Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 17 ottobre 2025

La stanza della preghiera islamica in Vaticano: oh vescovi, vi siete bevuti il cervello?

In realtà si tratta di una stanza per la preghiera offerta nella Biblioteca Vaticana a studiosi che passano lì giornate di studio. Ma Posso avere una stanza per pregare quando studio alla Mecca? No, non lasciano entrare studiosi cristiani. Sembra che il Vaticano si stia piegando all'Islam. È un'ottica strana. Questo non sarebbe mai restituito dai musulmani a cristiani o ebrei. Indice precedenti qui.

La stanza della preghiera islamica in Vaticano:
oh vescovi, vi siete bevuti il cervello?

Giulio Meotti
Quante sale di preghiera cristiane ci sono alla Mecca? Zero. Campane? Zero. Croci? Zero. Bibbie? Zero. La Chiesa è impazzita: "Volevano una stanza con un tappeto per pregare e gliela abbiamo data".
“Quando nelle scuole dei loro figli si prostreranno verso la Mecca, i laici di cartapesta stenderanno tappetini di preghiera”, scrivevo due anni fa.

La scuola italiana è quella che è, ma neanche io avrei pensato di vedere il Vaticano stendere tappetini di preghiera all’interno delle proprie mura. Forse in qualche chiesa di Sant’Egidio. Ma il soglio di Pietro? E invece.

Il vescovo cattolico pakistano John Joseph nel 1998, per richiamare l’attenzione del mondo sulla persecuzione dei cristiani, si sparò alla testa all’entrata del tribunale dove si svolgeva il processo a un cristiano condannato a morte per “blasfemia”.

Così, l’allora cardinale Karl Lehmann in Vaticano sollevò il tema della reciprocità (noi occidentali vi diamo il diritto al culto islamico se voi islamici garantite la libertà religiosa ai cristiani) e venne attaccato da ogni parte, anche dai laici post-Voltaire.

La reciprocità ora ce la sogniamo e la Biblioteca Vaticana ospiterà uno spazio islamico di preghiera: il viceprefetto Giacomo Cardinali ha rivelato che studiosi musulmani hanno richiesto un’area in cui pregare e la biblioteca vaticana ha accettato. “Alcuni studiosi musulmani ci hanno chiesto una stanza con un tappeto per pregare, gliela abbiamo data”, ha detto Cardinali a La Repubblica.

Quanta boria multiculturale, mentre il cristianesimo è massacrato nelle terre in cui è nato e si svende nel continente in cui ha trovato la sua patria.

Dunque, assieme agli stupendi planisferi di epoca medievale, le carte nautiche delle grandi scoperte, il codice Borgia e gli altri tesori custoditi nella biblioteca vaticana, ora c’è anche la stanza per la preghiera islamica. Evidentemente non bastavano le sessanta moschee di Roma la più grande moschea d’Europa che può ospitare fino a 12.000 fedeli contemporaneamente. No, all’Islam serviva pregare anche nella biblioteca fondata nel 1475 da Sisto IV.

Si tratta, per dirla con il gesuita egiziano Samir Khalil Samir, di un “cavallo di Troia”. O come ho scritto due giorni fa, “se si inquadra la questione in termini di ‘sensibilità multiculturale’, lo stato debole si piegherà per darti tutto ciò che vuoi, comprese le chiavi di quei grattacieli e di quelle cattedrali”.

Quante sale di preghiera cristiane ci sono alla Mecca?

Nessuna perché i non musulmani non sono ammessi alla Mecca. L’Arabia Saudita non ha chiese e non consente la preghiera cristiana.

Ecco cosa significa suicidio di civiltà. Avevo sperato che Papa Leone fosse un po’ diverso da Francesco: inizio a ricredermi. E la stanza islamica in Vaticano è più grave della benedizionale papale al blocco di ghiaccio.

Nel 1951 lo storico libanese-americano Philip Hitti scrisse che “finora non più di quindici europei di origine cristiana sono riusciti a vedere le due città sante della Mecca e Medina e a fuggire sani e salvi”. Negli oltre 70 anni da quando Hitti scrisse questo conosciamo solo due casi di non musulmani che sono entrati di nascosto alla Mecca, ricorda il Wall Street Journal. Nel 2007 Nirosh Kamanda, un camionista dello Sri Lanka, si è intrufolato per vendere merci vicino alla Grande Moschea. Nel 2015 Hajji Mustafa, un arabo cristiano inglese, ha pubblicato un resoconto del suo viaggio sotto copertura durante il pellegrinaggio.

Prendiamo il Qatar. La sola chiesa presente sul suo territorio sorge all’interno di un complesso della capitale, Doha, chiamato “Mesaymeer”. È aperta ai cristiani stranieri, non ai nativi del Qatar. La chiesa non può esporre croci. E in Qatar, l’apostasia è punibile con la morte. Allora perché consentiamo che il Qatar apra moschee in Europa con i giganteschi minareti?

Se Gerusalemme è aperta a tutti (ebrei, cristiani e musulmani, gli unici che possono pregare sul Monte del Tempio) e il Vaticano ora apre anche una stanza islamica per pregare, perché la Mecca è vietata ai non musulmani e in Arabia Saudita ci sono uscite autostradali per gli “infedeli” ed è vietato portare segni religiosi non islamici o costruirvi una chiesa? Non sarà che l’Islam non è come tutte le altre religioni?

Quando a Gerusalemme i due leader delle chiese tedesche, il cardinale cattolico Reinhard Marx e il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, salirono sul Monte del Tempio e la Spianata delle Moschee, cosa fecero? Nascosero la croce. E Der Spiegel, il settimanale liberale, scrisse “Sottomissione”: “Come si può chiamare se non negazione della fede quando due rappresentanti della cristianità depongono le loro croci per non irritare i musulmani?”.

E pensare che la maggioranza dei cattolici che conosco pensa che israeliani e palestinesi si equivalgano.

Anche la Georgetown University, fondata nel 1789 e la più antica università cattolica degli Stati Uniti, ha aperto una moschea nel campus. Accade per la prima volta in una università statunitense. Questo è proprio il tipo di “apertura” che cancellerà i malintesi e inaugurerà una nuova “era di pace”. Nel frattempo, attendiamo con impazienza l’annuncio di qualsiasi università islamica in qualsiasi parte del mondo islamico che progetti di aprire una cappella cristiana.

Georgetown. Quando vedremo una chiesa dentro un’università islamica? La moschea di Georgetown c’entra forse con il fatto che l’università gesuita ha intascato 20 milioni di dollari dall’Arabia Saudita per creare un centro di studi islamici, che i Gesuiti hanno generosamente intitolato a un principe, e che Georgetown ha ricevuto anche 33 milioni dal Qatar? Georgetown è la prima nella lista dei beneficiari del Qatar.

Questo problema riguarda tutta la Chiesa cattolica. Per la prima volta in oltre 700 anni di storia, canti islamici hanno risuonato nella cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze sotto la famosa Cupola di Brunelleschi. Poi, per la prima volta durante una messa in Italia, è stato recitato un versetto del Corano dall’altare nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere per la messa in ricordo di don Jacques Hamel, che è stato ucciso dai terroristi islamici.

Uno “spazio per la preghiera musulmana” è stato creato anche nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, la seconda chiesa più grande di Parigi dopo Notre Dame, ma la più importante per il culto cattolico.

La chiesa cattolica di San Teodoro a Colonia ha finanziato la Grande Moschea di Erdogan. A Saint-Étienne du Rouvray, dove è stato ucciso padre Hamel, il vescovo Duval ha regalato un pezzo di terra di una chiesa per costruirvi la moschea.

L’islamizzazione della Cristianità occidentale è una delle storie più importanti del nostro tempo, una storia che risuonerà nei secoli, quando noi non ci saremo più e saremo dimenticati.

Quando i fondamentalisti islamici dicono che il loro obiettivo non è certo solo la Striscia di Gaza e neanche “solo” Israele, ma “510 milioni di chilometri quadrati, tutta la terra”, intendono anche Roma, Colonia e Parigi.

Ma nessuno, neanche in Vaticano, sembra prenderli sul serio. Che nostalgia di quel “gigantesco ultimo Papa d’Occidente”.

22 commenti:

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Se le reazione ci sarà (se), spero prenda la forma immaginata da un mio ex compagno di scuola:
[...] piombarono nella moschea con dodici o quattordici maximoto, misero in fuga i presenti con un rumorosissimo carosello, poi altri che aspettavano portarono nel cortile delle preghiere uno spiedo con due porchette già infilzate e farcite, presero un paio di esemplari del Corano e li usarono per accendere la carbonella per l'arrosto [...]
Sì, nel capitolo dopo scoppia una guerra atomica, tale forma finisce per prendere la nuova crociata (chi fossero il Barbarossa, il Filippo Augusto o il Riccardo Plantageneto redivivi l'amico non lo aveva scritto). Non ricordo in che occasione particolare la scrisse, se ne avesse avuta una particolare e non era un semplice esercizio letterario, ma era poco dopo il crollo del blocco sovietico.
Non posso dire che lavoro faccia oggi l'Autore del passo, potrei esporlo a rischi (ma guarda che tempi...), dico solo che è un dipendente pubblico.

E adesso vediamo se il "supremo algoritmo" oserà porre obiezioni (sì dietro le censure che affliggono questo blog e non solo questo al 99% dei casi non ci sono azioni di esseri umani).

Anonimo ha detto...

E cosa studiano in vaticano? Abbiamo bisigno di islamici per il cristianesimo?

Anonimo ha detto...

Un misto di vergogna e rabbia è ciò che scorre nelle mie vene di cattolico nel leggere questo resoconto. Ma l'orgoglio di essere cristiani lo abbiamo sepolto? L'imborghesimento e la sottomissione del cattolicesimo è un dato di fatto ormai. Il solo porlo alla pari con le "altre" religioni è una bestemmia.
Rabbia e orgoglio.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

Cupich in Vaticano? Mons Strikland scrive che non va bene ..

Anonimo ha detto...

Che nostalgia di quel “gigantesco ultimo Papa d’Occidente”...
Perfettamente d'accordo con te, Meotti e ... grazie di quel libricino...! Ci avevi visto giusto...anche per la copertina...

Anonimo ha detto...

Non sanno questi sconsiderati traditori di Cristo che quando un musulmano prega in un locale, anche di nascosto e senza consenso del proprietario, secondo il diritto islamico quel locale diventa di fatto una "moschea" e di proprietà islamica? Ma come si fa a credere che le nostre guide e chi guida oltre un miliardo di cattolici sia così insipiente e ingenuo?
Difficile crederlo... Che gli diano una cappella in San Pietro, e ne diano una anche ai buddisti, una agli indu', una agli animisti africani, una agli amazzonici pachamamici (la cui grande madre è già stata installata con tutti gli onori sull'altare), una ai vodoo dei caraibi e una agli wicca e una agli adoratori di Odino, Thor e altre divinità germaniche. Ah, dimenticavo una cappella per Giove, Giunone, Apollo, Bacco, Venere, Marte e tutti gli dei dell'Olimpo, compreso il semidio JMB, assurto prontamente nell'empireo pagano dopo la sua morte. Solo così il Papa potrà essere il capo della nuova religione mondiale per cui tutti, dopo Assisi 1 e 2, facciamo il tifo... Re della foresta e del caravanserraglio sincretico delle religioni dell'umanità, realizzando sinistramente quel famoso verbo di Cristo e, perché no, riattualizzato lubicchiano: che tutti siano Uno.

Anonimo ha detto...

Il piano massonico prescrive che si marci a tappe forzate verso la NRU Nuova Religione Universale.

Anonimo ha detto...

Non deviamo il discorso sul "piano massonico" in modo da occultare le responsabilità della Gerarchia cattolica, che sono dirette.
I vertici della Chiesa dimostrano un'ignoranza incredibile della religione mussulmana. Secondo il diritto islamico l'islam è la casa della pace, il resto del mondo la casa della guerra, che deve esser soggiogata con le buone o con le cattive. Lo stato di guerra con gli infedeli è permanente, sono permesse solo delle tregue, che non dovrebbero durare più di dieci anni. Ma la guerra contro gli infedeli, che per il mussulmano è un dovere religioso, non potrà finire con un trattato di pace reciproco : dovrà finire solo con la sottomissione completa del mondo infedele all'islam.
Tutto ciò è come dogma di fede per i mussulmani. Ora, quando un luogo di preghiera islamica viene costituito nella Casa della guerra, tale luogo diventa come sacro all'islam, il suo territorio viene considerato come se appartenesse all'islam, noi diventiamo stranieri in casa nostra.
Per i mussulmani, diventa loro e non abbiamo più diritto ad esso.
Solo considerazioni di opportunità politica impediscono di rivendicare apertamente i luoghi di preghiera islamici tra gli infedeli quali parti a pieno diritto della Umma mussulmana.
Quest'è il diritto mussulmano, da secoli.
Ma in Vaticano ancora non se ne sono accorti.

Anonimo ha detto...

Anonimo 21,38. Lei forse non ricorda la lista Pecorelli con omicidio del giornalista dietro il supercarcere di Cerialdo? La lista era di cardinali massoni con tanto di matricola e soprannome.

Il destino di chi si sottomette ha detto...

Fu così che Turchia e Siria, Paesi che furono cristiani prima ancora di Roma, furono islamizzati. Stessa sorte toccherà all'Italia? Viste le premesse non si può escludere.

Anonimo ha detto...

Non si è dimenticata la lista Pecorelli, ma non è il caso di tirare fuori i nomi, ormai ne restano pochissimi, leggo che re Carlo terzo avrà uno scranno con tanto di stemma reale in S.Paolo fuori le mura, come i re medievali che però non erano protestanti, avrà il titolo onorifico di confrater e preghera' in Cappella Sistina insieme con Leone 14° bene, dopo la statua di Lutero a S.Pietro manca Calvino e poi siamo a postato o quasi, si la chiusa di Meotti al suo bellissimo libro è molto toccante, anche quella sul risguardo di copertina Da papa la sua presenza era intollerabile, la sua intelligenza una minaccia, le sue dimissioni sono state un sollievo per tanti, nel frattempo ci godiamo la bella copia di Bergoglio e tiremm'innanz.

Anonimo ha detto...

Riflettendo su questa mancanza di consapevolezza di sé due o tre mi son sembrate le fonti: il modernismo con il suo sentimentalismo che oggi chiamiamo buonismo ed infine l'omosessualismo estenuato. La cui sintesi delle tre potrebbe essere l'ipocrisia nelle sue diverse sfaccettature. Questo si nota chiaramente nelle riunioni della ue dove è un continuo di baci e abbracci...falsi. Queste carinerie ormai spopolano ovunque fino alla nausea, è una sorta di prostituzione sociale, lontana mille miglia dalla educazione, dalla bontà, dall'aiuto sostanziale al prossimo nel bisogno.

Anonimo ha detto...

La "lista" di Pecorelli.
Le "liste" del suddetto (RIP) sono sempre state considerate con estrema cautela.
Anche se si cacciassero dalla Chiesa cardinali e vescovi eventualmente appartenenti alla Massoneria, credete voi che questo risolverebbe la crisi della Chiesa?
Come ha detto giustamente mons. Viganò la crisi è innanzitutto teologica. Forse Giovanni Paolo II e Benedetto XVI erano massoni? Sicuramente no. Eppure hanno diffuso ampiamente le ambiguità e gli errori del Vaticano II.
Occorre per prima cosa controbattere la cattiva teologia dominante, quella della "nouvelle théologie" infarcita d'eresie.


Anonimo ha detto...

#La "lista" di Pecorelli.
Oggi, e non solo da oggi, si è massoni di fatto, anche se non formalmente. Si è introiettato lo spirito massonico da parte del mondo ecclesiastico, così come ha fatto da tempo la società civile.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

"Si è introiettato lo spirito massonico di fatto..."
Ma questo è un discorso ben diverso da quello che invoca di continuo "il piano massonico" (una strategia perseguita scientemente da centri occulti) quale spiegazione principale della crisi della Chiesa e della società in generale.

Anonimo ha detto...

Il punto è l'occultismo, con o senza guida da cui discende il fai da te. Ora passare dal bene al male è un attimo e questo attimo moltissimi l'hanno superato senza neanche accorgersene. Quindi superbia dalle stelle alle stalle e sesso con chi capita capita bestie comprese. Ci saranno anche grandi iniziati e santoni, ma la maggior parte è accecata dalla superbia. Ho la certezza che il 99,9% di coloro che vogliono dare una sistemata al mondo e alla umanità sono proprio quelli accecati dalla loro superbia occulta e occultata.

Italia devastata ha detto...

Antonio Alessandro Dottori
Ieri sera a programma inoltrato, dopo aver scorso due serie televisive, scelte a slalom per evitare la politica urlata, mi sono imbattuto nel programma di Giordano. Uno spezzone. Giordano non ti mette a tuo agio. Perché ti va vedere una serie di immagini urticanti che ti portano al più completo sconforto. Ma il brutto è che si tratta di immagini vere, sono inchieste giornalistiche, i fatti narrati sono tutti veri.
E ieri sera in quelle immagini ho visto la devastazione dell'Italia.
Una delle sue località simbolo, Salsomaggiore, soprattutto il vicino comune di Tabiano, a 4 km, con i suoi alberghi principali, completamente in mano alla popolazione di migranti irregolari senza fissa dimora. Luoghi un tempo scintillanti, per le manifestazioni che ivi si svolgevano, come l'elezione di Miss Italia e le strutture di ospitalità alberghiera di altissimo livello legate alla presenza delle acque medicamentose, le cosiddette Thermae, dall'epoca romana, con un'arte dei primi novecento di marca liberty e deco, completamente vandalizzati, stuprati. Violentati da nuclei di sbandati che entrano scavalcando cancellate, rompendo vetri e penetrando all'interno di camere e saloni, con una furia devastante e assassina di ambienti ricchi di storia, di eccellenza alberghiera, di bellezza. Ma come abbiamo potuto permettere tutto questo?
Non ho mai alloggiato in quegli alberghi. Ma mio padre sì. Tutti gli anni approfittava della opportunità che l'istituto della Previdenza Sociale per cui lavorava gli offriva, per curarsi dal suo enfisema polmonare, contratto nella guerra d'Africa ed aggravato dall'essere fumatore. Si recava proprio a Tabiano Terme, ricordo. In uno di quegli alberghi che ho visto assaltati ieri sera. Per fare la cura delle acque: piscina, sauna, fanghi, aerosol. Ho ripensato a lui vedendo quelle terribili immagini ieri sera. A come per lui quei giorni, una decina, dovessero essere di vero relax, di cura e ricarica. E come sarebbe rimasto di stucco vedendo la catastrofe attuale.
E ho pensato: c'è qualcuno che vuole la rovina dell'Italia. Comuni impotenti, Regioni indifferenti, in questo caso l'Emilia Romagna, Stato latitante. Enti che si propongono di favorire un'immigrazione di massa senza se e senza, organizzando addirittura imbarcazioni che vadano a prendere i migranti in acque libiche o tunisine per portarli tutti in Italia. C'è una precisa responsabilità delle Ong, della Chiesa, della magistratura che ha boicottato in tutti i modi, fin dal suo nascere, il centro di remigrazione e di espulsione in Albania e rilascia continuamente i fermati dalla polizia per reati vari, aggressione, spaccio e mancanza di requisiti per permanere nel territorio italiano, senza lavoro, senza dimora, destinati al permanente accattonaggio, nel sottobosco dell'illegalità.
Ma chi si fa carico di tutto questo, ostacolando, opponendosi, boicottatando in ogni modo le legittime azioni di contrasto all'immigrazione clandestina del governo?
È ora di dire le cose come stanno.
Si mette in ballo il cristianesimo e i suoi principi di accoglienza. Ma è un errore madornale voler trasformare degli elevatissimi principi che riguardano la morale personale e individuale, in principi regolatori delle giuste e sacrosante azioni degli Stati. Che devono tutelare innanzitutto la vita e le condizioni del vivere civile, la prosperità e la pace dei propri cittadini.
Le quali non possono essere turbate dell'imposizione di una morale che ha un altissimo significato etico a livello individuale, ma ha scarsissimo se non nessun valore a livello generale e statuale.
Pensiamo al porgere l'altra guancia. Come può uno Stato reggersi sul porgere l'altra guancia? È assolutamente impossibile. Questa è l'utopia che si sostituisce alla ragione. Perché il cardinal Biffi ed altri comprendevano questo ed oggi non lo si capisce più?

Anonimo ha detto...

Consapevolmente si sono reintrodotti in Italia lupi ed orsi. Animali che come tali si riproducono. La loro riproduzione ha fatto sì che si sono moltiplicati sia i lupi che gli orsi anche se questi ultimi più lentamente. Quando avevo la casa in montagna amavo fare lunghe passeggiate nei boschi con il mio cane. Oggi mai più lo farei. Lupi sono stati avvistati fin quasi in valle e gli orsi ormai coprono con la loro presenza quasi tutto l'arco alpino. Tutte decisioni ideologiche che non tengono conto della realtà fisica della nostra stessa penisola. Per noi è importante che il territorio sia abitato dall uomo che con le sue coltivazioni e i suoi animali e la sua costante presenza si prende cura anche del territorio. Ora molte regioni anno creato parchi nelle foreste di loro competenza, ma non basta perché al limite del parco inizia il groviglio della natura dove regna il caos e buona grazia se un albero non cade al tuo passaggio. Ma questa incuria ormai è evidente anche nelle città riempite di alberi ed aiuole causa il comando green. Chi ha un giardino di sua proprietà sa che ha bisogno del giardiniere. Parimenti le città rese green hanno bisogno di squadre di giardinieri che...non ci sono. Eppoi la scelta di questi green è anch'essa pazzesca, un cedro del Libano vicino casa avrà un diametro di apertura rami di dieci metri, le radici stanno spingedo verso la superficie del terreno ed un ramo secco penzola dall'alto da mesi e...i giardinieri assenti. Siamo governati da ignoranti, cioè da persone che ignorano ogni elementare sapere, cioè che gli animali si riproducono e crescono come anche le piante ed entrambi sono sotto la cura dell'uomo in grado di scegliere il tipo di animali, il tipo di piante e alla luce dell'ambiente che a loro si addice.

Anonimo ha detto...

Leggi invece di anno:
hanno

Anonimo ha detto...

Vorrei aggiungere anche il problema autunnale quando le foglie cadono e andrebbero radunate e messe in un sacco, ma ciò accade solo in pochissimi casi , di solito la mondezza viene buttata giù dal gradino del marciapiede così quando piove foglie e mondezza, spinte dall'acqua, si affrettano verso la fogna che è già intasata ed in pochissimo tempo siamo tutti a Venezia, sul Canal Grande con le scarpe da passeggio. Per non citare i seminterrati sempre allagati. Personalmente ringrazio sempre di cuore le persone che raccolgono in un sacco quello che hanno spazzato sul marciapiede; l'altro giorno ho ringraziato una signora che spazzava e metteva nel sacco e lei mi ha detto che spesso trova nell'imboccatura della fogna anche lattine...si vive nel paese del menefrego! Pochi sono quelli intelligenti che capiscono l'importanza del loro lavoro ben fatto per l'intera cittadinanza. Si è fatta una scala anche nel lavoro. A volte però trovi persone che commuovono per la signorilità e la concentrazione con cui svolgono questi o altri lavori detti umili e dentro di me dico: questo signore deve essere cattolico!

Anonimo ha detto...

In merito a quanto scrive giustamente Dottori, mi pare che vi sia una strategia politica ricollegabile a determinati centri di potere sovranazionale che punta al CAOS, finalizzato ad una successiva e severa repressione in stile cinese, che a qual punto gran parte della popolazione accoglierà con favore.
Il fenomeno COVID è stato un esperimento non casuale.
Il passo successivo all'anarchia è il regime.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

https://www.lifesitenews.com/news/exclusive-bishop-eleganti-criticizes-vatican-for-installing-muslim-prayer-carpet/