Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 22 aprile 2020

Dio Patria Famiglia SpA

Attacchi non nuovi. Un precedente sullo stesso contesto qui. E una delle tante dichiarazioni del card. Burke qui.
In ogni caso, anche in questa circostanza esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Card. Burke per tutte le menzogne dette a Report. I veri discepoli di Gesù non saranno osannati dal mondo, ma perseguitati dal mondo e, soprattutto, da coloro che, nel mondo, hanno da sempre in odio il bene della Chiesa Cattolica. Gesù ci ricorda il nostro felice destino che ci fa riconoscere come suoi: Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Beati voi quando vi perseguiteranno e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Quel giorno rallegratevi, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. 

La Révolution, comme Saturne,
dévore ses propres enfants.
Pierre Victurnien Vergniaud
La Rivoluzione, come Saturno, divora i propri figli. Non fa eccezione la rivoluzione modernista che si consuma in seno alla Chiesa; e se da un lato la battaglia si fa sempre più violenta contro i difensori dell’Ancien Régime, dall’altro i giacobini non esitano a sacrificare senza scrupoli i girondini della prim’ora.
In queste settimane assistiamo ad un’operazione di aperta ostilità nei confronti della compagine tradizionale della Chiesa, condotta da parte della fazione ultraprogressista; la quale ricorre all’alleanza con media apertamente anticattolici per cercar maldestramente di screditare l’avversario, non potendolo attaccare sul piano dottrinale. Questo grottesco tentativo incontrerà forse il consenso di chi, comunque, è già schierato ideologicamente e acriticamente dalla parte della modernità e del progresso; ma non riuscirà a scalfire minimamente coloro che vanno ogni giorno di più persuadendosi della lotta in corso tra i settari della neochiesa e quanti vogliono rimanere fedeli a Cristo.
Questa inimicizia biblica tra la stirpe del Serpente e quella della Donna (Gen 3, 15) riemerge in questi giorni con il servizio di Report trasmesso ieri, 20 Aprile, su Rai3 (qui): Dio Patria Famiglia Spa. 
Nel programma di Report l’insinuazione capziosa e la denigrazione dell’avversario screditano la serietà della presunta inchiesta e permettono di considerarla solo per quello che è: percolato della più abbietta disonestà ideologica. Basterebbe d’altronde dare un’occhiata alle inchieste di Giorgio Mottola (qui) per comprendere il chiodo fisso che lo ossessiona: antisalvinismo e pseudocomplottismo d’accatto. 

Ma se il contenuto è inattendibile e basato su mere supposizioni abilmente camuffate da scoop, ciò che ha mosso la redazione di Report a confezionare il servizio sui “nemici di Papa Francesco” rivela da un lato la percezione della precarietà dell’idolo di Santa Marta, dall’altra il terrore che il disastro da lui perpetrato possa spingere anche i più moderati ad un ritorno alla Tradizione se non completo, almeno parziale. Quindi, avanti con la celebrazione delle magnifiche sorti e conciliari, con l’esaltazione del coraggio di Bergoglio nel farsi promotore di una fantomatica riforma della Curia Romana che tutti hanno sentito nominare ma che nessuno ha mai visto nemmeno iniziare. Si sa invece con quanta determinazione Francesco abbia difeso a spada tratta il suo intrinseco Maradiaga e i di lui valets de chambre, per i quali ha inventato nuovi incarichi in Curia. E si sa anche con quale ipocrita compiacimento sia riuscito a rimuovere il Cardinale Pell, col pretesto di un provvidenziale processo durato sei anni e che, dopo l’assoluzione, ha trovato ben scarso entusiasmo per la ritrovata libertà del Presule nei delusi confratelli. 

Eppure, nel panegirico televisivo di Rai3, nel tributo d’incenso dell’emittente più progressista della televisione nazionale al Romano Pontefice si percepisce quella sensazione di corsa ai ripari, quella scomposta smania celebrativa che prelude alla precipitosa fuga del tiranno dal palazzo al sopraggiungere dell’esercito liberatore. Per quanto impegno si dispieghi nel rappresentare in chiave negativa il Cardinal Burke e tutte le organizzazioni laicali cattoliche europee ed americane, il telespettatore che ascolta le imputazioni non le trova per nulla scandalose, sentendosi invece confermato nelle proprie gravissime riserve sulla rivoluzione bergogliana.

Il tribunale del popolo - frettolosamente allestito per gli “odiatori di Papa Francesco” con l’accusa nientemeno che di considerare la Comunione ai concubinari divorziati sacrilega e la pestilenza un flagello divino per i peccati della Gerarchia e delle Nazioni - si rivela quindi una grottesca farsa, in cui il popolo istintivamente prende le parti delle vittime della gogna mediatica e si conferma nel suo pessimo giudizio per gli inquisitori di Rai3. E a poco valgono le insinuazioni sulla presunta raccomandazione in favore del tal politico forse colluso con il parente di un imputato per reati tutti da dimostrare: la presunzione di colpevolezza è talmente inconsistente e faziosa da ripugnare anche al più prevenuto anticlericale. 

Quali sarebbero dunque le terribili accuse? Duplici: di ambito politico e di ambito dottrinale. L’astuzia, tipica dei mistificatori, consiste nello screditare in modo generico l’avversario, insinuando abilmente dubbi, presunte collusioni, colloqui privati che - per chi conosce le dinamiche della politica e della cosa pubblica - non sono né strane né appannaggio esclusivo degli orridi complottisti di destra. Il tutto condito con riprese sapientemente confezionate del Cardinale che celebra la Messa tridentina, del professore aristocratico in giacca di tweed nel suo salotto, del sacerdote che declina una villana telefonata. E la colonna sonora, al limite del ridicolo: marcette fasciste quando si parla dell’estrema destra ultraconservatrice che osa nientemeno che chieder di andare a Messa per Pasqua, la musichetta di Benny Hill mentre si inquadra l’americano amico di Steve Bannon che esce dall’Abbazia, e viceversa il Miserere di Allegri per le immagini di Bergoglio che, con la ieraticità che lo contraddistingue, arranca da solo in San Pietro sotto la pioggia. Nemmeno Leni Riefenstahl sarebbe riuscita a confezionare un video più ideologicamente connotato.

Dai Sindaci e Governatori con i Vescovi, ai Parlamentari con i Prelati della Conferenza Episcopale, ad ogni elezione è tutto uno scambiarsi di favori, raccomandazioni e inviti che nulla hanno di intrinsecamente riprovevole, se non implicano qualcosa di illegale. Vogliamo credere che l’amicizia di Giuseppi col Cardinale Pietro Parolin sia stata ininfluente per la sua designazione a Primo Ministro, e che  lo sia ancor oggi per la sua stessa permanenza a Palazzo Chigi? O che prima di lui Prodi si sia affermato politicamente senza l’aiuto dei cattolici adulti e dell’associazionismo cattolico di sinistra? O che la Fondazione Lercaro o Sant’Egidio - per citarne solo due nella galassia del progressismo cattocomunista - non esercitino alcuna influenza a livello politico, né da questo siano generosamente sovvenzionati? C’è qualcuno che pensa davvero che Sua Eminenza Burke abbia più potere di Zuppi o di Bassetti? Suvvia.

Solo una persona in malafede può mostrare stupore per i legami tra politica e Gerarchia; ma se questo tocca qualcuno vicino a Salvini, coloro che rivendicano con orgoglio aborto, eutanasia e matrimoni gay si scoprono più morigerati del Papa e pretendono una coerenza granitica che in altri casi deridono: il divorziato Salvini, che appoggia la Fondazione Sciacca, è messo alla berlina e additato come vitandus. Da lì a Roberto Fiore il salto è breve, e poi il balzo alla Meloni quasi obbligato: nel calderone presunti fascisti, sovranisti, xenofobi e lefebvriani si trovano insieme al Cardinal Burke, a Steve Bannon e a Donald Trump in un colossale complotto contro la democrazia, l’accoglienza degli immigrati e - ça va sans dire - Bergoglio. 

Poverino, Bergoglio: la lacrimuccia sgorga spontanea sul ciglio: «Mammina! perché quel brutto signore vuole fare del male al Papa?» E il genitore 1, amorevole: «Perché è un fascioleghista preconciliare, stellina. Adesso però non piangere, che ti faccio leggere una favoletta con Cenerentolo che sposa il Principe azzuro». 

Se Report si scandalizza dell’appoggio di Trump ai Cattolici, non fa una piega all’endorsement di papa Francesco - in piena campagna elettorale - alla Clinton, né dell’Obolo di San Pietro usato per finanziare la sua campagna elettorale; se si scandalizza per la presenza di un esponente della Lega ad un convegno di Cattolici tradizionalisti, tace omertosamente l’appoggio di decine e decine di Vescovi e migliaia di parroci alla sinistra DS, senza dimenticare gli interventi del Papa contro il sovranismo: chissà di chi parlava… 

La partigianeria di Dio Patria Famiglia Spa sconfina nel dolo quando menziona presunti finanziamenti di miliardi (sic!) di dollari alle organizzazioni fasciotradizionaliste da parte di magnati texani, e guarda caso dimentica il lucroso business dell’accoglienza, grazie al quale associazioni progressiste della sinistra laica e cattolica percepiscono - loro sì - una montagna di soldi dallo Stato e da organizzazioni mondialiste legate a figuri come Soros. 

I redattori di Report fingono di non vedere - come avrebbero dovuto fare per esser obiettivi - che le presunte trame oscure della Reazione antibergogliana appaiono ben poca cosa, se confrontate con l’intervento di Hillary Clinton e John Podesta per spingere alle dimissioni di Benedetto XVI e provocare una primavera della Chiesa che portasse al soglio un Papa favorevole al mondialismo e all’ideologia globalista. E ai reazionari si potranno rimproverare flash mob per cantare il Credo e recitare il Rosario, mentre ai progressisti nessuno contesta i loro successi, la vittoria - pur momentanea, lo sappiamo - di aver deposto un Papa scomodo sostituendolo trionfalmente con uno dei loro.

Ma come scrivevo all’inizio, stiano ben attenti i fautori di questa alleanza trono-altare in versione rivoluzionaria:  chi oggi serve a consolidare la tirannide del politically correct potrebbe domani caderne vittima. Perché oggi la guerra è contro il tradizionalismo, ma il cuore da colpire è l’idea stessa di civiltà plasmata da secoli di Cattolicesimo romano. I giacobini di oggi possono domani far la fine dei girondini.

«Papa Francesco viene identificato come leader mondiale della sinistra», dice il conduttore con compunzione, riportando l’accusa dei brutti e cattivi sovranisti ultraconservatori. Eccola, la colpa dei nemici dell’umanità e della chiesa progressista: esser contro Bergoglio in quanto esponente e leader della sinistra. 

Ma qual è lo scoop, poi? Che la Chiesa sia infeudata da una setta di eretici immorali alleata con l’élite globalista? Ma questa è una non-notizia, perché l’ammettono gli stessi zelantissimi organizzatori del documentario, confermando la propria faziosità. Che nella Chiesa c’è chi si sente tradito da un Papa che agisce in modo diametralmente opposto a quello che sarebbe legittimo per dei Cattolici attendersi dal Vicario di Cristo? 

Ebbene sì: ci sono due schieramenti. C’è la Città di Dio e la città di Satana; ci sono i Cattolici che amano la loro Patria da un lato e i seguaci della green heresy che anelano al governo mondiale dall’altro. C’è una destra e una sinistra. Luce e tenebra. Dio e Satana. E con fierezza non esito a schierarmi: sono un Cattolico, sono di destra, sono sovranista, amo Dio, la Patria e la Famiglia. E confermo: considero Bergoglio la peggior sciagura che sia mai capitata nella Storia dell’umanità. 

Chi crede di rappresentare gli avversari in modo grottesco e calunnioso dimostra solo di non aver argomenti se non la criminalizzazione del nemico, secondo il noto procédé di sinistra. E a questa prova di faziosità aggiunge anche la prona, acritica sudditanza alla dittatura dell’ideologia mainstreame al suo riconosciuto e turificato leader. Complimenti. 

Diciamola tutta: questo imbarazzante monumento alla disinformazione eretto da Rai3 nel servizio di Report meriterebbe di essere mostrato agli studenti di giornalismo come esempio di come non si deve fare un documentario, specialmente se si usa la televisione di Stato per offendere migliaia di persone perbene che - almeno per ora - hanno il diritto di esprimere la propria Fede e le proprie idee. 

Ma mentre è evidente che la redazione di Report si è dovuta impegnare parecchio per screditare goffamente i Cattolici tradizionalisti, penso che per mostrare il vero volto del progressismo globalista sia sufficiente guardare il modo in cui questi «giornalisti» - absit injuria verbo - hanno preparato il documentario. Dà un’immagine che si commenta da sé. - Fonte

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho visto il programma ma devo dire che il giornalista ,di cui non conosco il nome, ha un modo di esporre molto accattivante.La sua aria paciosa ed il suo abile modo di argomentare gli conferiscono inoltre una notevole dose di apparente innocenza che giova ad abbindolare gli spettatori meno accorti.Ciò premesso il limite di questo signore è che parla di tanti argomenti ma sempre ripetendo cose che già i giornali italiani più importanti dicono e ridicono all'unisono.Quello che dice lui ,pagato con i soldi dei contribuenti,lo dicono già Repubblica in modo esplicito ed il corrierone in modo più soft ed ipocrita.Il limite di tutti questi discorsi ad una sola voce osannanti il Papa è che a questi signori giornalisti della Chiesa non importa un bel niente e la vedono semplicemente come un avversario da abbattere o da usare contro gli avversari politici.La domanda da fare a tutti questi signori giornalai(dispregiativo) ed ecclesiastici è la seguente: credete veramente di poterci riuscire dove imperatori,presidenti,dittatori e tiranni hanno sempre fallito?

Anonimo ha detto...

Chi l'ha detto che non c'è più il Katechon?

Logica dell'infallibilità analitica hegeliana
(Un aiuto a ragionare)

Tesi:
Io non ho particolare stima per Luc Montagnier
Antitesi:
Repubblica fa la guerra a Luc Montagnier
Sintesi:
Io ho stima per Luc Montagnier (almeno in questo contesto).

Tesi:
Io disprezzo con tutto me stesso Burioni.
Antitesi:
Repubblica celebra sempre Burioni.
Sintesi:
Io disprezzo ancora di più Burioni, perché ora ho la certezza assoluta di chi sia e cosa voglia.

Non è difficile scoprire dove sta la verità, in Italia.
Abbiamo uno strumento infallibile che ci guida sempre, in tutte le circostanze, da quasi mezzo secolo, quotidianamente.
Non ci lascia mai soli senza bussola.
Non c'è più il Katechon del Bene, ma in compenso abbiamo quello del Male.
Anzi, a pensarci bene... ne abbiamo due... che si intendono a perfezione e stanno quasi sempre dalla stessa parte...
Pertanto, è quasi impossibile sbagliare. (MV)

Josh ha detto...

https://scenarieconomici.it/il-marchio-della-bestia-e-stato-brevettato-da-microsoft/

Anonimo ha detto...

L'unico appunto che si può fare al card. Burke è che nel denunciare il male non abbia messo da parte le mezze misure...

Anonimo ha detto...

Hanno fatto un film e si sono presi gli applausi. Sì sentono felici così
Roberto Salvatori

Anonimo ha detto...

Questi non hanno argomenti. Per settant'anni hanno masticato, rimasticato, vomitato e ri/vomitato due concetti soli: fascismo ed antifascismo con cui hanno condito ogni altro concetto riscaldato. Avendo trasformato campagne in fiore in deserto senza oasi, ora passano in ambito ecclesiale, ovviamente schierandosi nella parte a loro più affine, unendo forza distruttiva a forza distruttiva. Buona distruzione nella situazione al passo dei tempi.

mic ha detto...

La questione va ben al di là del film e degli applausi, perchê c'è una grande platea di cervelli ulteriormente manipolati che avranno una percezione della realtà completamente addomesticata.

Anonimo ha detto...

Il cardinal Burke, monsignor Viganò, Salvini, Trump, Putin, Bannon, Meloni, Fiore, Escada, De Mattei, Gloria tv. Stavolta si sono dimenticati di Rd Spada. Tutti insieme nel grande complotto contro San Bergoglio, secondo Report. Ma i complottisti non erano gli altri?

PS: E come al solito tutti dentro l'etichetta "ultraconservatori", una vera notte in cui tutte le vacche sono nere, dove vi cacciano tanto i modernisti moderati conciliar- ratzingeriani, tanto i tradizionalisti anticonciliari, senza distinzioni.
Martino Mora

Ireneo ha detto...

Credo che nessuno degli organi di informazioni "ufficiali" oggi non menta sempre e di proposito. E chi si guadagna il pane e molto più del companatico con le menzogne sia solo quello che ci è sempre stato insegnato di appellare "un povero peccatore", da compatire e per cui pregare per gli immensi rischi che corre la sua povera anima. Che Dio ne abbia pietà.

Rr ha detto...

A mio parere si sta esagerando l’importanza del servizio su Report. È una trasmissione da 2-3 mil di pubblico, non di più. Non è Sanremo o un partita di calcio. Chi la guarda settimanalmente, è un ateo, anticlericale, radical chic, liberal, piddling o pentastellato o cattocomunsita.. Che conosce già, ne è già certo, quel che Report gli propina. E un “preaching to the choir”.
Perciò’ perché vi meravigliate e preoccupate ? È ben peggio quando certe affermazioni le fa, o vi allude, ilVdR in interviste, chiacchierate in aereo, omelie.
Se non altro l'epidemia ci ha risparmiato le esternazioni in volo. Non tutto il mal viene per nuocere, proprio vero.

Luisa S. ha detto...

L'ho già scritto in un altro blog, ma lo ripeto:interessante sarebbe fare un report sugli "amici" di Bergoglio. Naturalmente quelli che contano, che riceve, a cui telefona, quelli che gli fanno donazione quelli a cui concede donazioni,quelli che ha promosso dopo aver rimosso malamente i predecessori, ecc. Chissà!

Anonimo ha detto...

Eh si, purtroppo un report sulla corte dei miracoli lo leggerebbero 4 gatti e verrebbe semplicemente ignorato dai media. Quello che se fatto da certuni diventa uno scandalo mondiale se fatto da altri viene semplicemente passato sotto silenzio.Vengono chiesti chiarimenti?Basta non rispondere ed il gioco è fatto.

I vari servizi Tv ? Un set cinematografico . ha detto...

In casa mia non si vede piu' la TV da non so quando , sicuramente da quando abbiamo capito che non ci sono piu' "giornalisti" ma " attori" piu' o meno bravi a recitare la parte che gli viene assegnata . Qualcuno sopravvive , ma e' rarissimo .

Anonimo ha detto...

"La prima preoccupazione è la salute degli italiani".

Ogni volta che sento - da ministri, politici, virologi, medici, giornalisti, intellettuali da un lato e preti dall'altro - questa frase, mi viene una voglia irrefrenabile di bloccare i loro stipendi e i loro conti in banca e far loro provare quello che provano decine di milioni di italiani.
Sono sicuro che, due giorni dopo, la loro massima e immediata preoccupazione diventerebbe per i primi salvare l'economia e, per i preti, salvare le anime.
Dobbiamo ricordarci di tutto questo. E di tutti. Nessuno escluso.

Silente ha detto...

Questo ignobile esempio di disinformazione deve farci riflettere, ancora una volta, sullo strapotere della sinistra. Hanno tutto: la magistratura, le televisioni (tutte, anche quelle di Mediaset) e, nelle televisioni non hanno soltanto l'informazione ma anche le fiction, ormai focolai d'infezione sinistrorsa, omosessualista, immigrazionista, antirazzista e antifascista, la grande stampa (vi è ormai un Quotidiano Unico Omologato che va da Repubblica al Corriere, passando per la Stampa, Avvenire e molti altri), i sindacati, la scuola, l'università, le associazioni culturali, le case editrici (non si viene pubblicati se non si è di sinistra), i premi letterari (avete mai sentito qualcuno di destra vincere lo Strega o il Campiello?), le associazioni di consumatori, lo star system, purtroppo la chiesa, i vescovi, le parrocchie, le associazioni come Caritas, Libera e innumerevoli altre. Se ciò non bastasse hanno le famigerate leggi e disposizioni liberticide volte a impedire la libertà d'opinione: le leggi Scelba e Mancino, i diktat dell'Agcom e dell'Ordine dei Giornalisti (con la sua cosiddetta "Carta di Roma", secondo la quale se tu dici "negro", "zingaro" o "clandestino" puoi essere sanzionato dall'Ordine), la Commissione Segre, le norme comunali secondo cui bisogna giurare di essere antifascista, antirazzista e filosodomita per avere una sala per una conferenze o financo un passo carraio, le disposizioni contro le cosiddette fakenews (più esattamente: il riferire di fatti e opinioni sgraditi al regime), le future leggi "contro l'omofobia" e contro le bottiglie di vino con il faccione del Duce o i calendari del Ventennio, veri pericoli per il regime democratico. Questa mostruosa capacità di fuoco consente al sistema liberal-mondialista di lanciare campagne (quelle di Report ne sono solo un esempio) di diffamazione, di menzogne, di falsificazioni, di calunnie, di provocazioni, di manipolazione, di persecuzione. E se qualcosa dovesse sfuggire ecco intervenire i professionisti della caccia all'uomo, l'Anpi o gli sprangatori e i terroristi antagonisti dei centri sociali, quelli tanto amati dal papa.
Eppure, e questo genera una rabbia demoniaca nei nostri avversari, noi ci siamo ancora, resistiamo, schiviamo i colpi, qualche volta ne diamo. E nel frattempo, la fiaccola rimane accesa, pronta per essere trasmessa a qualcun altro. Diceva il Cristo a uno scoraggiato don Camillo: "Allora quando il fiume travolge gli argini e invade i campi, bisogna salvare il seme. Salviamo il seme e confidiamo nella misericordia di Cristo Signore."
Silente

Anonimo ha detto...

E Avvenire "bacchetta" REPORT. Non per le fazisità, ma per il fatto stesso di aver fatto conoscere l'esistenza del fenomeno "Tradizione".
https://www.marcotosatti.com/2020/04/23/avvenire-rimprovera-report-ha-parlato-di-tradizione-della-chiesa/

RR ha detto...

Silente,
se qualcuno che adesso si scandalizza, si adira, si chiede cosa fanno le opposizioni, ecc., non avesse, a suo tempo, votato chi ha approvato, per es. la Legge Scelba e Mancino, oggi non saremmo così.
Oggi è l'evoluzione, o involuzione, se si preferisce, del famoso "arco costituzionale".
MA se ancora a gennaio, quando si è votato in ER, c'era qualcuno dubbio sulla scelta Salvini/Meloni !!!!
Lacrime di coccodrillo.

Anonimo ha detto...

"Machiavelli è anche l'antitesi esatta di Rousseau. Per lui, l'uomo è radicalmente cattivo, come se mai fosse stato creato né riscattato da Dio. Per il ginevrino, l'uomo è radicalmente buono, come se non avesse mai peccato, come se fosse Dio stesso. La nostra epoca ha combinato le due concezioni. Sotto un rousseauismo di diritto, tradotto nelle grandi parole di libertà, uguaglianza, fraternità, si nasconde in politica un machiavellismo di fatto che utilizza l'influenza ipnotica di queste parole in favore della volontà di potenza degli assetati del potere, individui, gruppi, nazioni." (M. de Corte, Fenomenologia dell'Autodistruttore)