Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 2 aprile 2020

Diritti fondamentali e stato di necessità

Certamente le recenti misure di polizia, come sostiene Adernò [qui], sembrano violare la libertà di culto garantita dai Patti Lateranensi e dalla Costituzione.
La libertà di culto per la verità non fu mai abolita in Italia, nemmeno durante il periodo della ostilità acuta della classe dirigente liberal-massonica nei confronti della Chiesa, per le note questioni. La gente andava a Messa come prima, le processioni si svolgevano affollate come prima. Si deve comunque tener conto del fatto che le attuali sono misure temporanee dettate da uno stato di necessità molto grave, anche per via delle sue letali ripercussioni sull'intera economia. In casi del genere, c'è sempre la violazione di qualche diritto fondamentale, nel senso che il suo esercizio viene temporaneamente impedito ("sospeso") in nome del bene comune messo in serio pericolo. Ora, cosa dovrebbe fare il Vaticano, per i tradizionalisti? Protestare con lo Stato italiano ed esigere che sia consentita la normale partecipazione alla Messa, con le opportune cautele, messe in opera dalla Chiesa stessa. E se poi, da una qualche Messa più o meno affollata di Pasqua esplodesse un bacino di contagi? Il tradizionalista risponde: Dio non lo permetterà. Certamente, potrebbe non permetterlo. Ma si può escludere che lo permetta? Ha permesso questo e altro, se è per questo...

Qualcuno ha ricordato che secoli fa una grave pestilenza a Marsiglia finì dopo una grande processione collettiva, cui le autorità inizialmente si erano opposte; evento celebrato ancor oggi. Ma se rileggiamo I Promessi Sposi, le famose pagine sulla peste di Milano del 1630, scritte dal Manzoni sulla base di una rigorosa documentazione, apprendiamo che la grande processione a peste iniziata imposta al cardinale Federigo, che non la voleva fare, ebbe, secondo le testimonianza di tutte le cronache, effetti disastrosi, facendo subito innalzare in modo esponenziale il contagio. Il popolo diede però la colpa ai fantomatici "untori", la cui opera malvagia la processione avrebbe favorito, cominciando appunto la caccia all'untore, di sinistra memoria.

Il Vaticano ha fatto male a chiudere inizialmente le chiese; poi le ha riaperte [qui]. Le chiese devono restare aperte. Quanto alla celebrazione al loro interno del culto pubblico, la questione è delicata perché il rischio del contagio c'è.
Dall'inizio del Colonnato di S. Pietro, si inizia lo Stato della Chiesa. Lì il Papa può fare quello che vuole. Per Pasqua, potrebbe celebrare o far celebrare all'aperto i Riti della Settimana Santa, con un pubblico di chierici, opportunamente distanziati, ridotto al minimo, anche all'Altare, se possibile. Le cerimonie verrebbero trasmesse in tutto il mondo, i fedeli vi si unirebbero spiritualmente.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

IN Polonia (che, guarda caso, è, fino ad ora, tra i paesi meno colpiti) si sono moltiplicate le Messe. IN Giappone ed a Hong Kong, le Chiese Ortodosse hanno scelte di non porsi il problema. Hanno fatto solo ciò che è stato loro espressamente ed esplicitamente imposto. Non hanno rinunciato a nulla che non sia stato esplicitamente vietato dall'Autorità.

Anonimo ha detto...

Lascerei perdere i Promessi Sposi, romanzo a lettura doppia: cattolico e rassicurante a prima vista (non senza ironia sparsa a piene mani su Renzo ed altri paolotti), calvinista e pessimista nel sottofondo. Convertito dal giansenismo, Manzoni ne è influenzato quando si pone davanti al mistero del male e alla potenza di Dio. Per lo scrittore il divino agisce sull’umano in modo incomprensibile ed irrazionale; Bergoglio ne ricalca le orme quando nega ci sia una spiegazione al male innocente. Alcuni personaggi sembrano agire a causa di un destino predeterminato (Don Abbondio, che “non era nato con un cuor di leone”, la Monaca di Monza, le cui colpe paiono giustificate dalla monacazione coatta).
In Storia della colonna infame Manzoni scrive esplicitamente: “Ci par di vedere la natura umana spinta invincibilmente al male da cagioni indipendenti al suo arbitrio, e come legata in un sogno perverso e affannoso, da cui non ha mezzo di riscotersi”. Per poi svelare ancor più chiaramente il suo rovello: “Il pensiero si trova con raccapriccio condotto ad esitare tre due bestemmie, che son due deliri: negar la Provvidenza , o accusarla”.
Senza dire poi che la figura di Don Ferrante è stata modellata per rendere ridicolo il tomismo tanto odiato da calvinisti, ugonotti e liberali.
Manzoni è sepolto al Famedio sotto la volta di un cielo stellato.
OS

Anonimo ha detto...

"Ora, cosa dovrebbe fare il Vaticano, per i tradizionalisti? Protestare con lo Stato italiano ed esigere che sia consentita la normale partecipazione alla Messa, con le opportune cautele, messe in opera dalla Chiesa stessa. E se poi, da una qualche Messa più o meno affollata di Pasqua esplodesse un bacino di contagi? Il tradizionalista risponde: Dio non lo permetterà."

Argomentazioni apparentemente logiche, ma che mi suonano capziose. Innanzitutto che c'entrano i tradizionalisti!? La questione riguarda tutti i cattolici, che non siano "di cartone". Se in una chiesa, poi, dovesse verificarsi un bacino di contagio, si dovrebbe procedere non a chiudere tutte le chiese d'Italia o a impedire le Messe sine die, ma semplicemente a verificare per quale incautela tale contagio si è prodotto, e quindi rimuovere le cause del medesimo. Difatti, se per caso dovesse saltare fuori un diffuso contagio all'interno di un supermercato, a nessuno verrebbe in mente di serrare tutti i mercati al chiuso della Penisola. Ripeto: sono argomentazioni apparentemente sensate, ma che nascondono intenzioni indicibili, non già rispetto a chi le ha formulate, ma perché esse potrebbero naturalmente essere sollevate da chi ha in odio la fede cattolica.

tralcio ha detto...

Proviamo a vedere le cose da un altro punto di vista.

Dio permette le situazioni dolorose (la croce è il segno distintivo) per un bene maggiore:
-Dio non vuole mai il male morale (né come fine, né come mezzo);
-Dio non vuole mai il male fisico per compiacendosi della sofferenza delle creature punite;
-ma Dio permette questo male fisico per riscattarci e scuoterci dal disordine morale.

Dio questo lo fa per ricordarci che:
-noi non siamo Dio;
-non ci possiamo salvare da soli, con i nostri mezzi, a motivo dei nostri eroici sforzi;
-non possiamo usare Lui come scusa per adorare noi stessi;
-non è questa vita terrena a esaurire l'orizzonte, ma c'è un bene eterno, nella Sua gloria;
-non è negata dignità al corpo: salvata l'anima ci sarà anche la resurrezione dei corpi.

La "lezione" è semplice: se Dio fosse come noi, noi saremmo Dio.
Ci salveremmo da soli, con l'abnegazione dei medici, i portenti della scienza o la legge.
E invece no: ci si salva portando la croce, stoltezza dei sapienti e debolezza dei potenti.

In questa Quaresima spogliata di abitudini sacre, purtroppo spesso vuote di senso... spogliata di diritti, spogliata di liturgia, c'è un bene più grande, Provvidenziale.

E' dura: piovono sputi e bestemmie, sibila il flagello, il martello picchia i chiodi...
Ma Gesù non è venuto a vincere attraverso battaglie da tribunale o da raccolta firme.
Non è venuto a vincere nemmeno convincendo a parole i giudici iniqui e gli scettici.
Ha persino lasciato che dicessero che disperava, mentre pregava intonando il Salmo 21.
Oggi c'è chi dice che Maria, piena di grazia e Immacolata, pensò d'esser stata imbrogliata!

Gesù è venuto a vincere nel segno della croce, dalla croce.
L'eucaristia è importantissima, ma essa è appunto il sacrificio crocifisso.
Oggi la comunione si sposta lì: dal Cenacolo al Calvario.
E l'abbiamo sempre saputo. L'abbiamo sempre ridetto a chi parlava di mense gioviali.

C'è tanta sporcizia, tanto peccato, anche nella Chiesa. Si fece buio su tutta la terra.
E' il momento di tacere e stare lì dove ci è chiesto. Con Lui. In croce. Espiando...
Facendo la volontà di Dio, sapendo che la storia è saldamente nelle Sue mani.

mic ha detto...

È morto monsignor Antonio Livi. Preghiamo, affidandolo all'Unum necessarium, che è Cristo Signore.

Diego ha detto...

L'autore ha tutto il mio disappunto: la supinazione della chiesa è antecedente al DPCM 8 marzo. Due settimane di anticipo. La violazione grave non è delle libertà costituzionali (ricordiamo che per un cattolico la costituzione è un documento da abolire, si vedano a questo riguardo gli articoli del prof. Danilo Castellano) ma quella del concordato che è un accordo tra Stati sovrani. Io avrei mantenuto l'esonero del precetto per fare stare a casa i cattolici di facciata e stabilito numero chiuso con posti assegnati (più messe al giorno senza omelia, scambio pace e S.Comunione). Controllo della temperatura all'ingresso e mascherina indossata. Dio ci ha fatto intelligenti per ingegnarci a trovare modi per continuare ad adorarlo anche nelle difficoltà e non per escogitare metodi per marcare visita. Tralascio gli aspetti soprannaturali in cui la chiesa ha smesso di credere e mi fermo all'autogol politico con annesso grave precedente che si è creato ed al fatto che nel bisogno i preti hanno abbandonato i fedeli. invito coloro che non l'abbiano già fatto a non versare il loro 8x1000 alla chiesa. Che vadano a lavorare, tra le bestemmie, le irriverenze a Cristo, la fatica e il pensiero di arrivare a fine mese che ora diventa angoscioso. Io, come molti, ho bisogno di Cristo e loro che fanno? Che amarezza...

Pietro (NON del Cammino) ha detto...

Premetto: non discuto che certe decisioni restrittive siano NECESSARIE, ma è chiaro che con le possibilità di CONTROLLO di oggi, il POTERE, se gestito da pochi, come nelle emergenze, e se prolungato nel tempo, è simile a quello delle monarchie assolute e, si sa, la tentazione del potere è seducente, come a quella dei soldi e del sesso.
La prova? Lo spudorato tentativo di far passare per fake news la riproposta di un servizio RAI del 2015 in cui si diceva che a Wuhan, epicentro del COVID 19, si stavano facendo strani esprimenti sui virus.
Nulla di strano, perciò, a ipotizzare che qualcuno sia tentato di estendere il CONTROLLO sui cittadini per motivazioni che non dice.
Il timore di questo, che di per se è normale, diventa adiirittura un LECITO sospetto se si comincia a ripetere ossessivamente che NULLA sarà più come prima.
 Che forse si vuole dare a intendere che se pure il picco passerà, ci sarà sempre un'emergenza per cui si dovranno imporre per sempre "assembramenti" come quelli che avvengono nelle Messe, nelle processioni, ecc?
Che forse si vuol far passare il messaggio che l'emergenza sanitaria sarà la norma, così come si è fatto passare quello per cui guerre, viaggi nel deserto e traversate sui barconi non sono un’emergenza ma, come anche qualche ecclesiastico ha detto, è NORMALE?

Anonimo ha detto...


Lo sproloquio contro Manzoni "calvinista" (?) è fuori luogo.

L'autore dell'intervento ha con ogni evidenza citato Manzoni solo come testimone (nel suo romanzo) di un fatto storico, la processione durante la peste che sortì l'effetto contrario a quello voluto, aggravando la situazione.
Tutto qui.

Josh ha detto...

https://voxnews.info/2020/04/02/pd-vuole-limpunita-uno-scudo-penale-per-salvarsi-il-culo-14mila-morti-senza-giustizia/

Anonimo ha detto...

Il presidente della Polonia prega per il suo popolo davanti alla Vergine di Czestochowa (Jasna Gora)
https://informazionecattolica.blogspot.com/2020/04/il-presidente-della-polonia-prega-per.html

Rr ha detto...

Quando scoppiò il caso di Codogno e quella zona fu chiusa, si poteva effettivamente capire di chiudere le chiese, momentaneamente, e sospendere il precetto festivo per gli abitanti della zona rossa.
Ma subito venne chiuso alle celebrazioni il Duomo di Milano, quando in città non c’era ancora UN caso. Il Duomo, enorme, dove si potevano celebrare tante S.Messe, ammettendo solo un centinaio di fedeli per volta, che sarebbero stati a METRI di distanza. Niente saluto di pace, Comunione in bocca e celebrante che tran un fedele e l’altro si disinfetta le mani con l’Amuchina. Amuchina da addizionare anche all'acqua Benedetta.
Ma anche altre chiese in Milano ed in tutta Italia sono ormai troppo grandi per i fedeli che le frequentano. Ricordo ancora 20 anni fa, a Natale o a Pasqua, se si tardava ad arrivare, non si trovava posto. Ma quest’anno a Natale eravamo una cinquantina, non di più, a dir tanto !
I preti veri si sono ammalati e morti, gli altrI civil servants come i pastori anglicani son vivi e vegeti.
Ce ne ricorderemo.

Anonimo ha detto...


La costituzione è un documento da abolire per un cattolico, vale solo il Concordato

Sarà anche da abolire, per un cattolico, ma è la legge fondamentale che regola il nostro vivere civile e legittima anche il Concordato e il Trattato del 29, avendo essi ricevuto rilievo costituzionale appunto. Non è che si può fingere non esista.
Ma durante le pestilenze dei secoli passati, quando l'Europa era ancora formalmente cristiana, durante le epidemie, le chiese non sono mai state provvisoriamente chiuse, dalla stessa autorità ecclesiastica, per evitare il diffondersi dell'epidemia? Bisognerebbe controllare.

Da Opportune Importune ha detto...

Pare insomma che il Coronavirus abbia scatenato una furia infernale, svelando il vero volto di una Gerarchia che non ha come scopo la gloria di Dio e la salvezza delle anime, ma l’offesa della divina Maestà e la dannazione del gregge affidatole.


Se un demone dell’inferno avesse dovuto stilare una lista delle cose da fare per indebolire ogni aiuto spirituale della Chiesa ai fedeli, o cancellare totalmente l’influenza della Grazia nel mondo e diffondere quanto più possibile il peccato e la morte dell’anima, non avrebbe potuto aggiungere nulla a quanto già fatto da questa schiera di sciagurati, percentualmente tanto maggiore, quanto più si sale nella scala gerarchica: profanazione sistematica della Santissima Eucaristia con la Comunione in mano e il nuovo rito della Messa; vilipendio della Santissima Trinità ed offesa al divino Redentore con gli incontri ecumenici incoraggiati da decenni sulla base del Vaticano II; violazione del Primo Comandamento con l’adorazione degli idoli nelle chiese e la communicatio in sacris con gli eretici; violazione del Terzo Comandamento - e del Primo Precetto della Chiesa - con la sospensione delle celebrazioni, col pretesto della pandemia; silenzio complice nel non condannare le migliaia di vite di innocenti immolate sull’altare del diritto all’aborto anche durante la quarantena; eliminazione della preghiera canonica, con la drastica banalizzazione del Breviario e l’ormai diffusa abitudine a non recitarlo più; demolizione della santità del Matrimonio e cancellazione dell’adulterio con l’applicazione di Amoris laetitia e i silenzi sulle leggi inique e perverse dello Stato; attacco al Sacerdozio cattolico con l’imminente abolizione del Sacro Celibato e l’ammissione delle donne agli Ordini sacri, grazie a Querida Amazonia; lotta senza quartiere alla Messa cattolica e alla liturgia tridentina, con il tacito incoraggiamento di Santa Marta; sparizione dei Sacramentali: abolizione quasi universale del canto gregoriano, suono delle campane ridotto al minimo, uso dell’acqua santa e degli oggetti benedetti considerato una superstizione medievale, sparizione quasi totale dell’uso dell’abito ecclesiastico, cancellazione della venerazione delle Reliquie dei Santi, limitazione degli Esorcismi sulle cose e sulle persone, con relativa sostituzione della formula tradizionale del Rituale per l’acqua benedetta con una assolutamente inefficace per stessa ammissione degli Esorcisti. E ancora: devastazione della disciplina nei Seminari e nei Conventi, con la contestuale diffusione dell’immoralità e della dissipazione; proibizione di qualsiasi forma di vera spiritualità e ascesi nelle Comunità religiose, ivi compresi i Monasteri di clausura; abolizione dell’Indice dei Libri Proibiti e diffusione di stampa ereticale, assieme alla rimozione dei docenti ortodossi e alla loro sostituzione con eretici notori; punizione severissima di qualsiasi forma di dissenso nei sudditi, chierici o laici che siano. E l’elenco potrebbe continuare per pagine e pagine. 

Da Opportune Importune ha detto...

...segue
Eccola, dunque, la riduzione allo stato laicale della Chiesa, nella sua Gerarchia infedele. Una Gerarchia che, pur non essendo interamente composta da servi di Satana, è oggi oggettivamente complice del piano infernale: se non per scelta, di sicuro per sconsiderata connivenza o per un perverso concetto di cieca obbedienza. Il rito in cui si è sancita questa diserzione si è compiuto in Piazza San Pietro, dove il nulla ha annunciato il nulla al nulla. Perché le parole che i fedeli confinati dietro lo schermo del televisore volevano sentirsi dire non sono state pronunciate; perché a pronunciarle non c’era il loro padre comune, ma un muto necroforo; perché non si rivolgevano al Cielo per implorare perdono, ma ad una piazza deserta. 


Eccola, la chiesa in uscita, asserragliata e sbarrata; ecco l’ospedale da campo vietato e interdetto. Eccoli, i Pastori con la puzza delle pecore, incapaci di profferire una sola parola di conforto, di ammonire il mondo peccatore additandogli la penitenza. Ipocritamente nascosti dietro un braccio secolare nemico di Dio, e spavaldamente compunti nel loro poter mettere a tacere la voce di Cristo, nel poter imporre la quarantena anche alla Grazia dei Sacramenti, nell’esser padroni di una vigna che non è loro, nell’esser responsabili della dannazione di tante anime da offrire al Moloch cui si prostrano da settant’anni. 

Chi obbietta che questa crisi è recente, e che non è giusto coinvolgere in un duro giudizio i Pontefici degli ultimi decenni, penso dovrebbe guardare alla perfetta coerenza di questo Pontificato con le premesse poste dai Predecessori, ad iniziare dal Vaticano II - il mio famoso ceterum censeo - e domandarsi se veder adorare il Buddha su un tabernacolo ad Assisi, o ricevere il segno di Shiva in fronte sia poi così lontano da quello a cui abbiamo assistito recentemente. La latitanza della Gerarchia, la sua deliberata e complice inazione sono una colpa che risale a ben prima di Bergoglio: se costui è potuto ascendere al Soglio, l’ha comunque fatto da Cardinale, e prima ancora qualcuno l’ha consacrato Vescovo, in deroga agli obblighi dei Gesuiti. E come lui tutti coloro che oggi, assurti ai vertici della Chiesa, si mostrano nella loro spavalda arroganza senza però aver fatto mai mistero delle proprie posizioni dottrinali e morali. Gli stessi Roncalli e Montini furono eletti in quanto esponenti di una corrente ben precisa, e come tali poi agirono, promuovendo i figuri che hanno creato in seno al corpo ecclesiale il cancro di cui oggi vediamo la tremenda metastasi. 

Anonimo ha detto...


Papa Francesco fece carriera sotto i suoi due precedenti predecessori, protetto da un prelato argentino di tendenze apparentemente "conservatrici". Raggiunse l'età della pensione da cardinale quando il papa era Benedetto XVI, che avrebbe potuto mandarlo in pensione, ma non lo fece.

Anonimo ha detto...

LA MATURITÀ ANTICIPATA

Sto tenendo, alle mie due carissime quinte, delle lezioni non banali di storia e letterature italiana e latina.
Le tengo dalla mia scrivania. Gli studenti le ascoltano nelle loro case. Lo fanno solo per passione, interesse, buona educazione. Non vi sono costretti dal registro delle presenze – posso rendermi conto di chi è non è in linea ma non considerarlo formalmente assente – e non sono obbligati all’ascolto dalla minaccia di un voto futuro. Perché non posso, non possiamo mettere voti. Quei maledetti numeri a cui abbiamo ridotto la trasmissione e la valutazione della conoscenza.

Insomma: tengo infine lezione come avevo sempre sperato: a persone che ascoltano liberamente e per il puro piacere di apprendere. E dunque a persone GIÀ MATURE.

Ci voleva una catastrofe per arrivarci. Era necessaria un tragedia per passeggiare con i miei discepoli sotto la Stoà.
Biagio Buonomo

pinchettino ha detto...

Sai che consolazione morire in grazia dell'unum necessarium!!!

A proposito, è lo stesso che celebriamo nel Credo? Cioè Dio Padre Onnipotente Uno e Trino?
Ci stanno anticipatamente preparando ( vaselinandoci) al cambiamento del Credo? D'altra parte, dopo i documenti del V2 va da sé . Cioè necesse est!!

mic ha detto...

Ironia fuori posto. Chi si riferisce a Cristo Signore come l'Unum necessarium, non può che farlo perché è Lui, vero Dio e vero Uomo, che è venuto nella pienezza dei tempi per compiere l'opera della Salvezza e rivelando Dio Santissima Trinità, la Cui opera continua fino alla fine dei tempi proprio nel Signore Incarnato Morto Risorto Asceso al Cielo da cui ha inviato il Suo Spirito. Ed è il Suo Spirito di Risorto che continua a vivificare la Sua Chiesa, anche se oggi essa sembra aver acquisito la visibilità di un falcetto di luna...

mic ha detto...

Del resto gli adoratori dell'Unico Dio, sia ebrei che musulmani, non sono proprio quelli che non riconoscono Cristo come Dio, proprio perché non riconoscono Dio come Santissima Trinità?

pincaccio ha detto...

Infatti non è mica pinco che parla dell'"Unico Dio" del "Dio Uno e Unico" ma sono i papi del CV2 in accordo con ebrei e musulmani. Qui, poi, trovo pure l'"Unum Necessarium".....L'ironia non la fa pinco.

Forse abbiamo ritenuto male: non Io Sono Colui Che E' ma: Io sono colui che è necessario. Che dio è quello condizionato dalla necessità ? Boh....
Non pensi che mi piaccia fare l'ironia,perchè è una lacerazione,mi creda

mic ha detto...

Pregiudizio inestirpabile. Unicum necessarium, non è un attributo di Dio, ma indica che Cristo Signore è l'unico che salva, l'Unico necessario alla nostra salvezza. E del resto Gesù quell'"Io sono" lo ha detto...

mic ha detto...

Pincoeccetera continua a insistere e torna alla carica ma ancora non vuole capire che nella citazione non si intende dire che Dio è necessario in sé ma che è necessario per noi... Inoltre non lo deve venire a straripetere a me, che ho sempre confutato le variazioni conciliari, che questo supposto errore risalirebbe al concilio vat. II e sarebbe attribuibile a un suo documento.
E basta!

Josh ha detto...

https://voxnews.info/2020/04/05/tre-estremisti-di-sinistra-nellufficio-censura-governativo-per-nascondere-la-strage-di-stato/