescani in Austria soffrono di una tragica crisi di vocazioni. Preghiamo anche per loro perché l'esempio di Padre Pavlicek non vada perduto.

Christian ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Apro ora il diario (ultimamente sono stato impegnato), e leggo questa bellissima proposta, a cui aderisco con entusiasmo. Recitiamo tutti il rosario con fede, perché la Madonna, regina d'Italia, salvi la nostra patria adorata. Grazie di cuore.

Maso

Amicus ha detto...

Aderisco senz'altro all'iniziativa: Virgo potens, ora pro nobis!

Anonimo ha detto...

In Angola l'Islam e' reato:
http://www.dailymail.co.uk/news/article-2513388/Angola-bans-Islam-shuts-mosques.html

Micus

John Bell Hood ha detto...

d'accordissimo col Rosario. ridendo per non piangere, i francescani d'antan producevano padre Pio e Leopoldo Mandic, oggi... Singthemass-Cantalamessa. Tutti non può che andare allo sfascio.

Josh ha detto...

@commentatore 28 novembre 2013 10:43
(Marco, vero? sì:-)

mi scuso se scambio 1 parola che riguarda la vicenda con un blog di una cara amica, cui si fa riferimento. Marco nessuno ti ha...cacciato.
capisco che tu non sia d'accordo a volte con toni accesi o con il pezzo di Don Curzio Nitoglia, a volte con Nitoglia non sono d'accordo nemmeno io.
Ma chi scrive là, a proposito di andazzo, sono spesso persone migliori di quel che pensi nella vita reale, e anche amici miei. Spero comunque di rileggerti.

A parte che noi (nel senso di io e te) potevamo in tutti questi anni anche scambiarci una mail (ti do tanto di nome e cognome e foto se vuoi:-) così non ci si rincorre per il web.

grazie Maria dello spazio.

Anonimo ha detto...

@ josh
siamo arrivati alle offese se leggi dopo il mio commento...(e mi sembra non ci sia andata piano sui "cattolici"... confondendo politica con altro..). Non è la prima volta che assume atteggiamenti sgradevoli, (da "caudilla") mi dispiace ma non torno indietro. Saluti. Marco (m)
ps mi scuso con mic per questo spazio... solo per questa volta, grazie.

Anonimo ha detto...

Il Complottologo. Un’intervista intima e sgarbata con Maurizio Blondet
28/11/2013 by Il Mastino
http://www.papalepapale.com/develop/il-complottologo-unintervista-intima-e-sgarbata-con-maurizio-blondet/
m

Alessandra ha detto...

NOVENA ALL'IMMACOLATA Preghiera composta da San PIO X(dal 29 novembre al 7 dicembre) Vergine santissima che piaceste al Signore e diveniste sua Madre,immacolata nel corpo e nello spirito, nella fede e nell'amore, concepita senza peccato, deh riguardate benigna ai miseri che implorano il vostro potente patrocinio! Il maligno serpente contro cui fu scagliata la prima maledizione continua, purtroppo, a combattere e ad insidiare i miseri figli di Eva. Deh Voi, o benedetta Madre nostra, nostra Regina e Avvocata,che fin dal primo istante del vostro concepimento schiacciaste il capo del nemico, accogliete le preghiere che uniti con Voi in un cuor solo -- Vi scongiuriamo di presentare al trono di Dio, perché non cediamo giammai alle insidie che ci vengono tese, così che tutti arriviamo al porto della salute, e fra tanti pericoli, la Chiesa e la società cristiana cantino ancora una volta l'inno della liberazione, della vittoria e della pace. Così sia "O Maria, concepita senza peccato pregate per noi che ricorriamo a Voi " ( per tre volte)