Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 18 marzo 2022

Memorandum bomba per i cardinali per il prossimo conclave

Nella nostra traduzione da Catholic Culture un articolo del vaticanista Phil Lawler che trova riscontro in altre recenti notizie su valutazioni in ordine al presente pontificato. Vedi qui -  qui - qui l'indice degli articoli sul clericalismo politicante di Bergoglio; l'indice degli interventi su Amoris laetitia e quello sulla Dichiarazione di Abu Dhabi e conseguenze. Per completezza, in calce trovate il Memorandum completo diffuso da Magister.

Dopo anni di confusione dottrinale e incoerenza disciplinare, cresce l'insofferenza di eminenti cardinali sulla conduzione di Papa Francesco.

Oggi [15 marzo -ndT] il cardinale George Pell ha rilasciato una dichiarazione pubblica molto insolita, chiedendo un rimprovero del Vaticano ad altri due prelati di spicco le cui dichiarazioni pubbliche hanno proposto un “rifiuto totale ed esplicito” degli insegnamenti della Chiesa sulla sessualità [qui].

E lo stesso giorno, un importante giornalista italiano ha reso pubblico un memorandum [qui] che, egli dice, circola tra i membri del Collegio Cardinalizio, dichiarando “che questo pontificato è un disastro sotto molti o troppi aspetti: una catastrofe”. Sandro Magister de L’Espresso, che ha pubblicato il memorandum bomba, è un vaticanista di vecchia data, con fonti eccellenti, che non si sottrae alle polemiche. Magister scrive che l’autore “è sconosciuto, ma mostra di essere un profondo conoscitore dell'argomento. Non si può escludere che egli stesso sia un cardinale”.

La nota – come la dichiarazione pubblica del cardinale Pell – focalizza la gerarchia tedesca, il cui “Cammino sinodale” è diventato una canalizzazione aperta del dissenso nei confronti dell’insegnamento della Chiesa, e del cardinale Hollerich – a cui il Papa ha affidato la guida del prossimo Sinodo mondiale dei vescovi – che (come dice la nota) “rifiuta l’insegnamento cristiano sulla sessualità”. Il silenzio del Vaticano in risposta a queste espressioni di dissenso, continua l'anonimo autore del memorandum, contrasta nettamente con la “persecuzione attiva dei tradizionalisti e dei monasteri contemplativi”.

La nota avverte: “Se non ci fosse una correzione romana di tale eresia, la Chiesa sarebbe ridotta a una confederazione disgregata di chiese locali, con visuali diverse, probabilmente più vicina a un modello anglicano o protestante, che a un modello ortodosso”.

L’autore del memorandum, che si identifica solo come “Demos”, continua a lanciare un’accusa generale all’attuale conduzione del Vaticano. Dedica diversi paragrafi alla cattiva gestione finanziaria, ma lamenta anche il caotico stile amministrativo che ha esacerbato le tensioni all’interno del Vaticano e demoralizzato i fedeli. Tra le sue denunce:
  • “Sono praticate regolarmente intercettazioni telefoniche”.
  • “La situazione finanziaria del Vaticano è grave”.
  • Non c’è stato “…alcun sostegno pubblico per i fedeli cattolici in Cina…”, né “per la comunità cattolica in Ucraina, specialmente i greco-cattolici…”.
  • Il Collegio Cardinalizio è stato “indebolito da nomine eccentriche…” e poiché il Papa non ha permesso riunioni del Collegio, i cardinali sono ora “sconosciuti gli uni agli altri”.
  • I notevoli preparativi per il Sinodo sulla sinodalità [qui] “assorbiranno molto tempo e denaro, probabilmente distraendo energie dall’evangelizzazione e dal servizio…”
  • Il Sinodo sull’Amazzonia [qui] non ha praticamente accennato al “disastroso declino del numero di cattolici e all’espansione protestante in Sud America”.
Ci sono segni di speranza, dice Demos, osservando per esempio che i giovani sacerdoti sono “quasi completamente ortodossi, a volte abbastanza conservatori”. Ma la situazione generale, sottolinea, è grave e richiede un’azione decisiva. Nella sua nota, guardando al prossimo conclave papale, egli riassume la sfida che i cardinali che leggono questa nota dovranno affrontare:
I primi compiti del nuovo papa saranno di ristabilire la normalità, ristabilire la chiarezza dottrinale nella fede e nella morale, ristabilire un adeguato rispetto della legge, e assicurare che il primo criterio per la nomina dei vescovi sia l’accettazione della tradizione apostolica.
* * *
Memorandum completo pubblicato su L'Espresso

Dall’inizio della Quaresima passa di mano in mano tra i cardinali che eleggeranno il futuro papa questo memorandum. Il suo autore, che si firma col nome di Demos, “popolo” in greco, è sconosciuto, ma risulta sicuro padrone della materia. Non si può escludere che sia egli stesso un cardinale.

Il Vaticano oggi
I commentatori di ogni scuola, anche se per ragioni diverse, con la possibile eccezione di padre Spadaro, SJ, concordano sul fatto che questo pontificato è un disastro sotto molti o più aspetti, una catastrofe.
  1. Il successore di san Pietro è la roccia su cui è edificata la Chiesa, una grande fonte e causa di unità mondiale. Storicamente, a partire da sant'Ireneo, il papa e la Chiesa di Roma hanno un ruolo unico nel preservare la tradizione apostolica, la regola della fede, nel garantire che le Chiese continuino a insegnare ciò che Cristo e gli apostoli hanno insegnato. In precedenza il motto era: “Roma locuta. Causa finita est” [Roma ha parlato, la causa è finita]. Oggi è: “Roma loquitur. Confusio augetur” [Roma parla, cresce la confusione].
    1. Il sinodo tedesco parla di omosessualità, di donne sacerdote, di comunione per i divorziati. E il papato tace.
    2. Il cardinale Hollerich rigetta l'insegnamento cristiano sulla sessualità. E il papato tace. Ciò è doppiamente significativo perché il cardinale è esplicitamente eretico; non usa parole in codice o allusioni. Se il cardinale continuasse senza la correzione romana, ciò rappresenterebbe un'altra più profonda rottura della disciplina, con pochi (o nessuno?) precedenti nella storia. La congregazione per la dottrina della fede deve agire e parlare.
    3. Il silenzio è ancor più in evidenza quando stride con la persecuzione attiva dei tradizionalisti e dei monasteri contemplativi.
  2. La centralità di Cristo nell'insegnamento si indebolisce; Cristo viene rimosso dal centro. A volte Roma sembra addirittura confusa sull'importanza di uno rigoroso monoteismo, alludendo a un certo concetto più ampio di divinità; non proprio panteismo, ma come una variante del panteismo indù.
    1. Pachamama è idolatrica, anche se forse non era intesa come tale inizialmente.
    2. Le monache contemplative sono perseguitate e sono fatti tentativi per cambiare gli insegnamenti dei carismatici.
    3. L'eredità cristocentrica di san Giovanni Paolo II nella fede e nella morale è oggetto di attacchi sistematici. Molti docenti dell’istituto romano per la famiglia sono stati allontanati; la maggior parte degli studenti se ne sono andati. L’accademia per la vita è gravemente disastrata, ad esempio alcuni suoi membri hanno recentemente sostenuto il suicidio assistito. Le pontificie accademie hanno membri e oratori ad invito che sostengono l'aborto.
  3. Il mancato rispetto della legge in Vaticano rischia di diventare uno scandalo internazionale. Questi problemi sono stati concretizzati nel processo in corso in Vaticano a dieci accusati di negligenza finanziaria, ma il problema è più vecchio e più ampio.
    1. Il papa ha cambiato la legge quattro volte durante il processo per aiutare l'accusa.
    2. Il cardinale Becciu non è stato trattato con giustizia perché è stato rimosso dal suo incarico e privato delle sue dignità cardinalizie senza alcuna prova. Non ha ricevuto il giusto processo. Tutti hanno diritto a un giusto processo.
    3. In quanto capo dello Stato vaticano e fonte di ogni autorità di legge, il papa si è servito di questo potere per interferire nei procedimenti giudiziari.
    4. Il papa a volte, se non spesso, governa con decreti pontifici, motu proprio, che eliminano il diritto di appello delle persone colpite.
    5. Molti membri del personale, spesso sacerdoti, sono stati sbrigativamente cacciati dalla curia vaticana, spesso senza una valida ragione.
    6. Le intercettazioni telefoniche sono regolarmente praticate. Non sono sicuro di quanto spesso ciò sia autorizzato.
    7. Nel processo inglese contro Torzi, il giudice ha criticato aspramente i pubblici accusatori vaticani. I quali o sono incompetenti e/o sono stati condizionati, impediti di fornire il quadro completo.
    8. L'irruzione della gendarmeria vaticana al comando del dottor Giani, nel 2017, nell'ufficio del revisore dei conti Libero Milone, in territorio italiano, era probabilmente illegale ed è stata in ogni caso intimidatoria e violenta. È possibile che le prove contro Milone siano state fabbricate.
    1. La situazione finanziaria del Vaticano è grave. Negli ultimi dieci anni (almeno) ci sono stati quasi sempre deficit finanziari. Prima del COVID, questi deficit erano di circa 20 milioni di euro all'anno. Negli ultimi tre anni sono stati circa 30-35 milioni di euro all'anno. I problemi datano a prima sia di papa Francesco che di papa Benedetto.
    2. Il Vaticano ha di fronte un pesante deficit del fondo pensioni. Intorno al 2014 gli esperti della COSEA stimavano che nel 2030 il deficit sarebbe stato di circa 800 milioni di euro. Questo prima del COVID.
    3. Si stima che il Vaticano abbia perso 217 milioni di euro sul palazzo di Sloane Avenue a Londra. Negli anni '80 il Vaticano fu costretto a sborsare 230 milioni di dollari dopo lo scandalo del Banco Ambrosiano. A causa dell'inefficienza e della corruzione, negli ultimi 25-30 anni il Vaticano ha perso almeno altri 100 milioni di euro, e probabilmente parecchi di più, forse 150-200 milioni..
    4. Nonostante la recente decisione del Santo Padre, i processi di investimento non sono stati centralizzati (come raccomandato dalla COSEA nel 2014 e tentato dalla segreteria per l’economia nel 2015-16) e restano privi del consiglio di esperti. Per decenni, il Vaticano ha avuto a che fare con finanzieri di cattiva reputazione, evitati da tutti i banchieri che godono di stima in Italia.
    5. Il rendimento delle 5261 proprietà immobiliari vaticane resta scandalosamente basso. Nel 2019 il ricavo medio (prima del COVID) era di quasi 4.500 dollari all'anno. Nel 2020 era di 2.900 euro per proprietà.
    6. Il ruolo mutevole di papa Francesco nelle riforme finanziarie (progressi incompleti ma sostanziali nella riduzione della criminalità, molto meno riusciti, tranne che allo IOR, in termini di redditività) è un mistero e un enigma.
      Inizialmente il Santo Padre ha sostenuto con forza le riforme. Poi ha impedito la centralizzazione degli investimenti, si è opposto alle riforme e alla maggior parte dei tentativi di smascherare la corruzione e ha sostenuto (allora) l'arcivescovo Becciu, al centro dell'establishment finanziario vaticano. Poi, nel 2020, il papa si è rivoltato contro Becciu e alla fine dieci persone sono state messe a processo e accusate. Nel corso degli anni, sono state avviate poche azioni penali a partire dalle segnalazioni di infrazioni dell'AIF.
      I revisori dei conti di Price Waterhouse and Cooper sono stati allontanati e il revisore generale Libero Milone è stato costretto a dimettersi nel 2017 con accuse inventate. Si stavano avvicinando troppo alla corruzione in segreteria di Stato.
    1. L'influenza politica di papa Francesco e del Vaticano è trascurabile. Intellettualmente, gli scritti papali mostrano un declino rispetto ai livelli di san Giovanni Paolo II e di papa Benedetto. Le decisioni e le linee politiche sono spesso "politicamente corrette", ma ci sono stati gravi fallimenti nel sostenere i diritti umani in Venezuela, Hong Kong, Cina continentale e ora nell'invasione russa.
      Non c'è stato alcun sostegno pubblico per i fedeli cattolici in Cina che sono stati perseguitati a intermittenza per la loro fedeltà al papato per più di 70 anni. Nessun sostegno pubblico vaticano alla comunità cattolica in Ucraina, in particolare ai greco-cattolici.
      Questi temi dovrebbero essere rivisitati dal prossimo papa. Il prestigio politico del Vaticano è ora a un livello basso.
    2. A un livello diverso, minore, dovrebbe essere regolarizzata la situazione dei tradizionalisti tridentini (cattolici).
      A un livello ancora più modesto, dovrebbe essere nuovamente consentita la celebrazione delle messe “individuali” e con piccoli gruppi al mattino nella basilica di San Pietro. Al momento, questa grande basilica di prima mattina è come un deserto.
      La crisi del COVID ha coperto il forte calo del numero di pellegrini presenti alle udienze papali e alle messe.
      Il Santo Padre ha scarso appoggio tra seminaristi e giovani sacerdoti e nella curia vaticana esiste una diffuso malcontento.

    Il prossimo conclave
    1. Il collegio dei cardinali è stato indebolito da nomine eccentriche e non è stato più riconvocato dopo il rifiuto delle posizioni del cardinale Kasper nel concistoro del 2014. Molti cardinali sono sconosciuti l’uno all’altro, aggiungendo una nuova dimensione di imprevedibilità al prossimo conclave.
    2. Dopo il Vaticano II, le autorità cattoliche hanno spesso sottovalutato il potere ostile della secolarizzazione, del mondo, della carne e del diavolo, specialmente nel mondo occidentale e hanno sopravvalutato l'influenza e la forza della Chiesa cattolica.
      Siamo più deboli di 50 anni fa e molti fattori sono al di fuori del nostro controllo, almeno a breve termine, ad esempio il calo del numero dei credenti, la frequenza delle presenze alla messa, la scomparsa o l'estinzione di molti ordini religiosi.
    3. Il papa non ha bisogno di essere il miglior evangelizzatore del mondo, né una forza politica. Il successore di Pietro, in quanto capo del collegio dei vescovi, che sono anche i successori degli apostoli, ha un ruolo fondamentale per l'unità e la dottrina. Il nuovo papa deve capire che il segreto della vitalità cristiana e cattolica viene dalla fedeltà agli insegnamenti di Cristo e alle pratiche cattoliche. Non viene dall'adattamento al mondo o dal denaro.
    4. I primi compiti del nuovo papa saranno il ripristino della normalità, il ripristino della chiarezza dottrinale nella fede e nella morale, il ripristino del giusto rispetto del diritto e la garanzia che il primo criterio per la nomina dei vescovi sia l'accettazione della tradizione apostolica. La competenza e la cultura teologica sono un vantaggio, non un ostacolo per tutti i vescovi e soprattutto per gli arcivescovi.
      Questi sono fondamenti necessari per vivere e predicare il Vangelo.
    5. Se i raduni sinodali continuano in tutto il mondo, consumeranno molto tempo e denaro, probabilmente distogliendo energie dall'evangelizzazione e dal servizio piuttosto che approfondendo queste attività essenziali.
      Se ai sinodi nazionali o continentali sarà data autorità dottrinale, avremo un nuovo pericolo per l'unità della Chiesa mondiale, per cui, ad esempio, la Chiesa tedesca ha già ora posizioni dottrinali non condivise da altre Chiese e non compatibili con la tradizione apostolica.
      Se non ci sarà una correzione romana di simili eresie, la Chiesa si ridurrebbe a una vaga federazione di Chiese locali, con visioni diverse, probabilmente più vicina a un modello anglicano o protestante, rispetto a un modello ortodosso.
      Una immediata priorità per il prossimo papa deve essere quella di eliminare e prevenire uno sviluppo così pericoloso, richiedendo unità nell'essenziale e non permettendo differenze dottrinali inaccettabili. La moralità dell'attività omosessuale sarà uno di questi punti critici.
    6. Mentre il giovane clero e i seminaristi sono quasi completamente ortodossi, a volte piuttosto conservatori, il nuovo papa dovrà essere consapevole dei cambiamenti sostanziali apportati alla leadership della Chiesa dal 2013, forse soprattutto in Sud e Centro America. C'è un nuovo balzo nell’avanzata dei protestanti “liberal” nella Chiesa cattolica.
      È improbabile che uno scisma avvenga a sinistra, dove abitualmente non fanno drammi sulle questioni dottrinali. Uno scisma è più probabile che arrivi da destra ed è sempre possibile quando le tensioni liturgiche sono infiammate e non smorzate.
      Unità nelle cose essenziali. Diversità in quelle non essenziali. Carità in tutto.
    7. Nonostante il loro pericoloso declino in Occidente e l'intrinseca fragilità e instabilità in molti luoghi, si dovrebbe prendere in seria considerazione la fattibilità di una visita apostolica all’ordine dei Gesuiti. Sono in una situazione di catastrofico declino numerico, da 36 mila membri durante il Concilio a meno di 16 mila nel 2017 (con probabilmente il 20-25 per cento di loro sopra i 75 anni di età). In alcuni luoghi, c'è anche un catastrofico declino morale.
      L'ordine è altamente centralizzato, suscettibile di riforma o rovina dall'alto. Il carisma e il contributo dei Gesuiti sono stati e sono così importanti per la Chiesa che non dovrebbe essere loro consentito di scomparire indisturbati dalla storia o di ridursi semplicemente a una comunità afroasiatica.
    8. Occorre affrontare il disastroso calo del numero dei cattolici e l'espansione dei protestanti in Sud America. Ciò è stato pochissimo menzionato nel sinodo amazzonico.
    9. Ovviamente occorre lavorare molto sulle riforme finanziarie in Vaticano, ma questo non dovrebbe essere il criterio più importante nella selezione del prossimo papa.
      Il Vaticano non ha debiti sostanziali, ma i continui disavanzi annuali alla fine porteranno al fallimento. Ovviamente, si prenderanno provvedimenti per rimediare, per separare il Vaticano da complici criminali e bilanciare entrate e spese. Il Vaticano dovrà dimostrare competenza e integrità per attirare consistenti donazioni che aiutino a risolvere questo problema.
      Nonostante il miglioramento delle procedure e una maggiore trasparenza, le continue difficoltà finanziarie rappresentano una grande sfida, ma sono molto meno importanti dei pericoli spirituali e dottrinali che la Chiesa deve affrontare, specialmente nel Primo Mondo.
      Demos
      Quaresima 2022. - Fonte

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Queste sintesi di ampio orizzonte sono necessarie e vanno conservate come rimando conoscitivo costante. Non so come si potrà mai uscire da questo labirinto di eresie e disonestà.

Anonimo ha detto...

Da questo labirinto non si esce ritornando semplicemente a GPII, purtroppo.
Si continua con questo equivoco...

Anonimo ha detto...

Sono problemi che da tempo vengono sollevati nei blog conservatori. È bene che vengano recepiti dai cardinali, ma temo che la risposta sarà debole, perché loro stessi sono creature del sistema che dovrebbero riformare. Il prossimo pontefice sarà un più accorto manager e un teologo più ferrato? Meglio per tutti ma non basterà. Ci vorrebbe non in riformatore ma un rifondatore. Se un tale uomo esistesse non lo eleggerebbero.

Anonimo ha detto...


FT ma importante :

Circa la Consacrazione della Russia del 25 marzo prossimo:

Life Site News riporta la notizia secondo la quale papa Francesco avrebbe effettivamente invitato tutti i vescovi del mondo ad unirsi spiritualmente a lui nella Consacrazione.
Il dettaglio è molto importante, mostra che il papa sta seguendo le indicazioni fatte a suo tempo sapere dalla Veggente di Fatima.

LSNews pubblica anche un breve commento di mons. Schneider il quale conferma l'invito a tutti i vescovi e spiega che la doppia consacrazione, della Russia e dell'Ucraina, non dovrebbe incidere sulla validità della stessa. Nel 1917, ricorda, l'Ucraina era parte della Russia (dell'impero zarista), quando la S.ma Vergine annunciò per la prima volta la necessità della sua consacrazione al suo Cuore Immacolato.
Aggiungo: le istruzioni più in dettaglio sulla Consacrazione della Russia furono date a Suor Lucia nel 1929, un anno cruciale, nel quale Stalin arrivato allora a dominare il partito stava preparando la persecuzione dell'Ucraina, con la carestia provocata ad arte e tutto il resto. Al tempo l'Ucraina era parte dell'Unione Sovietica ossia della Russia nell'accezione popolare, in Occidente.

Si è sempre detto che il Signore a volte scrive diritto sulle righe storte. Questo è a mio avviso uno di questi momenti. Non dobbiamo pensare agli errori anche gravi propalati da questo papa. Dobbiamo invece vedere in lui uno strumento della Provvidenza, che deve servirsi di lui, per questa consacrazione, essendo lui fino a prova contraria il papa in carica. Pertanto, bisogna pregare e digiunare affinché la Consacrazione, che sicuramente dispiacerà a molti, possa aver luogo e venga fatta nel modo giusto, secondo le istruzioni dall'Alto. E per l'esito, affidarsi con pazienza alla Provvidenza, senza mettersi ad almanaccare. Lo dice anche mons. Schneider nel citato commento.
PP

Anonimo ha detto...

Terzo segreto di Fatima e rivoluzione liturgica.

Suor Lucia di Fatima, riferendosi al Messaggio di Fatima, disse che sarebbe sopraggiunto un disorientamento diabolico nella Chiesa. E non c’è nulla che si possa fare di più per produrlo, che una rivoluzione liturgica che stabilisca alieni principi in una liturgia apparentemente cattolica. E’ un dato di fatto, non c’è più spazio per un interrogativo su un disorientamento diabolico.
Mi riferisco alla parte del Terzo Segreto di Fatima, che non è stato ancora rivelato. Io so che questo è un dato di fatto, perché ho personalmente parlato con un teologo tedesco, Rettore di seminario, che è da lungo tempo amico intimo di Papa Benedetto. Quando Papa Benedetto era ancora il cardinale Ratzinger, intorno al 1990 ha rivelato al suo amico che nel Terzo Segreto di Fatima la Madonna avverte di non cambiare la liturgia: letteralmente, non mescolare elementi estranei alla liturgia cattolica.
Ora, ovviamente, con la Nuova Messa di Paolo VI è esattamente quello che è stato fatto. Sono stati introdotti elementi del Protestantesimo, sia nel simbolismo sia nella formulazione della liturgia, e sono stati mescolati in un contesto cattolico, al punto che i creatori del nuovo Rito hanno categoricamente dichiarato che questo non è più il Rito Romano, ma si tratta di una nuova creazione.

Padre Paul Kramer

Anonimo ha detto...


Ancora sulla Consacrazione della Russia.
Il nesso tra il 1929, la Russia, l'Ucraina.

La necessità della Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria da parte del papa fu annunciata nel 1917 durante le apparizioni di Fatima, come evento che sarebbe stato precisato in futuro.
La richiesta esplicita in tal senso avvenne a Tuy, giovedì 13 giugno 1929, durante un'apparizione trinitaria. IL papa doveva compiere quest'atto in unione con tutti i vescovi cattolici. E doveva farlo presto.
Ma perché proprio nell'estate del 1929? Il 1929 fu l'anno nel quale, cacciato in esilio Trotski, Stalin aveva vinto la lotta di potere scatenatasi dal 1924 in poi, quando era morto Lenin. Nell'aprile del 29 la 16a conferenza del partito decide una "purga generale", la seconda (nel '21 la prima). Migliaia di funzionari spariscono. La propaganda atea aumenta, si demoliscono le chiese a centinaia, si sopprime la domenica. Il 7 nov 1929 Stalin inizia la "dekulakizzazione" ossia la persecuzione dei contandini ucraini, con un articolo intitolato "L'anno della grande ruttura". La rottura era con il passato, cominciava l'era dell'agricoltura collettiva. E quindi, del terrore applicato alla classe dei c.d. contadini ricchi (per modo di dire), da eliminarsi come classe. Naturalmente, Stalin perseguitava anche il clero ucraino cattolico, oltre a quello ortodosso. (Vedi : Frère Michel de la Sainte-Trinité, Toute la vèrité sur FAtima. Le sècret et L'Église, II vol., cap. V).

Possiamo dire pertanto che l'Ucraina rientri in un certo modo fin dall'inizio nella richiesta esplicita della Consacrazione fatta nel 1929.
Quasi un secolo dopo, e dopo tutte le catastrofi che ci sono state, i papi non hanno ancora adempiuto nel modo fatto conoscere dalla Veggente di Fatima. Si spera ardentemente che, di fronte ad una guerra che sta prendendo risvolti sempre più gravi e angosciosi e nella quale sono coinvolte proprio la Russia e l'Ucraina in prima persona, il papa adempia alla lettera alle richieste dall'Alto. I fedeli devono sostenerlo nella preghiera, fare la loro parte. In questo momento così grave, bisogna dimenticarsi di Bergoglio e vedere in lui solo il Papa.
PP
PP

Epiphanio ha detto...

Magari non risulti una strage, supponendo che Bergoglio sia il Papa.
Chi ha venerato un idolo pagano ora vuole consacrare alla Madonna due nazioni in guerra.
Bergoglio vede qualche interesse in questo altrimenti non lo farebbe. Così era da cardinale a Bs. As. così è adesso nella sua funzione di Papà.

Anonimo ha detto...

Il giorno dell'elezione di Francesco il giornalista argentino Marcelo Gonzalez di Panorama Catolico Internacional ha scritto che era terrorizzato per il futuro della Chiesa.A rileggere l'articolo sembra che sia stato scritto ieri .C'è solo da togliere Buenos Aires e mettere Roma e cardinale sostituirlo con Papa.

Anonimo ha detto...

... e vedere in lui solo il Papa.

Peccato che non pochi cattolici, sovente non praticanti, non "tradizionalisti", non bigotti, non prevenuti, semplici non riescano proprio a vedere "in lui" "il Papa". E non si sbagliano, hanno un'ottima vista, perché si tratta di un impostore.
La storia della consacrazione viene sciorinata quando c'è bisogno di fare un po' di propaganda, poi viene accantonata: avuta la grazia, gabbato lo santo! Ci sono altre sciocchezze più importanti per Bergoglio e la sua corte alle quali pensare: i vaccini, gli invertiti, l'ecologismo, le grida poliziesche sulla cosiddetta "Messa in latino", e così via.
Questo atto propagandistico antirusso porterà soltanto ulteriori sventure. Perché "non ci si prende gioco di Dio", ma nemmeno della Sua Mamma, la Beatissima Vergine Maria.

Pio ha detto...

Anonimo 18/3 21.32: "essendo lui fino a prova contraria il Papa in carica...".
Siamo sicuri?
Non avrei tale certezza.
Abbiamo letto i libri di E.M Radaelli, il grande discepolo di Romano Amerio, in particolare "Al cuore di Ratzinger...."?
Se non l'avete fatto, vi invito a leggerli perché aprono la mente e il cuore e fan capire che la situazione della Chiesa Cattolica è, per usare un eufemismo, complessa e anomala, in tutta la sua drammaticità.
Coraggio ci vuole, dai sacerdoti ai vescovi ai cardinali, coraggio fedeli
Usciamo dall'equivoco modernista!
Quest'anno ricorre il 60esimo anniversario dell'apertura dell'infausto Concilio Vat.2 con tutto ciò che ne è seguito di devianza dal dogma; il concilio pastorale che ha dogmatizzato lo "spirito" del concilio e dedogmatizzato il resto.
Coraggio Pastori!

Anonimo ha detto...


Definire la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria un "atto propagandistico antirusso" non è certo da cattolici.
Così lo vedono gli Ortodossi, probabilmente, ai quali la Consacrazione dà sicuramente fastidio.
In ogni caso, è stato richiesto dai vescovi ucraini cattolici, angosciati per quello che sta accadendo alla loro Patria.
La Russia non ha seguito l'Occidente in certe sue note aberrazioni, dopo tuttavia averle per prima diffuse all'epoca dell'Unione Sovietica (marxista "superamento della famiglia" nel collettivo, libero amore, diritto della donna ad abortire liberamente, ancora ammesso dalla Federazione russa attuale). Putin cerca di limitare l'aborto, chiude i siti pornografici, fa barriera contro il matrimonio gay e il transgenderismo, anche se l'omosessualità non è perseguita.

INsomma, ci sono ancora delle ombre, ben note, anche se scompaiono di fronte alle tenebre che avvolgono l'attuale Occidente.
Ma il bisogno della "conversione" al cattolicesimo, quello vero, resta intatto. SE la Russia si schierasse per la vera fede cristiana, il corso della storia muterebbe profondamente.
Del resto, con la Consacrazione, se fatta bene, la Russia viene affidata al Cuore Immacolato di Maria. È un atto possibile solo nell'ambito del cattolicesimo, a quanto pare. Non ha senso credere che la Consacrazione implichi l'accettazione russa del "cattolicesimo di Bergoglio". Una volta "consacrata al Cuore dell'Immacolata, sarà il Signore, mediante l'Immacolata, a sorreggere la Russia nel cammino verso la vera fede.
La Consacrazione in questione si pone come un atto la cui efficacia è ex opere operato. Ex opere operantis, basta che il papa abbia l'intenzione di affidare la Russia al Cuore Immacolato di Maria, di metterla pubblicamente sotto la sua protezione.
Sicuramente questa annunciata Conversione non piace a Satana, che tenterà il tutto per tutto contro di essa.

Anonimo ha detto...

Avevo fatto un commento critico ma educato a quanto affermato dal prof. P.P. come mai non è stato pubblicato?
Anche altri, in piena libertà, lo hanno fatto.
Non credo che il prof, che pure seguo e stimo, sia infallibile

mic ha detto...

Non lo credo neanch'io e non ricordo di aver censurato commenti al prof. Le critiche di solito ci aiutano ad approfondire...