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martedì 13 settembre 2016

Francia, la Sorbona contro la riforma scolastica: “Giù le mani da latino e greco”

La notizia sulla riforma della ministra marocchina Najat Vallaud-Belkacem viene data in dettaglio qui. Sostanzialmente il nuovo corso della Francia socialista, che ormai sembrerebbe in assetto dhimmi (status giuridico riconosciuto ai non-musulmani che vivono in un sistema politico governato dal diritto musulmano), prevede che i ragazzi studino obbligatoriamente l’islam mentre il Medioevo va a finire tra le materie facoltative. Non solo. Allo studio dei grandi momenti della Francia si preferisce porre l’accento sui periodi bui come il colonialismo e i genocidi africani. Insomma il trionfo definitivo di tutto l'armamentario anti-occidentale che ha già pesantemente inquinato la nostra cultura.

La denuncia dei manifestanti dopo la proposta del ministro di tagliare le ore dedicate alle lingue classiche: «Questa classe dirigente miope vuole rimpiazzare i verbi con i numeri» [e non solo...]
«Latino e greco non si toccano»: professori e studenti della Sorbona, la celebre università parigina, si aggiungono al coro di proteste contro l’ultima riforma scolastica voluta dalla ministra francese dell’Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, che propone di ridurre le ore di apprendimento del latino e del greco nelle scuole superiori diluendone l’insegnamento in corsi pluridisciplinari di taglio più storico.

In un’anfiteatro della Sorbona, nel cuore della rive gauche parigina, un centinaio di studenti e professori si sono riuniti per chiedere di non smantellare le lingue antiche. Tra loro, il filosofo Regis Debray ha denunciato il tentativo di «rimpiazzare i verbi con i numeri» e ha tuonato contro la «miopia della classe dirigente» prima di interrogarsi sulla «questione angosciante di una civiltà che, se continua così, non sarà all’altezza del proprio avvenire». Un messaggio simile a quello lanciato pochi giorni prima da Élizabeth Antébi, organizzatrice del IX Festival europeo di latino e greco all’Ecole normale supérieure di Lione. «Nel momento in cui lottiamo contro individui che distruggono tutte le opere della memoria - ha detto riferendosi alle recenti azioni dei fondamentalisti islamici dell’Isis nel museo di Mossul - ci stiamo distruggendo da soli». Per i manifestanti, la riforma di Najat Vallaud-Belkacem «ucciderà» l’insegnamento del latino e del greco attraverso una lenta ma inesorabile agonia, con una progressiva erosione delle ore di lezione a vantaggio di una didattica considerata «più moderna e più sexy».

In pratica, secondo il testo della riforma che dovrebbe entrare in vigore nel 2016, le opzioni di latino e greco verranno sostituite da insegnamenti pratici interdisciplinari (Epi), tra cui «lingue e culture dell’antichità». Vicina ai manifestanti, anche Aurélie Filippetti, l’ex ministra della Cultura nonché stella della `gauche frondista´ che ha abbandonato il governo di Francois Hollande. «Conoscere le lingue antiche significa spalancare gli orizzonti, lo spirito, imparare la semplicità di una grammatica francese che oggi dicono difficile, capire il senso delle parole attraverso il loro percorso. È un’avventura», racconta a La Vie.fr. A quei funzionari del ministero dell’Istruzione che ritengono latino e greco un insegnamento «elitista», che va sostituito con meno lingue e più storia, gli `indignati´ della Sorbona ricordano che oggi, nelle scuole superiori di Francia, 520.000 ragazzi scelgono ancora le opzioni di latino e di greco. O meglio - affermano a Parigi - l’insegnamento «si è più che democratizzato, è piuttosto il governo che rifiuta sistematicamente di aprire nuovi corsi».

«Elitista è piuttosto l’inglese», protesta un prof di letteratura all’università di Nanterre, alle porte di Parigi, sottolineando che «solo i più fortunati possono permettersi viaggi studio all’estero mentre davanti al latino e greco siamo tutti uguali». Per Patrick Dandrey, titolare di un’altra cattedra di letteratura, il progetto «è squallido e fatto male».«Dobbiamo resistere ancora due anni», avverte se senza darsi per vinto: «Non sarà certo il primo progetto di riforma che getteremo nel cestino della storia».

27 commenti:

irina ha detto...

Il fine di far tornare l'uomo a quella che è, secondo loro, la sua origine cioè la bestia, viene perseguito con metodo. I fatti dimostrano, ormai da settanta anni, che tutti i promotori di questo fantastico futuro roseo mondo avvenire, ci stanno chiudendo in una gabbia di matti dissoluti. La bestia che Dio mise al servizio dell'uomo ora regna sovrana e l'uomo da culmine della creazione è sprofondato invece al di sotto della bestia proprio in forza di quella intelligenza che gli fu donata. Intelligenza che l'uomo si ostina a non riconoscere come dono divino ma come strumento per soddisfare le sue voglie di nullafacente, nulla-intelligente,ebete sottospecie animale al servizio di uomini e donne scaltri che l'hanno sottomesso al grido di libertà e giustizia.

il maccabeo ha detto...

Questa "deforma"...ops, scusate,"riforma",...mi ricorda Padre Pio.
Anche lui a volte scriveva le sue lettere in latino o in francese perché si era accorto che il demonio odiava particolarmente queste due lingue, ampiamente usate dai santi e dalla Chiesa per quasi duemila anni.
Da Lutero in poi innumerevoli sono ormai i "deformatori" che istintivamente sanno, guidati come sono dallo stesso spirito diabolico, che il disprezzo e l'oblio per il latino e il greco significa pure rispettivamente tagliarsi fuori dalla vera teologia e dalla vera filosofia scolastico-aristoteliche. Nonché dalla vera Liturgia di sempre!
Se avessero i cattolici stessi, con Papa, Cardinali e Vescovi in testa, tale coscienza di quanto siano preziosi questi due tesori della Chiesa e dell'umanitá tutta, non ci sarebbe mai stata quella scriteriata riforma liturgica ne tanta crisi della fede e di vocazioni.

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-piu-di-un-milione-in-120-citta-contro-le-nozze-gay-17375.htm
Qualcosa si muove..che esempio per l'occidente fiacco...

Anonimo ha detto...

MARIA MADRE ADDOLORATA Aiutaci !
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-atei-allattacco-via-bibbie-preghiere-e-segni-religiosi-17382.htm

Anonimo ha detto...

Ovviamente se uno facesse l'osservazione che la signora Najat Vallaud-Belkacem non solo è nata in Marocco, ma tutt'ora ha la doppia nazionalità, e facesse poi presente che questa premessa potrebbe non essere del tutto scorrelata dal suo programma di sostituire le radici culturali del paese che l'ha accolta con quelle del paese in cui è nata, si beccherebbe subito l'epiteto "rassista!".

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Fabrizio Giudici

Luisa S. ha detto...

Forse che la Chiesa Cattolica non ha fatto la stessa cosa? Tra l'altro fra il giubilo generale. Perché così tutti potevamo capire tutto

Annarè ha detto...

Dal socialismo all'islamismo. Dicevano che la Chiesa era oscurantista, ora come definirebbero questo stato di cose? Hanno messo il burqua al pensiero occidentale.

mic ha detto...

http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/spagna-chiesa-data-alle-fiamme-per-il-paradiso-islamico/

irina ha detto...

Evidentemente, per noi, il tempo stringe.

Anonimo ha detto...

L'articolo di CR l'ho letto ieri. Ma non ho capito una cosa: al piromane è stato solo comminato l'allontanamento dai luoghi cattolici, senza finire in galera? Ho cercato anche fonti in spagnolo, senza risolvere il dubbio (ma non me la cavo benissimo con lo spagnolo):

http://www.religionenlibertad.com/policia-detiene-marroqui-sospechoso-provocar-incendio-51859.htm

Forse è semplicemente un provvedimento cautelare in attesa di processo e relativa condanna? Peraltro, il marocchino è reo confesso e manifestamente non pentito, anzi: credo che persino in Italia, che non è la patria dell'efficienza giudiziaria, in queste circostanze un processo per direttissima sarebbe già stato istruito e concluso.

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Fabrizio Giudici

mic ha detto...

http://www.imolaoggi.it/2016/09/12/firenze-15-settembre-standing-ovation-per-oriana-fallaci/

Anonimo ha detto...

@Fabrizio Giudici
Il giudice in via cautelare gli ha ingiunto di non avvicinarsi a luoghi di culto, ma non intende prendere ulteriori provvedimenti al momento, vista la delicata situazione degli islamici che manifestano sentimenti di odio religioso e che sono sempre più numerosi in Spagna, per la serie gli ho detto di non farlo più, ma non lo posso arrestare per paura di gravi conseguenze per l'ordine pubblico. Il marocchino in questione è un delinquente comune con una fedina penale lunga km, ma è la prima volta che attacca una chiesa cattolica, in Spagna ogni giorno è un bollettino di guerra per le profanazioni e non sono solo islamici, anche i nativi si danno un bel daffare, basta poi leggere il programma politico di Podemos nei riguardi della CC, sull'Islam non un fiato.La stessa situazione in Francia e anche da noi ci sono atti vandalici e profanazioni di ostie consacrate, ma non si da risalto, bisogna vivere in pace coi fratelli, fratellastri e cugini, intanto è impedito il suono delle campane a mezzogiorno per disturbo quiete pubblica, mi chiedo se lo faranno anche quando gli islamici comanderanno e ci saranno 5 chiassosissime chiamate alla preghiera dall'alba all'imbrunire. Anonymous.

Anonimo ha detto...


Bisogna prepararsi alla guerra di religione, sue due fronti.

Quello esterno (maomettani e altre religioni) - quello interno (sinistra rivoluzionaria incluso fronte femminista-omosessualista, cui si accoda una parte dei cattolici stessi, modernisti, che hanno cominciato loro a distruggere statue, chiese, cappelle, lezionari, etc.).
Gli Stati, diceva Machiavelli, non si governano con i Paternostri. Lo dimostra anche la storia dello Stato della Chiesa. Se voleva mantenere lo Stato, il Papa doveva pur avere guardie, giudici, flotte, eserciti, finanze, dichiarar guerra e impegnarsi in battaglia. Se poi questo contraddiceva con la religione (troppo coinvolgimento politico etc.) pazienza. Per non aver la contraddizione bisognava rinunciare allo Stato.
E la religione sotto assalto oggi da dentro e da fuori, si difende solo con le Ave Marie? Da sole non bastano. Se e' attaccata sulle piazze, se si bruciano le chiese, occorre mettere in piedi una forza di difesa che sappia reagire alla forza con la forza. Vim vi repellere licet. A. R.

Il Giornale ha detto...

Chiamarli bestie è un insulto agli animali. Sono demoni.

L'Isis celebra la festa del sacrificio macellando prigionieri come bestie
Uomini sgozzati e appesi al soffito a testa in giù. L'Isis ha celebrato così il primo giorno del Eid al-Adha, con un video che riprende la macellazione dei prigionieri

Anonimo ha detto...

nel giorno della Festa del Santissimo Nome di Maria "A pregare con i musulmani ci sono anche don Franco Lanzolla, parroco della Cattedrale di Bari, e don Vito Piccinonna, direttore della Caritas diocesana".
Intervistato dal giornalista di Repubblica il Parroco della Cattedrale di Bari ha detto: "Siamo tutti credenti, obbediamo alla spiritualità come sorgente di giustizia poi ognuno ha scelto la sua strada, il Vangelo o il Corano".

Imolaoggi ha detto...

"Con una mossa suicida la giunta di Como ha autorizzato la festa islamica del ‘Sacrificio’, altrimenti detta festa dello sgozzamento, il simbolo di una cultura bestiale. Una cultura che non ci appartiene, che sta manifestando in tutto il mondo i suoi obiettivi di egemonia, colonizzazione e i propositi di predominio e sottomissione. Nessun dialogo con chi si rifiuta di sottoscrive intese con lo Stato italiano”.
Così il deputato leghista canturino Nicola ‪#‎Molteni‬, dopo che la giunta comasca ha autorizzato le celebrazioni islamiche in piazza d’Armi.
“Questa è la sinistra che autorizza centri culturali islamici, che autorizza queste manifestazioni contrarie ai principi della nostra civiltà, che garantisce alla comunità islamica prezzi di favore e canoni agevolati (la giunta svende a 20 euro spazi pubblici per una festa contraria alla nostra cultura). E intanto fa le battaglie per togliere i crocifissi dai luoghi pubblici, ‘vieta’ il presepe nelle scuole, censura la parola ‘Gesù’ dai canti di Natale, condannandoci al suicidio delle nostre tradizioni, della nostra identità. Questa sinistra, che concede ponti d’oro ai musulmani, è un’insidia: mandiamola a casa per evitare l’islamizzazione di Como”.

Imolaoggi ha detto...

"Con una mossa suicida la giunta di Como ha autorizzato la festa islamica del ‘Sacrificio’, altrimenti detta festa dello sgozzamento, il simbolo di una cultura bestiale. Una cultura che non ci appartiene, che sta manifestando in tutto il mondo i suoi obiettivi di egemonia, colonizzazione e i propositi di predominio e sottomissione. Nessun dialogo con chi si rifiuta di sottoscrive intese con lo Stato italiano”.
Così il deputato leghista canturino Nicola ‪#‎Molteni‬, dopo che la giunta comasca ha autorizzato le celebrazioni islamiche in piazza d’Armi.
“Questa è la sinistra che autorizza centri culturali islamici, che autorizza queste manifestazioni contrarie ai principi della nostra civiltà, che garantisce alla comunità islamica prezzi di favore e canoni agevolati (la giunta svende a 20 euro spazi pubblici per una festa contraria alla nostra cultura). E intanto fa le battaglie per togliere i crocifissi dai luoghi pubblici, ‘vieta’ il presepe nelle scuole, censura la parola ‘Gesù’ dai canti di Natale, condannandoci al suicidio delle nostre tradizioni, della nostra identità. Questa sinistra, che concede ponti d’oro ai musulmani, è un’insidia: mandiamola a casa per evitare l’islamizzazione di Como”.

Anonimo ha detto...

Questi sinistri fanno proprio pena.Son partiti con l'intento di dare il benessere alle classi più disagiate e sono approdati alla dittatura,alla miseria ,al gender ,allo sballo per tutti ed all'islamismo.Si chiamano progressisti come se il progresso consistesse nell'islam, nell'aborto,il divorzio e l'omosessualismo.Questa è gente che odia i propri figli e sta preparando per loro un avvenire di miseria e di schiavitù.La chiesa benedicente segue questo mondo marcio e Francesco ne è il degno papa.bobo

Anonimo ha detto...


@ mandiamo a casa la giunta antiitaliana e filomaomettana.

"Mandiamola a casa", come? Con le elezioni? Di fronte all'occupazione fisica islamica dell'Italia, ragionare in termini di tradizionale democrazia rappresentativa equivale a voler curare il cancro con l'aspirina. Se i leghisti hanno gli attributi comincino ad occupare le piazze in modo da impedire lo scempio delle "festivita'" dei musulmani. A. R.

Gederson ha detto...

"Hanno messo il burqua al pensiero occidentale".

Forse anche la Chiesa Conciliare se nasconde in una burqa, per questo è irriconoscibile...

Per quanto riguarda la Francia, molto triste la sua situazione. Sembra che gli uomini moderno non sono capace di riconoscere gli nemici.

Rr ha detto...

Io non capisco come possa diventare ministro di in Paese una con doppia nazionalità, che ha acquisito la cittadinanza francese, se non sbaglio, per matrimonio con facoltoso Francese, e che non è certo in esempio di profonda cultura.
A meno di non dar retta a certe voci, su lei eMonsieur le President...

Anonimo ha detto...

Ciò che scrive RR sul ministro francese non corrisponde al vero.
E' sufficiente aggiornarsi sul sito francese che riporta la "Biographie de Nayat Vallaud - Belkacem".
E' nata in Marocco nel '77 e all'età di 5 anni è giunta in Francia seguendo la famiglia. E' sposata, ha due figli, l'ultimo nato nel 2008.
In quanto a cultura possiede un "bac économique et social", une licence de droite (laurea triennale) ed è diplomata presso l'Institut d'études politique de Paris.
Non è sufficiente? Beh, il nostro ministro della salute, Beatrice Lorenzin possiede soltanto il diploma di maturità classica.
E' stata portavoce di Ségolène Royal durante la campagna del 2007 e poi di Holland nella campagna del 2012.
E' stata ministro dei Diritti delle donne e portavoce del governo nel primo e secondo governo Ayrault.
Nel governo Valls le sono state attribuite le deleghe alla Città, alla Gioventù e allo Sport e attualmente ricopre il ruolo di ministro dell'Educazione nazionale, dell'Insegnamento superiore e della Ricerca.

mic ha detto...

Il suddetto ministro, a prescindere dalla sua cultura o meno e dalle possibili inesattezze di Rr, è certamente incolta in senso umanistico anche se prescindiamo dall'umanesimo cristiano.

Anonimo ha detto...

Insomma ministra santa subito.....che tempismo!

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 17,24@ Se la signora ministra francese ha studiato più della Lorenzin è forse una nota di merito? In Francia questa signora è fra i più impopolari membri del governo Hollande ,che è già un governo che ha un consenso bassissimo.Il mondo è pieno di politici che ricoprono cariche ed occupano poltrone ma non per questo sono persone da prendere come esempio.Questo vale per la politica ed ancor più per il clero.bobo

Anonimo ha detto...


@ la ministra marocchina

Un baccalaureato "economico e sociale"? Che vuol dire? E poi una laurea triennale in legge? L'anonimo ha scritto "licence de droite", e' un refuso: voleva dire credo: licence de droit.
Sono le "lauree-diplomi" inflazionate dal sistema scolastico-spazzatura che domina oggi, fabbrica di pseudo-cultura di massa. Che poi, in questo sistema, ci siano anche ragazzi e ragazze che riescono a studiare seriamente, preparati, cio' non cambia la natura del sistema. Che e' pessimo.
Se e' marocchina non e' francese e lo si vede. Ma i francesi (etnici) di formazione laica che rinnegano il passato cattolico della Francia e "aprono" all'islam, non sono culturalmente e spiritualmente dei traditori della loro nazione? Almeno Benedetto Croce, che non era credente, teorizzava il "perche' non possiamo non dirci cristiani", sia pure in modo errato e dalla sua prospettiva storicistica (il Cristianesimo come momento dello sviluppo dello Spirito, da mantenere per i suoi contributi alla civilta' e alla liberta' dello spirito stesso, della coscienza individuale).
Quando sento parlare di marocchini penso sempre alle barbarie orripilanti compiute dai soldati marocchini inquadrati nell'esercito francese nel 1944, durante la Campagna d'Italia: erano in prevalenza berberi delle montagne del Marocco, buoni soldati ma autentiche belve, con spiccata predilezione per la pederastia, tristemente nota. A. R.

Rr ha detto...

Alora, per il solito anonimo "Hasbariano":
Il fatto che sia arrivata a 5 anni in Francia, non le da' la cittadinanza automatica. A me risulta da siti francesi che leggo tutti i giorni o quasi, che l' avesse acquisita per matrimonio con facoltoso francese, che infatti le permette di vivere in uno dei più bei quartieri di Parigi, e di avere villa in Costa Azzurra.
Sulla sua preparazione culturale, mi è bastato vedere un suo video di visita ad una scuola estiva di cucina per ragazzine delle medie, in cui una di loro la ridicolizzava e per il francese e perche' non sapeva come si prepara un banale dolce della tradizione francese ( le crepes). Sul resto sorvolo, perché già altri hanno risposto.
Inizialmente Hollande scelse come ministro all' Istruzione il massone, ebreo ed anticlericale Peillon, poi sostituito in uno dei tre-tre rimpasti-tre governativi del sempre più impopolare Hollande, perché poco gradito, per usare un eufemismo, ai sindacati scolastici e ministeriali. Non che la nuova ministro, amante dell'educazione pro-gender, sia molto più amata, visto le manifestazioni di piazza e gli scioperi generali organizzati dagli insegnanti che, in Francia come in Italia, sono prevalentemente di sinistra, ma che non ci stanno a farsi umiliare o licenziare.
Si dice che la Najat resista appunto per gli uffici della Segolene, ex donna di Hollande, o per i suoi begli occhi da "beccaccina", come ironizzano i Francesi.
Tra l' altro nella sua riforma anche l'insegnamento delle lingue straniere è molto penalizzato, incluso il Tedesco che, ricordo, è la seconda lingua in Alsazia, oltre che la lingua del primo partner commerciale della Francia.

Certo che tutto mi sarei aspettata, salvo che un difensore della Najat in tempi brevissimi. Si vede che gli " hasbariani" intervengono su tutto, appena preso di mira un blog o un poster. Del resto, sono pagati per farlo.