Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 21 aprile 2020

Il ritorno agli idoli e il nuovo ordine mondiale - don Elia

Reliqui domum meam, dimisi hereditatem meam: dedi dilectam animam meam in manu inimicorum eius (Ger 12, 7).

Non stupisce più di tanto che un professorino estratto dall’anonimato e imposto come Presidente del Consiglio inverta il significato della Pasqua cristiana definendola un ritorno alla schiavitù dell’Egitto. Il pupillo del defunto cardinal Silvestrini [qui] , membro di spicco della sedicente mafia di San Gallo in odore di massoneria, ha evidentemente – piuttosto che essersi lasciato sfuggire un lapsus – alluso in codice al vero scopo dell’incarico ricevuto dai poteri occulti, i quali, nell’ambito del loro programma di governo mondiale[qui - qui], vogliono restaurare l’idolatria come colonna portante del progetto. Esso si fonda infatti sul culto di Lucifero, ispiratore di tutti quelli falsi e di tutte le persecuzioni contro coloro che, in virtù della libertà che detengono quali figli di Dio e con la loro obbedienza al Padre, fan da ostacolo al suo dominio sul mondo. Con singolare convergenza di vedute, colui che la già citata mafia ha posto a capo della Chiesa promuove apertamente la religione dell’ambiente propugnata da quella stessa oligarchia che vuole asservire l’umanità intera, una pseudoreligione immanentistica che ci insegna – secondo la nuova “rivelazione” panteistica promulgata dall’ultimo sinodo – a considerarci tutti interconnessi tra di noi e con la natura… [qui]

Il sopraddetto, anziché chiedere perdono al Creatore e invitare tutti a fare altrettanto, patrocina la Madre Terra, che si vendicherebbe, con l’epidemia, delle nostre scarse attenzioni… conformemente all’atteggiamento, tipicamente satanico, proprio dei falsi dèi. Ciò che altresì addolora è che, anche nel resto del clero, sembri del tutto assente una visione soprannaturale di questa situazione abnorme. Chi osa sia pur solo accennare al bene maggiore che la Provvidenza prepara per noi permettendo questo male per mezzo delle cause create? Come minimo, esso è un effetto della giustizia retributiva, nonché un richiamo celeste a riconoscere i peccati per farne penitenza. In sette anni di bestemmie e insolenze vomitate da chi occupa il vertice della Chiesa visibile, la misura è giunta al colmo con l’atto di idolatria perpetrato in Vaticano il 4 ottobre scorso e con la profanazione dell’altare della Confessione: i primi casi di contagio sono stati registrati proprio il mese successivo. La Madre Terra, benché adorata, si è rivelata una volta di più per ciò che è nello stato decaduto: natura matrigna in balìa di demoni e di perversi. In seguito a quell’adulterio spirituale commesso ai più alti livelli della gerarchia, il Signore sembra essersi ritratto inorridito dalla Sposa infedele, lasciandola a se stessa priva di nutrimento e di conforto: «Ho lasciato la mia casa, ho abbandonato la mia eredità; ho dato l’anima mia diletta in mano ai suoi nemici» (Ger 12, 7).

L’individuo che, quasi fosse sciolto da qualsiasi autorità superiore, agisce da padrone assoluto della Chiesa; colui che pare voler usurpare perfino il ruolo dello Sposo, di cui non si riconosce più vicario; quello che tra la sera e la mattina ha ordinato la chiusura e la riapertura delle chiese, tace su castigo e riparazione proprio durante il Sacro Triduo, culmine dell’attualizzazione dell’opera redentrice, pur essendo praticamente l’unica voce che si sia potuta udire. Ma guarda un po’ dove han condotto cinquant’anni di partecipazione attiva e di assemblee celebranti: per la Santa Pasqua il Popolo di Dio si è dovuto accontentare di starsene davanti al televisore, in modo del tutto passivo, a sorbirsi il verbo del falso profeta… un grande fratello in veste clericale. La Chiesa terrena non ha più parola che non sia quella del cappellano del nuovo ordine mondiale: han fatto tombola, sebbene non sia Natale. Anche se ad assistere c’eran solo quattro gatti, i commedianti han disposto un tavolo rivolto al popolo: su questo “dogma” della loro nuova religione non si discute; Dio, evidentemente, non c’entra nulla: è solo una faccenda socio-antropologica, orizzontalismo puro, trascendenza zero.

Evidentemente è proprio questo il risultato che perseguono. Invece – osserva acutamente un liceale in un lavoro scolastico – se un’epidemia dimostra che l’uomo non è così potente come si crede per via delle sue conquiste tecnico-scientifiche, «è il momento di rientrare in sé stessi e di cercare aiuto rivolgendosi a Dio, Padre misericordioso». Se però le chiese sono chiuse e i sacerdoti si vedono solo in streaming, «il processo di secolarizzazione sarà ancor più inarrestabile»; questa situazione potrebbe altresì «incrementare il fenomeno del sacro fai-da-te, svuotando ulteriormente le chiese qualora riaprissero». Seguire la Messa per via telematica – la chiosa è mia – è un aiuto per chi è impedito di andare in chiesa (ed è per ciò stesso dispensato dal precetto), ma «tutta questa virtualità non aiuta per niente la fede». La liturgia cattolica, in effetti, richiede la presenza fisica: essa è un evento che rende presente l’opera della salvezza per chi vi partecipa, non un semplice espediente per ravvivare la fede, come sostengono i protestanti, né una mera cerimonia da officiare per ossequiare la divinità, come vorrebbe un certo tradizionalismo; in un caso o nell’altro, la partecipazione effettiva dei fedeli risulta, in fin dei conti, qualcosa di accessorio, dato che si può ottenere lo stesso risultato anche senza.

La speranza – concludeva lo studente – è che non si debba rimanere senza Sacramenti per mesi, per giunta in una condizione – aggiungo io – di forte tensione emotiva, di acuto disagio psicologico e, per molti, anche di difficoltà economiche vieppiù penose a causa dell’arresto delle attività lavorative, imposto con misure irrazionali in quanto non proporzionate al grado locale di gravità dell’emergenza sanitaria, che varia da regione a regione. Proprio quando più urgente si rivela, anche per le necessità di questa vita terrena, il soccorso della grazia (con quei benefici che i testi del Messale tradizionale indicano spessissimo), si assiste a un accanimento intransigente contro le persone che escono di casa per ricercarlo, mentre zingari e immigrati son lasciati liberi di andare indisturbati dove vogliono… Osservare un’evidente incongruenza non è – almeno per chi ragiona – una manifestazione di razzismo, ma un esercizio di rigore intellettuale, quello di cui si dimostra privo chi, al contrario, discrimina e criminalizza, paradossalmente, i propri stessi concittadini. A quanto pare, le nostre autorità – civili o ecclesiastiche che siano – odiano coloro per il servizio dei quali esistono… a meno che non stiano pedissequamente eseguendo degli ordini.

È sempre più difficile reprimere tale sospetto. La restaurazione dell’idolatria esige la cancellazione di fatto della vera religione, realtà pubblica per essenza, ed è la premessa “spirituale” del governo mondiale unico, la cui implementazione (come usa dire con orribile anglicismo) richiede altresì il controllo totale di una popolazione ridotta ai minimi termini. I nuovi vaccini – pare – contengono sostanze che indeboliscono le difese immunitarie e perfino dispositivi di nanotecnologia che rendano gli uomini fisicamente tracciabili grazie alla velocissima rete 5G, anch’essa molto nociva alla salute: senza eufemismi, una vera e propria arma di sterminio. L’arresto delle attività produttive non sarebbe altro, alla luce di ciò, che una pausa resa necessaria dall’adeguamento ai nuovi standard informatici; esso – guarda caso – non ha affatto interessato la posa della fibra ottica, che invece è proseguita a ritmi serrati, anche con l’impiego di manovalanza chiamata da altre regioni. Il motivo è semplicissimo: senza di essa l’Internet di quinta generazione (sistema integrato di trasmissione con cavi e antenne) non può funzionare, poiché intaserebbe la fibra finora utilizzata. Cominciano a tornare i conti…

L’emergenza sanitaria è dunque molto vantaggiosa per chi vuole imporre la vaccinazione forzata e mascherare segrete manovre con l’ausilio di un apparato mediatico totalmente succube, catalizzato com’è dalla “pandemia” e completamente dimentico di qualunque altro problema. L’obiettivo (lo stesso che il sinodo ha predicato) è un mondo in cui siano tutti connessi… cioè tutti controllati e manipolati – per la nostra salute e sicurezza, s’intende – con la tecnologia digitale: è il cosiddetto Internet delle cose, che mira a collegare computer, cellulari, elettrodomestici, automobili, tessere sanitarie, conti bancari… Non è un romanzo distopico né un film di fantascienza, bensì la realtà verso la quale ci stanno portando. Il neonato sistema totalitario, di cui i precedenti erano soltanto timide sperimentazioni, ha pure il proprio instrumentum regni, cioè la nuova religione unica, sincretica e panteistica, che deve asservire gli uomini anche spiritualmente. Il quotidiano della C.E.I. è giunto in questi giorni a titolare: È il momento di gettare le basi per un nuovo ordine mondiale. Caspita, si son finalmente tolti la maschera: a cominciare dal loro capo, son tutti agenti del regime.

La Provvidenza ha lasciato che l’umanità, con il suo allontanamento da Dio, giungesse a un passo dall’essere rinchiusa in una schiavitù ben peggiore di qualsiasi altra del passato. Ritornare agli idoli dopo esser stati redenti è enormemente più grave che adorarli per l’ignoranza del Salvatore; è una colpa che reclama un castigo molto più severo. Ora il mondo è davanti a un bivio: o riconoscere il Creatore e obbedire ai Suoi comandamenti, o essere inghiottito dal potere di Satana per mezzi dei suoi accoliti. Noi cristiani sappiamo che l’esito finale della lotta è la vittoria di Gesù Cristo, ma non conosciamo come ci si giungerà. Oggi siamo minacciati da un potere talmente forte e pervasivo da essere umanamente incontrastabile; soltanto il Signore può capovolgere la situazione con un Suo intervento, o provocando un fatto di portata tale da sventare le trame occulte, o suscitando un eletto che le sveli e abbia un ruolo tale da essere ascoltato (magari uno che abbia mandato in Lombardia i suoi migliori esperti militari a vedere che sta succedendo). In ogni caso, siamo più che mai nelle mani di Dio, ragion per cui dobbiamo più che mai pregare e offrire perché si muova a compassione di noi, facendo altresì del nostro meglio per meritarlo con l’aiuto della grazia.
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21 commenti:

Anonimo ha detto...

https://disq.us/url?url=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DQbYBfPZC62k%3AgH8sZ0d2lVqrbZUpnKeg6Or-fJA&cuid=5383759

Anonimo ha detto...

https://www.lanuovabq.it/it/la-fondazione-di-roma-citta-del-destino

CAPUT MUNDI
La fondazione di Roma, città del destino
CULTURA21-04-2020 Aurelio Porfiri
Il 21 aprile si festeggia il natale di Roma, la data in cui, secondo tradizione, Romolo avrebbe tracciato il solco e fondato la città. Roma non è una città come le altre. Come Gerusalemme è una città del destino. "Roma immortale di Martiri e di Santi, Roma immortale accogli i nostri canti: Gloria nei cieli a Dio nostro Signore, Pace ai Fedeli, di Cristo nell'amore" recita l'inno pontificio.

Anonimo ha detto...


Attribuire alla finora modesta personalità del premier Conte un tratto luciferino, come se egli fosse parte attiva e cosciente di un diabolico complotto internazionale per distruggere l'Occidente con le epidemie, mi sembra un tantino eccessivo, via.
Non si capisce la fonte di questo articolo.

Anonimo ha detto...

25 aprile ore 17 tutti in strada per dire NO app, vaccini,microchip, stati polizia...e no antichiesa contro Chiesa di Cristo
https://t.me/scendiamoinstradail25aprile?fbclid=IwAR3N1mT_Ar3EvTjecZa_FeGSRbjjYGRXXhYU2ftfrlAyCtg_KimLrzDcgyA

Anonimo ha detto...


Fuori tema ma in tema, lasciando per un momento perdere le ossessioni del presente.

Oggi, 21 Aprile, ricorre il Natale di Roma, fondata da Romolo, secondo la tradizione, nell'anno 753 a.C. Gli inglesi festeggiano il compleanno della regina Elisabetta II.
Quando nacque c'era ancora l'impero britannico, occupante un quinto del globo terracqueo.
Noi festeggiamo qualcosa di più importante, trattandosi della Città Eterna, come viene ancora chiamata. Esiste da 28 secoli circa.
Ma cosa è rimasto della "romanità" oggi? Niente, apparentemente. Né della Roma pagana né di quella cristiana. Abolendo il latino come lingua liturgica la Gerarchia cattolica attuale ha inflitto un vulnus micidiale agli studi classici, interrompendo in pratica il nesso tra pensiero classico e cristianesimo. Il cattolicesimo è diventato un coacervo di riti e chiese nazionali, in innumerevoli lingue e dialetti; un coacervo di "conferenze episcopali nazionali", caricature del parlamentarismo che ben conosciamo, con tutti i suoi difetti.

La "romanità" significava unità di comando e disciplina, senso del diritto e della "res publica", nell'unità del dogma (per la Chiesa) ma nel giusto rispetto delle autonomie locali. Unità in funzione di un'idea universale, prima di potenza terrena, aggressiva ma anche civilizzatrice, poi di potenza spirituale, di conversione delle anime a Cristo, per il Regno dei Cieli.
Oggi siamo invece all'anarchia, come negli Stati, del resto, dove predominano le spinte centrifughe mentre la crisi del principio di autorità appare totale. IL femminismo, la ginecocrazia dominante odia la romanità, è ovvio. L'odia proprio nei suoi aspetti positivi.
La romanità della decadenza non è in realtà più tale. Di una poetessa dell'età di Augusto ci è rimasto un unico frammento: "peccare iuvat", "peccare fa bene", "è bello". Il femminismo vive all'insegna di questo motto: peccare, trasgredire, dissolvere, in nome di quella falsa libertà degli istinti che accomuna l'uomo alla besta, ed anzi lo rende persino peggiore.

La fasulla Unione Europea, in quanto anticristiana è anche antiromana. In quanto dissolvitrice di ogni forma statale e nazionale è contro ogni forma dello spirito europeo del passato, sia romana che germanica o ispanica o greca o russa... All'interno c'è da noi la polemica ormai stantìa contro "Roma" in quanto capitale d'Italia. INdirettamente mette in questione la romanità, anche se in modo rozzo, come nel caso del "celtismo" dei leghisti (i farseschi riti del Dio Po di Bossi, le fiere celtiche, l'invenzione della Padania etc), una creazione artificiale, simbolicamente rappresentata dal sole celtico stilizzato che ancora si vede nella bandiera rigorosamente verde della REgione Lombardia (un simbolo pagano che ha portato sfortuna, a quanto pare).
Una riflessione pubblica sul ripudio dell'eredità dell'autentica romanità (non di quella delle illusioni imperiali nelle quali è ad un certo punto caduto il fascismo) in quanto con-causa della presente crisi spirituale?
Historicus

Questa agonìa non finisce.. ha detto...

" prendi la tua Comunione in una scatolina"
https://gloria.tv/post/Y3qj6McdB3y72po73D4AVeG1U

mic ha detto...

Non si capisce la fonte di questo articolo.

Avevo dimenticato di indicare l'autore, don Elia. Ora ho aggiornato...

Anonimo ha detto...

“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Così nel Vangelo Gesù Cristo risponde al demonio tentatore.

Il pane è certamente necessario ed indispensabile in tempo di Coronavirus, come stanno a testimoniare le lunghe file davanti ai Supermercati o alle piccole botteghe di alimentari. Ma per quanto riguarda la parola di Dio il dpcm dell 8 marzo scorso ha sospeso le cerimonie religiose e con una interpretazione estensiva dello stesso, accolta dalla CEI, ha vietato di celebrare Messa con il concorso di popolo.

Nel frattempo il Governo ha deciso la riapertura di cartolerie e librerie di ogni dimensione, ritenendo evidentemente indispensabile l’acquisto di qualche buon libro.

Il limite per farlo è sempre lo stesso: bisogna stare vicino a casa, possibilmente con la mascherina e a distanza di sicurezza. Ma se questo è vero per negozi ed esercizi commerciali di varia natura (oltre alle fabbriche che restano aperte) ci chiediamo come mai non si sia estesa la riapertura con le dovute misure di sicurezza anche per i luoghi di culto. Anche perché la nebulosa che avvolge le disposizioni del governo in materia genera episodi incresciosi, come quando forze dell’ordine vengono inviate ad interrompere la celebrazione della Santa Messa all’interno di Chiese aperte al culto. Un gesto, a prescindere dalle disposizioni, di per sé poco corretto.

Il problema è di qualche zelante e sprovveduto esecutore che non sa distinguere una Chiesa affollata da una nelle quale Parroco e fedeli rispettano le regole di sicurezza che dovrebbero valere per tutti, o di chi pensa che la Fede in Dio sia una pericolosa superstizione da combattere per tutelare la salute pubblica?

Davanti al moltiplicarsi in tutta Italia di episodi grotteschi degni dell’Unione Sovietica al tempo di Stalin è intollerabile il silenzio del Presidente del Consiglio e del Ministro degli Interni, non risultando che l’ art 19 della Costituzione, che garantisce il “diritto di professare liberamente la propria Fede in qualsiasi forma, individuale o associata”, sia stato abrogato manco per legge ma dall’interpretazione di un decreto del Presidente del Consiglio. Ricordando a tutti un altro fondamentale insegnamento del Vangelo: “date a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare”-

https://loccidentale.it/coronavirus-non-di-solo-pane-vivra-luomo/

Anonimo ha detto...


"Episodi grotteschi degni dell' URSS ai tempi di Stalin"

Cerchiamo di mantenere il senso delle proporzioni. Ai tempi di Stalin, i preti che celebravano Messe contro il divieto del governo comunista, in sostanza clandestine, venivano mandati in Siberia per anni o fucilati. Di "grottesco" nella Russia di quell'epoca c'era assai poco o meglio era il grottesco che a volte emerge anche nelle tragedie più fosche.
L'abuso compiuto dal poliziotto che ha cercato di interrompere la Messa sembra derivare da un eccesso di zelo, possibile peraltro in un clima culturale dove da decenni la Messa (riformata o Nuova Messa) ha perduto l'atmosfera sacra che ha sempre circondato le celebrazioni dell'Ordo Vetus (e non l'ha perduta per colpa dello Stato laico).
T

Anonimo ha detto...


La tesi secondo la quale la nuova rete G5 sarebbe apportatrice di morbi di tipo epidemico
è allo stato del tutto onirica.

Anonimo ha detto...

Ah meno male quindi se vorro' prendere un po' d'aria potro' dire di andare alla libreria piu' vicina a casa mia : a 7/8 chilometri circa .

Anonimo ha detto...

La tesi secondo la quale la nuova rete G5 sarebbe apportatrice di morbi di tipo epidemico è allo stato del tutto onirica.

Peccato per lei che lo faccia capire chiaramente addirittura un premio Nobel per la Medicina, il prof. Luc Montagnier, alla fine di questa intervista. Egli tra l'altro afferma che il virus è inequivocabilmente prodotto in laboratorio - non dice, per serietà, di quale provenienza geografica. A differnza dei virologi da operetta che popolano le tv italiane a tutte le ore del giorno, non credo che un premio Nobel, peraltro di 88 anni, abbia secondi fini o motivi per depistare le indagini, così come invece reputo stiano facendo i nostri.

https://www.youtube.com/watch?v=9229sRcth7E

Aloisius ha detto...

Condivido l'articolo di don Elia.
Ma anche se sono fondati i sospetti di manipolazione del vaccino con un nano-chip, in modo da rendere tutti tracciabili o manipolabili con il 5g, come anche la dannosità di questo, mancano però le prove scientifiche.
Sono eventi da dimostrare scientificamente, anche se per cautela vogliamo evitarli.

E senza prove diventa difficile non solo seguire, ma soprattutto far seguire ad altri, come i propri figli, le eventuali e gravi conseguenze negative del rifiuto.

È certo che ci avviamo verso un sistema in cui ogni operazione sarà possibile solo con la connessione e la tecnologia.
Già adesso gli anziani mi chiedono di fare pagamenti online o scaricare moduli da siti come l'Inps che loro non possono o non sanno fare.
Le banche hanno introdotto le app e lo smartphone è divenuto essenziale pernoperazioni bancarie da casa.
È stato anche rimpicciolito a livello di orologio e il passo al chip sottopelle è breve, in Svezia lo hanno già sperimentato sull'uomo, mentre gli animali sono "chippati" già da anni.

Io affronterei pure gli effetti negativi del rifiuto di questo sistema, ma non potrei più lavorare.
E come sosterrò i figli che da me dipendono?
Come potrei sostenere il rimorso se un figlio che non ho voluto vaccinare per il solo sospetto, senza prove, di microchip o altre diavolerie, si contagiasse col coronavirus e morisse?
Come comprerò loro il cibo se non lavorerò, o pur lavorando non potrò eseguire pagamenti per il rifiuto dei suddetti sistemi?

A breve ci troveremo a vivere questi dilemmi e questo rende fondato l'altro fondato sospetto avanzato autorevolmente dal premio Nobel Montagner - già degradato per questo a mentecatto temerario - che il coronavirus sia stato preparato in laboratorio.
E visti gli effetti, aggiungono altri, propagato apposta per accelerare i progetti globalisti profetizzato anche dalla Madonna in varie apparizioni.

Stiamo vivendo tempi sempre più cupi e tenebrosi, stringiamoci in preghiera

Anonimo ha detto...

@ Aloisius

Con i figli credo sia essenziale la coerenza e l'esempio personale; certi strumenti tecnologici possono essere usati in ufficio, ma non in casa, in famiglia. Il vaccino anti covid 19 finora non è stato usato per mancanza; in queste ultime settimane sempre più si stanno individuando medicinali comuni, di vecchia data, che consentirebbero la terapia a casa guidata dal medico di famiglia. Al momento la grande svolta è stata l'eparina; mentre proprio di oggi è la notizia della terapia di successo con il plasma dei guariti dal covid19. Si è capito che è opportuno intervenire subito e non aspettare lo stato di covid19 conclamato, a causa di questo stato conclamato, di picco, molti sono finiti in rianimazione stremati e non pochi sono morti. Consideriamo che l'anziano ha di suo piccole o grandi patologie che si sono sommate al covid19 ma, viceversa proprio gli anziani cresciuti ed invecchiati con pochissime medicine e pochissimi vaccini sono spesso più resistenti, più naturalmente immuni di tanti giovani. In questo periodo tra le persone conosciute ho visto ed ascoltato storie di vita e di morte e spesso chi è vissuto avrebbe avuto, sulla carta, più probabilità di morire e chi è morto si è stati certi che sarebbe vissuto. Quindi oltre le terapie fino allo stremo ed oltre, bisogna tener presente che nulla sappiamo del tempo di vita che ci è concesso, a volte si vive più a lungo perché non abbiamo capito quello che avremmo dovuto capire, a volte si muore presto perché di là altri compiti ci attendono. Ad aprile un amico è morto, è stata una morte a stento accettata, era medico attento e scrupoloso e...allora per fartene una ragione passi in rassegna tutti i motivi, oltre il covid19, che avrebbero potuto essere concausa, motivo, di questa morte, forse i medici e gli infermieri defunti in questa manciata di mesi sono stati chiamati in Cielo per poter meglio aiutare chi doveva restare sul fronte della vita in terra. Forse è andata così.

Catholicus ha detto...

@Aloisius: "Stiamo vivendo tempi sempre più cupi e tenebrosi": caro amico, è proprio così, viene il sospetto che il virus sia stato lo strumento scelto dall'élite globalista per accelerare e rendere possibile la marcatura della gente col microchip, come da Apocalisse 13,16; ma sappiamo anche che tale scempio non durerà molto, e che coloro che accetteranno il marchio di Satana metteranno in serio pericolo la loro salvezza eterna (e quella dei loro cari che avranno fatto sottoporre a tale marchiatura). C'è poi da tener presenti le parole dette dalla Madonna a Suor Lucia: "Quando tutto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi...alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà". Quando ho saputo che l'attuale governo Conte è stato voluto, o imposto, da Bergoglio e dai massoni per cui lavora, imponendo la cacciata di Salvini (così come imposero la cacciata di Ragtzinger) ho subito pensato che Satana stesse accelerando i tempi, consapevole che di tempo glie ne resta davvero poco, per imporre il suo regno di terrore e di morte sull'intero pianeta dove viviamo. Ormai è riuscito ad imporre il cesaropapismo luciferino sull'Occidente (un tempo definito "mondo libero") e sula Chiesa ex Cattolica, e il Vaticano è divenuto "la sede dell'Anticristo", coma da profezia di La Salette. Diamo fiducia a Maria SS.ma ed al Suo Divin Figlio, non mettiamoci mani e piedi alla mercè di queste anime perdute, di questi figli del demonio (così i definisce Cristo stesso, rivolto ai sacerdoti della Sinagoga, oggi spostatasi in Vaticano...).

mic ha detto...

viene il sospetto che il virus sia stato lo strumento scelto dall'élite globalista per accelerare e rendere possibile la marcatura della gente col microchip, come da Apocalisse 13,16; ma sappiamo anche che tale scempio non durerà molto,

Sospetti ce ne sono diversi e di diverso calibro. Di valutazioni ne stiamo facendo tante, anche per districarci dalla massificazione imperante. Però non starei sempre a metterla in chiave millenarista. E non per questo cambiano le nostre scelte e il nostro impegno.

Anonimo ha detto...


Se lo dice un premio Nobel, però abbastanza in pensione, che dalla rete proviene il
morbo...
Allora, dobbiamo metterci sull'attenti? Premesso che si tratta sempre di ipotesi,
in materia come questa, proviamo a chiedere, se possibile, a qualche ingegnere
esperto del ramo e vediamo cosa risponde.
Che i nostri epidemiologi siano da operetta, non direi. Il prof. Tarro p.e. è un'autorità
internazionale in materia. Litigano, a volte in maniera puerile forse, per il semplice
motivo che di questo micidiale morbo si sa ancora troppo poco, è questa la disgrazia.
Gli scienziati di tutto il mondo procedono ancora a tentoni.

RR ha detto...

Se voi pensate che la terapia con l'eparina sodica sia come bersi un'aspirina, siete molto fuori strada. L 'eparina sodica esiste oggi solo per via iniettiva sottocute, non è disponibile oggi, e probabilmente non lo sarà mai, in forma orale.
L'iniezione fa male, va saputa fare, produce ecchimosi ed ematomi che, in soggetti immunodepressi, possono trasformarsi facilmente in ascessi. Deve essere seguita per almeno un mese e dal medico di famiglia. Che, come molti sanno, ma oggi fingono di dimenticare, far venire a casa o trovarlo disponibile in ambulatorio, è un'impresa.
La somministrazione di plasma dei guariti ai contagiati, pratica vecchia come il cucco, ma non più in uso avendo gammaglobuline, antibiotici e vaccini, può essere praticata SOLO in ambiente medico protetto, cioè in ospedale, perché: v. sopra.
Sec.me, ma sbaglierò, in futuro o i contagiati da Covid saranno paucisintomatici simil influenza (una Tachipirina e via) o richiederanno un day hospital, come minimo, in strutture specializzate. Come succede oggi con i pazienti neoplastici, altra categoria di malati che i medici di famiglia schivano come la peste.

Aloisius ha detto...

A prescindere dall'Apocalisse e dal millenarismo, stiamo arrivando comunque al punto che tutto confluisce su un dispositivo elettronico portatile.
La app per la banca e la app per il covid, ad esempio, a prescindere dalle rassicurazioni e dai motivi di sicurezza a cui sono ispirate, incidono già ora sulla libertà di usare il proprio denaro e sulla libertà di movimento.
Il denaro elettronico impedirà il prelievo di contante, facendo perdere anche l'ultima possibilità di autonomia dalla banca e dai dispositivi elettronici.
Forse per questo vogliono che gli anziani non votino (vedi proposta del buffone di corte Beppe Grillo) e che muoiano presto, così non gravano sul servizio sanitario.
Per non parlare della tracciabilità del traffico su internet, del commercio dei dati personali, dei consigli per gli acquisti, dei droni che controllano a tua insaputa....

Quindi, anche lasciando perdere il millenarismo, oggettivamente siamo controllati coma mai fino ad ora, vittime delle comodità innegabili di queste nuove tecnologie che usiamo volentieri.

E che hanno il lato buonissimo della libertà - fino a quando la rete sarà libera - e di una fonte di conoscenza immensa, oltre che di contatto a distanza, di informazione alternativa indipendente e di scambio di idee, come questo blog e tanti altri siti.

Fatto sta che chi vorrà vivere senza tecnologia, sarà è inevitabilmente tagliato fuori e dipenderà da altri.
Coloro che le sanno usare, invece, sono già schedati e radiografati persino nei desideri futuri, elaborati da algoritmi che già sono in grado di prevedere i tuoi acquisti futuri...!

Ora, s3 il potere fosse in mano a persone sagge, sapienti e timorate di Dio, nessun problema sorgerebbe.
Ma siccome i potenti attuali non sono evidentemente così virtuosi, pur non volendo essere millenarista, sono alquanto turbato.
La fede, però, e questo è il lato positivo maggiore, oltre a rendermi sereno in piena tempesta, aumenta, matura e si rafforza.
Sia lodato Gesù Cristo.
Aloisius

Anonimo ha detto...

Come vedete, ormai il mestiere di complottista è diventato impossibile: fanno tutto loro. La clorochina sta rovinando la narrativa “aspettate il vaccino di Bill Gates che ci renderà liberi”, ed evidentemente devono ricorrere a questi mezzi rozzi e che mostrano la trama.
https://www.maurizioblondet.it/la-clorochina-fa-morire-parola-dei-media/

Oh , al di qua e aldila' dell'tlantico sembrano partoriti tutti dallo stesso utero , dal cervello di Giove pluvio.

Anonimo ha detto...


A proposito di singolo arnese che controlla tutto

In Cina il denaro cartaceo, la banconota, è da tempo quasi scomparsa. I pagamenti avvengono tutti elettronicamente o quasi. Il regime controlla tutto, ha messo in piedi un sistema globale di sorveglianza elettronica impressionante, di cui in Occidente si ha un'idea solo approssimativa.
Lo ha rivelato nei dettagli un giornalista sino-tedesco, per più di dieci anni corrispondente da Pechino della Sueddeutsche Zeitung. Poco prima di far pubblicare il libro nel quale documentava l'impressinante realtà cinese, ha lasciato quel paese, ovviamente. Il titolo del libro
è :
Kai Strittmatter, "We have been harmonised. Life in China's Surveillance State" [Siamo stati armonizzati. Vita nello Stato cinese di sorveglianza], tr. ingl. 2019, Old Street Publishing Ltd., Exeter, pp. 328. In Germania è andato a ruba. Un testo impressionante.