Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 9 luglio 2018

Nantes messa a ferro e fuoco da una rivolta, mentre in italia si discute di magliette

Scrive un lettore: « "Francia: Quarta notte di violenze afroislamiche a Nantes: bruciate 100 auto e 10 edifici, anche una scuola" "SUAE QUISQUE FABER FORTUNAE EST" Ciascuno è artefice della propria sorte). L'Europa imbecille, ottusa, priva di lungimiranza, accoglientista, immigrazionista, tollerante, permissiva - cioè ipergarantista e lassista - si merita pienamente tutto questo. L'Italia è avvisata ». Ho fatto una ricerca in rete; e purtroppo ho trovato quanto potete leggere di seguito...

Mentre in Italia si discute di magliette rosse…. a Nantes in Francia ci sono stati 4 giorni di scontri, con negozi bruciati e centinaia di poliziotti impegnati nel tentativo di conservare l’ordine pubblico.
La causa è stata la morte di un giovane di 22 anni, Aboubacar Fofana, nel quartiere di Breil, il 3 luglio, durante un controllo di sicurezza della polizia. Il poliziotto responsabile è sotto inchiesta ed ufficialmente si parla di un incidente, ma comunque è scoppiata la rabbia con incendi e devastazioni diffuse per quattro notti consecutive.
Almeno 35 auto incendiate, negozi e scuole dati alle fiamme dai giovani che in centinaia hanno attaccato la polizia.
La biblioteca pubblica del quartiere Malakoff è stata data alle fiamme. Un bel modo per celebrare l’amico morto.
Bruciato il Liceo Leonardo da Vinci, nel giorno in cui si pubblicavano i risultati del BAC, perchè dentro era custodito un mezzo dei vigili del fuoco.
Nel quartiere  sono state bruciate tutte le attività commerciali, tranne un Aldi ed una Banca. Un modo per far avanzare il quartiere e non renderlo un dormitorio…
Bruciato anche un ambulatorio medico.
Per la prima volta ci sono state contromanifestazioni a favore della polizia da parte di militanti del FN, quasi un confronto diretto con gli altri manifestanti.
La Francia di Macron ha un livello di scontro sociale elevatissimo, al limite del rivoluzionario. Il sistema democratico non riesce ad essere ad essere rappresentativo ed a scaricare le tensioni sociali, che si riversano quindi per strada, e non c’è nulla di buono da aspettarsi.
[Fonte, su cui ogni notizia è accompagnata video e immagini]

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Il peso dell'evidenza dei fatti

Se qualcuno, non avendo certezza in merito, volesse capire
chiaramente quale sia il male peggiore che minaccia e sovrasta la sua società, dovrebbe osservare quale sia per i nemici di questa società il "bene" maggiore da difendere a ogni costo. Il dis-valore che promuovono in ogni modo, ogni giorno, tutti insieme, come un esercito in battaglia dove ognuno ha il suo ruolo e lo svolge al meglio.
Ecco... vi è chiaro ora quale sia quel dis-valore che il Nemico è interessato a portare avanti a ogni costo? Ciò che gli interessa più di ogni altra cosa?
Potrebbe fare un passo indietro su tutto (se proprio costretto, s'intende...), ma non sul progetto mondialista, e in modo speciale nel suo aspetto specifico della scomparsa dell'Europa e degli europei (in primis gli italiani).
Mi permetto di ricordare che sono anni che lo dico in ogni modo: non si possono costituire movimenti, partiti, organi di qualsiasi genere di resistenza alla dissoluzione, prescindendo da questo aspetto.
E sarebbe necessario capirlo questo aspetto fino in fondo, non fermandosi a una cognizione superficiale. Intendo dire che occorrerebbe capire quale veramente sia il piano finale del Nemico, per capire il senso profondo di quanto sta accadendo.
Ma questo sforzo pochissimi sono disposti a farlo. Non tanto perché sia difficile da capire, quanto perché per quasi tutti è difficilissimo da accettare.
Perché tutti siamo figli del nostro tempo. E non ci piace ammettere che per decenni della nostra vita siamo caduti in una immensa trappola. E difficile accettare cose urticanti per la nostra femminilizzata (e liberal-comunistizzata e "modernistizzata") sensibilità.
Solo chi è capace di ammettere questo a se stesso e cambiare le proprie idee, è uomo-donna di valore e di valori. Dimostra di avere fortezza e intelligenza libera.
C'è qualcuno che è pronto a "digerire" il peso della scoperta del grande piano? A rivedere se stesso e le proprie scelte? Ad accettare di seguire chi tutto questo, con lucidità intellettiva e serietà culturale e anche spirituale, denuncia e spiega da sempre?
Tutti gli altri... prima o poi... saranno vestiti con magliette rosse.
Massimo Viglione

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/ponti-o-muri-costruire-entrambi-per-la-conversione

irina ha detto...

"...Il fatto è che, rompendo gli indugi dopo anni di esitazione, a quei cinque candidati agli altari Giovanni Paolo II ne ha aggiunto un sesto, il cui nome, a tre secoli dalla morte, suscita ancora la venerazione di molti cattolici e il fremito d'ira di un certo mondo islamico. In effetti, quel giorno di aprile, salirà alla gloria padre Marco d'Aviano, cappuccino, che dal 1699 riposa, veneratissimo, nella viennese Cripta dei Cappuccini, accanto agli imperatori asburgici.
Renzo Martinelli, il giovane rampante regista di Vajont, ha già in cantiere un film per la tv;'Senza di lui-dice- oggi le italiane,e non solo loro, porterebbero il burqa'. Ne è convinto anche Carlo Sgorlon, che al religioso ha dedicato il bel libro, 'Marco d'Europa'. E Pasolini stesso, autore di un testo teatrale sulle atrocità dei turchi in Friuli, conosceva bene quel suo antico corregionale. La devozione popolare per lui è viva, non solo nel nostro Nord Est ma, in Austria, in Ungheria, in tutta la ex Jugoslavia, dove la sua statua campeggia in molte piazze.
A quella venerazione si contrappone l'ostilità di un fondamentalismo musulmano che non ha dimenticato che il sogno di un'Europa sottomessa ad Allah si infranse il 12 settembre 1683 sotto le mura di Vienna, con l'assalto travolgente di una coalizione cristiana compattata e galvanizzata dalla parola infuocata di padre Marco... Già a sedici anni , il futuro cappuccino, nato in Friuli nel 1631, fuggì dal seminario, contando di imbarcarsi per Candia, dove i veneziani resistevano eroicamente all'assedio turco. Rimandato indietro prima ancora di partire e ordinato poi sacerdote, padre Marco si segnalò come oratore e, soprattutto come taumaturgo: le sue prediche, richieste avidamente in tutta Europa, erano contrassegnate da continui prodigi. Lo stesso imperatore Leopoldo d'Asburgo ne fece uno dei suoi più ascoltati consiglieri.
A Vienna il cappuccino ritornò nel 1683 in circostanze drammatiche: i turchi avevano devastato tutti i Balcani e , messa a ferro e fuoco l'Ungheria, giunsero a porre l'assedio alla capitale imperiale. I 150 mila guerrieri di Allah erano guidati dallo spietato Gran Visir, Karà Mustafà, il cui piano prevedeva l'islamizzazione dell'intera Europa Centrale. La Francia (come già a Lepanto) tradì la cristianità: mirando ad indebolire l'imperatore, il Re Sole era giunto a stringere patti con gli Ottomani. L'esercito cattolico, che avrebbe dovuto liberare Vienna dall'assedio, non comprendeva che 70 mila uomini, tra imperiali, polacchi guidati dal re Giovanni Sobiesky, bavaresi, sassoni, volontari italiani che avevano risposto all'appello disperato del papa. Le truppe non erano solo scarse ma,anche paralizzate dalle rivalità dei capi.%

Anonimo ha detto...

Guardate se riconoscete più Parigi. E la Francia. E l'Europa.... https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=279692329272267&id=186311231943711

Anonimo ha detto...

In Inghilterra già applicano la sharia. Ma guardate:
http://www.sabinopaciolla.com/uk-presidente-camera-i-diritti-lgbt-prevalgono-su-liberta-religiosa/

irina ha detto...

%La situazione fu sbloccata,con prodigi di passione e persuasione, proprio da padre Marco,inviato dal papa e il cui prestigio era immenso tra i cattolici ma, anche tra le truppe protestanti. Su indicazione del cappuccino, il comando fu assunto dal re di Polonia e l'esercito giunse in vista di Vienna quando la città, ormai allo stremo, stava per capitolare.
All'alba del 13 settembre 1683, il religioso celebrò la messa sul Kahlenberg, la collina che sovrasta la città, servito all'altare dai re e dai principi dei coalizzati. Dopo una predica infiammata,in un misto di italiano, tedesco, latino, tenendo alta la sua croce di legno, padre Marco si gettò in ginocchio, pregando, mentre le truppe andavano all'assalto. I cristiani erano la metà dei mussulmani e, a differenza di questi, non avevano artiglieria ma, l'impeto con cui si gettarono sui soldati di Allah travolse ogni difesa. La battaglia fu violentissima e breve, in poche ore 20 mila turchi giacquero sul terreno ed i superstiti fuggirono, abbandonando tutto, compreso l'harem mobile del Gran Visir. La minaccia islamica nel cuore stesso dell'Europa era sventata. Il padre d'Aviano fu tra i primi ad entrare a Vienna liberata e celebrò nella cattedrale il Te Deum.
Negli anni seguenti, la sua attività instancabile fu decisiva per la liberazione di Budapest e di Belgrado.Se i turchi furono incalzati e ricacciati verso Istanbul, il merito fu della 'Lega Santa', nella quale il cappuccino era riuscito a far entrare anche Venezia, come sempre ondeggiante ed ambigua.
Quando morì, nella sua povera cella di Vienna singhiozzavano,in ginocchio, l'imperatore e la consorte: vollero che l'umile religioso, cui si doveva la salvezza d'Europa, fosse ospitato nel loro mausoleo.
Le circostanze tragiche fecero di Marco d'Aviano uno straordinario suscitatore di eroismi guerrieri, un abilissimo diplomatico per la causa dell'unità cristiana. Ma, in realtà, era un uomo di pace, del tutto alieno dagli intrighi della politica:un frate che visse fedele alla Regola francescana e che esercitò fino in fondo le virtù cristiane, sempre nostalgico della pace del chiostro.
Buono e generoso, lontano da ogni fanatismo ed avverso ad ogni crudeltà, sempre si affannò per salvare vite, per mitigare la sorte dei prigionieri, per esortare al perdono, alla misericordia, alla ricerca dell'accordo.Se intervenne nella mischia, non fu che per legittima difesa di una cristianità aggredita. Si spinse a consigliare piani strategici ai generali e trattati diplomatici ai governanti, ma sempre e solo per allontanare la minaccia mortale sull'Europa cristiana. Non a caso i musulmani del suo tempo guardarono a lui con rispetto, se non con ammirazione. E' solo il fondamentalismo recente che lo ha trasformato in un 'nemico' tanto da costringere a misure straordinarie di sicurezza quando il papa ne proclamerà, urbi et orbi, la gloria." (Vittorio Messori, Emporio Cattolico, pp. 284-287, Sugarco edizioni, 2006)

Anonimo ha detto...


Nei suoi tratti generali il "grande piano mondialista" è ormai noto a tutti.
Servirebbero analisi più approfondite sulle sue componenti, a cominciare
p.e. dalla Gerarchia cattolica attuale, diventata elemento di punta
di questo "grande piano". Ma questo significherebbe, se si
vuole fare un'analisi seria, risalire sino al Vaticano II: l'ideologia
mondialista, per quanto riguarda il contributo del clero, parte infatti
da lì, dalla Gaudium et Spes e dalla Lumen Gentium, dall'errata concezione
della Chiesa come "popolo di Dio" che deve realizzare l'unità
del genere umano, nel dialogo reciproco, senza convertirlo a Cristo!
Per contrastare efficacemente il "grande piano" bisognerebbe attaccare alla radice
la crisi della Chiesa.
La "Chiesa conciliare" ha favorito anche il femminismo, componente essenziale
del "grande piano", già nei documenti del Concilio e poi con Giovanni Paolo II
in particolare. Una critica radicale del femminismo, anche nella sua versione
"cattolica", è stata tentata?
Ci sarebbe poi l'ideologia del "suprematismo africano" da considerare, una forma
di razzismo dei neri africani, collegata in parte all'islamismo radicale. Ma
questo è un tema già troppo specifico per dei cattolici. Basterebbe riuscire a
chiarire le cose in casa propria.
E'inutile denunciare di continuo il "grande piano" senza affrontarne almeno gli
elementi che sono di nostra competenza, in quanto cattolici. In altri termini,
è inutile far risalire la crisi della Chiesa al solo Bergoglio come se prima di
lui i Papi fossero riusciti a tenere la situazione sotto controllo, quando sono
proprio t u t t i i Papi conciliari e postconciliari i principali responsabili della
crisi.

Anonimo ha detto...

“Man mano che la libertà politica ed economica diminuisce, la libertà sessuale ha tendenza ad accrescersi a titolo di compensazione. E il dittatore sarà ben accorto a incoraggiare questa libertà. Aggiungendosi al diritto di sognare sotto l’influenza della droga, del cinema, della radio, essa contribuirà a riconciliare costoro con la schiavitù che è il loro destino”.

(Aldous Huxley, “Il mondo nuovo - Ritorno al mondo nuovo”, 1932)

mic ha detto...

E'inutile denunciare di continuo il "grande piano" senza affrontarne almeno gli elementi che sono di nostra competenza, in quanto cattolici. In altri termini, è inutile far risalire la crisi della Chiesa al solo Bergoglio come se prima di lui i Papi fossero riusciti a tenere la situazione sotto controllo, quando sono proprio t u t t i i Papi conciliari e postconciliari i principali responsabili della crisi.

Sono d'accordo! Anche se Bergoglio sta attuando il concilio (ed oltre) all'ennesima potenza....
Ma è anche inutile denunciare senza porre in atto tutto il possibile per riaffermare e vivere la Verità, a partire da noi stessi, nelle situazioni in cui siamo.

Da Fb ha detto...

SONO ADDOLORATO. SONO ARRABBIATO.
Ogni giorno ho i miei anziani da curare, hanno problemi di salute, hanno problemi di sopravvivenza, vivono con una misera pensione e PIANGONO, QUASI DISPERATI.
Ogni giorno mi prendo cura dei miei giovani, I MIEI FIGLI, figli che il Signore mi ha dato, tanti, tanti giovani senza lavoro, senza futuro, senza speranza. ANCHE LORO PIANGONO.
Poi vedo pubblicate le Lodi mistiche del povero migrante. ...sento chiedere scusa a Dio perché non abbiamo donato le nostre chiese perché loro possano fare delle moschee.....? ALLORA PIANGO ANCHE IO! MI ADDOLORO.
Poi mi vengono a fare lezione di amore per il prossimo e lezioni di accoglienza.. A me.... che non ho più nulla, che non ho futuro certo, che non ho un posto sicuro dove posare il capo. Allora mi vanto... ma di Cristo, perché è Lui che fa queste cose, io sono solo un povero peccatore. E da peccatore MI ARRABBIO!
Perché vedo i miei fratelli di fede (anche morti in concetto di santità. ...) scrivere l'apologia di chi uccide i cristiani. Sì, esaltano i seguaci del profeta satanico che quotidianamente perseguitano e uccidono i cristiani. Se ne fregano dei poveri pensionati, delle famiglie in povertà, dei giovani senza speranza, dei fratelli uccisi.... In poche parole se ne fregano di Cristo e si dicono cristiani. MI ARRABBIO. Ma prego per loro perché Dio abbia pietà di loro, perché altrimenti la loro fine sarà tremenda, perché collaborano con gli assassini e tradiscono Gesù.
MARIA AIUTO DEI CRISTIANI PREGA PER NOI

Anonimo ha detto...

https://www.marcotosatti.com/2018/07/09/e-invece-noi-ci-stiamo-un-documento-di-cattolici-risponde-a-pax-christi-su-immigrazione-e-traffico/

Anonimo ha detto...


Après 2000 ans de combat permanent, de luttes sans gloire, d'échecs renouvelés, de succès provisoires, d'avancées, de reculs, revanche finale de la Synagogue sur l'Église catholique. L'Islam devenu, selon le mot du rabbin David Touitou, le "balai" du judaïsme. Lisez, relisez le Talmud, vous comprendrez tout.

https://www.youtube.com/watch?v=uuTo6wtEQr0

Anonimo ha detto...

Violenze di Nantes (e non solo).
Niente di tutto questo nei nostri TG. I criminali sono una categoria protetta. Non si deve sapere nulla delle atrocità da loro perpetrate, ogni giorno di più, in tutta Europa....

Anonimo ha detto...


Comme disait Joseph de Maistre, "tout, toujours, a été prophétisé" :

https://www.youtube.com/watch?v=4zid29P0r-s

Anonimo ha detto...

Disumani?

Si fa passare il messaggio che in Italia tutti i buoni hanno indossato ieri la maglietta rossa, e i cattivi, i disumani, no. E i cattivi sarebbero diventati la maggioranza. Chi non ha indossato la maglietta rossa è chi se ne frega se un bambino muore in mare, perché quel bambino è africano. - Ora, sicuramente tra chi ha irriso la maglietta rossa ci saranno anche molti individui di poca o nulla sensibilità umana, che personalmente disprezzo. Ma si fa finta di non capire che la maggioranza degli italiani non ha indossato quella maglietta perché non né può più dell'autorappresentazione come incarnazioni dell' "umanità" dei vari Saviano, Lerner, Litizzetto, Boldrini e ora pure Martina. E quanto a don Ciotti, ci si ricorda che dietro il paravento di "Libera" e della lotta alla mafia si sono messi al Sud anche degli squallidi profittatori finiti poi sotto inchiesta, così come sotto il bel manto dell'umanitarismo immigrazionista si era messo il piddino Pittella oggi agli arresti perché la Sanità della Basilicata era diventata "cosa sua", e lo stesso si potrebbe dire del sacerdote della Caritas siciliana in affari con il deputato alfaniano immigrazionista della Regione Siciliana e che amava così tanto i migranti da far loro avere lo status di rifugiato in cambio di sesso. Anche costoro, se non fossero finiti sotto inchiesta, ieri si sarebbero messi la maglietta rossa. E avrebbero detto agli italiani cattivi "Restiamo umani!"

Anonimo ha detto...

Sono rimaste, ai Mondiali in Russia, due nazionali africane, che si sfideranno fra loro (Francia e Belgio) e due di cui una ancora semi europea (Inghilterra) e l'altra pienamente europea (Croazia). Vinca il migliore.

Fuori tema ha detto...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/tiber-ii-relitto-abbandonato-sul-tevere-1548581.html
La magistratura lo faccia rimuovere e demolire a chi ha (s)governato all'epoca dei fatti !

Anonimo ha detto...

Anonimo 09:51 - “è inutile denunciare di continuo il "grande piano" senza affrontarne almeno gli elementi che sono di nostra competenza, in quanto cattolici.”
Questo è vero. Ma è altrettanto inutile denunciare di continuo il "grande piano" odierno se non se ne svelano le origini, risalenti come è noto a 1985 anni fa.
Oggi Gesù Cristo è di nuovo condotto davanti al sinedrio e sta per essere nuovamente processato. Questa volta lo accusano di essere difensore degli sposi, dei non nati, dei moribondi, dei divini comandamenti, ecc.
non c’è alcuna via di mezzo; i nemici hanno tutto il potere: “Oggi noi gnostici occidentali deteniamo tutto il potere, economico, politico e militare”, parola del giornalista e scrittore Carlo Formenti.
E chi siano coloro che detengono il potere finanziario è altrettanto noto
OS

RR ha detto...

Per completare l'articolo su Nantes: il morto, come sempre succede in questi casi, non è un innocente giovane, ma un pluripregiudicato, ben noto alle forze dell'ordine, che, invece di farsi controllare per l'ennesima volta (si sospettava avesse rubato un'auto), ha preferito cercar di fuggire, investendo in retromarcia il poliziotto, ferendolo ovviamente, e quindi diventando oggetto di una sparatoria da parte delle altre forze dell'ordine.
In pratica quanto succede 9 volte su 10 in USA, quando un Nero è fermato dalla polizia.

PS: ai Mondiali faran vincere la Francia per cercar di sedare gli animi. A meno che nel frattempo non scoppi qualche casino in Belgio. La Croazia non ha speranze.
PPSS: capite ora le ragioni dell'apartheid e della discriminazione razziale in USA ? ed i devastanti effetti della predicazione islamica agli Africani, da un lato, e di quella marxista dall'altro ?

RR ha detto...

E chi siano coloro che detengono il potere finanziario è altrettanto noto

Non solo quello: dovrebbe esser altrettanto noto chi ha promosso, finanziato, coltivato, teorizzato, propagandato, incoraggiato, ecc. ecc., i vari movimenti di liberazione africana, dei neri e minoranze etniche in genere, delle donne, degli omosessuali, ecc. ecc.

Anonimo ha detto...

Cara dottoressa RR
è proprio vero che altrettanto noti sono coloro che hanno inventato i vari movimenti di liberazione e che hanno creato centri sociali, incendiando le coscienze deboli ed aizzandole contro un nemico: il Padre, rappresentato fino al 1958 dalla Chiesa Cattolica. Ma sempre in odio al Figlio, venuto a riaprire la Via verso il Padre.
Purtroppo le persone appartenenti a quei gruppi – creati in odio al Padre –oggi si riconoscono solo come elementi militanti della loro consorteria. Non sono più maschi, femmine, cristiani, atei od altro; sono femministe, negri, omo, indios, rom. Balotelli è l’esempio emblematico. Non parla come italiano o buddista o altro, ma come vittima.
Tutti esistono solo in quanto masse rivoluzionarie, pronte a far girotondi, vestirsi di viola prima e poi di rosso, marciare urlando per la pace guidate da pseudo-fratoni che han perduto la trebisonda, riunirsi ad ascoltare concertoni con pseudo-artisti ridotti a celebrare la pace e lo sballo.
E il vittimismo agisce come ricatto ed esige il riconoscimento politico di desideri soggettivi automaticamente promossi a diritti.
La guerra in corso ci vede deboli, frammentati e senza guida terrena.
OS

Anonimo ha detto...

RR ha detto
bentornata dott.ssa il reparto di cardiologia funziona male senza di lei e i nostri cuori sono affranti assai di 'sti tempi :D.......volevo fare un piccolo excursus sull' EU con o senza Brexit, a proposito si è dimesso un ministro, May traballa, ma negli anni 30 del secolo scorso il ministro degli interni Lord Wingfield, scriveva un rapporto sul cattolicesimo che diceva più o meno "Massifica masse e cervelli, obbliga al rispetto di dogmi fuori tempo e luogo, propaganda famiglie numerose, quindi è annoverabile ai regimi fascisti inclusi nazisti, è un pericolo per la corona", mi piacerebbe conoscere il parere dell'attuale ministro del gabinetto May sulla shaaria che di fatto impera in UK, ma......non si deve dire, quanto alla Francia, chi semina vento raccoglie tempesta, sono i frutti del post colonialismo, baby.....è un piacere e un onore leggere commenti tanto coraggiosi, ma anche andando su FB purtroppo si viene soffocati dal marciume sinistroide, l'unica soluzione spegnere tv di stato(comunista) e commerciali(the powers that be)preghiamo per Matteo, ne ha tanto bisogno in tutti i sensi.......anche noi e 'ffancu**' alle magliette rosse e a chi le indossa. Lupus et Agnus.

Rr ha detto...

Grazie, Lupus.
Si è dimesso anche Boris Johnson, quindi non si sa quanto resterà in sella la May.
Sto leggendo “I Melrose”: mi sa che sarebbe stato meglio se l’Inghilterra avesse perduto “The Battle for England”. Peggio di com’e’ ora, non sarebbe potuta essere.

Quello che pensava il Lord che citi sulla Chiesa cattolica, non lo pensavano - e pensano - solo nella “perfida Albione”, ma anche a Roma, Oltretevere. Altrimenti non avrebbero indetto il CVII, una riforma protestante strisciante e nascosta. Ipocriti, almeno Lutero aveva avuto il coraggio di inchiodare ad una porta, per pubblica conoscenza, le sue tesi.
Ed alla base, come si vede sempre più chiaramente, c’era e c’e sempre la libido.

In Francia, tutto era meglio della Le Pen. Bien, si tengano le scuole bruciate, le biblioteche distrutte, i negozi vandalizzati, le auto incendiate, ecc. ecc. Intanto, come prima del 1989, gli “Stati generali” si riuniscono a Versailles, e Macron, senza vergogna alcuna, va a presiedere. Forse pensa di essere Luigi XIV (che però le amanti se le sceglieva ben giovani). E certo Maria Antonietta non era una vecchia bagasciona come la sua Brigitte.
Forse pensano che, come sono utili per vincere le coppe di calcio - forse - i giovanotti africani e mussulmani siano in grado di mandare avanti una civilta’ millenaria come quella francese, la sua agricoltura, la sua industria, la sua manifattura, la letteratura, la pittura e scultura, la musica...peccato che anche nel calcio l’allenatore è bianco ed i “play makers” sono bianchi, cosi com’è bianco il giocatore che gli risolve sempre le cose, Griezmann. O Hasard nel Belgio. O Kane nell’ Inghilterra.
Ma se si vogliono suicidare, si accomodino pure. Ma non trascinino noi nel baratro.

Anonimo ha detto...

Le magliette rosse con il rolex al polso

in un Paese devastato da una crisi strutturale della quale neanche parlano, un terzo della popolazione a rischio povertà, desertificazione produttiva, sanità e scuola al collasso, infrastrutture in stato pietoso, disoccupazione giovanile ai massimi in Europa.
E se proprio vogliono pensare al mondo intero e non solo a casa nostra, perché non protestano contro i massacri di cristiani perpetrati dagli islamisti nel silenzio dei media?

ma che gente è questa? Ma questi clown patetici non si vergognano?

Anonimo ha detto...

Be' io questa notizia in tv non l'ho sentita. Sfuggita? Oppure... meglio non diffondere?

Anonimo ha detto...


Forse sarebbe meglio moderare il linguaggio, non usare certi epiteti.
Non siamo nella sezione commenti del Corriere dello Sport

Z.

mic ha detto...

Forse sarebbe meglio moderare il linguaggio, non usare certi epiteti.
Non siamo nella sezione commenti del Corriere dello Sport


Certi epiteti (es quelli rivolti alla moglie di Macron) non piacciono neppure a me. Non ce n'è bisogno: a parte il cattivo gusto, rischiano di distogliere l'attenzione dagli altri gravi aspetti della realtà che denunciamo.

Anonimo ha detto...

Non sono migranti, non sono musulmani, anzi non scappano dalla loro terra e sono cristiani nigeriani fatti a pezzi dai seguaci della nota religione di pace.
Sono esseri umani come noi ma per occasioni come queste non spuntano don Ciotti e coglioni simili, non ci sono gessetti colorati, flash mob, non ci sono "je suis" con relativi cambi di profilo, né magliette rosse. I nuovi partigiani del "qui abita un antifascista", vigili sentinelle dell'antirazzismo e dei "no borders" hanno impegni ben più importanti che occuparsi di questa inutile massa di carne bruciata.
E forse è meglio così. Che tragedie come queste non vengano mai sfiorate da questi Re Mida all'incontrario capaci di trasformare in sozza buffonata e cialtroneria qualsiasi argomento abbiano la sventura di toccare.
Proviamo a essere loro utili raccomandandoli a Dio nella preghiera.