Qui l'indice degli articoli sulla situazione mediorientale.
Per cristiani in Israele violenze senza precedenti
Questo è quanto comunica uno scarno rapporto ANSA.
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 21 OTT - "I cristiani in Israele hanno sperimentato un livello di violenza e ostilità senza precedenti: estremisti ebraici hanno preso di mira istituzioni e leader ecclesiali". È quanto sottolinea il Rapporto sulla libertà religiosa presentato dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, parlando della situazione dopo il 7 ottobre. "La coalizione di estrema destra guidata dal primo ministro Benjamin Netanyahu ha accentuato le divisioni etniche e religiose", rileva ancora il Rapporto. Acs evidenzia anche che "il crollo del turismo religioso ha aggravato le difficoltà economiche delle comunità cristiane in Terra Santa". (ANSA).
Ma c'è di più: leggo su La Regione che a condannare quello che accade in Cisgiordania, spesso finita sotto il cono d'ombra del più grave conflitto a Gaza, è il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.
Evidentemente il rapporto sulla libertà religiosa presentato dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) è ben più ampio e denso di altre notizie, se il cardinale ha potuto scrivere a margine della presentazione:
"Non riusciamo a capire perché i cristiani che vivono la loro vita normale sono oggetto di tanto accanimento. Parlare di persecuzione è un po' problematico ma sicuramente sono situazioni che non possiamo accettare".
Ed è per questo che Leone XIV nello stesso giorno sui social ha sottolineato che la libertà religiosa "è una pietra d'angolo di qualsiasi società giusta".
Il Rapporto internazionale evidenzia il fatto che in due terzi del mondo la libertà religiosa non è pienamente garantita,
sottolineando che la mancanza di libertà religiosa interessa decine di Paesi - con persecuzione violenta specialmente in Africa - e si estende anche ad aree del pianeta che sembrerebbero immuni da queste restrizioni, come l'Europa e il Nord America (conosciamo, in entrambi i casi, il fenomeno dell'islamismo da importazione).
Tuttavia, conflitti, come quello in Medio Oriente, hanno acuito il problema negli ultimi anni sottolineando che, soprattutto dopo il fatidico 7 ottobre, "I cristiani in Israele hanno sperimentato un livello di violenza e ostilità senza precedenti: estremisti ebraici hanno preso di mira istituzioni e leader ecclesiali".
"La coalizione di estrema destra guidata dal primo ministro Benjamin Netanyahu ha accentuato le divisioni etniche e religiose", rileva ancora il Rapporto.
La violenza dei coloni contro i cristiani preoccupa la Santa Sede ma anche tutte le chiese di Gerusalemme. Gli attacchi più frequenti sono stati contro l'unico villaggio interamente cristiano della Cisgiordania, Taybeh. Una situazione che aveva portato tutti i Capi a Patriarchi delle Chiese di Gerusalemme a denunciare, qualche mese fa, "un allarmante schema di violenza dei coloni contro le comunità della Cisgiordania, comprese le loro case, i loro luoghi sacri e i loro stili di vita".
Inoltre "il crollo del turismo religioso ha aggravato le difficoltà economiche delle comunità cristiane in Terra Santa". (Maria Guarini)
2 commenti:
Chi pecora si fa il lupo se la mangia.Vogliamo insegnare ai Cattolici che un conto è perdonare personalmente, altro è denunciare chi deve essere adeguatamente sancito affinché non diventi ladro o violento o assassino seriale? Senza nessuna animosità. Con giustizia. Così che piano piano si diffonda il concetto che il cattolico il male, il sopruso, il furto, la violenza li combatte, in quanto Male in sé che nuoce all'intera vita della comunità propria ed altrui. Infatti il Male si propaga con l'esempio come il Bene quindi, per vivere da uomini di onore, dobbiamo agire promuovendo il buon vivere rispettosi di noi stessi e del prossimo.
Et moi qui croyais, après avoir lu "Nostra aetate", que les juifs étaient devenus "nos frères", et même "nos grands-frères" ! Je n'avais pas encore lu le Talmud…
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