Nella nostra traduzione da The Catholic Herald. Un’organizzazione che rappresenta circa 500 sacerdoti in Gran Bretagna ha pubblicato una lettera firmata per riaffermare l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio e sulle unioni omosessuali, dopo la “diffusa confusione” seguita alla dichiarazione Fiducia Supplicans emanata dal Vaticano. Qui l'indice degli articoli correlati.
500 Sacerdoti Cattolici in UK:
No alla Benedizione delle “Coppie Irregolari”.
Un’organizzazione che rappresenta circa 500 sacerdoti in Gran Bretagna ha pubblicato una lettera firmata per riaffermare l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio e sulle unioni omosessuali, successivamente alla “diffusa confusione” seguita alla dichiarazione Fiducia Supplicans emanata dal Vaticano.
I firmatari della lettera, appartenenti alla Confraternita del clero cattolico, dichiarano di essersi sentiti “spinti a riaffermare l’insegnamento tradizionale della Chiesa cattolica… che rimane immutato e immutabile”.
La risposta della Confraternita fa seguito alle indicazioni della Fiducia Supplicans sulle “coppie” dello stesso sesso che ricevono benedizioni “spontanee” che, insiste la dichiarazione, non devono trasmettere una convalida del “loro status” o qualcosa di contrario all’insegnamento della Chiesa sul matrimonio e la sessualità.
Tuttavia, il clero britannico risponde che: “non vediamo alcuna situazione in cui tale benedizione di una coppia possa essere correttamente e adeguatamente distinta da un certo livello di approvazione”.
Concludono che “tali benedizioni pastorali sono inammissibili pastoralmente e nella prassi”.
A differenza di un’analoga lettera della Confraternita del 2015, rilasciata e pubblicata dal Catholic Herald in risposta al sinodo sulla famiglia, questa volta l’organizzazione rivela di non rilasciare un elenco di tutti i partecipanti perché la raccolta dei nomi dei firmatari “richiederebbe settimane”.
Invece, la Confraternita ha scelto di rilasciare rapidamente una dichiarazione concordata, che fa seguito ad iniziative simili da parte del vescovo statunitense Barron e delle conferenze episcopali di Nigeria e Malawi [e molte altre -ndT] .
Testo integrale della lettera:
La Confraternita britannica del clero cattolico, in risposta alla diffusa confusione sulla dottrina cattolica in merito alle unioni omosessuali e ai comportamenti sessuali al di fuori del matrimonio, si sente in dovere di riaffermare l’insegnamento tradizionale della Chiesa cattolica (tratto dal Catechismo della Chiesa cattolica) che rimane immutato e immutabile:
§2357
Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.
§2391
L'unione carnale è moralmente legittima solo quando tra l'uomo e la donna si sia instaurata una comunità di vita definitiva.
È in questo contesto che dobbiamo valutare il recente documento Fiducia Supplicans – che propone un invito al discernimento che può portare a concedere la benedizione a coloro che vivono unioni omosessuali o non sposate. Prendiamo atto del nobile desiderio pastorale di aiutare le persone a progredire attraverso il rinnovamento della vita e la chiamata alla conversione, basandosi su tutti gli aspetti della buona volontà e della virtù naturale. Tuttavia, non vediamo alcuna situazione in cui tale benedizione di una coppia possa essere correttamente e adeguatamente distinta da un certo livello di approvazione.
In questo modo, si creerebbe inevitabilmente uno scandalo – per le persone interessate, per coloro che sono coinvolti direttamente o indirettamente nella benedizione – o per il ministro stesso. Inoltre, temiamo che la pratica di queste benedizioni possa confondere i fedeli sull’effettiva teologia del matrimonio e della sessualità umana. In effetti, dai commenti dei media degli ultimi giorni e dalle preoccupazioni che ci vengono trasmesse dai fedeli, possiamo già cogliere queste distorsioni. Crediamo che la vera carità segua sempre la vera dottrina e che tali benedizioni siano contrarie alla legittima cura che un sacerdote deve al suo gregge. Con onesta parresia e sulla base della nostra esperienza di pastori, concludiamo che tali benedizioni sono pastoralmente e praticamente inammissibili.
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[Traduzione a cura di Chiesa e post-Concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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