Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 11 aprile 2016

Il Papa estenderà la piena validità delle confessioni dei Sacerdoti della FSSPX oltre l'anno giubilare della Misericordia

Spigolando su Le Salon Beige, by le Forum Catholique apprendiamo una notizia di grande importanza.

Diverse migliaia di persone (4.000 secondo Le forum Catholique - v. foto) si sono raccolte a Puy-en-Velay nell'Alta Loira per il Pellegrinaggio organizzato questo fine settimana dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX) in occasione dell'Anno Giubilare legato a questo luogo insigne della cristianità.
Don Christian Bouchacourt, Superiore del Distretto di Francia, durante la Messa celebrata a St. Paulien (Haute-Loire) ha ricordato che fra gli scopi del pellegrinaggio c'era anche quello di pregare per la Francia.
Ha ricordato che molti Santi erano legati a questo luogo benedetto (Giovanna d'Arco, Luigi Maria Grignon de Montfort, Giovanni Francesco Regis, etc.) e ha esortato i fedeli a recitare l'Angelus ogni giorno con intenzioni rivolte anche alla conversione dei musulmani affinché anche loro possano un giorno conoscere, amare e servire Gesù Cristo.

Durante i due giorni, è stato necessario rispettare i rigorosi orari previsti per i pellegrini per poter accedere alla cattedrale in modo che tutti potessero beneficiare delle grazie connesse all’Indulgenza Plenaria concessa durante questo Anno Giubilare, il più antico della nostra storia [il 31° dal 992 - ndR].
Il Vescovo Mons. Bernard Fellay, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, ha celebrato la Santa Messa in presenza dei suoi due assistenti generali, nella Domenica Buon Pastore.
Alcuni giorni prima Mons. Fellay aveva incontrato Papa Francesco nel corso di una udienza definita dalla Sala Stampa Vaticana “molto positiva”, che ha rafforzato i legami tra la Santa Sede e la Fraternità fondata da Marcel Lefebvre.

Nonostante la pubblicazione dell'Esortazione post-sinodale, di cui Mons. Fellay ha detto "ci fa piangere", il Superiore Generale ha rivelato alcuni punti 'felici' scaturiti dal suo incontro con il Santo Padre : 
  • il Papa ha detto che “ai suoi occhi la Fraternità San Pio X è un’istituzione cattolica 
  • ha confermato che non l’avrebbe mai condannata”.
  • ha anche affermato che vuole estendere i poteri pastorali della Fraternità San Pio X, a partire dalla facoltà dei suoi Sacerdoti di confessare i fedeli.
Infine, durante i suoi colloqui a Roma, Mons Fellay è stato incoraggiato ad aprire un Seminario in Italia.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

8 commenti:

irina ha detto...

Lodato sia il Signore Gesù Cristo!

Andrea Carradori ha detto...

Anche sui social network la notizia che hai postato, che si conclude con la perla "durante i suoi colloqui a Roma, Mons Fellay è stato incoraggiato ad aprire un Seminario in Italia", sta avendo unanimi apprezzamenti.
I placet all'idea che in Italiaa possa sorgere un Seminario della FSSPX ( che si riempirebbe subito di aspiranti al Sacerdozio) è la riprova che anche nel nostro Paese stanno timidamente affiorando i germogli del "sentire cum Ecclesia".
Nella situazione attuale la FSSPX , che dona ogni anno decine di nuovi Sacerdoti, sarà utile per la battaglia a favore della Fede che non ha bisogno dei compromessi con il mondo scristianizzato.
"Duc in Altum!"

mic ha detto...

@ i numerosi Cara Mic, abbi il coraggio di pubblicare questo link:....

piantatela!

Luís Luiz ha detto...

Speriamo che quelli che coscientemente aiutano a legittimare questo "pontificato" che distrugge la Fede sappiano quello che fanno.

mic ha detto...

Luis,
può 'delegittimarlo' solo chi ha l'autorità per farlo.

Anonimo ha detto...

Spero altamente che si apra in Italia un seminario tradizionale della FSSPX e con formatori italiani pensando al bene dei giovani italiani attirati dal sacerdozio tradizionale.
Purtroppo molti giovani italiani si scoraggiano nell'entrare in un seminario tradizionale all'estero. Purtroppo altri luoghi in italia dove vi sono monasteri e seminari tradizionali (es. Norcia e Gricigliano) sono enclavi, ghetti stranieri dove un italiano mal si adatta perché tali religiosi, sacerdoti mantengono i loro usi stranieri.

Luís Luiz ha detto...

Se fosse papa, nessuno lo potrebbe delegittimare, tranne Dio. Ma come esistono fortissimi argomenti contro la legittimità della sua elezione, e come si tratta di materia gravissima, che minaccia l'integrità della Fede e la vita stessa della Chiesa, agire come se niente fosse non è una opzione cattolica, sorry. Sopratutto da parte di un prelato che è l'erede del più eroico difensore della Tradizione nel post-concilio, Mgr. Lefebvre. E se i prelati taciono, anche le pietre e i cattolici lambda come me debbono gridare. Interesse della Fede.
É interessante (e tragico) vedere che molti buoni cattolici, per evitare una questione di fatto triviale come la non libertà di Benedetto alla rinuncia, sono pronti a difendere i testi bergogliani anche con chiarissime eresie, in una diabolica reazione in catena. Questo non è possibile, questo non è cattolico!

Anonimo ha detto...

Luìs Luiz ha detto qualcosa che anch'io penso: meno male che l'ha potuto dire. Quando lo scrivo io vengo censurato.
TEOFILATTO