Nella nostra traduzione da
Renaissance catholique scopriamo un testo interessante per la storia e l'evolversi nel tempo dell'emozionante Pellegrinaggio di Chartres, che vede un numero sempre crescente di giovani partecipanti. Precedenti
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Lettera a un pellegrino di ritorno dal pellegrinaggio di Chartres
Compagno pellegrino,
Ora siete appagati, stanchi, rinvigoriti, rinvigoriti, perdonati, confortati, ma forse anche un po' turbati. Questi tre giorni nel cristianesimo, fuori dal tempo ma non dallo spazio, vi hanno fatto scoprire o comprendere meglio una realtà al tempo stesso molto misteriosa, così lontana eppure così vicina: la Messa cattolica.
Che cosa è la Messa?Avete compreso meglio, grazie alla loro manifestazione particolarmente espressiva nel rito romano tradizionale, le tre realtà fondamentali che sono al cuore della celebrazione eucaristica. Anzitutto, la presenza reale e sostanziale di Cristo, sotto le specie del pane e del vino. Questo Dio che ci ha creati, che ci ha redenti, che ci mantiene nell'essere e ci accompagna, in ogni momento, con la sua Provvidenza è lì davanti a noi, come era presente tra gli apostoli sulle rive del lago di Tiberiade o alle nozze di Cana. È lo stesso Dio che avete adorato, in ginocchio, nella notte tra domenica e lunedì, nel silenzio della notte, in un cuore a cuore di cui solo voi conoscete il segreto. A questo Dio morto sulla croce perché voi aveste la vita in abbondanza, avete affidato il vostro passato, le vostre ferite e le vostre sofferenze, ma anche il vostro futuro, le vostre speranze e i vostri progetti. Siete rimasti affascinati, e forse sorpresi, da tutti questi segni di adorazione e rispetto (incensazione, inginocchiamento) resi a quello che sembra essere un semplice pezzo di pane. Poi, la liturgia vi ha ricordato costantemente che si trattava di un vero sacrificio a cui stavate partecipando. " Sacrum facere ": rendere sacro. Atto di adorazione, comune a tutte le religioni, con cui la creatura riconosce la sua dipendenza dal Creatore e implora da lui sia il perdono dei peccati passati sia, per il futuro, l'abbondanza delle grazie divine. I nostri antenati parlavano del " Santo Sacrificio della Messa". All'offertorio, la goccia d'acqua mescolata al vino dal sacerdote vi ha ricordato che le sofferenze e le sofferenze di questi tre giorni avevano senso solo se unite alla Passione di Cristo, da cui procede la salvezza. Infine, la pompa della liturgia tradizionale, manifestando l'omaggio della creatura al Creatore, significava questa anticipazione della liturgia celeste che è anche ogni Messa. Per alcune ore hai unito la tua lode al coro degli angeli che, senza sosta, cantano la gloria e la misericordia di Dio e attendono che tu ti associ alla loro felicità.