Ulteriori prese di posizione in aggiunta a quelle dei molti vescovi e sacerdoti che già hanno affermato che non applicheranno il documento vaticano, lo vietano ai loro sacerdoti e rifiutano di impartire le benedizioni indicate dalla Fiducia Supplicans. Qui l'indice degli articoli in tema.
Tutti i sacerdoti della Prelatura di Moyobamba (Perù) sostengono il loro vescovo e chiedono al Papa di annullare la Fiducia Supplicans.
"In totale unanimità, senza spaccature, i circa cinquanta sacerdoti che attualmente operano nella Prelatura di Moyobamba, accettano, sottoscrivono e ringraziano il Messaggio Pastorale del nostro Vescovo Prelato, monsignor Rafael Escudero López-Brea riguardo alla Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede "Fiducia Supplicans". Inizia così il comunicato di tutti i sacerdoti della prelatura peruviana, a sostegno della lettera pastorale del loro vescovo, monsignor Rafael Escudero".
Il Vicario Generale: "La Chiesa non può benedire, chiunque sia che lo dice, una persona che non vuole cambiare".
"In totale unanimità, senza spaccature".El vicario general de Moyobamba cierra filas con su obispo: «La Iglesia no puede bendecir, lo diga quien lo diga, a una persona que no quiere cambiar»https://t.co/5JluHq8GWS
— InfoVaticana (@Infovaticana) January 4, 2024
(InfoCatólica) Mons. Rafael Escudero López-Brea, vescovo prelato di Moyobamba (Perù), ha diffuso ieri un messaggio pastorale in cui "di fronte alla confusione senza precedenti causata dalla Dichiarazione Fiducia supplicans", ordina di "seguire la prassi ininterrotta della Chiesa fino ad oggi, che è quella di benedire ogni persona che chiede una benedizione, e non le coppie dello stesso sesso o quelle in situazione irregolare".
Il prelato ha affermato che tale dichiarazione nuoce alla comunione nella Chiesa e ha definito un orrendo sacrilegio la benedizione di coppie omosessuali o eterosessuali non sposate in Chiesa.
Oggi, tutti i suoi sacerdoti hanno voluto unirsi alle parole del loro vescovo mediante un messaggio in cui chiedono al Papa di annullare questo documento e la possibilità di benedire situazioni oggettive di peccato; il che impedisce in forma chiara ed esplicita il pentimento del peccatore:
Messaggio dei sacerdoti della prelatura di Moyobamba,
sulla dichiarazione "Fiducia Supplicans".
P. Augusto César Bernal Gómez
P. Emilio Bosch Acarreta
P. Henry Carrero Llatance
P. Robehrt Carrasco Vela
P. Rafael Contreras Saro
P. Paweł M. Chudzik
P. Ignacio María Doñoro de los Ríos
P. Marek Duliniec
P. Isael Jiménez Rodríguez
P. Stanisław Knurowski
P. Grzegorz A. Kubalica
P. Abel Lucio Loayza Enriquez
P. Toribio López Cahuaza
P. Rober Martínez Guerrero
P. Roberto Mejía Altamirano, C.P.
P. Wilmer Montenegro Olivera
P. José Joaquín Morales Arriero
P. Miquel Moré Bosch
P. Álex Amner Muñoz Marín
P. Gastón Murrieta García
P. Juan M. Navarro Colmenares, C.M.
P. Henry M. Obregón Cueva, O.S.J.
P. Adrián Ochoa Mendoza
P. Moisés Pérez Díaz
P. Juan José Preciado Porras
P. Segundo Felaún Fatama, C.P.
P. Miguel Flores Dávila
P. Wenceslao C. Flores Gómez
P. Johnny García Abad
P. Santos García-Mochales Martín
P. Gabriel García Ramos
P. José Gilver Guamuro Vilchez
P. Neyser Guerrero García, D.F.
P. José Manuel Heredia Soriano
P. Víctor Ramos Vásquez
P. Antonio Javier Reyes Guerrero
P. Luis Felipe Rivas Flores
P. Nicolás Jesús Rivero Moreno
P. Enrique Rodríguez Torrejón
P. Raúl Romero Ipushima, C.P.
P. Jaime Ruiz del Castillo Ubach
P. Cristhian B. Seclén Sandoval, C.M.
P. Paweł J. Stec
P. Jorge Luis Tamani del Águila
P. Juan Cruz Ustarroz Irízar, C.P.
P. Witmer Vargas Yshuiza
P. Percy Vásquez Chávez
P. Roque Vásquez Ruiz
P. Saulo Vásquez Urrutia
P. Guido Zarriello, D.F.
I circa cinquanta sacerdoti che attualmente operano nella Prelatura di Moyobamba accettano, sottoscrivono e ringraziano all'unanimità, senza spaccature, il Messaggio pastorale del nostro Vescovo Prelato, monsignor Rafael Escudero López-Brea, sulla Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede "Fiducia Supplicans".
Nessuno di noi ha mai negato una benedizione, anzi, nemmeno l'assoluzione sacramentale o la Santa Comunione a chiunque si sia presentato per implorare l'aiuto della Chiesa con un minimo di pentimento e di proposito di emendarsi, in comunione con l'insegnamento ininterrotto della Santa Chiesa di Dio.
Di fronte alla confusione e alla perplessità causate dalla Dichiarazione, supplichiamo il Santo Padre, Papa Francesco, che riconosciamo come Vescovo di Roma e Successore di Pietro, di annullare la validità del documento e qualsiasi affermazione che permetta l'amministrazione di sacramenti o benedizioni a persone in oggettivo peccato mortale senza pentimento e desiderio di conversione. Anche noi, immersi nel peccato, crediamo fermamente che non ci sia carità più grande che accompagnare tutti coloro che vengono da noi verso la piena comunione e la grazia che li rende eredi della vita eterna. Finché non raggiungono questo desiderio di conversione, li abbiamo sempre accolti cordialmente, rispettando il loro percorso personale e invocando su di loro, individualmente, la benedizione di Dio per aiutarli a uscire dallo stato in cui, con tanto dolore, vivono.
Nessuno pensi che questo messaggio ci situi in ribellione, come nel caso di quei vescovi e sacerdoti, soprattutto nell'Europa centrale e settentrionale, che da anni disobbediscono spudoratamente agli insostituibili insegnamenti della Santa Chiesa di Dio e degli ultimi Papi, compreso Papa Francesco, rompendo l'unità della Chiesa nella Verità e nella Carità attraverso l'amministrazione illecita e sacrilega dei sacramenti di Dio e abusando della Sua misericordiosa benedizione. Non pochi, inoltre, propagano senza nascondersi la loro pretesa di cambiare la Dottrina e la Morale secolare della Chiesa. Questa è ribellione, contro Dio, contro il Papa e contro il popolo fedele.
Il presente messaggio porta con sé il sincero desiderio di assistere filialmente il Santo Padre nella sua missione di guida del Santo Popolo di Dio, come ci ha chiesto tante volte. Può contare ogni giorno sulle nostre preghiere.
Firmiamo, in ordine alfabetico, senza eccezioni, tutti i sacerdoti che prestano servizio nella Prelatura di Moyobamba, il 2 gennaio 2024.
P. Jesús A. Anaya Ramírez, O.S.J.P. Augusto César Bernal Gómez
P. Emilio Bosch Acarreta
P. Henry Carrero Llatance
P. Robehrt Carrasco Vela
P. Rafael Contreras Saro
P. Paweł M. Chudzik
P. Ignacio María Doñoro de los Ríos
P. Marek Duliniec
P. Isael Jiménez Rodríguez
P. Stanisław Knurowski
P. Grzegorz A. Kubalica
P. Abel Lucio Loayza Enriquez
P. Toribio López Cahuaza
P. Rober Martínez Guerrero
P. Roberto Mejía Altamirano, C.P.
P. Wilmer Montenegro Olivera
P. José Joaquín Morales Arriero
P. Miquel Moré Bosch
P. Álex Amner Muñoz Marín
P. Gastón Murrieta García
P. Juan M. Navarro Colmenares, C.M.
P. Henry M. Obregón Cueva, O.S.J.
P. Adrián Ochoa Mendoza
P. Moisés Pérez Díaz
P. Juan José Preciado Porras
P. Segundo Felaún Fatama, C.P.
P. Miguel Flores Dávila
P. Wenceslao C. Flores Gómez
P. Johnny García Abad
P. Santos García-Mochales Martín
P. Gabriel García Ramos
P. José Gilver Guamuro Vilchez
P. Neyser Guerrero García, D.F.
P. José Manuel Heredia Soriano
P. Víctor Ramos Vásquez
P. Antonio Javier Reyes Guerrero
P. Luis Felipe Rivas Flores
P. Nicolás Jesús Rivero Moreno
P. Enrique Rodríguez Torrejón
P. Raúl Romero Ipushima, C.P.
P. Jaime Ruiz del Castillo Ubach
P. Cristhian B. Seclén Sandoval, C.M.
P. Paweł J. Stec
P. Jorge Luis Tamani del Águila
P. Juan Cruz Ustarroz Irízar, C.P.
P. Witmer Vargas Yshuiza
P. Percy Vásquez Chávez
P. Roque Vásquez Ruiz
P. Saulo Vásquez Urrutia
P. Guido Zarriello, D.F.
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Motto della resistenza interna
Noi veneriamo Dio, non il cielo e la terra, due parti che costituiscono il mondo.
- Sant’Agostino, De civitate Dei, VII, 29
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