Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 25 settembre 2024

L'indifferentismo: religione delle presunte apparizioni di Medjugorje

Il documento vaticano appena diffuso dal Dicastero per la dottrina della fede con il nulla osta del Papa arriva 43 anni dopo l’inizio del fenomeno Medjugorje, piccolo centro della Bosnia ed Erzegovina dove la Madonna apparirebbe senza sosta. Pubblico di seguito una riflessione invitaci dal nostro amico Andrea Mondinelli sul tema piuttosto scottante di Medjugorje, partendo da un'osservazione della NBQ.
Precedenti sulle posizioni di papa Francesco qui. Indici articoli da ricollegarvi qui - qui.

L'indifferentismo: religione delle presunte apparizioni di Medjugorje

Cari amici,
Secondo la NBQ (1) il card. Fernandez corregge il papa sulle religioni, utilizzando i messaggi della Gospa. Chi ha ragione, secondo tali messaggi? Papa Francesco o il prefetto Fernandez? I messaggi del 25 febbraio e 20 maggio 1982 sono rivelativi delle sedicenti, nonché seducenti, apparizioni di Medjugorje:
Messaggio del 25 febbraio 1982 (2)
Ad un veggente che le chiede se tutte le religioni sono buone, la Madonna risponde: "In tutte le religioni c'è del buono, ma non è la stessa cosa professare una religione o un'altra. Lo Spirito Santo non agisce con uguale potenza in tutte le comunità religiose."

Messaggio del 20 maggio 1982 (3)
“Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei. Ciò non significa che tutte le religioni siano uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, però, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte a immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza, se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano soltanto coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Soltanto Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale”.

Iniziamo da quella del 25 febbraio 1982. Cosa significa che "In tutte le religioni c'è del buono, ma non è la stessa cosa professare una religione o un'altra”? In cosa consiste il buono presente nelle religioni non cattoliche? Che non sia la stessa cosa essere buddisti, animisti o mussulmani è evidente, ma perché non ha detto non è la stessa cosa riguardo a professare la religione cattolica rispetto a tutte le altre? Cosa significa che “Lo Spirito Santo non agisce con uguale potenza in tutte le comunità religiose"? In cosa consiste la potenza dello Spirito Santo nelle religioni non cattoliche? Domande che scaturiscono dal messaggio del 20 maggio 1982. Cosa significa “Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me”? Come conciliarla con quanto il Catechismo tridentino afferma, citando San Paolo, “Senza la fede è impossibile piacere a Dio” (Eb. 11,6)? Cosa significa Siete tutti figli miei? Perché, non sottolinea che per la salvezza è necessaria la fede cattolica, almeno implicita? E, soprattutto, perché afferma che anche i non cattolici si salvano se seguono rettamente la voce della propria coscienza?

Le risposte arrivano direttamente da Giovanni Paolo II nell’Udienza del 9 settembre 1998(4):
2. Bisogna innanzitutto tener presente che ogni ricerca dello spirito umano in direzione della verità e del bene, e in ultima analisi di Dio, è suscitata dallo Spirito Santo. Proprio da questa apertura primordiale dell'uomo nei confronti di Dio nascono le diverse religioni. Non di rado, alla loro origine troviamo dei fondatori che hanno realizzato, con l'aiuto dello Spirito di Dio, una più profonda esperienza religiosa. Trasmessa agli altri, tale esperienza ha preso forma nelle dottrine, nei riti e nei precetti delle varie religioni.
In tutte le autentiche esperienze religiose la manifestazione più caratteristica è la preghiera. A motivo della costitutiva apertura dello spirito umano all'azione con cui Dio lo sollecita a trascendersi, possiamo ritenere che "ogni autentica preghiera è suscitata dallo Spirito Santo, il quale è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo" (Allocuzione ai membri della Curia romana, 22 dic. 1986, n. 11, in Insegnamenti IX/2 [1986], p. 2028).
Una manifestazione eloquente di questa verità l'abbiamo vissuta nella Giornata mondiale di preghiera per la pace, il 27 ottobre 1986 ad Assisi, e in altre simili occasioni di grande intensità spirituale.
3. Lo Spirito Santo è presente nelle altre religioni non solo attraverso le autentiche espressioni di preghiera. "La presenza e l'attività dello Spirito, infatti - come ho scritto nella Lettera enciclica Redemptoris missio - non toccano solo gli individui, ma la società e la storia, i popoli, le culture, le religioni" (n. 28).
Normalmente, "è attraverso la pratica di ciò che è buono nelle loro proprie tradizioni religiose e seguendo i dettami della loro coscienza, che i membri delle altre religioni rispondono positivamente all'invito di Dio e ricevono la salvezza in Gesù Cristo, anche se non lo riconoscono come il loro Salvatore(5) (cfr Ad gentes, 3,9,11)", (Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso - Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, Istruzione Dialogo e annuncio, 19 maggio 1991, n. 29, in Enchiridion Vaticanum 13 [1991-1993], p. 203).
Vi è perfetta sintonia tra i messaggi citati e la teologia di Giovanni Paolo II. Ci si salva indipendentemente dal proprio volere, anzi qualsiasi religione diventa strumento di salvezza. La testimonianza di madre Teresa di Calcutta(6)  è icastica: 
All is God — Buddhists, Hindus, Christians, etc., all have access to the same God.” (Tutto è Dio: buddisti, induisti, cristiani… tutti abbiamo accesso allo stesso Dio). [Il suo biografo Naveen Chawla le chiese una volta:] “Do you convert?” She replied, “Of course I convert. I convert you to be a better Hindu or a better Muslim or a better Protestant. Once you’ve found God, it’s up to you to decide how to worship him.” (Lei converte? Ma certo. Ti aiuto a convertirti e ad essere un migliore indù, un migliore musulmano o un migliore protestante. Una volta che trovi Dio, sei libero di decidere come adorarLo).
Una vera e propria rivoluzione, il perfetto indifferentismo religioso. Cerchiamo di approfondire la faccenda. A motivo della dottrina della redenzione universale della Nouvelle théologie di De Lubac riabilitata da Giovanni Paolo II, ogni uomo è già stato salvato con l’incarnazione redentrice di Nostro Signore Gesù Cristo, anche se non lo sa ed anche se non lo vuole! Ecco le parole del futuro papa Polacco :
Così la nascita della Chiesa, nel momento della morte messianica e redentrice di Cristo, è stata anche, in sostanza, la nascita dell'Uomo, e Io è stato indipendentemente dal fatto che l'uomo lo sapesse o no, lo accettasse o no! In quell'istante l'uomo è passato a una nuova dimensione della sua esistenza, concisamente espressa da san Paolo: "in Cristo" (Rom. 6,23; 8,39; 9,1; 12,5; 15,17; 16,7 e in altre lettere). L'uomo esiste "in Cristo", e così esisteva fin dall'inizio, nell'eterno disegno di Dio; ma è per mezzo della morte e della risurrezione che questa "esistenza in Cristo" è diventata un fatto storico, radicata nel tempo e nello spazio.
Un passo delle conferenze di Wojtyla nel corso dei ritiri, in cui si tratta ugualmente della realizzazione nella storia del piano divino di salvezza, chiarisce la sua posizione :
(La morte di Gesù sulla croce) "è un punto della storia, in cui gli uomini vengono, per così dire, concepiti di nuovo ed entrano in una traiettoria nuova del disegno di Dio, che il Padre ha preparato nella verità della Parola e nel dono dell'Amore. Punto in cui la storia dell'uomo incomincia di nuovo, indipendentemente, se così si può dire, dai condizionamenti umani. Questo punto appartiene all'Ordine divino, al modo divino di vedere l'uomo e il mondo. Le categorie umane del tempo e dello spazio sono quasi del tutto secondarie. Tutti gli uomini, fin dall'inizio del mondo e fino alla sua fine, sono stati redenti e giustificati da Cristo e dalla sua Croce".
Wojtyla sostiene dunque la tesi secondo la quale ogni uomo "esiste in Cristo" o possiede "l'esistenza in Cristo" "fin dall'inizio, nell'eterno disegno di Dio", in modo tale che "tutti gli uomini, fin dall'inizio del mondo e fino alla sua fine, sono stati redenti e giustificati da Cristo e dalla sua Croce". Di conseguenza, l'umanità tutta intera si troverebbe dal principio fino alla fine del mondo in possesso della grazia santificante, nello stato di un'effettiva redenzione . Domanda essenziale: La Chiesa cattolica, allora, cosa ci sta a fare? Diventa solamente una testimonianza, un segno, un sacramento di questa nuova religione universale, perché la Chiesa di Cristo, popolo di Dio, non coincide con la chiesa cattolica , è un insieme più grande che abbraccia tutta l’umanità. Fratelli tutti non è un copyright di papa Francesco… Se siamo tutti fratelli e figli di Dio, allora siamo tutti figli di Maria: “Musulmani, ortodossi, cattolici […] Siete tutti figli miei”.

Conclusione. I messaggi della Gospa sono in accordo con Papa Francesco, Giovanni Paolo II ed il Concilio Vaticano II. Basta un semplice confronto con quanto affermato dai papi preconciliari per ottenere un risultato che contraddice in modo impressionante quanto affermato nel concilio e nel post-concilio. Ecco una breve e non esaustiva carrellata, iniziando da Papa Leone XII :
Quante battaglie, in verità, e quanto crudeli si sono accese in questo nostro tempo, e quasi ogni giorno si manifestano contro la Religione Cattolica! Chi, ricordandole e meditandole, può trattenere le lacrime? […] Esiste una setta, a voi certamente nota, la quale, arrogandosi a torto l’appellativo di filosofica, ha riesumato dalle ceneri disperse falangi di quasi tutti gli errori. Questa setta, presentandosi sotto la carezzevole apparenza della pietà e della liberalità, professa il tollerantismo (così lo chiama), o indifferentismo, e lo estende non solo agli affari civili, sulla qual cosa non esprimiamo parola alcuna, ma anche alla materia religiosa, insegnando che Dio ha dato a tutti gli uomini un’ampia libertà, in modo che ognuno, senza alcun pericolo, può abbracciare e professare la setta e l’opinione che preferisce, secondo il proprio personale giudizio.
[…] È vero che tale errore non è nuovo, ma in questi tempi esso infierisce contro la stabilità e l’integrità della fede cattolica. […] Anche Retorio, come attesta Agostino [De haeresibus, n. 72], blaterava che tutti gli eretici camminavano nella retta via e predicavano delle verità. «Ma ciò è così assurdo, osserva il santo Padre, che mi sembra incredibile». In seguito, questo indifferentismo si è talmente diffuso e accresciuto, che i suoi seguaci riconoscono non solo tutte le sette che, fuori della Chiesa cattolica, ammettono oralmente la rivelazione come base e fondamento, ma affermano spudoratamente che sono nella retta via anche quelle società che, respingendo la divina rivelazione, professano il semplice deismo ed anche il semplice naturalismo. L’indifferentismo di Retorio fu giudicato da Sant’Agostino cosa assurda in diritto e nel merito, anche se veniva circoscritto in determinati limiti. Ma una tolleranza che si estenda fino al deismo ed al naturalismo – teorie che furono respinte perfino dagli antichi eretici – potrebbe mai essere ammessa da una persona che usi la ragione? Tuttavia (Oh tempi! Oh filosofia menzognera!) una siffatta pseudo-filosofia è approvata, difesa e sostenuta.
Proseguiamo con l’assoluta chiarezza di Papa Gregorio XVI :
Quella perversa opinione che per fraudolenta opera degl’increduli si dilatò in ogni parte, e secondo la quale si possa in qualunque professione di Fede conseguire l’eterna salvezza dell’anima se i costumi si conformano alla norma del retto e dell’onesto. Ma a voi non sarà malagevole cosa allontanare dai popoli affidati alla vostra cura un errore così pestilenziale intorno ad una cosa chiara ed evidentissima, senza contrasto. Poiché è affermato dall’Apostolo (Ad Ephes., 4,5) che esiste “un solo Iddio, una sola Fede, un solo Battesimo”, temano coloro i quali sognano che veleggiando sotto bandiera di qualunque Religione possa egualmente approdarsi al porto dell’eterna felicità.
[…] Da questa corrottissima sorgente dell’indifferentismo scaturisce quell’assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza: errore velenosissimo.
Infine Papa Pio XII :
Anche coloro che non appartengono al visibile organismo della Chiesa, come voi ben sapete, Venerabili Fratelli, fin dal principio del Nostro Pontificato, Noi affidammo alla celeste tutela ed alla celeste direzione, protestando solennemente che, sull’esempio del buon Pastore, nulla Ci stava più a cuore che essi abbiano la vita e l’abbiano in sovrabbondanza (cfr. Lett. Enc. Summi Pontificatus: A.A.S. 1939 p.419). E quella solenne Nostra affermazione, dopo aver implorate le preghiere di tutta la Chiesa, intendiamo ripetere in questa Lettera Enciclica, con la quale abbiamo celebrato le lodi "del grande e glorioso Corpo di Cristo" (Iren. Adv. Hær., 4, 33, 7; Migne, PG, 7, 1076); con animo riboccante di amore, invitiamo tutti e singoli ad assecondare spontaneamente gli interni impulsi della divina grazia e a far di tutto per sottrarsi a quelle attuali condizioni, sulle quali non possono certo sentirsi sicuri della propria salvezza (Pio IX Jam nos omnes, 13 Sett. 1868: Act. Conc. Vat. C. L., 7, 10), perché, sebbene da un certo inconsapevole desiderio e anelito siano ordinati al mistico Corpo del Redentore, tuttavia sono privi di quei tanti doni ed aiuti celesti che solo nella Chiesa Cattolica è dato di godere. Rientrino perciò nella cattolica unità e tutti uniti a Noi nell’unica compagine del Corpo di Gesù Cristo, si accostino con Noi all’unico Capo nella società di un gloriosissimo amore (cfr. Gelas. I, Epist. 14: Migne, PL, 59, 89). Senza mai interrompere di pregare lo Spirito dell’amore e della verità, Noi li aspettiamo con le braccia aperte, non come estranei, ma quali figli che entrino nella loro stessa casa paterna.
[…] Che ancora molti, purtroppo, errano lontani dalla cattolica verità e non piegano l’animo all’afflato della grazia divina, ciò avviene perché né essi (cfr. August., ibidem), né i fedeli cristiani innalzano a Dio più ferventi preghiere a tal fine. Noi quindi vivamente e insistentemente esortiamo tutti coloro che sentono amore per la Chiesa, di non desistere mai, seguendo l’esempio del divin Redentore, dall'elevare tali suppliche.
Al di là di tutta una lunga serie di questioni importanti, se è vero, come è vero, che le presunte apparizioni di Medjugorje confermano gli errori ed orrori del Concilio e del post-concilio, allora come possono essere autentiche? 
In Cordibus Iesu et Mariae.
Andrea
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1. https://lanuovabq.it/it/fernandez-corregge-il-papa-sulle-religioni In verità non si capisce bene in che modo Fernandez corregga il tiro. Sembra al più un desiderio…
2. https://radiomaria.it/messaggio-del-25-febbraio-1982/
3. Messaggio citato direttamente dal card. Fernandez. https://radiomaria.it/messaggio-del-20-maggio-1982/ 4. https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1998/documents/hf_jp-ii_aud_09091998.html
6. Qui sono negate le parole di N.S. Gesù Cristo: “Chi avrà riconosciuto me davanti agli uomini sarà dal Figliuol dell'uomo riconosciuto dinanzi agli angeli di Dio; ma chi m'avrà rinnegato davanti agli uomini, sarà rinnegato dinanzi agli angeli di Dio” [Lc 12,8-9].
6. https://www.radiospada.org/2016/09/specialemadre-teresa-otto-imbarazzanti-citazioni-della-futura-santa/
7. Card. Wojtyla “Segno di contraddizione. Riflessioni sul Cristo”, che raccoglie le conferenze che il futuro papa Giovanni Paolo II tenne nel 1976 nel corso di un ritiro alla presenza di Paolo VI e dei suoi più stretti collaboratori.

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Quella vera che risorgerà dopo la crisi è sempre la Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica Romana. Non Conciliare né Polacca né Renana né Amazzonica!

Anonimo ha detto...

"Domine, dona mihi fortitudinem mutare res quae mutare possum; dona mihi serenitatem accipere res quae mutare non possum; et dona mihi sapientiam differentiam cognoscere".
So benissimo che è un latino pessimo, da "3" in pagella. Ma così lessi la "serenity prayer" in una chiesa americana...

Anonimo ha detto...

Ce "catholicisme conciliaire" c'est vraiment de la bouillie pour les chats. De toute façon le mien (de chat) est comme moi : il n'en veut pas ! Gardez pour vous votre tambouille immangeable ou donnez-la au chien du voisin, me fait-il comprendre chaque fois qu'il en entend parler…!

Anonimo ha detto...

A Medjugorje la Madonna ha anche detto che la verità della religione cattolica va difesa e diffusa.

Anonimo ha detto...

Il lungo testo di Fernandez è al contempo insufficiente e logorroico. Sembra inoltre da Ponzio Pilato ammettere il culto mariano senza pronunciamento sui veggenti. Sono visionari, simulatori o veritieri? Quello è il punto.
Certamente i messaggi sembrano risentire della cultura del postconcilio.

Anonimo ha detto...

Mi viene l'orticaria ogni volta che sento magnificare Wojtyla (e il suo degno compare Ratzinger) e poi stracciarsi le vesti per Abu Dabi o per la Pachamama.Bergoglio non ha detto o fatto nulla che non avessero già fatto e detto i suoi predecessori,solo in modo più rozzo e volgare.Di suo ha aggiunto solo la deriva morale.Ma cosa è la morale se non Fede vissuta?Se Bergoglio ha potuto demolire il sesto comandamento è perché chi lo ha preceduto aveva già demolito il primo.A partire almeno da Montini,in logica e necessaria coerenza.

Anonimo ha detto...

Quanti geni sono stati abortiti in questi anni orribili… eccone un esempio…:

Bl. Hermann di Reichenau (1054)

Nato con palatoschisi, paralisi cerebrale e spina bifida, fu collocato in un monastero benedettino a sette anni. Un genio in astronomia, teologia, poesia, matematica, musica, arabo, greco e latino, ha composto Salve Regina e Alma Redemptoris Mater.

Anonimo ha detto...

San Pio X diceva che i modernisti possono scrivere decine di pagine pienamente cattoliche e a chi aggiungevano una frase eretica...
Andrea

Anonimo ha detto...

"A Medjugorje la Madonna ha anche detto che la verità della religione cattolica va difesa e diffusa."
Alla risposta di Andrea, basata sul magistero del grande e santo Pio X, aggiungo un' altra semplice considerazione e domanda:
Lei ritiene che la verità cattolica va difesa e diffusa unitamente alle "verità" ortodosse, protestanti, islamiche, buddiste, giudaiche, per formare il grande puzzle della Verità?
Se pensa questo ha le idee un tantino confuse. anzi, tutto ciò è schietto sincretismo.
C'una sola Verità e la possiede la cattolica. Come diceva il grande Amerio è vero che lo S.S soffia dove vuole ed infatti ha deciso di spirare sulla Chiesa Cattolica.
A chi non piace tutto ciò dovrebbe interrogarsi sinceramente sulla autenticità della propria fede cattolica.
Antonio

Anonimo ha detto...

Parte I - Messaggio del 25 febbraio 1982: Tecnicamente è vero. Ma, consideriamo per un momento che il sedicente arcangelo Gabriele di Maometto sia Satana (cosa che è): per avvelenare cuori e menti non può certo raccontare una menzogna perfetta, ma almeno una parziale. Non troveremo nell’Islam chiare indicazione su come fare certe azioni che sono chiaramente peccato anche contro la stessa legge naturale, i.e. non troverete legalizzato l’omicidio, ma troveremo una morale generalmente buona e abbastanza accettabile che però non considera la salvezza come realmente è e quindi Cristo come è in realtà. Il discorso meriterebbe un maggiore approfondimento.
Messaggio del 20 maggio 1982: Vero. Siamo tutti Imago Dei, ma rinasciamo a vita nuova con il battesimo. Per il battezzato la salvezza è chiara: deve rimanere in Grazia fino al momento della sua morte, ma per un povero non battezzato che non ha mai avuto la possibilità di conoscere Cristo? San Tommaso nella Summa ci ricorda che Dio ha un piano anche per essi ed il loro desiderio di Dio può realizzarsi anche nella semplice persecuzione della legge naturale. Discorso diverso per chi lo conosce ma lo rifiuta, come fa la società occidentale. In sé un islamico che vive in luogo dove non gli capiterà mai di conoscere un cristiano che gli possa raccontare che Cristo è ben diverso da quello descritto nel Corano, o anche lui incontra un angelo che nel sonno gli semina il dubbio sulle sue sure oppure come fa? È riprovato per “costruzione”? Parrebbe un controsenso: Dio crea l’uomo a sua immagine e somiglianza ma alcuni sono destinati all’inferno. Lecito da parte sua, avrebbe tutto il diritto di farlo, ma capite che ciò ci azzecca di più con arrogante testimone di geova che con un cattolico.
Madre Teresa: si, inequivocabilmente imbarazzante. Anche con le migliori intenzioni si vede che lo Spirito Santo in lei (se ha agito) ha agito in maniera un pò più difficile da comprendere.
Di conseguenza, l'umanità tutta intera si troverebbe dal principio fino alla fine del mondo in possesso della grazia santificante, nello stato di un'effettiva redenzione
Errato: la si acquista con il battesimo, la si perde con il peccato e la si riacquista con il sacramento della riconciliazione. Poi, perseverando all’interno di essa, Dio ci può donare più grazia, in funzione dell’utilità al suo provvidenziale disegno, sempre a maggior sua gloria e, magari, anche utile alla salvezza del prossimo.

Anonimo ha detto...

Parte II - Wojtyla sostiene dunque la tesi secondo la quale ogni uomo "esiste in Cristo" o possiede "l'esistenza in Cristo" "fin dall'inizio, nell'eterno disegno di Dio", in modo tale che "tutti gli uomini, fin dall'inizio del mondo e fino alla sua fine, sono stati redenti e giustificati da Cristo e dalla sua Croce".
Vero. Lo trovate anche nella Summa Teologica. L’uomo fu creato in grazia, ma la perse, grazie a Cristo la riacquista anche se parzialmente. Solo di seguito all’ultima resurrezione, saremo di nuovo in gloria di Dio come Adamo ed Eva prima che peccassero.
Domanda essenziale: La Chiesa cattolica, allora, cosa ci sta a fare?
È il popolo di coloro che hanno conosciuto e riconosciuto Cristo e che tra le mille tempeste che vengono da essa o fuori da essa cercano di arrivare pronti al momento della propria morte in modo da ottemperare al disegno di Dio per ciascuno di essi.
Diventa solamente una testimonianza, un segno, un sacramento di questa nuova religione universale, perché la Chiesa di Cristo, popolo di Dio, non coincide con la chiesa cattolica, è un insieme più grande che abbraccia tutta l’umanità
Totalmente falso.
Leone XIII, Gregorio XVI e Pio XII: ovviamente vero, ma parlano del modernismo/massoneria/giudaismo/etc… in pratica di coloro che hanno conosciuto Cristo, ma lo rifiutano apertamente e lo combattono. Parlano di coloro che sanno quello fanno. Dei farisei, non dei legionari che lo fustigavano e lo inchiodavano.
Come dicevo all’inizio, qualora ci sia del veleno in queste apparizioni (e premetto che personalmente, ma è proprio secondo il mio personale punto di vista, apparizioni lunghissime mi puzzano, visto che, quelle di solito accertate, sono o corte o correlate da estreme sofferenze al mistico/a di turno e hanno fornito delle profezie puntualmente avveratisi), esso va ricercato nell’insieme e non in pochi messaggi a caso che coincidono con spezzoni di frasi di papi. Preso singolarmente un messaggio può dire tutto e niente: un sasso può essere scambiato per un seme. Una volta piantato vedremo se porta frutto o no, e anche una volta portato frutto può averne di buoni e di malvagi, e anche quando sono malvagi e pare che vadano tagliati, Dio potrebbe trasformali in concime per far sì che siano fertilizzate per altri semi.
Sono pronto per essere messo al rogo. Porto io la legna.
Saluti.
Giorgio

Laurentius ha detto...

Condivido per intero il suo ottimo commento.

Anonimo ha detto...

Anonimo 15,12. Si metta l'animo in pace : c'è differenza e molta tra Bergoglio ed i precedenti Papi. Quella che passa tra un peccato mortale ed un peccato veniale. Quella che passa tra piena coscienza e deliberato consenso all'errore, ed errore non conscio di chi è cresciuto nell'errore o nell'ignoranza.Oltre a molto altro: doppio papato, rinunce da chiarire, elezioni da chiarire.. Quindi uniamoci in preghiera piuttosto.

Anonimo ha detto...

Mi sembra comunque un eufemismo considerare "veniali" gli errori dei papi conciliari predecessori di Bergoglio. Se Lei crede che diffondere l'errore della salvezza garantita a tutti dall'Incarnazione, l'osucuramento dei Novissimi, la sostanziale scomparsa del dogma del peccato originale, la salvezza attribuita anche alle altre "denominazioni cristiane" etc - se Lei crede che tutto questo e altro sia solo "peccato veniale", allora dove vogliamo andare?
Di quale Chiesa preghiamo la rinascita?

padre Nazzareno ha detto...

Non entro sulla questione della veridicità delle apparizioni a Medugorje.
Però ci tengo a far delle precisazioni teologiche riguardo all'articolo pubblicato.
Credo che si debba (soprattutto chi ha scritto questo articolo ma anche chi la pensa come lui) appprofondire meglio quanto detto dai papi pre-conciliari:

Pio IX: SINGULARI QUADAM 1854
"Un altro errore non meno pernicioso abbiamo con dolore inteso aver pervaso alcune parti del mondo cattolico ed occupato le menti di molti cattolici, i quali pensano che si possa sperare la salute eterna anche da parte di tutti coloro che non sono nella vera Chiesa di Cristo. Perciò usano spesso chiedere quali siano, dopo morte, il destino e la condizione di coloro che non aderiscono alla fede cattolica, e dopo aver allegato vanissime ragioni stanno aspettando una risposta che favorisca codesta storta opinione. Tolga Iddio, Venerabili Fratelli, che Noi osiamo por termini alla misericordia divina che è infinita o che vogliamo scrutare gli arcani consigli e giudizi di Dio, i quali sono un abisso profondo, impenetrabile ad umano pensiero, ma bensì per dovere del Nostro ufficio apostolico vogliamo eccitare la vostra sollecitudine e vigilanza episcopale, affinché con ogni sforzo v’adoperiate a bandire dalla mente degli uomini quella parimenti empia e funesta opinione, che in ogni religione, cioè, possa trovarsi la via dell’eterna salute, e ai popoli affidati alla vostra cura dimostriate con la vostra egregia dottrina e solerzia, che i dogmi della fede cattolica non si oppongono punto alla misericordia ed alla giustizia divina. Poiché si deve tener per fede che nessuno può salvarsi fuori della Chiesa Apostolica Romana, questa è l’unica arca di salvezza; chiunque non sia entrato in essa perirà nel diluvio. Ma nel tempo stesso si deve pure tenere per certo che coloro che ignorano la vera religione, quando la loro ignoranza sia invincibile, non sono di ciò colpevoli dinanzi agli occhi del Signore. Ora, chi si arrogherà tanto da poter determinare i limiti di codesta ignoranza secondo l’indole e la varietà dei popoli, delle regioni, degl’ingegni e di tante altre cose? Quando, sciolti da questi lacci corporei, vedremo Dio qual è, allora sì intenderemo certamente lo stretto e nobile vincolo che collega la misericordia e la giustizia divina; ma finché restiamo in terra gravati di questa massa mortale che appesantisce l’anima, teniamo per fermissimo, secondo la dottrina cattolica, che esiste un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo. L’andar più oltre investigando è empio. "

PIO IX: SINGULARI QUIDEM 1856
Ad essi esplicitamente dichiara che la sola speranza dell’uomo e la sua sola salvezza sono poste nella fede cristiana (che, insegnando la verità, e con la divina sua luce dissipando le tenebre dell’umana ignoranza, opera per amore) e nella Chiesa cattolica, depositaria del vero culto, stabile dimora della stessa fede e tempio di Dio, fuori del quale, fatta salva la scusa di una invincibile ignoranza, chiunque resta escluso dalla speranza di vita e di salvezza.

padre Nazzareno ha detto...

seconda parte:

PIO IX: QUANTO CONFICIAMUR 10 Agosto 1863
E a questo punto, Diletti Figli Nostri e Venerabili Fratelli, ancora dobbiamo ricordare e biasimare il gravissimo errore in cui sono miseramente caduti alcuni cattolici. Credono infatti che, vivendo nell’errore, lontani dalla vera fede e dall’unità cattolica, possano pervenire alla vita eterna. Ciò è radicalmente contrario alla dottrina cattolica. A Noi ed a Voi è noto che coloro che versano in una invincibile ignoranza circa la nostra santissima religione, ma che osservano con cura la legge naturale ed i suoi precetti, da Dio scolpiti nei cuori di tutti; che sono disposti ad obbedire a Dio e che conducono una vita onesta e retta, possono, con l’aiuto della luce e della grazia divina, conseguire la vita eterna. Dio infatti vede perfettamente, scruta, conosce gli spiriti, le anime, i pensieri, le abitudini di tutti e nella sua suprema bontà, nella sua infinita clemenza non permette che qualcuno soffra i castighi eterni senza essere colpevole di qualche volontario peccato. Parimenti è notissimo il dogma cattolico secondo il quale fuori dalla Chiesa Cattolica nessuno può salvarsi e chi è ribelle all’autorità e alle decisioni della Chiesa, chi è ostinatamente separato dalla unità della Chiesa stessa e dal Romano Pontefice, Successore di Pietro, cui è stata affidata dal Salvatore la custodia della vigna , non può ottenere la salvezza eterna. Infatti le parole di Cristo Nostro Signore sono perfettamente chiare: “Chi non ascolta la Chiesa, sia per te come un pagano o come un pubblicano (Mt 18,17). Chi ascolta voi ascolta me; chi disprezza voi disprezza me, e chi disprezza me disprezza Colui che mi ha mandato (Lc 10,16). Colui che non mi crederà sarà condannato (Mc 16,16). Colui che non crede è già giudicato (Gv 3,18). Colui che non è con me è contro di me, e colui che non accumula con me, dissipa” (Lc 11,23). Allo stesso modo l’Apostolo Paolo dice che questi uomini sono “corrotti e condannati dal loro proprio giudizio” (Tt 3,11) e il Principe degli Apostoli li dice “maestri mendaci che introducono sette di perdizione, rinnegano il Signore, attirano su di sé una rapida rovina” [Epist. 2, c. 2, v. 1].

San Pio X: Catechismo Maggiore, cap. X, § 2, n 171:
D. Ma chi si trovasse, senza sua colpa, fuori della Chiesa, potrebbe salvarsi?
R. Chi, trovandosi senza sua colpa, ossia in buona fede, fuori della Chiesa, avesse ricevuto il Battesimo, o ne avesse il desiderio almeno implicito, cercasse inoltre sinceramente la verità e compisse la volontà di Dio come meglio può, benché separato dal corpo della Chiesa, sarebbe unito all’anima di lei e quindi in via di salute.

padre Nazzareno ha detto...

terza parte:
Per approfondire: ‘Extra Ecclesiam nulla salus’. Leggere la spiegazione del S.Offizio del 1949, e pubblicata qui (si tratta del testo più dettagliato in cui si tratta di tale argomento, per cui ognuno deve leggerlo):
https://www.radiospada.org/2019/09/extra-ecclesiam-nulla-salus-la-spiegazione-del-s-offizio-del-1949/

Anche Don Curzio Nitoglia è di questo avviso:
allego il testo preso da questo link: http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4763_Nitoglia_Fuori_dalla_Chiesa_non_v-e_Salvezza.html
Fuori della Chiesa non v’è salvezza
“Extra Ecclesiam nulla salus”

Maggiore – Si salvano l’anima solo coloro che praticano la vera religione: “Chi crederà sarà salvo, chi non crederà sarà condannato” (Mc., XVI, 15).

Minore – Ora, la vera religione, che unisce (“religat” / riunisce) l’uomo a Dio, la si pratica solamente nella Chiesa romana che è l’unica vera Chiesa di Cristo.

Conclusione – Perciò, fuori della Chiesa romana non c’è salvezza. Infatti, in san Paolo è rivelato: «La Chiesa è il Corpo di Cristo, chi si separa dal Corpo si separa anche dal Capo» (Efes., I, 23).

Tuttavia, occorre specificare che vi sono due modi di appartenere alla Chiesa:
1°) “in re / realmente”, ossia con un’appartenenza effettiva e reale che è realizzata con il Battesimo;
2°) “in voto / con il desiderio”, che si suddivide in: 2°a) “desiderio o voto implicito”: coloro che, non conoscono la Chiesa, ma se la conoscessero vi entrerebbero; 2°b) “desiderio o voto esplicito”; per esempio, il catecumeno che si sta preparando al Battesimo ma non è stato ancora battezzato.

Insomma, riassumendo, per salvarsi occorre appartenere alla Chiesa almeno con il “desiderio o voto implicito”. Infatti, Gesù ha detto solennemente: “Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo; chi non crederà, sarà condannato” (Mc., XVI, 16). In sostanza, chi è battezzato (almeno con il desiderio o voto implicito) è salvo; invece colui che, pur dopo aver ascoltato la predicazione del Vangelo di Cristo, non vuol credere e si ostina, per sua colpa, nell’incredulità, sarà condannato alla perdizione eterna. Mentre, coloro che non ricevono il Battesimo (senza loro colpa) non sono condannati ipso facto. Quindi, chi appartiene alla Chiesa di Cristo solo in voto implicito può salvarsi.

Perciò bisogna, ossia è necessario e non solo facoltativo, appartenere alla Chiesa fondata da Gesù, almeno con desiderio o voto implicito per salvarsi l’anima.

Coloro che, per loro decisione e colpa volontaria, stanno fuori della Chiesa di Cristo non si salvano.

Da tutte le citazioni riportate finora è evidente che fuori dai confini visibili della Chiesa, è più difficile salvarsi ma non impossibile. Quando si citano i testi magisteriali, bisogna saperli leggere e capire a cosa di preciso si riferiscono. Che poi oggi si ecceda, si abusi nell'utilizzare questa verità è oltremodo evidente.

padre Nazzareno ha detto...

quarta parte:
Riguardo lo Spirito Santo: è certo che opera anche fuori dai confini visibili della Chiesa.

Riguardo poi al fatto che in quanto creature siamo tutti figli di Dio è una verità da sempre riconosciuta, se qualcuno la nega dovrebbe tacciare come eretico anche san Tommaso d'Aquino e san Pio X che insegnano ciò (sotto vi allego le citazioni). Addirittura san Tommaso ci dice che Dio, in quanto Creatore, è padre anche delle creature inanimate e di quelle prive di ragione. Inoltre si potrebbe citare anche la rivelazione privata che Dio Padre ha fatto a Madre Eugenia Elisabetta Ravasio e approvata nel 1942 da S.E. Mons. Alexandre Caillot, Vescovo di Grenoble, dopo dieci anni di processo canonico (la commissione era composta da rinomati ed esperti tomisti) per stabilirne la veridicità e ortodossia. In questi messaggi (qui si può scaricare il libretto: https://devozioni.altervista.org/testi/dio_padre/varie/il_padre_parla_ai_suoi_figli.pdf) Dio Padre si definisce più volte "padre di tutti".

Tutti siamo potenzialmente figli della Madonna poiché Ella è la Corredentrice che ha sofferto per tutti gli uomini, Ella porta in grembo tutti gli uomini e vuole partorirli tutti alla vita eterna, ma di fatto saranno suoi figli solo coloro che si salveranno (allora sarà Madre dei glorificati perché mediatrice di gloria): gli altri, i dannati, saranno figli abortiti. La scuola francescana, poi, partendo dalla dottrina della predestinazione assoluta di Cristo e di Maria, insegna che la Madonna è anche Mediatrice di creazione, per cui anche secondo questa verità lei si può definire Madre di tutti gli uomini, in quanto creati, analogamente a Dio che è Padre di tutti gli uomini perché da lui creati.

Ciò significa che, le espressioni criticati dall'autore, si possono intendere anche cattolicamente: non sono il massimo della precisione, ma mi sembra che a volte non sia stata data molta attenzione a certe precisazioni presenti in quei messaggi che servono proprio a far pendere il giudizio verso questa interpretazione benevola. Durante la conferenza stampa il Cardinal Fernandez ha riportato l'esempio di alcune frasi di dottori della Chiesa (san Giovanni della Croce e Santa Teresina, ma si potrebbero citare tante altre rivelazioni private di santi, beati e altri mistici tanto apprezzati da molti cristiani) che se interpretate letteralmente sono eresie al 100%: come la mettiamo? sono eretici? o forse bisogna saperle leggere?

Ecco i testi di cui parlavo:
San Pio X nel Catechismo Maggiore:
71. Essendo anche noi figliuoli di Dio, perché Gesù Cristo si chiama Figliuolo unico di Dio Padre?
Gesù Cristo si chiama Figliuolo unico di Dio Padre, perché Egli solo é per natura suo Figliuolo e noi siamo suoi figliuoli per creazione e per adozione.

Anonimo ha detto...

quinta e ultima parte:
Testo di san Tommaso in cui parla di 4 tipi figliolanza (tra le quali, asserisce persino che si può dire che anche le creature irrazionali, in certo modo, possono essere dette figlie di Dio):

[29827] Iª q. 33 a. 3 co.
RISPONDO: Un termine si attribuisce primariamente al soggetto che ne esaurisce appieno tutto il significato, prima quindi che ad altri soggetti, i quali ne partecipano in una certa misura; ad essi infatti si applica per la somiglianza [che hanno] con quello in cui si trova in tutto il suo significato, poiché ogni imperfetto deriva da ciò che è perfetto, P. es,, leone primariamente si applica all'animale, in cui si trova appieno tutto ciò che è incluso nel concetto di leone, e che quindi in senso proprio si chiama leone; gli uomini invece, nei quali si trovi solo qualche qualità del leone, come l'audacia, la forza e simili, si dicono leoni solo in senso metaforico.
Ora, come si è detto, il concetto di paternità e di filiazione si trova perfettamente in Dio Padre e in Dio Figlio: perché identica ne è la natura e la gloria. La filiazione divina, invece, che si attribuisce alle creature non conserva la pienezza del suo significato, non essendo identica la natura del Creatore e delle creature, ma soltanto una tal quale somiglianza. E quanto più è perfetta questa [somiglianza] tanto più s'avvicina al vero concetto di filiazione. Infatti di alcune creature, cioè delle irragionevoli, Dio si dice padre solo per quella somiglianza che è semplice vestigio; cosi, p. es., troviamo nella Scrittura: «Chi è mai il padre della pioggia, o chi ha generato le stille della rugiada?». Di altre, cioè delle creature ragionevoli, è padre per quella somiglianza che è immagine: «Non è egli dunque il tuo padre che ti possedè, che ti fece, che ti creò?». Di alcuni, che sono chiamati figli adottivi è padre per quella somiglianza che è la grazia, in quanto sono ordinati all'eredità della gloria eterna mediante questo dono di grazia: «Lo Spirito stesso attesta allo spirito nostro che siamo figli di Dio; e se figli, anche eredi». Di alcuni infine [è Padre] per quella somiglianza che è la gloria [eterna], in quanto possiedono già l'eredità della gloria; «Meniamo vanto nella speranza della gloria dei figliuoli di Dio».