Di seguito la trascrizione e la traduzione in italiano, a cura di Annarosa Rossetto, del comunicato video in inglese di mons. Athanasius Schneider, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Santa Maria in Astana. L'Appello è diretto ai cattolici polacchi; emerge la sua ferma condanna e l'esortazione, ovviamente universalmente valida, a respingerne con fermezza le "menzogne" che contraddicono la dottrina cattolica. Qui l'indice degli articoli sul tema.
Fiducia supplicans, Appello del vescovo Athanasius Schneider
ai cattolici: “Rimanete sempre fedeli alla Santa Fede Cattolica”
Miei cari fratelli e sorelle cattolici polacchi, vorrei salutarvi e rivolgervi alcune parole di incoraggiamento affinché rimaniate sempre fedeli alla Santa Fede Cattolica.
È ovviamente evidente che stiamo vivendo tempi molto confusi, purtroppo anche nella vita della Chiesa, in particolare gli ultimi eventi noti a tutti, anche ai non cattolici di tutto il mondo, a causa di questo sfortunato documento del Vaticano con il titolo Fiducia Supplicans con cui la Santa Sede e, in ultima analisi, il Papa, consentono ai preti cattolici di impartire una sorta di benedizione alle coppie dello stesso sesso. Questo è ovviamente un problema molto serio, molto tragico e per qualunque osservatore questi fatti sono molto preoccupanti, rappresentano un momento davvero scandaloso anche se il documento afferma che la dottrina della Chiesa non è cambiata e la dottrina riguardante il matrimonio, la famiglia e la sessualità non è cambiata.
Nonostante ciò, proprio questo documento sta minando questa stessa dottrina e, nella pratica, addirittura negandola proprio per il semplice fatto di permettere ai preti cattolici di dare una benedizione non a persone omosessuali ma a coppie omosessuali, quindi questo è proprio il problema.
Questo perché il nome, il significato e il gesto di benedizione per ogni persona che usa ancora la ragione e la logica significano una sorta di approvazione, non nella teoria ma nella pratica, perché la parola benedizione significa parlare bene di questa realtà.
Ovviamente poi alcuni documenti e alcuni sacerdoti e vescovi cercano di giustificare questi gesti dicendo che non si benedice un’unione ma una coppia ma questo è semplicemente un gioco di parole e non riesce a convincere nessuno.
Tali spiegazioni quindi sono semplicemente contrarie alla logica fondamentale e non possiamo lasciarci semplicemente ingannare da tali parole, da certe battute e giochi di parole: questo non è degno di un documento della Chiesa, questo è indegno di vescovi e cardinali. E’ fatto per ingannare la gente, ingannare il mondo intero dicendo che la Chiesa non ha cambiato la sua dottrina ma i sacerdoti possono dare una sorta di benedizione.
Ci sono anche altri altri raggiri e bugie. Il raggiro è che dicono che non è una benedizione liturgica ma una benedizione non liturgica, una benedizione spontanea. Si può chiamarla come si vuole: è una benedizione!
E quindi dovremmo dire con fermezza che non accetteremo mai tali inganni, tali menzogne, tale indebolimento della rivelazione divina della verità della nostra Fede Cattolica che dice che gli atti omosessuali sono intrinsecamente malvagi in ogni circostanza e che le coppie o l’unione omosessuale sono di per sé un grave scandalo. E questo ha un significato: semplicemente che essere una coppia omosessuale è contro l’ordine divino della creazione e quindi è gravemente malvagio anche se queste coppie omosessuali fingono di non compiere atti omosessuali, ma questo è prendere in giro tutte le persone e nessuno ci crederà.
Inoltre è uno scandalo pubblico, è un messaggio pubblico contrario alla verità di Dio e all’Ordine della creazione: queste due persone si stanno mettendo in un’occasione immediata e costante di peccato grave e questo stesso fatto è già un peccato e non può in alcun modo, nemmeno in modo ambiguo o implicito, essere incoraggiato o essere in qualche modo benedetto.
In questo modo si lancia un messaggio: che la Chiesa Cattolica in qualche modo, nei fatti (anche se non con la teoria ma nella pratica) dà il messaggio al mondo intero che stiamo accettando la realtà delle coppie omosessuali. E con questo documento questa pratica che ora sta prendendo piede in diversi luoghi, delle cosiddetti benedizioni spontanee o pastorali, la Chiesa Cattolica sta di fatto diventando una sorta di propagandista dell’ideologia mondiale globale del Gender, un’ideologia anticristiana, un’ideologia che è contro la dignità umana.
Dobbiamo perciò dire ai nostri sacerdoti e vescovi che non possiamo accettare questo documento, dobbiamo rimanere fedeli alla nostra Fede Cattolica e pregare ovviamente per il papa affinché Dio lo illumini, affinché rifiuti e annulli questo documento il prima possibile. Questo è il nostro dovere di buoni cattolici e questo sarà il nostro segno di amore per il papa, un vero amore per il papa e per la Santa Sede.
Per questo motivo, in questo contesto, miei cari fratelli e sorelle, non fatevi confondere da nessuno. Dice San Paolo nella lettera ai Galati “Anche se verrà un angelo del cielo e vi annuncerà un altro Vangelo non credete” e lo stesso, quando da Roma arriveranno documenti che stanno evidentemente, quanto meno, minando il Vangelo non li accetteremo, come disse san Paolo.
La Chiesa, tuttavia, è indistruttibile. La Chiesa non può essere vinta dai nemici perché la Chiesa è divina. La Santa Sede, l’ufficio petrino del papa, è fondata da Cristo e non può essere vinta dai nemici. Sfortunatamente i nemici ai nostri giorni sono penetrati profondamente negli uffici e nelle alte cariche della Santa Sede ma non riusciranno a vincere sulla Santa Sede perché è fondata da Dio.
Dio permette un offuscamento e una confusione temporanei anche nella Santa Sede. È successo nella storia della Chiesa, diverse volte – anche se non così tanto ma è successo, e poi Dio è nuovamente intervenuto e ha dato di nuovo dei papi molto forti, buoni e santi e questo accadrà sicuramente di nuovo.
Quindi non perdete il coraggio e non cercate una strada vostra o non cercate di fondare una vostra Chiesa o una specie di setta, non andate a scegliere un vostro sacerdote che sia completamente indipendente: questo non può essere un prete cattolico. Non può essere autonomo e indipendentemente… questo non è cattolico. Un prete cattolico non può essere un guru e leader di una setta, anche con la fede tradizionale, la messa tradizionale e così via: questo è contro la natura della Chiesa Cattolica e della fede. Anche quando si è perseguitati, quando vi viene negata per esempio la Messa tradizionale in latino, la vera Fede Cattolica, allora cercate buoni Vescovi che approveranno la vostra ricerca: cercate magari Vescovi Emeriti, ma devono essere Vescovi in regola che daranno la loro Benedizione a questo sacerdote. Questi sacerdoti in situazioni straordinarie, e i fedeli, devono rendere conto a un vescovo che sia in in regola nella Chiesa Cattolica e non possono essere completamente indipendenti, a se stessi.
Vi incoraggio perciò ad offrire questa sofferenza, è una sofferenza vivere in tempi così confusi, ma Dio vi ha posto nella sua saggezza in questo tempo affinché possiate acquisire tanti meriti per la vita eterna e che la vostra fede venga purificata come l’oro.
E inoltre continuate ad amare la Chiesa, sempre, continuate sempre a pregare per il Papa, soprattutto per Papa Francesco, ogni giorno. Offrite sacrifici per lui per la sua conversione affinché Dio illumini Papa Francesco, gli doni la luce affinché ritorni al suo compito che Cristo gli ha dato, vale a dire, a rafforzare nella massima chiarezza tutti i fedeli e i vescovi nella santa Fede Cattolica.
E quando insieme, tutti i cattolici del mondo, prenderemo d’assalto il cielo implorando Dio che converta Papa Francesco, che gli dia la Luce Divina affinché possa pentirsi di tutta la confusione portata fino ad ora nella Chiesa, allora questo sarà un miracolo e saremo tutti grati a Dio.
Offrite le vostre preghiere, fate atti di pentimento, fate atti di riparazione per tutti i peccati nella Chiesa contro la Fede Cattolica che stanno commettendo i Cardinali, Vescovi, sacerdoti e anche la Santa Sede in questo tempo. Questo è il vero atteggiamento cattolico.
Miei cari fratelli e sorelle, facciamo quindi una grande catena di preghiere, una santa crociata per implorare che Dio illumini Papa Francesco affinché riconosca il suo compito e possa nuovamente rafforzare nella massima chiarezza la Fede Cattolica.
E poi anche, vi prego, cominciamo già da ora, quotidianamente, a implorare con umiltà e fiducia che Dio ci conceda un’era, un tempo di tanti santi papi. E ripetiamo ogni giorno “Credo fermamente nell’unica Fede Cattolica apostolica”.
E per tutto questo vi do la mia benedizione.
+ Athanasius Schneider, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Santa Maria in Astana
22 commenti:
Non dovremmo cercare un sacerdote senza giurisdizione... Ma si rende conto sua Eccellenza, che è vero che io posso conservare la fede anche frequentando il novus Ordo, e che non la perdo con una omelia eretica, ma i nostri figli, le persone deboli, incerte e immature perdono facilmente la loro fede in questi ambienti e perdere la fede significa perdere l'anima?
Questo suo discorso mi sembra il discorso di un uomo rinchiuso nel suo episcopio, o che frequenta solo alcuni gruppi protetti, ma la realtà dei battezzati è vasta e siamo in uno stato di estrema necessità. Io non permetterò che i miei figli perdano la fede e se c'è un sacerdote cattolico andrò da lui, che abbia o meno la giurisdizione.
L’Anticristo, molto furbamente, non si mostrerà nemico del cristianesimo, anzi nei confronti di Gesù – scrisse Solovev – non avrà «un’ostilità di principio», anzi ne apprezzerà l’altissimo insegnamento. Ma non potrà sopportarne – e perciò la censurerà – la sua assoluta «unicità», la sua Divinità; pertanto non si rassegnerà ad ammettere e a proclamare che egli sia risorto e oggi vivo.
Per cui, cercando di applicare le “grandi riforme” che il mondo pretende in nome della pace e della fratellanza, rivoluzionerà il messaggio cristiano con tre mutamenti essenziali:
1- la fede diventerà sentimentalismo umanitario, facendo della filantropia fine a se stessa l’unico vero agire del “fedele”;
2- il Vangelo diventerà semplicemente il racconto di un uomo che ha cercato di far sì che gli uomini, indipendente dal credo religioso e culturale, si volessero bene e vivessero felici e contenti;
3- la Chiesa diventerà la più grande ONG del mondo, senza sacramenti ma prodiga di incontri ecumenici e spirituali in cui si “cenerà” tutti insieme.
Solov’ëv formulò che «le masse lo seguiranno, tranne dei piccoli gruppetti di cattolici, ortodossi e protestanti». E quei “gruppetti” «incalzati dall’Anticristo», così gli spiegheranno il motivo del loro rifiuto: «Tu ci dai tutto, tranne ciò che ci interessa: Gesù Cristo».
Cit. Antonio Rossix
a chi si riferisce mons. Schneider quando parla di evitare il rischio di vescovi indipendenti ? forse a mons. Viganò ?
Concordo col primo anonimo: siamo oggi in uno stato di estrema necessità.
Roma è ormai sede dell'anticristo come afferma mons. Viganò (quantomeno come servi e precursori)
E mi stupisco che mons. Schenider non tenga questa situazione apocalittica in alcun conto.
Perché tante parole e nessun (o quasi) fatto? Non lo dico a Mons. Schneider, che e' uno dei pochi che salvi l'onore.
Non si trovano, come suggerisce il prof. Radaelli, almeno tre Cardinali che si alzino a "sfiduciare" Bergoglio? Sono tutti dei don Abbondio?
Capisco che, passati 10 anni a cincischiare e pettinare le bambole, si attenda ormai l'intervento divino ineluttabile, e passati sessant'anni senza un sussulto dignitoso contro i ripetuti assalti eretici al Magistero perenne, non meno gravi di quest'ultimo, si lasci ancora una volta passare la nottata, però suvvia!
Gz
Quello che dice Schneider non ha senso: cercate un Vescovo (anche emerito) che dia la sua benedizione a questo sacerdote. Quindi un vescovo senza giurisdizione, che non può conferire alcuna giurisdizione. Il prete rimane indipendente (parla in ogni caso di benedizione, non di missione canonica) e Schneider lo sa.
Data l'abbondanza di vescovi emeriti filotradizionali,, toccherà scrivere una email a Schneider stesso, dirgli "abbiamo un bravo prete (bravo perché dice la Messa antica di nascosto per il nostro gruppetto), ci benedice Monsignore?"
Cosa cambia tutto questo? Niente. Il prete rimane indipendente, e se nel frattempo fa anche il parroco "novus" anche incoerente.
Ciò si salda con quello che diceva Schneider dopo Traditionis custodes, disobbedite ma di nascosto. Ora Schneider prova a metterci una pezza (si rende conto che tutto ciò è malsano per i preti e per i gruppetti) con questa sciocchezza del cercare un vescovo-garante. Così avremo piccole sette clandestine patrocinate (da lontano-lontano) da vescovi. Bel guadagno.
Schneider avrebbe potuto essere un nuovo Lefebvre e non ha voluto. L'unica cosa che dice veramente in questo messaggio è: aspettate l'elezione di un nuovo Papa. Grazie Eccellenza, sempre illuminante.
Mi sembra che l'ottimo Schneider esprima il timore che ci siano molte defezioni dalla chiesa cattolica. Ho letto appelli simili su Duc in altum e ne ho recepito il messaggio anche nelle Sante Messe VO che frequento. Facciamo nostro anche il suo invito ad esprimere il nostro dissenso ai nostri sacerdoti e vescovi. Poi staremo sotto la Croce con Maria e Giovanni. Ma non in silenzio.
Un pape qui profère à jet continu des contre-vérités et même des hérésies n'est pas un pape, c'est un imposteur. Comme tel, nous n'avons aucun devoir d'obéissance (obéissance à quoi, d'ailleurs ?) à son égard. Qu'il se néantise est son problème, pas le nôtre. De toute façon, le chef de l'Église, c'est le Christ. Pas un imposteur.
... il timore che ci siano molte defezioni dalla chiesa cattolica.
Dalla chiesa conciliare! La quale, è vero, non è mai uscita dalla Chiesa Cattolica, ma la occupa e la eclissa. Mons. Schneider incarna il centrodestra della chiesa conciliare.
Se ho letto bene, l'Appello di mons. Schneider è diretto ai cattolici polacchi.
Implicitamente, a tutti i cattolici, ma nello specifico ai polacchi.
Probabilmente vi sono in Polonia tendenze che sembrano andare nella direzione sbagliata denunciata da mons. Schneider, contro le quali lui sente il dovere di mettere in guardia.
In questo Appello, comunque, la denuncia delle responsabilità di papa Francesco è netta ed evidente. La denuncia è fatta in forma rispettosa, invitando a pregare perché il papa si converta, ritorni ad insegnare la vera dottrina cattolica.
Non siamo alle invettive di mons. Viganò, che lo rendono popolare sui blog ma che sono nei fatti controproducenti.
"Non sono venuto per i santi, sono venuto per i peccatori". E la Chiesa ha sempre obbedito a questo incipit di Gesù. Mai, nessun sacerdote nella Sua storia ha fatto uscire dal Tempio qualcuno perché notoriamente peccatore, anzi hanno gioito vedendoli entrare.
Il percorso della conversione, del cambiamento vero è lungo e tortuoso e solo alla presenza di Gesù Eucaristia si compie, per chi Lo cerca.
Questa "Dichiarazione" del 18 dicembre 2023 sottoscritta dal Papa, è una forzatura della quale non si sentiva la necessità.
Ora Monsignor Fernandez si vergogna del suo passato di scrittore e avrebbe preferito che i suoi libri fossero rimasti nel dimenticatoio della sua propria mente, tuttavia le scelte che compie sono in perfetta coerenza con quel passato.
Quando si benedice si fa il Segno di croce dicendo: nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
La domanda è: Come si fa a benedire nel nome della Santissima Trinità una relazione umana che la Santissima Trinità condanna?
A questo rispondano i teologi, ma non quelli della Nouvelle Teologie, io non ne sono all'altezza.
La casa stà bruciando e sento discutere su chi è più adatto a chiamare i pompieri
Rodbertus
Mi viene da piangere, tanto è accorata questa lettera di Monsignor Schneider.
Il Signore accolga benigno le sue e le nostre preghiere per la Chiesa e per il Papa perché vsiano illuminati dall'unica Verità di nostro Signore Gesù Cristo.
"Come si fa a benedire una relazione umana che la S.ma Trinità condanna?"
Giusta osservazione. Ma la condanna anche il senso comune, la morale naturale, per istinto rifuggente da ogni sporcizia.
E queste "relazioni" sono particolarmente sporche, in tutti i sensi.
Comprendo i buoni propositi di tanti come mons. Schneider che sono vere guide cattoliche. Ma da questo mare di guano si esce solo da morti. Mi spiego meglio: penitenza, sopportazione e eroica, annullamento di ogni istinto alla ribellione. Non c'è via d'uscita se non soprannaturale. Soffri e offri, prega e ripara. Il venerabile fr. Gregorio Buhl diceva sempre: "Santità, santità. Il resto vanità, vanità". Non ci sarà alcuna Lepanto, sarà solo un altro Calvario.
Sono stato silente per parecchio, perchè mi sento in grado normalmente di commentare articoli di natura giuridica, ma non ho la formazione tale da intervenire su aspetti filosofici.
Qui quindi faccio un commento, piuttosto neutro: 26 anni fa, il parroco di colei che oggi è mia moglie non voleva che io e lei ci sposassimo perchè lei è sterile.
Il problema fu superato dal Vescovo, che prese atto che io ero a conoscenza del problema e il matrimonio fu celebrato da un vicario episcopale, nella cappella della Curia, davanti a pochi parenti stretti.
Adesso leggo... quanto sto leggendo, ricordo quella difficoltà e potete capire che mi senta disorientato.
Escludo che si riferisca a mons. Viganó che non risulta aver fatto scelte scismatiche pur denunciando gli errori. Monsignor Viganó anzi ha espressamente scritto il contrario: la separazione è ció che vuole Bergoglio e poi: Bergoglio va giudicato e cacciato. Non noi dobbiamo lasciare i posti di combattimento. Evidentemente quindi si riferisce ad altri prelati e non sto ad elencarglieli.
Non capisco sta cosa dello sposarsi quasi di nascosto.. Quaranta anni fa mi sono sposata con la dispensa del Vescovo per disparità di culto. Mi sono sposata un sabato pomeriggio nella mia parrocchia, niente Messa ovviamente, ma solo il rito del matrimonio circondata da amici e parenti come qualsiasi altro matrimonio.
Carla
Rispondo alla Sig.a Carla
Si tratta di due problematiche diverse: nel Suo caso la dispensa era necessaria e prevista, mentre nel mio (sterilità di uno dei coniugi) i problemi li ha fatti il parroco di mia moglie: lei è sterile, fatto a me già allora noto, secondo questo sacerdote il matrimonio avrebbe come fine unico la prosecuzione della stirpe e quindi non doveva essere celebrato in caso di sterilità di uno dei coniugi.
Il diritto canonico dice altro, oggi: la sterilità è condizione di nullità di un matrimonio solo se è stata tenuta nascosta e non era quello il caso.
Quel parroco è stato richiamato (e alcuni mesi dopo sostituito) ma non recedeva dalla sua posizione, per cui il Vescovo ha fatto clebrare il nostro matrimonio ad uno dei vicari in Curia (e questi ha letto un messaggio dello stesso Vescovo). Non c'era nessuna intenzione di tenerlo nascosto, solo di celebrarlo senza problemi: si stava anche avvicinando l'Avvento, quando matrimoni in genere non si celebrano.
Tutto qui.
grazie della risposta
Carla
ex studente non direi che la sua osservazione riguardi l'argomento in discussione, comunque -mi pare -che la Chiesa abbia sempre accettato il matrimonio anche tra sterili purchè casto, o secondo natura con apertura alla vita eventuale, Dio compie anche miracoli oltre tutto, oppure ci possono essere adozioni, o impegni altri cristiani. Che la prole da educare per Dio sia il fine del matrimonio resta comunque innegabile, in un rapporto di vero amore a simiglianza di Cristo e Maria, e per combattere la concupiscenza.
La definizione del matrimonio come unione fra il maschio e la femmina "aperta alla vita" è ormai da tempo entrata nell'uso ma purtroppo non esprime la dottrina tradizionale cristiana sul matrimonio.
Tutti la ripetono senza pensarci su due volte. Ma sbagliano.
Infatti, tale definizione oscura il concetto del fine primario del matrimonio, costituito non dalla soddisfazione della concupiscenza bensì dalla procreazione e dal mantenimento della prole. La soddisfazione dei sensi costituisce il fine secondario. Questo per secoli ha insegnato la Chiesa.
Ora, dopo il Vaticano II, la distinzione tra i due fini è scomparsa. La prole costituisce il "coronamento" del matrimonio in quanto unione "aperta alla vita" (cost. conc. Gaudium et spes, art. 48). Non è più il fine primario per il quale ci si sposa. Il fine sembra essere ora l'unione: "prestandosi un mutuo aiuto e servizio [il maschio e la femmina] con l'intima unione delle persone e delle attività, esperimentano il senso della propria unità e sempre più pienamente la conseguono" (stesso articolo).
C'è da chiedersi se nel testo sia passata anche una sfumatura oscena.
Quando lo buttiamo per aria questo sciagurato Vaticano II?
Una piccola fessura, questa dell'art. 48 GS, ma che è diventata rapidamente una voragine senza fondo.
Non so... peró riflettevo su due coppie sterili nella Bibbia: Elisabetta e Zaccaria , Anna e Gioachino ( nonchè Samuele ...) essendo sterili vivevano il rapporto matrimoniale secondo natura, sempre pregando per un figlio. E lo ebbero secondo natura. Quindi direi che dipende da come uno vive il matrimonio. Come dice Gesù: conta il cuore, il foro interno. Una stessa situazione esterna puó essere diversa una da un'altra nell'interno. La via giusta sta in mezzo senza deviare troppo a sinistra e neppure a destra.
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