Una Coalition of Saint Athanasius (COSA), composta da un gruppo di Media cattolici di orientamento tradizionale, ha posto in questi giorni a papa Francesco una questione semplice ma diretta: Qual è l’insegnamento ufficiale della Chiesa cattolica sugli atti omosessuali? Un gruppo di rappresentanti della Coalizione saranno a Roma per presentare la loro iniziativa in occasione del summit vaticano sugli abusi sessuali del 21-24 febbraio 2019. Riportiamo una traduzione italiana del testo (COSA’s Open Letter to Pope Francis at www.RestoreTheCatholicChurch.com)
Lettera Aperta a Papa Francesco
Santità
Nella Festa della Conversione di San Paolo Apostolo e della Commemorazione di San Pietro, in quest’anno del Signore, 2019, i sottoscritti si rivolgono alla vostra augusta persona in veste di rappresentanti di una nuova coalizione di fedeli cattolici che cercano di portare ai piedi del Padre le cocenti preoccupazioni di figli e figlie.
Noi crediamo in Cristo in modo molto sincero, e quindi, è dal Suo Vicario terreno che cerchiamo un chiarimento pastorale su una questione che, se lasciata irrisolta, porterà conseguenze terribili nelle vite dei cattolici praticanti. Il fatto che abbiamo deciso di farlo in questo forum pubblico dimostra l’urgenza della nostra richiesta e non intende mancare di rispetto alla persona del Santo Padre. Ci consideriamo pecore in urgente bisogno della parola del Pastore.
C’è stato un tempo non lontano nel passato in cui noi cattolici conoscevamo bene le infallibili dottrine di Fede e Morale che possono solo essere messe in discussione in caso di pericolo per l’anima, di vizi che devono essere respinti e di tentazioni costantemente da evitare da parte di coloro che desiderano vedere il Volto di Dio nell’eternità.
Oggi, ahimè, ci ritroviamo a sostenere dottrine che non sembrano più avere conseguenze anche per i nostri pastori, che come nostri confessori, confessando i nostri peccati, ci dicono che non sono più peccati, e riguardo le proibizioni della legge morale, i nostri correligionari insinuano che un Dio misericordioso non le farebbe mai rispettare.
Per tutta la nostra vita, ci siamo impegnati ad osservare i Comandamenti di Dio e i precetti della Sua Chiesa, solo per arrivare ora al risultato che tutte le religioni sono valide, che tutti gli uomini sono salvati, che tutti gli dei sono uguali al nostro Dio.
Da bambini, nella scuola cattolica, ci è stato detto di prepararci a morire piuttosto che commettere “peccati mortali” che eliminano la vita di Dio dalle nostre anime – i peccati capitali, da cui oggi siamo raramente messi in guardia dal pulpito per poi essere comprensibilmente dimenticati nei banchi di chiesa.
Alcune di queste offese contro Dio e la natura, classificate come peccata clamantia, erano considerate così terribili agli occhi di Dio da gridare vendetta al Cielo. Sacerdoti, suore, genitori, papi e catechisti ci hanno insegnato che il “peccato dei Sodomiti” era, in effetti, uno di questi.
Oggi, lo stesso peccato ha perso il suo stigma sociale e morale a tal punto che le “Messe arcobaleno” sono all’ordine del giorno e il sacerdozio cattolico stesso è stato etichettato come una “professione gay”.
Di fronte a tutto ciò, la nostra Coalizione si pone l’ovvia domanda: come può un peccato che “gridava vendetta agli occhi di Dio” quando eravamo bambini – che è stato condannato da San Tommaso d’Aquino nella Summa Theologica come “il vizio innaturale” e il “più grande dei peccati di lussuria” – possa oggi non essere più considerato affatto peccato?
Se anche il più grave dei peccati può diventare non-peccato semplicemente con il passare del tempo e con il cambiamento negli atteggiamenti umani, allora, alla fine cosa accadrà all’idea stessa di peccato, ai Dieci Comandamenti di Dio, alla teologia del paradiso e dell’inferno, ai giudizi particolare e universale? Se non c’è peccato, allora quale è lo scopo di praticare le virtù o di frequentare i Sacramenti?
Le nostre domande, ovviamente, non sono dettate da vana curiosità, ma dalla paura di una graduale erosione della fede dentro di noi e in tutta la Chiesa. Nonostante siamo peccatori – perché siamo peccatori – dobbiamo sapere in cosa dobbiamo ancora credere, davanti a Dio,
Cerchiamo di non giudicare né di condannare nessuno, specialmente coloro che lottano con l’inclinazione a questo peccato che ieri “gridava vendetta al Cielo ” e oggi è semplicemente un altro “stile di vita”. Non sono stati mai incoraggiati a stare in guardia da ciò che, secondo la Scrittura e l’insegnamento della Chiesa cattolica, conduce alla dannazione eterna dell’anima.
Sarebbe quindi ingiusto per noi o per qualsiasi Cattolico trattarli con disprezzo per il fatto di non essere all’altezza di seguire le norme della legge morale che non sono più insegnate ai bambini nelle scuole cattoliche e su cui anche sacerdoti e vescovi non dicono una parola.
E qui sta il problema: l’ecclesia discens è divisa e confusa perché l’ecclesia docens tace o, peggio, è accomodante, in nome della “tolleranza” e della “diversità”.
Santo Padre, siamo sicuri che lei sia solidale con l’appello urgente dei suoi figli che ha per fine quello di ricevere una conferma inequivocabile dell’insegnamento della Chiesa sugli atti omosessuali. E sottolineiamo gli atti – e non l’inclinazione – di proposito e con prudenza, dal momento che siamo completamente d’accordo sul fatto che coloro che lottano con l’attrazione per lo stesso sesso devono ricevere la stessa cura pastorale e l’istruzione catechistica che tutti i peccatori si aspettano da una Chiesa resa unica per i suoi Confessionali e i suoi Altari.
Se, come ci è stato insegnato nella scuola cattolica, il rapporto omosessuale senza pentimento – non la semplice inclinazione, il pensiero, ma l’atto stesso – conduce alla dannazione eterna, allora come può essere pastorale, misericordioso o caritatevole omettere quell’insegnamento a coloro inclini a ciò?
Questo è di per sé illogico, e forse è analogo all’esempio di un uomo ossessionato dal voler abbracciare un bambino trovato sui binari piuttosto che tentare di portarlo via dalla traiettoria mortale del treno in arrivo. Senza un tentativo di portare il bambino lontano da un pericolo, l’abbraccio compassionevole non è solo vano, ma equivarrebbe a una negligenza criminale.
Dove prima la Madre Chiesa non esitava a salvare i suoi figli, oggi professa una preferenza ad accompagnarli.
Ma dove?
Santo Padre, la preghiamo di usare il peso rilevante del suo ufficio per togliere al mondo la falsa impressione che una Chiesa che si sforza di ammonire caritatevolmente il peccatore sia una Chiesa carente di misericordia.
Come può un’Opera di Misericordia Spirituale – fatta per Ammonire il Peccatore – mancare di misericordia?
Papa Giovanni Paolo II non ha mostrato pietà quando nella sua “Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica sulla pastorale sulle persone omosessuali” del 1986, ha avvertito che anche l’inclinazione all’omosessualità è un “disordine oggettivo” poiché l’atto stesso è un “male morale intrinseco”:
“Pertanto, particolare preoccupazione e attenzione pastorale dovrebbero essere rivolte a coloro che hanno questa condizione, affinché non siano portati a credere che vivere in questo orientamento all’attività omosessuale sia un’opzione moralmente accettabile. Non lo è.”
Chi era lui per giudicare? Era il Papa, Vicario di Cristo sulla terra, primo Confessore e Pastore di tutte le pecore perdute nel mondo.
In risposta all’istanza di San Pier Damiani al Santo Padre di “agire contro i chierici immersi nella dolorosa perversione morale della sodomia”, Papa Leone IX rispose con la promessa di un’azione papale fondata sulla pietosa urgente preoccupazione per la salvezza delle anime:
“Sia certo ed evidente a tutti che concordiamo con tutto ciò che il suo libro contiene, che è contrapposto come l’acqua lo è al fuoco del diavolo. Affinché la sfrenatezza di questa immonda impurità non possa diffondersi impunita, deve essere respinta con un’adeguata azione repressiva di severità apostolica “. Per custodire gelosamente la salvezza e la felicità eterna dei poveri peccatori, gli autori del Catechismo del Concilio di Trento scrivono che “né i fornicatori né gli adulteri, né gli effeminati né i sodomiti possederanno il regno di Dio”.
Concorda Santo Padre, che i praticanti di rapporti omosessuali impenitenti nella odierna comunità LGBT “non possiederanno mai il regno di Dio”? Se è d’accordo, allora la misericordia non le ordina di dire loro tutto ciò amorevolmente?
Aiutateci a comprendere in che modo il rifiuto di dire loro la verità non costituisca una spietata ingiustizia verso la comunità LBGT che, a proposito, non cessa mai di citare le sue stesse parole a proprio favore: Chi sono io per giudicare? Santo Padre, per loro Roma locuta est, causa finita est. Ma non meritano di sentire da lei tutta la verità?
Anche la stessa ispirata Parola di Dio deve essere loro celata nel nome della Misericordia?:
“Gli uomini, lasciando l’uso naturale delle donne, hanno fatto divampare le loro concupiscenze l’uno verso l’altro, uomini con uomini che agiscono in modo sporco … Chi, avendo conosciuto la giustizia di Dio, non ha capito che coloro che fanno queste cose sono degni di morte; e non solo quelli che lo fanno, ma anche quelli che acconsentono a che costoro lo facciano “. (Romani 1: 27, 32)
Nel nome della “tolleranza” e dell’”inclusività”, Pietro farà tacere Paolo?
Devono I fedeli cattolici diventare parte dell’inganno fingendo che la condanna della Scrittura per questa “grave depravazione” non abbia conseguenze?
In effetti, l’insegnamento della Chiesa cattolica non è cambiato:
“Basandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta gli atti omosessuali come atti di grave depravazione, la tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati “. Sono contrari alla legge naturale. Chiudono l’atto sessuale al dono della vita. Non procedono da una genuina complementarietà affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati. “[CCC, Numero 2357]
Pertanto, memori del detto, qui mange le Pape, meurt, cerchiamo di non “cibarci del papa” ma di supplicarlo di fare chiarezza:
- Papa Francesco, lei crede che gli atti omosessuali siano “atti di grave depravazione”, come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica qui
- Papa Francesco, lei crede che gli atti omosessuali siano “intrinsecamente disordinati”, come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica qui?
- Papa Francesco, lei crede che gli atti omosessuali siano “contrari alla legge naturale”, come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica qui?
- Papa Francesco, lei crede che gli atti omosessuali possano “in nessun caso essere approvati”, come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica qui?
Santità, il popolo di Dio deve conoscere la verità, come devono conoscerla i pastori di anime, i figli del mondo e la comunità LGBT. L’ospedale da campo è pieno di persone che anelano di ricevere la medicina di un insegnamento cattolico chiaro e inequivocabile. E per il paziente, non ci può essere maggiore misericordia della sincera onestà del buon medico.
Pertanto, abbiamo informato i rappresentanti della stampa che il 23 febbraio prossimo, nella città di Roma, la nostra Coalizione inviterà i nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo: gay, etero, protestanti, cattolici, ebrei, musulmani, atei o non credenti – ad unire le loro voci alla nostra per chiedere chiarimenti alla Cattedra di San Pietro: Papa Francesco, lei sostiene come vincolante e vero, l’insegnamento costante e autorevole della Chiesa cattolica, basato sulle leggi di Dio e la Natura: che gli atti omosessuali siano immorali, innaturali e non possano mai essere giustificati?
Tutti gli uomini e le donne sulla Terra – ma soprattutto quelli che si identificano come omosessuali – hanno diritto davanti a Dio di conoscere la verità. Aspettano la sua risposta, come noi. Per favore ascoltateci e le assicuriamo le nostre continue preghiere per la guarigione e l’unità della sofferente Chiesa di Cristo.
Vostri, in Cristo Crocifisso,
COSA
(Coalizione di Sant’Atanasio)
29 commenti:
https://www.lifesitenews.com/blogs/praiseworthy-bishop-schneider-backs-campaign-to-stop-homosexual-networks-in
Sugli "atti omosessuali".
Non capisco perché si parli solo di "sodomia". Il passo citato nel testo della Lettera ai Romani appare mutilo della condanna dei rapporti saffici, presente invece nell'originale.
"Per questo [per la loro mancanza di fede] Iddio li ha abbandonati a delle turpi passioni. Le loro donne infatti hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura e gli uomini pure etc."(Rm 1, 26 ss).
Il primo atto in materia da parte di Papa Francesco non fu quello di lasciar perdere quelle madri superiori americane gay-friendly e filoabortiste, (solo) silenziate da Benedetto XVI, facendo chiudere dal cardinale Aziz l'indagine contro di loro senza che esse abiurassero nessuna delle loro idee sballate?
Inoltre, citando il CCC, il documento potrebbe arricchirlo ricordando che se l'inclinazione perversa non è peccato in sé, tuttavia aderirvi mentalmente, spiritualmente è peccato; si cade nel peccato di desiderio. Ci si cade per tutti i peccati, se non si è attenti. E il peccato di desiderio (qui carnale e contronatura) non è forse mortale? Bisogna confessarlo.
Infine, perché non dire che gli "atti omosessuali", sia maschili che femminili, noi li respingiamo non solo perché oggettivamente "disordinati" ma anche perché sono in se stessi schifosi, "turpi", come sottolinea giustamente san Paolo, che non le mandava mai a dire?
Ci fanno ribrezzo, questa è la verità. L'unica persona che ha avuto finora il coraggio di ricordarlo, in modo scientifico, è stata la dottoressa De Mari.
Z.
Onestamente mi sento estranea a tutte queste riverenze per porre domande che lui stesso ha posto in non cale. Questo convegno non trae forse origine dal suo non voler rispondere, in merito proprio a questo problema, ai vescovi americani solo pochi mesi fa?
La mia teoria personale è la seguente: se a tutti, indistintamente, non piacesse essere presi, sistematicamente, simbolicamente e/o metaforicamente, culturalmente o politicamente, spiritualmente o fisicamente, per i fondelli, questo problema rientrerebbe immediatamente nel suo alveo di pertinenza: i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.
Prepariamoci al summit 'fondellaro' in cui il gincanista farà gincane stellari pur di non rispondere nè ora, nè mai.
Non vorrei essere profeta di comportamenti non prelatizi ma, prima o poi finirà che un qualche ardimentoso, alzatosi, con un virile tiè, lo manderà...!
Standing ovation, Irina !
Dubia, appelli, petizioni ... tutto inutile ... perché il destinatario non risponde (alle provocazioni).
"...perché il destinatario non risponde (alle provocazioni)..."
Sono segnalazioni di errori, affinché vengano corretti dallo stesso Pontefice J.M.Bergoglio.
Al giudice divino dovrà rispondere .....a quanto oarenon si pone neanche il problema. Ma quel momento si avvicina. Pensieri parole opere ed omissioni: Ne ha riempito una vagonata in 6 anni....che si porterà dietro a quel tribunale. Li non potrà avvalersi della facoltà di non rispondere.
L'errore lo si segnala soprattutto per riaffermare la verità. Rivolgersi nei termini della petizione è l'uso di una una forma dovuta per rispetto. Resta la sostanza del contenuto.
Per me c'è una denuncia importante da non trascurare, quella che riguarda l'ulteriore attacco all'eucaristia. È qui il centro di tutto.
E c'è una summa di verità da riaffermare non solo collegata ai peccati sessuali...
Ecco un altro appello al quale Bergoglio SICURAMENTE non risponderà!
Ieri il Vescovo Schneider.
Oggi il Card. Muller.
Ci siamo?
Il tradizionalismo ovvero il potere della casta sacerdotale cattolica figlia di quella ebraica e pagana vuole continuare a controllare e manipolare le menti del popolo attraverso il peccato e i sensi di colpa. Io sto con Francesco che vuole tornare al Vangelo e purificare la Chiesa da tutte quelle sovrastrutture di potere che nei secoli sono state costruite dalla casta.
Non mi sorprendono i tanti commenti brevi e sbrigativi ad una lettera lunga e dettagliata che vorrebbe convincere il Papa su argomenti decisivi che sa già e sui quali si dimostra un ingenuo equilibrista quando non palesemente fuori strada. Penso anch'io che dovrebbe bastare dirgli: "Sveglia! Gli Apostoli, la Chiesa e i Papi ti hanno tracciato la via da percorrere! Lo leggi il loro Magistero e il Catechismo? Pensi di essere più ispirato e importante di loro? Non senti le eresie, i sacrilegi, gli abusi, i tradimenti dottrinali di tanti tuoi Pastori? E' il tuo stesso tacere che ti condanna!"
I deliri dell'anonimo delle 9:50, il solito "falso fratello" o un troll
Quest'idea bastarda che liberarsi dei "sensi di colpa" indotti dal peccato
sia un tornare al Vangelo, quando il messaggo di Cristo è stato, sin
dall'inizio: - pentitevi e cambiate vita poiché il regno dei cieli è vicino.
Pentitevi, metanoeite, penitemini. E come pentirsi senza provare un senso
di colpa per i propri peccati, che in primo luogo offendono Dio, provocando
la sua giusta ira nei nostri confronti? Senza cuore contrito e pentito non ci
può essere misericordia. Il senso di colpa è giusto e doveroso, dimostra che
stiamo acuqisendo l'umiltà interiore che piace al Signore, premessa indispensabile
per ottenere l'aiuto della Grazia.
L'argomento usato da coloro che approvano questo Papa è tra i più falsi, essi
mirano a liberarsi del peccato in quanto tale, negando che esista. Per loro
peccare è bello ("peccare iuvat", come recita il frammeto di una poco virtuosa
poetessa dell'età augustea; questa è la loro vero vera insegna).
Il disegno del Papa per il prossimo sinodo sugli abusi è da tempo chiaro.
Vuole presentare gli abusi sessuali avvenuti nella Gerarchia come effetto del
"clericalismo" ossia della struttura gerarchica della Chiesa, quale struttura di
potere che lui sta cercando di distruggere (con la sinodalità, l'ampliamento massimo
dell'ecumenismo, le esternazioni sulla "Chiesa popolare" etc), in modo da
aprire la via alle "riforme" sostenute anche dal fronte laicista: sacerdozio femminile,
sdoganamento dell'omosessualità nel clero (maschile e femminile), abolizione del
celibato ecclesiastico; insomma, la distruzione completa dell'etica cattolica, similmente
a quanto è avvenuto e sta avvenendo nella società civile.
Per questo c'è la consegna a non nominare nemmeno l'omosessualità, a negare l'evidenza,
i collegamenti più elementari tra i fatti.
Le prese di posizione del card. Mueller e di mons. Schneider sono incoraggianti. Si aspetta
che anche i card. Burke e Brandmueller intervengano sul tema. Lo si spera. E magari qualcun altro. Anche se sull'esito formale del sinodo è bene non farsi illusioni, data la scarsezza numerica dell'opposizione, che comunque dentro il sinodo non dovrebbe esserci, trattandosi di un'assemblea composta da presidenti delle Conferenze episcopali e quindi addomesticata a prescindere.
Speriamo in un imprevisto, che lo Spirito Santo si degni di illuminare di colpo qualcuno dei partecipanti, facendogli prendere pubblicamente posizione contro l'infamia che si sta fabbricando.
PP
"la casta sacerdotale cattolica figlia di quella ebraica e pagana.."
Come si fa a dire queste cose, ad essere così ignoranti, a non provare
un minimo di vergogna per le fesserie che improvvidamente si scrivono?
Siamo esposti a tutti i peccati, che tra loro hanno connessioni non sempre evidenti, in particolare quando si è accecati da uno predominante.
Come dice mic, il centro è l'Eucarestia. Per arrivare al centro devi attraversare tutta l'area circostante che è un giardino di virtù. Prima del giardino vi è la grande piscina della confessione che consente di entrare nel giardino mondi, di raccogliere i fiori delle virtù che stiamo coltivando e di accostarci all'Eucarestia offrendo a Dio il profumo delle nostre virtù, o anche i fili d'erba dei nostri propositi.
Quindi tra noi e l'Eucarestia c'è uno spazio nel quale è necessario riconoscere che siamo sporchi, che abbiamo bisogno di lavarci e di raccoglierei il nostro mazzetto di fiori da portare al Signore.
Se un pastore non indica e sempre ribadisce quali sono i peccati, che cosa sono la malizia, la menzogna che accompagnano tutti i peccati e/o vizi, con chiarezza e dolcezza, come può il peccatore capire che sta peccando e l'entità del suo peccato? Non può, vivendo, il peccatore, nel ribaltamento della mente, del cuore, della volontà che gli fanno considerare il male come un bene molto desiderabile.
Il peccato contro natura è spiegato dalla parola stessa che lo definisce ed è collaterale a tutto il sesto. Spesso ho pensato a cosa mai può nascondersi dietro il sesto che porta poi tante volte ad uccidere e/o uccidersi. La menzogna è la risposta che mi sono data. Se l'atto sessuale non è nella verità del bene che si pretende di scambiarsi, in cui si pretende di fondersi, avviene nel non vero, nella ipocrisia, nella menzogna, nel tradimento dell'altro implicito nell'atto stesso. Rimanendo una donazione di sè stravolta, a dir poco maliziosa. Si aggiungono altri compari micidiali la gelosia, l'invidia, la disperazione, che possono portare a distruggere tutto, anche le vite dei figli nati da quelle unioni tormentate.
Ma oggi non è così, è così anche oggi, basta aprire un giornale qualsiasi, in un qualsiasi giorno dell'anno. Ma c'è gente che ha mille amanti, sì è vero ma, noi non conosciamo l'anima di quella persona che dice amor mio a tutti e/o tutte. Certamente non è sincera anche se certamente sarà politicamente corretta. Ipocrita. Ritengo che si debba parlar chiaro, perché l'inferno comincia da qui e investe tutti. E questa nostra società, proprio oggi, ha pochissime riserve virtuose, è molto debole, gli anticorpi virtuosi si stanno riducendo e nessuno la nutre più con cibo sano. Paradosso eh?!
Ognuno scelga secondo la propria testa e la propria preparazione . Amen
L'intelligenza è dono di Dio e deve essere mantenuta in buona salute, capace di giudicare secondo verità, bontà e bellezza, parimenti la volontà deve essere educata secondo buone abitudini. Entrambe ben educate, ben nutrite, bene allenate consentono di giudicare e di fare, al momento, secondo ciò che è giusto.
Secondo la propria testa?
No, secondo il deposito della fede!
Ovvero secondo la Rivelazione così come interpretata ed insegnata,da sempre, dalla Chiesa.
Il soggettivismo non è cattolico.
Come laici, dobbiamo sostenere l'azione di quei prelati fedeli alla Dottrina di sempre: fermissima condanna delle perversioni sodomitiche. La posizione omosessualista di parte, purtroppo anche apicale, della Chiesa è dovuta - anche, ma non solo - alla resa della Chiesa al mondo e al prevalere nella società di una mentalità di accettazione, se non di apologia, di questa perversione, ottenuta con l'inganno del "politicamente corretto", con la forza di sentenze della magistratura (vedi il caso De Mari), con la stigmatizzazione e la diffamazione di chi sostiene la morale tradizionale, con la violenza di chi impedisce manifestazione, convegni, conferenze in difesa della famiglia (quella vera), con la propaganda e la pubblicità di aziende mondialiste che esaltano le "coppie" omosessuali, con la propaganda nelle scuole di ogni grado.
Ma anche noi possiamo fare qualcosa nella società per combattere questa dissoluzione della morale: se genitori o studenti, combattere nelle scuole contro la propaganda dei pervertiti, sostenere le associazioni (quelle vere), pro-vita e pro-famiglia, boicottare tutte le aziende che fanno pubblicità con contenuti omosessualisti informandole delle nostre decisioni e invitandole a cessare questo vergogna, scrivere ai giornali con gli opportuni commenti e porre in essere tutti i comportamenti utili a combattere atteggiamenti "giustificazionisti": parlare con amici e parenti, altri fedeli, diffondere buoni libri. A questo proposito, segnalo un agile libretto delle Edizioni Radio Spada al titolo "Sodoma distrutta", una serie di citazioni delle Scritture, di Santi e di Papi contro l'omosessualità e un testo di Silvana De Mari "Non facciamoci imbavagliare - La mia battaglia contro l'omologazione della dittatura gay", edito da Fede & Cultura. I diritti editoriali serviranno anche ad aiutare De Mari a sostenere le spese legali per la sua difesa contro la persecuzione giudiziaria di cui è oggetto. Facciamo il possibile per impedire l'accettazione e la giustificazione di questo gravissimo peccato che grida vendetta al Cielo, con la consapevolezza che questi atti non sono solo un peccato per i cattolici, ma anche un atto gravissimo contro la società, la famiglia, l'ordine civile, fino a pochi anni fa sanzionato anche penalmente (basti pensare a Oscar Wilde).
Silente
Attenzione A.9.50 imperversa in tutti i blog no aligned, a volte usa dei nomi, ma è un troll e si tradisce perché nome o no, dice sempre Io sto con Francesco, magari fosse così e restasse nei suoi siti........stamani alla libreria Mondadori ho contato una quarantina di libri di e su JMB, che nessuno compra, ma ci sono........Soros è stato ricevuto 2 volte in S.Marta hotel***** , ci sono le foto......
Il vescovo africano monsignor Aristide Gonsallo , da Porto Novo (Benin) , impartisce una bella sonora lezione a tutti , vescovi e non vecovi : ha recentemente imposto la talare a tutti i suoi sacerdoti ...
http://blog.messainlatino.it/2019/02/camillo-langone-don-michele-de-santi-e.html#more
Finalmente !
Prima di tutto "farsi riconoscere" e poi ristabilire i ruoli e i doveri di ciascuno nella gerarchia ...e poi...e poi...
Altro che «Sapete perché non dico il Credo? Perché non ci credo»e conseguenti risate dei fedeli !
Spero che rimetta a posto anche questi ultimi , sempreche' vogliano far parte dell'ovile santo ...
Abbiamo un "tiro incrociato" sulle diverse distorsioni in ballo, se consideriamo l'apparizione simultanei della Dichiarazione di Mons. Schneider, del Manifesto di Muller e dell'Appello della Fondazione Lepanto insieme ai Media cattolici di tutto il mondo.
Il parroco affida le parole della consacrazione ad un laico. E il vescovo interviene tuonando contro i sacrilegi a messa. Succede a Reggio Emilia dove Massimo Camisasca pubblica una lettera molto dura sugli abusi e il rispetto delle norme liturgiche: "Dovremo risponderne davanti a Dio". Una mossa impopolare, ma giusta. E che conferma il diritto-dovere del fedele di protestare.
http://www.lanuovabq.it/it/finalmente-un-vescovo-tuona-contro-le-messe-sacrileghe
Mons. Schneider:
“Se il prossimo Vertice sull’abuso sessuale clericale in Vaticano non affronterà la questione del relativismo morale e la non credenza nella validità perenne del sesto comandamento del decalogo come la causa più profonda dell’abuso sessuale clericale, e se non evidenzierà il ruolo predominante del comportamento omosessuale nei casi di abuso sessuale da parte del clero, il Summit darà una risposta altamente irresponsabile e sarà destinato a fallire sin dall’inizio, manifestando in questo modo anche una forma peculiare di clericalismo”.
Se c'è un inno (giustamente) al senso di colpa è proprio il Vangelo. Torna a scuola, se mai ci sei stato...o forse hai " studiato" tango?
E puntualmente arriva l'annunciato libro... con il dettaglio che coinvolgerebbe un cardinale "storico nemico" di Bergoglio:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/bufera-annunciata-sul-vaticano-scoop-su-nemico-papa-1643102.html
Il problema è la perdita della Fede. Senza quella qualsiasi nostra argomentazione cade su un piano orizzontale (ma che in realtà è leggermente inclinato verso il basso affinché si scivoli lentamente e senza accorgersene verso l'inferno). Senza Fede non c'è religione rivelata, Gesù Cristo è solo una "parte della verità" (non si capisce il perché del supplizio della Croce a questo punto), Dio è uno per tutti (e tutti per uno...c'entra poco ma suona bene), tutte le cose sono in cammino, domani è un altro giorno (cfr. Via col Vento), etc...
Io non mi meraviglio perché anche io pensavo allo stesso modo e vi assicuro, per chi non lo avesse sperimentato, che si crede di essere nel vero e nel giusto ed anzi una qualsiasi contro-argomentazione infastidisce soltanto.
Non ha senso soffrire e gemere per cercare di mostrare la Verità a chi è cieco.
Diamo il nostro esempio, professiamo la nostra Fede ma non rattristiamoci nel momento in cui laici o prelati ignorano Cristo nonostante i nostri sforzi.
L'ordine soprannaturale non può essere compreso (altrimenti non sarebbe sovrannaturale) ma ne possiamo intuire i contorni o i "profumi" grazie ai doni che Dio ci ha fatto.
Nessuno si dimentichi che siamo in mezzo ad una battaglia tra forze la cui potenza è aldilà della nostra capacità di comprensione. Sia ciò da sprono per resistere in Cristo e per non disperare dell'eterna vittoria di Colui che è tre volte Santo.
Ave Maria
http://www.sisinono.org/35-archivio-numeri/anno-xxxiii/52-nd-5-15-marzo-2007.html
IO SONO IL SIGNORE TUO DIO, NON AVRAI ALTRO DIO AL DI FUORI DI ME.
E' il primo comandamento. Quello che violò Satana, il serpente tentatore di Adamo ed Eva. Disobbedendo al primo comandamento dato loro da Dio, adorarono Satana invece del Signore.
Il peccato dell'omosessualità è soprattutto spirituale. E' adorare come Dio unna creatura, invece di Dio Padre Creatore:
* adorare se stessi (narcisismo)
* adorare il proprio compagno (idolatria).
L'uomo è formato di corpo, anima e spirito. E come è dotato di un angelo custode, col quale può parlare quotidianamente (http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Esodo+23%2C20-23&formato_rif=vp), allo stesso modo è ogni giorno tentato dai demoni. Esiste un piano spirituale: chi parla con Dio e l'angelo custode, parla con Satana e i suoi demoni. Anche i demoni, sono fatti della stessa sostanza dell'angelo custode.
Adorando sè stessi o gli altri uomini, negano il primo comandamento dell'Amore: <> (https://it.wikipedia.org/wiki/Comandamento_dell%27amore). Parole che riflettono il primo comandamento dato da Dio a Mosè sul monte Sinai.
Allontanando Dio, allontano da sè anche gli angeli che servono e sono fedeli soltanto Dio: perdendo la loro protezione e difesa spirituale, lasciano libero campo ai demoni.
Per questo pedofilia, pederastia, masochismo sono stati tra loro collegati. E' unica e comune la loro sorgente e causa spirituale: Satana. Ciò non significa che gli omosessuali siano streghe o indemoniati da esorcizzare; vuol dire invece che fra i molteplici peccati che allontanano da Dio e dai suoi angeli, avvicinandoci ai demoni, i peccati del corpo sono quelli su cui maggiormente vegliare perchè
LO SPIRITO E' FORTE, MA LA CARNE E' DEBOLE (MATTEO 6: http://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Matteo+6,13;26,41&versioni%5B%5D=C.E.I.)
Satana è androgino e omosessuale. Odia Maria, madre di Gesù Cristo Dio, vero Dio e vero Uomo. E odiando colei che, essendo madre di Dio, è la perfezione per tutte le madri, odia ogni donna in quanto madre, ed i figli, frutto del loro grembo (http://www.santommasodaquino.it/files/La-Vergine-Maria-e-il-diavolo-negli-esorcismi.pdf: pagine da 94 a 96).
USATE LE PRECI LEONINE (https://it.wikipedia.org/wiki/Preci_leonine). Prima di San Michele Arcangelo e dei santi Apostoli, preghiamo con amore e gratitudine per le grazie già ricevute e certi di quelle concesse, MARIA, MADRE DI GESU' CRISTO DIO, REGINA DEGLI ANGELI, MEDIATRICE DI OGNI GRAZIA, COLEI CHE SCHIACCERA' LA TESTA ALLA VILE SERPE (Genesi 3:14-14 http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Gn3&formato_rif=vp).
Leggiamo Esodo, capitolo 3, verso 14:http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Es3,14&formato_rif=vp Dio disse a Mosè:<>. Poi disse: <>.
Infatti, il verbo ebraico (https://it.wikipedia.org/wiki/Io_sono_colui_che_sono), può essere tradotto sia al presente che al passato che al futuro, poichè indica un eterno presente, come è Dio stesso: IO SONO COLUI CHE SONO. Allo stesso modo, è eternamente vivo, vero e presente il potere di Maria di schiacciare la testa alla vile serpe: Maria è consustanziale a Dio, in quanto resa Madre di Gesù Cristo Dio dall'opera dello Spirito Santo Dio, come afferma il CREDO.
Tale opera dello Spirito Santo Dio è duplice:
1) il suo POTER essere Madre di Dio, essendo stata resa Immacolata dal peccato originale all'istante dell'effusione dell'anima nel suo corpo da parte dello Spirito Santo Dio,
2) il suo essere madre di Dio, pur restando vergine da unione carnale col suo Santissimo Sposo, Giuseppe, nostro padre, patriarca e patrono.
Posta un commento