Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 8 luglio 2018

Mese del Preziosissimo Sangue… un tesoro per liberare le anime del Purgatorio

ESEMPIO
Nel 1890 morì la venerabile Maria Rosa Carafa della Spina, di nobilissima famiglia napoletana. Si distinse nella sua vita per una speciale devozione al Preziosissimo Sangue e alle Anime del Purgatorio.
Una volta, nel giorno della Commemorazione dei Defunti, Gesù le mostrò in visione il Purgatorio. Un mare di fiamme apparve al suo sguardo atterrito.
Gesù le disse: “Figlia, mia, hai un gran mezzo nelle tue mani per spegnere quelle fiamme. Prendi il Sangue dal mio Cuore e versalo su di esse.”
Ella così fece e vide le Anime Sante salire al Cielo come stelle luminose. Poi la Venerabile pregò Gesù: “Signore, voglio liberare tutte queste anime!” e Gesù le rispose: “Se gli uomini pensassero al tesoro che hanno nelle mani, potrebbero liberare a migliaia le anime che qui soffrono!“.
RIFLESSIONE
Come dice sant’Alfonso Maria dei Liguori: solo dopo la morte ci accorgeremo di tutti gli straordinari strumenti che il Signore ci aveva messo a disposizione in vita e di quanto noi, scioccamente, non abbiamo saputo approfittare. [Fonte]
Sanguis Christi, Novi et ætérni Testamenti, salva nos!
Sanguis Christi, ánimas líberans de lacu Purgatórii, salva nos!
(Litanie del Preziosissimo Sangue - qui)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

https://cronicasdepapafrancisco.com/2018/07/06/dalla-conversione-a-cristo-alla-conversione-ecologica/

Anonimo ha detto...

NOVENA ALLA MADONNA DEL CARMINE - 2°giorno -
Fiore del Carmelo
o vite in fiore,
splendor del cielo,
tu solamente
sei Vergine e Madre.

Madre dolcissima,
sempre illibata,
ai tuoi devoti
dà protezione,
stella del mare.

Sacerdos quidam ha detto...

Quella del Preziosissimo Sangue di Gesù é una Festa di I Classe (cioé una Solennità) completamente annullata dal Novus Ordo bugninmontiniano, é stata cancellata e basta. Evidentemente era troppo fastidiosa sia per i neomodernisti teilhardiani che per i loro 'fratelli maggiori',ergo...

Anonimo ha detto...

#BenedettoSacerdote65
8 LUGLIO 1951, LA PRIMA MESSA DI JOSEPH RATZINGER: QUALI GRANDI ATTESE GLI UOMINI HANNO NEI CONFRONTI DEI SACERDOTI

"Il giorno della prima Messa la nostra chiesa parrocchiale di Sant'Osvaldo era illuminata in tutto il suo splendore, e la gioia che la riempiva quasi palpabilmente coinvolse tutti nell'azione sacra, nella forma vivissima di una "partecipazione attiva", che non aveva bisogno di una particolare operosità esteriore. Eravamo invitati a portare in tutte le case la benedizione della prima Messa e fummo accolti dovunque, anche da persone completamente sconosciute, con una cordialità, che fino a quel momento non mi sarei nemmeno immaginato. Sperimentai così molto direttamente quali grandi attese gli uomini abbiano nei confronti del sacerdote, quanto aspettino la sua benedizione, che deriva dalla forza del sacramento. Non si trattava della mia persona o di quella di mio fratello: che cosa avrebbero potuto significare per se stessi due giovani come noi per tanta gente che incontravamo? Essi vedevano in noi delle persone cui Cristo aveva affidato un compito, per portare la sua presenza fra gli uomini. Proprio perchè al centro non c'eravamo noi, nascevano tanto rapidamente delle relazioni amichevoli"
(Joseph Ratzinger, 'La mia vita', San Paolo)

Auxilium Christianorum, ora pro nobis! ha detto...

Novena alla Madonna del Carmine
TERZO GIORNO
Il titolo di «figli» ci obbliga ad amare Maria

1. - O Madre del santo amore, chi po-trà mai ridire la tua benevolenza verso di noi per averci chiamati tuoi figli di-lettissimi? Noi non potremo mai ringra-ziarti abbastanza di questa tua predile-zione; ma se volesti essere con noi tanto generosa, fa che il bel nome di figli c'im-pegni a corrispondere meglio al tuo amo-re di Madre. Ave Maria.

2. - Se tu, o Maria, ci hai beneficato tanto è nostro dovere innalzare a te l'in-no della nostra gratitudine e ricambia-re amore con amore. Ma siccome far questo come si conviene non è facile al nostro cuore, tu infiammalo tanto da po-terti riamare almeno per quanto ci è possibile. Ave Maria.

3. - Il santo Abitino, o Maria, ci ricor-da le tue premure materne e ci spinge a ricambiarle con amore tenero e filiale; noi vogliamo continuare l'amore che Gesù ebbe qui in terra per te; vogliamo essere veramente tuoi figli. Ave Maria.

Anonimo ha detto...

La grandezza della sofferenza vicaria
S.Veronica Giuliani :" Chi ama Gesu' e non ama soffrire con Lui o e' ingannato o e' bugiardo"

https://www.dropbox.com/s/8p1h5uz2ziwaq4f/180709-Omelie-S.VeronicaGiuliani.m4a?dl=0

Papa Leone XII disse così di questa santa : "E' stata arricchita talmente di grazie straordinarie che solo la Madre di Dio ne fu piu' ricolma ".

Anonimo ha detto...

Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare, che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare, che io possa avere soprattutto l'intelligenza di saperle distinguere.
(San Tommaso Moro)